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Aspettative...


Fenix73

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Da piccolo avrei voluto fare l'archeologo perchè mi piace la storia antica. A 10 anni compravo costose riviste di archeologia insieme a Topolino. Poi alla fine delle medie, i miei professori mi hanno consigliato un istituo professionale perchè avevo una media poco sopra la sufficenza. Non hanno certo guardato che andavo bene in quelle umanistiche ed erano quelle di carattere scientifico che mi tiravano giu. Demoralizzato, sono finito a fare l'alberghiero dove ho poi preso la maturità. E già capivo che per vari motivi il cuoco non era il mio mestiere. Faccio il militare, faccio domanda per fare il sottufficiale e viene rifiutata per i piei piatti. Poi mi si presenta l'occasione di gestire un distributore di metano in società con mio fratelllo e due dipendenti- Dopo anni diciamo che ho trovato lati positivi in questo lavoro, ma non era certo la mia aspirazione. Una cosa che devo dire è che ho potuto coltivare un pò le mie passioni permettendomi di non appiattirmi a livello culturale/intellettuale.

 

E a voi come è andata? Le vostre aspettative sono state esaudite? No? Gli universitari mettono in conto che potrebbero non trovare lavoro per quello che hanno studiato? O preferiscono rimanrere disoccupati in attesa che arrivi quello che gli piace?

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Io studio ancora. Ma è stata la mia seconda scelta. Sarei voluta entrare nell'esercito. In accademia precisamente. Non ce l'ho fatta. Mia madre mi ha espressamente vietato di entrare volontaria (ma sinceramente non so neanche se mi avrebbero accettato per via dell'altezza). Perciò università. Due mesi e dato che non avevo voglia di studiare, mi ritiro. Torno a casa. Trovo lavoro da un commercialista. Ma non è proprio quello che voglio fare per tutta la vita. Lascio e ritrovo la voglia di studiare e quindi vengo qui in Toscana. Ed ora siamo qua nella speranza di poterci laureare. Anche in campo sportivo avevo delle aspettative. Ho fatto undici anni di Taekwondo e come tutti gli sportivi speravo di farlo per sempre. Il ginocchio destro ha ceduto. Ora è già tanto se riesco a tirare due calci in aria.

Per il futuro le aspettative ci sono. Ma io ho la soluzione in casi disperati. Me ne vado nella giungla e chi s'è visto s'è visto. Morirò tipo dopo tre giorni sbranata da tutti gli animali, ma almeno muoio felice e senza pensieri XD  :sisi:

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bene bene vediamo...

quando ero alle medie pensavo che sarebbe stato bello studiare per fare il naturalista .. studiare gli animali nel loro ambiente e cose del genere. poi pero' , complice un viaggio nel mare piu bello del mondo ( mar rosso) ho cominciato a sognare di fare il sub...

ovviamente sono tutti sogni non facili da realizzare quindi , un Po piu grandicello ho cominciato a sognare di avere un negozio tutto mio. ma nel frattempo mi ero iscritto ad un merdoso alberghiero quindi mi immaginavo di passare tutta la vita tra un ristorante ed un albergo. a 22 anni ho invece cercato di cambiare lavoro e cosi sono stato per 5 anni in un supermercato come viceresponsabile.

da un anno invece sono riuscito nell intento di aprire un negozio di animali.. vabbeh non Sara come fare il sub o girare il mondo ma va bene cosi .

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Io rispondo da pre-aspettative:

 

voglio fare un'azienda di informatica e telefonia, iniziando dal software per poi passare al connubio perfetto software/hardware.

 

Sara' difficile (xD) ma ce la mettero' tutta.

 

Oppure, se proprio non riesco in quell'intento, potrei fare l'attore (ma sarebbe difficile dopo un coming out) o (con meno probabilita') il cantante.

 

Se per dio risulto troppo ambizioso, allora ecco la mia ultima proposta: fondare una catena di negozi di smartphone con servizi e assistenza pre e post-vendita.

 

Le idee per fare quello che ho scritto ce le ho (anche abbastanza convincenti), ma attualmente mi manca la cosa piu' importante: i soldi xD

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io di aspettative mi sa che non ci ho mai compreso un cazzo :D  :D

 

da piccolo non capivo la differenza tra un mestiere e l'altro e infatti uno valeva l'altro.

volevo fare inizialmente il cameriere o il salumiere :D :P :roll:

poi iniziai a capirci qualcosa e volevo fare il professore di ginnastica o aprirmi una palestra

 

alla fine sto studiando per fare l'informatico.. speriamo bene :P

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Fino a 18 anni pensavo che la mia strada sarebbe stata il calcio. Poi arriva l'imprevisto, pesante e bastardo: i crociati cedono. Per tre volte.

 

Decido di provare ad entrare in Accademia (Marina), ma non riesco. Allora seguo il mio migliore amico qui a Milano e scelgo Economia Aziendale e in seguito Marketing come specializzazione. Sono soddisfatto? No.

Durante il percorso ho però (ri)scoperto una mia grande passione: scrivere. Scrivere del vero, scrivere per ''criticare'', scrivere per un intenso dialogo tra me e chi mi legge. Ed eccomi a fare il giornalista, con tanta voglia in una strada tutta in salita.  :P

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Mai avuto vere aspirazioni;

ho finito di scrivere il mio libro, ma non mi va di correggerlo

perché se andasse bene cambierebbe la mia vita

e se andasse male la frustrazione sarebbe troppo grande.

Faccio il casalingo, bevo, alcuni lavoretti:

stimo bassa la mia aspettativa di vita e non penso al futuro.

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ci sono aspettative più o meno verosimili che ho avuto in vari momenti della vita, come fare il pianista, l'interprete, la guida alpina... (cose che in qualche modo hanno a che fare coi miei hobby)

e poi aspettative relative a quello che ho studiato, che ho tutt'ora.

Durante il periodo degli studi universitari (nel mio caso architettura-urbanistica), generalmente si dà per scontato che si troverà lavoro nel proprio campo, se non altro per fiducia. Poi dopo la laurea, superato il mese di cazzeggio, si inizia freneticamente a cercare e si scopre che non è poi così scontato...

Più passa il tempo e più si inizia a pensare che l'impiego che eventualmente si troverà, potrebbe anche non essere nello stesso settore, e potrebbe anche non essere all'altezza del titolo di studio. Almeno questo è quello che penso attualmente, mentre cerco lavoro, anche se sono ancora fiducioso... con 1000 idee per una futura libera professione che in questo momento non ho chiaro come potrei iniziare...

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Volevo fare l'archeologo anche io  :P

Dissotterravo qualsiasi cosa in giardino,mia madre usciva pazza.

Ho continuato a volere cio' e a seguire un percorso piu' o meno utile fino ai 16 anni.

Poi pero' mi sono rotto ho mollato la scuola e sono partito per fare l'animatore turistico.

Esperienza fantastica.

Torno in italia a 19 anni e decido che è il caso di finire quanto meno il liceo e cosi all'alba dei 21 anni prendo il diploma :P

Dopo aver fatto l'animatore pero' il mio desiderio di diventare archeologo va a farsi benedire e dopo essermi chiesto "Che menghia vuoi fare della tua vita?"

La risposta è stata,seppur forse triste,spettacolarmente "Divertirmi".

Cosi l'unica cosa importante era trovarmi un buon lavoro ben retribuito che potesse permettermi di divertirmi.

E cosi è stato!

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Se ho aspettativa su qualcosa divento ansiosissima, non sono una persona che regge bene la pressione.

Così per molto tempo ho finto di non avere aspettative, di ambire a fare un lavoro qualunque anche totalmente estraneo da quello che ho studiato e da quello che mi piace (che comunque non è solamente quello che ho studiato).

Per un po' ci sono riuscita, ma manco a dirlo non ero felice.

 

Al momento la mia aspettativa/aspirazione è di trovare una mediazione tra i sogni che ho scoperto di avere e la realtà che, come ho sempre avuto ben chiaro, è molto poù complicata e stronza della vita che vorrei.

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Quasi tutte le vostre risposte mi mettono un po' d'angoscia.

Sono stata cresciuta da un padre fotografo e una madre attrice (anche se poi ha cambiato attività, l'ha comunque fatto per passione), con l'idea che non potesse esistere lavoro senza una vera motivazione.

Io a sei anni dicevo di voler fare 'la pittrice', a dodici mi sono detta seriamente che volevo essere pagata per disegnare, e a 18 ho firmato il mio primo contratto: non sono ancora in grado di mantenermi da sola con quest'attività, ma sto procedendo imperterrita su questa strada.

 

Le mie aspettative non sono state esaudite: io ho lavorato per esaudirle, senza mai guardare indietro o ad altre opzioni.

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DoctorNievski

A 10 anni volevo fare il medico.

A 15 pure.

Alla fine del liceo, anche..e alla fine sono riuscito ad entrare in medicina...

 

Salvo poi rendersi conto della necessita' di fare qualcosa di artistico (prima avevo il conservatorio, poi la pittura, ora la foto..ma ho bisogno di qualcosa di più grande..)..

 

..sono una persona irrequieta in effetti..  :P

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Le mie aspettative non sono state esaudite: io ho lavorato per esaudirle, senza mai guardare indietro o ad altre opzioni.

 

Hai ragione.

Personalmente, trovo che tutto stia nel "dirsi seriamente" cosa si vuole fare... io ho qualche problema a comunicare con me stessa intorno a questo argomento senza farmi travolgere dall'ansia.

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