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Vendola piace ai gay?


Altair

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Altair esistono salutari via di mezzo tra il linguaggio colto e roboante della sinistra salottiera, a cui vendola un cuor suo vorrebbe appartenere, al celodurismo leghista. Banalmente quando io spiego l'ottica liberale alla persona media, ora sono attivissimo su liberalizzazione e mercato del lavoro, non è che mi metto a fare citazione di Einaudi o Friedmann, ne faccio un discorso come quello fatto con te nell'altro post, tra l'altro neanche particolarmente brillante, partendo dal valore assoluto della libertà, ma gli faccio capire i vantaggi che apporterebbe un nuovo sistema e i danni che crea quello attuale. Torno poi a ripetere che un atteggiamento comunicativo stile Vendola, che tra l'altro è iper-prolisso, è un grandissimo svantaggio per un politico, e qualunque persona che si occupa di comunicazione lo demolirebbe, anche perchè basterebbe leggere un libro di 50 pagine sulla PNL per capire quando ci sia di sbagliato.

Si possono apprezzare o meno le citazione e i ragionamenti che fa, io non li apprezzo, ma sbaglia a farli, poi è logico meglio uno che parla come Vendola che il Bossi di turno.

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Frollo il linguaggio colto dovrebbe essere un merito nonché

un segno di rispetto verso l'intelligenza dell'interlocutore.

 

Se il livello culturale medio degli italiani si è abbassato è

proprio per questa mentalità semplicista che mira a rendere

il cittadino medio non un uomo informato e consapevole della

realtà politica che lo circonda ma un burattino in balia di discorsi

banali e populisti che offendono la sua stessa razionalità.

 

E ciò è dimostrato dal successo di Grillo, che a suon di parolaccie,

ingiurie, falsità e maleducazione raduna il suo zelante gregge di pecore.

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Altair, non è un merito, è solo la tendenza storica della sinistra a mostrarsi "aristocratica", culturalmente superiore e molto molto retorica.

Ma è solo una posa, come è una posa ridicola dire che "gli italiani sono ignoranti, che il cittadino medio non è informato" e cose così.

 

Il livello culturale degli italiani non si è abbassato, come dimostrano studi e statistiche, ma è un problema di comunicazione.

Il popolo ha scarsa attenzione alle chiacchiere inutili, è demotivata e considera ogni politico quale una inutile macchina di parole senza fatti.

Ci sono problemi gravi in giro,si hanno problemi a pagare la bolletta, c'è da sopravvivere e certamente ha bisogno di percepire qualcuno che agisca, non che chiacchieri.

 

D'altro canto un politico deve vendere la propria idea agli elettori, e quindi ha bisogno di approcciare alla questione con attenzione assoluta, come soprattutto la Lega ha insegnato, e se magari oggi la Lega ha perso contatto per colpa della vendità dell'anima a Berlusconi, nel nord Italia è stata ed è ancora vista come quel partito che entra nelle fabbriche, che ascolta le esigenze della gente, che agisce per la gente.

 

Aldair, la sinistra culturale dei Vendola e dei Bersani ha perso completamente contatto con i lavoratori, con le fabbriche, e ha guadagnato consenso invece nella Chiesa e e nella media borghesia. Non è questo un segno che ci si è mossi nella direzione sbagliata, ovvero allontanandosi dal popolo?

 

Riguardo a Grillo, che tanto disprezzi, sappi che è grazie a lui e alla sua azione, spesso disordinata e non del tutto condivisibile, se però un certo tipo di politica si è mossa e si sono creati dei presupposti di novità

Intanto Grillo porta la gente a pensare e ad affrontare temi che altrimenti non sono parte della politica italiana. Temi come inquinamento, energia, ripartizione di quote latte, lavoro. Non lo farà in maniera esatta, il suo è a volte un incitare la folla disordinatamente, ma se la gente pensa oggi più a sinistra è certamente grazie a lui, non certo grazie a Bersani e compagni dalla bella parlantina ma senza alcun contatto con la realtà.

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Altair sono sicuro che hai capito che ciò che dico non è quello a cui tu hai risposto.

Torno a ripetere si possono tenere discorsi alti e pieni di contenuti utilizzando un linguaggio composto e normale, senza dover eccedere in colorite espressioni. Il modo di comunicare di Vendola fa solo in modo che l'elettore non capisca il messaggio e si senta frustato dalla supponenza di chi glielo comunica.

La politica non può pretendere di fornire strumenti comunicativi ed espressivi, o tanto meno un background culturale composito, all'elettore, ma deve rendere fruibile anche a quest'ultimo concetti spesso ardui e difficili, senza cadere nella facile retorica, e tal proposito esistono svariati esempi.

La consapevolezza il cittadino tra l'altro la acquisisce non attraverso i discorsi dei politici, soprattutto quando è privo degli strumenti per decodificarli, che sono inevitabilmente di parte, ma attraverso lo studio e l'informazione quotidiana, anche se lo scarso orizzonte nazionale di giornalismo valido certo non aiuta.

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La verità, Korio è che il livello culturale si è effettivamente abbassato.

 

Lo dimostrano le statistiche, e lo dimostra l'attenzione che il popolino riserva a personaggi cone

Grillo, Bossi o Berlusconi.

 

Avere dei modelli culturali di riferimento, avere una cultura e delle competenze in questo paese è diventato un demerito.

 

Non significa perdere il contatto con gli strati più deboli della società (operai, impiegati...), bensì saperli tutelare con competenza

e cognizione di causa.

 

Quando noi dicevamo che levare l'ICI sarebbe stato la rovina degli enti locali e dei servizi venivamo tacciati come borghesi sofisticati

non attenti ai problemi reali dei cittadini... i discorsi populisti del tipo tagliamo le tasse risultano ovviamente più appetibili di discorsi più

sofisticati del tipo razionalizzamo la pressione fiscale. E i risultati di queste politiche, o meglio di queste non-politche li stiamo subendo

oggi...

 

Il politico deve essere una persona competente non deve essere l'uomo della strada, non deve parlare come una persona che ha fatto si

e no la terza media.

 

Grillo poi è il massimo dell'ipocrisia, critica la politica quando lui stesso fa il poltico e vive di politica. Ha definito Vendola "culattone", ha millantato

falsità inaudite, parla dei problemi senza individuarne le cause. Quali presupposti di novità si sono mossi con Grillo? Io da lui non ho visto altro

che critiche, volgarità e qualunquismo. Tanta voglia di parlare dei problemi ma zero voglia di risolverli. Per non parlare del fatto che il suo show è

un business che gli fa guadagnare centinaia di migliaia di euro.

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Eh, mannaggia! Ma che dirà mai questo Vendola di tanto astruso?

Io ho ascoltato un paio di comizi e avevo la sensazione

che tutte le persone presenti capissero perfettamente quello che diceva;

a giudicare dall'età media degli spettatori, avevano tutti almeno il diploma.

 

L'unica cosa che Vendola fa e che altri politici non fanno

è l'utilizzo frequente di metafore e l'avvicinare tra loro dei termini

non logorati da locuzioni frequenti.

 

Le "ebbre parole di fraternità" sono un linguaggio poetico, poco politico;

ma solo un idiota non sa cosa significhi "ebbro" o "fraternità".

 

A me non piace il "meridionalismo" di Vendola

che molto spesso somiglia a una insofferenza verso il Nord

e ovviamente il suo Cattolicesimo (da cui discendono tutti gli altri suoi difetti;

dal fatto di non appoggiare il matrimonio gay all'appoggio a Don Verzè)

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Altair ti assicuro che i problemi degli enti locali non sono derivati dall'abolizione dell'ICI sulla prima casa, perchè per l'80-90% è stata restituita dai trasferimenti statali, semmai sono stati i tagli successivi ad aver creato problemi non da poco. Poi io dico, sento tutti i sindaci dire dovremo alzare le tasse per mantenere i servizi, ma mai nessuno che abbia mai detto preferisco razionalizzare i servizi, e alcuni servizi comunali sono veramente inutili, e mantenere ferme le tasse. Questo discorso io lo feci in campagna elettorale e venni quasi mangiato vivo. E' sempre questione di scelta, poi che la sinistra fa discorsi sofisticati di razionalizzazione della spesa perchè veramente mi cadono i testicoli(voglio essere particolarmente salottiero), viste le scelte dei governi di centrosinistra, tra cui l'ultimo governo Prodi che sembrava retto dal principe Giovanni. In italia la verità, cosa tra l'altro ammessa anche da Monti, è molto più semplice alzare la pressione fiscale anzichè ridurre il perimetro dello stato.

Non apro il discorso per il quale siamo arrivati dove siamo ora semplicemente per non aprire il vaso di pandora che scatenerebbe un OT con effetti catastrofici sull'ecosistema del forum.

Senza citare personaggi esteri, ma ad esempio Casini, Fini, Veltroni, pur avendo stili comunicativi molto diversi, non parlano a livello terza media ma comunicano comunque idee importanti.

 

Almadel purtroppo il meridionalismo è una caratteristica del 90% dei politici del mezzogiorno, ennesimo difetto che rende vendola inadeguato per una coalizione di centrosinistra che lavori in ottica maggioritaria.

 

P.s./Ricordiamoci anche della sua fastidiosa S sibilante^^

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Altair ti assicuro che i problemi degli enti locali non sono derivati dall'abolizione dell'ICI sulla prima casa, perchè per l'80-90% è stata restituita dai trasferimenti statali

 

Trasferimenti erariali per l'80-90%? Non mi risulta.

 

viste le scelte dei governi di centrosinistra, tra cui l'ultimo governo Prodi che sembrava retto dal principe Giovanni

 

Con i governi di centrosinistra il debito ha ridotto il proprio incremento, addirittura l'ultimo governo Prodi

ne ha visto una diminuzione dello 0,4% mentre quello D'Alema un -0,7%.

 

http://www.repubblic...-governi/1.html

 

Il meriodionalismo di Vendola è funzionale ai suoi obiettivi elettorali in Puglia, anche se bisognerebbe

ascoltare uno dei suoi comizi a Milano a sostegno di Pisapia per capire quanto non vi sia da parte sua

alcuna disaffezione verso il settentrione.

 

 

EDIT: secondo diversi economisti pare che una delle cause dell'aumento del debito nell'ultimo governo Berlusconi

sia proprio l'abolizione dell'ICI.

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Allora il danno erariale alle casse dello stato dall'abolizione dell'ICI non è mai stato calcolato, alcuni dicono sia stato una botta tremenda altri dicono che sia stata una bottarella, ma c'è stato, ed è stato generato proprio dalla compensazione in trasferimenti fatti dalla struttura centrale. Non so se riesci ad averla ma qualora potessi prenditi la documentazione economica di un comune qualsiasi e vedrai che c'è stata in media una compensazione all'80% dell'ICI. Inoltre ci sarebbe una discorso etico sulle tassazione del patrimonio, che personalmente non condivido.

Il problema principale dei comuni al giorno d'oggi, soprattutto al settentrione, non è rappresentato tanto dai tagli, dall'abolizione dell'ICi ora reintrodotta come IMU, quanto dal patto di stabilità, che è pensato veramente male.

Altair guarda che i governi prodi e d'alema hanno ridotto il debito solo in proporziona al PIL e mai in assoluto, infatti hanno sempre generato un decifit finale, ma tra l'altro si parlava di razionalizzazione della spesa cosa che nessun governo ha finora fatto, anzi tutti hanno aumentato la spesa corrente e la spesa sociale e ammazzato la spesa per investimenti. Quindi onestamente io questa tua favoleggiata razionalizzazione della spesa proprio non so dove tu l'abbia vista.

 

A tal proposito per tornare IT cito anche la brillante gestione dell'economie della regione puglia fatta dai Governi Vendola, che ha differenza di quel che dice il governatore più pagato d'italia, ha aumentato in maniera spropositata i tributi locali.

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Altair guarda che i governi prodi e d'alema hanno ridotto il debito solo in proporziona al PIL

 

E ti sembra poco? Di cosa si sta parlando da 6 mesi a questa a parte?

 

razionalizzazione della spesa cosa che nessun governo ha finora fatto

 

In realtà si, i costi della politica ad esempio (auto blu, mezzi di trasporto vari, costi di gestione...)

sono stati molto più bassi durante di governi di csx.

 

ha aumentato in maniera spropositata i tributi locali.

 

Si chiamano "politiche per la crescita", e dai risultati in termini di competitività direi che sono

serviti e anche molto.

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Il meriodionalismo di Vendola è funzionale ai suoi obiettivi elettorali in Puglia, anche se bisognerebbe

ascoltare uno dei suoi comizi a Milano a sostegno di Pisapia per capire quanto non vi sia da parte sua

alcuna disaffezione verso il settentrione.

 

Eh, appunto...

Io l'ho sentito a Padova e non si tratta di "disaffezione"

quanto piuttosto di "diffidenza"

(Disse: "Spero che mi sparerete perché sono terrone"

Un po' come se io in un comizio in Sicilia dicessi:

"Sono Veneto! Per favore giù le lupare!")

 

Stessa cosa si dica per la "espugnazione di Milano"

con la quale ha litigato con Pisapia.

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Altair in questi sei mesi si sta parlando di tutto, ma ve per la maggiore una diminuzione in termini assoluti, anche per via del rientro forzoso dal debito che dovremo fare per via dell'accordo intergovernativo che sarà ultimata a breve. A più riprese si è anche parlato di riduzioni shock, da 400 miliardi e più, del debito da finanziarsi in modo via via differenti in base a chi lo propone.

Altair la razionalizzazione non c'è stata perchè se risparmiavano su una parte eccedevano in altre e lo dimostra l'esistenza di deficit vari e l'aumento progressivo della spesa corrente dello stato, che in un'ottica di razionalizzazione è la prima a venir tagliata.

 

"Si chiamano "politiche per la crescita", e dai risultati in termini di competitività direi che sono

serviti e anche molto. "

Tutte le politiche per la crescita in effettuate in puglia sono state finanziate attraverso i fondi comunitari, che Vendola a saputo utilizzare(cose che in italia a quanto pare sia molto complicato fare), mentre l'aumento dei tributi è stato usato per ripianare il deficit sanitario e aumentare ancora una volta la spesa corrente. Come dopo avermi detto che le tasse sono politiche per la crescita direi di smettere qua la discussione per evitare enormi OT e anche perchè adesso farei un pò fatica a prenderti sul serio.

 

P.s./Come avrai avuto modo di capire l'aumento delle tasse lo considero deprecabile anche moralmente, il mio giudizio negativo quindi è duplici e non solo di carattere prettamente pratico.

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Sinceramente ogni volta che sento Vendola penso che abbia delle idee politiche degne di questo nome,

mentre ascoltando anche altri leader del centro-sinistra, mi viene in mente che ora come ora c'è una gran confusione, e sono veramente pochi i politici che sanno offrire delle idee innovative per questo periodo così particolare della storia ... O comunque che diano l'idea di avere una visione d'insieme...

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privateuniverse

La penso come Almadel e Hume: Vendola è forse la cosa che mi piace di meno del suo partito (per il quale voto da quando si è costituito). So che è una posizione minoritaria, ma non mi piacciono i personalismi, i leaderismi, i capi carismatici, i salvatori della patria, anche perché questo tipo di leader politici, da Craxi a Pannella, da Berlusconi a Bertinotti, hanno fatto solo danni.

 

Di Vendola non mi piace il linguaggio astruso e inutilmente complicato. A me piacciono i discorsi piani e concreti; da questo punto di vista Monti mi rappresenta perfettamente.

 

Gran parte delle critiche che sono state espresse in questa discussione riguarda due aspetti. Il primo sono le posizioni, a quanto pare ambigue, di Vendola sui diritti degli omosessuali. Premesso che questa tematica ormai mi appassiona assai poco, sono d'accordo con chi ci vede del tatticismo, tuttavia sia Vendola sia, più in generale, SEL, su questi temi sono molto meno ambigui di un PD o di un Di Pietro (quello che, ve lo ricordo, sui Dico cambià idea, letteralmente, da un giorno all'altro). Questo perché, con tutti i suoi difetti, SEL è un partito che un minimo di cultura politica e di ideologia ce le ha, e non è, almeno non ancora, un partito personale (Di Pietro) o un'accozzaglia di gente che dice tutto e il contrario di tutto (il PD).

 

Il secondo aspetto per cui viene criticato è il suo essere cattolico. Per me è una contraddizione, ma guardo alla sostanza delle posizioni. Preferisco un Vendola cattolico, con la contraddizione che questo comporta, a un Pannella laico; allo stesso modo in cui preferisco la cattolica Bindi alla laica Bonino. I politici ormai li valuto per il complesso delle loro posizioni. Preferirei che Vendola si astenesse dai toni misticheggianti per i motivi spiegati all'inizio, ma questa è un'altra cosa.

 

Un'ultima considerazione a proposito del Vendola "gay represso". Vendola era dichiaratamente omosessuale e non si nascondeva neanche oltre vent'anni fa, quand'era un dirigente dell'FGCI (l'organizzazione dei giovani comunisti, per i più giovani). All'epoca i personaggi pubblici dichiaratamente omosessuali si potevano contare sulle dita di una mano, per non parlare dei politici. I politici gay sono assai poco rappresentativi, ma ancora meno lo sono quelli che, se non fosse per il loro orientamento sessuale, nessuno conoscerebbe. Due esempi? Grillini e la Concia.

E, allora, dieci, cento, mille Vendola.

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Vendola è fino ad oggi quello che fa da "collante" al suo partito che altrimenti non esisterebbe, di lui mi piace soprattutto il linguaggio, finalmente uno che parla con termini "elevati" e non il linguaggi da osteria di Bossi, Grillo, Di Pietro, Brunetta e chi più ne ha più ne metta ai quali siamo stati abituati negli ultimi dieci anni. Il saper parlare fa già il 50% di un politico.

Come governatore mi sembra uno dei migliori, anche se non ci vuole molto, ma va considerato che attualmente i presidenti di regione del sud sono di livello nettamente più alto di quelli del nord (dove ci sono residuati fascistoidi come Cota, nullità come Zaia ed Errani, ruderi della politica come Formigoni e Burlando), anche Lombardo e Scoppelliti mi sembrano ottimi presidenti di regione.

Io spero che il prossimo leader della sinistra sia lui e non Bersani, come idee è nettamente più inserito nella sinistra europea moderna e non nostalgica (a differenza di Bersani), lo vedo molto vicino a Blair e Zapatero.

Condivio infine l'ultimo post, vero che non ha sfruttato l'essere gay per fare carriera politica a differenza di quanto fatto da Grillini (che non lo considererebbe nessuno) o della Concia (con frequentazioni alquanto discutibili).

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Il paragone può essere fatto solo con la Concia ( Grillini è stato un militante

gay prima che un politico di partito )

 

La retorica di Vendola funziona, quindi non può essere astrusa o complicata,

il problema è che spesso copre una mancanza di proposta politica o una certa

fumosità ( problema cioè di linea più che di parola )

 

Su chiesa e questione omosessuale invece Vendola è stato chiarissimo. Ma a

nostro svantaggio

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Onestamente la cosa più apprezzabile di Vendola è proprio aver fatto coming out agli inizi della carriera politica e aver faticato, probabilmente il doppio, per costruirsi una posizione di rilievo. Le uscite a posteriore che molti apprezzano che siano in qualsiasi campo, possa essere politico come Westerwelle, oppure un esempio più nota come Tiziano Ferro in ambito musicale, mi lasciano sempre molto freddo.

 

@@Fabius81: Molti governatori del Nord ti possono non piacere a livello personale ma se sanno far funzionare la regione e mettere in campo iniziative valide il merito gli va riconosciuto, e onestamente paragonare Formigoni(cota e Zaia sono su da troppo poco veramente) a qualsiasi amministratore del mezzogiorno mi pare una blasfemia.

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Frollo premesso da noto una sottile vena di nordismo nelle tue parole.

 

Da centrista, quindi assolutamente indifferente ai battibecchi terroni-polentoni che fanno tanto anni '80,

ti posso dire con assoluta certezza che Formigoni è uno dei peggiori governatori che abbiamo in Italia,

(forse lo supera solo la nostra Poleverini) e la sua giunta composta da personaggi come Nicole Minetti,

Franco Nicoli Cristiani o Pellicano (una indagata, due arrestati), ne denota l'onestà e la dignità politica.

 

Non andiamo poi ai vautarne le politiche... anche perché si andrebbe OT.

 

Comunque tanto per "gettare acqua sul fuoco", vi allego il programma di SEL (Frollo tu non lo leggere che

ti potrebbe venire l'orticaria! :D)

 

http://www.sinistrae...lo-e-programma/

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I politici gay sono assai poco rappresentativi, ma ancora meno lo sono quelli che, se non fosse per il loro orientamento sessuale, nessuno conoscerebbe. Due esempi? Grillini e la Concia.

 

Scusate l'OT ma questa frase secondo me non si può sentire.

Intanto dire che Grillini è un politico conosciuto solo per il suo orientamento sessuale mi sembra un po' assurdo. Magari sei tu che lo conosci solo per quello. Ma Grillini è impegnato politicamente dai suoi primissimi anni di superiori. E successivamente è stato un militante gay che tra le altre cose ha fondato arcigay.

 

Se proprio vogliamo questo discorso può più o meno valere per la Concia. Anche se io non ne condivido i toni negativi. Ma c'è da dire che anche lei è stata politicamente impegnata fin da prima del suo CO.

 

Inoltre non capisco l'astio per i politici gay che spendono gran parte del loro operato nella battaglia per i nostri diritti civili.

 

Per tornare in topic Vendola da quanto ho sentito dire è un buon governatore di regione. Da quel punto di vista mi convince. Per quanto concerne i nostri diritti non lo vedo affatto come un politico in grado di incidere particolarmente.

Non lo disprezzo, ma nemmeno lo amo particolarmente.

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privateuniverse

Scusate l'OT ma questa frase secondo me non si può sentire.

Intanto dire che Grillini è un politico conosciuto solo per il suo orientamento sessuale mi sembra un po' assurdo. Magari sei tu che lo conosci solo per quello. Ma Grillini è impegnato politicamente dai suoi primissimi anni di superiori. E successivamente è stato un militante gay che tra le altre cose ha fondato arcigay.

 

Se proprio vogliamo questo discorso può più o meno valere per la Concia. Anche se io non ne condivido i toni negativi. Ma c'è da dire che anche lei è stata politicamente impegnata fin da prima del suo CO.

 

Inoltre non capisco l'astio per i politici gay che spendono gran parte del loro operato nella battaglia per i nostri diritti civili.

 

Per tornare in topic Vendola da quanto ho sentito dire è un buon governatore di regione. Da quel punto di vista mi convince. Per quanto concerne i nostri diritti non lo vedo affatto come un politico in grado di incidere particolarmente.

Non lo disprezzo, ma nemmeno lo amo particolarmente.

 

Non so quanti anni hai tu, ma io di Grillini, come personaggio pubblico, ho cominciato a sentir parlare almeno venti anni fa. Quindi, tanto per cominciare, non credere di poterti mettere dare lezioncine a me sul fatto che "Grillini ha fondato l'ARCI Gay" (della serie: chi se ne frega).

 

Vorrei che tu mi citassi delle posizioni politiche significative di Grillini su argomenti diversi da quelli riguardanti gli omosessuali. Io non ne ricordo: di conseguenza, si tratta di politici che hanno costruito il loro ruolo politico sul fatto di essere omosessuali. La stessa cosa vale per la Concia, ma non per Vendola.

 

La considerazione è a margine, ma l'essersi impeganti poltiicamente nelle associazioni per gli omosessuali, dal mio punto di vista, nel giudizio su un politico non costituisce un particolare titolo di merito, soprattutto se un politico ha fatto soprattutto quello e a maggior ragione considerata l'assoluta incapacità dell'"associazionismo omosessuale" di spostare alcunché nel nostro paese (il che mi fa pensare che sia servito soprattutto a promuovere, in qualche misura, le carriere politiche dei suoi esponenti, più che a qualsiasi altro scopo).

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Fin da quando quest'ometto è apparso al grande pubblico per le sue cariche politiche e in concomitanza dell'essere gay non ho MAI sentito nè il bisogno di appoggiarlo, nè di consideralo.

Questo è per alcuni motivi che adesso provo ad esporvi:

 

Innanzi tutto il modo in cui Vendola vede il concetto di omosessualità a giudicare dalle sue parole e dal suo programma politico appare debole, figlio di un epoca in cui l'omosessualità doveva essere vissuta giustificandola agli occhi propri, della società e del proprio credo. Il fatto stesso che Vendola continui a ricercare una continuità tra cattolicesimo e diritti omosessuali indica come quest'uomo sappia ben poco di religioni, di diritti civili, dell'auspicabile divisione tra stato e chiesa e, infine, su che basi sia costruito il credo cattolico. La religione non è una favola che possiamo far finire a piacere nostro. Il credo religioso o lo si sposa o lo si rigetta. Non si possono piegare le regole di una religione a proprio piacimento rendendo leggittimo ciò che si è quando il codice interno alla stessa dichiara l'omosessualità un peccato capitale. Non si può far ricorso a degli stratagemmi per far dire all'apostolo Paolo l'esatto contrario di quanto avesse affermato così come, anche nei casi più rosei, si può obbligare l'istituzione di un concilio per decretare la leggittimità del proprio orientamento sessuale. La religione non è un governo ad elezione popolare. Che Vendola continui a ricercarne la comprensone, l'appoggio o anche la sola collaborazione la dice lunga sul conflitto che ancora sussiste nel proprio programma politico e forse in lui stesso.

 

Il secondo motivo è che esiste una cosa coalizione che Vendola potrebbe sposare per rendere credibile la propria campagna e istituire finalmente una svolta alla nazione: I RADICALI. A differenza di Vendola, questi personaggi politici hanno una chiara definizione di cosa sia la libertà individuale, il diritto alla scelta e all'autodeterminazione.Il conservatorismo di Vendola servirebbe a moderare le ali troppo eccessive dei radicali che, coninuamente alla ricerca della leggitimità si sono resi poco credibili alimentando lo spauracchio degli italiani mentre il chiaro spessore morale e la bellezza dei principi della Bonino esalterebbero la causa omosessuale al governo leggittimandola in modo definitivo.

Dato che questo tipo di coalizione si è dimostrata inesistente nei piani di Vendola (che invece si avvicina pericolosamente all'ultimo orrore ancora scorrazante in politica di sinistra, la Bindi) io non ho nemmeno tempo da perdere di fronte ad un altro timido tentativo di parlare della nostra causa tra l'altro quando anche lui si è mostrato il solito politico di sinistra.. tante parole che, al momento dei fatti, muoiono sotto il peso dei tanti, ma tanti, compromessi.

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Noto che si parla continuamente del concetto "tutto fumo e niente arrosto".

 

Vivete in Puglia per caso? Su che base valutate un partito che non ha avuto ancora accesso al parlamento?

 

Cosa dovrebbe o potrebbe fare di più?

 

Illuminatemi.

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La gestione pugliese l'ho seguita, e pur riconoscendo alcuni meriti che Vendola ha avuto sicuramente, traspare nel suo modo di governare il primato dello stato rispetto al privato, l'impostazione ideologica su certi temi(vedesi l'accordo firmato con Enel riguardo al fotovoltaico), e l'utilizzo della spesa pubblica come motore di sviluppo.

Ovviamente non sto neanche a dirti la distanza che separa me e lui, e su cosa dovrebbe fare, o in molti casi non fare.

 

P.s./ Se vuoi qualche caso concreto di dove reputo abbia fatto bene e dove hai fatto male sai bene che sono disponibilissimo.

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La mia domanda era rivolta più che agli elettori di destra, a quelli di sinistra.

 

Tu hai un metro di giudizio completamente diverso, una diversa ideologia di fondo.

 

Ad esempio per me il fotovoltaico è una cosa meravigliosa, per te un'opera del demonio

 

 

No io mi riferivo a coloro che, pur mantenendo quella linea di pensiero dicono: "non ha fatto abbastanza".

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Il problema delllo smaltimento dei rifiuti è un problema serio ad oggi la differenziata non è ancora entrata nella cultura di molte regioni italiane ( tra queste metto la mia, la Campania le fantomatiche ecoBalle dicono qualcosa ;) ), spesso in questi rifiuti non è raro trovare tracce di metalli pesanti,il fotovoltaico è un buon sistema ma la sperimentazione deve andare avanti,sono partiti alcuni progetti sull'eolico in Calabria e anche nella mia stessa regione , ma il problema rimane l'opposizione di alcune comunita' locali che si oppongono a questo tipo di progetti( adottati tra l'altro su larga scala in Danimarca e negli Usa).

Per tornare in tema posso dire che Vendola divide e non unisce non è piu' iscritto a nessuna associazione di diritti, personalmente la Concia non mi dispiace,non conosco tutto il suo iter da politico e la sua storia , pero' si è sempre spesa per il mondo Lgbt non dimenticando da dove viene, è vero la legge sull'omofobia è stata bocciata ma se non fosse per lei neanche se ne sarebbe discusso in Italia( quando invece in Inghilterra si viene licenziati per omofobia),in aggiunta vorrei dire che il suo compagno Eddy è stato assunto alla regione Puglia come grafico,il famoso scandalo delle escort ha coinvolto uno degli imprenditori che Vendola conosceva,dalla sua si puo' dire che all'Europride vi ha partecipato questo per rispondere proprio a tutte quelle critiche che sono state dette nella discussione.

@@Altair per risponderti sull'italiano medio guarda questo video birichino ;) di Capatonda

http://www.youtube.com/watch?v=hEoq0xb6l6Q

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privateuniverse

Innanzi tutto il modo in cui Vendola vede il concetto di omosessualità a giudicare dalle sue parole e dal suo programma politico appare debole, figlio di un epoca in cui l'omosessualità doveva essere vissuta giustificandola agli occhi propri, della società e del proprio credo. Il fatto stesso che Vendola continui a ricercare una continuità tra cattolicesimo e diritti omosessuali indica come quest'uomo sappia ben poco di religioni, di diritti civili, dell'auspicabile divisione tra stato e chiesa e, infine, su che basi sia costruito il credo cattolico. La religione non è una favola che possiamo far finire a piacere nostro. Il credo religioso o lo si sposa o lo si rigetta. Non si possono piegare le regole di una religione a proprio piacimento rendendo leggittimo ciò che si è quando il codice interno alla stessa dichiara l'omosessualità un peccato capitale. [...] Che Vendola continui a ricercarne la comprensone, l'appoggio o anche la sola collaborazione la dice lunga sul conflitto che ancora sussiste nel proprio programma politico e forse in lui stesso.

 

Se alludi a quella volta che Vendola ha affermato di ritenere di poter convincere la chiesa cattolica ad ammorbidire la propria opposizione al riconoscimento delle coppie dello stesso sesso concordo con te.

Se, invece, la critica riguarda la pretesa di Vendola di conciliare il suo orientamento sessuale con la sua fede religiosa, per quanto possa essere d'accordo con te sul fatto che si tratti della pretesa di tenere insieme due cose tra loro incompatibili, mi sembra che la cosa abbia poca rilevanza. Vendola e, più in generale, SEL, sono favorevoli a un riconoscimento pubblico delle coppie dello stesso sesso e, più in generale, hanno posizione laiche sulle questioni rilevanti da questo punto di vista. Quindi, a me pare che la fede cattolica di Vendola, che io non mi permetto di giudicare pur non pensandola come lui, non si traduca affatto in un atteggiamento clericale né da parte di Vendola, né da parte di SEL. Sulla base di questa considerazione, a me pare un elemento irrilevante, perché quello che conta non è la fede religiosa del singolo, quanto le ripercussioni politiche di questa.

Per intendersi, molto meglio il cattolico Ricasoli, che sulle questioni politiche la pensava da laico, dell'ateo Craxi, che fece una politica semiclericale.

 

Il secondo motivo è che esiste una cosa coalizione che Vendola potrebbe sposare per rendere credibile la propria campagna e istituire finalmente una svolta alla nazione: I RADICALI. A differenza di Vendola, questi personaggi politici hanno una chiara definizione di cosa sia la libertà individuale, il diritto alla scelta e all'autodeterminazione.Il conservatorismo di Vendola servirebbe a moderare le ali troppo eccessive dei radicali che, coninuamente alla ricerca della leggitimità si sono resi poco credibili alimentando lo spauracchio degli italiani mentre il chiaro spessore morale e la bellezza dei principi della Bonino esalterebbero la causa omosessuale al governo leggittimandola in modo definitivo.

Dato che questo tipo di coalizione si è dimostrata inesistente nei piani di Vendola (che invece si avvicina pericolosamente all'ultimo orrore ancora scorrazante in politica di sinistra, la Bindi) io non ho nemmeno tempo da perdere di fronte ad un altro timido tentativo di parlare della nostra causa tra l'altro quando anche lui si è mostrato il solito politico di sinistra.. tante parole che, al momento dei fatti, muoiono sotto il peso dei tanti, ma tanti, compromessi.

 

Mi riallaccio al punto precedente.

Pannella e la Bonino ostentano la loro laicità ma sono stati alleati di Berlusconi, della Lega Nord e del CCD nel 1994. Non so cosa farmene di sedicenti laici che, quando si arriva al dunque, si sono alleati con partiti che rappresentavano, e rappresentano, la quintessenza di quel che di clericale e di retrivo c'è nella politica italiana. Faccio presente che il CCD del 1994 annoverava tra le sue file anche i detestati Giovanardi e Mastella. E non si tratta solo di una cosa del passato: gli ammiccamenti di Pannella e della Bonino a Berlusconi non sono cessati neanche negli ultimi anni, basti pensare a quando Pannella affermò che era disposto ad allearsi indifferentemente con la destra o con il centrosinistra per le regionali del 2005, al sostegno al PD (con tutto ciò che, di compromissorio, il PD ha rappresentato sui temi della laicità dello stato) nelle elezioni del 2008, per continuare con le numerose occasioni in cui, dal 2008 ad oggi, l'"opposizione" di Pannella a Berlusconi ha avuto di ammiccante e ambiguo (ultimo, ma non unico, episodio, il voto su Cosentino di pochi giorni fa).

 

Dieci, cento, mille volte meglio il Vendola cattolico sul piano personale e laico in politica, dei Pannella e della Bonino la cui laicità, è tanto sbandierata ed esibita quanto velleitaria, oltre che contraddetta dai loro comportamenti concreti.

 

(E la vera natura di questa laicità è attestata dal comportamento di quegli ex pannelliani che, una volta passati concretamente con Berlusconi, la buttano tranquillamente alle ortiche, vedasi gli esempi di Capezzone e di Quagliariello).

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