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Omosessualità


Lamego

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vediamo come spiegarlo, preciso che è solo un gioco mentale giusto per spiegare: immaginiamo che se non sono separati ci sia una concordanza del 50% per cui avremo 10 coppie gay-gay e 10 gay-etero. a questo ci aggiungiamo questo fattore della separazione che fa diventare gay un 30% in più delle coppie, allora ne avremo 13 gay-gay e 7 gay-etero.

 

akinori, per fortuna nella realtà quelli che vogliono eterizzare i gay sono i tizi come nicolosi che si basano sulla religione e non hanno a che fare con la medicina :)

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A noi non interessa quante coppie con un almeno un gemello gay ci siano.

 

Poniamo che su 500 coppie di gemelli (quindi su mille individui)

riscontriamo il 10% di omosessualità (quindi cento persone);

e per ciascuna di queste cento persone andiamo a vedere il suo gemello:

se la teoria è giusta solo il 10% dei gay avrà un gemello gay.

 

Non ci importa sapere se la percentuale generale

sia del 3% o del 50%; ci interessa solo quella del nostro campione...

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Dunque:

 

Se si ritiene l'omosessualità estranea alla genetica, gli studi scientifici si fanno con degli strumenti non medici: interviste, questionari, gruppo campione, gruppo placebo, confronti fra gruppi, variabili dipendenti, indipendenti e correlate.

 

Se si ritiene l'omosessualità dovuta alla genetica, gli studi scientifici si fanno prima come sopra e una volta ottenuti i dati si indaga in laboratorio.

 

Tutte le pugnette sui gemelli, l'adozione, la separazione ecc sono variabili che chi conduce la ricerca saprà controllare (altrimenti che se ne stia a casa).

 

Ad ogni modo, ogni teoria e ricerca per essere valida deve avere dei criteri FISSI (non sto qui ad elencarli ho sempre odiato metodologia della ricerca, vi prego).

Quando le teorie e le ricerche condotte non forniscono dati esaustivi si cercano altre soluzioni sperimentali. Quella più utilizzata in casi così complicati è quella legata al cognitivismo. L'ipotesi più accreditata dai dati è quella che genetica e ambiente giochino entrambi un ruolo nella formazione psicosessuale (e parlo SEMPRE IN TERMINI GENERICI).

 

Ci sono degli studi che non attribuiscono alla madre il ruolo di portatrice genetica in quanto generatrice del proprio cromosoma, quanto piuttosto ad una correlazione fra la selezione sessualmente antagonistica», cioè una selezione darwiniana che avantaggia un sesso e svantaggia l'altro e la presenza di una la linea genetica che influenza maschi e femmine nell'orientamento sessuale: negli uomini aumenta la predisposizione ad essere gay, nelle donne porta a fare più figli. Insomma, la natura mette in conto alcuni casi di omosessualità maschile, pur di garantirsi un alto numero di probabilità di avere donne feconde che mantengano e diffondano la specie.

 

La loro ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista americana «Plos One», ha individuato due geni che predispongono all'omosessualità, grazie a un modello matematico in grado di svelarne l'evoluzione e il mantenimento nell'uomo.

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akinori, per fortuna nella realtà quelli che vogliono eterizzare i gay sono i tizi come nicolosi che si basano sulla religione e non hanno a che fare con la medicina :)

 

 

Per fortuna Nicolosi non gode di nessun credito nella comunità scientifica, perché la comunità scientifica non ritiene l'omosessualità una malattia, e questo ha molto a che fare con la medicina, e prima invece la medicina ufficiale riteneva che l'omosessualità fosse una malattia :gha: Poi ritengo che qualsiasi metodo per "rietizzare" gli omosessuali sia una violenza. E ritengo anche che di Nicolosi e delle sue cure prima o poi non sentiremo più parlare. Mentre penso che sentiremo sempre più parlare di geni dell'omosessualità e relative cure, a prescindere dall'evoluzione dei regimi politici e TSO da parte di governi neofascisti o neonazisti. Se il discorso dell'omosessualità diventa patrimonio della genetica ci troveremo di fronte ad una nuova medicalizzazione dell'omosessualità. Prima nessuno pensava che essere grasso, per esempio, fosse una malattia. Non sarebbe difficile convincere il pubblico che l'omosessualità sia una malattia genetica. E si potrebbero sfruttare le ansie dei genitori per guadagnare miliardi attraverso cure con farmaci adatti, farmaci da dare ai bambini appena mostrano i primi segni di omosessualità...

 

Quindi la scienza dovrebbe occuparsi di trovare un vaccino per l'aids o una cura definitiva che debelli il maledetto virus dall'organismo, secondo me, più che nel trovare un gene dell'omosessualità. Credo che anche tutti gli omosessuali che lavorano e pagano le tasse preferirebbero che i soldi finanziassero ricerche di questo tipo e non sui "geni" dell'omosessualità di cui a me , e penso a tanti altri, non interessa granchè.

 

Oltretutto, leggendo i post di almadell, emerge chiaramente che ci sono anche dei problemi di metodo notevoli in questi studi sull'omosessualità fatti da una prospettiva genetica e le sue critiche mi sembrano molto ben fondate.:sisi:

 

 

@aquarius non ho capito cosa intendi per "pugnette sui gemelli e sulle adozioni" però finalmente un post che fa il punto in maniera sintetica e chiara sulla situazione della genetica rispetto all'omosessualità. Grazie!

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Ci sono degli studi che non attribuiscono alla madre il ruolo di portatrice genetica in quanto generatrice del proprio cromosoma, quanto piuttosto ad una correlazione fra la selezione sessualmente antagonistica», cioè una selezione darwiniana che avantaggia un sesso e svantaggia l'altro e la presenza di una la linea genetica che influenza maschi e femmine nell'orientamento sessuale: negli uomini aumenta la predisposizione ad essere gay, nelle donne porta a fare più figli. Insomma, la natura mette in conto alcuni casi di omosessualità maschile, pur di garantirsi un alto numero di probabilità di avere donne feconde che mantengano e diffondano la specie.

 

La mia critica a questo modello è basata su una previsione.

 

Se il "gene gay" si mantiene perché rende le donne più fertili,

dalle società in cui esiste il controllo delle nascite

(come la società occidentale o quella cinese)

ci si aspetterà un brusco calo dell'omosessualità nelle generazioni successive.

 

Se si prevede che tutte le donne

avranno soltanto due figli,

grazie alla contraccezione;

l'esistenza di un "gene della fertilità"

smetterà di essere selezionata

- ed essendo particolarmente controproducente -

si estinguerà.

Paesi a bassissima natalità come Spagna o Italia

potrebbero non avere più gay nel giro di due generazioni.

 

Perché la popolazione gay si mantenga stabile infatti

è necessario che le sorelle e le madri dei gay "recuperino"

la natalità 0 del maschio gay.

Ma questo può avvenire solo in assenza di una pianificazione delle nascite:

la "politica del figlio unico" in Cina in una sola generazione

dovrebbe aver dimezzato la percentuale di gay cinesi

(impedendo di fatto alle sorelle e alle madre di omosessuali

di "recuperare" la fertilità del parente gay).

 

Mi aspetto che tale modello venga ampiamente disatteso.

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Non mi è chiara una cosa Almadel: nella società cinese c'è il controllo delle nascite, ma non mi risulta che ci sia anche in quella occidentale, come tu affermi...o intendi che semplicemente c'è un "controllo indiretto" dell nascite, naturale e non imposto dallo stato, dovuto alla bassa fecondità?

 

Certo la spegazione genetica non convince nemmeno me. Se l'unica causa dell'eterosessualità è la riproduzione, come sostiene Coeranos, allora non si capisce perché debba esistere un'omosessualità da questo punto di vista, che non favorisce certo la riproduzione (ma quando i gay potranno avere figli normalmente utilizzando il loro seme anche questo discorso verrebbe capovolto, perché l'omogenitorialità, una volta avuti i diritti, potrebbe anche aumentare la fertilità, fin quando ci sarà bisogno di un utero)

Voglio dire se è una questione genetica di maschi non riproduttivi e femmine più fertili, per la selezione sarebbe stato più semplice stabilire una fecondità media delle donne,

invece di aumentarla in alcune e ridurre la possibilità di riprodursi ad altri...mi sembra un meccanismo un pò artificiale.

 

Per rispondere a Mario 1944: perché l'omosessualità esiste? beh ha lo stesso senso che chiedersi : perché l'eterosessualità esiste? perché l'uomo esiste? perché il mondo esiste? sono domande filosofiche alle quali la scienza non riuscirà mai a dare una risposta. E sono domande che lascio ai filosofi. Io agli scienziati chiedo: perché esiste l'aids? perché non riuscite a sconfiggere questo virus? perché non c'è una cura definitva dell'epatite c?

 

Quando si cerca di fare scienza sull'omosessualità, cioè quando si cerca di dare una spiegazione scentifica a un comportamento profondamente umano e naturale sono sempre diffidente. Perché c'è sempre il rischio della medicalizzazione.

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Sì, mi riferivo anche al controllo indiretto.

Mi pare ovvio che in una società senza contraccettivi

la "efficacia" del gene gay dovrebbe farsi sentire di più

e - conseguentemente - aumentare la percentuale dei gay.

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allora vediamo un po', evito di rispondere agli argomenti sulla sconvenienza dell'ipotesi genetica perchè non sono seri. non è ciò che ci fa più piacere a dover essere più corretto.

 

rispondo ad almadel per la separazione dei gemelli: a noi interessano le percentuali e le proporzioni, ho ipotizzato uno scenario che le fa cambiare. in realtà ho semplificato la matematica per mancanza di voglia, ma non cambia nulla. poi la critica sul metodo la accetto se si fa sui parametri matematici che vengono usati, non su questi discorsi qui.

 

l'idea del controllo delle nascite si basa su troppe supposizioni date per scontate, non ho voglia di rispondere a tutte, però ad alcune sì, parlare di gene gay non ha senso perchè la genetica non funziona così (lo devo ripetere ancora??), il fatto che i giornali cerchino la notizia sensazionale deturpando studi più seri di come appaiono non vi autorizza a utilizzarlo come argomento contro. se ne volete sapere di più leggetevi l'ultimo libro di dawkins che spiega in maniera veramente semplice come agisce la genetica, anche per chi non ha una grande cultura scientifica. l'altro argomento è che l'omosessualità debba essere legata per forza alla fecondità, probabile, ma non è mica detto. più che altro lo studio di padova, a cui penso si riferisca, è un modello matematico che spiega come sia possibile che l'omosessualità si propaghi anche se i gay non fanno figli.

l'ultima cosa è che sappiamo che esistono meccanismi che mantegono le proporzioni simili, non mi ricordo il nome ma è quello del mancinismo. questo è sufficiente ad annullare tutta questa storia.

 

non ho mai detto "l'unica causa dell'eterosessualità è la riproduzione", evitate pure di riferirmi cose che non ho detto. quello che intendo è che la riproduzione spiega perchè gli individui si accoppiano col sesso opposto, altrimenti si estinguerebbero. ma la sessualità non è solo riproduzione, è anche socialità e in questo l'omosessualità ha un senso.

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C'è qualcuno che si intenda di matematica

e che possa spiegarmi la storia dei gemelli?

 

Giuro sulla testa del mio gemello etero

che non capisco cosa tu mi contesti,

né perché sia troppo complicato da spiegarmi.

 

Non riesco proprio a capire a cosa serva

il confronto con un campione diverso

rispetto a quello preso in esame:

da momento che dobbiamo solo stabilire

se chi ha un gemello gay ha più probabilità

di essere gay rispetto a chi ha un gemello etero...

 

---

 

Riguardo al "gene gay", non prendiamoci in giro.

Sappiamo tutti benissimo che non si tratta di un singolo gene,

ma di un insieme di geni che quando compaiono insieme

dovrebbero aumentare la possibilità di essere omosessualità.

 

E non serve affatto che siano legati alla fecondità;

basterebbe che siano tutti portatori di variazioni tanto positive

da essere selezionati a prescindere che la loro combinazione possa dare un gay.

 

La conseguenza di un approccio simile è piuttosto buffa:

evidentemente gli omosessuali sono migliori degli etero

perché presentano un pool genetico talmente più competitivo

da potersi diffondere nonostante questo handicap della sterilità :)

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AndrejMolov89

La mia critica a questo modello è basata su una previsione.

 

Se il "gene gay" si mantiene perché rende le donne più fertili,

dalle società in cui esiste il controllo delle nascite

(come la società occidentale o quella cinese)

ci si aspetterà un brusco calo dell'omosessualità nelle generazioni successive.

 

A mathematical model of a population genetics: Effects of genetic

variation on homosexuality E' un articolo che ho trovato riguardo quest'argomento, ti cito parte della conclusione:

"We have developed this analysis to

illustrate a hypothesis under the phenogenotype paradigm. However, we find that genetic variations appear dependent on

the variation of environment, which is shown by fitness loss and fitness gain in each of the experiment. A more sophisticated

analysis incorporating the variation of environment is definitely effective to next generation."

 

Se vuoi te lo passo ^_^ devo ancora leggerlo, ho letto solo l'abstract e la conclusion

bye

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Quindi, sì?

Si aspettano che i Cinesi siano tutti etero?

 

In quale precfiso momento della Storia dell'Uomo,

gli scienziati hanno cominciato a essere fusmosi come i filosofi?

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AndrejMolov89

Veramente è un articolo su una modelizzazione matematica del fenomeno. Fa riferimento al modello e non ai dati in sè. Siccome facevi un obbiezione giusta ho pensato di postarti quella parte di conclusione che stavo leggiucchiando. Se vuoi ti passo tutto l'articolo.

Più che altro sembra che sia data per scontata l'influenza genetica, cioè, per lo meno negli articoli che sto spulciando per internet.

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boh sarò io che non riesco a spiegarmi...

 

tornando al giochino mentale: mettiamo che la separazione dei fratelli sia una causa ambientale che li renda tutti gay, non più al 30% ma al 100%, tu ti vai a cercare le coppie separate alla nascita e poi scopri che i dati te li danno al 100% gay, capisci che non ha senso e non puoi usarli come dati per verificare quali sono cause genetiche e ambientali. ora, se anzichè essere al 100% sono al 30% i dati saranno sfalsati ma meno, ma tu non lo puoi sapere da prima. così si capisce?

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Prendi 100 coppie di gemelli

e distribuisci casualmente a ciascun gemello

una A o una B.

 

Plausibilmente (quale sia il modello)

troverai una distribuzione simile degli orientamenti.

Poniamo che siamo dell'8% nel gruppo A e del 12% nel gruppo B.

 

Il mio modello prevede che - con queste statistiche -

soltanto in una coppia di gemelli siano entrambi omosessuali.

Il tuo modello prevede che le coppie A e B di gemelli

siano comprese tra le 2 e le 6 coppie.

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L'obiezione fatta da Almadel al modello matematico non mi sembra affatto poco seria, anzi secondo me non fa una grinza! Inoltre la genetica, a quanto sembra, può al massimo dimostrare una certa "predisposizione" quindi non potrà mai spiegare da sola l'omosessualità. C'è anche l'ambiente e ci sono anche altri fattori. Secondo me ci stiamo fissando solo su quello genetico, ma la discussione non è, mi sembra, sull'influenza della genetica sull'omosessualità, che è al limite...molto limitata. Bensì è molto più generale: perché esiste l'omosessualità?

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Non mi pare che a nessuno freghi nulla di sapere perchè a qualcuno piaccia il gelato alla fragola e un altro preferisce quello alla nocciola. Io non credo ci sia per nulla una spiegazione genetica/ambientale, forse per alcuni casi, ma in genere non credo proprio. Può essere che a qualcuno non piacciono le verdure perchè non è stato abituato da piccolo a mangiarle, ma è anche vero che un altro le ha mangiate sin da piccolo, ma non gli sono mai piaciute.

 

 

 

 

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Il punto è che secondo Coeranos

desiderare un genere rispetto all'altro

è come essere mancini o avere gli occhi verdi

e non come preferire Bach a Schubert

o il i gamberoni alla carne alla griglia.

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AndrejMolov89

Il fatto che preferisca la carne ai gamberoni, non implica necessariamente che a te non piacciano i gamberoni. Secondo me ridurre tutto ad una questione di gusti è un errore. Cioè senza andare a impelagarsi sulle questioni genetiche e ambientali.

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C'è anche molta gente che ha

un disgusto irrazionale per il pesce;

paragonabile a quello che io provo per il formaggio.

 

E ci sono culture con tabù alimentari

che noi assolutamente non abbiamo;

alcuni di origine religiosa e altri no.

E viceversa culture che mangiano cose

che noi assolutamente consideriamo repellenti.

 

Non diversamente ci sono società

che non condannano affatto l'omosessualità,

presso le quali anzi è una pratica comune.

 

Mi chiedo per quale motivo non sia legittimo

il paragone tra i gusti alimentari e quelli sessuali.

Sospetto che non siano "genetici" in quanto

fino ai 3 anni mangiavo il formaggio

e fino ai 19 facevo sesso con le ragazze.

 

Credo che la predisposizione genetica

- in ambo i casi -

debba essere provata

e che l'onere della prova spetti a chi l'affermi.

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beh intanto non vi viene un'erezione perchè vi piace il gelato o i gamberoni, non ha proprio senso l'analogia.

poi posso capire che esista il disgusto irrazionale per il pesce, ma non il disgusto irrazionale per una donna.

e comunque l'onere della prova spetta a tutti, anche a chi nega.

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Mi spieghi perché "non ha senso l'analogia"?

 

Perché alcune reazioni fisiologiche

come l'acquolina in bocca, la nausea o il vomito

sarebbe diverse da una reazione fisiologica come un'erezione?

 

E scientificamente cosa significa la frase

poi posso capire che esista il disgusto irrazionale per il pesce,

ma non il disgusto irrazionale per una donna.

 

Quando i nostri recettori dei feromoni funzionavano

era facile spiegare la componente genetica dell'eterosessualità

(infatti senza femmine in calore nelle vicinanze,

i cani maschi lo fanno normalmente tra loro);

ma dopo la perdita dell'estro nelle femmine umane

e la conseguenza scomparsa della nostra sensibilità ai feromoni

non esiste più un fondamento fisiologico

nella nostra tendenza all'eterosessualità.

 

A tale scopo potrebbe essere stata selezionata l'omofobia.

Se vogliamo dar ragione a Dawkins riguardo al "gene egoista"

(e personalmente io gli darei ragione)

è possibile che l'irrazionale disprezzo che la famiglia d'origine

ha nei confronti dell'omosessualità dei figli

sia stato selezionato per evitare che l'omosessualità esclusiva

togliesse delle chances alla diffusione dei propri geni.

 

Questo spiegherebbe l'omofobia della "religione genetica" per antonomasia: l'Ebraismo

e anche altri aspetti di altre note omofobie storiche

(la legge repubblicana puniva la sodomia passiva solo sui cittadini di famiglia romana

e il Nazismo perseguitava solo gli omosessuali tedeschi).

 

Infatti la Rivoluzione Omosessuale è avvenuta (tra il 1969 e il 1973)

esattamente una generazione dopo la Seconda Guerra Mondiale,

in quanto erano morti molti esponenti della generazione precedente.

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se puoi inizia tu a spiegare perchè dovrebbe avere senso l'analogia e perchè quelle reazioni fisiologiche dovrebbero essere uguali ad un'erezione.

 

non posso spiegare "scientificamente" perchè non ho i mezzi per poterlo fare, ma quindi secondo il tuo ragionamento è sensato pensare che i gay siano in realtà dei bisessuali che hanno disgusto per le donne, cosa sensata e attinente alla realtà. :mellow:

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Secondo me l'analogia dei gusti alimentari con quelli sessuali ha senso. E in ogni caso a me l'erezione non viene nè per una bella ragazza nè per un piatto di pasta (essendo io una donna).

Il principio dei gusti alimentari credo sia simile a quello dei gusti sessuali. Forse li differenzia la complessità di come nascono, ma alla base credo ci siano gli stessi meccanismi. Per usare una metafora sono entrambi dei labirinti, ma i gusti sessuali sono un labirinto con un minor numero di muri, rispetto ai gusti alimentari.

Io sono convinta che la genetica sia ciò che ci predispone a tutti i nostri caratteri (sia fisici sia il nostro carattere vero e proprio e i nostri gusti). Poi l'ambiente è ciò che influisce sull'esprimere o meno un certo carattere e anche sull'entità di questa espressione.

In tutto ciò non bisogna però secondo me tralasciare un discorso sul sitema nervoso. Noi nasciamo con un certo numero di neuroni e con un certo schema. Mentre in passato si credeva che il sistema nervoso fosse un sistema fisso, negli ultimi anni è stata scoperta e dimostrata la plasticità neuronale. Nel nostro corpo siamo pieni di neuroni connessi tra di loro e durante la nostra vita queste connessioni cambiano, se ne creano di nuove, alcune cessano e questo ci porta ad apprendere. Non dimentichiamo poi che il sistema nervoso è quello che ci permette di avere coscienza delle nostre emozioni e delle sensazioni.

Dico già che non posso portare ora prove e fatti. Queste sono solo idee che mi sono fatta negli anni in seguito a ciò che ho studiato.

L'omosessualità secondo me è genetica e ambiente, ma l'ambiente credo abbia un influenza maggiore rispetto alla genetica in sè e per sè.

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Comunque affermare che la genetica non giochi un ruolo nello sviluppo psicosessuale è come fare la lotta contro i mulini a vento. Non solo perché ci sono già studi comprovanti la co-relazione diretta ma perché, risalendo la china, TUTTO è mera costituzione genetica perfino le connessioni celebrali che ci permettono di discriminare la carne dal pesce, il verde dal rosso, il pene dalla vagina.

 

La stessa relazione stimolo-risposta dell'acquolina in bocca, benché sia comportamentale (quindi un meccanismo ambientale) ha le sue radici e potenzialità nella fisiologia dell'essere che la produce e tale fisiologia è figlia del DNA.

 

La stessa selezione naturale indica che sopravvivendo un determinato tipo, sopravviva un determinato dna che lo ha sostenuto (anche se non prodotto). Così facendo, nel tempo, la relazione tra DNA e Comportamento diviene innato.

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Tra l'altro, volevo chiedere ad Alm:

 

Stiamo parlando di omosessualità emotiva (quindi post romanticismo) o di attrazione omoerotica (quindi antica quanto l'uomo)?

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Anche perchè non si può dire che una cosa non è genetica perchè si ha alla nascita e poi la si perde (come amare od odiare un cibo). O perchè cambia nel tempo. Il DNA ci predispone a mille possibilità che poi si esprimono in una maniera o in un'altra anche grazie all'ambiente e spesso soprattutto grazie all'ambiente.

Ci sono bambini che da piccoli hanno capelli molto chiari eppoi con l'età i capelli diventano più scuri e da anziani li abbiamo tutti bianchi, non vuol mica dire che il colore dei capelli non è genetico.

Qualsiasi nostra caratteristica è scritta dentro di noi. Sono poi mille i fattori che determinano se tale caratteristica sarà espressa o meno.

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Ora vi espondo il mio pensiero, proprio brutalmente.

 

1) Geneticamente non siamo indirizzati a un genere rispetto a un altro

 

2) "Eravamo" predisposti qualche decina o centinaia di migliaia di anni fa

prima che una variante genetica impedisse alle femmine umane di andare in calore

e conseguentemente i nostri recettori dei feromoni risultassero tanto inutili da sparire.

 

3) L'omofobia (il disgusto verso il sesso omosessuale e l'aggressività verso gli omosessuali)

probabilmente è stata selezionata allo scopo di impedire che un comportamento strettamente omosessuale

fosse dannoso per la propagazione del proprio pool di geni.

Questo come conseguenza della perdita dell'estro femminile

(infatti in nessuna altra specie è presenta la "omofobia")

 

4) Tale predisposizione genetica all'omofobia

è presente non solo nella nostra famiglia e nei nostri parenti;

ma in una qualche misura in tutti gli individui.

Essa diventa di "intralcio" allo sviluppo di una sessualità omosessuale.

 

5) E' difficile stabile quanto della "omofobia"

sia realmente un gene o cosa probabilmente un meme.

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AndrejMolov89

Anche io avevo pensato che l'omofobia fosse una predisposizione genetica. Però, non sono esperto in materia. Io preferirei la teoria genetica per una questione personale, per questo non entro nel merito di una discussione come pro genetico e contro ambientale e cose del genere.

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Dio Ambientale, Greed89!

Non ti chiedo di essere "a favore" o "contro".

No0n si parla di ideologia o di pippe mentali, ma di Scienza!

 

Vorrei solo un parere scientifico

sulla scientificità dei miei postulati

(che posso essere sbagliati, ma se non sono "scientifici"

non possono neppure essere veramente falsificati/verificati)

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