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Chi si opera per cambiare sesso, può essere considerato donna (o uomo) a tutti gli effetti?


BruisePristine

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Non si tratta di trovarlo o meno giusto, si tratta di FATTI, tra l'altro non vedo alcun motivo che giustifichi una falsa indignazione: non c'è niente di scorretto o di discriminatorio nel dire che Mario Rossi è nato uomo, e successivamente ha deciso di cambiare sesso e diventare Maria Rossi sia fisicamente (tramite interventi) che legalmente. Nonostante cio' biologicamente e geneticamente rimane un uomo, anche se esteticamente non lo è piu'... genotipo e fenotipo sono nozioni da prima superiore, a quanto vedo però diversi forumisti probabilmente a sQuola portavano il walkman :D

 

Purtroppo hanno avuto la sfortuna di nascere nel corpo sbagliato, ma non capisco perché sottolineare questa

dualità tra quello che era e quello che è ora, non è che sono state due persone diverse, è sempre stata la stessa

persona. Sottolineandolo non fate altro che marcare questo passaggio che non c'è mai stato.

E' come se per questa persona ci fosse una rinascita, una morte e una rinascita ecco (o almeno credo),

non è che sono un pazzo e tento di negare il sesso di nascita, ma cerca di intendere il mio discorso in

maniera meno pratica, come rimprovero ad Emu, e più in maniera filosofica.

 

No il mio appunto verteva sulla natura delle emozioni. Occorre sapere e conoscere certe cose prima di contraddire un altro pensiero. Ovviamente sono d'accordo con te, non tutte le discussioni possono essere ricondotte alla biologia senza tenere conto della psiche ma, in ultima analisi questa è figlia della biologia e quindi ad essa sottomessa. Se io ho l'erezione è sì perchè vedendoti mi eccito e quindi psicologicamente stimolato ma pur sempre una connessione sinaptica resta, così come l'amore e l'infarto per shock.

 

Ma io non tento di andare contro la biologia, ma l'affermazione di Emu è stata "totale", è questo che mi infastidisce.

Credo che la biologia sia una via di mezzo.

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Non è un sottolineare, è prendere atto di quello che è stato. Un corpo si può modificare, il passato no.

Tra l'altro ribadisco, non vedo cosa ci sia di scabroso o offensivo nel dire che pincopallino fino a... era x e dopo è diventato y.

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C'è di male perché non è la realtà dei fatti, come non è vero che gay si diventa. Chi è transessuale lo è perché FIN DALLA NASCITA non si riconosce nel suo sesso biologico, se così non fosse che motivo avrebbe di transizionare scusate?

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Non è un sottolineare, è prendere atto di quello che è stato. Un corpo si può modificare, il passato no.

Tra l'altro ribadisco, non vedo cosa ci sia di scabroso o offensivo nel dire che pincopallino fino a... era x e dopo è diventato y.

 

Non condivido, non credo sia necessario per una persona transessuale prendere atto del proprio passato.

e ti ho spiegato il perché, al massimo posso fare un copia ed incolla. Quello che affermi te lo trovo

semplicemente limitante.

Poi questo è un mio pensiero personale

 

@@Alex. hai interpretato perfettamente il mio pensiero.

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Qui parliamo di come si era e di come si diventa: una persona diventa transessuale dal momento in cui inizia a modificare il proprio corpo per adattarlo a quello del sesso che desidera: non è sufficiente il solo vestirsi da donna, quello è travestitismo.

 

 

p.s. il paragone con l'omosessualità poi è comico e paragonabile a quello dei peggiori ignoranti omofobi, che fanno un minestrone in tal senso: non puoi paragonare un orientamento (un gusto) ad una patologia.

Tra l'altro un gay nasce tale e muore tale, un/una transessuale nasce a sua volta di un dato sesso, ma per raggiungere lo stato che desidera (e quindi diventare donna/uomo a seconda dei casi) necessita di un percorso medico e chiururgico impegnativo; il tuo paragone è quindi senza senso.

Edited by ben81
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@@ben81 Comincio a pensare che tu non legga i miei post XD perché non vedo la connessione

con le risposte che dai, è come se ti stessi dicendo che ieri sono andato al cinema e tu mi dici

che non ti piace il gelato.

Non sto parlando a livello pratico, ma delle emozioni di una persona che ha sempre saputo

di essere transessuale fin dalla nascita, la sua visione personale del corpo e di come si sente

quando si vede allo specchio.

Ti ripeto ancora una volta, stai dando delle definizioni solamente, lo trovo limitante, è come

se tu non volessi vedere al di là del tuo naso.

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@Dogville

Veramente rispondevo ad Alex, che ha tirato in ballo l'esempio dell'omosessualità.

Ora rispondo a te: la persona puo' anche credere sin dalla nascita di essere qualunque cosa...finchè non avrà intrapreso un percorso per diventare quello che desidera sarà quello che è... è come se io sognassi di diventare iperpalestrato (brrr), non sarebbe sufficiente il solo desiderio per esserlo, ma soltanto dopo un percorso specifico in tal senso potrei diventare come da mio desiderio.

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C'è di male perché non è la realtà dei fatti, come non è vero che gay si diventa. Chi è transessuale lo è perché FIN DALLA NASCITA non si riconosce nel suo sesso biologico, se così non fosse che motivo avrebbe di transizionare scusate?

Assolutamente..

L'essere appartenuti all'altro sesso non solo è una realtà di fatto ma è anche un'accettazione ed una forma di onestà che non può essere negata se non finendo nel patologico. L'identità di genere in crisi non può essere cancellata dal proprio essere. Altrimenti si diventa negazionisti di una parte psicologica viva e pulsante

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@Dogville

Veramente rispondevo ad Alex, che ha tirato in ballo l'esempio dell'omosessualità.

Ora rispondo a te: la persona puo' anche credere sin dalla nascita di essere qualunque cosa...finchè non avrà intrapreso un percorso per diventare quello che desidera sarà quello che è... è come se io sognassi di diventare iperpalestrato (brrr), non sarebbe sufficiente il solo desiderio per esserlo, ma soltanto dopo un percorso specifico in tal senso potrei diventare come da mio desiderio.

 

Ah senza tag è difficile intendere a chi ti riferissi,

credo che alex facesse riferimento a qualcosa che accennava Divine in vari topic, ovvero che abbiamo una parte omosessuale

fin dalla nascita ed è insita in ognuno di noi, e che per certi individui diventa dominante mentre per altri no, anche perché la

sessualità ha molte sfumature, così vale per il fatto di avere una parte femminile ed una maschile, capire in quale percentuale

prevale una o l'altra. Alcuni hanno questa visione, non è niente di omofobo.

 

Però mi viene spontaneo farti una domanda, se tu volessi diventare un palestrato, guardandoti allo specchio immagineresti te

con i muscoli, questo ti spingerebbe a fare una seduta intensa di pesi per modificare il tuo corpo, ma quello che vedono gli altri

non è quello che vedi te, perché per te tu sei sempre stato palestrato nel tuo immaginario.

Penso di averlo ripetuto per la quesrta volta XD non so più come spiegartelo, ti sto invitando a vedere la cosa da un'altra prospettiva

che da quella meramente pratica.

 

 

 

 

Aquarivs ti invito a leggere la presentazione di quella trans Aurora che un po' di tempo scrisse qui sul forum,

lei non aveva la minima idea di cosa fosse la transessualità fino a quando non ebbe la testimonianza di

un'altra persona, allora ha realizzato quello che era, non è stato semplicemente il fatto di essere nata uomo,

ma il fatto che si sentisse a disagio e non sapesse spiegare questo fenomeno.

Si è resa conto di vedere nelle altre ragazze quello che voleva essere, quindi si è relazionata soprattutto con

il sesso femminile: lei era nata come donna e se ne è resa conto nel momento in cui è entrata a contatto con le

altre ragazze.

Edited by Loup-garou
Unito post doppio
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Rispondo sia ad @@Aquarivs che a @@ben81 , un transessuale non diventa uomo o donna che sia, è già uomo o donna, la transizione serve solo ad adeguare il suo corpo alla sua mente, ma la sua mente è sempre stata dell'identità "d'arrivo".

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Assolutamente..

L'essere appartenuti all'altro sesso non solo è una realtà di fatto ma è anche un'accettazione ed una forma di onestà che non può essere negata se non finendo nel patologico. L'identità di genere in crisi non può essere cancellata dal proprio essere. Altrimenti si diventa negazionisti di una parte psicologica viva e pulsante

 

Ineccepibile.

 

 

Però mi viene spontaneo farti una domanda, se tu volessi diventare un palestrato, guardandoti allo specchio immagineresti te

con i muscoli, questo ti spingerebbe a fare una seduta intensa di pesi per modificare il tuo corpo, ma quello che vedono gli altri

non è quello che vedi te, perché per te tu sei sempre stato palestrato nel tuo immaginario.

Penso di averlo ripetuto per la quesrta volta XD non so più come spiegartelo, ti sto invitando a vedere la cosa da un'altra prospettiva

che da quella meramente pratica.

 

 

Ho capito benissimo quello che dici, ma un conto sono le aspirazioni, un conto sono i fatti: il solo desiderio e la sola immaginazione non sarebbero sufficienti a far diventare muscolosi o a far cambiare sesso, perchè parliamo di aspettative che richiedono un impegno ed un percorso fisico, quindi in tal senso le emozioni e le sensazioni contano ben poco al fine di ottenere il risultato voluto.

 

 

 

Rispondo sia ad @@Aquarivs che a @@ben81 , un transessuale non diventa uomo o donna che sia, è già uomo o donna, la transizione serve solo ad adeguare il suo corpo alla sua mente, ma la sua mente è sempre stata dell'identità "d'arrivo".

 

 

 

Nella sua mente poteva teoricamente essere femmina anche fin da quando era nello stato di feto...nei fatti (prendiamo per esempio e per comodità una ipotetica trans nata uomo) fino al momento x aveva un aspetto da maschio, organi sessuali maschili, e documenti che ne attestavano il medesimo sesso.

 

Solo e soltanto con la transizione è diventata donna, il resto sono elucubrazioni tipo quella sul sesso degli angeli.

 

p.s. se come dici " un transessuale non diventa uomo o donna che sia, è già uomo o donna", ovvero se l'identità di genere prescindesse dall'aspetto e dal corpo di ognuno, andrebbe a cadere anche la necessità di modificare il proprio corpo...eppure tale necessità è una conditio sine qua non in caso di transessualità.

Edited by ben81
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purospirito

Se forse venuti al mieli a vedere i film che abbiamo trattato vi sareste resi conto di che cosa state discutendo.

Beautiful boxer ci ha insegnato che si deve " lottare " per riuscire ad essere quello che ci si sente di essere.

Transamerica ci ha fatto viaggiare con lei in questo percorso di riconoscimento.

E con La persona De Leo N. abbiamo conosciuto una parte della realtà italiana. Di cosa vuol dire approdare all'altra riva!

 

Cmq che fine ha fatto la mia vacca? Qualcuno l'ha vista?

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@@ben81 non credo che su un argomento così complesso si possa ridurre a questione di fatti, c'è in gioco tantissime

cose, come ripeto nuovamente, sento che sei un po' limitato nella tua visione.

Ovvio che poi questa persona intreprende un percorso di passaggio, ma come dice Alex. è un punto di arrivo,

perché dentro lo si è sempre stati.

 

Comunque come dice Puro i film che hanno fatto vedere al Mieli sono stati molto belli, l'ultimo in particolare ci tocca

proprio perché ambientato in Italia. Tutti quanti hanno dato una visione diversa di questo argomento.

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Non c'è niente da ridurre: la persona x si chiamava marco, aveva il pene, i testicoli, i peli, vestiva da uomo, si comportava da uomo...si è resa poi conto di sentirsi di appartenere all'altro genere, ed ha intrapreso un percorso F I S I C O il quale è stato indispensabile a far raggiungere lo scopo desiderato, ovvero il cambio di aspetto e di sesso.

 

Senza tale percorso sarebbe rimasta del sesso di origine o, se si fosse limitata a travestirsi, un travestito.

 

Il punto di arrivo per la stragrande maggioranza dei/delle trans non è di certo il percorso fisico, ma è il cambio di sesso finale, atto che però non sempre avviene per paura di problemi reali citati nei post passati, tipo quello dell'anorgasmia o del rischio (presente nei ftm) di non avere un organo maschile funzionante.

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E' qui che sbagli @@ben81

 

 

Non c'è niente da ridurre: la persona x si chiamava marco,

 

Ok, nome anagrafico.

 

aveva il pene, i testicoli, i peli,

 

Per l'origine biologica maschile, certamente.

 

vestiva da uomo

 

Questo non è detto, e spesso le transessuali prima di intraprendere l'iter si vestono da uomo solo perché la società glielo impone, perché magari i genitori hanno insegnato loro che esiste un solo modo nel quale un uomo ( biologicamente parlando ) può vestirsi. Questo non significa che la persona si senta a suo agio con un certo abbigliamento, anzi.. se è transessuale sicuramente non ci si sente.

 

si comportava da uomo

 

Questo lo escludo categoricamente, almeno che, stessa cosa detta sopra, il suo comportarsi "da uomo" non sia una forzatura data dalla società. Chi decide di fare la transizione la fa più che altro perché non vuole più sentirsi costretta a vivere in un modo che non la rispecchia assolutamente, perché non vuole più mentire né a se stessa né agli altri.

 

...si è resa poi conto di sentirsi di appartenere all'altro genere

 

Questa è una teoria sulla quale non sono per niente d'accordo, diffido dalle persone che mi dicono di aver capito di essere transessuali in età matura e di non essersi MAI accorti di niente. Ci sono persone che intraprendono l'iter in età adulta perché per motivi di vario genere non potevano farlo prima, ma questo non significa che fino a quel momento hanno vissuto con il loro sesso biologico senza avere problemi di disforia.

 

, ed ha intrapreso un percorso F I S I C O il quale è stato indispensabile a far raggiungere lo scopo desiderato, ovvero il cambio di aspetto e di sesso.

 

Lo scopo desiderato non è che il bene psico-fisico, il riconoscersi nel proprio aspetto, nel proprio corpo. Il percorso fisico non è altro che un riequilibrio tra la mente e il corpo.

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@@ben81 provo a farti davvero un ultimo esempio, senza che tu te la prenda ulteriormente, non è mia

intenzione farti arrabbiare, anche perché le discussioni sono sempre interessanti.

 

Consideriamo due persone, la prima afferma che vedendo il foglio, lo vede bianco, il che è innegabile;

arriva una seconda persona e vede il foglio, poi lo posiziona sotto il sole e scopre che può essere

trasparente, mentre all'ombra prende un colore più scuro, anzi se si avvicina a qualche luce colorata

può assumere varie sfumature.

 

Morale: non dico che tu abbia torto, ma non condivido il tuo punto di vista e ti invito a porti le stesse

domande che mi sono posto anche io, cercare di capire cosa è la transessualità.

Mi piacerebbe far diventare questo topic una finestra tra il mondo transessuale e noi che lo vediamo

esternamente, senza fare il copia ed incolla delle definizioni di wikipedia. Quello che tu dici è possibile

ritrovarlo su qualunque sito, avere la testimonianza di una persona transessuale e comprendere il

suo modo di pensare non ha prezzo ; )

In pratica vorrei scollegare la società e tutto il resto dalla persona in sé, e capire il suo stato d'animo,

cosa prova, o almeno avvicinarsi in questa comprensione, poiché non vivendolo in prima persona

non possiamo mai sapere esattamente cosa accade.

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Dire che una persona nata uomo ha cambiato sesso diventando donna, o viceversa, non è un punto di vista, è un dato di fatto, un dato neutro peraltro, checchè voi vogliate trovare in cio' connotati negativi che nessuno ha espresso...dopo aver dato del transofobo a bruisepristine, dopo aver messo in croce emu attribuendogli frasi mai dette, adesso mi vedo dare del limitato perchè mi sono permesso di evidenziare quelli che sono fatti, e non mie ideei, o forse perchè semplicemente sono l'unico che non ha gettato la spugna e sta ancora qui a perdere tempo a rispondere a quelle che sono soltanto elucubrazioni, pippe mentali, aria fritta...ed il tuo voler liquidare il tutto con un "ma si sono pareri" mi sa tanto di tentativo in corner di riprendersi...non è un problema di "arrabbiarsi", sai quanto me ne sbatte di chiacchiere da forum, semplicemente rimango amareggiato dal dover constatare l'impossibilità in questo spazio di costruire discussioni tra adulti...sarà che il forum è ammorbato da poppanti, sarà che è pieno di gente che anche se cade una foglia si inventa psicocazzate per giustificarne la caduta, cercando significati reconditi in ogni singola virgola, o insinuando che nei post dell'interlocutore si celino terribili offese e/o intolleranza, accuse ovviamente pretestuose per buttare in caciara le discussioni e screditare l'altra parte...tutto questo rende davvero fastidiosa la partecipazione, cosa mai riscontrata in altri forum anche gay.

Edited by ben81
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@@ben81 è logico che se parliamo di sesso biologico e caratteristiche fisiche hai ragione, con gli ormoni il corpo cambia e non è più quello "d'origine", ma a livello psicologico il discorso è un tantino diverso. I transessuali sono ben consapevoli di avere il corpo sbagliato fin dall'infanzia, quando si iniziano a delineare le prime differenze tra maschio e femmina. I primi segni di disforia vengono fuori in media durante il periodo di passaggio tra infanzia e adolescenza, in modo particolare per gli FTM che per forza di cose devono mandar giù ( e non ci riescono ) il fatto di avere le mestruazioni e il seno che cresce. Sarebbe bello se una persona vivesse con spensieratezza il periodo pre-iter come sostieni tu, ma purtroppo non è così. I/Le transessuali spesso considerando il loro periodo di vita precedente alla fine della transizione come un periodo buttato nel cesso.

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@@ben81 è logico che se parliamo di sesso biologico e caratteristiche fisiche hai ragione, con gli ormoni il corpo cambia e non è più quello "d'origine", ma a livello psicologico il discorso è un tantino diverso. I transessuali sono ben consapevoli di avere il corpo sbagliato fin dall'infanzia, quando si iniziano a delineare le prime differenze tra maschio e femmina. I primi segni di disforia vengono fuori in media durante il periodo di passaggio tra infanzia e adolescenza, in modo particolare per gli FTM che per forza di cose devono mandar giù ( e non ci riescono ) il fatto di avere le mestruazioni e il seno che cresce. Sarebbe bello se una persona vivesse con spensieratezza il periodo pre-iter come sostieni tu, ma purtroppo non è così. I/Le transessuali spesso considerando il loro periodo di vita precedente alla fine della transizione come un periodo buttato nel cesso.

 

Esatto, il fatto che la si pensi così non è una pippa mentale, credo che sia un modo più dettagliato di entrare in fondo alla cosa,

vorrei tanto che qualche persona transessuale mi confermasse tutto ciò.

E' semplice la cosa: mi metto nei panni di un/una trans che ha appena finito il passaggio, arriva uno e dice:

- Sei una donna, ma prima eri un uomo, oppure, sei un uomo ma prima eri una donna.

Il fatto è di sentirsi sviliti, perché dagli altri vieni percepito come un qualcosa che si è modificato quando te ti sei sempre visto

nella stessa maniera.

Ho capito che oggettivamente è così e che per te le emozioni e i desideri sono in secondo piano e quindi non sono rilevanti,

ma per la persona transessuale invece è tutto il contrario.......ti smebrano stronzate? beh per me sono dettagli rilevanti.

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@Alex

Peccato che io non abbia mai messo in dubbio nulla di quello che hai scritto: mi sono soffermato agli indispensabili passaggi "fisici" che portano a diventare fisicamente transessuali, e non solo a desiderarlo.

 

Sarebbe bello se una persona vivesse con spensieratezza il periodo pre-iter come sostieni tu, ma purtroppo non è così. I/Le transessuali spesso considerando il loro periodo di vita precedente alla fine della transizione come un periodo buttato nel cesso.

 

 

Citami il passaggio in cui io avrei detto che i/le trans vivono in modo spensierato il periodo pre transizione.

 

 

 

 

Ho capito che oggettivamente è così e che per te le emozioni e i desideri sono in secondo piano e quindi non sono rilevanti,

ma per la persona transessuale invece è tutto il contrario.......ti smebrano stronzate? beh per me sono dettagli rilevanti.

 

Ma si, continuiamo pure a stravolgere gli scritti altrui e a mettere in bocca agli altri frasi mai dette e nemmeno solo pensate...vuoi sentirti dire che per me i transessuali non sono in grado di provare emozioni? Ecco, te lo scrivo per farti contento, anche se non l'ho mai nemmeno lontanamente pensato...sappi però che il giochino di far passare gli altri per mostri non attacca piu'.

Ora, senza rancore, vi auguro una buona notte :D

Edited by ben81
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Volevo ricollegarmi un attimo al discorso dei cromosomi.

A me sembra chiaro che - biologicamente parlando -

non siano i cromosomi a renderci maschi o femmine,

quanto piuttosto gli ormoni "creati" da questi cromosomi.

 

La differenza maschio-femmina è chimica.

Se non ti senti del tuo sesso biologico adeguerai la chimica,

un po' come quelli che prendono il litio perché sono depressi.

E' chiaro che ci sarà anche un adeguamento chirurgico,

ma solo perché il tuo corpo si era già adattato agli ormoni precedenti.

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il solo desiderio e la sola immaginazione non sarebbero sufficienti a far diventare muscolosi o a far cambiare sesso, perchè parliamo di aspettative che richiedono un impegno ed un percorso fisico, quindi in tal senso le emozioni e le sensazioni contano ben poco al fine di ottenere il risultato voluto.

 

Questo l'hai scritto te, parte tutto dalle emozioni, perché la prima cosa è la mente,

Comunque fai come ti pare, io non ho detto che sei un mostro. Ho solo pensato che da certe affermazioni fossi limitato nella visione

dell'argomento.

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@@Almadel Esatto, infatti non si può accedere alle operazioni se non si è prima effettuato un periodo di iter psicologico, che accerti la disforia di genere, e di cura ormonale con l'assunzione di estrogeni o di testosterone.

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Questo l'hai scritto te, parte tutto dalle emozioni, perché la prima cosa è la mente,

Comunque fai come ti pare, io non ho detto che sei un mostro. Ho solo pensato che da certe affermazioni fossi limitato nella visione

dell'argomento.

 

Sincerità per sincerità, in molte tue affermazioni io ho invece notato commenti da ragazzino. Solo che, per educazione, non mi ero permesso di fartelo notare. Ma a questo punto mi adeguo...

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Loup-garou

Scusate, ma non è nata proprio in ambito trans la distinzione tra sesso (fisico) e genere (psicologico)?

Io sapevo che un transessuale (prendiamo per esempio un FtM) prima dell'operazione fosse di sesso femminile e di genere maschile, e dopo la transizione sesso e genere venivano a coincidere.

Me la sono inventata io?

 

Comunque, per l'amore del cielo, da dove salta fuori 'sto transofobo? L'aggettivo è transfobo o transfobico.

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@@Loup-garou il termine transofobo è considerabile scorretto in confronto a quelli da te citati, ma ormai sta diventando di uso comune.

 

Sulla distinzione tra sesso fisico e identità di genere non ti sbagli, è proprio così come hai detto. Inizialmente le due cose sono distinte, il sesso biologico è l'opposto del genere, poi dopo la transizione vanno a coincidere. Per cui non si può dire che dopo la transizione il sesso rimane invariato, è biologicamente e psicologicamente scorretto. Si può dire che per ovvi motivi a livello fisico un uomo biologico e un ftm non saranno mai uguali, ma questo non fa dell'ftm un ibrido, o meno maschio.

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Rispondo sia ad @Aquarivs che a @ben81 , un transessuale non diventa uomo o donna che sia, è già uomo o donna, la transizione serve solo ad adeguare il suo corpo alla sua mente, ma la sua mente è sempre stata dell'identità "d'arrivo".

 

 

I transessuali sono ben consapevoli di avere il corpo sbagliato fin dall'infanzia,

 

Ti sei risposta da sola..

 

 

Esempio parallelo seppur distante dalla transessualità.

Una donna chiede il seme del fratello del marito perchè il marito è sterile. Di certo il desiderio di divenire genitori è innato ed è sempre stato innegabile dentro di loro. La vita del nascituro è qualcosa di indiscussa e gli daranno la vita migliore che possono. Nessuno discute la realtà di quello che sentono e di quello che saranno dopo ma DI FATTO il figlio resta dello zio e non del papà. Negare a cosa servirebbe? Ammettere o spiegare da grande al bambino di essere figlio dello zio perchè papà non poteva metterlo al mondo spegnerebbe le forti volontà che l'hanno portato alla vita? No. Negarlo fino alla morte convincerà tutti quanti che ciò che è è di fatto stato forzato perchè accadesse?

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Senza continuare con lo stesso discorso @Ben81, il mio è un tentativo di andare oltre

Quello che percepisco è che transessualità è un fattore più fisico, le mente non determina giustamente il cambiamento del corpo e quindi il passaggio è un elemento importante che porta da un sesso ad un altro,

Semplicemente non metto in discussione che Mario fosse donna e che è nata donna, ma credo che tutto derivi dalla mente, poiché è un fenomeno estremamente complesso, che per me il fisico è qualcosa che viene dopo, come dice Alex. il passaggio fisico serve ad adeguare il corpo alla mente.

Se poi qualcuno esperto in materia o un transessuale nega tutto ciò, umilmente cambierò la mia idea.

 

Abbiamo quanto è interessante il ruolo della biologia in questo campo e abbiamo notato come non sia determinante, altrimenti si potrebbe spiegare il fenomeno come una semplice serie di processi chimici,

il che sarebbe alquanto squallido.

Ma ci sono ancora tanti quesiti da spiegare:

Se davvero il cambiamento del fisico di una persona è così importante, allora che idea abbiamo di questo fisico?

Per esempio:

- La transessualità è completa se una donna diventa uomo con genitali maschili?

- Oppure la transessualità è completa anche quando una donna mantiene i propri genitali femminili?

- E se fossimo nel caso di Max in the L word in cui la transessualità è completa nella semplice assunzione di ormoni maschili, mantenendo il petto fasciato, quello è considerato un uomo?

- E’ forse paura? Allora è fondamentale che il tutto parta dalla mente, perché se così non fosse si avrebbe un ripensamento.

- Una donna che si sente uomo, è uomo?

- La transessualità è qualcosa a cui ci si arriva? Oppure è qualcosa che si è sempre saputo?

- Se fosse vera la seconda ipotesi qual è il processo che porta a questa consapevolezza?

- Cosa prova una persona transessuale nei confronti del proprio corpo? Disgusto? Inadeguatezza? Rifiuto? Negazione?

- Come vede il mondo omosessuale la transessualità?

- Omosessualità e transessualità sono connesse? ( non intendo effeminato/mascolino – transessuale )

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Hinzelmann

Per me potrebbe anche non essere squallido, il punto però

è che non credo si possa andare oltre ad ipotesi, una risposta

biologica sul transessualismo non c'è, noi non sappiamo come

nasca la identificazione di genere, possiamo osservare che in tot

casi è contingente con il proprio sesso biologico, in tot no e ipotizzare

che in entrambi i casi vi sia un processo di soggettivizzazione ( la

sessuazione o percezione sessuata del sé )

 

Una cosa facile da osservare è che da un lato si propone

una riattribuzione del sesso direi il più completa possibile

allo stato della conoscenza tecnica, dall'altro questa proposta

pare implicare un pregiudizio negativo sulla inautenticità di

questa trasformazione ( come se fosse un adeguamento

inadeguato )

 

Infine in alcuni paesi, come il nostro, la proposta è imposta

dalla legge: non esiste un riconoscimento giuridico della identità

di genere se non in funzione del cambiamento irreversibile e definitivo

di sesso. Il chè è una pressione sociale non di poco conto.

 

Il mondo omosessuale, più o meno consapevomente

sa di essere coinvolto direttamente, vuoi perché si parla

di transessualità secondaria con riferimento ad alcuni tipi

di omosessuali ( un tempo si sarebbe detto effeminati, travestiti

etc. oggi si dovrebbe dire transgender ) vuoi perchè altri vogliono

essere riconosciuti come maschi omosessuali e quindi negano

ogni connessione, con tutto il bagaglio ansioso che ciò implica.

 

Aggiungiamoci che ogni tipizzazione omosessuale è meramente

descrittiva e discutibile quindi ogni interpretazione soggettiva è lecita.

Il fatto però che anche nel mondo trans vi siano accese polemiche

sull'operazione ( operate vs non operate ) fa pensare che qui stia il

dispositivo di potere sociale

 

Queste brevi considerazioni devono essere premesse

 

Poi possiamo discutere di come una trans vive psicologicamente

la sua situazione, come enfatizzi l'obiettivo finale come se fosse o

potesse essere una "nuova nascita" o come tenda a raccontarsi

per legittimare la propria scelta cercando una condivisione totale

( il chè pone un problema di collusione al terapeuta )

 

Il punto non è neanche forse il quanto trasformo di me, ma il fatto

che mentre lo faccio inevitabilmente distruggo qualcosa per creare

qualcos'altro ( in senso oggettivo è così ) La fasciatura del seno

corrisponde forse alla paura, ma anche alla consapevolezza che

non mi limito a creare...

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grazie @@Hinzelmann sei stato davvero di aiuto, direi che hai risposto praticamente a tutti i miei quesiti,

ho trovato davvero interessanti gli ultimi due spunti e vorrei capire se davvero il transessuale vive

come una rinascita l'obiettivo finale, perché vorrei capire ( come penso io ) se questo significherebbe

dimenticare quello che si è stati ( se non per un fatto puramente biolgocio o legale, ma insomma non

credo siano importanti in un contesto del genere ).

Infatti in TransAmerica la protagonista parlava di sé al passato ( quando ancora era uomo ) in terza

persona, come se in realtà fosse un estraneo.

Sono convinto che il processo di riattribuzione del corpo sia un modo per rendere la persona a proprio

agio con il suo corpo, qualunque forma esso abbia, una volta che quella persona si definisce uomo o

donna per me lo è di conseguenza.

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