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Padre dubbioso


frewy

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bah io sono dell'84...

 

e cmq se un figlio non reputa i genitori adatti a conversazioni sul sesso... semplicemente li esclude dalla propria vita... se sai che i tuoi genitori hanno problemi a parlare di sesso... anche solo parlare di cotte, di ragazze è inutile...

perché l'unico modo per parlare di ragazze... e non metterci l'attrazione sessuale di mezzo... è come regredire ad essere i bambini di 5 anni che per gioco volevano anche loro la fidanzatina come i grandi...

la differenza tra un bambino di 5 anni e un ragazzo di 14 è che a 14 ci sono gli ormoni e l'attrazione sessuale... se vogliamo andare avanti a fingere e fare gli ipocriti... come le coppie sposate nei telefilm americani che andavano a dormire in letti rigorosamente separati... io non ci sto... poi scusa per quale motivo una ragazza a 14 anni dovrebbe volere stare con un ragazzo ? per farsi fare la tinta ai capelli ? per bere del thè coi pasticcini ?

se ho dei genitori che io reputo sessuofobi... di certo io non mi faccio problemi, al massimo condivido certe mie esperienze, e certi pensieri con persone che io reputo all'altezza...

 

se ho dei genitori che vogliono la figlia 18enne verginella ed innocente... ma per carità che sia circondata da platonici "spasimanti"... così la mamma è contenta e si sente realizzata...

semplicemente li escludo dalla mia vita... l'alternativa sarebbe riempirli di frottole, come a quanto pare fanno certi ragazzi che chiedono consigli su quali scuse usare per andare a trovare il loro fidanzato che vive in un'altra città...

e tra le 2 alternative: quella di avere un rapporto finto basato sulle frottole... e quella di non averlo affatto io ho scelto la seconda...

 

se un ragazzo non ha voglia di parlare di ragazze con un genitore, significa che ritiene il genitore incapace di comprendere e inadatto... quindi è inutile parlarci.

 

questo mi fa pensare a dei vecchi con demenza senile... e alle loro ossessioni... (ad esempio: se lascio la porta blindata di casa chiusa, i ladri arrivano e me la scassinano... allora io la lascio aperta...)

è inutile perderci tempo a ragionarci perché oramai hanno perso il lume... quindi o li ignori, o li avvolgi in un mondo di frottole... (sì non si preoccupi signor Bonaventura: la porta è aperta... *chiude la porta a chiave*)

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BruisePristine

non so dipende @@nayoz ..

se un ragazzo non ha voglia di parlare di ragazze con un genitore, significa che ritiene il genitore incapace di comprendere e inadatto... quindi è inutile parlarci.

per esempio nonostante da me ora si vive una quiete sul fatto che sono frocio però a mia madre parlo tranquillamente di chi mi frequento ecc.. cosa ci faccio, cioè ci parlo come se fosse una mia amica, gli dico un po' tutto, cosa farebbe lei ecc..

mentre con mio padre anche se ora cerca di interagire con me sul fatto "omosessualità", non riesco, mi secca a preferisco evitare l'argomento.

quindi quello che dici non mi pare proprio giusto ;)

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sarà che non reputi tuo padre adatto per farci discorsi sull'omosessualità... il suo tentativo è imbarazzante... come un nano che si sforza e ce la mette tutta per giocare a basket... mettila come vuoi ma in una squadra professionale di basket un nano ci finisce solo nei cartoni animati...

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Ad essercene di padri come lei!

 

Purtroppo questo è un percorso che si deve intraprendere da soli: nella società in cui viviamo, che ci impone l' eterosessualità come unico orientamento sessuale normale, che ironizza su stereotipi gay di continuo, non è facile accettare quel che si è.

 

Per quanto mi riguarda all' inizio io mi disprezzavo, mi sentivo sporco, malato, cercavo addirittura modi per "guarire". Insomma a quest' età la società ti riempie di messaggi completamente sbagliati che ti creano insicurezza.

 

Devi aprire un dialogo se vuoi aiutarlo: magari, se c'è qualche programma in cui appare una coppia gay, o c'è un' argomento in particolare e poi si sfocia sul tema dell' omosessualità, dovrebbe mostrarsi assolutamente tollerante e incoraggiante, senza creare inutili anzie.

 

Per quanto mi riguarda mio padre era il primo a dare di stomaco quando vedeva qualcosa di gay, e mia madre con lui, e questo di certo non mi ha aiutato molto.

Ora però ho deciso che non mi importa di quello che pensano gli altri ma che voglio essere solo felice, e forse lei dovrebbe, per aiutare suo figlio, far capire lui che vuole solo la sua felicità e gli vorrà bene comunque.

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Purtroppo questo è un percorso che si deve intraprendere da soli: nella società in cui viviamo, che ci impone l' eterosessualità come unico orientamento sessuale normale, che ironizza su stereotipi gay di continuo, non è facile accettare quel che si è.

 

Per quanto mi riguarda all' inizio io mi disprezzavo, mi sentivo sporco, malato, cercavo addirittura modi per "guarire". Insomma a quest' età la società ti riempie di messaggi completamente sbagliati che ti creano insicurezza.

 

 

 

Ecco, è proprio questo che intendevo. Sicuramente una famiglia che dimostra di non essere omofoba aiuterà ma il percorso rimane difficile perché tutto intorno è differente. Tra l'altro ieri sera ho visto Mine Vaganti di Ozpetek. Voi che ne pensate? Io sono rimasto un po' perplesso.

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BruisePristine

Tra l'altro ieri sera ho visto Mine Vaganti di Ozpetek. Voi che ne pensate? Io sono rimasto un po' perplesso.

di Ferzan Ozpetek ti consiglio "Le Fate Ignoranti"

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acunamatata

Caro papà come gli altri membri mi unisco ai complimenti perchè non è da tutti i giorni trovarsi un genitore in grado di avere una veduta così ampia e cercare addirittura di andare incontro a proprio figlio. Solitamente come si legge i genitori sono indifferenti e non le passa nemmeno dall'anticamera del cervello che proprio, il proprio figlio sia omosessuale. Questo suo comportamento oltre a poter lei meglio accettare la situazione nel caso in cui aveva dei pregiudizi le permetterà di avere un miglior rapporto con suo figlio, ne sono certo. Il mio consiglio è quello di non starle addosso, ma di sostenerlo quando serve e anche di parlarne quando ci sono momenti che mettono in discussione l'argomento, con tatto e indiscrezione ovviamente, ma tipo se al TG parlano di matrimoni gay, non cambi canale o faccia finta di nulla, ma instauri con lui se riesce un dialogo.

Scrive che suo figlio un ragazzo già forte di suo però da mia esperienza personale le dico, specialmente nell'ambito scolastico faccia in modo di capire se ci sono problemi. I compagni di scuola sono i primi "ignoranti" a volte, che sono in grado di sotterrare psicologicamente una persona attraverso un mobbing che nemmeno uno se ne immagina - tipo la tipica battuta "sei un frocio, una checca" potrebbe essere presa da suo figlio secondo varie sfaccettature e creare a sua volta un senso di emarginazione nella classe. Forse sono esagerato, ma il bullismo tra i banchi di scuola può sempre creare tensioni e lei prevenuto di questo può a sua volta sostenerlo nel suo cammino.

Che dire, in bocca al lupo :nyam:

Edited by acunamatata
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