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Rapporti intergenerazionali


CodiceaBarre

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non so ziguli io ti ho detto come la vedo io....con ciò non ti sto dicendo che sono contrario ai rapporti con una grossa differenza di età, ma sicuramente li trovo molto difficili. io per esempio se mi trovassi a 60 ad avere un ragazzo di 40 che deve passare il temp a pensare al mio diabete o cose del genere, mi dispiacerebbe molto per lui e arei in mondo di non essere un peso per lui.(da ciò dico che la cosa non mi piace). per il fatto del denaro (non so lo so che ci sono casi e casi, ma in generale accade quello che ti ho detto).

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Ziguli ha scritto:

 

ma che vuol dì? Solo perché un ragazzo non ha avuto il padre non vuol dire che deve cercarlo nel partner più grande.

Nessuno andrebbe a letto/si innamorerebbe del proprio padre, perché cercarlo nel partner.

La cosa fa ribrezzo.

 

 

 

@Ziguli

Non parlavo di ragazzi che "non hanno avuto il padre". Il padre c'è sempre, anche se non si sa chi è, a differenza della madre...

Parlavo del rapporto che ha (o aveva) con il padre chi giudica, spesso malevolmente, rapporti fra due gay in cui c'è grande differenza di età.

Se hai (o avevi) un brutto rapporto con tuo padre, tenderai a giudicare negativamente chi assume una figura paterna o chi credi che assuma una figura paterna in un rapporto in cui c'è differenza marcata d'età. E questo ruolo spetta naturalmente al più anziano.

In questo caso la psicologia insegna che si tende a proiettare nel più anziano la figura paterna, ovviamente se si ha un rapporto conflittuale con questa.

 

Per quanto riguarda l'affermazione sui rapporti con i coetanei, non posso che condividerla :pausa:

 

@dedilario, se il tuo ragazzo ti ama, si prende anche carico del tuo diabete, se lui ha 40 e tu 60. E' un problema che deve porsi lui, non tu, al limite :roll:

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akinori scusa ma con "non ha avuto il padre" non intendevo dire che è morto o non c'è mai stato in casa, ma intendevo dire che non ha avuto un rapporto padre-figlio.

 

 

E' un problema che deve porsi lui, non tu, al limite :roll:

e vabbè ma fino a un certo punto.

E' un problema che devono porsi entrambi!

Nessuno credo voglia essere un peso per l'altro, ma alle volte o per forza di cose (età) prima o poi succede. E se si ama questo problema, per quanto difficile, lo si affronta.

 

Nelle coppie intergenerazionali di solito capita al più grande ovviamente di avere i primi problemi di salute.

Nelle coppie coetanee può capitare ad uno come all'altro. Ma la vecchiaia e gli acciacchi arrivano per tutti

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@ Ziguli allora su questa cosa del padre siamo d'accordo, mi sembra. Vedo che anche tu pensi che non c'entra niente la "ricerca del padre" in chi ha rapporti con una persona più anziana. Certo, può anche essere che una personalità immatura cerchi nel più maturo il padre che non ha mai avuto, ma è più l'eccezione che la regola, no? E se anche fosse così? Quanti etero cercano la madre, nella loro compagna o moglie? Perché un gay non dovrebbe cercare un padre, se gli etero cercano la madre?

 

Per quanto riguarda i problemi di salute nella coppia intergenerazionale, credo sia un problema di poca importanza. Se ti innamori non pensi a chi morirà per primo o se dovrai accudirlo quando si ammalerà. Quando sei innamorato ti esce spontaneo. Insomma, mi sa un po di scusa. Come dire, "preferisco essere etero perché almeno così posso avere figli"...poi si sa il risultato è una moglie infelice e un gay velato che la tradisce in continuazione, a prescindere che gli abbia dato un figlio o meno.

Poi non so , se il problema è che accudire un coetaneo è più facile che accudire un uomo anziano...sono problemi che non si pone un'infermiera, figurati se dovrebbe porseli un innamorato.

A meno che non vogliamo ammettere che il gay vuole solo avere a che fare con maschi giovani, sani e belli, perché l'omoaffettività non esiste e il discorso omo è solo un discorso omo-SESSUALE, appunto. Ma credo sia impossibile che un gay ammetta una cosa del genere in un sito gay: verrebbe subito tacciato di omofobia, giustamente :sisi:

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Se non è pertinente che ne parli a fare? per il gusto di ribattere? :roll:

 

Se avessi seguito tutta la discussione avresti capito che" non pongo il problema della salute del compagno" nel senso che è ridicolo che sia una preoccupazione di questo genere ad impedire un rapporto tra uno più giovane (maggiorenne) e uno più anziano.

La preoccupaszione per la salute del partner più anziano non è assolutamente alla base delle rivendicazioni civili, nonsiamo ipocriti.

Alla base c'è il desiderio di sentirci cittadini come tutti e non di serie b solo perché abbiamo preferenze sessuali diverse dalla norma etero.

E certo, non sarà il fatto che tu sia sposato o meno che ti impedirà di prenderti cura della salute del tuo compagno.

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Non ne è alla base ma è uno dei motivi. E non mi pare nemmeno tanto un motivo irrilevante. Certo non è una preoccupazione che impedirà il rapporto, ma creerà comunque problemi alla coppia se qualcosa dovesse succedere.

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si Madoka. Ma quando i gay si ribellarono all'omofobia

non pensavano nemmeno al fatto che il loro compagno

sarebbe invecchiato prima di loro o sarebbe morto prima di loro.

Lo amavano. E questo chiedevano: amare una persona dello stesso sesso.

E in generale chiedevano di amare a prescindere da orientamenti, identità di genere...

*l* prim* che si ribellò fu un* trans

 

 

Ora, leggere che l'amore ha delle condizioni, è molto triste.

Soprattutto se hanno a che fare con l'anagrafe

(salvo i 18 base per essere libero di intendere e volere sessualmente in Italia)

Poi se uno ha 20 e l'altro è Matusalemme

se il più giovane ha bisogno del padre simbolico

e il più anziano del figlio simbolico

o se si piacciono senza simbolismi

ma saranno rappor.!.i loro o no?

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Mah a me sembra un po' affrettato parlare di malattia o di fare da badante a un compagno più grande:

se mi mettessi con un 50enne e fossi felice, avrei almeno 20 anni buoni di felicità con questa persona prima di notarne gli acciacchi..

e 20 anni è un periodo molto lungo della mia vita a cui sinceramente non sputerei sopra.

 

E poi è sempre meglio che uno sia un po' più giovane: se due coetanei si rincoglioniscono contemporaneamente poi a loro chi bada?

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Io non so, sarà che ho io una visione strana e molto poco romantica del matrimonio. Io personalmente quando rivendico i diritti civili, il diritto allo sposarsi, non sto rivendicando il diritto di amare una persona del mio stesso sesso. Una persona del mio stesso sesso la amo uguale anche se non me la sposo. Non ho bisogno del matrimonio per amarla di più.

Il matrimonio lo vedo come un nostro diritto fondamentale che a noi ancora ci viene negato e ci rende quindi cittadini di serie B. Lo vedo come un guadagnare dei diritti che ci sono negati.

Però ora sto troppo OT.

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Hai frainteso Madoka: quando ho scritto di gay che rivendicano il diritto ad amare, intendevo il diritto ad amare nello stesso modo che amano gli etero: ovvero senza subire discriminazioni di alcun tipo a causa dell'orientamento sessuale. Il matrimonio è solo una conseguenza di tutto ciò, la legittima tutela giuridica di un amore che anche se non è etero, deve avere le stesse opportunità di quello etero. Non è che serva a farti amare di più la persona, serve solo a darti la possibilità di "amarla meglio", non so come dire. Essere cittadini di serie B significa anche non poter esprimere in maniera adeguata la propria omoaffettività

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Akinori, ancora con questa storia dei 18 anni?

Non ti abbiamo linkato abbasta Wikipedia? :)

 

Come avevo previsto siete andati OT parlando di matrimoni.

A parte l'uguaglianza formale, ve ne è anche una sostanziale.

I gay con un partner disabile non ottengono l'accompagnatoria,

i gay con un partner malato non ottengono l'aspettativa sul lavoro

e i gay con un partner deceduto non ottengono la pensione di reversibilità

quindi il rapporto gay intergenerazionale prevede meno tutele di quello etero,

in quanto è più probabile che un partner anziano sia malato, disabile o morto.

(Se però la distanza è di almeno 25 anni, puoi farti adottare e risolvere nella sostanza la questione)

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Alma, puoi linkare quello che vuoi, ma in Italia diventi capace di intendere e di volere sessualmente quando hai 18 anni, che ti piaccia o meno!

Inoltre, dato che il range che pongo nei rapporti intergenerazionali è vastissimo (per esempio 50 anni) non vorrei che qualche bello spirito sostenesse che un bambino di dieci anni può amare un uomo di 60 spacciandolo per rapporto intergenerazionale. In realtà si tratterebbe di pedofilia. Quindi ritengo opportuno fare questa precisazione. Poi si può sottilizzare sul 17 col 19 enne, sul 14enne col 16enne che non sia il padre, non c'è bisogno di linkare niente, tutti sanno guardare su wikipedia

:roll:

ma non era mia intenzione fare la casistica del reato di pedofilia. Quindi, per tagliare la testa al toro, ho posto un generico limite anagrafico di 18 anni come punto di partenza generale del discorso.

Non capisco perché questa cosa ti dia tanto fastidio.

 

Per questo tra l'altro qualcuno poi mi ha tacciato (non so in base a quale volo della sua fervida fantasia) di essere meno liberale dello stato italiano. E bhe, non me ne ero mai reso conto! Ci volevano i rapporti intergenerazionali a darmi questa consapevolezza :roll:

 

Per quanto riguarda il secondo punto:

anche perché il rapporto intergenerazionale omo prevede meno tutele di quello etero, si combatte per i diritti, no?

Ma non vedo perché la considerazione di questa realtà di fatto debba instillarmi un pregiudizio rispetto ad un rapporto intergenerazionale.

Francamente, IMHO, mi sembra un pò meschina come scusa. Preferirei che si dicesse: a me le persone molto più grandi di me sessualmente non mi eccitano. Preferisco persone giovani e sane. In questo caso ci sarebbe poco da aggiungere. Anche se il discorso sull'omoaffettività subirebbe un duro colpo...

Semplicemente perché l'amore dovrebbe essere incondizionato. Purtroppo invece in realtà l'amore omo sembra essere condizionato da molti fattori extra-amorosi, soprattutto di tipo sessuale. Ora io non voglio fare l'anima bella, né ergermi a moralista: io stesso nei mie 21 anni sono condizionato da questi fattori. Ad esempio sessualmente i grassi non riescono ad eccitarmi e questo certamente influisce sulla costruzione di una relazione. Mentre non avrei difficoltà ad eccitarmi, teoricamente, con un quarantenne, nel caso che mi piaccia. Anche se allo stato attuale i 40enni non sono più il mio target come qualche anno fa. Però la discriminazione anagrafica mi sembra più grave di quella basata sul grasso. Forse perché sembra implicare, IMHO, maggiori responsabilità o coinvolge il pronlema dei diritti in qualche modo.

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Frullerò un Codice Penale e te lo inietterò endovena, allora.

Il limite in Italia è di 14, salvo rari casi eccezionali

- 13 con un sedicenne, 16 col tuo professore, 18 con tuo padre -

sotto questo limite è pedofilia, sopra è disinformazione :)

 

Non ho capito cosa c'entri l'Amore con il diritto.

Quando i gay si potranno sposare, ci saranno anche i matrimoni gay per interesse:

i cacciatori di dote gay, i "vedovi neri" e tante altre schifezze etero che noi non abbiamo

(escluso ovviamente il "matrimonio riparatore" e il "matrimonio combinato").

Ci sarà anche una serie di diritti dai quali adesso siamo esclusi, compreso quello di assistenza.

 

L'Amore già ubbidisce a delle sue leggi, non mi pare certo "assoluto".

Semplicemente il fatto che mi piacciano i ventenni grassi o i cinquantenni sportivi

non dovrebbe aver alcun risvolto di tipo giuridico.

E si tratta di "gusti", non di "discriminazioni"

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Vabbhe adesso ti sei impuntato su questa storia del consenso. O non hai ben compreso quello che ho scritto o fai finta di non comprendere,

quindi dato che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire lascio perdere :awk:

Poi ho affermato proprio il contrario, l'amore non c'entra nulla con il diritto.

Inoltre quando ho affermato che non mi piacevano i grassi sono stato accusato di discriminazione, da qualcuno.

Io la discriminazione invece la vedo più , IMHO, nel porre limiti anagrafici.

Ma è un mio punto di vista.

Si effettivamente per quanto riguarda i grassi si tratta di una questione di gusti.

Ma per la scelta in base all'età ci vedo talvolta anche la fuga da un rapporto serio, nel senso anche di maturo.

Non sto assolutamente generalizzando, parlo di mie esperienze personali e di quelle dei miei amici

che per esempio avevano la possibilità di andare a convivere con 30enni 40enni che dicevano di amre

senza dover spendere un euro (dato che non lavoravano ma studiavano)

ma non lo facevano perchè non avevano il coraggio di abbandonare la famiglia d'origine.

E non è una cosa che riguarda solo i 20nni, questa, fra l'altro.

E' un pò il mammismo tipico degli italiani, credo.

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Io eviterei di accusare di superficialità le persone

che pongono dei limiti in base all'attrazione sessuale;

in quanto l'attrazione erotica o c'è o non c'è e non si inventa.

 

E un po' mi aspetto che un ventenne si senta insicuro

di andare a vivere col suo compagno per non fare un "salto nel vuoto" ;

come mi aspetto che un cinquantenne "tema di perdere le proprie abitudini":

ma alla fine direi che è un problema che riguarda un po' tutti :)

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Dà fastidio perché io a 15 anni già stavo con una di 20, e non era affatto illegale, e non lo sarebbe stato neanche se lei ne avesse avuti 60!

 

Hio capito, ma io a 13 volevo stare con uno di 33 e non ce l'ho fatta, perché avvertivo la sua paura

e allo stesso tempo era per me l'uomo ideale ma non ho avuto il coraggio di farlo

perché sapevo sentivo percepivo che c'era qualcosa di illegale, di anormale, di strano, non per me, ma per tutti gli altri che me l'avrebbero fatta pagare a me e a lui anche se per me era normale come per lui

 

e me ne sono pentito e non ho mai più trovato l'uomo ideale come lui

e non ho mai amato nessuno più come lui

quindi?

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Quindi tu hai fatto bene perché a 13 anni sarebbe stato illegale, dopo i 14 no, semplicemente. Quindi il tuo limite dei 18 dà fastidio perché è sbagliato, tutto qui.

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Ma forse c'è stato un equivoco: quello dei 18 non era un limite! Ho messo solo un'indicazione generica perché parlavo di differenze anagrafiche di un certo peso( 30 o 40 anni) e non volevo elencare la casistica con le sue eccezioni, cosa che ha fatto poi almadel.

E anche perché, quando la differenza è tanta, forse, anche se è legale, sarebbe meglio aspettare per lo meno la maggiore età, no? perché poi non si cerca più il padre, ma il nonno e forse c'è qualcosa che non va...

Non so, fin quando si tratta di una quindicenne che va con un ventenne o di un sedicenne con un venticinquenne...ma un quattordicenne con un settantenne, sarà un mio limite, ma non mi sembra una coppia tanto normale. O sono troppo illiberale?

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Alma, puoi linkare quello che vuoi, ma in Italia diventi capace di intendere e di volere sessualmente quando hai 18 anni, che ti piaccia o no

 

E si', siamo noi ad aver frainteso...

 

Comunque il voler semplificare un discorso non mi sembra una buona ragione per diffondere disinformazione. Gia' sull'eta' del consenso ce n'e' tanta in Italia...

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E si', siamo noi ad aver frainteso...

 

Comunque il voler semplificare un discorso non mi sembra una buona ragione per diffondere disinformazione. Gia' sull'eta' del consenso ce n'e' tanta in Italia...

 

Ma che disinformazione d'Egitto? :roll:

A rigor di logica, se certe cose le puoi fare a 18 anni e non a 14 (rapporto con ascendente per esempio) è chiaro che la Legge stabilisce un'età (18 anni) in cui sessualmente puoi fare quello che vuoi, senza se e senza ma (stante il consenso reciproco). E per questo che ho parlato di capacità di intendere e di volere in senso sessuale, riferita a questo limite anagrafico.

E' disinformazione piuttosto dire: basta che hai 14 anni e puoi fare tutto, senza specificare che in alcuni casi invece, ci vogliono 16 e in altri 18, comunque, com'è scritto anche in wikipedia.

E' disinformazione omettere il fatto che con un minore di 18 anni c'è anche la fattispecie di corruzione di minorenne, cosa che giustamente ho sottolineato io.

Non solo è più facile per un uomo indipendente, economicamente avvantaggiato sedurre un ragazzino omosessuale (o magari ancora incerto sul suo orientamento) grazie al suo status e alla sua disponibilità economica. C'è anche il caso ddel minorenne che, magari per vendicarsi di essere stato lasciato o per altri motivi derivanti dall'instabilità emotiva tipica dell'adolescenza, può denunciarti per corruzione di minore, sostenendo che tu sei andato con lui solo per i soldi o per i regali.

Non credo sia un aspetto molto piacevole del rapporto intergerazionale :uhsi:

Ma evidentemente non c'è più sordo di chi non vuole sentitre e francamente mi sono scocciato di ripetere sempre gli stessi concetti, perché ormai devo fare la parte della persona "illiberale", in questa session dialettica, perché qualcuno ha deciso così e non ci sono vie d'uscita, mi sembra :salut:

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akinori, ti stai arrampicando con gli specchi con questa storia dei 18 anni. Perché non ammettere di aver preso un abbaglio e finita lì, invece di incaponirti a dire cose non vere?

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Scusate se mi intrometto, ma quando si fanno casini con l'età del consenso tendo ad inalberarmi.

Ho letto tutta la diatriba (peraltro ai limiti dell'OT) in merito, e credo che akinori sia riuscito a spiegarsi solo col suo ultimo post.

Lui intendeva dire che, pur riconoscendo come 14 anni l'età oltre la quale, per la legge italiana, si è ritenuti capaci di intendere e di volere in materia sessuale, fino ai 18 vi sono delle limitazioni; ergo, secondo akinori, si è completamente ritenuti liberi di far sesso con chi si vuole solo dopo i 18.

Detto così ha più senso? Non per vantarmi, ma forse akinori non ha la mia proprietà di linguaggio (visto che ci ha messo 4 pagine per farsi capire).

Detto questo, due appunti.

 

Cos'è questo limite di 18? Non mi risulta che ci siano condizioni in cui l'età del consenso è aumentata a 18. È innalzata a 16 nel caso il maggiorenne sia genitore, tutore, insegnante, ecc. C'è qualcosa che non so?

 

Seconda cosa: akinori si è spiegato da una parte ed è ricaduto (molto meno gravemente) dall'altra:

 

E' disinformazione omettere il fatto che con un minore di 18 anni c'è anche la fattispecie di corruzione di minorenne, cosa che giustamente ho sottolineato io.

Non solo è più facile per un uomo indipendente, economicamente avvantaggiato sedurre un ragazzino omosessuale (o magari ancora incerto sul suo orientamento) grazie al suo status e alla sua disponibilità economica. C'è anche il caso ddel minorenne che, magari per vendicarsi di essere stato lasciato o per altri motivi derivanti dall'instabilità emotiva tipica dell'adolescenza, può denunciarti per corruzione di minore, sostenendo che tu sei andato con lui solo per i soldi o per i regali.

Non credo sia un aspetto molto piacevole del rapporto intergerazionale :uhsi:

Quella è l'induzione alla prostituzione di minorenne, dove qui per "minorenne" si intende minore di anni 18. Ed è effettivamente come dici te.

La corruzione di minore consiste nel far assistere il minore ad atti sessuali o a compiere atti osceni davanti al minore. In questo caso per "minore" si intende minore di anni 14.

Ma questo è il vizio tutto italiano di cambiare i nomi ai reati (d'altronde nei tg si sente di gente arrestata per l'inesistente reato di pedofilia).

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Scusate, ma non riesco a scrivere nello stesso messaggio precedente, non mi si da il permesso.

Volevo solo scrivere questo (e magari si può cancellare il post precedente)

 

Scusa Lum ma dove sarebbe l'abbaglio? E quali sarebbero le cose non vere? No, vorrei capire...magari un moderatore vede la cosa in maniera più oggettiva.

 

@bravo Quint, finalmente qualcuno che ha capito quello che ho scritto. Evidentemente non mi sono spiegato bene, ma non credo di aver preso abbagli. Ropeto l'ennesima volta, non iontendevo 18 come età del consenso in generale, ma come età minima per aver la libertà di fare anche scelte molto particolari, come il sesso con ascendenti. E l'ho definita (con mi definizione) la capacità di intendere e di volere sessualmente.Perché se la legge dice che non puoi avere rapporti prima dei 18 con un ascendente, evidentemente ritiene che tu non abbia la capacità di scegliere liberamente e consapevolmente questo tipo di rapporto, no?

 

Da wikipedia:

 

"L'età del consenso sale a 18 anni (seppur con pene previste minori rispetto agli altri casi) se il fatto è compiuto dal genitore (anche adottivo) o da suo convivente, dall'ascendente (nonno) o dal tutore, nei confronti di un minore che ha comunque compiuto 16 anni, ma esclusivamente se si abusano dei poteri connessi alla propria posizione"

 

Quindi anche un tutore (non solo il genitore o il nonno) deve aspettare che il ragazzo abbia compiutio 18 anni, perché se abusa prima dei poteri connessi alla sua posizione, commette un reato.

 

Sempre da wikipedia:

 

 

"Infine, la legge non permette di offrire denaro o regali, a un/a minorenne per indurla/o ad atti sessuali, pertanto sono illegali i rapporti di

 

prostituzione con una persona minore di 18 anni. Ecco, intendevo questo quando ho scritto di "corruzione di minorenne". "

 

 

Nel caso della "corruzione di minorenne" quindi accetto la critica di Quint senza problemi. Il termine giuridico giusto in questo caso è: prostituzione.

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Quint, come è stato già detto, il fantomatico limite di 18 anni

vale solo se tu sei suo padre o suo nonno o gli offri dei soldi.

(Ma è tutto da vedere, puoi sempre dire che glieli hai dati

"perché era in difficoltà e tu sei molto buono":

è molto difficiole dimostrare che ci hai fatto davvero del sesso)

 

E' chiaro che il ragazzino stronzo può pure dire

che "è venuto con te solo per soldi e regali";

ma è pur vero che anche una quarantenne stronza

può raccontare al Giudice che l'hai violentata, no?

Eppure nessuno direbbe che la potenziale accusa di stupro

sia un "aspetto non molto piacevole del rapporto eterosessuale"...

 

Chiariti i termini di legge e applicato il buon senso sulla paranoia delle false accuse,

rimangono i pregiudizi sul sesso

tra il postino settantenne pensionato e il quattordicenne figlio di avvocati.

Situazione legale in Italia, ma "disturbante" per molti (almeno per Akinori)

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Chiariti i termini di legge e applicato il buon senso sulla paranoia delle false accuse,

rimangono i pregiudizi sul sesso

tra il postino settantenne pensionato e il quattordicenne figlio di avvocati.

Situazione legale in Italia, ma "disturbante" per molti (almeno per Akinori)

 

Ah, questa no eh :roll: Adesso sarei anche "disturbato" da certe situazioni, quando ho difeso per post e post il rapporto intergenerazionale da chi diceva che se se il partenr ha 20 anni di differenza gli sembrerebbe di stare con il padre... :azz:

 

Ho scritto semplicemente che per quanto in Italia sia legale che un quartodicenne abbia una relazione con un 70 enne (stando almeno a quello che si può dedurre da wikipedia che è la nostra fonte) - a meno fino a quando non sia costretto a dimostrare che lo ha indotto alla prostituzione, altro che paranoia - a me non sembrerebbe tanto normale che un 14enne abbia una relazione con un 70enne. Non so, ma voi come la prendereste se vostro figlio 14 enne vi porta in casa il fidanzato 70enne (dato per scontato che avremo il diritto all'omogenitorialità prima o poi)? Credo di aver espresso un dubbio legittimo, e mi sono anche chiesto se fossi troppo illiberale per questo. Il disturbo ce lo vedi solo tu, almadel.

 

Ridicolo poi parlare del quartodicenne figlio di avvocato e del 70enne pensionato. A parte il fatto che a 14 anni puoi essere anche figlio di avvocati ma non avere la disponibilità economica del postino pensionato, perchè in genere vivi di paghetta, in Italia.

Ma a me sembra che nella realtà sia probabile che si verifichi di più il caso opposto, ovvero quello del ricco che seduce il più povero (l'avvocato che seduce il figlio del postino, per rimanere nella tua metafora inadeguata).

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Da wikipedia:

 

"L'età del consenso sale a 18 anni (seppur con pene previste minori rispetto agli altri casi) se il fatto è compiuto dal genitore (anche adottivo) o da suo convivente, dall'ascendente (nonno) o dal tutore, nei confronti di un minore che ha comunque compiuto 16 anni, ma esclusivamente se si abusano dei poteri connessi alla propria posizione"

 

Quindi anche un tutore (non solo il genitore o il nonno) deve aspettare che il ragazzo abbia compiutio 18 anni, perché se abusa prima dei poteri connessi alla sua posizione, commette un reato.

Quint, come è stato già detto, il fantomatico limite di 18 anni

vale solo se tu sei suo padre o suo nonno o gli offri dei soldi.

 

Ma anche no.

Poco me ne cale di cosa dice Wikipedia.

Il Codice Penale Italiano è di altra opinione.

 

http://www.altalex.c...php?idnot=36774

 

Art. 609-quater.

Atti sessuali con minorenne.

Soggiace alla pena stabilita dall'articolo 609-bis chiunque, al di fuori delle ipotesi previste in detto articolo, compie atti sessuali con persona che, al momento del fatto:

1) non ha compiuto gli anni quattordici;

2) non ha compiuto gli anni sedici, quando il colpevole sia l'ascendente, il genitore, anche adottivo, o il di lui convivente, il tutore, ovvero altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato o che abbia, con quest'ultimo, una relazione di convivenza.

 

Anche in caso di rapporto con il genitore il limite sale a 16, non a 18.

L'incesto è sempre punito, anche al di sopra dei 18, ma sotto i 18 c'è un'aggravante. Sotto i 16, come vedete, diventa violenza su minore.

Permane ovviamente il limite di 18 in caso di pagamento, sia nel caso che il pagamento sia offerto, sia nel caso che il minorenne (=di anni 18) si offra a prestazioni a pagamento.

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E' esattamente quello che intendevo quando parlavo di "limite dei 18".

Grazie Quint, con sintesi invidiabile e fonti finalmente decenti (il codice penale), hai sintetizzato quanto non ero riuscito ad esprimere bene nei miei precedenti post, dando luogo ad una serie di equivoci, mettiamola così. D'ira in poi sei il mio interprete ufficiale

bacissimi :heart:

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