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Bisessualità.... per continuare


Bruno

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Ho trovato un interessante articolo del professore Alessandro Bertirotti al seguente link:

http://www.controcam...per-continuare/

 

Le frasi che più mi hanno colpito sono state:

 

....abbiamo persone che si innamorano di individui del sesso opposto, ma si sentono attratti fisicamente da persone dello stesso sesso.

 

Alcuni uomini che vengono dal Sud hanno ancora oggi al tendenza a definirsi maschi (mascolini ed attivi nei rapporti sessuali) che cercano i gay (gli effeminati o passivi nei rapporti sessuali), nascondendo tutto alla famiglia di origine o quella nella quale vivono come eterosessuali, con la paura che se la verità dovesse emergere dovrebbero fare a meno degli aiuti familiari (Burgio G., 2008, Mezzi maschi. Gli adolescenti gay dell’Italia meridionale, Mimesis, Milano).

 

 

Lo trovo molto illuminante, soprattutto per il mio caso.

Bruno

Edited by lux
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Le persone bisessuali sono poi percepite socialmente come individui che, avendo più di un tipo di partner, violano intrinsecamente la norma sociale della monogamia oppure come persone in continua fase di sperimentazione ed incertezza”

 

E si ricade di nuovo nell'erroneo, essere bisessuali ed essere poligami sono due cose differenti, che possono esserci in contemporanea ma possono anche non esserci. Un bisessuale non è PER FORZA DI COSE poligamo.

 

 

abbiamo persone che si innamorano di individui del sesso opposto, ma si sentono attratti fisicamente da persone dello stesso sesso.

 

ecco, questi sono quei soggetti che io consideri eterosessuali/omosessuali repressi. secondo me se si è bisessuali si prova attrazione per entrambi i sessi e si è "capaci" di avere una relazione con entrambi i sessi.

 

La bisessualità pone al bisessuale un serio problema di relazione continuativa con gli stessi partners, perché, anche se il rapporto con il genere prescelto in quel periodo, oppure si tratti di due rapporti contemporanei con diversi, possono essere mantenuti vivi nel tempo da parte sua, occorre sapere se i due rispettivi partners sono anch’essi bisessuali o monosessuali.

 

Non potrebbe essere più falso e offensivo di così. Non vedo cosa dovrebbe interessarmi se il mio partner non è bisessuale come me, ciò che mi interessa ( e che interessa anche a lui ) è di essere uno con l'altro soddisfatti sia affettivamente che sessualmente e questo non ha niente a che vedere con la nostra sessualità, quanto con la libertà che abbiamo a letto.

 

Alcuni uomini che vengono dal Sud hanno ancora oggi al tendenza a definirsi maschi (mascolini ed attivi nei rapporti sessuali) che cercano i gay (gli effeminati o passivi nei rapporti sessuali), nascondendo tutto alla famiglia di origine o quella nella quale vivono come eterosessuali, con la paura che se la verità dovesse emergere dovrebbero fare a meno degli aiuti familiari

 

Chiamasi gay repressi, che cosa c'entra la bisessualità? Gli effeminati e i passivi sono comunque uomini, per cui perché bisogna considerare un uomo che è attratto da loro come bisessuale?

 

Questo articolo mi ha fatto davvero rabbrividire, è un accozzaglia pazzesca di capperate messe una dietro all'altra. Se questa è l'idea che le persone ( gay compresi ) hanno di noi possiamo veramente star freschi.

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purospirito

E ci voleva il trattato del Professor "stocazzo" per capire una cosa così semplice?

 

Non l'ho letto, ma dalle fresi evidenziate si evince l'effettiva realtà delle cose, che per quanto mi riguarda, grazia alla capacità di autoanalisi ho individuato molto facilmente. Ma non solo, la vita e le esperienza mi hanno dimostrato quanto si evince da questo scritto. Conoscere la realtà è un modo per analizzarla.

 

L'anello è l'unico anello o è la tua fede nunziale?

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purospirito

La realtà di quello che Bruno ha evidenziato. Inutile dire che è così. Ora andrò a leggere.

 

Ora che l'ho letto mi viene da dire...

 

E questo si è preso una laurea per dire tutte ste minchiate?

 

Allora Almadel è il premio nobel per la sociologia mondiale!!!

 

Insomma aria fritta che si riscontra in un momento facendo un giro per "la vita" gay o meno è poco differente.

Certe volte mi chiedo se la gente ha mai incontrato un bisessuale in vita propria! :pausa:

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Bertirotti parla di quella cosa che viene chiamata "bisessualità mediterranea"

e che molti gay considerano normalmente "repressione".

 

Si chiama così perché sembra molto diffusa nel bacino del Mediterraneo,

anche se - da qualcuno - è considerata conseguenza dell'omofobia e del maschilismo.

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Addie Pray

Premesso che l'articola è un' emerita, scusate la parola, coglionata (IMHO:-)), non sono molto d'accordo con questa affermazione di Alex

ecco, questi sono quei soggetti che io consideri eterosessuali/omosessuali repressi. secondo me se si è bisessuali si prova attrazione per entrambi i sessi e si è "capaci" di avere una relazione con entrambi i sessi.

 

Se non mi sbaglio alcuni ricercatori chiamano questo tipo di bisessualità "la bisessualità dissociativa o disgiunta". Ho letto da qualche parte in inglese l'articolo dedicato alla bisessualità dissociativa ma adesso non riesco a trovarlo più :fie: , quindi riassumo tutto ciò che ricordo e tutto ciò che mi sembra di aver capito: assumendo che secondo le teorie classiche la scelta del partner sessuale si basa fra altro sulla corrispondenza di esso ai due ideali: erotico ed emozionale, suppongono che a volte la persona non riesce a far coincidere questi due ideali e sceglie un sesso come ideale emozionale ed un altro come ideale erotico. Sicuramente alcuni di questi casi sono niente altro che omofobia interiorizzata, essendo che alcuni esseri umani non si aprono emozionalmente ai partner dello stesso sesso perché hanno ricevuto l'educazione rigida e sono cresciuti in un ambiente omofobo, ovviamente qui si può parlare della repressione. Però possono essere anche altre le ragioni dell'esistenza di tale fenomeno, per esempio, la donna che si sente fisicamente attratta dagli uomini, ma per colpa di qualche trauma subito o esperienza negativa (violenza) non è capace di costruire i rapporti emozionali ed affettivi con loro, quindi sceglie le donne per avere i rapporti affettivi continuando ad essere attratta fisicamente anche dagli uomini etc… In questo genere di situazioni non si può parlare della repressione della propria sessualità, poiché la donna dell'esempio può benissimo conoscere le cause del suo comportamento ed accettare se stessa così com'è. Ma anche omettendo che questa ipotetica donna prima o poi riuscirà a superare un trauma, difficile che tornerà ad essere completamente eterosessuale. Poi pare che ci sono casi quando tale tipo di distacco fra la sfera sessuale ed affettiva sia una caratteristica quasi innata di alcuni individui: essi non sono repressi, non hanno avuto qualche trauma significativo connessa con uno dei sessi, orbene sono così e basta.

Quindi per me questo tipo di comportamento è classificabile come bisessuale.

Edited by Addie Pray
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Se non mi sbaglio alcuni ricercatori chiamano questo tipo di bisessualità "la bisessualità dissociativa o disgiunta". (...) suppongono che a volte la persona non riesce a far coincidere questi due ideali e sceglie un sesso come ideale emozionale ed un altro come ideale erotico.

 

E chissà per quale strana coincidenza negli uomini corrisponde al "faccio sesso con gli uomini ma amo le donne"

Poi qualcuno potrà anche dire che esiste anche l'inverso ma è così poco diffuso da essere irrilevante.

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freud_sucks

In media i bisessuali che ho conosciuto sostenevano che

"mi posso innamorare sia di maschi che di femmine senza nessuna differenza in quanto mi innamoro della persona in se a prescindere dal sesso, ma sessualmente, piacendomi entrambi, preferisco i maschi"

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@freud_sucks

Si, concordo, spesso la bisessualità è il sistema per voler mascherare l'essere gay, anche io per molto tempo ho vissuto in questa condizione, ma piano piano ho capito che è una condizione "forzata".

Edited by Loup-garou
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ma infatti essere bisessuali non significa "amare" maschi e femmine allo stesso grado, 50-50.... semmai questo è un caso particolare, ma per quella che è la mia (poca) esperienza, molto più spesso c'è cmq una predilizione, anche se minima, per uno dei due generi.

Semplicemente nel momento in cui io conosco una persona, me ne posso innamorare e posso desiderarla a prescindere da quale sia il suo sesso (nb: intendo dire che non me ne frega niente se sia maschio o femmina... se mi piace, mi piace e non sto lì a farmi tante p***e mentali...)

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale del post precedente
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freud_sucks

ma allora la sessualità di un bisex è in continua oscillazione.. sessualmente preferisci i maschi ok?

ma quello che non capisco è : se conosci però una ragazza, te ne innamori, allora il sesso con le donne ti piace di piu in quella parte della tua vita che stai con una donna?

 

ci sta che a uno piacciano entrambe le cose in maniera diversa ma come è possibile che a seconda del periodo i livelli di piacere si alternino??

 

poi, questa storia che ci si puo innamorare allo stesso modo di M e F ..preferendo però i maschi sessualmente voglio che mi venga spiegata!

se posso avere 100 euro da un lavoro, e da un altro ne posso avere 300 non ti dico che se dovessi scegliere dove investire la mia vita e la mia carriera per me quei due lavori sono papabili allo stesso modo!!

Edited by freud_sucks
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Le chiacchiere sull'argomento stanno a zero.

 

Mancano moltissimi protagonisti della bisessualità maschile:

- I Bisex fedeli che stanno con una ragazza

- Le ragazze di Bisex dichiarati

- I ragazzi di un Bisex (o gay con buone esperienze coi bisex)

 

Abbiamo solo:

- Bisessuali single

- Bisessuali con un maschio

- Gay con cattive esperienze con Bisessuali

 

Tutti i nostri discorsi sono deformati da queste mancanze.

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@@freud_sucks non so cosa provi un bisessuale, dovremmo chiedere il parere di uno e mi sempra che in questo caso ALex. sia stata molto chiara

su alcuni argomenti.......io credo, da come ho vissuto le mie esperienze di sesso, che non si può ridurre a tutto ad una semplice erezione o pulsione

erotica, io considero il sesso come qualcosa di secondario, che viene a seguire, immagino che se ti innamori di una persona, se ci stai bene, se

hai intimità e complicità questa si riflette poi a letto, non parlo di semplice affetto, ma di amore. Leggendo su internet per curiosità mi ricordo di una

storia simile.

Anche perché parliamoci chiaro, dopo qualche anno che una coppia sta insieme, viene anche meno l'attrazione fisica e rimane soprattutto il sentimento,

se questo non è molto forte, la coppia non ha motivo di esistere.

L'articolo non mi convince, non mi sembra scritto da qualcuno che ha avuto esperienze dirette in quel senso, è inutile calarsi nei panni di qualcun altro

se non hai mai provato determinate cose.

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Ma un bisex in genere non divide l'aspetto emotivo da quello sessuale. Mi innamoro di una persona e mi piace fare sesso con quella persona.

Il dire "sessualmente preferisco i maschi" io lo intendo allo stesso modo di come uno può dire "mi piacciono più i biondi dei bruni" oppure "a letto mi piace più fare questa cosa anzichè quest'altra"...

 

se conosci però una ragazza, te ne innamori, allora il sesso con le donne ti piace di piu in quella parte della tua vita che stai con una donna?

mi piace il sesso con la mia ragazza.

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freud_sucks

ma i bisex che stando con un uomo ti dicono "con te non ce proprio paragone, sia nel feeling che nel sesso.. l'ultima cosa di cui ho bisogno stando con te è di una donna! anzi, non so nemmeno se mi piacciono piu realmente le donne da quanto mi piace farlo con te" .....E POI... calcio in culo a te, maschio, perché sei stato :

-un'esperienza (cmq bella)

-dovevo provare

-una debolezza

-ti amavo ma l'amore è un altra cosa

 

e poi la ragazza, il matrimonio etc...

 

ora, DOVE E' LA VERA POSSIBILITA' DI AMARE SIA MASCHI CHE FEMMINE ALLO STESSO MODO??

se tanto il 90% dei bisex poi la finiscono sposati con donne.

 

e non mi riferisco a bisex repressi, ma a bisex dichiarati anche in famiglia e con la nuova ragazza.

(ne conosco non pochi)

Edited by freud_sucks
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Dogville, chiunque abbia avuto esperienze dirette con un bisex

(e non serve un questionario, basta uscire di casa)

è più o meno concorde col professor Bertirotti.

 

Prima di capire la bisessualità maschile

bisogna far piazza pulità dell'omofobia interiorizzata

(persone out come bisessuali che hanno avuto relazioni con maschi)

perché altrimenti potremmo avere a che fare con maschi problematici.

 

Trovata questa persona dobbiamo interessarci

dei suoi attuali (e reali) rapporti con le donne.

 

Quando un Bisessuale ti dice:

"Sì, sono stato felice con una uomo, ora sono felice con una donna;

ma non escludo un domani di poter stare con un uomo ancora"

Direi che il 90% della possibile omofobia interiorizzata è da escludere.

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@freud_sucks

ma probabilmente la maggior parte di questi bisex, bisex veri in realtà non lo sono.... oppure gli è capitato di innamorarsi di una donna.

Certo, se poi si sposano con donne, ma poi vanno di nascosto con uomini allora sono dei repressi.... ma non sono bisex

 

"Sì, sono stato felice con una uomo, ora sono felice con una donna;

ma non escludo un domani di poter stare con un uomo ancora"

per me questo è essere bisex

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale del post precedente
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Ilromantico

quanto noi stiamo cercando di capirci qualcosa in piu sull argomento in questione

 

E a che pro mi chiedo?A cosa si deve tutto questo affanno nella ricerca di una "verità" che ha un vizio e un difetto di fondo?Un etero non potrà mai capire un gay e quest'ultimo non potrà mai capire in fondo la realtà etero e quella bisessuale. Fare ipotesi pretenziose, su qualcosa che non si è, risulta davvero fastidioso e 'insultante' per chi in realtà è bisessuale.

 

A questo punto per par condicio (si scrive così?) le ipotesi fatele anche sugli etero e l'eterosessualità, no?C'era già un topic sulla bisessualità, in cui tra flame, scetticismi e 'insulti' vari, c'era qualche testimonianza dei bisessuali. Testimonianze che purtroppo già in quel topic non erano state prese minimamente sul serio o non considerate, quindi a che pro continuare con la stessa domanda se avete già deciso di non ascoltare i diritti interessati?

 

Io sono il primo che concorda sul fatto che ci siano molti falsi bisex, ma questo aiuta poco a capire i veri bisex. Togliendo gli 'ambigui'/falsi bisex, i bisex stanno lì e quelli reali sono pochi per delle ragioni semplicissime. La società non è ancora libera, e allora molti bisex scelgono per serenità di restare con una donna o al limite amare una donna e scopare con i maschi (niente di diverso dal gay che ha relazioni all'infuori della coppia). E' una scelta/non scelta, un autentico bisex non si reprime se non va con un uomo, al massimo la vedrà come una fantasia/esperienza mancata, ma non soffrirà di certo perché sta con una donna, perché con quest'ultima è comunque felice e pienamente appagato. Forse in realtà siete convinti della superiorità del sesso/amore omosessuale e vi siete (forse) creati quest'idea che se una persona è capace di provarli entrambi troverà senz'ombra di dubbio più bello e travolgente il sesso/amore gay, ma non è per nulla così.

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Hinzelmann

Chiamasi gay repressi, che cosa c'entra la bisessualità? Gli effeminati e i passivi sono comunque uomini, per cui perché bisogna considerare un uomo che è attratto da loro come bisessuale?

 

Questo articolo mi ha fatto davvero rabbrividire, è un accozzaglia pazzesca di capperate messe una dietro all'altra. Se questa è l'idea che le persone ( gay compresi ) hanno di noi possiamo veramente star freschi.

 

In effetti si parla di bisessualità mediterranea in modo improprio, bisognerebbe dire "omosessualità mediterranea"

ed in origine in questo fenomeno avevamo il "frocio" o "ricchione" ( passivo ed effeminato ) ed il "maschio" non gay,

non bisex, ma semplicemente etero. Con impossibilità di coppia, marginalizzazione e divisione totale.

 

Il bisex proprio non esisteva...c'era il Maschio e basta.

 

Si può ipotizzare che questo modello abbia subito un adattamento da maschio-etero a bisex in corrispondenza

a quello da "frocio" a gay ; bene o male il concetto di gay esiste, entra nelle menti e nelle parole dei "froci italiani"

a partire dagli anni '70 e quindi occorre una mediazione rispetto al modello originario, che prevedeva un Maschio

etero per definizione.

 

Il punto di mediazione è rappresentato dal bisex, di necessità "amato-odiato" e quindi punto di convergenza

di una conflittualità, la cui ragione unica è l'omofobia. Visto in senso storico è un piccolo passo avanti...ma

certo non un punto di arrivo soddisfacente.

 

Per anni in Italia si è sostenuto anche che un sintomo del nostro arretramento culturale, in chiave lgbt

era rappresentato dalla mancanza della "clone-culture", cioè di gay mascolinizzati

 

Uso il termine "mascolinizzato" ed esemplifico con Freddy Mercury: quello degli anni '70 androgino

glam e poi quello anni '80 con baffi e muscoli...la persona è la stessa ma cambia il look no? Gay

riconoscibilissimo in entrambi i casi e certamente non meno femminile...di prima, fuori dal palco.

 

Ma sarebbe un errore dedurne che in Italia i gay sono più femminili o effeminati, semplicemente

la maschilità è a togliere, non viene esibita...o sottratta all'etichetta dell' eterosessualità. Da qui

un altro elemento di conflittualità, la "checcofobia" ( tutto ciò che è femminile è esibizionistico, tutto

ciò che è maschile NON può esserlo...)

 

Questo per dire che la conflittualità determinata dall'omofobia non coinvolge solo "i bisex", veri

o falsi, ma anche altre categorie e corrisponde alla debolezza del termine "gay". Realisticamente

più irrobustiamo il termine gay, più ridimensioniamo questi fenomeni conflittuali interni al mondo lgbt.

 

Bisogna quindi lasciare aperto un dibattito sui fenomeni sociali, senza avere la pretesa

di traslare la discussione in termini teorici o dogmatici.

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Non è dogmatismo: è un catalogo di comportamenti frequenti.

Abbiamo i bisex fidanzati con maschi ancora attratti dalle donne,

abbiamo i ragazzi con pochissime o nessuna esperienza che si definiscono "bisex"

abbiamo i ragazzi fidanzati con donne e/o "etero di facciata" che hanno solo esperienze omo clandestine.

 

Abbiamo bisex che dopo essere stati con te rinnegano tutti e si fidanzano

e bisex che dopo essere stati con te accettano di essere solo gay.

 

Ognuno di questi potrebbe essere il risultato di diversi fenomeni.

Ma nel momento in cui vogliamo tracciare una mappa della bisessualità,

ci scontriamo con due verità parziali: due-tre bisex che ci parlano delle loro uniche buone esperienze gay

e due - trecento gay che ci parlano delle loro due - tre dozzine di cattive esperienze coi bisex... :D

 

Rimane il fatto che è antipatico parlar male di un bisex che non si conosce

solo perché tutti i bisex che si conoscono necessitano di psicoterapia;

quindi non si può far altro che sedersi lungo il fiume ad aspettare

l'avvento di un gay che ci parli bene del suo fidanzato bisex.

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Hinzelmann

La tentazione-pretesa di traslare la discussione da un

piano descrittivo ad un piano teorico, io la ravvisavo

più che altro nell'articolo linkato, che mette insieme

parti descrittive e parti interpretative.

 

Si può parlare male anche dei due-trecento gay che

impiegano due tre dozzine di esperienze per formarsi

una opinione così negativa sui bisex, non voglio arrivare

a dire che dovrebbero andare in psicoterapia, però certo

una serie di domandine sulla loro attrazione erotica per

persone che li scaricano se le dovrebbero porre no?

 

Qui si parla solo del bisex-odiato a posteriori, però

del bisex desiderato-amato etc. nonostante tutto,

non si parla.

 

Nel modello mediterraneo la coppia era esclusa

per cui l'omosessuale neanche chiedeva di più

al Maschio-etero, ma oggi ed in chiave bisex il

discorso non torna dal lato gay

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E' una tentazione comune negli accademici,

per questo gli psicologi andrebbero bolliti vivi :)

 

Ai gay piacciono i bisessuali.

Quindi è abbastanza normale che si ficchino in certe situazioni.

E anche che ci si ficchino spesso.

Amano i bisessuali perché odiano i gay e li odiano perché odiano loro stessi

o forse perché sublimano così il loro sentirsi "donne"

o forse perché così hanno anche loro una propria "copertura"...

In ogni caso la psicoterapia - concordo - sarebbe utile.

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freud_sucks

se veramente si ha la capacità di amare maschi e femmine INDIPENDENTEMENTE dal sesso

qualcuno mi spieghi perché le probabilità di trovare un bisex oltre i 40/50 anni in relazione fissa e chiusa con un uomo da anni sono pari a zero.

 

i bisex (e parlo di quelli dichiarati) dimostrano di amare spesso di piu il sesso con i maschi

ma di trovarsi meglio in relazioni con donne, e non perché si devono reprimere e fa comodo avere una famiglia e una vita normale, perché ripeto, anche se sono dichiarati la finiscono sempre ad amare una donna dopo aver "amato m e f"

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qualcuno mi spieghi perché le probabilità di trovare un bisex oltre i 40/50 anni in relazione fissa e chiusa con un uomo da anni sono pari a zero.

 

Perché tu ti immagini un bisex fidanzato con un maschio

che sia in una relazione aperta e vada con le donne?

 

In ogni caso è inutile portare la nostra esperienza.

E' chiaro che un bisessuale si risentirà

di essere accomunato sia al bisex che poi diventa gay

sia al bisex che a un certo punto si sposa...

 

Però è anche colpa nostra, non ci va bene niente...

Se poi trovano moglie, si sono repressi;

se invece si trovano un fidanzato, si reprimevano prima:

cosa dovrebbe fare un bisex per andarci bene? :D

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freud_sucks

 

cosa dovrebbe fare un bisex per andarci bene? :D

 

ammettere che non può fare a meno di amare una donna e allo stesso ammettere che gli piace il c***o

dato che il bisex fondamentalmente è così

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Hinzelmann

Ammettiamo esista un certo numero di bisex così, senza

fondamentalismi.

 

Anche perché può pure esistere una bisessualità in cui con il partner

gay c'è una forte componente di affinità e l'eros si indirizza verso una

donna particolare ( molto più grande o con certe caratteristiche erotiche )

sarà più raro, forse l'approdo sarà una coppia gay, forse no...ma è possibile

( certo se a posteriori noi gay diciamo che era omosessualità fin dall'inizio

questo caso lo cancelliamo...)

 

E' ovvio che sotto il profilo relazionale il bisessuale deve tenere in

considerazione la monosessualità dei partners se vuole relazioni

autentiche o durature...c'è quindi una bisessualità interiore ed una

bisessualità esteriore.

 

La possibilità di non riuscire ad integrare eros e tenerezza

è ben presente anche nell'eterosessualità ( moglie-amante,

puttana-madonna etc. ) anche se conduce a diversi comportamenti

e può esserlo anche nell'omosessualità, soprattutto se la sessualità

di coppia è aperta.

 

E' chiaro che nel primo caso abbiamo una fortissima disparità perché

il maschio per secoli è stato legittimato a farlo in virtù del maschilismo

mentre nel secondo caso, gay, c'è più parità. Resta il fatto che nell'ottica

del maschio questa mancata integrazione se autentica può essere presente

in altri orientamenti sessuali o non produrre la bisessualità, intesa come

orientamento sessuale.

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Ilromantico

Però è anche colpa nostra, non ci va bene niente...

Se poi trovano moglie, si sono repressi;

se invece si trovano un fidanzato, si reprimevano prima:

cosa dovrebbe fare un bisex per andarci bene?

 

Mi sembra un'affermazione non da poco. Come vedi alla fine contro lo scetticismo si può fare ben poco e si trova sempre una scusa per credere solo a quello che si vuole.

 

Hinzelmann non riesco a seguirti, puoi rispiegare il tuo concetto in modo più chiaro?

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Hinzelmann

freud_sucks sostiene che i bisex sarebbero fondamentalmente

incapaci di mettere insieme sesso e sentimento.

 

Io dico, ammettiamo in ipotesi che sia così per alcuni bisex

e non per tutti.

 

In ogni caso restringendo il campo d'indagine solo a questi, noi

vediamo solo quelli sposati, che agiscono la parte affettiva in senso

etero, perché il fenomeno contrario ( forte affinità maschile che porta

a coppia gay con attrazione erotica per certe donne ) lo ascriviamo ad

omosessualità. Anche se c'è la bisessualità pure in questo caso.

 

Poiché al 90% un bisex finisce in coppia con un monosessuale

dovrà limitarsi in qualche modo e ci apparirà gay o etero.

 

Inoltre la caratteristica possibile della mancata integrazione di

eros e tenerezza, a vari livelli e con diversi comportamenti è

presente in ogni orientamento sessuale.

 

Lo è nel maschio etero che separa moglie e amante o la

donna sessuata dalla donna "angelicata", lo è nell'omosessualità

quando la coppia si fonda ( similmente al bisex di cui sopra )

su una forte affinità-complicità, ma con una libertà sessuale,

che corrisponde ad un bisogno di eros non tenero.

 

Quindi non sarebbe una caratteristica esclusiva della bisessualità

ma una caratteristica presente in ogni orientamento sessuale

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In ogni caso restringendo il campo d'indagine solo a questi, noi

vediamo solo quelli sposati, che agiscono la parte affettiva in senso

etero, perché il fenomeno contrario ( forte affinità maschile che porta

a coppia gay con attrazione erotica per certe donne ) lo ascriviamo ad

omosessualità. Anche se c'è la bisessualità pure in questo caso.

 

Non è che lo ascriviamo noi,

sono le persone in questa situazione (e mi ci metto anche io e alcuni miei amici)

che si descrivono come omosessuali e non come bisex.

 

Quindi non sarebbe una caratteristica esclusiva della bisessualità

ma una caratteristica presente in ogni orientamento sessuale

 

Aggiungiamoci pure "in ogni orientamento sessuale maschile".

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