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Invidia


cambiapelle

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Ahimè invidioso a rapporto :pausa:

Non trovo nulla di positivo nella (mia) invidia, serve solo a fornirmi un alibi per non fare.

Nella mia testa funziona così: "è inutile impegnarsi, non riuscirò mai ad ottenere i risultati di X"

In genere invidio le persone altruiste e che si danno da fare, le persone talentuose e quelle particolarmente belle.

E' uno dei lati del mio carattere che odio di più, ah invidio pure quelli che dicono che non hanno mai provato invidia :salut:

 

 

EDIT: ho spostato una parentesi

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AndrejMolov89

Lol Nightwisher, se mi dai il tuo numero possiamo uscire, abbiamo gli stess problemi XD.

 

@metamorphoseon: mi pare che nell'antica grecia l'invidia positiva fosse definita con zelo, che vuol dire brama di fare, emulare anche xD quindi l'invidia in sè non è un sentimento totalmente negativo. Ma come tutte le cose lo può diventare :salut:

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Metamorphoseon90

quindi l'invidia in sè non è un sentimento totalmente negativo. Ma come tutte le cose lo può diventare :salut:

Mah, invidia oggi è connotato negativamente, se la definiamo zelo è un'altra cosa. Comunque non saprei dirti questa cosa a riguardo dell'antica Grecia... chiediamo  a qualche antichista, io son modernista :pausa:

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Lol Nightwisher, se mi dai il tuo numero possiamo uscire, abbiamo gli stess problemi XD.

Probabilmente invidierei il tuo avere qualcosa in comune con Leo Ortolani :salut:

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Andrej-Bolkonskij-95

Non voglio fare il cinico della situazione, ma l'invidia è un sentimento onnipresente. Si traveste anche nell'orgoglio, o nella sottile rabbia di quando veniamo messi in discussione. Anche chi afferma di essere invidioso, in realtà, sotto sotto lo è. Basta ammettere che non si è schiavi di questo sentimento. La condanna morale dell'invidia ci rende meno preparati ad affrontarla come problema possibile. perché nessuno ammette realmente di provare un sentimento immorale. Quindi, bisogna riconoscere che l'invidia è una parte essenziale dell'animo, e che diventa negativa quando invade altri territori della nostra mente portando squilibrio :salut:

 

E' una mia opinione maturata col tempo. ^^

 

Sembra quel discorso di Byron (se mi sbaglio correggetemi) secondo cui tutto è vanità. Lol.

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Riflettete anche sugli effetti che tale sentire vi provoca...

 

In questa breve rassegna già si sono delineati i tre effetti

psicologici fondamentali:

 

l'invidia "depressiva", che blocca, inibisce

l'invidia "ostile", distruttiva

l'invidia "emulativa" ( cambiapelle )

 

Ovviamente l'invidia ostile è quella meno accettabile moralmente,

quella che tendiamo a vivere male. In tutti e tre i casi vale però la

pena di focalizzare il contenuto della invidia: es. invidiare il denaro

chi possiede soldi ; è il primo passo per cercare di svelare il significato

interiore ( il denaro dà possibilità, libertà....forse desidero una maggiore

libertà? Forse ho avuto una educazione castrante ? etc. etc. )

 

Se si riesce ad arrivare al bisogno interiore e a costruire intorno ad esso

una serie di azioni, l'invidia per certi versi viene svuotata dall'interno.

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Invidio che è riuscita/o a conquistare una serenità interiore magari fornita da una profonda ricerca mistica, jung su tutti, ammirazione eccessiva nei suoi riguardi, ma anche eccessiva invidia, quindi si invidio eccome!

Per rispondere al quesito posto da Gioia Insensibile credo di essere invidiata si, sia per cose serie sia per stupidaggini assurde, lo dico perché ne ho percezione rispetto a degli sguardi, a dei comportamenti che vengono adottati nei mie riguardi.

Io in che categoria rientro rispetto a quelle formulate da Hinzelmann?

Quali sensazioni mi provocano questa invidia... direi di sprone, e di misurazione del tempo per l'azione, per la finalità che mi pongo, quindi probabilmente l'invidia è positiva nel mio caso.

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Come si è già accennato l'invidia esiste in ogniuno di noi e ( nelle dosi giuste ) serve per stimolare la nostra voglia di migliorare.

 

Esempio: vedo in palestra un ragazzo muscoloso, provo invidia ma e cerco di mogliorare il mio corpo per diventare come lui

 

Detto questo, io invidio le persone che si fanno voler bene da molti e hanno molte amicizie/conoscenze  :rotfl:

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Metamorphoseon90

Riflettete anche sugli effetti che tale sentire vi provoca...

 

l'invidia "emulativa" ( cambiapelle )

Dal momento che, se di invidia si tratta, è questa quella che io provo, devo dire che me ne accorgo subito quando sorge. E' un attimo, vi faccio un esempio (non necessariamente accaduto): chiedono al mio collega di suonare il continuo*? Io mi dico: ma allora non sono capace se non hanno chiesto (o perlomeno non mi hanno informato della produzione)  a me??? E poi mi dico che sono un cretino a pensarla così e mi metto a studiare, o ascolto chi si sta esibendo e quasi mi sembra di patire con lui, quando (se) sbaglia, se viene criticato... E' questione di due secondi, ma mi vengono questi dubbi, che tendo a paragonare a invidia.

E' un caso strano?

*: facciamo: accompagnare un coro

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HaNKy87PaNKY

Io, come LU_, invidio le persone stupide. È una cosa che faccio presente molto spesso, perché mi irrita che esistano persone che non arrivano a capire certe cose che invece a me annientano al solo pensiero, e se ne fregano. Vivono nel loro mondo di inettitudine... Bah.

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io noto spesso che quando uno è in mancanza di argomenti e vuole dare colpo basso dirà sempre "è tutta invidia" che è anche un modo per far leva sulla bassa autostima. io non ho la minima invidia sociale, un po' perchè non ho problemi di autostima, e un po' perchè sono alieno alle strutture sociali al punto da non trovare sensato paragonarmi agli altri.

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Non è detto che sia un modo per dare un colpo basso a te, a volte è un

espediente per mettere fine ad un discorso sgradevole su una terza

persona: "tu dici...così, ma in realtà - sotto-sotto - è tutta invidia".

 

Ai paragoni con gli altri non possiamo pensare di poter integralmente

sfuggire, ed è significativo il fatto che questa formula possa diventare

proprio un espediente retorico per mettere fine ad un discorso che mi

è sgradito, su una terza persona.

 

Oppure mi dà fastidio proprio l'idea sottostante al tuo discorso di essere

"alieno alle strutture sociali".

 

Nel secondo caso ciò che inconsapevolmente ti sto contestando

non è in realtà l'invidia sociale ma la Pretesa che hai nei cfr. degli altri.

 

Es. la pretesa di essere alieno da ogni struttura sociale, da cui percepisco

come un eccesso di diffidenza ( sarebbe la declinazione passiva delle pretese

che vantiamo nei confronti dell'altro, la declinazione attiva sarebbe invece la

pretesa di controllo )

 

Dovrei quindi più correttamente risponderti: ma quanto sei pretenzioso

nei confronti di Caio....e implicitamente questo significherebbe: se lo sei

con lui, lo sarai con me?

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Riflettete anche sugli effetti che tale sentire vi provoca...

 

Ci ho provato, dunque, invidio tantissimo le persone naturalmente buone, quelle persone cordiali che hanno sempre una parola buona per tutti, che aiutano le vecchine che trasportano quantità improponibili di buste della spesa e che si offrono di spingere la macchina in panne del tizio sconosciuto, mi fermo qui  :eek:

La butto lì, le invidio perchè sono generalmente ben visti? Domanda un pò sciocca visto dovrei saperla io la risposta :rotfl:

boh

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  • 3 months later...

Ciao Forum!

 

Sabato pomeriggio passando per v.le Umberto ho intravisto dall'altra parte della strada una ragazza/donna (solitamente quando si tratta di genere femminile non faccio molto caso all'età o all'aspetto guardo più che altro al modo in cui sono vestite etc,ma questa è un'altra storia) e mentre attraversava la strada e giusto in tempo per ricambiare il suo saluto con un sorriso mi sono accorto che era una persona che conoscevo già, di vista,abita nel mio stesso palazzo,l'ho guardata bene e l'ho trovata trasformata, raggiante,con movenze molto eleganti come fossero innate.

Non dico che di solito sia sciatta,assolutamente, ma è una che passa inosservata,magra circa 1.60 di altezza.Quindi la differenza qual'era?Il tacco alto.

Questa cosa già la sapevo però guardando lei mi è apparso ancora più chiaro quanto il tacco alto(sui 10/ 12cm non meno) abbia il potere di trasformare totalmente una persona.Nessun altro accessorio o capo

d' abbigliamento,per quanto raffinato e chic, ha un impatto simile e non solo per i cm che regala,certo importanti visto che le donne spesso sono carenti in questo particolare,c'è molto di più.

Per il resto era vestita nulla di che, pinocchietti bianchi,un top aderente con qualche strass(qui da noi è praticamente estate già da due settimane) e un pò di bigiotteria addosso.Il valore aggiunto era proprio la scarpa,plateau con tacco da 12 cm almeno, e tra l'altro cosa sciccosissima ,in tacchi,stava andando a fare la spesa.

Ma sto divagando e dunque dove è che voglio andare a parare?

Diciamo che l'unica cosa che invidio alle donne(a parte ovvio la facilità con cui attirano i maschi :asd: ) è proprio questo,il tacco alto.

Non che lo indosserei,a volte mi capita di vestire sopra le righe ma non così tanto da infilarne un paio,invidio il fatto che per noi ragazzi non ci sia un accessorio così formidabile,un accessorio da un tocco e via e si è comunque perfetti.

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ahah in realtà non li metterei comunque perchè non ho complessi per l'altezza e perchè sarei zoppo per buona parte del tempo.

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Invidiosissimo... Soprattutto della felicità sentimentale altrui. Ma a dire il vero, anche dell'infelicità sentimentale. Dentro me c'è sempre un moto di allegria quando sento che un amico si è lasciato o simili. Ma passa subito, perché in realtà non c'è nulla da essere felici... se non riescono loro, è una prova a favore della possibilità che non ci riuscirò neanche io. Insomma non riesco a gioire con loro quando stanno bene, ma riesco a soffrire con loro quando stanno male. Il comun denominatore è che io stia male XD

ma l'aspetto più strano è che spesso degli altri invidio anche i problemi, perché la mia impressione è che permettano loro di sentirsi più intensamente vivi, mentre io mi sento... intensamente morto, svuotato. Come dire, meglio un cuore spezzato che un cuore che non ha mai iniziato a battere.

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Oddio...meglio invidiare la presunta maggior capacità seduttiva

delle donne, che possono truccarsi piuttosto che indossare con piena

legittimazione sociale accessori dal chiaro significato sessuale, piuttosto

che invidiare l'intera sfera sentimentale altrui.

 

La prima cosa mi pare più gestibile della seconda.

 

L'invidia depressiva, è molto più difficile da smontare.

 

Però non è detto che l'invidia debba trascinare nella depressione.

Ci sono molti passaggi intermedi, anche se mentalmente appaiono quasi

istantanei, che conducono dal sentire-percepire l'emozione invidiosa alla

conclusione di sentirsi non vivi, cioè depressi.

 

Una possibilità è riconoscere il fatto che la rassegnazione può costituire

un recupero della pretesa di onnipotenza al negativo, rassicurante rispetto

all'emozione, ma al tempo stesso inevitabilmente depressiva dell'umore generale.

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WistonSmith

In generale non sono una persona molto invidiosa. L'unica eccezione è nei confronti di chi viaggia parecchio.

Quando mi raccontano delle loro esperienze di viaggio provo non poca invidia perché è una cosa che desidero fare maggiormente, e che per questioni economiche non posso fare di più, ma anche per orgoglio. Anche se mia madre me lo permette mi scoccia oltremodo farle uscire più denaro del "dovuto" (già mi paga gli studi, e sono un fuori sede.).

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Non mi ero mai trovato ad invidiare le coppiette avevo più una specie di dolcezza partecipativa alla loro. Eppure quando un mio amico ha finito per fidanzarsi con un ragazzo del quale sosteneva non si sarebbe mai innamorato, una parte di me ci è rimasta davvero male :undecided:

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AndrejMolov89

Io invidio pratiamente tre quarti delle persone esistenti. Più che altro invidio la loro responsabilità, il loro modo di porsi nei confronti del mondo. Diciamo che questo nasconde molti desideri che reprimo, invidio il successo, invidio chi fa sport e riesce a lavorare e astudiare, insomma, invidio quello che ritengo dia la possibilità di avere rispetto dalle altre persone, oppure quello che permette di essere migliori. In ogni caso, di solito, invidio soprattutto coloro nei quali non posso rispecchiarmi, cioè, è difficile a dirsi, però, mi fa soffrire la possibilità di non essere compreso, o comunque, mi fa soffrire la possibilità di essere lasciato indietro, oppure mi fa soffrire il fatto che non riuscendomi a specchiare in loro, non posso essere come loro, insomma, è difficile a dirsi. Per esempio, a volte persino i personaggi dei romanzi generano una risposta invidiosa, come se mi desse fastidio che non possa fare un percorso, è difficile XD non saprei come spiegare.

Ritengo l'invidia una vecchia megera, comunque, ma di quelle megere che ti danno coppinate finché non capisci o crepi, bisogna saper interpretare le sue battute sarcastiche.

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si è invidiosi quando qcuno ottiene qualcosa che noi sappiamo che avremmo potuto otenere anche noi.

 

Non potrò mai invidiare la Canalis perchè non ho le sue stesse possibilità ma potrei invidiare un mio coetaneo che con le mie stesse possibilità ottiene qualcosa che avrei voluto (e potuto) avere anche io.

Cmq non sono invidiosa, anzi sono sempre contenta della buona fortuna altrui. Quando qcuno mi comunica una bella notizia e io gli dico "sono felice per te" lo dico col cuore, non lo dico tanto per dire. Certo a volte penso "avrei voluto anch'io la stessa cosa" ma sono fiduciosa che al momento giusto anche io otterrò quello che voglio.

L'invidia non serve a niente, porta solo un profondo senso di malessere e io mi voglio troppo bene per rodermi il fegato ;)

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AndrejMolov89

So che parlo da saccente. Ma secondo me si è disonesti quando si dice che non si è invidiosi. Lo si è nella misura giusta, però negare di essere invidiosi significa negare una parte di sè stessi. Si parla di livelli accettabili di gola, di invidia di eccetera, ma non si può parlare di assenza d'invidia.

Comunque l'invid anon è necessariamente essere infelici perché l'altro ha successo, è una degenerazione. L'invidia è un sentimento egoistico quindi si è infelici perché il fatto che l'altro abbia successo ci ricorda che noi non abbiamo quello che ha quello o quell'altro ragazzo. L'invidia è quasi una frustrazione dei nostri desideri repressi, o comunque consci.

Non voglio mettere in dubbio la tua buona fede, nè, il tuo valore... anzi, il fatto che tu ritenga di non provarla semplicemente mette in evidenza il tuo autocontrollo, o il fatto che non desideri quel genere di cosa, o il fatto che l'invidia è un sentimento a cui inconsciamente dai poco peso o anche consciamente xd.

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quindi si è infelici perché il fatto che l'altro abbia successo ci ricorda che noi non abbiamo quello che ha quello o quell'altro ragazzo.

dipende se quello che lui ha io lo voglio oppure no e dipende se ciò che lui ha (e che io vorrei) lui lo merita, secondo me.

ad es. una mia amica di recente ha avuto un contratto a tempo indeterminato in una copisteria (lei è dilplomata, io ho la laurea più la spec.).

Quando me lo ha detto io sono stata contenta, certo ho pensato che anche io avrei potuto/voluto ottenere quel lavoro e quel contratto, considerando che entrambe non avevamo esperienza in quell'ambito ma cosa dovevo fare? Lei è stata più fortunata, ha saputo di quel lavoro, ha fatto la prova e nonostante abbia meno titoli di me è stata presa. Lì per lì mi ha un po' roso ma la felicità che ho provato per lei è autentica, perchè so che lei ci teneva a quel lavoro e perchè credo che lei quel lavoro, in fondo, lo merita. Non è che le ho mandato malocchi o altro. Ripeto, mi ha un po' roso lì per lì perchè ho pensato "cavolo, io che ho studiato tanto non trovo questo tipo di contratto e lei con un diploma di scuola superiore lo ha trovato" ma poi è finito là. Non è che mi sono messa a borbottare come piuttosto ha fatto lei verso la sua amica (LEI semmai è invidiosa). Anzi, le ho detto di restare in quel lavoro e di non mollarlo.

Non so cosa dirti, mi può rodere lì per lì perchè penso di avere certe capacità ma poi basta. Persone veramente invidiose le ho conosciute e francamente non mi reputo tale. Piuttosto, se voglio una cosa faccio di tutto per guadagnarmela.

 

Diversa è la situazione con mia sorella: se lei ottiene qualcosa che vorrei anche io mi arrabbio molto ma perchè credo che lei, per l'atteggiamento che ha, certe cose proprio non le meriti e perchè cmq, essendo mia sorella, c'è un altro tipo di rapporto. Magari è competizione... o forse è invidia, non so. Se è invidia, allora ce l'ho solo con lei.

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