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Il lesbismo: per lo stato è una malattia


Madoka

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Io ti esorterei però ad abolire i due termini dal tuo vocabolario, e a rimpiazzarli con "si è accettato" "non si è accettato".

O qualcosa del genere. Non nosologizzare, visto che la medicina ufficiale (la cosiddetta scienza), non nosologizza più.

Ci sono volute battaglie di vario tipo, a partire da quelle dei glbt americani, perché gli organi competenti abolissero quella distinzione, la quale non era fatta altro che per far ri-passare, attraverso la strada della "omosessualità egodistonica", l'omosessualità come patologia.

 

In effetti, il punto concettuale è questo: il disagio non deve essere applicatoall'omosessualità, in sé. E' una forma di

disagio delll'individuo che non riesce ad accettarsi, che è perseguitato dal minority stress, che ha subito maltrattamenti e ferite,

la cui fonte è sociale, sociologica, e che quindi non può passare sic et simpliciter alla psicologia. Se la psicologia eredita e

riceve, come gli affluenti di un fiume, una disagio la cui fonte storico-sociale, ha abdicato a sé stessa, è finita come

disciplina dotata di una sua autonomia.

 

Capisco benissimo cosa vuoi dire... dire un concetto giusto ma in maniera tale che il messaggio che passa tenda ad essere sbagliato....

Insomma meglio parlare come si mangia e fare chiarezza :-P

Io conosco questi termini perché sono in terapia da moltissimi anni e all'inizio me ne aveva parlato il mio dottore... ma ora è davvero tanto che non ne parliamo (anche perché fin dall'inizio ero già abbastanza avanti con l'accettazione di me, i miei problemi sono altri) per cui non so ora lui come si esprime.

Riguardo al post di Madoka, sinceramente parlare di malattia mi sembra eccessivo (parlo da profano) ma è di sicuro un disagio... anche se io non l'ho mai provato conoscevo un tipo che sono quasi sicuro fosse gay che non si accetta e per quanto avessimo molti hobby in comune era terribile vederlo, sembrava un vecchio maggiordomo nel corpo di un ragazzino!!!!

COmunque mi sembrerebbe improprio metterla sotto alle deviazioni sessuali in ogni caso, non è secondo me una deviazione sessuale... ha a che fare con la percezione di sé, l'autostima, tutto quello che vuoi ma secondo me ben poco con il sesso

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Eh ma è in questo modulo di cui si discute e da cui ho fatto partire la discussione che viene indicato come devianza sessuale. Ed è un documento ufficiale. Tra l'altro, non posso rileggerlo perché stasera non mi carica il documento ma nella lista devianze sessuali mi pare ci fosse anche il travestitismo e anche su quello io avrei un attimo da ridire.

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Capisco benissimo cosa vuoi dire... dire un concetto giusto ma in maniera tale che il messaggio che passa tenda ad essere sbagliato....

Insomma meglio parlare come si mangia e fare chiarezza :-P

Io conosco questi termini perché sono in terapia da moltissimi anni e all'inizio me ne aveva parlato il mio dottore... ma ora è davvero tanto che non ne parliamo (anche perché fin dall'inizio ero già abbastanza avanti con l'accettazione di me, i miei problemi sono altri) per cui non so ora lui come si esprime.

 

In effetti, abbastanza lungo è rimasto l'uso di utilizzare una nozione, che nel frattempo era stata ritrattata. Dove vuoi che in Italia una simile novità fosse portata a conoscenza di un pubblico generale, e attraverso quali canali? Non ci sarà stata una noticina nel Corriere della sera, o in quelle rivistine mediche che si trovano nelle sale d'attesa dei medici...

 

Ed era quello da cui partivo io, dicendo che conoscenti gay anche colti, la utilizzavano fino a pochissimi anni fa, intendo due o tre - preferibilmente in riferimento a sé stessi, dicendo di essere omosessuali egosintonici :D

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In effetti, abbastanza lungo è rimasto l'uso di utilizzare una nozione, che nel frattempo era stata ritrattata. Dove vuoi che in Italia una simile novità fosse portata a conoscenza di un pubblico generale, e attraverso quali canali? Non ci sarà stata una noticina nel Corriere della sera, o in quelle rivistine mediche che si trovano nelle sale d'attesa dei medici...

 

Ed era quello da cui partivo io, dicendo che conoscenti gay anche colti, la utilizzavano fino a pochissimi anni fa, intendo due o tre - preferibilmente in riferimento a sé stessi, dicendo di essere omosessuali egosintonici :D

 

Seeeeee due - tre... io ti parlo di una quindicina di anni fa!!!!! XD

In ogni caso io quando mi voglio definire, quando con qualche amico voglio dimostrare che mi accetto, preferisco ricorrere al campionario dell'inserviente dell'albergo in quella puntata dei Simpson doppiata da Valeria Marini... non so se hai presente...

Bé comunque si tratta di sbroccare di brutto in preda all'eccitazione XD

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Allora abbiamo aggiustato il tiro e iniziamo a parlare del perché in italia ancora non di siano messi al passo con il resto del mondo? XD

In soldoni, dal poco che so, non essendo minimamente il mio campo, il perché l'omosessualità egodistonica fosse inserita tra le devianze sessuali l'ha detto isher. Con l'esclusione dell'omosesdualita dalle patologie si è trovato un sistema alternativo per tenercela. Per un po'... Tranne che in Italia XD

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Certo. Comunque dobbiamo storicizzare. In un'epoca in cui la psichiatria e la psicoanalisi consideravano l'omosessualità una devianza, una inversione, un ritardo dello sviluppo psico-fisico, far passare la distinzione tra un'omosessualità "sana" (egosintonica) e una nevrotica (egodistonica) fu un notevole passo avanti. In effetti, dipende da come si osserva la cosa: la possiamo (la dobbiamo) anche guardare dal lato della "egosintonica", cioè dal lato positivo. Alle votazioni, peraltro, parteciparono anche membri delle Associazoni glbt americane. Fu a tutti gli effetti una battaglia politico-culturale, come politico-culturale è tutta la psichiatria (in queste materie, s'intende, non ove si tratti di dire se uno è psicotico o no) e la psicoanalisi.

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Comunque vorrei anche precisare che non tutti coloro che hanno usato questi termini lo hanno fatto con intenzioni sbagliate. So che ci sono persone che lavorano nel campo e che nonostante questo hanno idee folli, ma ad esempio il mio psichiatra come ho detto ne faceva uso ma non si è mai nemmeno lontanamente sognato di associare l'omosessualità ad una malattia... anzi direi che il suo aiuto è stato determinante per darmi il coraggio e la voglia di uscire allo scoperto nella mia classe! Purtroppo in rete ho letto esperienze aberranti di persone che non hanno avuto la fortuna che ho avuto io, anzi... per cui non pretendo di difendere tutta la categoria nel complesso... ma ci sono persone che il loro lavoro lo fanno con competenza e passione (e soprattutto rispetto e mente aperta!)

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Diciamo che c'è stato un periodo abbastanza lungo

in cui il termine omosessualità distonica si prestava

ad un uso ambiguo ( 1973 -1983 )

 

Una parte -via via crescente - lo usava per dire in sostanza

che bisognava "armonizzare" il paziente al proprio

orientamento-identità sessuale, una parte invece

considerava l'omosessualità distonica un "sintomo"

un "elemento" nevrotico specifico degli omosessuali

( non esistendo una eterosessualità egodistonica )

 

Su questo secondo presupposto poi si è innestato il

filone delle terapie di conversione o riparative ( innestato

nel senso di accomodato, perchè il filone terapeutico esisteva

da prima )

 

Poi c'è stato un altro periodo lungo direi dal 1983 al 1994

in cui è passato il concetto attuale, ma rimaneva l'idea di un

disturbo sessuale ( non nevrotico ) specifico, fino a quando si

è detto che se di disturbo sessuale si doveva parlare poteva

riguardare ogni orientamento ed identità e quindi era giusto

"neutralizzare" il termine in assoluto.

 

Certamente l'uso di un termine manifesta poi una certa

resistenza, anche perchè se sostituisci "omosessualità

egodistonica" con "orientamento sessuale egodistonico"

implicando problemi di accettazione, molti continueranno

ad usare il primo termine nel "parlato"

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Mi sembra ovvio che non esiste eterosessualità egodistonica, il punto è che non dipende dall'eterosessualità in sé, ma piuttosto dal contesto sociale.

Certo che se tutti approvano e promuovono un certo modello non nascerà mai in nessun individuo la sensazione di essere inadeguato in relazione a tale modello!!!!

 

Sinceramente come ho detto mi sembrerebbe in ogni caso eccessivo definire tale disagio una malattia, ma, soprattutto, mi sembra dannatamente improprio, ed evidentemente malizioso elencarla sotto le deviazioni sessuali!!!!

Per cui non me la sento di esprimermi riguardo al problema "malattia oppure no" ma sinceramente mi sento un pò "offeso" dalla definizione "deviazione sessuale" più che altro perché rende ovvio ed evidente che la cosa era fatta ad arte per perpetrare pregiudizi e malintesi...

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Psicologo83

L'omosessualità egodistonica viene inserita nella categoria delle devianze sessuali in quanto si suppone che il ragazzo/a non accetti se stesso e viva la propria condizione in contrasto con il proprio Sé.

@Madoka, credo che venga messa nella categoria delle devianze sessuali perché si considera la sessualità come uno degli aspetti fondanti la personalità degli individui, in particolar modo quando si parla di orientamento sessuale. Personalmente sono d'accordo che questa classificazione sia superata o almeno da modificare.

L'omosessualità egodistonica penso sia giusto parlare di patologia, in quanto rende la vita dell'omosessuale davvero problematica, ma riguarda tutta la sfera del Sé, non soltanto la sessualità, ma anche l'emotività, l'affettività, ecc.. La difficoltà di accettare l'omosessualità per molti è difficile a livello sessuale, ma è ben più difficile a livello emotivo ed affettivo (tipo immaginarsi in relazione amorosa con persona del proprio stesso sesso).

Se poi consideriamo che i giornalisti interpretano a piacimento un manuale ormai in disuso, sia l'ICD che il DSM nelle loro ultime versioni, usano un approccio clinico-descrittivo, si limitano alla descrizione delle patologie con i vari sintomi ad esse associati, ecc... Sono più utili agli psichiatri che agli psicologi.

Ora tutti concordano che non esistono terapie riparativi dell'omosessualità (nonostante certi deficienti scusate il termine, anche tra psicologi e psichiatri soprattutto le praticano), l'unica cosa "da riparare" e la discrepanza tra omosessualità sentita ed il proprio Sé. Quindi sono interventi atti ad integrare gli impulsi omosessuali all'interno della propria personalità al fine di renderli egosintonici e vivere serenamente.

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Stavo facendo una pausa studio girando tra i siti internet dei giornali e ho scoperto di avere una malattia, riconosciuta come tale dal nostro stato.

 

Vi posto un link: http://espresso.repu...-malate/2178025

 

Quasi quasi vado a fare domanda per la pensione di invalidità!

 

Se vuoi prepariamo la pratica di invalidità al mio studio. Sono bei soldini ogni mese :D

Se vuoi, ti faccio avere pure l'accompagnamento :D

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Se vuoi prepariamo la pratica di invalidità al mio studio. Sono bei soldini ogni mese :D

Se vuoi, ti faccio avere pure l'accompagnamento :D

 

Ebbé direi che non è mica male... ragazzi in fila prendete il numerino!!!!

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