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[Haru Glory] Il mio primo coming out


Karamazov

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E' passato quasi un anno e ho voluto ripensarci un attimo perché mi rendo conto di quante cose siano cambiate nella mia vita da allora e di quanto sia possibile migliorare la propria esistenza quando si comincia a prenderla in mano. All'inizio fanno male un sacco di cose, ma poi ci si diverte e si arriva a diventare se stessi. Come uscire dal letto e lavarsi la faccia: ci vuole una fatica micidiale, ma poi ti senti fresco e pimpante.

 

Cappelletto introduttivo a parte il mio primo coming out è stato un coming out suicidio perché più che un coming out è stata una dichiarazione d'amore, la mia prima vera dichiarazione d'amore: sino ad allora non avevo mai dichiarato il mio amore a nessuno.

 

Il mio migliore amico di una vita mi viene a trovare nella mia città universitaria, passiamo un piacevole pomeriggio in cui non fa altro che ripetermi che devo tornare a casa perché senza di me non è la stessa cosa, che devo vivere sempre accanto a lui perché siamo gli amici storici per eccellenza, di sera mangiamo una pizza, ci ubriachiamo come due scemi, ci addormentiamo come due bambini e il giorno dopo lui parte per tornare a casa. Un secondo prima che il treno partisse gli dico: mi piacciono gli uomini. (lo so, fa molto film, ma ero così spaventato che non volevo doverne affrontare lo sguardo).

Il treno parte e lui mi telefona:

 

F: Che ca++o hai detto prima?

R: Eh... ehm... ho detto che mi piacciono gli uomini. Mi sono innamorato di un uomo.

F: Ma che stai dicendo? Tu?

R: Si, io.

F: Sei una merda

 

Riattacca il telefono e iniziano una serie di messaggi molestissimi sul fatto che non sapesse più chi fossi. Io rimango allibito. Mi richiama dopo due ore:

 

F: Chi è? Me lo devi dire.

R: Ma chi?

F: Quello di cui ti sei innamorato.

R: Non te lo posso dire, ti arrabbieresti.

F: Se non me lo dici non ti guardo mai più in faccia. Me lo dovevi dire prima che ti piacevano gli uomini stronz. Chi è?

 

Io gli dico una serie di nomi di amici in comune che odiamo e lui sussulta ogni volta. Poi chiaramente smentisco ridendo, ma comunque ridendo di una risata isterica e imbarazzata, spaventato e balbettante)

 

F: Non lo so se ti posso essere ancora amico. Dimmi chi è.

R: E' uno che conosci e a cui vuoi molto bene.

F: Noooooooo (spaventatissimo) è xxxxxx.

R: No, ti posso solo dire che lo vedi tutti i giorni.

(serie di tira e molla)

R: Vive a casa tua.

(mi dice i nomi di tutti i suoi fratelli)

F: Sono io.

 

Così alla fine grazie a me ha abbattuto molti luoghi comuni e ha persino fatto sesso con un uomo. :)

 

Non so perché l'ho raccontato, ma è passato quasi un anno ed è un momento della mia vita in cui mi appresto a fare un cambio forte e radicale, un momento in cui credo che tenterò di vivere la mia sessualità (ma ancor di più la mia persona) in maniera completamente libera. Diciamo che quel primo coming out mi ha permesso di accettarmi prima di tutto con me stesso, nella mia intimità così da eliminare ogni paura. Mi ha cambiato radicalmente e penso che fosse un passo obbligato visto che mi struggevo (anche falegnameristicamente parlando) per lui da due anni senza aver mai detto nulla. Vi auguro di coming outizzarvi e di liberarvi com'è successo a me: INDIPENDENTEMENTE DALLA REAZIONE DELLA GENTE. Fatelo per voi, fate un coming out che sia soprattutto con voi stessi. :) (sembro un credente così XD)

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Cioè, fammi capire, il tuo amico si è scoperto gay? E adesso in che rapporti siete?

Comunque ti do ragione quando dici che il coming out è importante soprattutto per noi stessi, indipendentemente dalla reazione: apparentemente le persone a cui ho detto di essere gay hanno avuto reazioni positive, ma credo che nel profondo uno di loro debba ancora metabolizzare la notizia (penso sia gay ma non l'accetti del tutto).

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Non so cosa si è scoperto. Sta di fatto che abbiamo avuto una pseudorelazione (in cui lui si ostinava a dire di essere un etero che amava la mia amicizia, ma nulla più) durata sino a questo Novembre quando ha improvvisamente rigettato tutto, creandosi una nuova vita e allontanandomi in modo definitivo sia come amico che come amante. Insomma 'na merda, ma non posso fare altro che rispettarlo e andare avanti con la serenità che ne ho guadagnato (dal coming out al quale ne sono seguiti altri). Quel limbo non faceva per me.

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