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Impegno politico.


Sherlock

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Si parla tanto, si discute sui diritti dei gay, sulle conquiste a cui bisogna arrivare, e questo va bene perché il dibattito è sempre utile. Ma vorrei sapere, quanti di noi si impegnano in maniera più attiva, in un certo senso "politicamente" riguardo a tali questioni?

Io solo da poco ho iniziato a frequentare le riunioni dei giovani democratici, e ho trovato un gruppo abbastanza volenteroso e aperto al dialogo, che organizza anche vari eventi. Recentemente c'è stata una conferenza preparatoria per l'europride, alla quale era presente anche la deputata PD Paola Concia e il presidente di Arcigay Roma Fabrizio Marrazzo, evento appunto organizzato dai giovani democratici del Lazio.

Personalmente penso che con questo gruppo potrei cominciare a fare piccole cose, anche un semplice volantinaggio a favore della legge contro l'omofobia e cose simili. Quindi in qualche modo mi sembra di iniziare anche a "fare" qualcosa di utile, anche se si tratta di piccole cose, come ho detto.

Ritengo sia importante partecipare, in maniera più o meno impegnativa, per cambiare un minimo le cose, e riavvicinarsi alla politica, che rimane l'unico campo su cui si possa agire per fare qualcosa di utile, se si esclude il volontariato.

Voi che esperienze avete in questo senso? Qualcuno partecipa alle iniziative di qualche gruppo politico? Qualcuno ha intenzione di impegnarsi più attivamente ma magari non sa da dove cominciare? Discutiamone qui.

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no, non mi sono mai impegnata politicamente in maniera così attiva. A parte curare un blog contro le discriminazioni in generale e a parte la vita quotidiana in cui cerco di diffondere certe idee non ho mai preso parte a gruppi come quelli di cui parli tu, non so dirti neanche io il perché, forse perchè ho sempre voluto in un certo senso mantenere delle distanze. Tu come ti trovi?

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Christopher

Proprio in quest'ultimo periodo in cui almeno ogni giorno cè un attacco contro i gay da parte del mondo politico è nata in me l'idea di iniziare a fare qualcosa, di poter controbattere a queste continue offese e iniziare a diffondere in questo malandato Paese finalmente il rispetto per ogni forma di Amore. Perchè per fare veramente qualcosa bisogna partire dal mondo politico: portando nuove idee in quest'ambiente per portarle poi tra tutti.

Vedo che sei di Roma!non ho ben capito dove vai, riunioni dei giovani del PD?:)

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Qualche anno fa mi iscrissi ai Verdi ma in città non c'era molto movimento. Adesso mi sono iscritto ad un altro partito che però ha sede lontana quindi non posso fare molto e comunque non viene trattato l'argomento omosessualità. A livello nazionale sono un simpatizzante del SEL ma nella mia città il gruppo giovanile raccoglie anche quelli degli altri partiti e quindi mi sembra inutile visto la mescolanza. Se SEL da me fosse più organizzato sicuramente l'anno prossimo mi ci iscriverei e parteciperei, anche se sono preso da molti impegni.

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Io frequento le riunioni dei giovani democratici del diciannovesimo municipio, zona Balduina. Per ora mi trovo bene, ho cominciato dal secondo incontro a valutare un pò le opinioni del gruppo sull'argomento omosessualità e li ho trovati molto aperti, ma con qualche titubanza su questioni come matrimonio e, ovviamente, adozione. Ad ogni modo credo di poter iniziare a muovermi in qualche direzione nel campo dei diritti gay proprio partendo da questo gruppo, anche se non escludo minimamente il fatto di continuare a guardarmi intorno, magari scoprendo altre sezioni di partito interessanti, o altri partiti come SEL.

Altra cosa che vorrei fare è andare nella sede di Arcigay Roma, anche se da quanto ho letto per diventare volontari dell'associazione bisogna seguire dei corsi.

Comunque a me sembra che manchino le manifestazioni spontanee: ci sono quelle studentesche, quelle dei lavoratori, ma la minoranza gay fino ad ora è rimasta legata unicamente alle iniziative di associazioni o figure politiche(poche e isolate). Il movimento dovrebbe essere più compatto, e vedere maggiore partecipazione. Spero che quantomeno l'europride risvegli un po' di coscienze, e non sia solo un momento di svago passeggero e inutile.

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Sono d'accordo con te! A mio parere, se ci fosse una manifestazione promossa da un gruppo non dominato dalle solite lobby, sarebbe più sobria e significativa che il Pride.

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Icoldibarin

Partecipo in università ad una associazione politica ma apartitica. Collaboriamo spesso anche con il collettivo omosessuale della nostra università. Ultimamente, a riguardo delle tematiche GLBT, abbiamo partecipato attivamente alla creazione di una conferenza sulla famiglia naturale.

Per il momento tendo a diffidare di luoghi partiticamente schierati, anche se sono convinto che i circoli locali talvolta siano popolati anche da gente onesta e desiderosa di fare. Tuttavia basta staccarsi un attimo dal basso per poter vedere quanto contino le poltrone, i favoritismi ed i propri tornaconti personali che anche in ambito prettamente universitario non tendono a mancare. È triste.

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Per il momento tendo a diffidare di luoghi partiticamente schierati, anche se sono convinto che i circoli locali talvolta siano popolati anche da gente onesta e desiderosa di fare. Tuttavia basta staccarsi un attimo dal basso per poter vedere quanto contino le poltrone, i favoritismi ed i propri tornaconti personali che anche in ambito prettamente universitario non tendono a mancare. È triste.

 

sono d'accordo, è vero che quelli di sinistra sono molto più interessati ai diritti in generale ma a volte anche lì vedo estremismi che non mi piacciono. Cmq mi piacerebbe essere più attiva su questi fronti.

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  • 2 weeks later...

Novità! Da un paio di settimane ho cominciato ad andare al gruppo giovani di Arcigay Roma e mi trovo bene. Purtroppo ora interrompono l'attività per i mesi estivi e riprendono a settembre, ma sembra ci siano iniziative interessanti anche lì. Non vedo l'ora di cominciare seriamente con un pò di volontariato!!

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Ho fatto pare del gruppo giovani dell'Arcigay diversi anni fa. In effetti fanno cose molto interessanti. Ovviamente sarai tu a decidere, dopo l'estate, se varrà o meno la pena o se rivolgersi altrove.

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Silverselfer

Che bello che sei Sherlock! Dico come persona, naturalmente. Non so quanti anni tu abbia, ma è davvero ammirevole il tuo pacato modo di vedere la vita, non subendola intendo.

 

Diciamo che l'impegno nei diritti gay ha anche un effetto secondario non trascurabile, cioè diventa anche una rete "sana" che permette l'elaborazione di una comunità omosessuale, altrimenti lasciata alle saune e alle dark room. Intendo dire che è anche un'occasione per guardarsi in faccia e non sentirsi più così unici da essere soli.

 

La cosa spiacevole è il cappello politico che implicitamente sei comunque costretto a indossare. Io in tal senso ho una tendenza decisamente individualista che mi porta ogni volta a cozzare con le linee guida dei vertici.

Nel senso che sono un tipo tranquillo e tutto, ma in un modo o nell'altro finisco per fare un po' come cazzo mi pare, e questo non piace in nessun gruppo, di qualsiasi origine esso sia: politica, culturale, sociale ...

 

E' un bel problema sapete?

 

In questo momento sto pensando di mollare l'ennesimo gruppo politico (Idv). a parte la scarsa sensibilità sulle tematiche gay (praticamente zero) mi ci troverei bene e boh, non so ... è una cosa che non capisco neanche io. Sarà autolesionismo, chissà!

 

In ogni modo domani c'è la manifestazione unitaria per i referendum a piazza del popolo, se vi fate una passeggiata da quelle parti contribuirete a riempire la piazza, altrimenti diranno subito che sto caspita di quorum non lo centreremo manco stavolta.

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Io non ho mai frequentato l'arcigay, anche se non escludo di farlo prima o poi.

In compenso mi diletto un po' con la politica... ho iniziato un po' per curiosità e un po' come passatempo in Università, poi ho continuato fuori, frequentando alcune realtà della coalizione di centrosinistra (approfittando di alcuni amici che già militavano).

 

Adesso frequento PD e giovani democratici... Mentirei se dicessi che sono lì per occuparmi solo di diritti civili o di gay. C'è un po' tutto. Ho vari interessi e i diritti sono - necessariamente - uno di questi. Nell'ultima campagna elettorale ho avuto modo di partecipare anche all'organizzazione di alcune iniziative sui diritti. Adesso vorrei continuare anche su questa strada, ma non ho ancora un'idea chiara su come farlo in modo efficace. Tenendo presente che benchè sia un ambiente abbastanza gay friendly, a molti di questa causa non interessa.

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Io ho frequentato il partito fin quando ero nella culla. Tutte le vacanze estive della mia infanzia le ho passate tra feste dell'unità locali e nazionali, essendo i miei genitori da sempre tesserati e poi attivisti nel PCI, poi PDS, poi DS, poi PD. Forse è per questo che una certa disillusione per quanto riguarda i partiti l'ho maturata già verso i 17 anni. Prima ero molto entusiasta, attiva, tesserata, ma poi mi è venuto lo schifo a vedere quanto le persone siano coinvolte solo per la poltrona e a vedere che quelli che si impegnano senza un secondo fine vengono sempre messi da parte dagli arrivisti e se la prendono in quel posto. Ad oggi io e mia madre abbiamo praticamente vietato a mio padre di farsi coinvolgere che alla fine a spesso quasi tutta la sua vita (fa politica da quando ha 13 anni) al servizio del partito ed è stato sfruttato fino allo stremo e alla fine non si è mai quasi ricevuto nemmeno un grazie da tutte le persone che ha aiutato a far eleggere. Per questo mi sono allontanata molto dai partiti, anche se la mia voglia di fare qualcosa è sempre lì presente. Non voglio nemmeno fare il discorso di: fanno tutti schifo. Però ci vado con i piedi di piombo perché non voglio che mi succedano le stesse cose successe alla mia famiglia.

Il punto è che la politica al giorno d'oggi è cambiata e si basa molto sugli individualismi.

Credo comunque di fare molto attività in quanto giornalmente espongo le miei idee con chiunque mi capiti a tiro.

Poi spesso trovo le riunioni di partito incontri inutili tra gente che se la canta e se la suona da sola senza poi effettivamente incidere sulle persone al di fuori del gruppo che sono quelle che vanno sensibilizzate su certi temi.

In ogni caso è ammirabile chi fa politica per senso civico e spero sempre che siano queste le persone che riusciranno a distinguersi e ad avere cariche o posti dove possono effettivamente incidere.

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  • 3 weeks later...

Io per molto tempo, in realtà, ho creduto poco nella politica. Col tempo ho sviluppato un interesse per l'attivismo, che mi sembrava una cosa d'altri tempi, anche un pò astratta. Se c'era la possibilità di partecipare, me ne tenevo distante credendo di non essere adatto, che ci volessero persone particolarmente forti e grandi d'animo.

Alla fine invece mi sono reso conto che anche il più piccolo contributo può fare del bene, e che per riuscirci basta la volontà di vedere le cose migliorare, anche di poco.

A settembre probabilmente ci sarà un corso di formazione per diventare volontari arcigay, mi piacerebbe partecipare.

Quando ai GD, non so quali attività svolgeranno, per adesso partecipano alle iniziative che si svolgono alla festa dell'unità a Roma.

 

Sto pensando che questo in topic, oltre a servire come riflessione, potremmo raccontare di tanto in tanto le attività che svolgiamo, per rendere più viva la realtà dell'attivismo a chi la conosce poco o non la conosce affatto. Intanto chi di voi partecipa a queste cose da più tempo potrebbe cominciare a raccontarci qualche esperienza, qualche progetto.

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Io ho sempre fatto attivismo politico da quando ero bambina e aiutavo mio padre alla sezione locale del PdS XD

Da quando vivo all'estero mi divido tra fare attivismo LBGT (l'anno scorso ero presidente dell'organizzazione LGBT della mia università, quest'anno sto facendo volontariato con alcune charities a tema..purtroppo il tempo libero é stato poco, spero di recuoerare il prossimo anno) e attivismo politico in generale (frequento un po'sia il Popolo Viola che SEL a Londra, anche se non mi ritorvo molto nelle logiche dei partiti organizzati).

In più mantengo con mia moglie un blog (in inglese) per cercare di fare informazione sulle condizioni del nostro paese (almeno in UK considerano la nostra situazione semplicemente `folkloristica'e spesso non si rendono conto del malessere reale del nostro paese).

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  • 5 months later...

Sebbene io non abbia più scritto da tempo su questo topic, non ho dimenticato il mio intento di raccontare le esperienze vissute, anche per renderne altri partecipi. Sarò breve, farò un po' il punto della situazione. Ormai da qualche mese vado agli incontri del gruppo giovani di arcigay roma. Sono molto soddisfatto, ho conosciuto delle belle persone piene di iniziativa e voglia di impegnarsi e ho potuto confrontarmi su tanti argomenti. Lo scorso settembre ho organizzato un intervento al teatro Valle occupato di Roma. Io e alcuni amici abbiamo fatto delle letture sull'omofobia davanti a un pubblico direi molto numeroso, e devo dire che è stata una bella esperienza. Le storie che abbiamo letto erano fatti reali accaduti in Italia negli ultimi anni, episodi di violenza omofoba molto forti e toccanti.

Da un paio di mesi arcigay roma ha dato inizio a un corso di formazione, sia per la gay help line, il numero verde che si occupa di dare un supporto psicologico legale e sanitario gratuito a chiunque telefoni, sia per un progetto all'interno delle scuole. Quest'ultimo progetto è in fase sperimentale, tutto è ancora da "inventare", e sarebbe la prima vera presenza fisica dell'associazione in contesti esterni. L'obbiettivo primo è fare informazione, combattere l'omofobia e gli episodi di bullismo nelle scuole. Ma anche uscire fuori dai confini dell'associazione, e iniziare a far sentire una voce un pò più forte se non altro nella città in cui viviamo.

Tutto questo mi fa ragionare, e mi fa tornare davanti agli occhi quelli che sono gli obiettivi principali che bisogna raggiungere: il matrimonio e l'adozione per gli omosessuali. Ovvero l'uguaglianza sociale. Perché se io voglio sposare l'uomo che amo e costruire una famiglia con lui DEVO avere il diritto di farlo. Non si può tollerare di vivere in un Paese che impedisca questa cosa. Si chiama tirannia, è il soffocamento della libertà, dei diritti inalienabili dell'uomo.

Questa è la meta che voglio avere sempre ben chiara nella mente e nel cuore. L'associazione in cui mi trovo ora è solo parte di un movimento che deve essere unitario, i cui obbiettivi devono essere comuni. E credo che nella lotta anche bisogna essere insieme.

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