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Incipit di un racconto


Dionysos

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Salve ragazzi, mi piacerebbe avere giudizi in merito al breve incipit di un mio romanzo/racconto. giudizi schietti e sinceri mi raccomando. grazie mille

 

Quella sera Maryan non si aspettava di provare un’emozione così forte. Il sangue che pulsava nel suo tenero cuore, irrogandone tutto il suo corpo stanco, batteva più forte del solito, così, irrefrenabilmente… senza che lei sapesse controllarlo. “E’ così – disse – l’anima è ministra del corpo, occupa un volume troppo grande da contenere in un ammaso di cellule indistinte che chiamiamo corpo. L’anima sensibile trabocca, cerca una via di fuga, e soffocata dalla realtà corporea che non le appartiene”. Al corso di Fiosiopatologia non aveva mai sentito parlare della stretta connessione tra anima e corpo di cui parlano gli sciamani. Quella sera non trovò una spiegazione razionale a quel nuovo meccanismo regolatore. Eppure la sua mente le mostrava un’immagine: un ragazzo giovane, quasi quanto lei, seduto a cavalcioni su una barca rovesciata, quasi sulla riva, dove le onde del mare vivono l’ultimo istante del loro corso eterno infrangendosi una sola volta, per sempre, in riva. Pensò di nuovo all’immagine dell’onda che si frange sulla riva: era una metafora degli istanti che compongono una vita; tutti tra loro interconnessi, ma mai sostituibili. L’irrepetibilità di ognuno di essi e eppure uno simile all’altro. Cominciò a chiedersi come sarebbe andata la sua vita se non avesse lasciato Gabriel per studiare Medicina a Roma. Probabilmente avrebbe avuto un forte debito verso se stessa a vita, probabilmente il fatto che Gabriel facesse il pescatore non sarebbe andato a genio ai suoi genitori, come se la professione o il mestiere di una persona ne misurassero l’indole. Non sarebbe mai stata felice, pensò, se avesse scelto di restare nel piccolo villaggio di Ostuni, non sarebbe mai stata l’eroina col camice bianco che tanto sperava. Gabriel non era più il suo tipo.

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Secondo me sei stato troppo sbrigativo...

 

Si capisce bene ciò che vuoi trasmettere, ma ti soffermi poco sulle descrizioni e sui dettagli,

che invece secondo me sono molto importanti, passando molto rapidamente da una situazione

ad un altra, come se tutto fosse in FORWARD.

 

Da quel che si può capire da queste poche righe, hai delle belle idee in testa, ma prova a

fornire loro più spazio ^_^

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E' un buon incipit (certo poi bisognerebbe vedere la storia per intero :D ), però secondo me hai sbagliato ad anticipare la storia (naufragata) della protagonista con Gabriel, potevi farne cenno dopo o, se importante ai fini della trama, svilupparla meglio più avanti.......l'impianto mi sembra solido, ma hai condensato un po' troppi elementi nelle prime righe :pilot:

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Mi associo ai commenti sul tempo, è troppo veloce e a me genera una leggera confusione che mi fa dire: Eh? O.o

E secondo me sbagli a fare considerazioni sulla vita nella prima mezza pagina, ma questa è una considerazione personale, pensa ad un racconto come ad una macchina; Parti piano, acceleri, acceleri, lasci l'acceleratore e pian pianino freni fino a fermarti. Nel mezzo puoi riaccelerare, ma se spari in quarta subito bruci tutto.

Magari potresti aspettare per dare le informazioni sul sogno ricorrente della ragazza, oppure rendere l'incipit persino più aggressivo aprendo direttamente nel sogno.

Comunque sia non è male, attento alle ripetizioni di parole come "corpo" e "corporale".

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Quella sera Maryan non si aspettava di provare un’emozione così forte. Il sangue che pulsava nel suo tenero cuore, irrogandone tutto il suo corpo stanco, batteva più forte del solito, così, irrefrenabilmente…

 

Questo è l'incipit di quanto hai scritto, il resto è già introduzione.

 

Il cappello introduttivo invece pare una terza di copertina, sai di quelle sinossi che si leggono prima di comprare un libro. AL contrario degli altri, secondo me dovresti giocare sul mistero. In tal senso la parte che si rifà al dominio dell'anima sul corpo eccetera, è sufficiente. Eviterei l'immagine del pescatore seduto cavalcioni sulla barca. Essa combacia poco con quella della protagonista che sta per terminare gli studi universitari da fuorisede e quindi presumo in una grande città. Senza contare poi che la trovo molto onirica come rappresentazione ... molto da paginone centrale di rivista gay :D

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