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Donne sposate


Fra86

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Considerando che la maggior parte delle donne in Italia (e non solo) sono sposate o fidanzate...

 

Vi è mai capitato di prendervi una cotta per o avere una relazione con una donna sposata?

Se si, lo sapevate in partenza o ne eravate all'oscuro?

Come avete gestito l'avvenuta scoperta?

Avete continuato a frequentarvi e quindi ne siete diventate l'amante oppure avete interrotto la relazione?

Altrimenti, dopo avervi conosciuto, lei ha scelto di separarsi, ve la proposto o gliel'avete proposto voi?

 

Se non avete mai avuto relazioni con donne sposate, come agite o agireste se vi prendete o prendeste una sbandata per una donna sposata?

Fate reset o ve ne fregate?

 

Cosa pensate di quelle donne che si scoprono omosessuali o bisessuali da sposate? Cosa fareste nei loro panni?

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Quante domande XD

Vado non in ordine...

 

Se mi fossi scoperta omosessuale da sposata, probabilmente, avrei chiesto il divorzio... insomma, comunque con mio marito ne avrei parlato. di certo.

Se mi fossi scoperta bisessuale non avrei fatto niente. Se sono bisessuale ma amo mio marito che problema c'è? Li semmai il problema non è più l'orientamento, ma se c'è o meno qualcosa che ti lega a quell'uomo.

Non ho mai avuto relazioni con donne sposate. Un tempo, un bel po' di anni fa, pensavo che non ci si dovesse immischiare in queste cose. Se hai una relazione non sarò certo io a mettermi in mezzo... mi farei da parte ecc ecc... NO. Ti metti in mezzo, non ti fai da parte e incroci le dita che scelga te. Quindi, probabilmente, mi comporterei così, visto che già l'ho fatto. Devo però dire che prego non mi capiti mai, perchè ho avuto rimorsi per anni per un semplice fidanzamento, non oso immaginare cosa mi causerebbe l'idea di aver aiutato la rottura di un matrimonio, magari con figli.

 

E basta? credo.

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Non mi sono mai trovata in una situazione simile. Il che, data la mia famosa passione per le quarantenni, è in effetti una stranezza. In ogni caso, penso che proverei in tutti i modi a trattenermi dal confessare i miei sentimenti, ma non sono certa al 100% che riuscirei a restarne fuori.

 

Qualora avessi scoperto la mia omosessualità da sposata, credo mi sarei comportata come SaintJust, chiudendo la relazione (prendendomi prima un minimo di tempo per capire se sono certa di questa nuova me). Inoltre, se ci fossero stati dei figli, ne avrei parlato anche con loro.

 

Piccolo OT: Mi viene da chiedermi come venga gestita la cosa a livello di affidamento... una madre lesbica viene vista al pari di una madre etero, in tribunale?

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Sull'OT ma sai che non ne ho idea?

Sono convinta però che restare con un uomo per o figli, o per altri motivi, pur essendo convinte della propria omosessualità faccia solo del male a tutti... Poi ci sono persone (uomini e donne) che 'trascinano' i matrimoni per i motivi più disparati... Quindi non so, realmente, come mi comporterei in una situazione simile.

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Rispondo all'OT sui figli

 

L'affidamento viene sempre deciso in base all'interesse dei figli, valutato caso per caso; non ci sono regole fisse. Un figlio può anche essere affidato a chi ha causato la separazione, per dire, se il giudice decide che ciò è nel suo interesse. L'orientamento sessuale della madre non mi pare proprio un punto da tenere in considerazione, a meno che il giudice in questione non sia appena uscito dalla Sacra Rota... I criteri da considerare sono definiti (riguardano aspetti familiari, economici, relazionali..), e c'è una generale preferenza per la madre qualora il bambino sia piccolo.

 

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Grazie penna, ma credo che il punto di Bea fosse proprio la discrezionalità del giudice... Facendo una ricerchina su internet si scoprono di casi in cui ne è stato tenuto conto.

 

Comunque non c'era bisogno del tag spoiler XD

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Beh, sì.

Penna è interessante quanto scrivi, ma io mi riferivo proprio alla discrezionalità.

Ora eclisso i miei dubbi, visto che lo scopo del topic è un altro. :)):

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Non mi è mai capitato di interessarmi ad una donna sposata, anche se ne ho conosciute di giovani (tra i 30 e i 40 anni) e bisessuali.

Se invece mi capitasse e mi ritrovassi a far fronte ad un interesse reciproco, nonché conclamato, di certo non mi tirerei indietro per un non volermi immischiare: potrei voler desistere perché l'altra magari è sposata da anni e/o considera più pratico il tenermi come eventuale amante o interesse platonico, ma in merito all'essere l'oggetto del desiderio di metà di una coppia non penserei di certo "è colpa mia, è meglio che mi faccia da parte anche se lei mi interessa", perché non penso che una persona da sola abbia il potere di scardinare (dal nulla) gli equilibri di altre due persone.

 

Se invece fossi io a scoprirmi omosessuale o bisessuale in una relazione etero? Al 99.9% penso che finirei col voler vivere anche quel nuovo aspetto di me stessa, specialmente nel caso dell'omosessualità; magari da bisessuale risulterebbe meno incipiente come bisogno, ma dato che a queste conclusioni si arriva sempre per esperienze o per dubbi particolari, neanche troverei sensato il fare la tartaruga che si nasconde dentro al guscio.

Di sicuro, valuterei al meglio la situazione se il mio fosse un matrimonio con figli.

 

Piccolo OT: Mi viene da chiedermi come venga gestita la cosa a livello di affidamento... una madre lesbica viene vista al pari di una madre etero, in tribunale?

 

Non esiste una legge in grado di tutelare i genitori omosessuali, ma solo l'assenza di una legge che potrebbe invece discriminare una madre lesbica rispetto ad una etero.

A quel punto diventa chiaro che il problema diventa concreto nel momento in cui magari la madre non soddisfa tutti i requisiti (magari è precaria, vive in affitto, etc) e non viene trovato un accordo con l'ex coniuge, perché quest'ultimo potrebbe anche puntare sull'orientamento sessuale per dimostrare che al figlio affidato mancherebbe una qualsiasi stabilità.

In ultimo, molto dipende dal giudice e dal tipo di difesa di ambo le parti.

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Cosa pensate di quelle donne che si scoprono omosessuali o bisessuali da sposate? Cosa fareste nei loro panni?

 

I miei cinque centesimi dalla parte opposta:-) Sono bisessuale (magari con leggera preferenza verso gli uomini), sono sposata e sono una madre. Non mi sono improvisamente scoperta ad esserlo durante il matrimonio, sono sempre stata cosciente di questo lato della mia sessualità. In teoria per me una relazione seria potrebbe funzionare se con la donna se con l'uomo, però nel rapporto con le donne sono stata più sfortunata e nessuna delle mie relazioni con il sesso femminile è diventata significativa. Ad un certo punto ho incontrato un uomo di quale mi sono innamorata e mi sono sposata. Le donne continuano a piacermi, le guardo, eventuali cotte o infatuazioni nascono e muoiono in fretta. Essendo mio marito è a conoscenza della mia bisessualità lo racconto tutto dei miei innamoramenti. Per essere sincera non avrei detto di no al "semplice sesso" con una bella donna, ma sicuramente non sono alla ricerca di rapporti duraturi, perché i miei bisogni affettivi li soddisfo pienamente nell'ambito della vita matrimoniale. Ed anche se mi fossi innamorata pazzamente di una donna non penso che avrei deciso di sciogliere il vincolo matrimoniale, perché prima o poi avrei ricominciato a guardare anche gli uomini e con molte probabilità la storia si sarebbe ripetuta. Avrei cercato di trovare qualche soluzione alternativa, tipo il matrimonio "aperto" ect.

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Ed anche se mi fossi innamorata pazzamente di una donna non penso che avrei deciso di sciogliere il vincolo matrimoniale, perché prima o poi avrei ricominciato a guardare anche gli uomini e con molte probabilità la storia si sarebbe ripetuta.

Sei sicura di questa tua affermazione?

Pensi davvero che se ti innamorassi (e non parlo di cotta, ma proprio d'amore con la A maiuscola) di una donna (ma anche se fosse per un altro uomo che non è tuo marito), riusciresti a mantenere il tuo matrimonio come è ora? Non avresti voglia di condividere la tua vita con lei e basta, senza avere sempre il marito in mezzo? (come se lui, poi, non contasse nulla...)

Tuo marito è tranquillo quando gli racconti delle tue cotte passeggere?

Da quello che dici: "il matrimonio aperto" è la soluzione... perchè?

Perchè hai una soluzione di salvataggio dalla solitudine nel caso la storia parallela non funzionasse (perchè tuo marito non ti lascia e quindi puoi tornare dai lui) o perchè ti da una faccciata/protezione/maschera sociale che ti fa comodo perchè così non dovresti affrontare la realtà e un possibile coming out?

Hai scelto di sposare tuo marito perchè è un uomo o perchè ti sei innamorata di lui come persona?

 

Per essere sincera non avrei detto di no al "semplice sesso" con una bella donna, ma sicuramente non sono alla ricerca di rapporti duraturi, perché i miei bisogni affettivi li soddisfo pienamente nell'ambito della vita matrimoniale.

Quindi sei alla ricerca di flirt passeggeri e amanti consapevoli o inconsapevoli?

Perciò tuo marito non ti soddisfa sessualmente?

 

Hai detto di essere madre, benissimo. I tuoi figli lo sanno della tua bisessualità? Pensi che un giorno glielo dirai? A loro cosa consiglieresti se si trovassero nella tua stessa situazione? O se ti dicessero che sono bisessuali?

 

 

A tutte le altre che hanno risposto al topic: secondo voi, quanto tempo ci vorrebbe ad una donna sposata, con o senza figli, di 30/40/50 anni per scoprirsi, elaborare la scoperta, comunicare al coniuge e ai figli la cosa e prendere una decisione in merito (divorzio consensuale o qualtaltro) che faccia si che lei si possa vivere completamente e nuovamente?

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A tutte le altre che hanno risposto al topic: secondo voi, quanto tempo ci vorrebbe ad una donna sposata, con o senza figli, di 30/40/50 anni per scoprirsi, elaborare la scoperta, comunicare al coniuge e ai figli la cosa e prendere una decisione in merito (divorzio consensuale o qualtaltro) che faccia si che lei si possa vivere completamente e nuovamente?

 

Impossibile dare una risposta, dipende dal vissuto, dal passato, anche dalle persone che abbiamo intorno. Qualcuna potrebbe non avere il coraggio di prendere una decisione in toto.

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Se è bisessuale, cosa che Addie dichiara di essere, non vedo perchè debba necessariamente lasciare il marito, davvero...

Tra l'altro addie parla anche di una presunta leggera preferenza verso gli uomini nel suo caso. Dice di essere innamorata del marito e di essere pienamente soddisfatta dal loro rapporto.

Non dice che il matrimonio aperto sia una soluzione, dice che sarebbe stata la sua soluzione se si fosse innamorata di una donna, perchè, per come è lei, si sarebbe poi reinnamorata di un uomo e quindi dovrebbe mollare gente in continuazione (tra l'altro, con tutto che io sono per la monogamia, nelle coppie, anche sposate, aperte, non ci vedo nulla di male, e nulla di comodo).

 

Il risultato è che non ho capito...

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Lum[/color]' timestamp='1335480303' post='562407']

Qualcuna potrebbe non avere il coraggio di prendere una decisione in toto.

E' quello a cui stavo pensando anch'io, purtroppo. A me pare che le pressioni sociali, lavorative e familiari prima, durante e dopo sarebbero davvero tante da affrontare. Ma anche solo per riuscirne a parlare serenamente col coniuge..!

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In teoria se lo vuoi mollare non hai bisogno di parlare serenamente con tuo marito. Chiedi il divorzio e basta. Ci sono una quantità di etero che smettono di amare il marito e dicono solo: non ti amo più, voglio il divorzio... Di certo non parlano serenamente di nulla XD

 

Semmai il vero problema per una donna potrebbero essere i figli...

Molto più delle pressioni socio-familiari.

Non ho capito, invece, il discorso lavoro... Li pure mica sei obbligato a dire: ho mollato mio marito perché ho scoperto d'esser lesbica...

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Dipende dal lavoro che fai. I coniugati hanno sempre precedenza nei concorsi e nelle cariche. E sappiamo tutti quanto le persone sanno a volte essere maligne.

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Va bene, ma a 40 spero che il lavoro tu già lo abbia, sennò coniugata o meno difficilmente lo trovi. (diverso il discorso sui 30)

Comunque ho capito. Io partivo dal presupposto di un lavoro già presente.

(poi non so in che aziende i coniugati abbiano precedenza nelle cariche... Nel pubblico? Da noi nel privato se eri donna e coniugata e in età da figli il fatto d'esser sposata era il motivo per essere scartata dalla possibilità di carriera... Non so per gli uomini però)

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Nel pubblico hanno precedenza. Ma poi, anche se hai 40 anni e un lavoro l'hai già, non per questo non puoi essere discriminata o subire del mobbing perché magari hai dei colleghi che non vedono l'ora di farti la pelle, ecc. Poi immaginati nei paesi piccoli... Comunque, la mia era una riflessione sulle difficoltà che una donna sposata potrebbe avere nel prendere una decisione del genere, se mai riuscisse a prenderla e a quanto tempo le ci vorrebbe per prenderla. Appunto dipende dai casi, perché è soggettivo.

 

Quel che spero è che - al di là dell'età e del lavoro - la decisione venga presa con consapevolezza di quel che si perde e di quel che si trova, di quel che si rinuncia e di quel che si continua.

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Oddio spero proprio che chiunque si debba trovare a prendere una decisione simile la prenda con cognizione di causa...

(insisto però che non è necessario far sapere al lavoro che hai lasciato tuo marito per una donna... Basta far sapere che sei separata. L'amore può finire anche in mancanza di un altro interesse in fondo... Quella sarebbe l'ultima delle mie preoccupazioni se mi trovassi in una situazione simile)

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Sei sicura di questa tua affermazione?

Pensi davvero che se ti innamorassi (e non parlo di cotta, ma proprio d'amore con la A maiuscola) di una donna (ma anche se fosse per un altro uomo che non è tuo marito), riusciresti a mantenere il tuo matrimonio come è ora? Non avresti voglia di condividere la tua vita con lei e basta, senza avere sempre il marito in mezzo? (come se lui, poi, non contasse nulla...)

Tuo marito è tranquillo quando gli racconti delle tue cotte passeggere?

Da quello che dici: "il matrimonio aperto" è la soluzione... perchè?

Perchè hai una soluzione di salvataggio dalla solitudine nel caso la storia parallela non funzionasse (perchè tuo marito non ti lascia e quindi puoi tornare dai lui) o perchè ti da una faccciata/protezione/maschera sociale che ti fa comodo perchè così non dovresti affrontare la realtà e un possibile coming out?

Hai scelto di sposare tuo marito perchè è un uomo o perchè ti sei innamorata di lui come persona?

Io nel amore con la "A maiuscola" non credo tanto, c'e una passione che poi, con il passare degli anni si trasforma in affetto, e da questo punto di vista una persona vale l'altra (donna o uomo sia). Io non ho paura della solitudine, anche se non mi piace più di tanto come ad ogni essere umano, in una situazione di eventuale innamoramento di una persona terza vorrei salvare il mio matrimonio non per avere la via di uscita in caso la storia parallela non funzionasse, ma perché voglio bene veramente al mio marito e non penso che questo affetto potrà svanire un bel giorno nel nulla, non voglio scegliere. Se invece la scelta fra due persone ad entrambi delle quali voglio bene fosse obbligata, non so che cosa avrei fatto, per questo nel post precedente ho usato il verbo "penso" (non è un'affermazione ma una supposizione), certo che non sono sicura al 100 percento:-), nella vita non si può esseri sicuri di niente tranne la morte, vero?:-) Può darsi, che nel caso mio come nel caso di molte persone "bi" il problema della scelta è più "sentito", essendo che c'è sempre il rischio di ritrovarsi nella situazione, dove dovrai "mollare gente in continuazione" (come dice SaintJust) per soddisfare i propri bisogni sessuali.

Io non ho bisogno del matrimonio di facciata sono apertamente bisessuale e lo sono sempre stata, con i genitori, gli amici e mia figlia (fra l'altro mia figlia conosce la mia ex ragazza, la quale le è stata presentata come "la persona con la quale mamma stava insieme prima di sposarsi con papà" ). La vita è andata cosi: l'unica persona con la quale ho voluto creare la famiglia e fare i figli è un uomo, poteva essere una donna, ma non ho incontrato "quella giusta", è semplicemente un puro caso.

Quindi sei alla ricerca di flirt passeggeri e amanti consapevoli o inconsapevoli?

Non sono nella fase di ricerca attiva, però se capita una tentazione alla quale non so resistere (finora è capitato pochissime volte) - cedo. Ovviamente con le persone che mi piacciono sono sempre stata onesta, avvisando in anticipo che mi interessa solo una relazione passeggera.

Perciò tuo marito non ti soddisfa sessualmente?

No, la mia vita sessuale con mio marito è più che soddisfacente:-), però se ti piacciono le mele non significa che al improviso smettono di piacerti anche le arance:-)

Tuo marito è tranquillo quando gli racconti delle tue cotte passeggere?

Si è tranquillo, perché anche lui ha il diritto di guardare altre persone (fino ad allora non ha mai usato questo suo diritto però è libero di farlo in qualsiasi momento).

A loro cosa consiglieresti se si trovassero nella tua stessa situazione? O se ti dicessero che sono bisessuali?

Non penso che si possano dare dei consigli riguardanti la sfera dei affetti personali - ogni relazione è unica. Miei genitori, per esempio, non si sono mai permessi e io non ho mai chiesti dei consigli a loro. Ogni mia relazione è stata accettata come un dato di fatto, farò lo stesso con mia figlia, se sbaglia - pazienza - sbagliando si impara:-)

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Non credo di poter mai avere una relazione con una donna sposata, lo troverei abbastanza squallido. Anche perchè sentendo di certe che scoprendosi lesbiche prendono in giro la persona con cui sono sposate con grandissima nonchalance facendosi i fatti propri in silenzio mi passa la voglia.

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parole_alate

@HardCandy, non tutti quelli che si innamorano di una persona sposata scelgono di innamorarsi, e non tutte le persone sposate che si scoprono bisex o lesbiche -e decidono di capire cosa questo significhi- sono animate dall''intenzione di prendere in giro il partner. E' complicato da entrambe le parti, e spesso ci sono moltissime attenzioni e scrupoli. Capisco che tu parli di "certe", ma avevi un tono così perentorio...

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Pardon, è solo che mi metto nei panni di un uomo o di una donna che dopo anni di matrimonio scopre che la persona che pensava di amare l'ha usata come facciata.

Capisco che ci siano persone che scoprono la propria sessualità dopo essersi sposate, ma ovviamente mi riferisco a quei simpatici soggetti che si creano due vite parallele per avere la botte piena e la moglie ubriaca. Non nego che debbano affrontare enormi difficolta (come tutti, d'altronde), ma non credo che questo dia il diritto di prendere in giro qualcuno.

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Purtroppo, non tutte le donne sposate che durante il matrimonio scoprono la loro omosessualità o bisessualità - per mancanza di coraggio o per rinuncia a prescindere, per senso del dovere, per il non riuscire ad affrontare la questione con serenità e forza, per paura, per l'impossibilità di vedere un futuro della propria situazione, per i figli, per l'avanzare dell'età che vedono come un limite, per vergogna, per scarsità o assenza di leggi che le tutelino, per timore di approfondire la scoperta, a cusa del senso di colpa nei confronti del marito, perchè non sanno neanche da dove iniziare - decidono di rinunciare a questa loro scoperta e di non viversi, indi per cui rimangono accanto al marito, fedeli, ma represse e frustate. Condivido però la scarsa opinione su chi si crea più vite parallele per mancanza di coraggio o solo per divertimento fine a sé stesso, pensando ai propri bisogni senza considerare di voler risolvere anche i propri sentimenti e mettersi in gioco con tutto quello che ne concerne per il bene di sé stessi ma anche di gli sta attorno.

Infatti, non sono d'accordo sul modello di bisessualità che SaintJust ed Abbey Pray propugnano. Ma c'est la vie... Ognuno è libero di pensarla come vuole e di agire come crede, fino a quando non diventa dannoso per sé stesso e gli altri. C'è anche da dire che ogni situazione è diversa dall'altra e ha varianti che di volta in volta dovrebbero essere prese in considerazione o meno e che quindi rendono ogni situazione soggettiva nell'oggettività della situazione e a sé stante.

 

Sono d'accordo con Parole_alate che non tutti quelli che s'innamorano di donne sposate scelgano d'innamorarsi e aggiungo io, viceversa. Anche se nel viceversa, cioè; in colei che da sposata s'innamora di una donna non sposata, questo dovrebbe far dedurre che la prima non ama più o di meno il marito.

 

A SaintJust: sono d'accordo con questa tua affermazione: "non è necessario far sapere al lavoro che hai lasciato tuo marito per una donna... Basta far sapere che sei separata. L'amore può finire anche in mancanza di un altro interesse in fondo..."

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Io che promuovo un modello di bisessualità? Io a malapena credo esista la bisessualità XD (di certo non mi preoccupo né di come finzioni né se funzioni per ogni bisessuale allo stesso modo... Finche non mo' tante, almeno).

 

Cercavo solo di fare da intermediaria ad addie perché non essendo l'italiano la sua lingua madre temevo che fosse stato male interpretato quello che aveva scritto...

(e in effetti alcune cose non erano proprio state capite visto come ha risposto lei dopo).

 

Riguardo chi usa l'uomo come facciata, ma sa da sempre di essere lesbica, non posso che pensarla come voi, ma lo stesso vale per le etero che, pure se un matrimonio è palesemente finito, ci si attaccano con le unghie e coi denti per non farlo finire.

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SaintJust[/color]' timestamp='1335728566' post='563049']

Riguardo chi usa l'uomo come facciata, ma sa da sempre di essere lesbica, non posso che pensarla come voi, ma lo stesso vale per le etero che, pure se un matrimonio è palesemente finito, ci si attaccano con le unghie e coi denti per non farlo finire.

Questo è poco ma sicuro. ;)

 

Per me la bisessualità esiste eccome, ma è diversa da come la intende Addie.

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Questo è poco ma sicuro. ;)

 

Per me la bisessualità esiste eccome, ma è diversa da come la intende Addie.

Scusami, ma potrei cortesemente sapere cosa intendi di preciso per "bisessualità"?:-) Perche esistono concezioni diverse di questo fenomeno. Tralasciando la teoria della bisessualità "totale" del genere umano, dimenticando dell'esistenza di bi-curiosi e di bi-permessivi, non parlando della bisessualità passeggera ect, comunque rimane la classificazione che divide bisessualità in due gruppi: dissociativa e associativa (in base al bisogno di avere o non avere le relazioni contemporaneamente con entrambi i sessi) Come fai a tracciare la linea di demarcazione, dicendo che questo individuo è bisessuale invece quell'altro - no? Il sesso è la faccenda molto complessa, non si può etichettare la gente cosi facilmente, non esistono solo le sfumature sessuali "approvate", ci sono diversi tipi di persone gay, diversi tipi di persone etero, diversi tipi di persone bi... Non sto vivendo nella menzogna (la questione della mia bisessualità "salta fuori" quasi subito con i miei nuovi conoscenti o amici), i miei valori non sono quelli cristiani, le mie relazioni non sono monogami, ma fino a quando sono onesta con tutti i partecipanti e tutti i partecipanti sono adulti e consenzienti ho diritto di vivere in questo modo e ho diritto di chiamarmi bisessuale. Sono stanca di sentire le insinuazioni riguardanti la scelta di vita comoda. Non vivo cosi per comodità o mancanza di coraggio, perché questa scelta non è comoda, ma cosciente e soddisfacente e quasi l'unica possibile per me. Io sicuramente non sto vivendo dentro l'armadio: ho vissuto le relazioni con le donne alla luce del sole, ho presentata la mia ex ragazza (quando non era ancora ex) ai miei genitori, potrei anche girare con il triangolino lilla e viola sul petto :-)). Non tutti i rapporti per esseri definiti "seri" devono esseri un'imitazione del matrimonio etero-cristiano e se non sono monogama non significa che non amo mio marito o non sono sessualmente soddisfatta...

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Volevo solo offrire il mio pieno supporto ad Addie: io sono nella sua situazione, ma opposta perché sono 'sposata' quasi con una donna, e al contrario di lei forse sono meno coraggiosa, perché nessuno della mia famiglia ad esempio sa che ho rapporti non monogami, e bisessuali, tant'è che sono out al mondo come lesbica, cosa di cui ho parlato in altri topic.

Non è affatto detto che innamorarsi di qualcun altro significhi amare meno il proprio marito/la propria moglie: è una presunzione dirlo, basata magari sui propri sentimenti e le proprie esperienze.

 

Esprimerò da più sveglia magari ulteriori opinioni più in topic.

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@@Addie Pray: guarda, se avrai modo di leggere in giro per il forum e in altri topic sparsi in giro potrai renderti conto che non ho pregiudizi nei confronti della bisessualità (visto che anch'io mi considero di fondo bisessuale), di chi vive relazioni aperte o poligame, di chi non vive secondo i criteri etero-cristiani, anzi. Figurati..! Potrei sottoscrivere molte delle cose che hai scritto, però questo non significa che non possa avere le mie idee e che nonostante possa ammirare la chiarezza che hai avuto nei confronti della tua famiglia e dei tuoi amici, personalmente non considererei questo modello di bisessualità accettabile al 100% in larga scala da tutti i bisessuali, perchè appunto ognuno vive la bisessualità a suo modo. Quando dico accettabile non intendo a livello morale-cristiano, ma etico-personale; per via dei sensi di colpa, perchè ognuno di noi si sente libero a suo modo in maniera diversa dagli altri, perchè c'è chi vive il matrimonio in maniera differente e di altro. Questo è un mio parere, ma tu sei e resterai libera di fare quello ti senti e nella maniera che scegli tu, quello che vuoi anche dopo questa mia affermazione. Se ti fa stare bene, di certo non sarò io a venirti a dire di fare in una maniera piuttosto che un'altra. E proprio perchè, come dici tu, il sesso è una faccenda molto complessa, ma qui - in questo specifico topic - non stiamo parlando solo di sesso, né di bisessualità, comunque posso avere le mie opinioni, perchè non credo a tutto quello che c'è scritto nei libri (a volte c'è molto di più di quello che è scritto) e perchè spero sempre che il sesso si associ all'affettività della persona. E poi, proprio perchè ogni persona è diversa dall'altra, se intendo la bisessualità in maniera diversa dalla tua, cosa ci trovi di male? Ho il diritto di dirlo o devo per forza assentire a quello che dici perchè anche tu sei bisessuale? Questo va a pregiudicare la tua vita? Non credo, anzi, penso che, dall'ultima cosa che hai scritto, emerga che tu viva serenamente e consapevolmente le tue scelte, quindi dov'è il problema? Ho scritto da qualche parte che vivi nella menzogna? Non mi pare. Ho pensato che la tua scelta poteva essere basata su una mancanza di coraggio o di presa posizione, ma questo dubbio è stato fugato dalla tua risposta. Per il resto ho fatto delle domande, sicuramente dirette e personali, ma con l'obiettivo di capire la tua esperienza, non con l'idea di giudicarti. Anche se a volte è inevitabile (e me ne dispiace), sono umana. Ma insomma, non ti preoccupare, la tua vita di certo non verrà scalfita dalla mia opinione, o no? Anzi, mi hai dato molto su cui riflettere, però, ripeto, posso capire il tuo punto di vista, ma non condividerlo.

 

Ti vorrei fare due domande specifiche, se ti va di rispondere.

Quando hai avuto altre storie al di fuori del tuo matrimonio, nutrivi del sentimento nei confronti di quella persona o era una relazione extra-coniugale basata solo ed esclusivamente sul piacere sessuale? Cioè, riuscivi sempre a separare le due cose o non c'era nemmeno il bisogno di sforzarsi a separarle perchè sono sempre state separate?

 

 

@Ariel: sei sicura di questa tua affermazione? "Non è affatto detto che innamorarsi di qualcun altro significhi amare meno il proprio marito/la propria moglie". Non credi che subentrino sentimenti differenti? Riesci veramente ad amare due persone diverse nella stessa maniera?

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Ragazze, riguardo: si possono amare due persone contemporaneamente e alle coppie aperte e quant'altro vi chiederei di aprire un nuovo topic, che è interessante, ma poco consono a questo topic qui che è altrettanto interessante XD

 

Comunque il mio: a malapena credo esista (la bisessualità) era da intendere: so che esiste, non conosco, di persona (né ho mai conosciuto) veri bisessuali e non mi sono, di conseguenza, mai posta problemi su come funzioni o meno per i bisessuali la loro affettività (o sessualità) per il semplice fatto che non è parte della mia vita neanche in maniera collaterale, per ora.

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Addie Pray

Rispondo solo ora, la vita "reale" ha preso il sopravvento:-)

Volevo solo offrire il mio pieno supporto ad Addie: io sono nella sua situazione, ma opposta perché sono 'sposata' quasi con una donna, e al contrario di lei forse sono meno coraggiosa, perché nessuno della mia famiglia ad esempio sa che ho rapporti non monogami, e bisessuali, tant'è che sono out al mondo come lesbica, cosa di cui ho parlato in altri topic

Grazie per il supporto. Deve essere difficile vivere cosi

però questo non significa che non possa avere le mie idee

Volevo conoscerle:-), però magari la discussione merita un altro topic

 

Ti vorrei fare due domande specifiche, se ti va di rispondere.

Quando hai avuto altre storie al di fuori del tuo matrimonio, nutrivi del sentimento nei confronti di quella persona o era una relazione extra-coniugale basata solo ed esclusivamente sul piacere sessuale? Cioè, riuscivi sempre a separare le due cose o non c'era nemmeno il bisogno di sforzarsi a separarle perché sono sempre state separate?

 

Per me la differenza sostanziale tra un attrazione passeggera e non consiste nella la permanenza del desiderio di stare insieme quando la passione euforica iniziale si è spenta in caso il sentimento sia "serio". Nel momento che l'attrazione sessuale per una persona era forte poteva sembrare che questa attrazione è "qualcosa di più", un sentimento "vero". Dopo aver soddisfatto il desiderio sessuale invece , l'interesse di stare insieme svaniva quasi del tutto. Quindi non ho dovuto sforzarmi per separare le due cose...

Edited by Addie Pray
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