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Do You Know That I Love You?


Jelson Shipper

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Jelson Shipper

PICCOLA PREMESSA:

Ciao a chiunque si metta sul serio a leggere una mia storia. :) Dato che a me piace molto scrivere, ho deciso di postare un mio racconto recente.

Vi avverto che è stato pubblicato prima per un sito di fanfiction, quindi vi avverto di aspettarvi vari aspetti caratteristici delle fanfiction shonen-ai (ovvero con coppie gay maschili senza alcuna scena di sesso esplicita), dove di solito non esiste un etero, è tutto stupidamente romantico e per certi aspetti insensato. Quindi vi avverto che non è un rapporto gay verosimile, almeno secondo me. :asd:

Vabé, io ho finito. :)

P.S. Vi avverto che potrete trovare frasi che non hanno senso e un casino di errori grammaticali. Ho il brutto vizio di non rileggere. :cry:

Do You Know That I Love You?

 

Nome: Eligio.

Cognome: Rossi.

Occupazione: Guida turistica.

Età: 25 anni.

Nazionalità: Italiana.

 

«Ma cosa sto facendo?» dice Eligio ad alta voce nel silenzio del salone di casa sua. Il suo coinquilino Riccardo lo fissa malamente con uno sguardo omicida, alzato dal suo piccolo libro dalla copertina giallo evidanziatore con in foto due ragazzi che si fanno felicemente la barba sotto al titolo 49 Gol Spettacolari, per poi chiedergli:

«Che fai?» e vedendo che lo guarda senza parlare, sospira leggermente scocciato e, rimesso in mezzo il segnalibro con Guernica di Picasso riportata sopra, si siede bene sul divano color panna e fa:

«Su su. Parla con zio.» congiungendo le mani e portandosele sotto al mento, mentre sospira leggermente facendo poi un sorrisone e guardandolo esitante. E poi picchietta sul posto accanto a sé sul divano.

«Hai presente Meetic e roba simile?» chiede Eligio, mentre lo vede annuire con uno sguardo che vuol dire Scommetto che mi sta per dire un'enorme cacchiata.

«Uh uh.»

«Mi sto iscrivendo in un sito simile.» Butta fuori velocemente, mentre il viso di Riccardo sembra pietrificarsi in quella posa. Sa perfettamente che Eligio dichiara i siti d'incontri stupidi e patetici. Se vuoi uscire con una persona, devi cercarla. Non penso che cadrà dal cielo con un triplo carpiato e con spaccata finale.

Ma pur conoscendo questa sua idea, Riccardo riprende il suo libro dal divano e si ri-sdraia, dicendogli:

«Mi hai interrotto proprio quando Riccardo e Lorenzo si sono baciati! Ad avercelo un Lorenzo anche per me.» Il tutto completato da un sospiro sognante.

 

Orientamento sessuale: Omosessuale.

 

Eligio continua a compilare quello stupidissimo 'modulo d'iscrizione per il sito' nel mentre che Riccardo continua a leggere fra vari:

'Aww!' 'Ma sei scemo?' 'Ma questo qua è da sposare!' 'Ma ti ama! Fermalo, pezzo d'idiota!' 'Fosse stato per me, staremo a fare pace con del sesso... Toh! Ecco il sesso!'

Precisazione importante: sia Riccardo che Eligio sono gay. Ma quando avevano deciso di vivere insieme non lo sapevano. Se l'erano detti dopo varie settimane di convivenza, facendo discorsi contorti come:

Hai presente la storia dell'ape e del fiore? A me piacciono le api. I preamboli erano stati gli ambasciatori di quel momento.

Non avevano provato a fidanzarsi, dopotutto avevano entrambi un'idea del fidanzato perfetto, che naturalmente distava dalla visione di uno per l'altro e viceversa. Decisero così di rimanere grandi amici e continuare a convivere.

 

Città in cui stai adesso: Cagliari.

Città natale: Cagliari.

Cerchi:

- Relazione. [x]

- Amicizia. []

- Avventura (sesso occasionale) []

 

Così, dopo aver selezionato Completa profilo e aver aggiunto una sua foto di qualche giorno prima, Eligio aspetta che il suo profilo si completi ed il sito gli trovi quella stra-maledetta anima gemella che cerca da fin troppi anni. Nel mentre che attende.nota dalla barra blu del pc che sono le 15: 26 ed il suo turno come guida turistica sarebbe iniziato alle 16: 05. E avevo solo quaranta minuti per prepararsi.

Così lasciò che il sito continuasse la sua 'magia' e corse a mettersi la divisa ed uscire dalla porta di casa per salire sulla sua auto e correre al porto in Via Roma per accogliere la compagnia di turisti venuti da varie regioni dell' Italia e dell'estero.

* * *

Una Mini Countryman azzurrina sfreccia per le vie ciottolate di Cagliari, con un Eligio rosso dall'agitazione che arriva davanti al pullman scoperto verde smeraldo miracolosamente in anticipo.

Così, sceso dall'auto, corre sul pullman accanto all'autista mentre una folla di persone si accalca verso l'entrata del veicolo, mentre vari flash uscivano veloci e potenti dalle loro macchine fotografiche, professionali e non. I turisti erano più o meno tutti sui cinquant'anni, tranne che per l'eccezione di un ragazzo di diciotto-vent'anni e i vari figli e/o nipoti dei cinquantenni in questione.

Si sedettero tutti alla fine del veicolo [dove vi era aria condizionata e riparo dalla possibile pioggia], tranne che per quel ragazzo diciottenne che preferì, invece, sedersi da solo nella prima fila davanti ad Eligio. Aveva uno sguardo curioso ed un sorriso sulla faccia, tipico di chi ascolta e vuole imparare.

Così, prese il microfono vicino all'autista e cominciò a parlare.

«Salve a tutti. Io sono Eligio Rossi e, per oggi, sarò la vostra guida turistica. Ora ci troviamo in Via Roma, una delle principali vie del centro di Cagliari. Alla vostra destra potrete notare, ovviamente, il porto, mentre alla vostra sinistra troverete i vari negozi, café ed altri palazzi dotati di portici.»

Le varie persone si girano velocemente e fotografano a destra e a manca, giusto per avere qualche 'foto-ricordo'. Ma c'è una sola persona che continua ad ascoltarlo ed a girarsi con vivo [ma soprattutto vero] interesse: il ragazzo davanti a lui.

Infatti il ragazzino continuava a sorridere e a meravigliarsi alle sue parole e descrizioni, e perfino alle leggende che c'erano per vari posti, come la Sella del Diavolo o il Golfo degli Angeli.

 

Così, fra le varie note e precisazioni da parte di Eligio, il finto interesse dei vari turisti e di quello sincero del ragazzino, ritornarono davanti al porto dove Eligio disse:

«Bene, signore e signori, il giro turistico per Cagliari è ufficialmente finito. Quindi, prima di ripartire, potrete fare un giro fra i negozi della via.» E forse i turisti non aspettavano altro. Infatti spinsero per scendere dal veicolo e Eligio era sicuro che qualcuno sarebbe pure saltato giù per fare più in fretta!

Così, mentre veniva travolto da uomini obesi e donne austere, cominciò ad avviarsi per salire sulla sua auto quando una piccola mano lo trattenne leggermente per il polso e lo fece girare. La mano era del ragazzino della prima fila.

«Ciao.» lo salutò tranquillo. La sua voce è cristallina ed allegra «Ti va di venire a prendere un caffé, prima di salutarci?» Ma.. ci sta provando? pensò Eligio, guardando indeciso il ragazzo. Dopottutto, voleva ancora aspettare un po' prima di tornare dal suo coinquilino che gli avrebbe rotto le scatole col suo libro, e soprattutto si era completamente dimenticato del sito che aveva visitato prima. Quindi rispose con un «Certo!»

* * *

Così, dopo che ebbero attraversato la strada cercando di non farsi investire da auto e pullman e dopo varie imprecazioni contro di essi da parte di Delfino [il ragazzo-turista], stavano camminando sotto i portici passando davanti alle moltitudini di negozi ed edicole, trovando così un café tranquillo e non molto afollato né da turisti o da persone schiamazzanti.

«Così... Eligio, giusto? Come mai fai la guida turistica?»

«Mi diverte. Mi piace fare lo sborone e far vedere che so più cose degli altri.»

«Io quando faccio lo sborone finisco il tutto con un Ah! di compiacimento.»

«Oh... come mai hai voluto prendere un caffé insieme?»

«Perché non conosco nessuno degli altri dato che non partecipo alla ccrociera.» disse Delfino con nonchalance. Ed Eligio sgranò gli occhi. «COSA?! E come hai fatto a salire sul pullman?»

«Ero in mezzo alla gente e quindi non mi ha notato nessuno.»

Ma un dubbio si insinuò nella mente di Eligio. «E perché sei salito?»

«Mi è piaciuto subito lo sborone sul pullman.» confessò, continuando a mescolare il suo caffé, portandosi poi la tazzina alle labbra e bevendo in fretta. «Ehi! È buono!»

Ci stava provando. Ok.

«Wow. Così... ci stai provando.»

«Da quando hai iniziato a parlare con la tua bellissima boccuccia.» disse Delfino, congiungendo le mani e poggiandoci sopra il mento sorridendo. Ed Eligio arrossì. Nessuno ci aveva provato così spudoratamente. Ok, nessuno ci aveva mai provato.

Decise così di arrossire e continuare a parlare con quel ragazzino, per conoscersi, e magari trovarsi un ragazzo.

«Oh... e quanti anni hai?»

«Ventidue. Tu?»

«Ventisei. Ti piacciono i musical?»

Delfino sorrise ed iniziò ad intonare «There's only now, there's only here,give in to love or live in the fear. No other path, no other way, no day but today.»

«Rent. Visto il film.»

«Bravo. Questa invece? So if you care to find me, look to the western sky! As someone told me lately, evr'yone deserves the chance to fly!»

«Defying Gravity. Wicked.» disse Eligio con sicurezza.

«Giuro che io potrei amare un ragazzo che conosce Wicked.» rispose Delfino, con la voce roca.

E così, Eligio e Delfino ordinano un altro caffé e rimangono lì a parlare per ore, scoprendo che hanno varie passioni in comune, dai musical ai telefilm ai cartoni come SpongeBob e i Simpson.

Così, dopo essersi salutati, Eligio si allontana verso la sua auto, ma la piccola mano di Delfino lo ferma per la seconda volta. «Eligio, aspetta!» e senza spiegargli niente, prende un pennarello da una tasca e prende la mano di Eligio, solleticandola con la punta nera.

«Ma che fai!»

«Il mio numero. Te lo sto scrivendo.» Così gli lascia la mano e, saltandogli in braccio, gli stampa un bacio veloce sulle labbra, lasciando Eligio basito.

«Chiamami!»

* * *

Eligio entra in fretta in casa e sbatte la porta d'ingresso, non arrabbiato, ma felice. Ma, facendo saltare Riccardo che dormiva placidamente sul divano, col suo libro stretto al petto.

«Schopenhauer crede che...!» urla Riccardo. Vedendo Eligio gli lancia un occhiattaccia e gli dice:

«Cos'è successo?» con un tono arrabbiato e stanco.

Eligio euforico gli mostra la mano e gli urla: «Ho incontrato un ragazzo! AAHHH!»

Assonnato, Riccardo gli dice: «Va bene se me lo ridici fra mezz'ora? Doccia.» E coi pollici indica il corridoio.

«OK!» ed Eligio corre verso il PC, illuminando lo schermo e trovando il una scritta sul sito che diceva

Ecco le tue anime gemelle!!

E vi erano un sacco di foto di profili in fila. Con a capo con un buon 97% di compatibilità una persona di sua conoscenza: Delfino.

«Sito inutile.» disse Eligio. «Questo lo sapevo già.» E, cliccando sulla croce su sfondo rosso, cominciò a salvarsi sul telefono il numero di Delfino.

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Ciao Jelson,

non mi sento di esprimere un giudizio artistico, però ti posso dire che il tuo racconto suscita molta tenerezza, rimanda alla freschezza dei primi innamoramenti, al fascino di un colpo di fulmine.

Si vede che sei un romanticone. Non importa se la storia possa essere poco realistica :)

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Jelson Shipper

Non mi interessa mica un giudizio artistico, ma solo sapere se è piaciuta o meno. E se piace, tanto meglio? ^_^

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