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In silenzio in Iran si continua a morire impiccati per sodomia


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Io lo so cosa dire: c come disse Silvio (forse l'unica volta che disse qualcosa di vero) sono civilta' inferiori. E non lo dico io o chicchessia, parlano i fatti.

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La differenza che può essere posta è fra civiltà e cultura

bisogna però considerare che quello di Ahmadinejad è un

totalitarismo folle. Ed il totalitarismo ha contagiato in passato

paesi che difficilmente possiamo definire inferiori in termini

di civiltà e certo di enorma cultura ( vedasi nazismo in Germania )

 

Un regime totalitario che certamente corrisponde all'idea

di Huntington sullo scontro di civiltà perchè propaganda

le stesse cose ( il regime non il popolo, tuttavia ogni regime

insiste anche su un popolo )

 

Esperienze del passato ci dicono che i regimi totalitari, anche

se cadono lasciano tracce negative di sè ( il fascismo in Italia

ha prodotto delle permanenze negative ) ma possono cadere.

 

Io non mi illudo circa l'omofobia dei Siriani o degli Egiziani

che cercano di scardinare le dittature dei relativi paesi, sarebbe

troppo pretendere ora ( so però che nella democrazia ci può stare

la tolleranza, nel totalitarismo no )

 

Un paese islamico che sta producendo un riformismo democratico

è il Marocco, quindi esiste un modello di evoluzione virtuosa.

 

Certo la situazione in Medio Oriente è fragilissima. In Siria il livello

di repressione è altissimo e Assad minaccia rappresaglie militari in

caso di interferenze come in Libia. D'altronde dall'Egitto ci vengono

segnali contraddittori ( persecuzione ai copti, assalto all'ambasciata

di Israele etc. ) l'esito democratico non è scontato.

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Non è così, l'illuminismo non è un fatto piovuto dal cielo, così come non lo è stato il Rinascimento.

La religione cristiana ha permesso tutti questi mutamenti perchè è strutturalmente diversa rispetto all'Islam.

Anche quando c'erano i roghi, lo scontro tra sfera laica e religiosa era una tematica fortemente presente nel panorama europeo.

 

La religione cristiana ha permesso tutti questi mutamenti perchè è strutturalmente diversa rispetto all'Islam.

 

La religione cristiana ha permesso...

 

OMG :azz:

 

Veramente la religione cristiana non ha niente di strutturalmente diverso dalla religione cristiana (proprio perché alla sua base ha un testo come la bibbia dove, esattamente come molti testi religiosi, puoi leggere tutto e l'incontrario di tutto

 

Le istituzioni ecclesiastiche hanno dovuto confrontarsi con la cultura laica forzatamente, dopo l'avvento di un'istituzione culturale concorrente: l'università (Dopo più di 400 anni in cui la cultura era rilegata nei monasteri, dove ovviamente non c'era nessun accenno a idee laiche)

E più che un confronto, si trattava di uno scontro.

 

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Che siano diversi è indubbio, che abbiano uno o l'altra un qualche contenuto morale ben definito è un altro paio di maniche

 

L'importante comunque è non portare avanti del revisionismo storico

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Ah davvero?

Il revisionismo storico è un metodo della ricerca storiografica, quindi l'importante è proprio portarlo avanti. Falsificare quanto si è detto in precedenza, questo credo sia il fondamento di ogni progresso scientifico.

 

In secondo luogo il Corano e la Bibbia sono testi diversi: il primo ha contenuto oltre che spirituale, anche economico-giuridico; il secondo certamente no. Il primo è detto da Allah, pertanto è immutabile e non interpretabile, il secondo è ispirato dalla divinità e scritto da uomini, quindi soggetto ad interpretazione.

Nel mondo islamico non c'è un leader, non c'è un'ortodossia, ma soltanto correnti in contrasto tra esse (e per ragioni spesso più politico-economiche e storiche, che non religiose). Nel mondo cristiano ci sono invece diverse ortodossie, dei leader con cui comunicare, un messaggio codificato stabilmente attraverso secoli e secoli di speculazioni filosofiche e teologiche (come ad esempio per la dottrina cattolica).

 

Con questo non sto dicendo che l'una religione è meglio dell'altra, sto dicendo che l'Islam non è una religione assimilabile a quella cristiana, ma è invece un sistema di vita molto più ampio, che mette in gioco spazi come l'economia e il diritto.

Ora, dire che la laicità non è un prodotto indiretto della cristianità mi sembra totalmente assurdo e privo di fondamento storico, perchè il nucleo centrale di tale problematica sorge e si sviluppa proprio con il propagarsi della cristianità su tutto il continente europeo. E intendo tutto l'arco di tempo che va dal cesaropapismo fino all'altro ieri con Porta Pia o la legge sull'aborto. Un percorso complesso e difficile, senza ombra di dubbio pieno di contraddizioni, spesso costellato di brutture, ma un percorso che ha nettamente separato con le sue dinamiche la sfera laica da quella religiosa.

 

Tutto questo non è mai esistito nell'Islam, laddove non c'è nessun "date a Cesare", laddove Maometto era un capo politico e il Corano detta norme perfino per quanto concerne l'abbigliamento. Non vedere queste lampanti differenze è miope.

 

Dunque sì, il "revisionismo" ci vuole, perchè la vulgata oscurantista di sapor illuminista ha davvero stancato.

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In secondo luogo il Corano e la Bibbia sono testi diversi: il primo ha contenuto oltre che spirituale, anche economico-giuridico; il secondo certamente no.

Eh?! Ma quale Bibbia hai letto?

Guarda, sono andato online e ho aperto completamente a caso un capitolo dei Numeri. M'è capitato Numeri 18. Guarda caso si parla di decime!

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Beh, ma la Bibbia per i cristiani si compone di Antico e Nuovo Testamento, le "norme" stabilite dalla Bibbia non hanno affatto quel carattere organizzativo che hanno invece le norme del Corano, che delineano una società vera e propria, con proprie regole.

Quelli della Bibbia sono dei principi, quelle del Corano delle regole.

Inoltre c'è una forte diversità dovuta al fatto che la Bibbia è ispirata dalla divinità, ed è sempre stata sentita la necessità di adattare il contenuto morale della Bibbia, il suo messaggio, all'evoluzione dei tempi; nel Corano vale l'inverso, poichè le sue parole sono state dette dalla divintà a Maometto, pertanto vera e propria fonte normativa della vita sociale e civile degli islamici.

Concepire l'Islam come una religione è molto riduttivo, perchè non è solo una religione.

 

Ripeto, non sto dicendo che nella cristianità non ci sono stati episodi del tutto simili, almeno esteriormente, a quelli che oggi accadono nel mondo islamico; sto dicendo che diversa è l'impronta culturale, l'impulso ideologico che c'è dietro tali fatti.

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In Iran il leader esiste eccome...l'Ayatollah riveste il ruolo

costituzionale di "Guida Suprema della Rivoluzione Islamica"

e nomina 6 dei 12 membri del Consiglio dei Guardiani, che

approva tutte le candidature politiche ( sia a capo del governo

che a parlamentare )

 

I 6 Guardiani laici, nominati dal parlamento, si pronunciano sulla

costituzionalità delle leggi ed i 6 di nomina religiosa sulla conformità

ai dettami islamici. Quindi ogni legge deve essere conforme a ciò che

i Guardiani ritengono "islamico"

 

Tutto ciò però ha a che vedere più con il concetto di rivoluzione islamica

e repubblica teocratica che con il Corano in sè e vale solo per gli sciiti.

E va posto l'accento sul termine "Rivoluzione" perchè la tradizione sciita

era diversa, si fondava sullo Sciah ( qualcosa di analogo alla nostra alleanza

fra trono e altare della monarchia assoluta )

 

Trovo singolare che si parli di "vulgata oscurantista di sapore illuminista"

espressione che è già un ossimoro, per criticare dei regimi totalitari di

stampo teocratico

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Parlavo in generale del mondo islamico, ormai, non più della situazione iraniana Per altro tu dici:

 

"Quindi ogni legge deve essere conforme a ciò che

i Guardiani ritengono "islamico"

 

Ed è esattamente quello che dicevo io. Non c'è una guida, un'autorità "islamica", puramente religiosa, con cui anche soltanto instaurare un dialogo interculturale. Perchè si tratta di un insieme di stimoli non solo spirituali, ma anche politici, economici, giuridici. Non si può negare questo aspetto dell'Islam, perchè significa volerlo sminuire o volerlo banalizzare per convenienza ideologica.

 

Non è un ossimoro quanto da me scritto, perchè una certa vulgata illuminista, nata da libelli e propagandata abilmente nei secoli, ha permesso la sopravvivenza di fandonie storiche davvero incredibili, come quelle di un medioevo oscuro, di una chiesa retta da chissà quali satanassi, di processi inquisitori ingiustissimi e altre amenità sorte durante la révolution per bocca di chi aveva in odio una certa società e un certo mondo antico. Che non sto qui a difendere: prendo solo atto di una sconcertante realtà.

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Ragiona un attimo

 

In Marocco o in Giordania abbiamo delle monarchie assolutiste che faticosamente

stanno evolvendo verso forme democratiche e parlamentari.

 

Il punto è che il monarca conserva una serie di prerogative formali ( anche la

regina d'Inghilterra è "protettrice della fede anglicana" ) legate alla tradizione

e alla cultura del paese ma sempre più simboliche, al contempo costituisce un

fattore di stabilità interna ( fedeltà allo stato ) che può favorire trasformazioni

graduali, ma virtuose.

 

La separazione netta fra Stato e chiesa è una acquisizione relativamente recente

ed è il frutto dell'illuminismo, non certo della Bibbia.

 

La stessa cosa sarebbe potuta succedere in Iran con lo Sciah se non fosse

intervenuta una rivoluzione che ha instaurato un regime totalitario.

 

Questo regime è totalitario, proprio in quanto rivoluzionario ed è rivoluzionario

in quanto si propone come una rottura con la tradizione del paese in cui si è

instaurato.

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Fabio Castorino

Il Corano è del tutto simile all'Antico Testamento, di cui si pone come prosecuzione e completamento. E' invece profondamente diverso dal Nuovo Testamento (quest'ultimo di conseguenza è in più punti in contrasto con l'Antico Testamento, nonostante l'affermazione di Gesù di non voler modificare la Legge precedente). Lo sviluppo dell'Illumisimo e del concetto di diritti dell'uomo e di separazione tra Stato e Chiesa nella cultura occidentale e non nell'Islam si deve probabilmente a quelle particolarità del Nuovo Testamento assenti nel Corano.

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Dunque sì, il "revisionismo" ci vuole, perchè la vulgata oscurantista di sapor illuminista ha davvero stancato.

 

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Il Corano è del tutto simile all'Antico Testamento, di cui si pone come prosecuzione e completamento. E' invece profondamente diverso dal Nuovo Testamento (quest'ultimo di conseguenza è in più punti in contrasto con l'Antico Testamento, nonostante l'affermazione di Gesù di non voler modificare la Legge precedente). Lo sviluppo dell'Illumisimo e del concetto di diritti dell'uomo e di separazione tra Stato e Chiesa nella cultura occidentale e non nell'Islam si deve probabilmente a quelle particolarità del Nuovo Testamento assenti nel Corano.

 

Veramente tutte le cose da te elencate hanno dovuto affrontare l'opposizione della chiesa cattolica (e anche della maggior parte delle chiese cristiane) per affermarsi storicamente.

O pensate che sia una moda degli ultimi anni all'interno della Chiesa Cattolica quella di attaccare la laicità dello stato, il progresso culturale promosso dalla cultura illuminista e i diritti umani che non vanno d'accordo con la propria interpretazione della dignità umana (tipo il diritto all'autodeterminazione)?

 

Poi oh, possiamo continuare a raccontarci che le dinamiche storiche sono determinate da testi sacri e non da dinamiche economiche, e magari convincerci anche che questi testi sacri (come la Bibbia o il Corano) abbiamo interpretazioni univoche e magari pure evidenti. :uhsi:

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Io credo che bisogna distinguere il piano storico-politico da quello individuale-religioso.

 

Se un gay credente, orfano magari di una religione cattolica che lo respinge, desidera

pensare che nel cristianesimo vi siano possibilità interpretative tali da conciliare il proprio

sentimento religioso e la propria omosessualità, è un discorso.

 

Anche se bisogna avere consapevolezza del fatto che l'apertura all'omosessualità di certe

correnti del protestantesimo cristiano o dell'ebraismo è stata una evoluzione-adeguamento

ad una domanda delle società in cui queste confessioni erano praticate, non è discesa in modo

automatico dalle scritture. Ed è del tutto ovvio che lo stesso processo è tanto lontano dal cattolicesimo

quanto attualmente è inimmaginabile nei paesi islamici ( le cui società sono più indietro ancora )

 

Pensare però che il rispetto dei diritti umani o il laicismo derivino da due o tre frasi di Gesù nei

Vangeli è una reductio ad unum cristianocentrica ( è l'interpretazione Ratzinger sulle radici giudaico

cristiane dell'Europa...ma noi sappiamo che quelle frasi del Vangelo servirono a Dante Alighieri

per definire il rapporto fra Papato e Impero, nel passaggio dall'Impero Romano a quello Germanico

e lì morirono insieme al concetto di Impero...ed era comunque una speculazione su un assetto di potere

non certo una discussione moderna su laicismo e diritti umani )

 

Il Corano, poi, essendo l'ultimo dei libri...scopiazza abbondantemente sia il Vecchio che il Nuovo

testamento, tanto è vero che Gesù è considerato un profeta, la cosa singolare è che il Gesù del

Corano nasce da Maria vergine, compie miracoli nel nome di Allah, ma non viene crocifisso ed è

direttamente innalzato al cielo ( sembra vi siano influenze gnostiche nella lettura coranica di Gesù )

 

Come però i Cristiani interpretano l'antico testamento come annuncio di Cristo, così gli islamici

interpretano Gesù come annuncio di Maometto, per cui in entrambi i testi si usano i precedenti

per legittimare la conversione di ebrei e cristiani ( il chè è ovvio essendo le due religioni universali

e a base proselitistica )

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Il revisionismo non è cospirazionismo, ma le cose oscene che ho letto qui davvero mi fanno perdere le speranze in un dibattito intelligente. Come al solito mollo... :)

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AndrejMolov89

Il revisionismo storico è un metodo della ricerca storiografica, quindi l'importante è proprio portarlo avanti. Falsificare quanto si è detto in precedenza, questo credo sia il fondamento di ogni progresso scientifico.

 

Il fatto che si possa falficare, rende possibile il progresso scientifico, non la falsificazione. Quindi, non puoi dichiarare che qualcosa è falso a priori e affermare che quel che fai è semplicemente sistematico del progresso scientifico, mi pare abbastanza logico. La possibilità che possa essere falsificato e la òpossibilità di metterlo in discussione qualora ci siano evidenze che falsificano. Altrimenti sembra una cospirazione sionista, semitica e stronzate varie. Non confondiamoci su questi termini ^^

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Alle volte mi vien da pensare che Il vaticano invidi l'Iran. Perché lì sono riusciti ad instaurare un governo teocratico che qui invece la cara chiesa non è riuscita ad instaurare, ma credo gli piacerebbe avere il potere che hanno là.

Eh già..quel paese per loro ricorda i bei tempi andati! Quanta nostalgia.
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Il revisionismo storico è un metodo della ricerca storiografica, quindi l'importante è proprio portarlo avanti. Falsificare quanto si è detto in precedenza, questo credo sia il fondamento di ogni progresso scientifico.

 

Il fatto che si possa falficare, rende possibile il progresso scientifico, non la falsificazione. Quindi, non puoi dichiarare che qualcosa è falso a priori e affermare che quel che fai è semplicemente sistematico del progresso scientifico, mi pare abbastanza logico. La possibilità che possa essere falsificato e la òpossibilità di metterlo in discussione qualora ci siano evidenze che falsificano. Altrimenti sembra una cospirazione sionista, semitica e stronzate varie. Non confondiamoci su questi termini ^^

 

Il revisionismo non è cospirazionismo, ma le cose oscene che ho letto qui davvero mi fanno perdere le speranze in un dibattito intelligente. Come al solito mollo... :)):

 

Bravo, vai ad attaccare alluminio alle pareti di casa. Dalle università oscurantiste illuministe, loro possono vederti :haha:

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Il fatto che si possa falficare, rende possibile il progresso scientifico, non la falsificazione.

 

Che significa questa frase? Si falsifica quanto si è detto prima ed il progresso va avanti. Questo in tutti i campi, non mi pare una cosa strana. Dato che la storia non è un dogma, è normale che una ricostruzione storica di un determinato evento X fatta nel 1945 probabilmente sarà diversa e meno accurata di un'altra fatta e rivisitata nel 1980, alla luce di nuove conoscenze e documentazioni.

 

 

Quindi, non puoi dichiarare che qualcosa è falso a priori e affermare che quel che fai è semplicemente sistematico del progresso scientifico, mi pare abbastanza logico.

 

Ma infatti io non ho detto questo, ho detto che una certa lettura di determinati fatti è invece di parte e oscurantista, perchè figlia di una propaganda che in Europa ha funzionato per un secolo e mezzo (e sopravvive ancora oggi in certi ambienti), ma che la storiografia moderna ha saputo bene prendere a picconate. Nessuno storico serio di oggi crede a buffonate come l'epoca buia dell'Alto Medioevo o, che so io, all'Inquisizione quale male assoluto e tomba della civiltà... insomma, c'è una rilettura di questi fatti molto più accurata e storicamente fondata, proprio perchè le suggestioni ideologiche del passato sono state lentamente superate. C'è una fittissima letteratura scientifica in merito.

 

Comunque credo che sia una questione OT, in quanto qui si trattava di parlare di una teocrazia tirannica e spaventosa che non ha niente a che vedere col nostro modello di civiltà né con la nostra religione storica, sebbene a qualcuno piaccia fare strani paragoni.

 

Poi ognuno resta delle proprie convinzioni. Fatto sta che l'Europa - e l'occidente - in 2000 anni di "orrenda" cristianità ha raggiunto un livello di tutela dei diritti e l'elaborazione di una fine civiltà che 14 secoli di Islam non hanno mai neppure teorizzato. Noi seicento anni fa avevamo la Seconda Scolastica e grandi teologi discutevano già del ruolo della donna come padrona del proprio corpo. Il confronto non regge, ipocrisie a parte.

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AndrejMolov89

No Bry. Il progresso non si basa necessariamente sulla falsificazione, ma sulla possibilità che quanto viene detto e ritenuto vero, possa essere falsificato a seguito di nuove evidenze o di nuove interpretazioni migliori.

 

Il fatto che tu metta in discussione qualcosa, solo sulla presunta soggettività di quest'ultima, non significa falsificare la storia o l'intepretazione, significa semplicemente fare un processo di intenzioni. Se tu vuoi essere realmente critico storiograficamente, devi trovare il modo di falsificare la teoria che essendo scientifica deve essere necessariamente falsificabile, e dimostrare che esistono evidenze delle condizioni di falsificazioni. La storia naturale geologica funziona così, non credo che sia così tanto diversa la struttura di pensiero della ricerca storiografica normale.

 

Non nego che ci sia un certo grado di soggettività nel giudicare la storia passata, ma non nel descriverla ed interpretarla. L'interpretazione critica e analitica di un evento è sempre una versione lontana dal giudizio del singolo. La chiesa non è stata una campionessa di apertura mentale però nel tempo, a causa della progressiva laicizzazione della società è stata deppennata del suo ruolo, ma non è stato a causa dell'apertura mentale della chiesa, ma dalla magnitudo con cui si sono realizzate determinate conquiste senza l'ausilio di Dio. Però, le mie competenze si fermano qui. Se ritieni che vi sia una propaganda devi dimostrarlo, se non lo dimostri non puoi pretendere che la tua voce sia egualmente pesata rispetto alle altre, tutto qui.

 

Penso che Dreamer-River sia maggiormente qualificato di parlare di questi argomenti, ho solo dato una mia opinione su quello che ritenevo un po' errato. :)

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Senti, stai ripetendo ESATTAMENTE quello che ho detto io. Non lo sto dicendo sulla base del nulla, ma sulla base di tante letture che personalmente ho fatto. Informati sulle maggiori pubblicazioni e ricerche storiografiche degli ultimi 3 o 4 decenni circa questi argomenti, e capirai che tante nuove evidenze e documentazioni sono venute a galla, sicché la storiella del cristianesimo oscurantista alla Voltaire non regge più dal 1789.

 

E ora davvero basta ot.

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Penso che Dreamer-River sia maggiormente qualificato di parlare di questi argomenti

 

Perché? ^_^ Io studio filosofia all'università, sull'argomento potrei al massimo parlare dell'amorevole invito di San Tommaso d'Aquino alle donne di essere sottomesse ai loro uomini, o all'invito a tutti i cristiani da parte di San Agostino di perseguitare "in ogni luogo e in ogni tempo" gli omosessuali, è altre perle di progressismo clericale

 

Ma che la "vulgata illuminista" sia una stronzata da complottista clericale non c'è bisogno di niente più che un diploma, l'opposizione della chiesa alla democrazia, ritenuta frutto delle eretiche forze liberali, per dirne una, è qualcosa che trovi scritto anche in qualsiasi libro di storia per i licei

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AndrejMolov89

No Bry, non sto ripetendo esattamente quello che dici. Dai tuoi discorsi sembra necessario una rivisitazione totale della storia, più che una correzione interpretativa. Nel mio discorso è quasi esplicitato che si corregge e si approssima l'interpretazione in modo da raggiungere la realtà. E' come il discorso dell'olocausto, sembra che per revisionismo si intenda invalidare e non correggere le interpretazione, per far sì che un altra interpretazione anche totalmente diversa prenda il sopravvento. Io sarei molto più cauto.

Per esempio, pur ammettendo che la chiesa non fosse oscurantista totalmente, si deve ritenere assolutamente un fatto che fosse nemica di ogni libero pensiero che la mettesse in discussione. Infatti la matematica e per un certo periodo la fisica, comodavano alla chiesa perché convalidavano il pensiero della chiesa tramite la perfezione matematica dell'universo. Il problema non è che la chiesa fosse totalmente oscurantista, ma è che lo fosse solo quando la simetteva in discussione. La chiesa, magari, non è così nemico come pensavano 300 anni fa, ad una visione più obbiettiva, ma non puoi sostituire alla storia, il fatto che la chiesa abbia concesso il libero pensiero. Inoltre questo tuo pensiero semplicemente è frutto dal tuo pregiudizio verso l'islamismo, infatti questa qualità l'hai attribuita solo per fare un confronto positivo rispetto alla religione islamica. Questa tua "visione" è funzionale a ciò che vuoi dimostrare qua, per ritornare in IT.

 

Dreamer: ti ritengo più competente a causa del fatto che tu studi filosofia XD

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Vabbe', se adesso San Tommaso d'Aquino e Sant'Agostino devono essere ridotti a quattro frasi estrapolate così a caso, credo davvero che la discussione sia arrivata ad un livello pietoso. Considerando che la loro grandezza penso sia indiscussa.

 

Comunque io non ho mai detto che, ad esempio, il Cattolicesimo non avversi o non abbia avversato l'omosessualità, il liberalismo o altre dottrine moderne. Ho detto un'altra cosa, e cioè che queste dottrine moderne si sono sviluppate nonostante il cristianesimo, e spesso muovendosi proprio da principi e valori che lo stesso cristianesimo ha diffuso nel corso dei secoli nella coscienza dell'uomo occidentale.

Dire che, ad esempio, una prima idea di uguaglianza non sia nata in seno alla cristianità è - penso - totalmente assurdo e antistorico, nonchè immotivatamente ingiusto.

 

Che i rapporti tra scienza e fede non siano stati sempre una passeggiata non devo dirlo io; però la lettura oscurantista di stampo illuminista è infondata al pari delle tante dissertazioni reazionarie, conservatrici e cospirazioniste di clericali e chissà cos'altro.

La Chiesa ha avversato in un determinato momento storico e in particolari condizioni un preciso sistema di credenze (mi riferisco soprattutto all'epoca della controriforma, al processo a Galileo e Bruno), e non certo una già consapevole e matura idea di una scienza laica (non dimentichiamoci che c'è una prospettiva storica di cui tener conto). Del resto lo stesso Galileo restò sempre cattolico e non mi risulta che odiò mai la Chiesa che comunque lo condannò ingiustamente e in maniera miope.

 

Quello che sto dicendo è che la nostra civiltà è progredita anche grazie al sistema di valori che ci sono stati comunicati dal cristianesimo; cosa che non sta succedendo o sta succedendo in maniera diversa nel mondo islamico, anche perchè l'Islam non è solo una religione, e anche qui non credo ci sia molto da aggiungere o da manipolare: si tratta di un sistema di vita, un modello culturale, civile, giuridico, economico e poi anche spirituale. E' tutto talmente diverso che ogni confronto è davvero strumentale e in qualche misura stupido.

 

Sul revisionismo storico ribadisco che si tratta di un metodo della ricerca storiografica. Si sprecano le opere che rimettono in discussione certi luoghi comuni, dal medioevo oscuro fino al dispotismo dei monarchi francesi... ma qui si va avanti per luoghi comuni e ideologismi insopportabili vari!

Penso che ogni momento della storia umana sia molto più complesso di come viene raccontato in un qualsiasi manualetto di liceo (o anche di università).

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AndrejMolov89

Sì, ma non nego l'efficacia del metodo, sto sostanzialmente dichiarando che c'è una differenza tra principio di falsificazione e falsificazione. Non puoi dire che le interpretazioni precedenti fossero false o altro, si sono evolute a seguito di evidenze e soprattutto con l'evoluzione del pensiero critico.

 

Qui non si parla di illuminismo oscurantista, anche perché è un ossimoro, ci siamo leggermente evoluti anche da quella idea, ma si parla effettivamente di un reale impedimento al progresso fatto dalla chiesa. Che il cristianesimo in sè non sia un danno, magari te la concedo, ma il fatto che la chiesa abbia ostacolato effettivamente l'operato della scienza e del libero pensiero è un altro fatto. Per quanto riguarda i valori ispiratrici, direi che sono d'ispirazione classica, più che cristiana in senso stretto :)

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