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La bisessualità è una realtà scientifica


andrew_vandek_86

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Io prima del mio primo rapporto completo con un maschio,

non solo mi eccitavo normalmente con i porno lesbici;

ma riuscivo ad avere anche una normale sessualità etero:

senza sforzarmi affatto (lei sapeva che ero bisessuale).

 

Dopo il mio primo rapporto completo omo

non c'è più stato verso di farmi avere un'erezione con una donna.

E non potevo definirmi un "represso"; semplicemente non avevo ancora provato.

 

Un qualunque verginello che si definisce "bisessuale"

e ogni "bisessuale" sposato con una donna,

che trova intrigante e trasgressivo "andare a gay".

avrebbe erezioni con entrambi i porno.

 

Ma nessuno di questi passerebbe

la Prova Almadel sulla Bisessualità Maschile;

perché sono condizionati o dalla mancanza di esperienze

o dalla cultura del sesso omo come trasgressione.

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Bisogna distinguere innanzitutto chi è solo gay e si definisce bisex per una fase di transizione o perché fa figo e chi è realmente bisex. Penso che buona parte dei gay abbia avuto esperienze etero, ma ciò non è di per sè un dato tanto rilevante perchè le domande principali sono 2: hai mai provato sentimenti forti per una donna (sia nel sesso che in amore)?dopo averlo fatto con un uomo provi ancora amore/attrazione per le donne o hai avuto relazioni affettivo/sessuali con altre donne? Se le risposte sono si, penso che si tratti senza girarci attorno di bisessualità. Le esperienze etero asettiche e asentimentali da parte di certi gay sinceramente valgono meno di zero perchè dimostrano solo che loro sono stati incapaci di essere REAlmente attratti sentimentalmente/sessualmente dall'altro sesso, quindi non è che abbiano tanto peso al fine di fornire un opinione o una valutazione reale.

 

 

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A volte stento a capire perché qualcuno voglia fingersi bisex, ho meglio forse lo capisco ma almeno personalmente trovo quasi più facile essere gay oggigiorno che bisex.

Perché abbiamo anche noi i nostri belli stereotipi:

 

1) Il bisex è colui che qualsiasi cosa trova sotto le mutande è sempre contento.

2) Il bisex è un eterno indeciso che non sa cosa vuole dalla vita "Ma insomma sei carne o pesce? decidi!"

3) Il bisex è quello stra-arrapato di sesso che si passa tutta la città, basta che abbiano un buco.

4) Il bisex è quello che non potrà mai avere una storia seria con nessuno perché se sta con un uomo vuole una donna e se è con una donna ricercherà un uomo.

5) Il bisex è un etero che fa il gay perché è di moda.

 

Insomma secondo me non conviene proprio fingersi bisex se non lo si è :P

Ed io personalmente non ho sta grande ansia di definirmi, per ora mi piacciono uomini e donne e per semplicità dico che sono bisessuale. Se un domani qualcosa dovesse cambiare non vedo dei particolari problemi...

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Mi sembrano pregiudizi da etero, francamente.

 

I miei pregiudizi dividono i Bisessuali in:

1) Quelli Scissi (le donne le amo, con i maschi ci scopo e basta)

2) E quelli semplicemente Inesperti

 

E manifesto un certo interesse ad approfondire

tutti coloro che non appartengono a queste categorie;

ma finora i risultati non sono stati soddisfacenti.

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Infatti sono pregiudizi da etero...

 

La tua categorizzazione mi risulta incompleta, ma in effetti aspetterò di uscire dal secondo gruppo per giudicarla.

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andrew_vandek_86

Concordo con Ico.

Non è affatto facile definirsi bisex, se lo dici a qualcuno con cui vuoi provare ad avere una relazione ti guarda male proprio per i motivi detti da Ico -e non sono solo pregiudizi da etero, molti gay e molte ragazze etero reagiscono con quella catena di domande da lui espressa-

Come ogni tendenza sessuale, non è una scelta, e come ogni tendenza sessuale, ha i suoi pregiudizi a priori

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Io mi sono definito bisex tra i 17 e i 19 anni

e non mi è sembrata affatto una tragedia.

Molti gay si eccitano ad avere a che fare con i bisex,

molte ragazze "mangofile" pure

e gli etero sono generalmente meno ostili.

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Seguendo il tuo discorso saremmo tutti bisessuali, ma non credo sia così.

 

 

No, affatto. Io parlo dell'attrazione sessuale che definisce un orientamento sessuale,

e che tutti sappiamo che cos'è: in qualità, quantità, carattere di permanenza,

intensità, etc.

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Io credo che intanto si possa storicizzare e spiegare

in premessa il contrasto gay-bisex. In termini culturali

in un sistema binario ( gay-etero )è abbastanza naturale

che sia il corno debole a risentire maggiormente dello

sparigliamento costituito dalla bisessualità, cioè i gay.

 

I motivi sono tantissimi ed in gran parte sono stati tutti

detti perchè sono verificabili concretamente nell'esperienza

dai gay, e dalle lesbiche ; mentre il giudizio etero sui bisex

può essere molto più superficiale e benevolo, anche perchè spesso

il bisex è tale solo coi gay.

 

Sostenere che essere bisex sia più difficile, ancora oggi, non

appare verosimile. Non lo è in termini generali, per la società,

nè in termini individuali. Ovviamente molto dipende da come il

bisex assume la propria bisessualità, se la assume come indeterminatezza

è già un bisex in crisi che si orienta all'omosessualità ( ma il

dilemma del bisex è tutto e solo interiore-interiorizzato, perchè

la stessa indeterminatezza come fatto non assunto gli dà vantaggi sociali )

 

Tuttavia tutto ciò è tanto vero, quanto un risultato storicamente

dato della bisessualità. L'obiezione lesbica che come al solito la

ricerca scientifica è fallocentrica ha una sua fondatezza, si verifica

la congruenza fra il fatto ed il dichiarato perchè esiste un riscontro

un risultato, che è l'erezione. La donna però ci ricorda che il desiderio

e l'attrazione esistono senza fallo e prima della sua erezione.

 

In ogni caso la scienza ha bisogno di un fatto sperimentabile, altrimenti

usciamo da un discorso scientifico. Almadel ha avuto dei rapporti sessuali

con donne, anche io ma non mi sono mai dichiarato bisex, e si potrebbero

via via sommare varianti. Il discorso però diventa culturale, psicologico

necessariamente limitato alla narrazione soggettiva di sè. Per giunta l'esito

può essere il medesimo : gay.

 

Così assumeremo come un fatto l'incapacità di Almadel di avere una erezione

con una donna, dopo una identificazione in un ruolo sessuale gay. Da qui a

potersi spiegarsi il perchè ce ne corre...

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neanche io ho compreso bene il "lavoro" che è stato fatto in questo studio sulla bisessualità, detto questo comunque non nego che esista, anzi.

alle volte è una parvenza dietro cui nascondersi, per la serie "se sono bsex allora sono gay solo a metà", ma per carità, non facciamo di tutta l'erba un fascio :ling:

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Oh, servono infinite prove!

 

La "Prova Almadel sulla Bisessualità Maschile" (PABM) per esempio!

 

1) Hai mai avuto una relazione dichiarata con un maschio di almeno un anno?

2) Hai mai avuto una relazione dichiarata con una femmina di almeno un anno dopo di questa?

3) Hai mai riavuto una relazione dichiarata con un maschio dopo quest'ultima?

4) Hai penetrato o sei stato penetrato da una ragazza, prima che avvenisse con un ragazzo?

5) Hai penetrato o sei stato penetrato da un ragazzo, prima che avvenisse con una ragazza?

 

Io infatti sono "gay" perché ho risposto "sì"

a quattro domande su cinque

e nquindi non ho superato la PABM.

 

Io rispondo si a tutte e 5 le domande...ma non ho capito che cosa si evinca da ciò :undecided:

Cioè, io ora sto con un uomo, dopo esser stato 3 anni con una donna e dopo aver avuto un altra relazione con un altro uomo.

Frall'altro, la mia prima vera relazione l'ho avuta con un uomo.

Il mio ordine è stato quindi uomo -> donna -> uomo.

Quello che mi "definisce" bisessuale è puramente un aspetto sessuale, ovvero mi eccito con qualsiasi buco.

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Io rispondo si a tutte e 5 le domande...ma non ho capito che cosa si evinca da ciò :undecided:

Cioè, io ora sto con un uomo, dopo esser stato 3 anni con una donna e dopo aver avuto un altra relazione con un altro uomo.

Frall'altro, la mia prima vera relazione l'ho avuta con un uomo.

Il mio ordine è stato quindi uomo -> donna -> uomo.

Quello che mi "definisce" bisessuale è puramente un aspetto sessuale, ovvero mi eccito con qualsiasi buco.

 

Ahimè, devo aver scritto male le domande

perché in effetti anche io faccio 5 su 5, a pensarci bene.

Non so se tu ti definisca bisessuale, ma io no.

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Io non mi definisco bisessuale, dovrei esserlo ma non mi definisco tale.

Se proprio devo trovarmi una descrizione mi auto definirei come un omosessuale a cui piace anche la figa.

Anche perchè, le zinne non mi hanno mai detto niente e il culo idem, cioè riconosco quelli belli da quelli brutti, ma non sono mai stati un'attrattiva.

La differenza fra uomo e donna sostanzialmente sta tutta li, un uomo mi attrare pure da vestito, insomma mi fa sangue.

Una donna no, se la incrocio per strada puo' interessarmi, ma mai a livello sessuale (finche non approfondisco ovviamente)

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Silverselfer

1) Hai mai avuto una relazione dichiarata con un maschio di almeno un anno?

2) Hai mai avuto una relazione dichiarata con una femmina di almeno un anno dopo di questa?

3) Hai mai riavuto una relazione dichiarata con un maschio dopo quest'ultima?

4) Hai penetrato o sei stato penetrato da una ragazza, prima che avvenisse con un ragazzo?

5) Hai penetrato o sei stato penetrato da un ragazzo, prima che avvenisse con una ragazza?

 

Ok, faccio sto test stile Blad Runner

 

1) Come l'automa del succitato film, che chiedeva inutili dettagli sulla tartaruga in questione, ma che vuol dire "dichiarata"? Se sto con qualcuno me lo deve certificare l'opinione pubblica?

In tal caso la risposta è "No", sta di fatto che ho relazioni che durano da una vita e con cui ho un rapporto franco, sincero e bisessuale, nel senso che vivono la loro vita e io la mia. La convivenza non fa per me.

 

2) Dopo di questa ... bah, diciamo anche durante e prima e pure dopo ... nei momenti di transizione specialmente. In ogni modo, nel senso di dichiarata, sì ho avuto una convivenza con una donna di tre anni, bella ma piena di impicci, non lo rifarei mai, ma che significa? Non lo so. La risposta comunque è "Si".

 

3) E ci risiamo ... se dichiarata significa "convivenza" ... oddio ... in realtà mi sono trovato a convivere per motivi di lavoro con un uomo con cui nel frattempo intrattenevo una relazione intima, ma finita la missione lavorativa, amici come prima. Devo dire che situazioni del genere capitano, ma non sono volute e soprattutto non dichiarate, perché sostanzialmente non c'è da ambo le parti la necessità di vivere una situazione si coppia. Qui proprio non saprei dare una risposta.

 

4) Ah, questa proprio non la capisco. Io sono "analmente" impotente, non provo niente da quel verso. Mi concedo per piacere dell'altro, In ogni modo un dito al culo da una ragazza, se vuole, me lo faccio mettere, ma non è proprio una mia richiesta specifica. Tornando prettamente a quanto chiede la domanda, la risposta è "No", nel senso che nessuna ragazza mi ha mai penetrato (il dito mica conta?).

 

5) Qui ci vuole uno sforzo di memoria. No, ho penetrato prima delle ragazze.

 

tiriamo le somme: ci sono 3 no, un sì e un non pervenuto ... che significa? o meglio, che senso ha tutto ciò? Cioè, anche nel caso significhi che non sarei bisessuale secondo questi canoni, rimarrei quello che sono, o no?

 

Quello che non riesco a concepire è questo scervellarsi al fine di capire in quale casella "sociale" andarsi a collocare.

 

Essere etero non vuol dire combaciare con uno stereotipo. Loro non stanno certo a farsi tanti dilemmi se uno preferisce una pratica sessuale piuttosto di un'altra. Soprattutto non creano centinaia di acronimi per differenziarsi gli uni dagli altri. Eppure ce ne sarebbero da fare. Cito solo un esempio per tutti, quanti amano guardare la propria donna andare con altri uomini. Io l'ho fatto un sacco di volte, diciamolo, sperando che a quelli poi piacesse anche "partecipare", ma vi assicuro che non è mai accaduto ...

 

Quindi non vedo perché dovrei farmeli io sti problemi.

 

Sicuramente il termine Bisessuale è generico. Spesso si tratta di un tipologia sessuale instabile, variabile nel corso delle esperienze di vita. Non escludo che ci possa anche essere un punto in cui si delinea un comportamento "stabile", ma a questo punto bisogna definire cosa s'intende per stabilità.

 

Da quando frequento questo forum mi è capitato d'incrociare solo due bisessuali come me, i quali mi hanno lasciato un e mail, ma poi sono spariti, spariti dopo manco dieci interventi. Naturalmente non dico questo per snobbare il forum, ci sto da due anni e mi sa che m'iscriverò anche al mieli, per cui apprezzo molto il contenitore e voi che lo arricchite con le vostre idee; resta il fatto che un bisessuale non ama discutere della propria sessualità.

 

Ve lo dico perché non sono certo di primo pelo e quelle che sono le mie esperienze le ho riscontrate in tutti quelli della mia specie. La maggioranza dei bisessuali che ho incontrato non subisce la propria condizione e, per esempio, non gli passa manco per l'anticamera del cervello di sfilare in un gay pride. Spesso mi sono sentito dire che le cose gli stanno bene come stanno.

 

Sul fatto che è più facile essere Bi piuttosto che omo, non è facile dirlo, i presupposti di cui tener conto sono davvero tanti.

 

Non sono d'accordo sul punto che la società sia più disposta ad accettare un Bisessuale che un omo. I Il bisessuale è tendenzialmente più vicino alle teorie queer. Io stesso sono convinto che non esista l'identità di genere, quindi il punto non è se la società accetta me, quanto sono io che non accetto la società così com'è. Del resto vi sto tediando con sta lenzuolata di ragionamenti, sostanzialmente perché ritengo che producendo acronimi su acronimi, state cercando una classificazione che vi uniformi a dei canoni sociali, il cui scopo è di stabilizzare l'istinto sessuale imbrigliandolo in concetti virtuosi tipo l'amore di coppia, la famiglia eccetera. Ma queste sono opinioni personali ... del resto come le vostre.

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1) Ho premesso "dichiarata" perché è la differenza fondamentale

tra un gay - e un etero - e un bisessuale.

Non devo né giudicarti né capire il perché:

volevo solo rilevare che è così.

 

2) Hai avuto una relazione con una donna

3) e no, non hai avuto una relazione con uomo;

ma una "scopamicizia".

Direi che è il comportamento classico del bisessuale.

 

La 4) e la 5) sono state interpretate male.

Volevo solo sapere se hai alternato rapporti completi

tra maschi e femmine.

Molti si dicono bisessuali, ma non hanno più fatto sesso completo

col le donne dopo averlo fatto con un maschio o viceversa.

 

Essere etero non vuol dire combaciare con uno stereotipo. Loro non stanno certo a farsi tanti dilemmi se uno preferisce una pratica sessuale piuttosto di un'altra. Soprattutto non creano centinaia di acronimi per differenziarsi gli uni dagli altri. Eppure ce ne sarebbero da fare. Cito solo un esempio per tutti, quanti amano guardare la propria donna andare con altri uomini. Io l'ho fatto un sacco di volte, diciamolo, sperando che a quelli poi piacesse anche "partecipare", ma vi assicuro che non è mai accaduto ...

 

Non ho capito.

"Guardare la propria donna con altri" si chiama cuckoldismo

e - sì - è una cosa piuttosto eterosessuale.

Non so se si facciano dilemmi o meno nel farsi chiamare così,

ma di sicuro il loro nome è cuckoldisti...

 

Sicuramente il termine Bisessuale è generico. Spesso si tratta di un tipologia sessuale instabile, variabile nel corso delle esperienze di vita. Non escludo che ci possa anche essere un punto in cui si delinea un comportamento "stabile", ma a questo punto bisogna definire cosa s'intende per stabilità.

 

L'unico comportamento bisessuale stabile che io conosca

è quello della relazione con donna e scopamicizie maschili.

Che può funzionare solo in assenza di coming out.

Generalmente gli amici etero lo presumono etero,

mentre gli amici gay sanno che è bisessuale.

 

Mi sono sempre domandato se un bisessuale sputtanato

(al lavoro, con gli amici etero e in famiglia)

sentirebbe ancora l'esigenza di andare a donne.

Per questo mi informo sulle relazioni "dichiarate".

 

Non sono d'accordo sul punto che la società sia più disposta ad accettare un Bisessuale che un omo. I Il bisessuale è tendenzialmente più vicino alle teorie queer. Io stesso sono convinto che non esista l'identità di genere, quindi il punto non è se la società accetta me, quanto sono io che non accetto la società così com'è. Del resto vi sto tediando con sta lenzuolata di ragionamenti, sostanzialmente perché ritengo che producendo acronimi su acronimi, state cercando una classificazione che vi uniformi a dei canoni sociali, il cui scopo è di stabilizzare l'istinto sessuale imbrigliandolo in concetti virtuosi tipo l'amore di coppia, la famiglia eccetera. Ma queste sono opinioni personali ... del resto come le vostre.

 

Ho solo detto che gli amici etero reagiscono meglio

quando dici loro di essere bisessuale piuttosto che gay;

ma generalmente se sei disposto a dirlo agli amici etero

è probabile che tu sia gay piuttosto che bisessuale.

 

Il "canone sociale" della bisessualità

(relazione con una donna e sesso coi maschi)

è probabilmente il più antico dei canoni sessuali;

tollerato persino in alcune delle più omofobe culture esistenti.

 

La rottura con la tradizione è avvenuta con la Rivoluzione Sessuale;

quando si è spezzato il triangolo Donna - Bisessuale - Checca/Efebo/Schiavo

che aveva imbrigliato l'omosessualità maschile per millenni.

 

Infatti la Chiesa non condanna gli atti sessuali tra maschi

(per quelli puoi sempre confessarti); condanna proprio le famiglie gay.

 

Aspetto - come un Messia - un Bisessuale in coppia gay

beccato a fare sesso con una prostituta

o con scopamicizie femminili.

Questo mi sembrerebbe queer e fuori dai canoni della società.

 

Tutte le opinioni sono personali :)

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Silverselfer

cuckoldismo - Alma sei una fonte inesauribile di nozionismo!

 

Aspetto - come un Messia - un Bisessuale in coppia gay

beccato a fare sesso con una prostituta

o con scopamicizie femminili.

Questo mi sembrerebbe queer e fuori dai canoni della società.

 

 

Neanche io ne ho mai conosciuti, mentre è quasi una regola il contrario. Ma c'è da dire che sono praticamente ignorante riguardo l'universo gay.

Comunque non è che la rarità di un evento, in quanto tale, lo fa diventare più esemplare o rappresentativo.

 

L'unico comportamento bisessuale stabile che io conosca

è quello della relazione con donna e scopamicizie maschili.

Che può funzionare solo in assenza di coming out.

Generalmente gli amici etero lo presumono etero,

mentre gli amici gay sanno che è bisessuale.

 

Io ho conosciuto bisessuali che identifico come "gaudenti" pronti a spaccare la faccia a chiunque solo adombri la loro virilità. Questa tipologia di Bi è generalmente molto omofobica e misogina. Hanno un vero e proprio culto della virilità. Intendono il matrimonio solo come una condizione necessaria per avere dei figli. Obiettivamente credo che usino le mogli solo a questo scopo, per il resto le trattano anche male. Quello che non capisco è come le donne in genere sdilinquiscono per loro. Francamente penso che vadano con le donne solo per provare a se stessi di essere maschi "normodotati".

 

Tu Alma usi il termine scopamicizia, che però non si adatta molto a questa tipologia di Bi. Premetto che io stesso ho creduto per parecchio tempo di farne parte. Questo tipo di Bi vive in branco, o almeno tende a formare un gruppo. Per esempio, mi è capitato di conoscere un gruppo che aveva formato una squadra di calcetto e nei dopo partita o già negli spogliatoi, era costume fare sesso. In questi gruppi c'è sempre il leader carismatico, o possiamo anche definirlo "maschio alfa", generalmente è il più fisicamente prestante, poi in genere si può identificare anche un'altra figura importante che io definisco "il teorico", il cui compito è trovare un senso a quella situazione. I maschi passivi sono quelli che contano meno, a meno che non abbiano delle abilità particolari. Non so, tipo saper sparare a un piattello a occhi chiusi, avere il coraggio di aprire il paracadute a 500 metri dal suolo, saper far rafting o boh, insomma saper fare cose che incutano il rispetto degli altri. Altrimenti, se oltre a essere passivi si mostrano evidenti fragilità ... è complicato da spiegare, ma gli capitano cose molto crude. Però nessuno li costringe a restare e invece non se ne vanno mai. Ho visto cose che voi umani ... lasciamo stare che è meglio.

 

In queste situazioni si creano delle "amicizie", vedi che improvvisamente nascono intese particolari, ma non necessariamente di due sole persone, magari iniziano in due ma poi ne coinvolgono altre tre o quattro. Iniziano a frequentarsi fuori dal gruppo e generalmente finiscono per formarne uno proprio, sempre con le stesse caratteristiche dell'altro.

 

Ecco, Alma, io non lo so se questo tipo di comportamento possa rientrare in quello che intendi tu per "scopamicizia". Il leader, per esempio, spesso prende decisioni che riguardano la vita degli altri, cosa che esula da un'amicizia. Un esempio: c'era un ragazzo che si era invaghito di una ragazza che effettivamente lo usava come uno zerbino; beh, lui la voleva sposare ed è stato "costretto" a lasciarla. Un altro lo hanno preso a botte perché si calava gli acidi, e pensa che fu la famiglia di questo qui a chiedere che intervenissero con le maniere forti. Ecco, mi sa che se intendevi questo per bisessuale accettato dalla società, sono concorde, in genere questi individui sono molto rispettati. Ma tornando al discorso di scopamicizia, io non credo che questo comportamento sia solo farsi una "sborrata tra amici".

C'è anche da dire che di questo tipo di Bi non ne ho mai visti andare a vivere insieme come una coppia, anche perché gli altri li fraccherebbero di botte, diciamocelo.

 

Mi sono appena riletto quello che ho scritto e pare che abbia descritto una setta o una specie di mafia. Vorrei specificare che non è così, nessuno costringe nessuno a entrare in un gruppo, anzi, spesso sono realtà molto chiuse e ci si entra solo conoscendo qualcuno che ci sta, e poi si deve sempre essere accettati. Comunque poi basta non farsi più vedere e ne sei fuori. La gente che ci sta è perché ci vole restare. Tranne nel caso che due di un gruppo decidessero di andare a convivere, in quel caso mi sentirei di consigliare loro di cambiare aria parecchio tempo prima e preoccuparsi di non incrociare i vecchi compagni.

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Questo tipo di Bi vive in branco, o almeno tende a formare un gruppo. Per esempio, mi è capitato di conoscere un gruppo che aveva formato una squadra di calcetto e nei dopo partita o già negli spogliatoi, era costume fare sesso. In questi gruppi c'è sempre il leader carismatico, o possiamo anche definirlo "maschio alfa", generalmente è il più fisicamente prestante, poi in genere si può identificare anche un'altra figura importante che io definisco "il teorico", il cui compito è trovare un senso a quella situazione. I maschi passivi sono quelli che contano meno, a meno che non abbiano delle abilità particolari. Non so, tipo saper sparare a un piattello a occhi chiusi, avere il coraggio di aprire il paracadute a 500 metri dal suolo, saper far rafting o boh, insomma saper fare cose che incutano il rispetto degli altri. Altrimenti, se oltre a essere passivi si mostrano evidenti fragilità ... è complicato da spiegare, ma gli capitano cose molto crude. Però nessuno li costringe a restare e invece non se ne vanno mai. Ho visto cose che voi umani ... lasciamo stare che è meglio.

 

Qui ci sono le basi per una sceneggiatura ragazzi... :eek:

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La mia domanda è appunto:

"Può esistere un Bisessuale che non manifesti

alcuna forma di omofobia (interiorizzata o meno)

o di anafettività nei confronti dei maschi?

 

O che dopo essersi innamorato di un uomo

(e quindi "accettato" sia come singolo che come coppia)

si sia innamorato successivamente di una donna?"

 

Perché se la risposta è "no" alla prima domanda

allora la bisessualità è una nevrosi

per proteggersi dal rischio di essere identificati come gay.

(La Bisessualità come Copertura)

 

E se la risposta è "no" alla seconda domanda

allora è solo una fase di un'accettazione graduale.

(La Bisessualità come Fase)

 

Altro che "sono solo dei porci che vanno con tutti"

o "è gente fortunata che si innamora dell'anima"

(che sono i pregiudizi negativi e positivi più comuni

tra coloro che conoscono superficialmente il fenomeno).

 

Questi sono i veri pregiudizi negativi da sfatare nella comunità gay.

I pregiudizi positivi sono altrettanto divertenti, comunque :)

Ma magari ne riparliamo.

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Io una cosa però non capisco. Ma se uno si definisce bisessuale perché scatena spesso rabbia e disprezzo da parte dei gay? Io mi chiedo: perché vi fanno tanto incazzare i bisessuali? :P

 

perché i gay velati hanno rovinato la categoria (che ora viene bistrattata) spacciandosi per bisessuali quando di relazioni con altri uomini all'aperto neanche a parlarne, o semplicemente perché l'idea di frequentare anche delle donne li fa sentire meno in colpa

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Silverselfer

@Altair - é che sono bravo a raccontare :roll: Comunque rileggendo ancora mi sono accorto che non ho reso quello che volevo spiegare. Accidenti.

 

In finale, e la chiudo qua, la bisessualità è mia opinione che sia per la maggior parte delle volte usata per mascherare la propria omosessualità.

 

Al contrario, esiste una bisessualità, che ha caratteristiche e forme chiare, riscontrabili. Una delle quali è la stessa affettività che non si manifesta con "l'amore" di coppia, esclusivo. Quello che mi premeva sottolineare in quel guazzabuglio di prima, era proprio questo modo di relazionarsi. Ci si identifica in un gruppo, poi all'interno ci sono "amicizie" ma non sono riconducibili a un rapporto di coppia. Un bisessuale in finale gioca sempre da solo.

 

Io non la vedo come una questione di fare o meno sesso anche con le donne, secondo me la differenza sta nel modo di relazionarsi con le donne e con gli uomini. Indubbiamente, poi qualcuno potrà anche smentirmi, il bisessuale è un omosessuale. Fa parte di questa categoria semplicemente perché "preferisce" fare sesso con gli uomini, questo però non gli preclude "fare sesso" con le donne.

 

Questo individuo non è un etero e nemmeno un gay, semplicemente perché ha caratteristiche proprie, non ultime proprio le nevrosi, ma non perché non accetta la sua natura omosessuale, piuttosto perché è caratterizzato da un'instabilità di fondo. Io sono innamorato di una donna, oggi è il suo compleanno e la settimana scorsa abbiamo trascorso dei giorni fantastici assieme. E nonostante questo sarei ben lieto di non amarla, invece sento la sua mancanza, riconoscerei il suo odore tra un milione e se le succedesse qualcosa ne soffrirei moltissimo. Punto. Nonostante questo sono omosessuale, non mi metto una maschera, non più almeno.

 

Alma tu lo sai che non sono un pischello, mi guarderei bene da gettare via altri anni della mia vita dietro a concetti e preconcetti, precludendomi almeno qualche briciola di serenità. Magari incontrassi un uomo capace di fermare questo tram tram ... ma qui scadiamo nel personale.

Gioia e serenità a tutti.

:salut:

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Mi piacerebbe che una donna in coppia fissa lesbica con scopamicizie maschili potesse essere considerata altrettanto queer, e fuori dagli schemi, ma per qualche ragione invece una situazione del genere sembra quasi amara, suona di cliché...

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Io non la vedo come una questione di fare o meno sesso anche con le donne, secondo me la differenza sta nel modo di relazionarsi con le donne e con gli uomini. Indubbiamente, poi qualcuno potrà anche smentirmi, il bisessuale è un omosessuale. Fa parte di questa categoria semplicemente perché "preferisce" fare sesso con gli uomini, questo però non gli preclude "fare sesso" con le donne.

 

 

Sono d'accordissimo

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Credo che alla fine sia solo una questione di testa e di desideri. L'autoconvinzione poi fa il resto

 

Io so solo che se qualcuno mi piace, esteticamente, mentalmente, caratterialmente...il sesso per me non rappresenta una barriera...almeno non più :D

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