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Letto e Interpretato


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Ogniuno di noi avra letto almeno un libro.

Propongo di scrivere il titolo del libro letto e quello che avete capito di esso,quall'era il messaggio che secondo voi autore avrebbe voluto trasmettere?

Ciò che leggiamo spesso viene interpretato in modo proprio,a seconda delle proprie esperienze,quindi i modi di interpretare un libro potrebbero essere infiniti.

Non chiedo di focalizzarsi solo su uno,ma vorrei che ogni uno dicesse in modo indipendente la propria interpretazione.Spero che sia sincera e che nessuno si metta a creticare.

Potremo cosi vedere dei testi dai punti di vista diversi.

A differenza dei topic indirizzati al libro singolo,spero che qui non venga condizionata la visione individuale.

Quindi,indicate per favore il titolo e ciò che pensate,tutti i voli di fantasia sono permessi(nei limiti del consentito)

:D

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Il Profumo di Patrick Suskind.

 

L'ho trovato bellissimo perché trovavo il protagonista di n fascino terribile e ho desiderato avere la sua facoltà di "giocare" con gli odori perché in fondo uno non ci pensa ma abbiamo cinque sensi e utilizziamo maggiormente la vista. Vedere un viso è bello, ma toccarlo ti lascia la sua impronta nella memoria: se è liscio, morbido, teso ecc. Spesso nei film mi si sn inumiditi gli occhi perché la scena era sottolineata da una musica bellissima ecc.

 

Il libro mi è sembrato la descrizione dell'essere umano dal punto di vista olfattivo. Il protagonista non ha odore => non è umano e non viene notato da nessuno, allora lui crea un profumo da umano (con ingredienti volgarissimi e schifosi) e sublima l'amore in un distillato. Voleva essere parte di noi e allo stesso tempo sopra di noi.

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Porto come esempio per questo topic il mio libro preferito, ovvero "Il ritratto di Dorian Gray".

 

Mi è piaciuta molto la trama e la dinamica dello svolgimento. Originale e particolare veramente. Il messaggio che io ho colto leggendo il libro è quello che non esistono limiti, barriere o confini che possiamo porre all'invecchiamento fisico e morale, e non possiamo scaricare su altri il peso della nostra coscienza e delle nostre scelte.

Noi siamo noi in quanto entità fisica e morale, e manteniamo la nostra integrità fino alla morte, con la responsabilità delle nostre azioni. Possiamo anche tentare di far sì che qualcun altro subisca la nostra sorte, ma prima o poi tutto si ritorcerà contro e subiremo il peso di quanto scaricato come un enorme macigno insormontabile.

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tre settimane fa su una bancarella che vendeva libri, vicino alla stazione di Napoli trovai un libro (in ottimo stato) e lo pagai 3 euro. Il ritratto di dorian gray... lo comprai e l'ho letto, un libro particolarmente stupendo... ogni capitolo è pura arte letteraria.

 

Secondo me da questo libro è possibile trarre 3 rappresentazioni che poi possono essere paragonate a tutti noi, la prima (Dorian Gray) la bellezza che tutti vogliamo, anche chi sotto sotto dice di essere appagato dal proprio corpo, resta affascinato se per strada incontra un bel ragazzo o ragazza. Chi si sente bello, vuole esser decantato di tale bellezza, la bellezza infondo non è altro che vanità... nel libro tra l'altro ho appreso che dorian non si era mai riflesso in uno specchio (particolare interessante) in quanto la bellezza che possedeva gli viene attribuita a parole e per mezzo del quadro. La vanità porta l'individuo a elevarsi sugli altri, a sentirsi vicino più a un dio che a un comune lavoratore.

 

la seconda chiave (basil il pittore) rappresenta l'amore, l'infatuazione...è la chiara rappresentazione della bontà dell'esser umano che appunto va contro alla prima quindi deve essere eliminata,appunto nel libro Basil muore per mano di Dorian Gray.

 

la terza chiave (harry wotton) la ragione, la persuasione della mente, è ciò lo si evince da tutte le citazioni che questo protagonista di Dorian Gray racconta e ammalia il protagonista stesso. La ragione asseconda la vanità, e proprio per questo che dal libro ho tratto una certa collaborazione. Difatti gli unici a restare amici fino alla fine sono wotton e dorian... se pur in dorian torna un briciolo di umanità ma ciò è troppo tardi per redimersi.

 

particolarmente interessante e la storia che ne scaturisce dietro l'intreccio delle tre figure, delle vicende personali di dorian legati ai propri amori e ai propri desideri, " chi è bello non ha di che preoccuparsi...può far tutto senza paura di nulla ". Particolarmente piacevole è stata la figura di Sybill Vane, che muore mostrandosi per quello che era in realtà e non per quello che recitava.

 

ora mi appresto a leggere il racconto di Sleepy Hollow e successivamente se riuscirò a reperire Intervista con il vampiro inzierò quello.

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  • 2 months later...

In questo topic voglio parlare di una cosa che mi pare piuttosto personale, insomma una interpretazione che non mi sembra scontata e forse nemmeno immaginata dall'autrice.

Mi riferisco alla saga di Harry Potter, che è di sicuro commerciale e a volte ha anche qualche particolare un pò ingenuo e scritto in maniera non perfetta, ma ha secondo me tanti spunti di riflessione oltre che essere piuttosto piacevole e appassionante.

Lo spunto di riflessione che mi ha stupito di più è il parallelo tra l'ascesa dei mangiamorte, il loro modo di insinuarsi al potere in maniera subdola, con la destra reazionaria (neofascisti e neonazisti) in Europa.

A volte quando lo leggo mi sembra quasi di leggere un libro di attualità travestito da fumettone

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Il signore delle mosche...

fino alla fine del libro ne ho tratto, ad ogni lettura, più o meno l'interpretazione classica che se ne da...

ma il finale m'ha lasciato con tanto amaro in bocca che ho cominciato a pensare che il messaggio del libro fosse: chi fa del male la passa franca in questo mondo oppure nessun adulto darà mai peso a quello che gli dirà un ragazzino, fosse anche una cosa gravissima, o, ancora, quello che capita nella società deve restare confinato e non esposto al pubblico (una sorta di i panni sporchi me li lavo da solo, e se non posso lavarli li seppellisco)...

a scelta...

resta forse il mio libro preferito di sempre, nonostante questa sensazione che mi da ad ogni lettura... o, forse, proprio grazie a questa.

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