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Invito ad un matrimonio eterosessuale: come vi comportate?


filippogherardi

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Io non concepisco queste prese di posizione.

Il matrimonio, senza stigmatizzare il termine, è l'unione di due persone che decidono di vivere la vita insieme, e come tale una persona invita chi vuole che sia testimone dell'unione del proprio amore.

Se si crede nel'unione è giusto esserci e festeggiare, secondo la scelta di chi si unisce, perchè appunto si tiene a questa scelta,e si vuole essere testimoni dell'unione.

Tu hai affermato che l'invitato è il tuo ragazzo, e tu in seconda battuta come fidanzato, quindi chi deve decidere semmai è lui visto che è l'invitato, tu semmai hai la scelta di partecipare o meno.

 

Io decido semmai di non andare a matrimoni che non reputo di partecipare, a prescindere dal rito religioso(cattolico, ebraico, mussulmano o che altro o civile, perchè non voglio far parte di quella dimostrazione d'amore, per vari motivi, e lo fatto e continuerò a farlo.

 

Perchè il partecipare alla funzione non rende forte nessuna religione, non hanno il contapersone all'ingresso, tranquillo, la cosa corretta è non partecipare attivamente alla funzione(come farebbe un ebreo in rito cattolico, o un simile), questo è rispetto e nel contempo stesso se tu, se sei ex-cattolico, il segnale è più forte di ogni cartello fidati.

Poi andare alle unioni e stare fuori dal tempio religioso nel momento de rito, è la cosa più triste da fare, come per dire nel momento che voi dichiarate di essere insieme per sempre io sto fuori ad aspettà per magnà e magari mi sto pure annoiando... ed io ti direi sei non te ne frega di assistere alle mie promesse con chi amo, ed aspetti fuori solo per ingozzarti puoi pure andare al ristorante che spendi pure meno e risparmio anche io.

 

L'amore non ha religione colore e sesso...

Se vuoi rispetto del tuo amore devi essere il primo a rispettare l'amore...

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Non capisco tutto questo casino, quando si viene invitati a un matrimonio, ci si va, ci si diverte, e ci si ubriaca, cavolo si festeggia l'unione di due persone che si amano, punto e stop!

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Nel primo caso il matrimonio era civile,

nel secondo caso il matrimonio era religioso.

E nel secondo caso non ho partecipato alla cerimonia.

E' vero che in Italia questa è un'istituzione che mi discrimina,

ma - a non andare - mi sarei sentito come un paraplegico

che non voglia partecipare alla premiazione

di un amico che abbia vinto una maratona.

Che colpa ne hanno i nostri amici se veniamo discriminati?

 

 

Eheheheheh mi hai fatta ridere.

Anche io sono andata a matrimoni di miei amici/che e come Almadel alla cerimonia religiosa non sono andata, a parte questa che è stata una scelta dettata dal fatto che la chiesa mi-ci discrimina, e poi io sono pagana e la chiesa mi discrimina anche in questo  :love:, scelsi di non entrare in chiesa, tra l'altro lo scelse anche la mia ex compagna anarchica e (quindi) lei peggio di me perché la legittima ancora meno la chiesa  :sisi:.

Questo non toglieva (e non toglierebbe nemmeno oggi) che che le/i nostr* amiche/ci nulla avevano a che vedere con il fatto che subiamo discriminazione dallo stato e dalla chiesa, come giustamente è stato sottolineato da altr* prima di me.

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Ma a loro cosa gliene può fregare della letterina in cui si chiede di essere più sensibili nei confronti del matrimonio omosessuale?

È come se un invitato alla mia festa di laurea mi preparasse una lettera in cui mi chiede di battermi per migliorare il livello dell'istruzione universitaria in Italia... Decisamente fuori luogo.

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Io decido semmai di non andare a matrimoni che non reputo di partecipare, a prescindere dal rito religioso(cattolico, ebraico, mussulmano o che altro o civile, perché non voglio far parte di quella dimostrazione d'amore, per vari motivi, e lo fatto e continuerò a farlo.

 

perché il partecipare alla funzione non rende forte nessuna religione, non hanno il contapersone all'ingresso, tranquillo, la cosa corretta è non partecipare attivamente alla funzione(come farebbe un ebreo in rito cattolico, o un simile), questo è rispetto e nel contempo stesso se tu, se sei ex-cattolico, il segnale è più forte di ogni cartello fidati.

Poi andare alle unioni e stare fuori dal tempio religioso nel momento de rito, è la cosa più triste da fare, come per dire nel momento che voi dichiarate di essere insieme per sempre io sto fuori ad aspettà per magnà e magari mi sto pure annoiando... ed io ti direi sei non te ne frega di assistere alle mie promesse con chi amo, ed aspetti fuori solo per ingozzarti puoi pure andare al ristorante che spendi pure meno e risparmio anche io.

 

L'amore non ha religione colore e sesso...

Se vuoi rispetto del tuo amore devi essere il primo a rispettare l'amore...

 

QUOTO

...presenziare ad un matrimonio in un tempio religioso non fa di te un credente... semplicemente dimostri che ti interessa essere presente al giuramento di amore eterno che si fanno i tuoi amici.

:sisi:

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per il rosicamento sul non poter fare un proprio matrimonio, non è diverso dalle feste di laurea, non tutti le fanno ma non è un pretesto per una qualche diatriba culturale.

 

Beh è un tantino diverso il discorso.

Tutti sono liberi di fare una festa di laurea perchè la legge non te la vieta.

Per il matrimonio è un tantino diverso  :sisi:

 

Ad ogni modo,vai al matrimonio e davvero,non farti troppo seghe mentali,loro ti hanno invitato,cio' significa che hanno piacere che tu sia li con il tuo ragazzo.

Gli amici sono questi.

A me e il mio ragazzo per esempio, parecchi dei nostri amici,seppur non ci siamo sposati, quando abbiamo comprato casa ci hanno fatto una specie di lista nozze.

A lavori terminati,ci hanno preso le chiavi e ce la hanno arredata.

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forse ero ubriaco, ma solo io ho letto che la coppia di sposini e amici hanno "posizioni contrarie" alle rivendicazioni gay? Non si tratta di essere "invidiosi" della cerimonia altrui, ma di coerenza - e si, fortissimamente si - ogni luogo per me diventa sede di battaglia ideologica, in special modo di fronte posizioni simili.

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Personalmente ieri sono stato invitato per la prima volta da un amico al suo matrimonio!

a parte che sono molto contento per lui, e che però - essendo la prima volta che qualcuno della mia generazione (in questo caso quasi la mia età) mi invita al matrimonio - quasi inizio a sentirmi vecchio :sisi:, non mi sono fatto problemi di cui si parla qui.

Nel senso che prima di tutto sono contento che mi abbia invitato, per cui ci tiene a me, poi è impegnato politicamente anche su questioni come i diritti civili, per cui non avrebbe senso qualsiasi dimostrazione... e poi è il SUO matrimonio per cui voglio andare, divertirmi, gli farò un regalo etc...

Per fare eventuali discussioni/riflessioni sul matrimonio tra persone dello stesso... non mancherà occasione, ma in altri momenti.

 

In sostanza il mio consiglio è di fare lo stesso... se poi vorrai parlargli del tuo pensiero a riguardo, lo potrai fare in un altro momento, ma non al suo matrimonio, secondo me...

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