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[Wanderingwolves] Coming out con amico.


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Cerco di farvela il più breve possibile, perchè col mio amico ci ho parlato probabilmente un'ora o forse più, ma sono veramente stanchissimo, quindi ve la farò brevissima.

 

 

E' un coming out che non mi aspettavo di fare, ma oggi è stata una giornata di quella da ricordare per anni, in negativo.

Giusto per darvi un'idea, fra le miriadi di altre cose, mi sono volate 3 bottiglie di vetro addosso ( fortunatamente senza conseguenze) e ho danneggiato ( non gravemente) anche l'unico notebook che ho.

 

Nel posto dove l'avoro c'era una serata musicale ed ero stressatissimo già di mio, mal di testa medio e come detto questa storia delle bottiglie che mi sono rovinate addosso e del pc danneggiato.

Dopo circa una mezz'ora è arrivato un ragazzo di quelli da innamorarsi, e con tutto quello a cui avevo già da pensare, ci si è messo di mezzo anche lui.

Ovviamente non potevo ne fissarlo ne dare nell'occhio, ne tentare un approccio o parlarne a qualcuno ( non sono dichiarato con nessuno).

 

Inssoma, avevo davvero bisogno di parlare con qualcuno in generale della giornata orrenda e di come stavo e mentre tornavo a casa a piedi, ho pensato che ne avrei parlato con questo amico, perchè alla fin fine, ci siamo sempre stati vicini in situazioni problematiche.

 

 

Gliel'ho detto via msn ( non avevo alternativa, al momento non vivo nemmeno in Italia).

 

Ne abbiamo parlato come detto per più di un'ora, ma per riassumere quello che mi ha risposto, vi copio alcune righe che mi han veramente fatto apprezzare quello che ha scritto e pensa :

 

 

"

che poi è assurdo, per quanto mi riguarda non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di specificarmi la tua sessualità... le etichette sessuali servono solo per ferire e creare problemi

il problema è che 'ste "etichette" sono anche radicate nei cervelli, in modo inconscio ormai direi :/

tu sai come / se dirlo

può anche essere una cosa che conserverai per te e per poche persone "

 

Sono veramente molto molto felice di averne parlato con lui, ora so che ne valeva la pena e che probabilmente è stato meglio cosi, invece di aspettare alcuni mesi, come mi ero imposto.

 

 

Perdonate errori vari di grammatica, battitura o punteggiatura, sono veramente stanchissimo.

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Wanderingwolves il tuo racconto riassume quello di cui io sono pienamente convinto e spero che il mondo gay cui appartengo lo capisca presto. E' finita l'era delle battaglie. Oramai tutti sanno che siamo nella società ed ovviamente sempre ci saranno persone razziste.

In un mondo oramai multietnico, dove l'uomo nero, giallo verde o blu è ovunque, credete che la xenofobia non esista più, che le discriminazioni non esistano più? Tutti sappiamo bene la risposta. NO. Credete sia così perchè non ci sia stata sufficiente lotta e battaglia di rivendicazione? NO. Le persone razziste ci sono e sempre ci saranno, più o meno concentrate sulla base di caratteri locali e storici. Pensate che ci siano ancora battaglie da fare? Per me è NO anche questa risposta.

Ed il perchè ce lo dice l'amico di Wandering. La sessualità delle persone non deve fregare più niente a nessuno. Come un etero non deve andare a sbandierare ai quattro venti che è etero, così dobbiamo cominciare a fare noi. Basta etichettarci con gli altri facendo Coming-out anche col postino. Basta autoghettizarci. Viviamo la nostra vita con "naturalità" come la vivono tutti. Poi, a chi staremo sulle palle pazienza. Anche in Spagna dove essere gay non frega più a nessuno e nessuno ci fa più caso con chi cammini mano nella mano, puoi sempre trovare il razzista di turno.

In Italia purtroppo la componente religiosa rema da sempre a nostro sfavore. Oltretutto è spesso bigottismo ipocrita di persone ben lontane dall'essere pure e caste. Conosciamo tutti bene chi erano i paladini della "Famiglia" dello scorso governo, divorziati, pluritraditori, puttane e puttani. Non dobbiamo più rivendicare un orgoglio gay con sguaiate manifestazioni di ribellione. Dobbiamo solo ottenere un ampliamento di diritti civili in uno stato laico. Non aspettiamoci di essere amati a suon di lotte, da chi ci detesterà per Dna religioso.

Un integralista resta tale a vita.

L'amico di wandering dice una ennesima cosa giusta:"può anche essere una cosa che conserverai per te e per poche persone".

E' così che deve essere: lo diciamo a mamma e papà, lo diciamo ai fratelli ed alle sorelle, lo diciamo agli amici cari. Poi nella società dobbiamo agire direttamente senza se e senza ma. Chi ci vedrà mano nella mano col nostro ragazzo, farà i suoi ragionamenti. Ma un istante dopo ritornerà a pensare ai guai della propria vita e se ne fregherà di averci visto.

Se tutti noi cominciassimo a girare mano nella mano col nostro compagno, verremo in pochissimo tempo in assuefazione alla società, al pari di quando girando per strada si vede un punk, un emo, un dark o un qualunque tizio con un wc sotto il braccio. La loro volontà di distinguersi a tutti i costi dalla o nella società è morta e sepolta perchè: Nessuno ci fa più caso.

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mamma mia, che fortuna che hai ad avere un amico che ti capisca così bene, soprattutto senza inscenare drammi o non parlarti più solo per il tuo orientamento sessuale! purtroppo è vero, nella nostra società esistono ed esisteranno sempre quei buzzurri razzisti che hanno paura di quello che secondo loro non è normale (ma poi chi stabilisce cosa è normale?)e che si divertono a dare fastidio a chi già è sommerso di problemi per conto suo. complimenti a te per il coraggio nel dichiararti e al tuo amico per la maturità dimostrata!

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Bah, in realtà di coraggio non parlerei, quello ci vorrà più avanti quando arriverò a fare i prossimi coming out, quelli ragionati e "premeditati".

 

Insomma, questo l'ho davvero tirato fuori da disperato, stavo davvero male e ho avuto varie problematiche pesanti in passato, e se non lo avessi tirato fuori, probabilmente sarebbe andata molto molto peggio.

 

insomma,era davvero una di quelle situazioni in cui l'unica cosa che vorresti al mondo è parlare e piangere, e io ho fatto entrambe le cose ( la seconda cosa prima dalla disperazione e dal malessere e dopo dalla felicità e sorpresa che quello che le parole riportate in op mi han trasmesso).

 

per il resto, per la questione del "coming out generale" ora ho ancora le idee confuse, quindi non saprei come esprimermi.

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  • 4 months later...
wanderingwolves

Ritorno su questo forum e sopratutto su questo topic per parlare di qualcosa per cui non so come comportarmi.

 

L'argomento principale è il coming out con la famiglia, o meglio con 2 componenti della famiglia.

 

Diciamo che il perchè dei soli 2 componenti, preferirei tenerlo privato.

 

In ogni caso, avevo deciso di fare coming out il prossimo fine settimana, questo più per un incastro di fiducia perosnale più che altro.

Solo che specialmente con la pasqua la situazione in casa è diventata molto molto più complicata del solito ( perchè già incasinata di suo).

So che mia sorella è veramente sull'orlo della depressione e per quanto si faccia forza, è abbastanza pesante la situazione in cui si trova.

 

Mia madre dalla sua ha una situazione anch'essa parecchio fastidiosa e che in quest'ultimo periodo si è appunto aggravata ed è diventata anch'essa più pesante da sostenere.

 

Dal mio canto, avrei scelto il prossimo fine settimana perchè sarebbe stato l'unico modo per parlarne faccia a faccia con entrambe, prima di partire e andare fuori per alcuni mesi per lavoro ( dopo essere tornato da un anno fuori da meno di due mesi).

 

Ora, vivendo la situazione, mi rendo conto di quanto dal canto mio sarebbe egoistico andare avanti nonostante tutto con il mio coming out,non perchè so come la prenderebbero, assolutamente, ma semplicemente perchè sarebbe un grosso stress in più ( in ogni caso) da dargli.

 

Non vorrei aspettare, vorrei parlarne a loro ora, però so davvero che la situazione è ben più che grave.

 

Che fare ?

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Alla fine ho fatto coming out con mia sorella e mia madre, proprio stasera.

 

 

Avevo detto a entrambe che avrei dovuto parlargli prima di partire per alcuni mesi di lavoro fuori.

 

Oggi abbiamo cenato assieme e dopo ho chiesto ad entrambe di uscire in macchina, proprio perchè volevo parlare con loro.

Mi son messo alla guida, ed avendo già deciso di parlarne subito e direttamente, senza giri di parole, ho detto qualcosa che somiglia un po' a questo :

 

 

" Voglio che mi ascoltiate e quando avrò finito parlerete voi e sarò disponibile a rispondere a tutte le vostre domane. Siccome non mi piace fare giri di parole ve lo dico subito : mi piacciono anche i ragazzi. L'ho capito circa due anni fa e circa 6 mesi fa l'ho accettato. Sono quello che comunemente si definisce bisessuale e voglio vivermi la cosa, perchè la vita è mia ed è una sola, e non è nemmeno cosi lunga. Essendo bisessuale, avrei potuto in qualche modo evitare di dirvelo, ma non l'ho fatto perchè, se mi conoscete bene, sapete che ciò che mi fa soffrire di più al mondo è mentire e tradire la mia etica e il mio senso di giustizia, insomma, non volevo vivere una menzogna, ne tantomeno un " non detto". Credo sia importante nella vita, assumersi le proprie responasbilità e fare le scelte che ci rendono felici, nonostante tutto e tutti. Non mi sto facendo troppi problemi per la cosa, me la vivrò serenamente e ho intenzione, dopo questo periodo di lavoro, di dirlo in giro un po' a tutti, anche perchè potrà essere una sorta di prova del fuoco per testare amicizie e conoscenze varie. Non ho più intenzione di nascondere niente e se mai avrò una relazione, la persona con cui starò sarà un ragazzo, non il mio amico.

Al momento ho alcuni dubbi solo sulla questione famiglia e in generale sul "futuro sentimentale", non so come pensare al concetto di famiglia e non so se avrei la testa e la voglia, in caso fosse necessario, di afforntare un discorso di famiglia con genitori dello stesso sesso o se in futuro dovessi scegliere un genere rispetto ad un altro, proprio per questioni familiari, ho finito, se avete domande, fate pure."

 

 

 

Mia sorella mi ha fatto un discorso molto più ampio, in generale sulle scelte, sul diritto di essere felici e sul fatto che io debba scegliere da solo, ciò che penso sia meglio per me, discorso che è andato avanti per un bel po' e abbiamo finito per divagare.

 

Mia madre ha mostrato chiare perplessità, ma nessuna reazione negativa, solo un po' di preoccupazione perchè mi ha visto fin troppo convinto di ciò che voglio. Ho sentito la voglia di proteggermi da parte sua, in alcune sue affermazioni, ma come detto, nulla di preoccupante.

Ha dei dubbi su cui conto di poter lavorare pian piano, ma ciò non mi spaventa, anzi, credo solo che migliorerà il nostro rapporto.

 

Insomma, un coming out andato benissimo,forse anche per come mi sono posto io e in generale per il mio carattere.

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Hai fatto bene a parlare con loro.

Alla fine mi sembra sia andata bene.

Credo che la cosa migliore che tu possa fare per loro è mostrarti forte e sereno della tua sessualità.

Se riescono a capire che per te non è un problema credo che loro assimileranno la cosa molto più tranquillamente.

Un po' di pazienza, il tempo e il dialogo credo vi aiuteranno a superare ogni incomprensione a riguardo.

 

Per ora ti dico solo complimenti!

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  • 6 months later...
wanderingwolves

Dopo tanto tempo, torno per parlarvi di un coming out e una situazione relativa che non è andata bene, a differenza dei precedenti.

 

Il coming out è avvenuto con una persona che consideravo mio amico, in un momento di mia grande debolezza emotiva per una serie di situazioni relativamente recenti che mi hanno fatto passare un momento davvero nero.

 

Insomma, mentre gli riassumevo il mio estremo malessere e una serie di situazioni e avvenimenti che mi avevano reso l'ultimo periodo un vero inferno sulla terra, ho deciso di parlargliene, nonostante sapessi della sua fede cristiana e delle sue opinioni sull'argomento, con la mentalità del " tanto con tutta la merda che mi sta arrivando addosso, nemmeno sentirei una reazione negativa" e la speranza del " magari con il coming out di un amico vicino proverà a mettere in discussione la sua visione sull'argomento".

 

Fattostà che dopo il coming out stesso ( e un po' il riassunto di altre mille situazioni volendo anche più " gravi ") gli ho chiesto cosa ne pensava, e lui mi ha detto che aveva bisogno di metabolizzare, perchè oltre al CO si era parlato anche di situazioni pesanti,

Insomma, per un motivo o per un altro, non ritorniamo più sull'argomento, e non ne parliamo effettivamente per un bel po', apparte qualche accenno o qualche battutina idiota da parte sua che io prendevo come un'attitudine friendly sua verso la cosa, che non voleva però manifestare attivamente.

Dopo un po' di tempo di questa situazione, mi sono ritrovato di fronte un articolo interessante e ben scritto sull'omosessualità e il solito argomento del " contro-natura" che poi è sempre stato il suo punto fisso sull'argomento

Potrei tirar fuori un drammatico " NON L'AVESSI MAI FATTO!", ma, col senno di poi, ringrazio me stesso di averlo fatto e aver dato inizio allo shitstorm che mi ha portato a tagliare il rapporto. Dopo che gli ho postato lo stesso articolo, lo ha guardato velocemente e poi ha cominciato istericamente a ridicolizzare e insultare istericamente, sia me che il tizio che l'aveva scritto, con argomenti che avevano senso solo per lui. Dopo pesanti "battutine" ho staccato le comunicazioni con lui per metabolizzare la reazione e in generale per capire che cosa volevo farne di tale rapporto. Dopo più di una settimana che non gli avevo parlato, l'ho contattato e gli ho spiegato che per me, la sua reazione è stata molto fuori posto e inutilmente aggressiva e che mi ero conto che, sia con il passare del tempo e maggiore consapevolezza della mia sessualità, sia con l'aiuto di altri amici, avevo capito che avrei avuto bisogno di non avere limiti in un rapporto di amicizia e che se avesse voluto continuare il rapporto, avrei avuto bisogno di discuterne civilmente quando sarebbe stato pronto. Per tutta risposta mi ha fatto capire che non avrebbe retto l'argomento e che avrebbe continuato a provocarmi, finendo poi per insultarmi perchè " non riesco a sopportare che nella vita ci sarà qualcuno che mi provocherà/insulterà e che dovrò avere la forza di reagire invece di fuggire dalle situazioni". Io gli ho spiegato che da un amico mi aspetterei supporto, più che provocazioni e insulto e che vista la sua chiusura mentale, preferivo fare a meno della sua amicizia, nonostante durasse da anni.

 

Fortunatamente ho qualche altra persona con cui parlarne e che mi ha supportato e fatto capire che, se non posso essere me stesso con le persone a cui voglio più bene e che dovrebbero volermi più bene, allora dovrei chiudere questi rapporti, senza farmi problemi per " la perdità", dato che loro ci saranno sempre.

 

Inoltre, ora avrei davvero voglia di incontrare qualche ragazzo e magari avere una relazione, solo che non ho idea (sexads a parte) dove incontrare ragazzi ad Ancona, dato che la comunità LGBT qui pare inesistente : /

 

Qualche consiglio ? magari qualcuno della zona qui sul forum?

Edited by wanderingwolves
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Fortunatamente ho qualche altra persona con cui parlarne e che mi ha supportato e fatto capire che, se non posso essere me stesso con le persone a cui voglio più bene e che dovrebbero volermi più bene, allora dovrei chiudere questi rapporti, senza farmi problemi per " la perdità", dato che loro ci saranno sempre.

 

Queste persone, secondo il mio parere, hanno più che ragione;

 

Tu hai fatto il primo passo, e per niente facile, peraltro. Ti sei confidato con lui, che credevi essere tuo amico. Lui, invece, da come ho capito, al posto di apprezzare il tuo gesto, ha cominciato a ridicolizzarti, riempiendoti di battutine stupide.

 

Tu hai diritto ad essere te stesso. Perdipiù hai anche altri amici abbastanza maturi, che ti sono vicini; se lui non vuole accettarti, lascialo andare per la sua strada. Il problema è suo, non tuo.

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Non perderci nemmeno tempo su ste cose, a parlare con i muri non ci ricavi nulla, tanto prima o poi ci pensa la vita

a svegliarli dall'ottusità in cui vivono. Comunque complimenti per i C.O. , un in bocca al lupo per tutto il resto ; )

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  • 4 weeks later...
wanderingwolves

Avevo accennato in chat che avrei scritto qualcosa, e questo qualcosa è appunto un CO.

 

Un CO inaspettato però, figlio di una situazione tanto strana quanto "goffa".

In ogni caso, come alcuni sapranno, sono andato a Berlino a vedere la mia band preferita, contando come sempre sull'ospitalità di un amico tedesco che conosco da qualche anno ormai.

Amicizia nata in modo poco convenzionale, ossia, tramite videogiochi. Quest'amico veniva spesso a giocare in un server che gestivo e assieme a un suo altro amico, erano ormai frequentatori assidui del server. Fattostà che dopo un bel po' di mesi tale amico mi dice che sarebbe venuto in vacanza in Italia, alchè io incuriosito io gli chiedo dove e per quanto tempo. " to cut a long story short " lui andava in Toscana e gli proposi di ospitarlo e fargli vedere la mia zona per un paio di settimane, lui accettò e da li è nata la nostra amicizia, fatta di scambi di ospitate, io in Italia e lui in Germania appunto.

 

Fattostà che, ieri eravamo di fronte a facebook ( il mio) e parlavo a vari amici italiani del concerto e dei vari dettagli dello stesso, alchè, un tizio strambo che ho conosciuto a scuola di svedese quando vivevo in Svezia, mi contatta cosi " Hi gay man, how are you?" chiudo imbarazzato la finestra e liquido la cosa con un " ah, don't worry, that's a stupid guy" e nell'imbarazzo continuo a fare ciò che stavo facendo.

Siccome era abbastanza tardi, dopo aver visto un film siamo andati a dormire, dato che stamattina alle 6 e 30 mi ha accompagnato alla fermata del bus per l'aeroporto ( gentilissimo).

Alchè la notte dormo male e penso se dirglielo o meno, ma poi mi ricordo della promessa che ho fatto a me stesso e decido che la mattina dopo gliel'avrei detto.

Insomma, alle 6 e 30 di mattina, appena usciamo da casa gli spiego che il tizio è si stupido ma io sono bisex e che lo stavo dicendo anche a lui, spiegandogli la cosa della promessa a me stesso.

Lui poretto la prima volta che ho detto non c'ha capito nulla e non riusciva a seguirmi, e quindi ho dovuto ripetere tutto, alla seconda volta mi ha capito e mi ha detto semplicemente " oh, that's okay with me, no problem" e gli ho spiegato dell'amico con cui non mi parlo più dopo aver fatto CO, amico che conosceva anche lui.

Insomma, nonostante l'abbia preso bene lo vedo un po' teso ( o forse solo un po' rincoglionito dall'orario, dal fatto che ha una mezza influenza ecc) ma continuiamo verso la fermata.

Quando arriviamo, poco prima di separarci lo saluto e mi augura buon viaggio e mi fa "" well, thanks for telling me then".

Insomma, un coming out che non mi aspettavo assolutamente di fare, ma che fortunatamente è andato bene. : )

Edited by wanderingwolves
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