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Vicende di famiglia


Ziguli

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Cassiopea81

Dal mio punto di vista, auguri o non auguri, la cosa migliore sarebbe prendere il cognato da parte, fare una passeggiata per le campagne da soli e in tutta tranqullità, e intavolare un discorso molto chiaro ed esplicito. Pacatamente e senza arrabbiarsi, dire tutto ciò che si pensa, che ha fatto soffrire, e cercare di trovare un punto di incontro. Io credo che in situazioni delicate come questa sia meglio evitare il più possibile l'intermediazione con parenti vari e cercare di discutere con la persona diretta interessata e risolvere con lei le questioni. Se questo non fosse proprio possibile per ottusità estrema del cognato, io personalmente detesto l'ipocrisia e i rapporti di convenienza, e quindi farei barricata, ma naturalmente è Zigulì che deve decidere il meglio per se e per la propria famiglia.

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Ma no, non interpretiamola così...

 

Io vedrei nel fidanzato la vittima accidentale dell'omofobia

del cognato, ha detto a lui le cose che non si sentiva di dire

in faccia a Zigulì perchè è il fratello della moglie.

 

Si tratta di stabilire solo se l'unità familiare è una unità di

facciata ( come in un buon 50% di famiglie italiane ) o se

si vuole una unità vera della famiglia.

 

Ovviamente la seconda cosa può realizzarsi solo se viene

spazzata via l'omofobia, per la prima cosa basta il rispetto,

che si può ottenere attraverso un chiarimento faccia a faccia,

rispetto che ovviamente si deve estendere ANCHE al fidanzato

-partner gay.

 

Quello che ai genitori ed alla sorella deve essere fatto capire

è che non ci può essere dialogo, se non c'è neanche il rispetto.

 

E che tu non puoi ovviamente continuare a mantenere in piedi una

sceneggiata all'infinito, tanto più che ovviamente hai un tuo compagno

che per te conta quanto il cognato per tua sorella ( anche se in Italia

al 90% non è così, nel senso che la coppia gay non esiste in famiglia

in occasione delle feste si scompone: ognuno va dai suoi parenti )

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passionboy se vuoi riaprire una nuova discussione tra me e te esistono i messaggi privati, altrimenti si finisce di nuovo in OT come l'altra volta.

 

Chi sarà la tua famiglia nel futuro?

mamma, papà, sorella, cognato, nipote/i, cugino, il mio ragazzo ed io.

Questa è la concezione della famiglia per me, ovviamente se c'è rispetto reciproco e se ci si vuol bene.

Io mi impegnerò a farla funzionare senza nessuna riserva, se non sarà possibile e se qualche testa (compresa la mia) dovrà "saltare", lo terrò in considerazione.

 

Il tuo ragazzo cosa ne pensava al riguardo? Gli hai detto che alla fine hai fatto gli auguri a tuo cognato? O non hai avuto il coraggio di dirglielo? Non servono le risposte, non sforzarti a rispondere Zigulì, le mie sono domande retoriche.

eh? stai facendo tutto da solo :)

Certo che gliel'ho detto, anzi, ne abbiamo parlato prima e dopo.

Entrambi non eravamo d'accordo sul fargli gli auguri e lui ha compreso che io l'ho fatto solo per mia sorella e per i miei che stanno come schegge impazzite.

 

Dal mio punto di vista, auguri o non auguri, la cosa migliore sarebbe prendere il cognato da parte, fare una passeggiata per le campagne da soli e in tutta tranquillità, e intavolare un discorso molto chiaro ed esplicito. Pacatamente e senza arrabbiarsi, dire tutto ciò che si pensa, che ha fatto soffrire, e cercare di trovare un punto di incontro.

In realtà quello che mi aspetto è che proprio lui mi/ci chieda di incontrarsi per chiarire. Lui deve fare il primo passo, io ho già fatto gli auguri e mi sembra già eccessivo.

 

Io credo che in situazioni delicate come questa sia meglio evitare il più possibile l'intermediazione con parenti vari e cercare di discutere con la persona diretta interessata e risolvere con lei le questioni.

Il fatto è che tutto sto casino è nato proprio perché si son messi in mezzo mio cognato e il mio ragazzo che con la questione familiare (di sangue) non c'entravano niente (visto che l'argomento era mio padre e quindi doveva interessare solo mia madre, mia sorella e me).

 

o se si vuole una unità vera della famiglia.

 

Ovviamente la seconda cosa può realizzarsi solo se viene

spazzata via l'omofobia

E' quello che mi impegno a fare.
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mia sorella ...dice le stesse cose di mia madre, di fargli gli auguri per non aggravare le cose. Dopo si continuerà a discuterne

e col dialogo lei è convinta andrà meglio. Non voglio che ne discuta con suo marito perché non voglio farli arrivare al punto litigare per me.

 

A mio modesto parere quel che più conta è cosa ne pensa la sorella.

 

E quindi manca un punto fondamentale: ...

 

5. intervenisse mia sorella: "caro marito, non permetterti più di dare del deviato a mio fratello!"

 

Sono d'accordo con Nau, e poco d'accordo con l'atteggiamento di Zigulì di "non voler farli litigare". Per niente d'accordo con l'atteggiamento delle donne della famiglia di "non aggravare le cose" (e lo vengono pure a dire a te!)

 

Premesso che le donne, se vogliono, sanno imporre ai mariti quel che vogliono, e non ho dubbi che Zigulì appartenente a una famiglia meridionale di esempi del genere ne avrà quanti vuole, è sbagliata l'impostazione. Se tuo cognato litigherà con la moglie (una volta che lei ti difendesse e pretendesse rispetto per te), vuol dire che è talmente marcio di omofobia da essere irrecuperabile; meglio saperlo prima, allora. Se invece non ci litigherà, ecco, vorrà dire che proprio quelle erano le maniere da usare: nettissime.

 

Considera ancora, caro Zigulì, che se tua sorella "gli imporrà" di portarti rispetto, per lui la soluzione sarà psicologicamente la più facile: I ricchioni mi fanno schifo; pensare che mio cognato lo prende nel culo mi fa rigirare di rabbia; però - povero me - per la pace della famiglia devo starmi zitto, perché mia moglie, altrimenti, chi la sente!". Credimi, questa ricomposizione del suo conflitto omofobico è la meno dispendiosa, innanzitutto per lui.

 

Questo, a prescindere dal fatto che se mia sorela non facesse questo per me - dire al marito la frase ipotizzata da nau - per me sarebbe un dolore immenso, e una caduta di stima nei suoi confronti inconsolabile.

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passionboy80

E' da morir dal ridere il fatto che tu oggi risponda facendo credere di possedere una serenità totale su una questione che hai descritto gigantesca e problematica, di mostrarti senza ferite e cicatrici...

Comunque ti chiarisco la mia domanda: "Chi sarà la tua famiglia nel futuro?". Purtroppo non hai capito i tempi. Quando mamma e papà non ci saranno più, e tu avrai una tua vita, vivrai in una tua città o in un'altra nazione, chi sarà l'unica persona al tuo fianco con cui costituirai una famiglia? Tua sorella, tuo cognato e tuo nipote??? ahhhhhh

E' bellissimo che nel fraintendimento della mia domanda, comunque includi nella risposta tuo cognato. Quante Sante Maria Goretti abbiamo su questo forum!

Ma se eri già Santa, come mai avevi tutti questi dubbi nel fare gli auguri, al punto da aprire un topic apposta?

Ma poi ti contraddici dicendo che tu ed il tuo ragazzo eravate contrari a fare gli auguri.

Deve essere un Santo anche il tuo ragazzo nell'aver accettato impassibilmente (almeno così tu ci fai credere) la tua azione di umiliazione nei tuoi confronti, nei suoi confronti, facendo gli auguri a tuo cognato, con l'aggravante (anzi è la cosa più grave rispetto alla prima) di essere stato costretto dalla tua nobile e amata famiglia ad umiliarti pubblicamente nei confronti di chi vi aveva già umiliato ed insultato. E poi per chi? Per un cognato, ahhhhh, nemmeno fosse stato un famigliare di sangue.

Contento, felice e sereno? Noi del forum non possiamo che essere contenti, felici e sereni per te. :)

 

P.S. Parole sante Isher: "Per niente d'accordo con l'atteggiamento delle donne della famiglia di "non aggravare le cose".

Quante violenze famigliari perpetrate per anni sui figli da parte del padre, sono il frutto della connivenza della madre che per quieto vivere rimane in silenzio? Sarà un esempio estremo il mio? Forse, ma Isher dice cose corrette e dirette, senza dover ricorrere alle mie provocazioni.

 

P.S.S. Zigulì, non ti arrabbiare con me. E' nella mia natura provocare per dare un contributo ed un aiuto alla riflessione. Non vuoi il mio aiuto? Mi spiace per te, ma nel forum sono compreso nel prezzo. :)

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Isher ci devo pensare, non è affatto facile stando lontano da casa, avendo il giorno impegnato dal lavoro e vivendo da solo.

Ho bisogno di tempo per meditare, capace che rivaluterò ciò che avete detto tu e Nau.

Ho scritto appunto per sentire varie opinioni.

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Infatti, immagino che tutto ciò che vivi sia stressante. Per il momento sei stato saggio, e, non facendoti trascinare come sarebbe stato

pur comprensibile, hai dato la prova di essere capace di salvaguardare molto più tu di tutti gli altri l'unità della famiglia. Spero che almeno tuo

padre abbia la maturità e l'intelligenza di capirlo - ma ahimé non ne sono affatto sicuro (trattandosi di cose omosessuali).

 

Quello che voglio farti capire è che l'unità della famiglia o, comunque, un rispettarsi generale, tu lo devi preservare non col ragionamento

da femmine di tua madre e di tua sorella, ma con un ragionamento da uomo capace di incazzarsi e di pretendere rispetto, come punto

non-negoziabile e fondante.

 

Fai uscire, al momento giusto, le palle. E' questo che tuo cognato ti contesta di non essere, un maschio: dimostragli di essere un maschio. E

per di più civile, capace di argomentare, di essere freddo, e di non transigere sul rispetto che è dovuto a te e al tuo compagno. E questo tua sorella, tua madre, e anche tuo padre, devono capirlo. Vedrai che in tal modo aiuterai, non renderai più difficlie, la loro definitiva accettazione della tua omosessualità.

 

Perché, pace Altair, :D la vera accettazione richiede un minimo di orgoglio e questo vale anche per i nostri genitori e parenti!

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Ecco.. mi associo al commento che inizia con le sante marie gorette.. che mi ha fatto morire dal ridere.

 

"E l'uomo lascera madre e padre e si unirà a sua moglie e saranno una sola carne" xD

 

Fatti una vita. ama i tuoi genitori e rispettali e accetta sempre i loro consigli facendo capire loro che ci tieni ma che hai una tua opinione della vita e della famiglia per la quale tu e il tuo ragazzo venite prima di qualsiasi cosa, poi però, in linea con questo principio, non forzare tua sorella il cui marito viene prima di te (anche se sarebbe bello non dover arrivare a certi schieramenti).

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Spero che almeno tuo padre abbia la maturità e l'intelligenza di capirlo - ma ahimé non ne sono affatto sicuro (trattandosi di cose omosessuali).

Stranamente credo che mio padre ce l'avrà. Lo avevo sottovalutato.

 

Quello che voglio farti capire è che l'unità della famiglia o, comunque, un rispettarsi generale, tu lo devi preservare non col ragionamento

da femmine di tua madre e di tua sorella, ma con un ragionamento da uomo capace di incazzarsi e di pretendere rispetto, come punto

non-negoziabile e fondante.

 

Fai uscire, al momento giusto, le palle. E' questo che tuo cognato ti contesta di non essere, un maschio: dimostragli di essere un maschio. E

per di più civile, capace di argomentare, di essere freddo, e di non transigere sul rispetto che è dovuto a te e al tuo compagno. E questo tua sorella, tua madre, e anche tuo padre, devono capirlo. Vedrai che in tal modo aiuterai, non renderai più difficlie, la loro definitiva accettazione della tua omosessualità.

Ma io sto incazzato nero, forse da qui non sembra.

 

Fatti una vita. ama i tuoi genitori e rispettali e accetta sempre i loro consigli facendo capire loro che ci tieni ma che hai una tua opinione della vita e della famiglia per la quale tu e il tuo ragazzo venite prima di qualsiasi cosa, poi però, in linea con questo principio, non forzare tua sorella il cui marito viene prima di te (anche se sarebbe bello non dover arrivare a certi schieramenti).

Ma guarda che l'aver fatto gli auguri a mio cognato non implica che mi sono automaticamente reso schiavo delle loro idee.

Anzi mi ha spinto a ragionarci su, come se mi avesse scosso.

Ho solo rimandato. Ora ho più tempo per pensarci e affrontare meglio la/le questioni e loro alla prima occasione utile.

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a me non piace il quieto vivere, e se qualcuno mi fa uno sgarbo non sarò certo io a ritirarmi per non far litigare qualcuno. peggio per chi ha alzato la polemica. poteva tenersi tutto per sè e non sarebbe successo niente, ma da un lato va apprezzata la sincerità dell'ignorante, perché concede il dubbio del confronto.

 

perciò a zigulì dico che questa cosa della sorella non deve reggere, non si tratta di scegliere tra te e suo marito ma di fargli capire che i suoi familiari vanno rispettati tutti a prescindere dall'orientamento sessuale. i modi/tempi con cui questo lei glielo farà capire sono liberi, ma è importante che tu abbia un dialogo con tua sorella e sia chiaro che il marito non può permettersi di andare in giro a fare apprezzamenti sul fratello gay e aspettarsi che niente succeda (sentendosi magari anche nel giusto, perché sei un ragazzo e perdipiù omosessuale. ovviamente se avesse insultato vostro padre, apriti cielo). non va bene proprio per niente. l'omofobia si combatte nei ragionamenti meno tortuosi.

 

a passionboy80 dico di darsi una calmata con le risposte, se vuole continuare a intervenire in questo topic.

non ha senso accedere all'area "consigliamoci", dove gli utenti scrivono le proprie questioni delicate, e poi aggredire così.

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Ma io sto incazzato nero, forse da qui non sembra.

 

Quando parlavo di «orgoglio», non mi riferivo a te, ma a tuo padre, e ai tuoi genitori e familiari: sono loro che devono acquisire «orgoglio» di te, e

tu lo devi fornire loro, avendo la stessa reazione che un maschio eterosessuale avrebbe in condizioni analoghe e speculari.

 

Se tu farai questo, dopo che hai dimostrato capacità di controllarti, come hai già fatto, e addirittura lanciando un ultimo segnale di civiltà a tuo

cognato, nel giorno del suo compleanno, risolverai tutta la partita a tuo vantaggio.

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Fiamma Alata

Domandona :picknose:

Se fossimo stati al posto del ragazzo di Zigulì cosa avremmo fatto?

Cioè, se suo cognato ci avesse insultati poi la cosa come si sarebbe messa per la faccenda dell'onomastico?

Avreste deciso comunque di seguire il vostro compagno/a qualsiasi cosa avesse pensato o vi sareste impuntati?

Vorrei saperlo per pura curiosità XD

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è importante che tu abbia un dialogo con tua sorella

Certo, soprattutto con lei, ma anche con i miei.

 

sono loro che devono acquisire «orgoglio» di te

mmm mi piace quello che hai detto.

 

@@Fiamma Alata, perdonami, ma ho bisogno di consigli non di sapere le tue curiosità.

A me interessa quello che mi ha detto il mio ragazzo e non come voi vi comportereste se foste nei suoi panni.

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  • 2 weeks later...

sono d'accordo con la decisione di ziguli (come ti chiami?) di fare gli auguri, io avrei scritto una cosa del tipo "auguri anche da parte nostra", per sottolineare volontà di coppia. Sarò all'antica pure io. Non é una sottomissione, tuo cognato avrà ben capito che non si ricuciono mesi di lontananza in questo modo. Semplicemente credo che argomenti del genere non si possano affrontare in occorrenze tradizionali come queste, perché proprio la mentalità di tuo cognato non é pronta a questo, considerando che tu vorresti la tua famiglia unita (é questo il tuo desiderio)

 

E poi allu suddu se non festeggi l'onomastico sei morto :D peggio del compleanno!! (perdona la sdrammatizzazione)

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