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Essere anarchici


Divine

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mah...

 

scrivo questo post un po' per curiosità, un po' per disperazione.

 

io a votare ci sono sempre andata, mai saltata un'elezione, sono stata sempre coerente con i miei principi ma dopo tutto lo schifo a cui stiamo assistendo ho una crisi di valori, penso di non andare più a votare e l'altro giorno mi sono detta "basta, divento anarchica".

 

in quel momento mi sono ricordata che già diversi anni fa, quando ancora ero alla triennale, c'era un ragazzo a lezione con me, uno studente di filosofia che durante le lezioni anzichè prendere appunti faceva dei disegnini, tra l'altro molto belli, e poi scriveva "anarchia è vita".

Lui stesso prese 30 e lode all'esame di antropologia concludendo il colloquio dicendo "io sono contrario all'idea di stato perchè sono gli stati che fanno le guerre".

 

ora mi ci ripenso e mi dico "ma non è che sto ragazzo aveva capito tutto e io non me ne rendevo conto?"

 

sarebbe davvero bello un mondo dove tutti siamo liberi, senza gerarchie, senza potere... sarebbe davvero "la vita" come scriveva lui sui suoi disegni ma non è solo pura utopia? a livello pratico è possibile una società anarchica?

 

a me piacerebbe ma davvero mi sembra irreale, o meglio penso che sarebbe fattibile in senso positivo solo se la società fosse davvero evoluta moralmente... o no??

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beh ma sarebbe meno bello uno stato in cui ammazzi chi ti pare e nessuno ti dice niente. . .

no aspetta se poniamo così la questione diventa quasi un punto a favore. . . ecco se qualcuno ti ammazza non hai diritto di appello (ah giusto perché saresti già morto ._.) ma non ne hanno nemmeno i tuoi cari, ecco così dovrebbe andare e comunque sì è un utopia così come il comunismo ;)

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Premetto che io di politica e cose simili non ci ho mai capito molto, anche impegnandomi ci sono proprio alcune cose che mi sfuggono... ma mi permetto di esprimere la mia modestissima opinione!

Premetto anche che la definizione di anarchia non so bene come collegarla a qualcosa di concreto, la vedo più come una cosa... amorfa e indistinta :D per cui mi scuso se quello che scrivo non si applica al reale concetto dell'anarchia!

 

secondo me, al di là della sua attuabilità, il problema dell'anarchia è proprio la libertà assoluta da ogni forma di organizzazione: forse la mancanza di "ostacoli" pratici alla libertà (come un governo, per dire) ne genererebbe altri interni agli individui... perché saremmo portati a vivere non più dentro i limiti imposti dallo stato, ma dentro i limiti imposti da noi stessi, che a seconda delle persone possono essere molto ampi, o terribilmente ristretti. Mi spiego meglio: una società in cui ognuno è libero di fare ciò che vuole, innanzitutto dovrebbe secondo me essere regolata comunque da una specie di morale comune, perché altrimenti ovviamente sarebbe legittimato anche il crimine più orrendo... anzi, non sarebbe proprio legittimato, succederebbe e basta!

Ma al di là di questo, in una società dove ognuno è libero di fare ciò che vuole, secondo me si finirebbe sempre per essere limitati da se stessi, dalle proprie mancanze, dai propri difetti, di cui spesso non si è affatto consapevoli... non che questo nella nostra società non accada, anzi, ma esistono pur sempre delle forme di organizzazione basate su una specie di "mutuo soccorso" che ti permettono di accorgerti, di crescere, di andare avanti: la scuola, l'istruzione, le associazioni... è vero che oggi sono controllate dai vertici che fanno i propri interessi, ma ti permettono comunque di acquisire una cultura di base, che ti permetterà un giorno di rifiutare consapevolmente quello che hai imparato o di proseguire. Ma in ogni caso hai bisogno dell'aiuto di qualcun altro, e quel qualcun altro deve decidere per te che cosa devi imparare.

Se sei abbandonato a te stesso hai la libertà assoluta, ma non sai come usarla...

 

Senza contare poi che, a mio parere, la libertà è una cosa tanto necessaria quanto angosciante... se io fossi davvero completamente libero in ogni istante di scegliere cosa fare della mia vita, senza basi, senza metri di giudizio, senza riferimenti... boh, impazzirei XD ma questo perché le responsabilità eccessive mi hanno sempre un po' schiacciato, forse è un mio limite XD

 

Quindi: è sbagliato rinunciare al proprio dovere di responsabilità verso se stessi e verso gli altri, facendo decidere qualcun altro per me, ma una qualche forma di organizzazione deve esistere comuque. L'anarchia per caso prevede una qualche forma di organizzazione?

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Credo che come tutto gli ideali sarebbe bello metterli in pratica, vorrei tanto che il comunismo e e la condivisione dei beni esistesse nella realtà,

ma purtroppo questo non è realizzabile. Mi piacerebbe anche l'estrema libertà, ma ovviamente sarebbe una guerra civile tra bande.

Purtroppo in questo mondo, io credo, che siamo bloccati tra la diversità dell'idea e della realtà, abbiamo in mente qualcosa di perfetto,

ma nell'applicarlo poniamo dei difetti, è tipico dell'essere umano. Il problema è che le persone tendono a confondere le due cose,

una volta che non funziona qualcosa tendono a rivoluzionarlo, vedendo il risultato si accorgono dei limiti che abbiamo. E' facile

essere idealisti da giovani o trovare una soluzione estrema in un tempo di crisi, ma rimangono solo idee. Per cui non so

quale governo possa essere migliore degli altri, ma credo che per quanti difetti possa avere, la democrazia rimane un modello

estremamente valido.

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Io non mi fido molto della natura umana, idealmente l'anarchia sarebbe stupenda ma in pratica vigerebbe la legge del più forte e questo non mi sta bene. Se tu ci credi però fai bene a portare avanti le tue idee anche perché gli anarchici veri non sono certo a favore della legge del più forte!

Personalmente non credo particolarmente a nessun partito ma penso che fra i tanti è possibile scegliere quello "meno peggio", quello che tutela di più i diritti e la giustizia e tende ad una società che a me sembra desiderabile.

Quindi diciamo che per quanto mi riguarda trovo ancora sensato andare a votare, per ora...

Sinceramente se la scelta si restringesse troppo (come stanno tentando di fare) non so come la prenderei... non votare mi farebbe sentire impotente (una sorta di senso di colpa verso me stesso) e mi farebbe paura, ma se quei tre (numero scelto non a caso) partiti disponibili sono identici uno all'altro che senso ha scegliere?

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E' un'utopia, una cosa irrealizzabile e anche dannosa. Alla fine come dice Azthok vigerebbe la legge del più forte, tutti potrebbero fare quello che vogliono e non ci sarebbero limiti. Ti potrebbero rubare il portafoglio sotto casa e tu non potresti appellarti a niente. O anche peggio potrebbero aggredirti, violentarti che tanto non ci sono leggi che lo vietino. Non ne so molto di politica ma ecco non vorrei mai uno stato anarchico.

Poi io sono sempre pro "andare a votare" è un nostro diritto e dovere, per cui i nostri avi hanno combattuto e buttarlo in vacca non mi sembra giusto ;)

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Divine l'anarchico consapevole assume questa posizione perchè gode di una fiducia illimitata, almeno a mio modo di vedere, nell'umanità, e non è un caso che due grandi filosofie politiche come liberalismo(in alcune sue forme) e marxismo, tendano come fine ultimo all'eliminazione dello stato e all'attuazione di una sorta di anarchia. Nel tuo caso mi sembra che più per grande fiducia tu assuma questa posizione per sfiducia e disillusione nell'umanità.

Possiamo certamente dire che questo andamento verso l'assenza di una struttura statale è di tipo asintotico, è più un fine a cui tendere che qualcosa di realmente raggiungibile, certo è che almeno dal mio punto di vista lo stato non è la soluzione al problema ma parte del problema, quindi diventa dirimente ridurre il perimetro dello stato e lasciare quanto più spazio possibile all'iniziativa individuale.

Ciò che forse dovremmo capire, appurato che lo stato attuale non è di nostro gradimento, è se sia maggiormente utile provare di cambiarle dall'interno questo sistema a noi poco gradito oppure estraniarci e demandare il nostro piccolo potere decisionale ad altri, le cui scelte in ultima istanza ricadranno anche su di noi.

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Lui stesso prese 30 e lode all'esame di antropologia concludendo il colloquio dicendo "io sono contrario all'idea di stato perchè sono gli stati che fanno le guerre".

 

 

Io licenzierei il cretino che ha dato 30 e lode a questo soggetto.

 

Lo stato ha il monopolio legittimo della violenza per una ragione semplicissima: se l'avessero tutti la violenza sarebbe senza argini.

 

L'anarchia è un utopia, la violenza fa parte della natura umana come l'altruismo o la compassione. Non è possibile eliminarla ma solo

arginarla e tentare di contenerla attraverso delle strutture fra cui la più importante di tutte è lo stato che disciplina regole comuni e si

preoccupa di farle rispettare.

 

Tra l'altro il bello dell'umanità è proprio questo: il poter scegliere. Se esistesse una umanità utopica senza violenza non esisterebbe neanche

il libero arbitrio, ci comporteremmo come animali guidati da un istinto che non comprenderemmo.

 

Se invece il tuo problema è "non so chi votare, vorrei astenermi, i politici sono tutti uguali e bla bla bla" ti rimando alla risposta che diedi ad Araas:

 

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/19287-astensionismo/page__p__538763__hl__poliarchia__fromsearch__1#entry538763

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E' un'utopia, una cosa irrealizzabile e anche dannosa. Alla fine come dice Azthok vigerebbe la legge del più forte, tutti potrebbero fare quello che vogliono e non ci sarebbero limiti. Ti potrebbero rubare il portafoglio sotto casa e tu non potresti appellarti a niente. O anche peggio potrebbero aggredirti, violentarti che tanto non ci sono leggi che lo vietino. Non ne so molto di politica ma ecco non vorrei mai uno stato anarchico.

 

sì ma infatti io ho specificato che l'anarchia può essere realizzata solo se l'umanità è molto evoluta.

è ovvio che allo stato attuale l'anarchia ci peggiorerebbe le cose, già se ammazzi vai in galera e dopo un mese esci, se allo stato attuale fossimo anarchici non ti faresti manco un mese di galera.

secondo me l'anarchia corrisponde a una sorta di perfezione, cioè a una realtà perfetta dove non esiste potere, nè stato nè gerarchie solo perchè l'umanità è così evoluta che non ce n'è bisogno.

 

Ma allo stato attuale ciò non può esistere. E' solo bello da sognare.

 

secondo me, al di là della sua attuabilità, il problema dell'anarchia è proprio la libertà assoluta da ogni forma di organizzazione: forse la mancanza di "ostacoli" pratici alla libertà (come un governo, per dire) ne genererebbe altri interni agli individui... perché saremmo portati a vivere non più dentro i limiti imposti dallo stato, ma dentro i limiti imposti da noi stessi, che a seconda delle persone possono essere molto ampi, o terribilmente ristretti. Mi spiego meglio: una società in cui ognuno è libero di fare ciò che vuole, innanzitutto dovrebbe secondo me essere regolata comunque da una specie di morale comune, perché altrimenti ovviamente sarebbe legittimato anche il crimine più orrendo... anzi, non sarebbe proprio legittimato, succederebbe e basta!

 

è quello che dico io, se non ci si appella più a uno stato che dà leggi per tutti, ci vuole per lo meno una morale comune.

 

Ciò che forse dovremmo capire, appurato che lo stato attuale non è di nostro gradimento, è se sia maggiormente utile provare di cambiarle dall'interno questo sistema a noi poco gradito

 

cioè?

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sì ma infatti io ho specificato che l'anarchia può essere realizzata solo se l'umanità è molto evoluta.

è ovvio che allo stato attuale l'anarchia ci peggiorerebbe le cose, già se ammazzi vai in galera e dopo un mese esci, se allo stato attuale fossimo anarchici non ti faresti manco un mese di galera.

secondo me l'anarchia corrisponde a una sorta di perfezione, cioè a una realtà perfetta dove non esiste potere, nè stato nè gerarchie solo perchè l'umanità è così evoluta che non ce n'è bisogno.

 

Ma allo stato attuale ciò non può esistere. E' solo bello da sognare.

 

 

Esatto, anche se cmq l'umanità fosse molto evoluta ci sarebbe sempre qualcuno che andrebbe controcorrente. E' troppo rischiosa lo stesso, almeno credo io.

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Io mi definisco anarchica.

Ho fatto parte di gruppi in passato e scritto alcune cose.

Ma credo che il pensiero anarchico vada molto al di là del non andare a votare o altro. Diventa proprio un modo di intendere la vita e l'essere anarchici si ripercuote anche nei rapporti con gli altri e nel modo di pensare su varie questioni. Essere anarchici è prima di tutto credere fortemente nella libertà e nell'autogestione, e fare di tutto affinché questa libertà sia finalmente conquistata, anche se dovrebbe essere innata ma in questo mondo palesemente non lo è.

E' vero, purtroppo in questo momento storico non si potrebbe vivere senza stato. Ma io ritengo che ciò sia perché le persone sono state anche troppo indottrinate e abituate ad avere chi decide e organizza per loro. Credo che l'essere umano di per sé abbia tutte le potenzialità per "governarsi" autonomamente (nel mondo animale non esistono stato e leggi e l'uomo, essendo più "evoluto", potrebbe vivere come e anche meglio degli animali). Purtroppo queste potenzialità sono state messe in ombra e completamente dimenticate a causa di tutti i secoli vissuti ad avere monarchi di vario genere.

Senza lo stato e senza la polizia scomparirebbe anche il senso stesso di crimine, nel momento in cui non ci sono rapporti di potere, rapporti economici e varie. Se tutti vivessero con libertà secondo me nessuno sentirebbe l'esigenza di sopraffare qualcun altro, e di conseguenza non ci sarebbe nemmeno bisogno di polizia, carcere e quant'altro. Peraltro non ci sarebbe niente da rubare se ognuno venisse incontro all'altro (es. io ti taglio i capelli, tu mi dai un po' delle mele che coltivi, e siamo pari, non ci sarebbe bisogno dell'esistenza dei soldi se ognuno lavorasse secondo le proprie capacità e condividesse i frutti del proprio lavoro, ricevendo in cambio i frutti del lavoro degli altri).

Sarò un'illusa? Forse, come dicevo prima non credo che ciò sia possibile ADESSO. Ma credo che potenzialmente potrebbe essere possibile. Mi rifaccio appunto al mondo animale in cui ciò succede da sempre, sarebbe potuto succedere anche per gli esseri umani se non fossero mai esistite certe situazioni. Questo per me sarebbe il mondo IDEALE, so benissimo che siamo molto lontani da quest'idea di vita attualmente.

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Una volta un amico mi ha fatto notare che molto raramente gli animali muoiono di vecchiaia... non è la mia massima aspirazione vivere come vivono gli animali anche perché sostanzialmente anche lì vige la legge del più forte

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Jordanintheforum

nel mondo animale non esistono stato e leggi

 

non sono tanto d'accordo..oddio ovvio non esiste lo Stato, ma un organizzazione sociale si..basti pensare ai lupi, al branco, capobranco che prende le decisioni più importanti..ecco una spiegazione dettagliata che ho trovato

 

 

Il branco [modifica]

 

La funzione di ogni lupo è organizzata all'interno di un branco, con una struttura sociale fortemente gerarchica.

Il branco è guidato da due individui che stanno alla punta della piramide sociale, il maschio alfa e la femmina alfa. La coppia alfa (di cui solo uno dei due componenti può essere il "capo") possiede più libertà rispetto al resto del branco, anche se i due non sono capi nel senso umano del termine: gli individui alfa non impartiscono ordini agli altri lupi; bensì, possiedono la libertà di scegliere cosa fare, quando farlo, dove andare, quando andare. Il resto del branco, che possiede un forte senso della collettività, solitamente li segue.

Anche se la maggior parte delle coppie alfa è monogama, ci possono essere alcune eccezioni: un individuo alfa può preferire l'accoppiamento con un lupo di importanza minore nella scala sociale, in particolare se possiede legami di parentela molto vicini con l'altro alfa (fratello o sorella, ad esempio). Si è osservato che se un esemplare Alfa muore, il compagno o la compagna spesso non forma una nuova coppia con un altro soggetto, ma rimane da solo a guidare il branco. Tuttavia a volte può succedere che il lupo o la lupa vedova prendano un nuovo compagno.

Solitamente, solo la coppia alfa è in grado di crescere una cucciolata (gli altri lupi del branco possono allevare, ma, di solito, non possiedono le risorse necessarie a portare i cuccioli alla maturità). Questo anche perché, generalmente, il maschio alfa si accoppia con la femmina alfa ed evita che gli altri maschi faccian la stessa cosa, mentre la femmina alfa evita che le altre femmine si accoppino con qualsiasi maschio del branco[5] Tutti i lupi del branco assistono la crescita dei cuccioli. I piccoli, quando diventano adulti, possono scegliere se rimanere all'interno del branco e aiutare ad allevare i nuovi nati, opzione di solito scelta da alcune femmine, oppure disperdersi, scelta presa in considerazione più che altro dai maschi.

La grandezza del branco può cambiare con il passare del tempo secondo alcuni fattori, come l'habitat, la personalità individuale dei lupi, o la quantità di cibo disponibile. I branchi possono contenere dai 2 ai 20 lupi, sebbene un branco medio contenga circa da 6 a 12 lupi[6]. Un nuovo branco si forma quando un esemplare abbandona il suo branco di nascita e rivendica un suo territorio. I lupi solitari possono viaggiare in cerca di altri individui anche per distanze molto lunghe. Gli individui che si disperdono devono evitare i territori di altri lupi perché gli intrusi su territori già occupati vengono cacciati via o uccisi.

 

 

non ricorda il concetto di Stato, e tribù umane??

 

anche a me piacerebbe un mondo senza regole, e leggi. ma purtroppo è impossibile..molto più impossibile del comunismo o qualsiasi altra ideologia.. questo è quello che penso :)

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Divine intendevo dire se secondo te è meglio partecipare, attivamente o passivamente, ad un sistema che non ti piace provando a cambiarlo dall'interno, oppure sostenere chi cerca di farlo, o se reputi preferibile non sporcarti in alcun modo le mani e disinteressarti, o anche interessandosi non far nulla per cambiare lo status quo, pur sapendo che le scelte fatte da altri ricadranno prima o poi anche su di te.

Spero di essermi spiegato.

 

P.s./Ho usato la seconda persona singolare semplicemente perchè la domanda l'hai fatta tu, ma il discorso è puramente generale.

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@@Jordanintheforum hai ragione, infatti io (e gli anarchici) non pensiamo che "mondo senza stato = mondo senza regole". Le regole ci sono, ma si decidono insieme, in assemblea, non sono imposte da qualcuno di "superiore". Nell'ideologia anarchica non esiste nemmeno il concetto di maggioranza, tutti devono essere d'accordo. E se qualcuno non lo è, si adatta e si modifica la regola finché non soddisfa tutti.

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@@Divine se l'uomo si evolvesse al punto da non poter più scegliere fra ciò che è bene e ciò che è male

non sarebbe più un uomo ma un automa.

 

@@araas quello che dici è incredibilmente lontano dalla realtà. L'uomo non ha avrà mai la possibilità di autogovernarsi,

per sua stessa natura l'essere umano è portato a perseguire interessi particolari (allo stesso modo come per sua stessa

natura è portato ad aiutare gli altri).

 

Un mondo senza regole è un mondo dove il più forte prevale sul più debole, dove il singolo conta più della comunità.

E' un mondo senza giustizia e senza progresso, praticamente vivremmo da animali.

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Jordanintheforum

@@Jordanintheforum hai ragione, infatti io (e gli anarchici) non pensiamo che "mondo senza stato = mondo senza regole". Le regole ci sono, ma si decidono insieme, in assemblea, non sono imposte da qualcuno di "superiore". Nell'ideologia anarchica non esiste nemmeno il concetto di maggioranza, tutti devono essere d'accordo. E se qualcuno non lo è, si adatta e si modifica la regola finché non soddisfa tutti.

 

Aaah ok ora ho capito meglio.. Ora mi trovi piu d accordo con te :) pero continuo a pensare che, purtroppo e almeno ora e un utopia sigh, ma comunque tra tutte le ideologie se ne dovessi scegliere una (purtroppo sono abbastanza superficiale in materia xD) sceglierei l anarchia che e quella che s avvicina di piu al mio modo di pensare, almeno per quelle poche cose che so lol

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@@Altair infatti ho detto poco fa che non parlavo di un mondo senza regole, ma un mondo in cui le regole non sono imposte da qualcuno ma decise insieme dai diretti interessati. E ho detto anche che purtroppo ritengo che in questo momento ciò non è possibile. Ciò non toglie che per me sarebbe quella la vera libertà.

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Secondo me è un'idea poco attuabile... anche detta in questi termini che escludono l'ipotesi di una specie di far west, secondo me all'atto pratico sarebbe troppo difficile e problematico da attuare purtroppo... forse veramente un giorno evolverfemo a sufficienza per vivere così (io sono fiducioso nel miglioramento, credo che in principio ci fosse solo "male" e che tutto ciò che c'è di buono al mondo derivi da un percorso di crescita e miglioramento) ma per adesso è un'utopia...

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... un mondo in cui le regole non sono imposte da qualcuno ma decise insieme dai diretti interessati.

 

Penso sia questo il mio problema con l'anarchismo: i "diretti interessati".

 

Credo che non mi cambierebbe molto se per l'asfaltatura della strada

dovessimo decidere tra vicini di casa o far decidere al sindaco.

 

Né mi cambierebbe poi tanto se invece di pagare le tasse e avvalermi della Polizia,

io pagassi il pizzo ai Comunisti per proteggermi dai Fascisti,

ai Fascisti per proteggermi dai Tunisini e ai Tunisini per procurarmi il tabacco.

 

Non ci sarebbero elezioni, ma una marea di riunioni di condominio (per la gestione del territorio)

molte assemblee scolastiche e di fabbrica (per decidere programmi e stipendi).

L'Anarchia ci renderebbe molto indaffarati politicamente...

 

Ho però l'impressione che dopo poco un gruppo di persone aggressive e ricche

riuscirebbe a rifondare un nuovo Stato.

Perché - in fondo - lo Stato è questo: un patto tra chi ha le armi e chi ha i soldi.

 

Datemi un mondo senza preti, puttane e assassini

e vi faccio l'Anarchia in cinque minuti.

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"L'Anarchia ci renderebbe molto indaffarati politicamente" secondo me sarebbe solo un bene! Ma magari fosse! Peccato che la gente trova quasi comodo delegare decisioni agli altri, soprattutto in politica, preferiscono stare a guardare programmi idioti in tv invece di impegnarsi a fare qualcosa di concreto.

Secondo la mia descrizione, le persone ricche non esisterebbero in questa ipotetica società (avevo parlato perfino di una utopica non-esistenza di soldi). Quelle aggressive purtroppo sì, ma ci penserebbero tutti gli altri a rimetterli al loro posto prima di permettere loro di fondare un nuovo stato.

Hai detto una cosa verissima peraltro: l'esistenza di preti di certo non è d'aiuto...

Per puttane e assassini ho già detto come la penso, ovvero non avrebbero motivo di esistere in una società non governata dal dio denaro.

Diciamo che mi piace sognare!

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"L'Anarchia ci renderebbe molto indaffarati politicamente" secondo me sarebbe solo un bene! Ma magari fosse! Peccato che la gente trova quasi comodo delegare decisioni agli altri, soprattutto in politica, preferiscono stare a guardare programmi idioti in tv invece di impegnarsi a fare qualcosa di concreto.

 

Non ho detto che ci renderebbere "tutti indaffarati". Intendevo noi due.

Infatti tu ed io probabilmente lo saremmo molto:

ci toccherebbe controllare se la signora del piano di sopra ha bisogno delle medicine,

se il vicino di casa raccoglie la cacca del cane e fa la differenziata,

se sono stati pagati quelli che hanno messo i segnali stradali...

Certo, potremmo anche farlo controllare a qualcun altro o chiedere un contributo per lo stress:

ma se lo facessimo sarebbe già una specie di Stato, no?

Secondo la mia descrizione, le persone ricche non esisterebbero in questa ipotetica società (avevo parlato perfino di una utopica non-esistenza di soldi).

 

Le persone ricche esisterebbero sempre, ovviamente.

Per questo ho detto che per l'Anarchia è necessario anche che non ci siano puttane.

Finché il sesso si potrà comprare, tutti gli uomini vorranno essere ricchi.

Se le ragazze la regalassero anche ai vecchi,

probabilmente Berlusconi canterebbe ancora nelle crocere.

 

Quelle aggressive purtroppo sì, ma ci penserebbero tutti gli altri a rimetterli al loro posto prima di permettere loro di fondare un nuovo stato.

 

Il concetto di "tutti gli altri" è purtroppo è un po' vago.

Quelli che "metterebbero a posto" le persone aggressive sarebbero i nostri amici aggressivi.

Se io ti molesto, tu chiameresti tuo fratello invece di uno sbirro

e cucineresti una torta a tuo fratello invece di pagargli lo stipendio da sbirro.

Sarebbe insomma una cosa molto simile alla "mafia".

Anche perché mio fratello direbbe che non è vero che ti ho molestata

e spaccherebbe le gambe al tuo...

 

Hai detto una cosa verissima peraltro: l'esistenza di preti di certo non è d'aiuto...

 

Lo scopo dei preti è quello di "ripulire" puttane e assassini.

Se ammazzi un po' di gente, troverai sempre un prete che ti metta una corona in testa.

E se la vuoi dare via per soldi, troverai sempre un prete che ti faccia sposare col re.

 

Essere Anarchici non vuol dire né non votare né sognare un mondo diverso.

Significa semplicemente capire che lo Stato si fa coi dollari e le pistole.

Essere anarchico vuol dire non voler fare né la puttana né il pappone;

né l'assassino né il mandante, né il pastore né il gregge.

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Cassiopea81

@@Altair infatti ho detto poco fa che non parlavo di un mondo senza regole, ma un mondo in cui le regole non sono imposte da qualcuno ma decise insieme dai diretti interessati.

 

In teoria questo sarebbe il governo democratico che noi dovremmo avere...

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Lo stato è il nostro modello ideale di garante della normatività. Rappresenta la personalizzazione, invero un po' irreale, del volere della collettività, del volere di tutti e di ciascuno.

Ma se non ci fosse lo stato, ciò non di meno ci sarebbe una società, e ci sarebbero delle norme di convivenza. Semplicemente avremmo un garante di tipo diverso... Ma a quel punto è naturale che, raggiunto un certo livello di complessità sociale, questo garante assuma forme indistinguibili da quello che noi chiamiamo stato.

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Direi che il punto è questo.

Se non ci fosse Roma, ci sarebbe Venezia

e se non ci fosse Venezia, ci sarebbe Padova.

Se non ci fosse Padova, ci sarebbe l'Arcella

e se non ci fosse neppure lei, ci sarebbe via della Quercia

o la famiglia Boesso o gli amici di Almadel...

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Se vogliamo dare un tocco più attuale a questo topic, si dovrebbe

parlare di "democrazia partecipativa"

 

E' un filone che direi abbia caratterizzato le sinistre non istituzionali

per un paio di decenni e poi ebbe un rilancio agli esordi del movimento

no global con l'esperienza di Porto Alegre.

 

Nel 2002 fu creata la Carta del Nuovo Municipio:

http://www.nuovomunicipio.org/documenti/carta.html

Nel 2007 vi è stato un riconoscimento a livello regionale

in Toscana

 

Si può parlare di "neomunicipalismo", qui trovate un link di Comuni italiani

che cercano di supportare l'idea di un "bilancio partecipativo":

http://it.wikipedia.org/wiki/Bilancio_partecipativo

 

Diciamo che è una idea antigerarchica e antiburocratica di amministrazione

che incontra però tutti i limiti e le obiezioni che si possono sollevare contro

le forme più o meno marcate di democrazia diretta

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da quello che ho potuto capire leggendo la voce su wikipedia si tratta di una forma di autogestione, no?

non è proprio anarchia però sembra avvicinarcisi...

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Diciamo che, semplificando al massimo, l'autogestione

sarebbe il primo mattone di una forma di governo anarchica

che però dovrebbe poi svilupparsi in orizzontale ai rapporti

economici privati ( mentre qui si parla solo di amministrazione

pubblica, l'anarchia presupporrebbe comunità agricole e industriali etc. )

 

Insomma ci vorrebbe l'autogestione economica e non solo politica.

 

Ovviamente l'anarchia ha grossi problemi con lo sviluppo verticale

dell'autogestione politica, che implica una gerarchia: Comune--Regione---Stato

 

Quindi il livello di governo "superiore" dovrebbe essere una federazione

fra pari, una sommatoria di Comuni equiparati, ma non un Ente ( un esempio

sarebbe il Chiapas...come libera federazione di municipalità ) a sé stante.

 

Infine l'anarchia non tollera la democrazia rappresentativa, perchè genera

il potere burocratico, quindi il processo decisionale implicherebbe mandati

imperativi delle varie assemblee a dei portavoce.

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mh... sì infatti a livello realistico è come dici tu, non sono convinta, cioè credo che prer certe cose va bene l'autogestione ma per altre poi è inevitabile che si sviluppino rapporti di potere...

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