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Affido per single


Akira86

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Salve a tutti!

 

Volevo porvi una questione sulla quale sto meditando da qualche giorno.

Un grosso "limite", per noi omosessuali, è quello di non poter diventare genitori naturalmente. Per le lesbiche è più semplice in quanto possono ricorrere all'inseminazione artificiale, mentre per noi uomini la situazione è più complessa.

 

Nel nostro paese non possono adottare neanche i single, quindi, nel caso in cui un uomo decidesse di diventare padre, quest'ultimo avrebbe tutte le porte sbarrate. L'unica soluzione è la maternità surrogata ma, com'è ben noto, non è una scelta facile da fare sia per motivi etici che per motivi economici.

 

A questo punto mi chiedo: avete mai pensato di rivolgervi all'affidamento?

 

E' vero, non è vostro figlio, ma in alcuni casi il periodo di affidamento si può protrarre per anni!

E' una situazione molto particolare ma anche molto utile per i bambini che vengono affidati.

Io sono sempre stato dell'idea che l'adozione sia la forma di genitorialità da preferire per noi omosessuali, non tanto per ragioni entico-moralistiche, quanto perché il mondo è pieno di bambini abbandonati e costretti a vivere in istituti.

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Assolutamente, se un giorno mi verrà voglia di avere con me dei bambini e sarò pronto li vorrò adottare o prendere in affidamento, ce ne sono troppi negli istituti a cui serve affetto...

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i single possono prendere in affidamento senza alcun legame di parentela?

Se sì, sei comunque da solo, nel senso, non stai con un uomo come fidanzato quindi non é comunque una famiglia. Conosco alcune famiglie moglie e marito che, già con propri figli, hanno preso altri bambini o ragazzi in affidamento varie volte. É una cosa decisamente più difficile, credo molto bella, ma anche lì immagino ci siano dei requisiti da soddisfare. E poi, come hai detto tu, bisogna essere pronti a lasciare andare il bambino relativamente presto e dedicarsi, se si vuole, ad un altro "caso"

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Sì, ci sto pensando da qualche tempo. Mi è nata questa idea avendo visto tempo fa un servizio al TG che parlava dell'affido.

Domenica sera tornando dal raduno di Firenze ho terminato il viaggio da Torino a casa in compagnia di un amico, fondatore di RGR (Rete Genitori Rainbow) e, mentre lui chattava con due miei coetanei che per i mille casi della vita in Germania si trovano ad accudire due gemellini di 19 mesi (mi pare coreani!), abbiamo parlato appunto di questa soluzione per soddisfare il proprio desiderio di accudire qualcuno, di educarlo, di crescerlo.

Questo mio amico ha avuto una bambina da una precedente relazione eterosessuale (era sposato) e quindi ovviamente il desiderio di paternità è una cosa che lui ha esaudito. In ogni caso mi confermava che a Torino, grazie anche al fatto che ai piani alti degli enti che sono responsabili delle pratiche di affido c'è una signora omosessuale che ha una figlia adottiva (adottata dopo averla avuta in affido per anni), gli affidi anche a coppie omosessuali non sono così impossibili! :ok:

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L'affidamento è un istituto magnifico. So per certo che in Italia anche i single possono ricevere un bambino in affido. Anni fa mi fu detto (non ne ero a conoscenza) da mia sorella che insieme col marito ha avuto un figlio affidatario. L'affido ha, in prima istanza, una durata limitata, ma poi se lo si desidera nella maggior parte dei casi può essere prolungato o trasformato in adozione.

 

Dal punto di vista affettivo non c'è alcuna differenza con l'adozione. E' il bambino che non la fa. Tutt'al più se fate l'affidamente dovrete sentirvi rivolgere per un po' di volte delle domandi assolutamente idiote quali "ma non temi di affezionarti?" Poi passano - tutto passa. :D

 

Il bambino affidatario ha in genere un solo genitore naturale, in genere una mamma, e il fatto che dalle 18 del sabato alle 19/20 della domenica la passi con lei è una boccata di ossigeno per non cadere stremati dalla stanchezza. E' un civile aiutarsi, ripeto, per quanto ho visto, un'esperienza magnifica.

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Si io sono per l'affido, ne stavo parlando una volta con Bea dal cinese e pensare che ci sono così

tanti bambini senza genitori che sarebbe un po' egoista volerne uno proprio, invece adottarlo

significherebbe salvarlo da una brutta infanzia. In questo periodo ho come la convinzione che non

riuscirò mai ad avere una storia vera con un uomo quindi in prospettiva mi vedo decisamente single

e mi piacerebbe avere due bambini (ovviamente se posso permetterlo) e crescerli come fossero miei figli.

Sarebbe davvero bello.

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Rimane il problema che se mi succede qualcosa, il mio compagno

- che magari ha cresciuto il bambino con me e gli ha fatto da padre -

non ha alcuna voce in capitolo e si vedrebbe portare via il figlio che ha

allevato per anni...

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Da quanto ho capito ogni affidamento è un caso a sé. Se gli assistenti sociali reputano che il bambino ha dei netti miglioramenti non c'è motivo per portartelo via.

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Ok, ma io stavo rispondendo ad Altair.

 

Che senso ha preoccuparsi che se muori il bambino potrebbe essere affidato a qualcun altro che non sia il tuo compagno? Tanto può succedere anche se non muori.

Non mi sembra che l'affidamento sia un istituto per chi cerca "certezze". Lo spirito dell'affidamento non è "Adesso questo bambino è mio figlio".

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Loup-garou[/color]' timestamp='1332968710' post='551444']

Ma tanto nell'affidamento il bambino te lo possono portare via anche se non muori...

 

Capitan Ovvio.

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Il problema, è -sul piano della prassi e dell'applicazione

della legge- il trattamento preferenziale a favore delle

coppie.

 

In parole povere si tende a dare al single il bambino-il

minore adolescente che non abbia una famiglia ritenuta

molto negativa ( e quindi tendenzialmente da sostituire )

 

Anche se in teoria l'affidamento è sempre temporaneo

ed il contatto con la famiglia dovrebbe essere sempre

mantenuto, nella realtà cambia di molto la situazione a

seconda del tipo di famiglia di origine ( ragazza-madre

famiglia molto negativa etc. ) dell'età del bambino-ragazzo,

del tipo di difficoltà ( economica, sociale )

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Il problema, è -sul piano della prassi e dell'applicazione

della legge- il trattamento preferenziale a favore delle

coppie.

 

In parole povere si tende a dare al single il bambino-il

minore adolescente che non abbia una famiglia ritenuta

molto negativa ( e quindi tendenzialmente da sostituire )

 

Questo non è prettamente vero.

il mio compagno ha avuto in affidamento un bimbo ormai 9 anni fa, facendone richiesta da single.

E' stato "spinto" però dal suo lavoro, in quanto lavora con/per i bambini.

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Diciamo pure che non è vero in assoluto, nè sta scritto in nessuna legge è un mero

ostacolo pratico in cui si può incocciare ma che probabilmente è superabile.

Sarebbe auspicabile lo fosse, in generale, non solo grazie a spinte ( proprio nel senso

di conoscenze nell'ambiente... ) o "spinte" nel senso di qualifiche professionali specifiche.

 

In realtà ci sono buoni motivi per essere ottimisti, fino a non molti anni fa esistevano

molti fattori di svantaggio nell'applicazione della legge che sono via-via caduti ( ad es.

se in una separazione legale saltava fuori che un coniuge era gay erano guai...si perdeva il

figlio ) Detto questo un gay che non possa adottare usa un istituto diverso, quello che gli si

concede, ma col desiderio che sia "adozione" ( quindi c'è un desiderio di stabilità e durata )

 

In questo caso, credo sia decisiva l'età.

 

Se si ottiene l'affido familiare residenziale di un bambino piccolo, anche se l'istituto ha

una teorica durata limitata, si può contare sul fatto che sul piano pratico durerà, perchè

i motivi che hanno determinato l'affido non si risolvono facilmente ( altrimenti sarebbe

fin dall'inizio un affido part time o transitorio )

 

Credo si stia pensando alla possibilità di regolamentare una forma di "adozione mite" che

corrisponderebbe meglio alla realtà sociale di fatto più frequente, di uno stato di "semiabbandono

permanente" ( si parla anche di "affido sine die" )

 

Bisogna considerare però che la Famiglia e i diritti del Bambino, costituiscono un solido

pilastro ideologico-culturale in Italia, per cui è anche facile che si preferisca ignorare la

realtà e lasciare un'area di indeterminatezza legale.

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