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Ultimamente mi sento strano...


Daniel92

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privateuniverse

Secondo me nessuno dei due è veramente innamorato dell'altro.

Non lo è Daniel92, che probabilmente è abbagliato dal fatto che piace a qualcuno che è, come dire, "affettuoso" nei suoi confronti. Ma Daniel92 dice cose contraddittorie, perché prima dice di non sapere se è innamorato e, sette ore e mezza dopo, dice invece di sentirsi innamorato. L'impressione, Daniel 92, è che tu abbia soprattutto "bisogno" e che, come spesso accade in queste cose, stia "cadendo addosso" a una persona che ti asseconda.

 

Credo non lo sia neanche il 42enne di Milano, il cui comportamento è quanto meno ambiguo. Sarà che io sono una specie di diesel, che sviluppa un attaccamento fortissimo alle persone che conosce solo con il passare del tempo; ma dire "ti voglio bene" a qualcuno con cui si è solo chattato, stuzzicare e fare lo sdolcinato, fare confidenze...è, oggettivamente, un comportamento strano. Se Daniel92 dice che quando si sono lasciati l'altro stava per mettersi a piangere non sarà solo un gioco, ma nel complesso la vedo in maniera molto simile a Krypto.

 

A quarant'anni si dovrebbe sapere che cosa succede quando si ha a che fare con un ragazzino, che le parole hanno un peso e un senso. (Dico "si dovrebbe" anche se molti quarantenni non si comportano affatto in maniera matura).

 

Mi sembra tutto molto strano e contorto, non vorrei fare il pessimista ad oltranza ma credo che non ne nascerà molto di buono.

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e proprio per questo si va avanti spesso con i piedi di piombo

 

Ceeeeeeerto, e infatti questo tizio 40enne s'è proprio comportato così, lanciandosi a capofitto fisicamente in un rapporto che ovviamente ha scottato un po' entrambi.

Ma per favore :D

io comprendo più un 20enne affascinato da queste scintille divampanti piuttosto che un 40enne che gli dà corda per poi dire "non so quello che provo, forse potrei..." per via dei millemila problemi che verrebbero a crearsi.

nessuno ha torto e nessuno ha ragione, io sostengo solo che il 40enne avrebbe dovuto prendere delle misure "frenanti" subito, prima di coinvolgere entrambi in un rapporto che vuoi o non vuoi scotta.

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Lasciamo stare per un attimo la questione età. Facciamo finta per un attimo che siano 2 trentenni e rileggiamo la storia.

la storia dice che ci sono due persone che si conoscono tramite internet/social network ( = Facebook ). Come tante altre storie similari, ci si contatta per varie ragioni no? magari condividono la passione dei videogiochi o dei manga o delle farfalle che ne so? e finisce che si crea una amicizia "virtuale".

La storia racconta che uno dei due è appena uscito da una storia importante e che è ancora un po' "attaccato" all' ex. Cosa molto comune.

Con l'altro si confida e all'inizio cerca anche un minimo di consolazione. Cercasi scopata, si direbbe, se non che uno si chiede: perchè farsi ogni volta 400km? per esperienza diretta, essendo del sud delle Marche, posso testimoniare che Ancona Milano sono almeno 5 pallosissime ore di macchina (casa - casa) o in treno e un 150€ andata e ritorno sia con il treno che in macchina. E poi a Milano uno ha difficoltà a trovare qualche partner per consolarsi?

Andiamo avanti: ci racconta Daniel che si sono incontrati e si sono belli "presi". Hanno fatto buon sesso e belle coccole.

Se non che a un certo punto, sempre come ci racconta Daniel, il tipo di Milano si accorge che Daniel è molto preso. Lui, invece, complice la storia appena finita, fa fatica a pensare di ricominciarne subito un'altra. E anche questo è comprensibile ed è una esperienza comune. Al massimo può "voler bene", può "farsi prendere", ma una parte di lui sarà sempre e comunque ancora "lavori in corso".

Per cui, molto schiettamente, da persona adulta qual è, avvisa l'altro Daniel che la storia ha delle difficoltà, e che di queste difficoltà se ne deve rendere conto. Tuttavia non se la sente di lasciarlo perchè stanno bene insieme e...

 

Ok, fino a qui la storia è indipendente dall'età. Se Daniel fosse stato un po' più grande e indipendente, a questo punto velatamente la domanda sarebbe "ehi Daniel, mi vuoi aspettare? Anche se non posso dirti ti amo, vogliamo provarci uguale?". La domanda sarebbe legittima e la risposta di Daniel non scontata, perchè già più grande e più esperto, sa che a volte le storie hanno bisogno del loro tempo per costruirsi, ed è un investimento che può decidere o meno di fare.

 

Ora la questione età: il tizio di Milano, molto semplicemente, si è accorto che la storia non è semplicemente "amico + coccole + un po' di sesso", ma che l'altro è un ragazzino di 20 anni il quale, come tutti i ragazzi di 20 anni, si è preso una cotta al volo. Il tizio di Milano dunque ha cominciato a fare quel che fanno tutti: sciorinare le 10398374 ragioni per cui la storia deve finire. Ma dato che anche lui non la vuole finire, perchè ci tiene, lascia la decisione al ragazzo.

D'altro canto, perchè il ragazzo Daniel92 non si deve godere la sua cotta? Lascia quindi la scelta a lui.

 

A me non sembra che il tipo di Milano si sia comportato male, che abbia "munto il giovane" o tutte le altre cose cattive che avete tirato fuori. A me sembra invece che si sia comportato molto bene, nei limiti di una situazione umana in cui anche lui è coinvolto. Se avesse voluto infatti "carne fresca" (e non è chiaro a cosa serva la carne fresca in un ambito dove il concetto di "verginità" è non pertinente e dove l'esperienza conta abbastanza), la macelleria a Milano è sempre aperta e vi posso assicurare che sono più i ragazzi che vanno a caccia dei più grandi che il contrario, per tantissime ragioni.

 

@@privateuniverse che vuoi che sia successo? si sono incontrati per una amichevole "sessione" di coccole e lui si è mezzo preso per il ragazzo e adesso che deve fare? la "regola" è di mollarlo al volo, il cuore di tenerselo stretto. Vivendo una situazione molto simile ti dico che scegliere non è affatto facile, e si è bravi a fare i razionali quando non si è coinvolti.

 

@Krypto, non è che Daniel92 ha 2 anni, ne ha 20, e a chattare e a invitare a casa sua in Ancona il milanese è stato lui, non certo l'altro. Chiariamole ste cose no? altrimenti sembra che sto Daniel sia stato violentato. Invece qua si può essere immaturi, ma non parliamo di verginelli alle prime esperienze. E a volte non è che si può sempre prevedere ogni cosa. Capita anche di prendersi delle cotte a 40 anni, semplicemente non le chiamiamo "cotte" ma le chiamiamo irragionevole interesse.

 

In generale poi, come dice @Almadel, voi sostenete di essere le "vittime" dei quarantenni, ma in realtà nessuno vi obbliga ad averci a che fare. La realtà invece è che c'è una gran parte di ragazzi che cerca e tampina quelli più grandi, per tante ragioni: voglia di protezione e sicurezza, eccitazione di andare con uno più grande, picco di autostima di aver catturato un daddy, voglia di avere e parlare con una persona matura invece che con i cerebrolesi coetanei, e soprattutto gusto estetico per quel tipo di figura. Quando poi si incontra la ricerca opposta dell'adulto che cerca il giovane perchè ha voglia di tornare indietro ai suoi 20 anni, andare a letto con uno che quando aveva 20 anni non sarebbe stato in grado di conquistare per tante ragioni, picco di autostima di piacere ancora a un ragazzo, voglia di essere un po' più leggero e sentir parlare anche di manga e videogiochi e non solo di lavoro tasse e soldi, beh, quando c'è un incontro di esigenze, si crea la coppia.

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@Krypto, non è che Daniel92 ha 2 anni, ne ha 20, e a chattare e a invitare a casa sua in Ancona il milanese è stato lui, non certo l'altro. Chiariamole ste cose no? altrimenti sembra che sto Daniel sia stato violentato. Invece qua si può essere immaturi, ma non parliamo di verginelli alle prime esperienze. E a volte non è che si può sempre prevedere ogni cosa. Capita anche di prendersi delle cotte a 40 anni, semplicemente non le chiamiamo "cotte" ma le chiamiamo irragionevole interesse.

 

Daniel92 sostiene di avere avuto già esperienze in passato (sentimentalmente parlando)? oh, perdonami, non l'ho letto!

in ogni caso, nessuno ha parlato di qualcosa di coercitivo e nessuno ha detto che è stato il 40enne a forzare le cose. Dico solo che un 20enne frequentemente tiene meno conto delle conseguenze perché preso dall'eccitazione estrema, mentre da un 40enne è auspicabile un minimo di coscienziosità in più e qualche blocco anticipato per evitare di giungere in queste situazioni contorte e di dolorosa risoluzione.

E ripeto, come ho già detto, non sto dando ne ragione ne torto a nessuno, è solo una questione di punti di vista e di esperienza (citata da Conrad65).

 

In generale poi, come dice @Almadel, voi sostenete di essere le "vittime" dei quarantenni, ma in realtà nessuno vi obbliga ad averci a che fare.

 

questa frase mi suona tanto come capriccio.

io non sto dicendo che Daniel92 sia la vittima e che il 40enne il carnefice, vediamo di metterlo in chiaro.

va bhé che si sa che qui dentro c'è una tendenza a ingigantire tutto e a dare un peso CATASTROFICO ad ogni opinione, ma io mi sono assolutamente limitato alla fattispecie qui descritta e ho solo indicato come io avrei reputato il comportamento "ideale".

qualcuno ha detto che i 40enni sono tutti carnefici? qualcuno ha detto che non vale la pena averci a che fare? BASTA con il criticare cose mai dette, stop.

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@Krypto, non sto criticando te, calmati. La frase "in generale" è per aprire un discorso generale. Le critiche che ho descritto sono arrivate da CutHere, per essere precisi, ed in maniera velata anche da altri.

 

Ognuno esprime una opinione, e cerchiamo di respirare e non reagire come gatti forastici.

 

edit: aggiungo che in ogni caso, se in una situazione A invita a casa sua B posto a centinaia di km di distanza, posso supporre ragionevolmente che l'iniziativa sia di A che A abbia una certa dimestichezza e possibilità con queste cose, difficile che il ragazzo che ha fatto CO l'altro ieri e che ieri ancora non sa come agire, oggi inviti a casa sua un quarantenne, per la gioia dei grandi e piccini. Poi magari mi sbaglio, ma sarebbe un errore ragionevole..

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Il punto è che la storia (mi si perdoni) ci sembra un po' banale

e Korio l'ha già descritta, togliendo la questione dell'età.

Solo che quasi tutti voi - per commentarla -

avete semplicemente sottolineato la differenza generazionale.

Questa cosa suona un po' strana, tutto qui.

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privateuniverse

@@privateuniverse che vuoi che sia successo? si sono incontrati per una amichevole "sessione" di coccole e lui si è mezzo preso per il ragazzo e adesso che deve fare? la "regola" è di mollarlo al volo, il cuore di tenerselo stretto. Vivendo una situazione molto simile ti dico che scegliere non è affatto facile, e si è bravi a fare i razionali quando non si è coinvolti.

 

Scusa, ma cosa ti fa pensare che io non abbia vissuto, o non stia vivendo, o non possa vivere, situazioni analoghe? (Conoscendoti per quel che scrivi so benissimo che non c'è alcuna malizia in quel che scrivi, sia chiaro).

 

Il discorso fila benissimo; il problema è che, per l'appunto, non si tratta di due trentenni (o di due ventenni, o di due quarantenni), ma di due persone che hanno una meno della metà degli anni dell'altra. Una è (probabilmente) navigata, sia in generale sia nello specifico essendo appena uscita da una situazione del genere, l'altra no. Uno vive in una grande città, l'altro in una città di provincia di medie dimensioni. Uno è un uomo fatto, probabilmente autosufficiente, l'altro un ragazzo che probabilmente non lavora, al massimo studia e ha un'idea piuttosto vaga di quel che vuole fare (e ancora più vaga di quel che il futuro gli riserva).*

 

Korio, credo che nessun quarantenne serio e responsabile possa mettersi a fare lo sdilinquito con uno che ha 22 anni di meno, profondendosi in sdolcinatezze, tirando il sasso e nascondendo la mano, facendo confidenze e dicendo "ti voglio bene" o cose del genere, senza sapere, con ottima approssimazione, l'effetto che fa. Perfino io, che sono notoriamente in buona fede, ingenuo e un po' fesso, oltre che poco navigato, ho imparato a maneggiare certe dinamiche. Figuriamoci l'interlocutore di Daniel92.

 

Con tutto ciò, io non credo che il tizio in questione sia completamente in mala fede. Credo che entrambi, per dirla chiaramente, stiano prendendo lucciole per lanterne e vedano l'altro non con lucidità, per quel che è veramente, ma in una prospettiva distorta dai bisogni di ciascuno. Anzi: il fatto che Daniel92 si ponga delle domande depone, in un certo senso, "a suo favore".

 

Per questo motivo mi sembra un rapporto caricato di molte ambiguità.

 

 

* Per Daniel92: quando dico che "probabilmente hai un'idea piuttosto vaga di quel che vuoi fare" intendo soltanto supporre che sia allo stadio in cui la maggior parte delle persone si trova alla tua età, cioè con idee solo abbozzate su come intenda impostare la sua vita futura, e comunque piene di incognite, come chiunque (compreso me e le persone che conoscevo all'epoca) a 20 anni, indipendentemente dall'orientamento sessuale.

Quindi, sia chiaro, non sto affatto dicendo che tu sia "confuso" o "debole", ci mancherebbe.

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Non mi offendo, @@privateuniverse e credo che visto che tu sia più o meno coetaneo se non ricordo male. Credo anche che capiti a molti quarantenni di passare per la "storia delta 15+ anni" e scoprire che non si riesce così facilmente a rimanere estranei alla cosa.

 

Però, permettimi di dirti questo. Io credo che all'inizio il nostro amico di MIlano abbia considerato o forse si è illuso o si è voluto illudere che Daniel92 fosse più maturo e "scafato" degli altri ventenni. Noi non lo sappiamo, non abbiamo i dettagli, giustamente, ma credo che l'invito a casa ci dica che Daniel92 non sia così "inesperto". Forse l'amico di Milano si è fatto accecare inizialmente dal desiderio di avere un chiodo che scaccia il chiodo. Vivendo io una storia con alcuni aspetti simili, mi trovo anche io ad essere "invischiato" in una situazione perchè mi sono illuso sull'esperienza del giovane e che bastasse mettere le cose in chiaro fin dall'inizio per evitare "la cotta" che invece poi è puntualmente arrivata. Forse anche nel caso dell'amico di Daniel92 ci troviamo in una situazione analoga.

 

E poi, certo, noi siamo adulti e abbiamo più dimestichezza con certi strumenti di seduzione, ok. E però abbiamo lo stesso i nostri desideri no? E poi, fino a che punto bisogna essere paternalisti nel gioco delle parti?

Come dice Battisti nella sua canzone "maledetto di un gatto":

Giovane il mio amore/ quanto ingenuo non lo so / ti vorrei avvisare ma far questo non si può / paternalista a questo punto non divento no / potresti ridere..

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Vedo che c'è un pò di confusione e cmq vi rispiego passo per passo tutta questa vicenda sperando di essere stato chiaro :)

Innanzitutto partiamo dal dire subito che lui ha avuto un periodo brutto "sentimentalmente" parlando nel senso che: lui era stato accanto ad un suo amico x 5 anni, erano strettamente legati tant'è che x lui era considerato quasi come un figlio (aggiungo anche che tra loro c'era una differenza di età notevole). Questa storia è andata avanti x 5 anni, tant'è che il suo amico gli dava delle attenzioni e gli stava molto "attaccato". Non ne era a conoscenza e non riusciva a comprendere che il suo amico fosse gay, ma alla fine riuscì a scoprirlo! (ora ovviamente non voglio entrare nei minimi dettagli al riguardo). Cmq fatto stà che poteva nascere una storia d'amore tra i 2, ma logicamente non è andata a buon fine (e anche qui non voglio entrare nei dettagli, xchè ci sarebbe molto da scrivere), così che lui è riuscito a "perdere" il suo più caro amico di sempre. Da quel momento in poi ha sofferto moltissimo e soffre tutt'ora.

 

Ritornando a me: Io e lui ci siamo conosciuti tramite un forum dove condividiamo la stessa passione/interesse e da lì ci siamo scambiati l'indirizzo di msn. Su msn ci siamo scambiati le foto, parlavamo, ridevamo, scherzavamo, tiravamo fuori battute spinte e doppi-sensi, ma io notavo che lui mi "stuzzicava" e mi "pizzicava" continuamente e io non ero assolutamente all'oscuro. Passa il tempo, continuiamo a parlarci su msn e la situazione inizia a farsi seria: inizia a tirare fuori frasi del tipo "tvb, sei una persona speciale x me, grazie che mi stai vicino dato che stò affrontando un periodo difficile", e si confidò apertamente con me. Da quel momento in poi non sono più riuscito a "staccarmi" da lui, ci sentivamo spesse volte su msn e ad un certo punto mi chiese se un giorno ci incontravamo. Così io e lui abbiamo deciso di incontrarci.. LUI è partito da Milano ed è venuto qui ad Ancona, x incontrarmi/conoscermi, x conoscere un pò la mia terra d'origine, oltre al fatto che aveva bisogno di "svagarsi" ma con il termine "svagarsi" intendo dire che aveva bisogno di uscire da una situazione sofferente di cui avevo descritto in inizialmente. Io ero un pò timoroso, eccitato e curioso dall'idea di incontrarlo, così ci siamo incontrati, abbiamo fatto l'AMORE insieme (non era SESSO o una semplice scopata tanto per....), ed è successo tutto così in fretta, tant'è che IO ho provato un forte legame/sentimento pensando e avendo la paura di essermi innamorato di lui: ne sentivo una nostalgia incredibile dopo aver passato quei momenti, dopo che è partito mi sono a piangere tra l'altro, anche lui dopo che è partito stava quasi per piangere ma è riuscito a frenare il sentimento che stava x nascere, xchè stava quasi x innamorarsi ma grazie al cielo lui stesso mi ha riferito che non si è innamorato di me xchè sennò sarebbe stato un disastro, vuoi per la differenza di età e x la distanza, ma soprattutto xchè IO non ero in grado di gestire un rapporto con lui, non ho autonomia, sono troppo dipendente dai genitori e dalla casa. LUI se fosse stato qui nelle vicinanze probabilmente mi avrebbe frequentato, e saremmo stati insieme, ma purtroppo non è così. Allora a LUI farebbe piacere se io cercassi qualche ragazzo coetaneo o della mia stessa età qui nella mia zona, xchè con lui purtroppo non ci potrebbe essere alcuna alternativa. Adesso noi ci sentiamo ogni tanto su msn, ma il problema è che provo ancora dei sentimenti x lui, pensavo che con il passar del tempo tutto questo si affievoliva invece non c'è niente da fare, non ci riesco. Vorrei dirgli che ho bisogno di lui, di parlargli di quello che provo e sento ma vedo che ancora lui ripensa e continua a soffrire x la sua esperienza o storia passata, e cerco amichevolmente di tirarlo sù con il morale, di stargli vicino, di incoraggiarlo xchè mi ci sono affezionato e gli voglio troppo bene.

 

Quindi alla fine di tutto questo discorso, penso che tra me e lui non ci sarà nulla, rimarremo soltanto AMICI e nient'altro anche se ancora provo dei sentimenti x lui purtroppo, ma questi sentimenti vedo che non vengono ricambiati, o meglio mi vuole molto bene ma non arriva al punto di spingersi oltre.

 

Dopo questa prima esperienza (o storia d'amore se si può definirla così) vissuta con un uomo tra l'altro di quarant'anni che non può evidentemente andare avanti, IO mi sento strano e vuoto dentro come se avessi bisogno dell'affetto e di essere amato e amare!

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Secondo me nessuno dei due è veramente innamorato dell'altro.

Non lo è Daniel92, che probabilmente è abbagliato dal fatto che piace a qualcuno che è, come dire, "affettuoso" nei suoi confronti. Ma Daniel92 dice cose contraddittorie, perché prima dice di non sapere se è innamorato e, sette ore e mezza dopo, dice invece di sentirsi innamorato. L'impressione, Daniel 92, è che tu abbia soprattutto "bisogno" e che, come spesso accade in queste cose, stia "cadendo addosso" a una persona che ti asseconda.

 

Credo non lo sia neanche il 42enne di Milano, il cui comportamento è quanto meno ambiguo. Sarà che io sono una specie di diesel, che sviluppa un attaccamento fortissimo alle persone che conosce solo con il passare del tempo; ma dire "ti voglio bene" a qualcuno con cui si è solo chattato, stuzzicare e fare lo sdolcinato, fare confidenze...è, oggettivamente, un comportamento strano. Se Daniel92 dice che quando si sono lasciati l'altro stava per mettersi a piangere non sarà solo un gioco, ma nel complesso la vedo in maniera molto simile a Krypto.

 

A quarant'anni si dovrebbe sapere che cosa succede quando si ha a che fare con un ragazzino, che le parole hanno un peso e un senso. (Dico "si dovrebbe" anche se molti quarantenni non si comportano affatto in maniera matura).

 

Mi sembra tutto molto strano e contorto, non vorrei fare il pessimista ad oltranza ma credo che non ne nascerà molto di buono.

 

Ciao :)

- Come ripeto, penso e o ho paura di essermi innamorato veramente perchè provo un qualcosa dentro di me, un forte legame di affetto x lui. Il problema però è che questo sentimento non si affievolisce, speravo che dopo non averlo più visto e con il passar del tempo tutto gradualmente poteva svanire, invece non è così.

 

- Io purtroppo sono un tipo che si affeziona in manera molto veloce alle persone e mi lascio andare, basta veramente poco. Probabilmente è vero sarò anche ingenuo, dato la mia poca esperienza e l'età, ma quando diceva quelle frasi e parole del tipo ("sei una persona speciale x me" oppure "ti voglio molto bene") sembrava che fosse davvero serio e non le diceva così tanto x dire, tant'è che io gli avevo detto se si rendeva conto che quello che diceva lo pensava realmente o meno, anche xchè frasi del genere hanno un certo peso e un senso come dici giustamente tu!

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anch'io non voglio difendere a oltranza questo quarantenne sconosciuto

ne ho approfittato per scompaginare qualche luogo comune:

- il quarantenne che deve necessariamente controllare e "gestire" il rapporto prestando cervello e buon senso a entrambi (ma "de che" direbbero a Roma :) )

- il quarantenne tritacarne in cerca di una botta e via con il ragazzo usa-e-getta

- il quarantenne bastardo e manipolatorio, che prima sconvolge la vita del giovin principiante e poi si defila

- il quarantenne maturo che sa sempre quello che fa e dove vuole arrivare

etc.

 

ogni quarantenne fa storia a se e sicuramente alcuni saranno molto negativi

solo una cosa (forse) accomuna i quarantenni tra loro (e ancor più i cinquantenni etc.): la consapevolezza di quanto rapidamente passi il tempo e dell'importanza di vivere intensamente e sinceramente ogni rapporto, ogni legame, ogni gesto e occasione di affetto

ecco forse è questo che non mi piace di questa storia: la paura del quarantenne che traspare dal racconto di Daniel92... se fosse lui a scrivere gli direi: provaci e non tirarti indietro solo per la paura di "farti male", perché questo non sarebbe un buon motivo

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mi dispiace, ma allora fai il giudizioso prima di avere rapporti intimi con un ragazzo ventenne, il quale per forza di cose si lega in maniera stretta.

se sei 40enne (ovviamente riferito al tizio co-protagonista del topic) e così tanto giudizioso, poni dei paletti prima, già sapendo in partenza che potrebbe verosimilmente rivelarsi una fiammata effimera dettata da una serie di cose nel loro caso ben risapute.

chiaramente anche a Daniel92 la cosa è piaciuta, la voleva, e senz'altro sapeva a cosa andava incontro, ma il brio e la voglia di trasgressione di un ragazzo di vent'anni è comprensibile, ma il "tira il sasso e poi nascondi la mano" di un quarantenne nettamente meno. E' giusto che una persona più grande si prenda la responsabilità di dire "non voglio illuderti e farti stare male", in maniera più decisa e razionale (l'avete detto voi stessi).

 

 

Esattamente. Nessuno critica l'eventuale voglia di "carne fresca" del 40enne, ma la mancanza di maturita' di molti come quel tizio nell' illudere un 20enne dicendogli cose carine e ti voglio bene, sapendo che sono soltanto funzionali ad ottenere una scopata, e che la storia nello specifico (distanza e mancanza di indipendenza economica del piu giovane) non era plausibile. Tanto di cappello invece a tutti coloro (maturi come non) che mettono in chiaro fin da subito che cercano la scopata, o viceversa l'amore, quindi alla fine torniamo sempre ai valori base che dovrebbero essere alla base di qualunque rapporto interpersonale, ovvero sincerita' e correttezza, valori che a quanto pare non sono peculiarita' di tutti.

 

 

P.s. Un consiglio in base alla mia esperienza: diffidate sempre di coloro i quali dicono di non riuscire a lasciarsi andare e bla bla bla perche' si sono lasciati da poco, si tratta al 99% di grandissime sole.

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privateuniverse

- Io purtroppo sono un tipo che si affeziona in manera molto veloce alle persone e mi lascio andare, basta veramente poco. Probabilmente è vero sarò anche ingenuo, dato la mia poca esperienza e l'età, ma quando diceva quelle frasi e parole del tipo ("sei una persona speciale x me" oppure "ti voglio molto bene") sembrava che fosse davvero serio e non le diceva così tanto x dire, tant'è che io gli avevo detto se si rendeva conto che quello che diceva lo pensava realmente o meno, anche xchè frasi del genere hanno un certo peso e un senso come dici giustamente tu!

 

Solo per ribadire: ovviamente non intendevo dire che fossi uno sprovveduto, non è solo questione di avere vent'anni.

 

Io i primi gay li ho conosciuti quando di anni ne avevo 32. Anche per me, che ero sempre stato da solo, era una sorpresa sentirmi dire "mi piaci" o "mi interessi" e cose simili, perché da potenziali partner non mi era mai successo di sentirmelo dire, per cui attraversai una fase emotivamente assai turbolenta.

 

Se desideravi che qualcuno te lo dicesse, e se te l'ha detto qualcuno che con te si confidava, è comprensibile che tu abbia pensato che dicesse la verità; e magari, almeno in una certa misura, la diceva pure.

 

E' il tuo interlocutore che, quanto meno, avrebbe dovuto sapere (ammesso e non concesso che non lo sapesse già) che quando si dicono certe cose a qualcuno che, forse, ancora non se le è mai sentite dire, si gioca con i sentimenti altrui. Perché le condizioni che lui ha posto, le spiegazioni che ha dato dopo (la distanza, vivi ancora con i tuoi genitori, etc.) erano lì anche prima. Ed è proprio questo che, per quel che vale, mi lascia sconcertato.

 

Insomma, a me il suo sembra un comportamento veramente irresponsabile.

 

Ad ogni modo in bocca al lupo.

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Daniel92, premesso che ciò che è successo a te

è successo al 90% dei gay, cominciamo con il dire

che se tu hai avuto bisogno di una persona che

veniva da Milano per provare certe sensazioni è

per il fatto che NON è così facile lasciarsi andare

nè per te in particolare, nè per un giovane gay in

generale.

 

Altrimenti come un qualunque giovane etero ti trovavi la

fidanzatina ad Ancona, o, sempre ad Ancona ti costruivi

una relazione con una donna matura che facesse da "nave-pilota"

per le prime esperienze sessuali.

 

Magari, oggi, un giovane gay a Milano riesce ad avere dinamiche

simili a queste sopra descritte, comuni ai giovani etero, certamente

è molto più difficile che possa accadere ad Ancona.

 

A questo punto poichè è stata confezionata una possibilità che

non contemplava la relazione, la relazione difficilmente ci potrà

essere, ma tu puoi essere motivato a renderlo possibile o più

facile in futuro, invece di incontrare persone con cui di fatto è

quasi impossibile ( qualunque sia la loro età ) Ora sei motivato

a costruire una tua autonomia rispetto all'ambiente in cui vivi,

e nel frattempo a cercare in zona.

 

Secondo punto, è stata una esperienza sessuale positiva.

Se non lo fosse stata, il sesso non ti avrebbe avvicinato a

lui, mentre tu ora hai scoperto che il sesso quando funziona

avvicina le persone. Non è scontato il fatto che la prima

esperienza sessuale sia così positiva, quindi incassa il risultato

( che è ciò che ricorderai fra 10 anni )

 

Ci sono buone ragioni per diffidare di un gay quarantenne, ma

sono completamente diverse da quelle che qui vengono esposte

le stesse identiche cose capitano ogni giorno a gay di ogni età.

Capitano quando a partire da una attrazione per arrivare al

sesso le due persone coinvolte cercano di costruire una

intimità.

 

Il discorso: ciao, mi piaci, ti vorrei scopare...è un discorso che

non soltanto è respingente per un ragazzo alla prima esperienza

che desidera legittimamente intimità, ma spesso è precluso anche

a persone con esperienza che, senza intimità, non riescono a fare

sesso.

 

Il massimo dell'onestà e della responsabilità, sotto questo profilo

lo troveresti in Sauna o in una dark-room, ma molti non riescono

a qualunque età a fare questo tipo di sesso, certamente non tu oggi.

 

Quello che dovrai imparare è quindi graduare il tuo investimento

sentimentale in una storia, concedendoti quella intimità di cui hai bisogno

per poter fare del buon sesso ( ammesso che tu lo desideri perchè la persona

ti attrae )

 

Detto questo, se agisci nel campo dei 40nni, ci sono una valanga di difetti

che potrai riscontrare in loro e che sono in parte differenti dai difetti che

potresti trovare in gay di altre generazioni, ma certamente non questo meccanismo

che è identico in tutti e che dovrai imparare a gestire.

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privateuniverse

se tu hai avuto bisogno di una persona che

veniva da Milano per provare certe sensazioni è

per il fatto che NON è così facile lasciarsi andare

nè per te in particolare, nè per un giovane gay in

generale.

 

Altrimenti come un qualunque giovane etero ti trovavi la

fidanzatina ad Ancona, o, sempre ad Ancona ti costruivi

una relazione con una donna matura che facesse da "nave-pilota"

per le prime esperienze sessuali.

 

Magari, oggi, un giovane gay a Milano riesce ad avere dinamiche

simili a queste sopra descritte, comuni ai giovani etero, certamente

è molto più difficile che possa accadere ad Ancona.

 

Mah, a volte, così come è più facile confidarsi con il compagno di viaggio in treno che con il vicino di casa, è più facile che si facciano certe esperienze intense avvengano con qualcuno che sta molto lontano che con qualcuno che abita nella stessa città; e, di sicuro, le opportunità di fare esperienze per un ragazzo gay di vent'anni non sono le stesse che ha un ragazzo etero di vent'anni. E' un po' difficile che il ragazzo gay di vent'anni si sia fatto il fidanzatino, che so, tra i compagni di scuola.

 

Tuttavia, a leggere la storia ho avuto l'impressione che il tutto sia successo più per caso che per un'effettiva difficoltà a conoscere e incontrare altri gay in un ambiente soffocante e che offra poche opportunità. In effetti, mi chiedo se Daniel92 abbia fatto qualche tentativo di conoscere in zona. Come ho già avuto modo di far notare, le opportunità di fare conoscenze in una regione come le Marche sono oggi assai maggiori, e più variegate, anche solo di dieci anni fa, quando c'era solo la classica discoteca con darkroom. E sebbene Ancona sia nota anche in zona per non essere esattamente l'ambiente più aperto e accogliente che si possa immaginare (infatti non ci sono locali gay, ma solo un circolo arcigay, non so neanche quanto attivo), è pur sempre una città di centomila abitanti.

 

(Per il resto quel che hai scritto mi è piaciuto molto).

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