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Italofobia


Hitam

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Vent'anni fa la Spagna era la nostra parente povera; ora, nonostante la crisi, non più. Su questo posso essere sostanzialmente d'accordo con te.

 

 

Con una disoccupazione giovanile al 51,2% (da noi è del 20% più bassa) ed

uno dei rating più bassi dell'eurozona? Per non parlare di un tessuto industriale

quasi inesistente.

 

Davvero ragazzi, io sono uno dei maggiori critici del belpaese ma qua state dicendo

proprio delle cose fuori dal mondo...

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Ilromantico

Private non sono per nulla d'accordo. Dire che la cucina italiana è la "migliore" del mondo mi sembra parecchio altezzoso, anche perchè io non credo ci sia una cucina "migliore", ma solo cucinE eccellentI. L'Italia è una di queste (e ci mancherebbe), ma la piu varia e ingegnosa proprio no! Alla fine sono solo combinazioni di farinacei (pasta, pizza o prodotti da forno), pomodoro, mozzarella, parmiggiano/grana, salse per la pasta. Non mi sembra ci sia una gran varietà di ingredienti né di tipologia di piatti. Cambiano le mille combinazioni e varianti, ma il succo è sempre lo stesso. Diciamo che il vero punto di forza è dato dal fatto che pasta e pizza hanno la fortuna di essere economici, soddisfacenti e pratici. È inoltre una cucina abbastanza semplice e facile da preparare a casa. È più conveniente che vada da un messicano o da un orientale (thai, cinese, koreano, indonesiano, indiano o jappo) che da un italiano in quanto quei piatti si che richiedono una preparazione laboriosa e o degli strumenti e tecniche di cottura che richiedono una certa maestria e preparazione (leggasi wok, taglio del sushi, ecc). Qui è pieno di ristoranti italiani sovraprezzati, in quanto è pur sempre una cucina straniera e i ristoratori italiani la devono spacciare agli spagnoli come cucina suprema e raffinata, ma io boicotto allegramente prezzi come 10/12euro per pasta o pizza. Anche In Italia mi rifiutavo di mangiare fuori la pasta, pagarla anche 4euro o 3 non smette di essere un "furto" per me, nella pizza almeno c'è la maestria del pizzaiolo e il forno in pietra che non è facile da avere a casa, ma la pasta se te la fai a casa è pratica, veloce, economica e pure nettamente più buona di molti ristoranti. Sarà che forse in Italia ho sempre trovato la pasta che mangiavo fuori un autentica ciofeca.

 

Usciamo comunque dal discorso cucina, altrimenti non ne usciamo più! :D Potrei parlarne per giorni..!

 

Gli spagnoli sono molto autocritici e obiettivi. La corruzione c'è, ma è davvero relativa ad alcuni scandali bancari o poltici dell'Andalucia o altri. Nulla a che vedere con la corruzione italiana comunque. Il mio ragazzo rimase letteralmente scioccato dalla figura delle veline e mi disse "ma questo è molto anni 80, ancora ridicolizzate le donne in questo modo?". Per non parlare del fatto che mi chiede ogni tanto delle condanne del Berlusca, non riesce a credere che non venga processato! :D

 

 

Perchè la Spagna dà dati reali caro Altair. Tutti i miei amici sono o disoccupati o sottopagati con contratti di apprendista che durano da anni e alcuni lavorano pure in nero quindi mi sa che i dati italiani sono leggermente falsati perché uno stiipendio 500/600/700euro con contratti altalenanti (e devi essere pure fortunato ad avercelo) non è che può permetterti una vera indipendenza. Quando ero in Italia a fatica trovavo lavoretti e le tipologie di offerte erano sempre estremamente limitate (call center, cameriere, animatore o commesso in primis). Inviavi e davi un sacco di curriculum, ma nessuno ti filava visto che la maggior parte delle selezioni erano pilotate ed entravano i raccomandati o amici di. Ci sarà anche una forte disoccupazione, ma la politica delle risorse umane qui funziona in modo trasparente e se hai un lavoro puoi avvalerti dei tuoi diritti da lavoratore e non stare in constante balia dei capricci dei tuoi superiori. La mia esperienza: sono arrivato in Spagna, ho trovato lavoro( ai tempi la crisi non era così acuta) e ho uno stipendio e dei diritti che i miei amici italiani si sognano.

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Romantico i dati degli istituti di statistica nazionale sono affidabilissimi perchè devo attenersi a delle severissime direttive internazionali, e qualora l'affidabilità venisse meno si avrebbero gravi conseguenze, senza contare che poi qui si parla di ocse, nemmeno di istat. Ad ogni modo può trovare i dati sull'occupazione scorporati, ed ad ogni modo molto meglio l'Italia che possiede una struttura economica ed industriale solidissima, che la spagna che ha basato la sua ricchezza su una grandissima bolla immobiliare. L'Italia ha tutte le carte in regola per ripartire mentre i nostri cugini iberici hanno qualche gap da colmare.

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privateuniverse

Con una disoccupazione giovanile al 51,2% (da noi è del 20% più bassa) ed

uno dei rating più bassi dell'eurozona? Per non parlare di un tessuto industriale

quasi inesistente.

 

Davvero ragazzi, io sono uno dei maggiori critici del belpaese ma qua state dicendo

proprio delle cose fuori dal mondo...

 

Non si può prendere un solo dato e basare il proprio giudizio solo su quello. Fra l'altro, il tasso di disoccupazione in Spagna è strutturalmente alto, anche negli anni Ottanta era molto più alto di quello dell'Italia.

 

Prendiamo l'economia. L'Italia ha un PIL pro capite fermo ai livelli del 2001, e da circa quindici anni si sviluppa a tassi sistematicamente inferiori a quelli della media degli altri paese europei. Nonostante la crisi, che ha evidenziato i limiti di una crescita economica alimentata soprattutto da una bolla speculativa nel settore immobiliare, la Spagna non è tornata indietro ai livelli di prima. Negli anni 1990 e 2000 la Spagna è cresciuta, mentre l'economia italiana è rimasta sostanzialmente stagnante, così come il nostro paese ha ristagnato anche sotto tutti gli altri aspetti.

La Spagna è entrata nella crisi con un debito pubblico pari al 37 per cento del PIL e, malgrado l'evoluzione degli ultimi anni, il suo debito pubblico in rapporto al PIL è circa il 67 per cento del PIL (vado a memoria, non ho voglia di controllare).

 

Ma non è solo una questione di economia: anche di politica. Negli ultimi vent'anni il ruolo internazionale della Spagna è cresciuto, prova ne sia il numero crescente di spagnoli in posizioni chiave nelle istituzioni europee; quello dell'Italia, no.

 

La Spagna è, nonostante tutto, un paese più dinamico e attraente dell'Italia, un paese che negli ultimi vent'anni si è modernizzato, mentre l'Italia è rimasta al palo.

 

 

PS Guarda che i rating dell'Italia sono uguali o peggiori di quelli della Spagna.

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_credit_rating

Edited by privateuniverse
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Private senza offesa ma conosco quei dati meglio di te, non è come dici tu.

 

Ora che la Spagna abbia avuto un evoluzione mentre noi siamo rimasti

fermi 20 anni sono d'accordo, ma sul fatto che sia un paese economicamente

più stabile non è affatto vero, per il semplice fatto che il paese iberico parte da

una situazione di base (sopratutto industriale) molto meno solida della nostra ed

ha al suo interno moltissime criticità, in particolare dal punto di vista finanziario.

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Loup-garou
Possiamo tornare all'argomento del topic, grazie?

Al di là di chi abbia ragione, cosa c'entra con l'italofobia del titolo chi sia "il migliore" in cucina, in sanità o in lavoro tra Italia e Spagna?
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Per quanto possa avere valore una stima di questo genere, nella classifica della Felicità Interna Lorda, che si preoccupa di misurare la soddisfazione per la propria vita dei cittadini di svariati stati, quest'anno l'Italia si è classificata ventesima, la Spagna ventunesima.

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Ilromantico

Ma per favore "la felicitá interna lorda"! Sono cose relative, anche perchè l'italiano medio ha una visione molto elementare della felicità. Per me la Spagna può pure essere 40esima, ma alla fine è quello che vivo e vedo io che conta. Io so solo che qui trovo tutto migliore e sono felice e orgoglioso della Spagna. Un sentimento che non sono MAI riuscito a provare per l'Italia.

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Romantico infatti ho scritto "per quanto avere valore". Tra l'altro la cosidetta FIL viene "calcolata" proprio come dici tu, ovvero tenendo conto del gradimento espresso dagli abitanti, quindi gli spagnoli si sentono leggermente peggio degli italiani, in generale. Se avessi voluto mettere qualcosa di puramente oggettivo, per quanto si possa essere oggettivi su certi temi, avrei citato alcuni indici internazionali riguardanti il benessere, come ad esempio l'indice sviluppo umano.

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O.T. : La Felicità interna lorda non ha alcun valore statistico, è nata negli anni '70 come idea di un sovrano asiatico, il re del Bhutan e risente moltissimo delle religioni orientali (abbastanza incomprensibili per noi europei).

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