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esiste l'amore nel mondo gayss?


wishbone__

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Dream_River

Certo che esiste l'amore, semplicemente lo stile di vita promosso dalla società, individualistico e "liquito" (Per usare l'espressione di un grande sociologo), spinge le persone a non legarsi sentimentalmente a qualcuno. E questo vale sia per etero che per gay

 

Il fatto che all'interno della comunità gay sia più facile scopare è una foglia di fico, il fatto che ci siano molte più possibilità di avere rapporti occasionali non comporta logicamente che uno debba "approfittarne". Purtroppo l'essere omosessuali non garantisce l'immunità alla superficialità, all'insensibilità e alla stupidità

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Top Posters In This Topic

ma se sei una persona disposta a lottare senza problemi, vedrai che non poui sentire la differenza con gli etero...

Esatto hai detto una cosa giusta. Nell amore gay ci sono troppi impedimenti. I genitori. Il bacio in pubblico. Tenersi x mano all aperto. Cercare posti originali dove andare in camporella.. Che magari può essere divertente.. X un po'. E forse questi impedimenti bloccano un pò un giovane ragazzo gay nel rendersi disponibile x una storia seria? Forse dipende. All inizio tutto ciò mi dava motivo x non avere un rapporto serio ma una volta trovato quello giusto mi sono lasciato andare e ho rischiato. Facendolo in piazza e nei parcheggi. Senza preoccuparmi del mondo intorno. Però è anche vero che quando mi ha fatto un piedino sotto il tavolo al ristorante cinese ho cacciato un urlo tipo NOOO! . . . Figura di mmm. XD ma quello mi ha fatto capire che non stavo con quello giusto e che non era amore.

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purospirito

Cm si vede che manco da troppo tempo in questo forum!!!!

Il mio tocco deciso non è stato sostituito da nessuno anche se ho notato un ragionamento efficace da parte di qualcuno!!!

 

L'Amore esiste... ma forse non siamo in grado di coglierlo!!!

 

Perchè troppo intenti a soddisfare i nostri bisogni!!!

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Posso capire il "compromesso" nell'eterosessualità

(lei vuole vedere un film romantico e lui d'azione);

posso anche capire i "sacrifici" per i figli

(rinunciare alla borsa Gucci per l'università del figlio...);

ma entrambi i concetti sono molto distanti dal mio stile d'amare.

 

Ma questo compromesso che dici tu si può trovare anche nelle storie gay imho, e non c'è neanche niente di male. Ogni tanto si può anche litigare per divergenze di opinioni... Il problema è se uno dei due si piega sempre a quello che vuole l'altro.

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Io non devo sottostare a nessun sacrificio

né a nessun compromesso...

 

Nessuno deve. E' una scelta, in parte vincolata dalla predisposizione di ciascuno.

 

Se tu non lo fai, vuol dire che non ti interessa condividere tutto con il tuo partner.

Oppure sei talmente fortunato da essere in totale sintonia con il tuo/a lui/lei.

 

Ma la maggior parte non sa essere altrettanto indipendente/fortunato.

 

I casi sono tre:

1- o si è talmente fortunati da riuscire a condividere tutto,

2- o si scende a dei compromessi per farlo

3- o si sceglie di non farlo/provarci.

 

Non sono mai appartenuto alla prima categoria e fatico a credere che esista qualcheduno che vi appartenga.

Sicuramente ho fatto e faccio attualmente parte della seconda, quindi la prendo per assodata.

Alla terza invece vi ho fatto parte quando non avevo un reale interesse nel mio partner,

quando amavo più la mia libertà, quindi me stesso più dell'altro. Un amore più noto come egoismo.

(Mi rifaccio alla mia personale esperienza ovviamente, quindi del tutto discutibile.)

 

Tanto di cappello a chi sa amare nel rispetto della propria e altrui libertà senza provare un goccio di malinconia.

 

Io per ora sono certo di non saperlo fare.

 

Dove inizia la libertà del mio lui - molto diverso da me - finisce la mia. (anche se non nettamente)

La mia coppia può funzionare solo se entrambi accettiamo di "scendere a dei compromessi".

Per amore, e per nessun'altra ragione, lo faccio. E' la dimostrazione più inequivocabile.

 

 

Cucinare per due invece che per uno solo

o rifare un letto matrimoniale invece di uno singolo;

vi dirò che non è un grande sforzo.

 

Hehehe... fossero questi i "problemi"!! roll.gif

 

Mi spingi a pensare che il tuo sia un rapporto molto easy...

 

Posso capire il "compromesso" nell'eterosessualità

(lei vuole vedere un film romantico e lui d'azione);

posso anche capire i "sacrifici" per i figli

(rinunciare alla borsa Gucci per l'università del figlio...);

ma entrambi i concetti sono molto distanti dal mio stile d'amare.

 

 

Non vedo la differenza con l'omosessualità. Non capisco chi distingue le due cose.

Ero più in sintonia con la mia ex moglie su queste piccolezze di quanto non lo sia ora con il mio attuale partner.

La differenza la fanno i sentimenti che si provano e non il tipo di relazione che intercorre.

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Se tu non lo fai, vuol dire che non ti interessa condividere tutto con il tuo partner.

 

non è mica una brutta cosa.

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Posso dire una cosa? Al di là di come uno ama, che quelli sono affari suoi e soprattutto capacità e volontà sue. Anche perchè nessuno di noi ha la verità in mano e ognuno ama in maniera diversa, ma quì si stava parlando più che altro se nel mondo gay c'è o non c'è la volontà di amare, di cercare sensazioni, emozioni e sentimenti profondi, veri. Di volere legami. O se invece c'è una consuetudine nel cercare rapporti frivoli, veloci, mordi e fuggi, superficiali, da una botta e via..? E secondo me, un certo modo di agire è stato in parte indotto da come gli eterosessuali vedono il mondo gay. Divertente, ma frivolo. Cioè, siamo continuamente bombardati da messaggi eterocentrici per un mondo eterocentrico, vuoi che in qualcosa non abbia influito, implicitamente o meno? Poi magari mi sbaglio di grosso, ma sarei felice di avere un vostro parere al riguardo. ;)

 

 

 

 

Vi espongo la mia riflessione:

Se il mondo eterosessuale, nelle riviste, nei quotidiani, nella tv, alla radio, al cinema, in letteratura (esclusi i casi specifici e di settore), ci rappresenta come divertenti, ma frivoli, da limone duro, con la fotta dalla mattina alla sera, come l'amico o l'amica che fa da spalla sul quale l'etero può sempre piangere, come personal shopper dell'amico o amica etero, perchè il mondo etero ci vuole così, evitando ben bene di mostrare e raccontare il romanticismo, la seduzione, le pene e i dolori, la solitudine, i momenti di riflessione, le difficoltà, le gioie serene, la voglia e la curiosità di conoscersi, la vita quotidiana e non solo la vita da gay alla sex and the city, per intenderci, e anche noi siamo condizionati e influenzati da questa rappresentazione, oltre che tutti gli altri, alla fine questa cosa non si ripercuote soprattutto su di noi?

E soprattutto, il fatto che non sia semplice trovare luoghi dove poter incontrare ed esperienzare (scusate la parola) la vostra sessualità e quindi avere il tempo di conoscere la persona che vi trovate davanti, questo non influisce sulla volontà poi di voler un legame? C'è il tempo? O c'è la paura e la consapevolezza che non c'è n'è abbastanza e quindi si tende, avendone poco, a tirare più acqua al proprio mulino? In poche parole, si pensa che "più me ne faccio e più faccio esperienza", senza tener conto che in realtà non si conosce, non si esplora, ma si fotte?

 

Ora potete uccidermi.

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il romanticismo, la seduzione, le pene e i dolori, la solitudine, i momenti di riflessione, le difficoltà, le gioie serene, la voglia e la curiosità di conoscersi

 

Secondo me queste sono le uniche cose che si vedono del mondo gay.

Il classico "Brokeback Montain", clone di infiniti altri film simili.

Quando i gay sono protagonisti, queste sono le storie che si raccontano.

 

Poi ci sono anche i film in cui siamo tutti personal shopper e confidenti;

ma sono i film che non parlano di noi; in cui siamo solo personaggi secondari.

 

Quello che manca davvero è un personaggio gay che non "faccia solo il gay".

Siamo un po' come Puffetta nel Villaggio dei Puffi;

ogni puffo fa un mestiere o ha una caratteristica, mentre Puffetta

è semplicemente una puffa.

 

Non ci sono detective gay, supereroi gay, ladri gay, alieni gay;

esattamente come non esiste la Puffa Postina o la Puffa Bidella.

 

E le storie gay sono sempre tremendamente banali:

o non ci accettiamo o muoriamo di AIDS o siamo vittime di omofobia.

I gay non devono mai distruggere l'Unico Anello, uccidere vampiri,

salvare il mondo, risolvere un caso, trovare il Graal, uscire vivi dal Vietnam...

 

Tutto quello che fanno i gay è proprio questo, parlare de:

il romanticismo, la seduzione, le pene e i dolori, la solitudine, i momenti di riflessione, le difficoltà, le gioie serene, la voglia e la curiosità di conoscersi

 

La cosa vale anche per i personaggi secondari.

Il gay come personaggio secondario o è lo zio eccentrico o l'amico della diva o il viscido tirapiedi.

Ma qui chiaramente il problema è ovvio: se il personaggio secondario non è effeminato,

è impossibile capire che è gay e quindi il problema non si pone nemmeno.

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Guest korio

Beh, è il problema numero uno, Almadel, questo.

Andando /OT (ma fino a un certo punto) e allargando il discorso, fino a che "gay" viene interpretato come una forma di diversità dagli stessi gay, fino a che il termine "normalità" viene visto come il male assoluto, allora il gay è a tutti gli effetti una delle maschere del teatro dell'arte, uno dei 4-5 stereotipi della gaycità. E' Malgioio e Luxuria e Signorini.

 

E' anche per questo che nasce il profondo malessere che cela la domanda "se esiste l'amore nel mondo gay", come se la diversità di gusto sessuale ci rende inferiori, o malati o diversamente emotivi/sentimentali/capaci di amare.

 

Ma lo si vede anche come si vive la comunità gay, dove è normalità cose come "battuage", "dark", "saune sex" etc, dove si va in discoteche "apposta", in locali definiti in cui ci sono messaggi ben chiari, spazi apposta per il sesso casuale. E tutta una propaganda intorno, di giornali, riti, messaggi, simboli, tutti orientati in una unica direzione. E un ragazzetto a cui piace il pisello ed equivalentemente ragazzetta attratta dalla patata, si trovano in qualche modo coinvolti in questa ritualità quasi obbligata.

 

Ritualità che per carità non voglio criticare in quanto tale, o demonizzare. Lungi da me fare discorsi di puritanesimo o altro, non sono certo la persona che li può fare, ma quando in un contesto ampio la libertà di scelta e la facilità sessuale escono dal contesto personale e diventano una specie di regola non scritta, di tam tam che deve circolare, che deve essere vissuto in questa maniera, fino a diventare qualcosa di non naturale nella sua eccessività, è chiaro che poi da questo nascono tutta una serie di concetti, di azioni, di visioni del mondo gay in qualche modo squalificanti o devalutanti.

 

La riflessione da fare è secondo me molto più profonda di "come si gestisce una coppia omosessuale".

 

La riflessione è che in un forum gay compaia una domanda come "esiste l'amore in un mondo gay" e che questa domanda sia in qualche modo legittima.

Questo ci da una misura di quanto il "mondo gay" sia ancora ben lontano da una maturità e da una parità con il mondo etero.

 

E chiudo il mezzo /OT, e so che mi arriverà contro qualunque cosa, ma è la mia idea, scusatemi se l'ho buttata fuori.

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LouisGarrel

Secondo me queste sono le uniche cose che si vedono del mondo gay.

Il classico "Brokeback Montain", clone di infiniti altri film simili.

Quando i gay sono protagonisti, queste sono le storie che si raccontano.

 

Poi ci sono anche i film in cui siamo tutti personal shopper e confidenti;

ma sono i film che non parlano di noi; in cui siamo solo personaggi secondari.

 

Quello che manca davvero è un personaggio gay che non "faccia solo il gay".

Siamo un po' come Puffetta nel Villaggio dei Puffi;

ogni puffo fa un mestiere o ha una caratteristica, mentre Puffetta

è semplicemente una puffa.

 

Non ci sono detective gay, supereroi gay, ladri gay, alieni gay;

esattamente come non esiste la Puffa Postina o la Puffa Bidella.

 

E le storie gay sono sempre tremendamente banali:

o non ci accettiamo o muoriamo di AIDS o siamo vittime di omofobia.

I gay non devono mai distruggere l'Unico Anello, uccidere vampiri,

salvare il mondo, risolvere un caso, trovare il Graal, uscire vivi dal Vietnam...

 

Tutto quello che fanno i gay è proprio questo, parlare de:

 

 

La cosa vale anche per i personaggi secondari.

Il gay come personaggio secondario o è lo zio eccentrico o l'amico della diva o il viscido tirapiedi.

Ma qui chiaramente il problema è ovvio: se il personaggio secondario non è effeminato,

è impossibile capire che è gay e quindi il problema non si pone nemmeno.

 

Questa volta Almadel, non posso che essere d'accordo con te. L'immaginario gay oscilla, soprattutto per il gay stesso che sembra uniformarsi a questi stereotipi, tra la figura della persona combattuta e dilaniata e la "macchietta" frivola e inconcludente. In mezzo c'è il nulla. Mentre invece, credo che in mezzo ci sia la vita vera di quelli che si disperano, piangono, combattono,ma anche scherzano, ridono, divertono e soprattutto amano. Amano nella varie e più disparate forme così come succede ad ogni essere umano in quanto tale, con tutti gli errori e le mancanze possibili a volte...ma "amano"!!!!!!

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secondo me molti gay pensano troppo agli stereotipi degli etero al punto di finire per far parte di un altro stereotipo.

ovvero di quello che si fa molti problemi per essere gay, che soffre in quanto gay e che sta sempre a pensare cosa gli altri pensano di lui, in quanto gay. vi assicuro che molti etero hanno questo stereotipo.

se i maschi cercano sesso è perchè il mondo funziona così, se sono gay hanno il vantaggio di avere a che fare con altri maschi, non è moralmente giusto o sbagliato, è che ognuno si gestisce come gli pare.

sinceramente non capisco perchè i gay si devono mettere problemi morali che gli etero non si pongono.

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Tutti hanno bisogno di amare e di essere amati indipendentemente dalla sfumatura di cui facciamo parte...

Vivere un storia (e non un avventura !!) gay, non è facile...non tutti sono pronti a confrontarsi con il resto e magari in primis con loro stessi.

A volte ti crei muri da solo e perdi occasioni che probabilmente non ti ricapiteranno così velocemente, però fa parte del corso naturale delle cose...o te la senti o non te la senti.

Per quanto riguarda te...è meglio che tu sia "all'antica e troppo romantico" piuttosto che omologato soltanto alla ricerca del sesso.

"Ma anche vivere di avventure non diventa squallido dopo un pò?" DECISAMENTE.

 

 

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se i maschi cercano sesso è perchè il mondo funziona così, se sono gay hanno il vantaggio di avere a che fare con altri maschi, non è moralmente giusto o sbagliato, è che ognuno si gestisce come gli pare.

sinceramente non capisco perchè i gay si devono mettere problemi morali che gli etero non si pongono.

 

Il punto è che gli etero hanno uno stereotipo dei gay

che è molto diverso da quello che noi abbiamo di noi stessi.

 

In definitiva gli stereotipi sono due.

C'è lo stereotipo "un maschio che scopa con altri maschi" 1)

e lo stereotipo "un maschio che ragiona come una femmina" 2)

 

1) Passiamo il tempo a cercare di scopare con qualunque maschio vediamo

esattamente come gli etero fanno con le femmine.

Ma le femmine se la tirano e i maschi no, quindi scopiamo sempre.

 

2) Vogliamo una famiglia e tanti bambini,

soffriamo e piangiamo davanti ai film d'amore;

ma gli etero sono stronzi e i gli altri gay no;

quindi viviamo in una nuvoletta rosa fatta di coccole e di abbracci.

 

Sono gli stereotipi che io chiamerei del "gay nero" e del "gay bianco".

Harness o peluche? Frustate o coccole? Orgia o famiglia? Cuoio o seta leopardata?

Quale dei due stereotipi dà più fastidio agli etero? Quale infastidisce più i gay?

E soprattutto quanto poco questi stereotipi somigliano ai gay del 2011?

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Posto che non ne ho esperienza, sono convinto che l'amore (intendo l'AMORE con tutte le lettere maiuscole) esista, anche nel mondo gay. Anche perchè credo che nessuno avrebbe affrontato il mondo per diritti e tolleranza nei confronti dell'omosessualità semplicemente per scopare... quello lo si può sempre fare, al massimo di nascosto.. è quando si esce, si è in una relazione o quello si cerca che poi si deve affrontare il mondo!

A parte questo... piccola precisazione: io sto benissimo single e non sono mai stato il tipo che aveva bisogno di relazioni. Tuttavia sono un tantino stanco di sentir dire che fare esperienza=scopare a destra e manca!! Non è vero!! Il sesso fine a sé stesso non costituisce esperienza in quanto non porta a nessuna crescita! Quello che fa crescere e va a costruire l'esperienza di una persona sono le relazioni (questo non significa mica che si debba stare insieme 20 anni per forza... dipenderà da chi ci si trova di fronte e da come vanno le cose)! Ma ben vengano i 18enni che vogliono avere relazioni anzichè scopate casual!! Quelli sì che arriveranno a 30 anni con una vera esperienza!!

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Ma il "sesso per fare esperienza" è la favola di tutto il popolo gay :D

Vuoi mettere dire "Eh no,mi sono appena scoperto e ora prima di cercare un rapporto stabile voglio le mie esperienze" piuttosto che "Quanto mi piace il cazzo"?

Cioè,tuuuuuutta un altra storia

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Ma il "sesso per fare esperienza" è la favola di tutto il popolo gay :D

Vuoi mettere dire "Eh no,mi sono appena scoperto e ora prima di cercare un rapporto stabile voglio le mie esperienze" piuttosto che "Quanto mi piace il cazzo"?

Cioè,tuuuuuutta un altra storia

 

 

Ahahahahah!!!! Sono morta dal ridere.

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Ahaha!!! Bè ma io non ho detto che sia sbagliato se uno vuole impollinare a destra e manca e divertirsi! Quello che non mi piace è che la si debba considerare come esperienza... Apprezzo se qualcuno mi dice che si diverte il più possibile perchè ne ha voglia e non si sente di avere una relazione, ma mi sembra ipocrita dire che lo si fa per fare esperienza e crescere :P!

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Dream_River

Ahaha!!! Bè ma io non ho detto che sia sbagliato se uno vuole impollinare a destra e manca e divertirsi! Quello che non mi piace è che la si debba considerare come esperienza... Apprezzo se qualcuno mi dice che si diverte il più possibile perchè ne ha voglia e non si sente di avere una relazione, ma mi sembra ipocrita dire che lo si fa per fare esperienza e crescere :P!

 

Concordo alla grande

 

Anche perché trovo veramente riduttivo ridurre l'omosessualità a "mi piace il cazzo"

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gli altri non so (perché non conosco tutto il mondo) ma per quanto mi riguarda è stato veramente così. difficilmente mi sarei trovato bene in certe relazioni se prima non avessi capito, sperimentato e compreso quello/cosa mi piaceva. ci si toglie gli sfizi voluti e poi si inizia una relazione - oppure si fa contemporaneamente, se con il consenso del partner tanto di guadagnato.

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Sono costretto a chiedereti quali siano questi compromessi,

sempre che non ti imbarazzi parlarne.

 

La discussione nel frattempo è andata avanti, quindi penso di essere OT.

Cercherò d'essere breve.

 

Al momento, un compromesso al quale ho "ceduto" è la non convivenza.

Avendo un malsano rapporto con me stesso sono perennemente bisognoso d'altri.

Una casa vuota è il mio incubo. Un partner che non vuole convivere la prova più dura.

Ho passato molto del mio tempo con gente che non significava niente, solo per aver compagnia.

Per lui, e nessun altro prima, sono disposto a sopportare qualche serata in solitudine e castità...

 

Un altro compromesso/sacrificio più grande, sarà non avere una famiglia nel senso tradizionale.

Mi sposai perché volevo la classica famigliola del "mulino bianco", mogliettina, cane e bambini.

Amando un uomo, automaticamente dovrò rinunciare a questo idilliaco progetto/sogno.

(con gli uomini prima ho solo avuto relazioni occasionali o comunque brevi, senza altri fini)

 

Mi sembra impossibile/improbabile un rapporto senza dover "scendere" a dei compromessi.

Ne immagino uno solo privando i partner delle responsabilità reciproche che vengono con esso.

 

Sarei curioso di conoscere la dinamica del tuo rapporto d'Amore per riuscire a capirci di più.

 

Non avete mai avuto divergenze d'opinione sulle delle scelte di coppia? Non ne prendete?

E naturalmente non mi riferisco a piccolezze quali "che film ci guardiamo 'sta sera"...

Mi riferisco a decisioni che influenzano il tuo stile di vita e modificano la tua persona.

Non ti è mai capitato? In tal caso, come fai ad essere certo che stai amando davvero?

 

Come si dice, solo le difficoltà mettono alla prova i veri sentimenti.

Altrimenti è come vincere facile...

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[...] E secondo me, un certo modo di agire è stato in parte indotto da come gli eterosessuali vedono il mondo gay. Divertente, ma frivolo. Cioè, siamo continuamente bombardati da messaggi eterocentrici per un mondo eterocentrico, vuoi che in qualcosa non abbia influito, implicitamente o meno? Poi magari mi sbaglio di grosso, ma sarei felice di avere un vostro parere al riguardo. ;)

 

Sei assolutamente geniale ;) Anch'io pensavo a questo, sai? Infatti, essendo gli etero la grande maggioranza della popolazione mondiale, è necessario, secondo me, ammettere che anche noi siamo condizionati dalla loro visione. Anche perché, a conti fatti, la grande maggioranza dei siti che ho visitato (perché no, soprattutto quelli che guardavo quando non avevo il ragazzo XD ma anche molti siti di incontri, e cose del genere), trasmette esattamente quello, cioè che i gay sono gente che non ha interesse per una storia seria, che gli piace andare con tutti eccetera, che non è affatto vero!! Almeno, un'idea del genere, a me, non è mai passata per la testa!! Che poi, anche gli etero sono promiscui esattamente come dicono di noi, solo che magari, dato che lo fanno da sempre (andare con le prostitute, ad esempiomellow.gif ditemi che quella non è promiscuità......) la cosa passa come più scontata.. Non c'è molta differenza tra noi e gli etero, è solo che loro, sentendosi gli unici legittimi padroni del mondo, tendono sempre a metterci all'angolo.. Per fortuna, forse, i tempi stanno cambiando :) io ho speranza :D

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Jeckino, hai mai visitato un siti per incontri etero?

Puoi immaginare che genere di annunci scrivano i maschi etero?

A me il solo pensiero mette i brividi :)

 

Jay, cosa intendi dire?

Che fino a che non devo rinunciare a tutto

per assistere un malato terminale, non posso sapere

se quello che abbiamo è vero amore?

Spero di accorgermene tardi. :)

Conviviamo con suo fratello e tre gatti da un po';

prima eravamo vicini di casa e stiamo insieme da 5 anni.

Abbiamo le stesse passioni, gli stessi amici,

gli stessi feticci sessuali, le stesse idee politiche.

In teoria saremmo una coppia aperta, ma più passa il tempo

più è difficile trovare sintonia con un terzo.

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Jeckino, hai mai visitato un siti per incontri etero?

Puoi immaginare che genere di annunci scrivano i maschi etero?

A me il solo pensiero mette i brividi :)

Si, effettivamente anche a me mette i brividi XD Comunque ci sono stato per poco tempo, l'avevo confuso con un sito per gay eh.gif Non ho badato molto agli annunci etero, perché a dirla tutta, non me ne poteva fregare di meno XD però capisco cosa intendi dire.. Robe che non c'entrano molto con l'amore.. eh.gif

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Jeckino ti ringrazio. Sei troppo gentile :smiley: Penso che tu abbia ragione e la promiscuità esiste eccome nel mondo "eterosessuale". La prostituzione, come di ci tu, ne è un esempio lampante. E sono d'accordo anche con Almadel quando dice che certi annunci dei maschi etero fanno venire i brividi. C'è tutto fuorchè l'amore in quegli annunci. C'è molta solitudine e tante velate patologie sessuali.

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Jay, cosa intendi dire?

Che fino a che non devo rinunciare a tutto

per assistere un malato terminale, non posso sapere

se quello che abbiamo è vero amore?

Spero di accorgermene tardi. :)

Conviviamo con suo fratello e tre gatti da un po';

prima eravamo vicini di casa e stiamo insieme da 5 anni.

Abbiamo le stesse passioni, gli stessi amici,

gli stessi feticci sessuali, le stesse idee politiche.

In teoria saremmo una coppia aperta, ma più passa il tempo

più è difficile trovare sintonia con un terzo.

 

Sì. Volendo essere proprio sicuri...

Ma non è né una necessità né tanto meno un obbligo, naturalmente.

L'importante è l'esserne consapevoli... che può finire alla prima difficoltà.

Che per quanto bello possa sembrare un rapporto, in realtà può essere solo un caso.

Molti se ne sorprendono invece, spesso accusando l'altro di colpe inesistenti.

Un brutto modo di finire una storia.

 

Anch'io con la mia ex, carissima amica del liceo, condividevo passioni,

amici, gusti sessuali, idee politiche e non... ma il rapporto non ha retto alle responsabilità.

Non era vero amore, era semplicemente una relazione facile che andava avanti per caso.

Perché non avevamo mai incontrato difficoltà/divergenze, prima di esservi costretti dalle circostanze.

 

Oggi per me è diverso. Con il mio attuale partner ho ben poco in comune.

Se non un interesse reciproco e la voglia di stare insieme nonostante tutto.

 

 

Penso che tu abbia ragione e la promiscuità esiste eccome nel mondo "eterosessuale". La prostituzione, come di ci tu, ne è un esempio lampante. E sono d'accordo anche con Almadel quando dice che certi annunci dei maschi etero fanno venire i brividi. C'è tutto fuorchè l'amore in quegli annunci. C'è molta solitudine e tante velate patologie sessuali.

Di fatto non ci sarebbero differenze se alcune non venissero imposte. E in quel caso non si potrebbero negare.

Veniamo forzati all'interno di uno stereotipo nel momento in cui ci vengono negati matrimonio, adozioni ecc...

Gli eterosessuali invece hanno modo di dimostrare sentimenti ("veri") o crearsi solo una figura di facciata. Noi no.

 

O siamo promiscui, o veniamo creduti tali perché non abbiamo modo di dimostrare il contrario. In modo ufficiale.

 

Non si può comunque negare che la promiscuità interessa a molti se non a tutti... c'è solo chi insiste a negarlo.

Sia etero, gay che bisex.

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Chiedo scusa per l'eventuale superficialità del mio intervento, ma mi pare piuttosto ovvio che l'amore esiste anche tra i gay. Siamo umani, ci innamoriamo e viviamo amori intensi al pari di tutti, non esiste differenza.

Poi persone che preferiscono la scopata occasionale piuttosto che un legame affettivo stabile esistono, ovvio, ma tanto quanto nel mondo etero. Non c'è nessuna differenza in questo senso, il gay è capace di amare e lo fa, sempre che lo voglia e che trovi la persona giusta.

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Chiedo scusa per l'eventuale superficialità del mio intervento, ma mi pare piuttosto ovvio che l'amore esiste anche tra i gay. Siamo umani, ci innamoriamo e viviamo amori intensi al pari di tutti, non esiste differenza.

Poi persone che preferiscono la scopata occasionale piuttosto che un legame affettivo stabile esistono, ovvio, ma tanto quanto nel mondo etero. Non c'è nessuna differenza in questo senso, il gay è capace di amare e lo fa, sempre che lo voglia e che trovi la persona giusta.

 

Non è poi così superficiale come intervento, secondo me :) E anzi, è pure azzeccato! XD

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xchè non dovrebbe esistere? esistono le scopate, ma esiste anche l'amore.

io ce l'ho e anche bello. un rapporto bello con una persona meravigliosa.

Mattia.

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