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Il morso del GayVimpire!


Silverselfer

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Silverselfer

Insomma, è una vita che sento dire sta roba, sarò una di quelle leggende metropolitane che misteriosamente spuntano da tutte le parti del mondo, non lo so.

 

L'ultima volta che l'ho vista rappresentata nel film "Kick Assa" quando il padre del protagonista chiede preoccupato se per caso dei balordi abbiano abusato di lui, dando per scontato che la cosa ne avrebbe fatto del figlio un gay.

 

Tralascio le implicazioni omofobe in tale rappresentazione dei fatti, il punto è ma perché c'è la convinzione generale che un uomo abusato non potrà più fare a meno di tale brivido?

 

Badate che questa è una certezza data come matematica da tutti i maschi in età da bar.

 

Il gay è come un vampiro o uno zombi che ti morde e ti rende come lui.

 

Una convinzione del genere secondo me può generare buona parte della paura omofobica che c'è in giro.

 

Perchè, perché, da dove viene questa convinzione?

 

Gabriele B. terza media, un ragazzino allupato come tanti a quell'età, un giorno ci prese a parte di un'incredibile scoperta: "Quando vi fate una pippa infilatevi un dito al culo, è strafigo!".

 

Che non sia questa la radice dell'omofobia, della paura di diventare omosessuali?

 

Il culo, questo mistero oscuro. Abisso di ogni perdizione umana (intesa come maschi).

 

Quando lo assaggi non lo scordi più.

 

A ben pensare anche il sentimento omofobico della chiesa, prende a pretesto la natura e il contronatura, ma in realtà descrive l'omosessualità come la perdizione nei sensi, quindi nel vizio. E a ben guardare il vizio seduce attraverso il piacere, o col cavolo che uno ci rimetterebbe l'anima perseguendolo. Quindi anche per loro quel buchino insidioso è fonte di seducenti bacini del caprone che ci si vuole insinuare.

 

In finale, il morso del vampiro Brad Pitt che forma coppie di fatto con Tom Cruise è reale? Lo zombi che travia l'etero trasformandolo in fornicatore assatanato. è plausibile?

 

Infine, non sarà che certi rodimenti di culo di papabili e notabili siano alla base delle nostre sciagure?

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Interessante come cosa...magari molti la pensano così perchè non credono che sia possibile nascerci, ma solo diventarlo.

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Silverselfer

No, la storia nel nascerci, sempre riferendo dallo zibaldone del bar sotto casa, è una questione di "malattia". Ci sei nato storto, non è colpa tua.

 

Tant'è che si preferisce identificare il gay con l'effeminatezza, proprio perché marca la differenza con gli etero.

 

La paura del morso del vampiro gay secondo me nasce proprio dall'incapacità di trovare differenze nette con la propria natura etero; quindi si cerca di aderire a quegli stereotipi di machismo mentre si continua a covare dentro quel timore recondito, lo stesso che costringe a guardare al rallentatore l'eiaculazione del film porno.

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soledamore

In effetti, su questa metafora dell'omosessuale come vampiro, ci avevo riflettuto anche io in passato. Ma l'associavo al sesso orale, più che al sesso anale.

Lo sperma sostituisce il sangue, è anch'esso un umore vitale e succhiandolo o bevendolo è un po' appropriarsi dell'essenza del maschio.

 

Il film sulla "coppia di fatto" formata dai vampiri Tron Cruise e Brad Pitt l'ho trovato veramente affascinante: adoro il romanticismo gotico e ho sempre pensato ai due protagonisti come due amanti uniti per l'eternità dal loro vizio mortifero.

 

La paura di effeminarsi praticando il sesso anale passivo non c'è solo negli etero, ma anche in alcuni gay. L'omofobia interiorizzata fa di questi scherzi.

E' triste però il tentativo di autorepressione che fanno alcuni gay per sfuggire al cliché dell'effeminatezza.

Trovo sia molto bizzarro rinunciare al godimento anale per la paura di rappresentare uno stereotipo, per cui tendo sempre a pensare che si tratti di una boutade

quando un omosessuale si proclama esclusivamente attivo. Non credo ci sia una relazione tra attività e non effeminatezza, peraltro. Ci sono persone prevalentemente attive anche se effeminate, - ma non sono moltissime. Come ci sono gay dall'aspetto maschile e decisamente passivi.

 

Per la Chiesa Cattolica, l'atto di sodomia definisce proprio la penetrazione anale ed è l'atto sessuale più peccaminoso:

 

seppellire lo sperma, che dà la vita associato all'ovulo, nella tomba fecale rappresentata dall'ano e dalle sue potenziali deiezioni.

 

Ma la radice storica e filosofica della sessuofobia è nel sostrato giudaico della Bibbia, che si fonde con concezioni orfiche e neoplatoniche e poi con la formazione manichea originaria di S. Agostino. Corpo e anima diventano due concetti completamente distinti e incommensurabili e il primo viene identificato con il male, la seconda col bene.

 

Fortunatamente siamo in un paese laico e nessuno ci impone di studiare le teologia cattolica. Per questo davvero non capisco il risentimento di molti gay, atei od agnostici, nei confronti dei cattolici, anche se cattolici omosessuali.

 

Se per loro il male, il peccato, il diavolo e Dio stesso non esistono, non capisco perché si affannino tanto a negarne l'esistenza...sembra quasi che in fondo in fondo, nemmeno loro siano convinti di questa inesistenza, se hanno bisogno continuamente di confermarsela (senza prove) fra di loro :)

 

Comunque ho già scritto in un altro post della radice (a-morale) della cattofobia. E' il modo più semplice per condurre una vita sessuale disordinata senza sensi di colpa. Ho avuto anche io le mie fasi atee ed agnostiche :)

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La pensano così perchè è stato insegnato loro. L'omosessuale è un nemico. I nemici come si fanno odiare dagli altri? Devono portare del male. E come? Distruggono la famiglia naturale, irretiscono le vittime innocenti. E' stata usata la stessa tecnica per altre categorie.

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soledamore

Hai ragione. A tanti gay è stato insegnato che un altro gay (o bisex o queer o eterosensibile etc.), se ha una fede (cattolica etc.) è un nemico :aiuto:

Questa è una menzogna. Che cerco di decostruire, giorno dopo giorno.

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soledamore

I Cattolici c'entrano perché se sono anche gay o queer sono diversi fra diversi. E' come se fossero, oltre che vampiri, anche lupi mannari e vivessero esclusivamente fra vampiri...

 

Inoltre credo che senza cristianesimo la figura moderna del vampiro non esisterebbe nemmeno. Sì, c'è qualche mito che prefigura nella mitologia classica e orientale

questo motivo di impossessarsi degli umori vitali. Ma il vampiro moderno è tutto inscritto nel registro narrativo della cristianità. Presuppone la resurrezione della carne, il sangue che dà la vita, la vita eterna, la bara. Un reservoir da cui attingerà linfa vitale molto romanticismo gotico. Un genere letterario che mi ha sempre affascinato.

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