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Amico, miglior amico o... ?


Bri.Kyn X

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In che senso è stato difficile per te secondo la tua esperienza?

Nel mio caso si sta sbloccando di nuovo con me, ieri ci siamo risentiti a telefono e mi ha parlato di tanti suoi problemi. Ho cercato di mostrargli altre prospettive, anche perchè parecchi dei suoi disagi sono (stati) anche i miei, ma io ho avuto il supporto di una terapeuta che mi ha fatto molto bene.

Io credo che lui stia crollando, la gabbia di marce convinzioni che si è creato gli fa sempre più male, ma non ha il coraggio di andare oltre. Del resto è difficile, e lo capisco. Gli starò vicino, da amico, cercherò di dargli coraggio per affrontare i suoi problemi... certo, non nego che un po' ci soffro, perchè i miei sentimenti per lui sono immutati e per me non è solo un amico, e non sarà mai soltanto tale. E non ho capito fino in fondo lui d'altro canto cosa prova.

Spero di riuscire a progettare di nuovo cose insieme a lui, magari da soli (stasera però ci vediamo), in modo da avere più tempo. Un po' ho capito che lo sto ingelosendo, o comunque gli dà fastidio che io possa uscire con altri... forse teme di rimanere indietro, che io possa trovare un rapporto stabile e lui invece no. Non so. Certo, l'interesse a comunicare c'è, e da entrambe le parti... non posso negarlo.

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attento ad aiutarlo,

a volte gente incompleta come questa vuole solo attenzione e non sa cosa sia la gratitudine,

e gravitargli attorno potrebbe essere un grave rischio per te

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Me ne rendo conto, infatti non voglio farmi trascinare nel suo nulla... però mi sentirei egoista a lasciarlo perdere solo perchè è "incompleto" dal punto di vista emotivo e affettivo. Sarà che, a dispetto di quanto dicevo, in passato avrei voluto qualcuno pronto ad ascoltarmi e, perchè no, abile a darmi qualche consiglio. In qualche modo sta cercando aiuto.

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In che senso è stato difficile per te secondo la tua esperienza?

 

E' stato difficile perché mi ero legato a tal punto da non poter più agire in modo da tenere separare la sfera dell'amicizia e la sfera dell'amore. Credevo di poterlo fare, ma ho avuto un brutto risveglio... quando mi sono reso conto che non avevo separato proprio niente, anzi, avevo integrato l'amore nei normali sentimenti di amicizia (fino a farlo diventare amore non corrisposto, lui pensava fosse solo amicizia però), era ormai troppo tardi.

A onor del vero, non è stata mia la scelta di separare le nostre strade (almeno per un po'). Non sarei mai stato in grado di prendere una decisione simile. Ma, con il senno di poi, è stata la soluzione migliore.

Per la cronaca, dopo alcuni mesi siamo tornati ad essere amici, anche più di prima, ed è stata un'amicizia serena da parte di entrambi.

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Capisco. Beh, per ora sta procedendo bene a me, ma non riesco molto a guardare oltre. Vorrei tanto innamorarmi di qualcuno con cui vivere un rapporto "normale"... ma a volte penso che quando si sta così è praticamente impossibile. E poi il mondo gay è così obscuro. :D

 

A te ti ha aiutato conoscere altri?

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non ti servono altre persone per passare oltre, anzi, approfitta di questa situazione spiacevole per ripercorrere tutti gli step fatti e vedere non tanto dove avete sbagliato quanto qual è stato il momento che hai vacillato e sei scivolato, a volte in mancanza di qualcosa che vogliamo davvero rischiamo di far passare il poco che c'è per quello che non è. corri il richio di fare come una mia cara amica che, per quanto bene le voglia, non si accorge di usare i fidanzati per dimenticare i precedenti spasimanti e questo le ha impedito una sana dose di autoanalisi. e poi vuoi mettere frequentare qualcuno, con naturalezza, senza ombre malinconico-depressive nel suo sguardo

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Capisco. Beh, per ora sta procedendo bene a me, ma non riesco molto a guardare oltre. Vorrei tanto innamorarmi di qualcuno con cui vivere un rapporto "normale"... ma a volte penso che quando si sta così è praticamente impossibile. E poi il mondo gay è così obscuro. :D

 

A te ti ha aiutato conoscere altri?

 

Senz'altro...

Anche se è vero che, quando ho conosciuto quello che sarebbe diventato il mio ragazzo (e lo è ancora), avevo ormai superato il problema (del tutto? Credo di sì... non ci ho messo molto a riprendermi, almeno rispetto a quello che mi sarei aspettato, ma sicuramente è stato un periodo intenso). Quindi gran parte del lavoro l'ho fatta da solo, con l'aiuto di altri amici. Dopo la scossa iniziale mi sono messo in condizione, come dire, di stare finalmente bene.

Periodo gennaio-marzo. I rapporti con il mio amico, di cui ero innamorato, sono ripresi durante l'estate. Amicizia serena da parte di entrambi.

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Insomma fidanzarti con un altro ti ha consentito di riallacciare l'amicizia, ma la cosa

non si risolve cercando altri ( fidanzati potenziali ) semmai può servire uscire con

altri amici ( se poi fra questi ci sono dei gay, magari ci si può distrarre andando

insieme anche in qualche locale gay etc. )

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  • 4 weeks later...

Mmm ripesco questa discussione per scrivere gli ultimi aggiornamenti, e come al solito per strappare un qualche consiglio o qualche impressione (per quel che uno può capire da un post, s'intende). :)

In pratica dopo il periodo di crisi determinato dall'essere stati insieme, sembrava tutto finito, poi invece abbiamo ricucito il rapporto ed ora è perfino più stretto di prima. Mi aveva detto - ma forse l'ho già scritto - che eravamo amici e che non era giusto aver fatto sesso perchè il sesso (sempre per lui) è per chi non si vuole bene, non per chi si vuole bene.

Comunque sia l'altro giorno, nonostante le previsioni, è risuccesso. Con le stesse modalità. Non è cambiato niente questa volta nel nostro rapporto, ed anzi adesso teniamo in conto di rifarlo altre volte. Quel che non capisco è cosa è potuto cambiare da un mese all'altro. Effettivamente non si è allontanato e siamo più affiatati di prima.

Unico segnale - ma indipendentemente dall'averlo rifatto - è che ora pare spingermi verso altri, mi chiede spesso se provo interesse per altri ragazzi e mi invoglia a fidanzarmi con altri. Avverto una certa falsità in queste cose che dice, però mi lasciano pensare... del resto noi condividiamo perfino i ragazzi, nel senso che ci scambiamo i contatti e le generalità, e ogni volta che usciamo con qualcuno precisiamo che non è importante. Io gli ho detto pure molto chiaramente che non mi fidanzo anche perchè preferisco stare con lui. E lui di ti tutta risposta ha detto che potrei fidanzarmi e vedere l'eventuale ragazzo una volta ogni due settimane (sic!), continuando normalmente il rapporto con lui.

 

Insomma, se da un lato ha voluto che la nostra amicizia restasse amicizia, dall'altro è evidente che amicizia non è, per ragioni affettive, emotive, ora anche sessuali, accompagnate da uno strano atteggiamento al confine tra la gelosia e la falsità (che comunque ho anche io verso di lui).

 

Personalmente adesso sto molto meglio, vivo serenamente questa condizione, però temo che possa impedirmi di vivere un amore a 360°, un amore "vero". Non che i miei sentimenti per lui non lo siano, ma restano pur sempre all'ombra e nascosti. Non so neanche fino a che punto sia definibile come amicizia. Adesso con il sesso di mezzo è ancora più confuso.

 

Voi che ne pensate? Può reggere una cosa simile? :S

E una cosa simile in fondo cos'è? Io di amici ne ho tanti, anche molto cari, ma non sono geloso di loro, non mi preoccupo di loro quando attraversano la strada o non si coprono adeguatamente, non li sento almeno una volta al giorno tutti i giorni cascasse il mondo, e soprattutto non ci faccio sesso. E non mi giustifico con loro se esco con altri.

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  • 4 weeks later...

Sì, ed infatti non vanno diversamente.

Anzi, debbo dire che le cose si sono aggiustate di parecchio. Adesso ci vediamo ancora più spesso di prima, siamo molto più affiatati e non c'è più nessuna ombra, dato che abbiamo ampiamente discusso di tutto. Ci sono anche approcci sessuali, il che rende il tutto ancora più ambiguo. In conclusione nessuno dei due cerca seriamente un ragazzo, e alla fine il massimo che ci concediamo è stare sulle chat e su facebook a scambiarci i contatti dei ragazzi carini.

 

E' un rapporto che non riesco davvero più a comprendere, anche se mi fa stare bene.

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Forse allora conviene smettere per un po' di preoccuparsi. Se stai bene così, basta domande inutili. Vedi come si evolve la cosa, e poi deciderai cosa fare. Fare qualche passo ora potrebbe portare si ad un chiarimento del rapporto, ma potrebbe anche provocare una rottura, soprattutto perché mi sembrate tutti e due abbastanza confusi.

Lascia scorrere un po' le cose, goditi questi momenti, e vedrai che le cose si semplificheranno da sé :)

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  • 5 months later...

Oddio ribecco questa discussione nei momenti di incertezza, è come un diario ormai. :D

Non posso raccontare per filo e per segno tutto quello che è successo da Dicembre ad adesso, perchè ci vorrebbe un libro.

Però ho bisogno di un qualche parere.

 

Innanzitutto col mio "amico" (ultravirgolettato) le cose sono degenerate non poco da Gennaio e non sono stato affatto bene per questo motivo. Anzi, tutt'alto. Litigavamo praticamente ogni due giorni e giù con letteroni che neppure si degnava di leggere. Poi a ha cominciato a legarsi ad un ragazzo. Dapprima il suo scopo era soltanto giocherellarci - e in questo gioco perverso inseriva pure me, dato che i rapporti sessuali tra noi sempre a senso unico continuavano ad avvenire normalmente -, ma poi ha cominciato a frequentarlo in maniera più seria (sempre però senza convinzione). Dopo tanti comportamenti sbagliati che non sto neppure qui a raccontare, in pratica ero convinto di doverlo mandare a quel paese. Per un mese intero non ci siamo visti e per una decina di giorni non ci siamo sentiti a telefono, mentre su internet c'era freddezza e fastidio.

Pensavo di averlo perso totalmente e non nascondo di averlo odiato.

 

Poi ci siamo chiariti, sempre sotto mia insistenza (lui mi ha confessato che ci stava male ma che non sapeva come fare), e mi ha chiesto di aiutarlo a sbarazzarsi del tipo, un mezzo psicopatico stalker. L'ho aiutato nonostante tutto, e ho davvero cercato di dimenticare quello che era successo. Il nostro rapporto si è poco a poco ripreso ed è diventato molto più forte. Lui si è pentito di certi comportamenti, tanto che abbiamo ripreso a fare progetti insieme.

Però il rapporto era più o meno lo stesso: approcci sessuali stimolati da lui ma "a senso unico" da parte mia, ambiguità diffusa e affettuosità praticamente repressa al massimo.

 

Un paio di settimane fa, però, è successo qualcosa di nuovo. Sono uscito con un ragazzo e ci sono stato insieme, gliel'ho raccontato nonostante non mi andasse molto l'idea. Con il risultato - e non so se le cose sono collegate - che qualche giorno dopo mi ha cominciato a dire che lui avrebbe voluto fare sesso completo con me, che con me lui avrebbe voluto darsi totalmente, fare cose che aveva deciso di non fare più con nessuno... insomma discorsi che mai mi sarei aspettato facesse.

Così sono un paio di settimane che quando ci vediamo ci teniamo per mano, ci abbracciamo, ci baciamo e abbiamo rapporti completi... onestamente io lo sento che c'è qualcosa di molto forte, una cosa che prima non c'era da parte sua ed ora sì. Mi cerca con lo sguardo e mi riempie di tenerezze che onestamente pensavo non gli appartenessero in alcun modo.

 

Però lui non vuole fidanzarsi o legarsi, dice che le cose devono restare così... da come ho capito intende una sorta di rapporto aperto, senza schemi... si limita a dire che "è strano", e basta.

Io adesso davvero non so più cosa siamo, so solo che lo amo ed è inutile che glielo dica perchè tanto già lo sa, e non capisco perchè le cose debbano andare così. Capisco che c'è un'omosessualità molto poco accettata, però in questo ultimo anno ci ho sofferto davvero tanto. Non che non ne sia valsa la pena, ma a cosa posso aggrapparmi per stare un po' più sereno? Mi sento non poco spaesato.

 

Datemi un consiglio qualsiasi o ditemi la vostra esperienza, perchè la confusione mi sta letteralmente logorando... :(

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BruisePristine

se tu vuoi una relazione monogama e lui non vuole dartela.. passa al prossimo.

 

ma tanto, è da un anno che ti vengono dette le stesse cose e tu ci sbatti di proposito la testa.

Edited by BruisePristine
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La sua accettazione dell'omosessualità mi sembra che debba fare ancora molta strada... Ecco spiegato il perché del suo rifiuto a legarsi in una relazione vera e propria. Probabilmente ancora non la vede come una cosa totalmente giusta (perché il sentimento, di fondo, c'è, quindi si potrebbe tranquillamente passare alla fase successiva). Potrebbe anche essere solo il suo carattere, però.

Purtroppo non vedo molte soluzioni... deve fare un percorso interiore. Non so se possa essere aiutato o meno.

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