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Mancuso: DIECI nomi di politici omosessuali non dichiarati e omofobi


coeranos

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Scusami se mi permetto icefall, ma credo che ai tuoi abbia fatto effetto semplicemente perchè se la notizia fosse vera loro non li avrebbero più presi in considerazione per un eventuale voto, non per la loro evidente incoerenza, ma semplicemente perchè gay. Ovviamente non dico che sia così per i tuoi genitori, li ho presi come spunto per una riflessione. Lo dico per il semplice fatto che a quanto pare questa iniziativa mi sembra abbia portato solo a questo. Non hanno smascherato l'incoerenza di certi politici, ma hanno solo divulgato dei pettegolezzi che comunque, mi pare di capire, giravano già negli ambienti locali. O ancora peggio, la gente li prenderà in simpatia perchè li ritiene "sotto attacco" o "vittime", in quanto non ci sono state prove, ma solo una semplice lista inutile.

 

Quindi sono d'accordo anche io con coloro che affermano il fallimento dell'iniziativa, anzi han peggiorato le cose.

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Fabio Castorino

Anche Pontifex (ma non li avevano arrestati per stalking?) ha voluto dire la sua:

 

 

http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/8950-i-gay-pubblicano-una-lista-dei-politici-gay-omofobi

 

 

I GAY PUBBLICANO UNA LISTA DI POLITICI GAY OMOFOBI

 

Un blog pirata ha diffuso alle 10 di venerdì 23 settembre una lista con dieci nomi di presunti politici gay ma omofobi. L’iniziativa, secondo gli autori del sito, serve a «riportare un po’ di giustizia in un Paese dove ci sono persone che non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e agli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva». Il blog annuncia anche che a questi nomi potrebbero seguirne altri di ecclesiastici, personaggi dell’informazione e, ancora, politici. Numerose sono state le reazioni dei personaggi di spicco dell'ambiente, residuati bellici di Sodoma e Gomorra, fra cui cito le seguenti tratte dal sito di Repubblica on line: "LA REAZIONE DEI GAY- Nei giorni scorsi, all’annuncio dell’iniziativa, la stessa comunità gay era apparsa spaccata. «Un modo estremo di fare battaglia politica» boccia l’idea la deputata Pd Paola Concia intervenendo a Radio 24 nel corso di Melog. «È un modo che a me, che sono anni che faccio una ...

... battaglia alla luce del sole, non è mai venuto in mente, non fa parte della mia cultura», aggiunge.

Contro l’iniziativa anche Paolo Patanè, presidente dell’Arcigay: «Un’operazione spregevole», che «inganna la legittima rabbia delle persone gay, lesbo e trans esasperate dall’assenza di rispetto e delle leggi. Chi ha promosso una operazione di questo tipo ha usato la rabbia e la disperazione della gente».

«È sbagliato fare una lista di nomi, violando la privacy delle persone anche se, in alcuni casi, si tratta di omofobi patentati che fanno una politica senza coerenza con la propria identità» interviene con una nota Franco Grillini, responsabile diritti civili e associazionismo dell’Idv. Parla di un «boomerang nei confronti della lotta per i diritti civili delle persone omoaffettive» Enrico Oliari, presidente di GayLib (gay di centrodestra) e membro dell’assemblea nazionale di Futuro e Libertà.

Diversa invece la reazione di Aurelio Mancuso, esponente del mondo gay italiano. «È il frutto dell’indignazione di chi quotidianamente subisce violenze e insulti» commenta. E aggiunge: «Mi sembra curioso che alcuni abbiano definito l’operazione una “macchina del fango”. Ma perché, se uno dice ad un altro che è gay di cosa lo sta accusando? Ci vuole coerenza». Mancuso è considerato una sorta di «ispiratore morale» della lista. A luglio, infatti, aveva promesso: «Smaschereremo tutti quegli omosessuali invisibili, politici, preti, uomini e donne di potere, che per nascondersi si accaniscono pubblicamente contro le libertà e i diritti delle persone omosessuali». Poi, aveva ricevuto una email dai blogger autori della lista che gli annunciavano l’iniziativa".

 

La morale della faccenda è solamente una:

- Gesù dice che tutti coloro i quali procurano scandalo ai bambini e ai semplici d'animo meglio farebbero a ... (citazione: "Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare". Matteo 18,6 e Marco 9,42);

- l'omosessuale, sia esso uomo o donna, che pratica sesso contro natura in privato compie sì un abominio e un gravissimo peccato, ma è responsabile solo di se stesso e della propria anima;

- l'omosessuale, sia esso uomo o donna, che propaganda il sesso contro natura e lo pratica, non solo si auto condanna all'inferno per l'abominio di cui si rende protagonista (salvo conversione, pentimento e astinenza), ma è doppiamente coplevole perché scandalizza i puri ed i bambini, quindi è demoniaco secondo logica cattolica ortodossa;

- l'omosessuale, sia esso uomo o donna, che pubblica liste come su indicato è colpevole 4 volte. Lo è per la sodomia praticata, lo è per lo scandalo che genera, lo è perché è pettegolo e iracondo, lo è perché turba l'animo di chi vive un problema serio e cerca di contrastarlo (almeno a parole).

V. De Blasis

Introduzione tratta dal sito di AGERECONTRA.

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lo è perché turba l'animo di chi vive un problema serio e cerca di contrastarlo (almeno a parole).

 

l'espressione "almeno a parole" è molto eloquente! e anche molto azzeccata.

In pratica dà ragione agli autori dell'outing: non importa l'orientamento sessuale, basta fare l'omofobo e sei a posto :)

 

E' veramente inquietante questo sito, comunque...

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La cosa che mi fa un po' sorridere è tirare in ballo la "coerenza" come pretesto per dare il via a questa sorta di caccia alla streghe. Si può pretendere ancora della coerenza da questa classe politica che in decenni di "disonoranti" voltagabbana ha venduto le terga (intellettualmente parlando) per i propri porci comodi?

 

Trovo tristissimo che tra omofobia e omosessualità alla fine quello che insozza la carriera sia l'omosessualità presunta piuttosto dell'omofobia conclamata; ma si sa che queste sono conquiste della società di cui il teatrino della politica italiana rimane un grottesco riflesso.

 

Seppure ci fossero state le prove, a me sarebbe rimasta l'impressione che il principale capo d'imputazione percepito dalla massa non era l'omofobia o l'incoerenza, ma l'essere omosessuale.

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Esatto, Silver. Avrebbero guardato il dito e non la luna. Sob. Oltretutto quest'iniziativa è servita per far passare l'omosessualità agli occhi di molte persone come un'arma da scagliare, come "fango", come dispetto, con l'astio di chi vuol colpire, insomma la solita connotazione negativa.

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Sicuramente la gente comune avrà considerato questa specie di lista di proscrizione un pettegolezzo piccante, che se ne frega del discorso omofobia, (che magari non sa nemmeno precisamente cos'è) e di quello della coerenza politica.

Questa iniziativa molto discutibile, perché viola la privacy e lo fa senza uno straccio di prova, getta solo discredito sui gay.

La gente comune penserà che i gay sono ricattatori spietati e vendicativi, inoltre prenderà più in simpatia Berlusconi, che anche se coinvolto in storie di escort almeno porta avanti la bandiera del maschio latino (insomma della serie: meglio Berlusconi che fr***, per parafrasare la Mussolini).

Quindi si è data ancora più credibilità a Berlusconi

 

 

I politici omofobi diffideranno ancora più dei gay e saranno ancora più omofobi

 

Essere gay ancora una volta passa come una cosa squalificante, paradossalmente.

 

Se l'iniziariva fosse andata a buon fine (cosa impossibile) sarebbe passato il messaggio, per la gente comune, che il politico si era dimesso perché era gay, non perché omofobo.

 

Insomma, non è stata affatto una buona idea. Né mai sarebbe potuto esserla.

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Io purtroppo devo interessarmene dal momento che ne va

della fiducia dei mercati verso di noi, della credibilità in sede

di negoziazione diplomatica, del fatto che un politico ricattabile

è un politico manovrato e che cariche pubbliche vengono

ricoperte in cambio di favori sessuali e non per merito.

 

Sta' pur certo che se Berlusconi ed il suo governo avesse fatto le riforme promesse fin dal lontano 1994, soprattutto quella dell'amministrazione pubblica in generale e fiscale in particolare, se avesse veramente saputo ridurre il debito pubblico almeno tendenzialmente con un cospicuo surplus di bilancio, se avesse saputo ridurre o annullare il deficit annuale con provvedimenti di contenimento degli sprechi causati dalle rendite di posizione della classe politica, tutti compresi e nessuno escluso, come insegnano, se pur ce ne fosse bisogno, il "sistema di Sesto san Giovanni" e l'opposizione comune all'abolizione delle provincie, alla vendita delle società partecipate, alla riduzione dei parlamentari e dei loro incredibili privilegi, stai pur certo che i mercati se ne fregherebbero delle puttanelle del presidente del consiglio.

 

Certo l'assegnazione di cariche pubbliche come favori è impresentabile, ma non è certo un'esclusiva né berlusconiana né italiana (vedi le recenti polemiche nella "puritana" Inghilterra per l'impiego di portaborse dei parlamentari affidato ai loro familiari ed amici, naturalemnte a spese del contribuente). D'altronde, che si assegni la carica pubblica alla propria igienista dentale piuttosto che all'amica particolare od all'amico del cuore od al sostenitore fedelissimo fino "all'effusione del sangue", non è poi una gran differenza se l'interessato/a è una testa di cazzo ed è irrilevante se è una persona assennata e competente. Basta scorrere l'elenco di ministri e sottogretari e grandi commissari dei governi passati e presenti, statali e locali, non solo quello di Berlusoni, per vedere che cosa imbarchino i politici, anche quelli ritenuti seri ed incorruttibili (vedi Tremonti).

 

Alla fine credo che l'essenziale sia l'azione di governo; se uno sa governare, si possono chiudere, se pur di malavoglia, gli occhi su tante cose. Se uno governa male o non governa del tutto, anche il fiore inavvertitamente colto in una zona vietata gli sarà rimproverato.

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Sta' pur certo che se Berlusconi ed il suo governo avesse fatto le riforme promesse fin dal lontano 1994, soprattutto quella dell'amministrazione pubblica in generale e fiscale in particolare, se avesse veramente saputo ridurre il debito pubblico almeno tendenzialmente con un cospicuo surplus di bilancio, se avesse saputo ridurre o annullare il deficit annuale con provvedimenti di contenimento degli sprechi causati dalle rendite di posizione della classe politica, tutti compresi e nessuno escluso, come insegnano, se pur ce ne fosse bisogno, il "sistema di Sesto san Giovanni" e l'opposizione comune all'abolizione delle provincie, alla vendita delle società partecipate, alla riduzione dei parlamentari e dei loro incredibili privilegi, stai pur certo che i mercati se ne fregherebbero delle puttanelle del presidente del consiglio.

 

 

E' questione di un governo inerme piegato dal clientelismo

che regge l'attuale maggioranza e che per questo motivo

non riesce ad attuare riforme strutturali, una situazione

di incertezza e instabilità che il presidente del consiglio

non fa che pubblicizzare, i mercati ne risentono eccome.

 

 

Certo l'assegnazione di cariche pubbliche come favori è impresentabile, ma non è certo un'esclusiva né berlusconiana né italiana (vedi le recenti polemiche nella "puritana" Inghilterra per l'impiego di portaborse dei parlamentari affidato ai loro familiari ed amici, naturalemnte a spese del contribuente). D'altronde, che si assegni la carica pubblica alla propria igienista dentale piuttosto che all'amica particolare od all'amico del cuore od al sostenitore fedelissimo fino "all'effusione del sangue", non è poi una gran differenza se l'interessato/a è una testa di cazzo ed è irrilevante se è una persona assennata e competente. Basta scorrere l'elenco di ministri e sottogretari e grandi commissari dei governi passati e presenti, statali e locali, non solo quello di Berlusoni, per vedere che cosa imbarchino i politici, anche quelli ritenuti seri ed incorruttibili (vedi Tremonti).

 

 

La differenza è che all'estero e nei nostri partiti

di opposizione, in linea di massima, ci si dimette

nel caso di simili scandali (vedi il ministro della difesa

tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg dimessosi per aver

copiato la tesi di laurea o il ben noto caso Marrazzo)

 

Alla fine credo che l'essenziale sia l'azione di governo; se uno sa governare, si possono chiudere, se pur di malavoglia, gli occhi su tante cose. Se uno governa male o non governa del tutto, anche il fiore inavvertitamente colto in una zona vietata gli sarà rimproverato.

 

L'occhio io non lo chiudo. Un politico che si rende

ricattabile sarà manovrato dall'esterno e non rappresenterà

più la volontà popolare del suo elettorato ma quella del suo ricattatore.

Inoltre simili scandali minano la credibilità di un paese sullo scacchiere

internazionale, né indeboliscono l'immagine (il che ha ripercussioni forti

sull'industria del turismo e non solo) e infine alimentano la spirale di

clientelismo politico, in questo caso basato su favori sessuali. Sarà

anche vero che la Minetti potrebbe essere una persona competente,

ma rimane il fatto che è stata selezionata tenendo conto degli interessi

del pene di Berlusconi e non dei cittadini della regione Lombardia.

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A tutto questo io aggiungerei l'insolenza veramente antipatica di questi "incompetenti" a paragonarsi con i nomi che hanno fatto la storia d'Italia. L'ultima che ho sentito è stata della Santadeche? che paragonava alle bungagirl fatte eleggere dal Berluscotto, nientedipopodimenoche NILDE IOTTI perché, seconod lei, avrebbe fatto carriera solo perché amante di Togliatti ... no comment.

 

In ogni modo, tornando al punto "diritti gay", purtroppo questa serie di giuste osservazioni non servono, in quanto l'omofobia è spalmata lungo tutto l'emiciclo istituzionale.

 

Potrei sbagliarmi, ma credo sia stato Montanelli a scrivere che la deficienza democratica italiana favorisce l'ingerenza vaticana nella vita della repubblica.

 

Secondo me, solo una democrazia forte e quindi eticamente giusta, potrà veramente discutere di diritti civili in modo laico. E con sto carrozzone de riciclati non si va da nessuna parte ... tranne a messa la domenica.

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E' questione di un governo inerme piegato dal clientelismo

che regge l'attuale maggioranza e che per questo motivo

non riesce ad attuare riforme strutturali, una situazione

di incertezza e instabilità che il presidente del consiglio

non fa che pubblicizzare, i mercati ne risentono eccome.

 

Appunto! è questione dei difetti del governare, non degli eccessi dell'andare a puttane....

 

La differenza è che all'estero e nei nostri partiti

di opposizione, in linea di massima, ci si dimette

nel caso di simili scandali (vedi il ministro della difesa

tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg dimessosi per aver

copiato la tesi di laurea o il ben noto caso Marrazzo)

 

Non esagererei troppo con la purezza dei nostri vicini e lontani e su quella dei nostri partiti d'opposizione stendo un velo pietoso.... Comunque l'andar troppo a puttane o puttani di sesso definito o incerto è una cosa diversa dal compiere reati. La questione quindi, se ti riferisci a Berlusconi, semmai varrebbe nel caso di sfruttamento della prostituzione (che però non mi pare sia stato contestato) o dell'abuso di autorità (che però mi pare sia stato escluso). Comunque anche nel caso di reati, parliamoci chiaro: ai mercati interessa poco o niente. Ai mercati interessa se l'Italia è in condizioni di ripagare i debiti fatti, se è in condizioni di crescere, se è in condizioni di tenere la concorrenza estera. Il resto sono cose che possono essere gravi agli occhi degli Italiani, ma che sono irrilevanti nel giudizio dei mercati. Certo che se all'inettitudine a governare si aggiunge un'immagine sgradevole, se non peggio, bene non è.

 

L'occhio io non lo chiudo..

 

Ma per me fa' come vuoi..... Sappi che però uomini perfetti non esistono e tantomeno politici perfetti, visto che per arrivare in alto sono necessari molti compromessi, non sempre confessabili. Se cerchi la perfezione, ti consiglio di rifugiarti nella filosofia, non nei filosofi però, dato che anch'essi sono uomini imperfetti....

 

Un politico che si rende ricattabile sarà manovrato dall'esterno e non rappresenterà più la volontà popolare del suo elettorato ma quella del suo ricattatore.

 

Rimane il fatto che a me interessa quel che un politico fa, non perché lo faccia...

 

 

Sarà anche vero che la Minetti potrebbe essere una persona competente, ma rimane il fatto che è stata selezionata tenendo conto degli interessi del pene di Berlusconi e non dei cittadini della regione Lombardia.

 

Anche qui: a me interessa come uno (una) governa, non perché sia stato messo (messa) a governare da chi l'ha scelta. Se una è stata aggregata al governo o messa in lista elettorale perché scopava bene con il capo lista, ma poi ci sa fare nel governo, francamente che sia stata una puttana o anche semplicemente l'amante del capo, a me interessa poco. E viceversa non mi rallegrerebbe l'idea che qualcuno fosse stato scelto sperando che governasse bene, se poi si dimostrasse un imbecille emerito.

Comunque non penserai, vero, che gran parte di quelli che sono inseriti nelle liste dei partiti (di qualunque partito) e quindi ricevono poi incarichi di governo o di sottogoverno siano scelti per capacità, esperienza, intelligenza ecc. ? Di solito sono scelti perché sono fedeli al capopartito o capocorrente o maneggione di turno. Poi per fortuna e per caso qualcuno è anche bravo. Ma certo si tratta di eccezioni. La nostra classe politica è complessivamente piuttosto disastrosa ed incompetente, anche quando vorrebbe mostrarsi volenterosa e competente. Forse sarebbe meglio fare come il Belgio, che pare vada molto bene benché sia da un anno senza governo ed abbia un debito pubblico maggiore del nostro rispetto al PIL.

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A me pare che solo noi gay ci siamo scandalizzati per questa storia.

E la privacy, e il "metodo Boffo", e "poi se la prendono con noi" e "sarà un boomerang", eccetera...

per una notizia che è stata quasi interessante per mezza giornata...

 

Se i politici fossero stati di Sinistra (tipo Marrazzo)

sarebbe stato un argomento ghiottissimo per un paio di mesi.

Ma - essendo di Destra, senza la grancassa televisiva -

l'interesse è stato più o meno zero.

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- l'omosessuale, sia esso uomo o donna, che pubblica liste come su indicato è colpevole 4 volte. Lo è per la sodomia praticata, lo è per lo scandalo che genera, lo è perché è pettegolo e iracondo, lo è perché turba l'animo di chi vive un problema serio e cerca di contrastarlo (almeno a parole).

 

 

Non immaginavo che creare scandalo fosse un peccato. La Bibbia dice qualcosa a proposito del gossip?

E, per quanto riguarda l'ultima frase: internatelo.

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