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Esperienza = Denaro


Ariel

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Leggendo nella sezione Sport il topic sulla palestra, e un brevissimo OT un po' litigioso di Big con altri, mi è venuto da riflettere su come l'esperienza e la qualità abbiano un ovvio valore in denaro, ma quanto la gente se ne renda conto solo per quanto riguarda certe professioni, e invece per altre no.

 

Riassumo: biggest declinava una richiesta di scambio di PM per discutere dell'andamento personale dell'allenamento di un utente, perché è stato professionista e il suo parere da professionista non lo da a caso, ci riflette, e se è disponibile per una persona dovrebbe esserlo per tutti, quindi si ritroverebbe a 'lavorare' aggratise.

 

Questa cosa è successa spesso anche a me: "Mi fai un disegno per l'anniversario mio e del mio ragazzo?" "Mi disegni il logo per la mia band?", un favore tira l'altro e in una classe di venti persone sketch dopo sketch...

 

Mi spiego: se un idraulico ci fa una riparazione, e ci chiede 30 euro l'ora di manodopera più il costo dei materiali e addirittura fa pagare per il preventivo, nulla da obbiettare. Un illustratore (parlo del mio campo perché è quello che conosco meglio) impiega una settimana per completare un lavoro e se riceve 50-100 euro già è tanto. Quando magari ha studiato molto più tempo dell'idraulico per raggiungere il suo livello di esperienza professionale.

 

Nessuno chiederebbe come 'favore' a un panettiere di regalarci il pane che impasta la mattina alle 5 con fatica. Perché le persone non valutano certe professioni per quello che sono? Qual è la differenza che scatta nella loro testa tra un lavoro e un altro, e soprattutto, se vi è capitato di avere uno di questi mestieri presi 'alla leggera', come avete fatto a far capire alla gente che la vostra esperienza aveva un valore non insignificante senza sembrare arroganti, o per meglio dire 'che ve la tirate'?

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Ho capito perfettamente ciò che vuoi dire, forse perché sono nella tua situazione, anche se la professione è differente.

Io penso che la risposta alla tua domanda non sia una sola, ma ne esistono almeno due.

Prima di tutto, un favore al panettiere non lo si chiede perché lui caspita, lavora, mica fa l'aria fritta! Un mestiere che è concepito come mestiere vero, deve essere pagato, non può essere messo a disposizione di tutti gratuitamente. Quindi deduco che spesso le persone non considerino veri e propri mestieri certe professioni..o comunque non mestieri come gli altri. Il panettiere fa tanta fatica alle 4 del mattino; l'idraulico compra pezzi e sta sempre chiuso a lavorare per la tua splendida stanza da bagno; il medico ha studiato e bisogna pagargli la professione. Questo forse accade perché non si è ancora abituati a professioni relativamente "nuove", e chiedere la prestazione aggratis può essere il segno che le persone non ancora concepiscono certi mestieri al pari di altri.

E poi a questo fenomeno si accompagna anche la curiosità. Insomma, non mi faccio aggiustare il tubo per diletto, ma un bel disegno me lo faccio fare.

 

Per quanto riguarda me, mi è capitato e mi capita spessissimo questa cosa. E' quasi inevitabile che le persone mi chiedano "prestazioni", anche mentre sono a cena, in palestra, in autobus. Appena dico all'altro ciò di cui mi occupo, scatta in automatico la richiesta di prestazione. a volte implicita e subdola.

Io a volte la prendo sul ridere e dico che quando non sono in servizio sono una persona normale e devo riposare la testa. Altre volte invece mi tengo sul vago, do risposte superficiali sperando di far morire lì la questione, a volte mi appello scherzosamente al codice deontologico dicendo che non posso lavorare pure a cena o al cinema;D..e altre volte..se posso evito di dire ciò che faccio nella vita  :eek:

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Ma tu seriamente paragoni il chiedere a gratis che ci venga fatto un lavoro manuale tipo quello di un muratore, al chiedere consigli a voce o scritti tipo "devi fare x sessioni di step, x flessioni e x tempo di tapis roulant alla velocità x"?

 

E' ovvio che se i consigli diventassero di routine allora diventerebbe un lavoro, ma li un utente chiedeva  consigli per la palestra e null'altro...ovviamente se ad un muratore chiedi come si impasta il cemento, e non gli chiedi di venirti a fare un lavoro a gratis, sarebbe la stessa cosa.

La discriminante tra favore e lavoro è la frequenza (singolo consiglio vs consigli/supporto che durano mesi)

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Sì ben, ma la questione diventa frequente anche se il favorino lo fai a più persone, e se lo fai a uno perché non ad un altro?

Quindi sì, lo paragono: magari all'idraulico chiedi solo di avvitare un tubo come favore, ci mette tre secondi, ma tubo lì tubo qui diventa una rottura di scatole.

E comunque anche per una cosa di tre secondi, viene considerato lavoro, mentre un consiglio professionale e dettato da anni di studio (ho detto appunto che spesso gli idraulici fanno pagare anche i preventivi) in qualche modo no?

 

Comunque stavo solo prendendo spunto dal topic, e non per forza difendendo Biggest, dato che sicuramente la sua professione non la conosco bene.

 

Blanco, questo mi fa pensare a un'altra cosa: ciò che ci serve solo per sopravvivere, come il pane o una tubatura, valgono soldi, e invece ciò che ci serve per vivere al meglio come l'arte o il benessere fisico valgono meno? Semmai dovrebbero valere molto di più.

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Considerando che studio ingegneria informatica, mi capita spesso che la gente, quando sente questa cosa, mi chieda di riparargli il pc ( ;) ).

E non sempre mi offrono qualcosa in cambio.

La mia risposta in genere è quella di "non ho tempo".

 

A parte discutere sul perchè di certe richieste gratuite, penso che questa sia la risposta migliore da dare. Un consiglio rapido si può dare, ma un lavoro vero e proprio a gratis proprio no, non è corretto.  :ok:

 

 

 

p.s. Ariel, se ti sistemo il pc mi fai un disegno gratis? :ok::asd::D

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Il campo informatico, è quello che maggiormente risente di questa divergenza tra favore e servizio.

A chi non è capitato che la casalinga o un'altra persona molto a digiuno col PC ci chieda "tu che sei bravo, mi vedi la stampante che non funziona" oppure "il PC è lento e l'ho comprato da un mese, me lo vedi?" "devo mettere più RAM come si fa?"

Poi vai lì e ti accorgi che c'è chi non sa neanche che deve installare i driver per far funzionare la stampante, chi ha Explorer pieno di barre e immondizia installata con chissà quanti virus.

E allora gli formatti il PC gli installi i driver ecc... perdi due ore, tutto funziona più veloce ma ... AVETE COMMESSO IL VOSTRO PIù GRANDE ERRORE

perché dopo vi richiama per qualsiasi cavolata e pretende che gli sistemiate il PC GRATIS perché tu sei bravo col PC

ma mai gli viene in mente che perdi tempo, e che un tecnico che gli viene a casa a fare lo stesso lavoro si prende un compenso per il servizio.

Capita a tutti gli studenti di ogni materia.

Una mia conoscente quando era studentessa all'accademia di belle arti, si è sempre fatta pagare i suoi lavori, non ha mai fatto nulla gratis e non si vergognava di chiedere dei compensi, era brava veramente e quello che disegnava valeva quello che chiedeva.

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Veramente, anche nel thread originario, si parlava di consigli dati via remoto, via pm, via mail, via tel, per capirci. Ovvio che se si tratta di andare a casa di chi chiede aiuto, a prescindere che di lavoro si faccia il personal trainer, l'idraulico o l'informatico, il discorso cambia. Farlo a gratis e' una cosa che va fatta solo con amici stretti, sciocco chi accetta di fare prestazioni a domicilio a semplici conoscenti.

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Blanco, questo mi fa pensare a un'altra cosa: ciò che ci serve solo per sopravvivere, come il pane o una tubatura, valgono soldi, e invece ciò che ci serve per vivere al meglio come l'arte o il benessere fisico valgono meno? Semmai dovrebbero valere molto di più.

Alcune volte si, il pensiero generale è questo qui. Poi ognuno cerca sempre di approfittare dell'occasione, e visto che con l'idraulico o col panettiere non puoi farlo, allora cerchi di strappare aggratis la prestazione da quelli che secondo te fanno un lavoro più.."alla mano".

 

Tu però, siccome non sempre vai in giro con i tuoi strumenti e non è che puoi realizzare disegni istantanei lì sul momento..puoi benissimo riservare i favori a chi ritieni più opportuno, o puoi anche prestare un servizio di tanto in tanto per farti pubblicità  :ok: per le volte restanti puoi liquidare il "cliente" dicendogli che proprio non puoi, sei piena di lavoro, cose così..

Pensa a chi come me non va in giro con strumenti in mano e si vede richiesta la prestazione in tutte le occasioni della vita, in tutti i modi e tutti i laghi. "Tu che sei psicologo.." e ti intortano la discussione su qualsiasi cosa, mentre tu "fuori servizio" vuoi solo guardarti uno stupido film o goderti una stupida cena  :D E poi dicono che me la tiro, ma questo è un classic, non ti preoccupare.

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Spesso dipende dal modo in cui ci si pone con gli interlocutori che avanzano tali richieste. Credo bisogna porsi in modo chiaro e serio da subito, in modo da far passare il messaggio che non è un'attività ricreativa quella alla quale ci dedichiamo ma un lavoro. Quindi non sta solo all'intelligenza ed alla sensibilità delle persone rispettare il tempo che impieghiamo per loro ma anche alla nostra capacità di far passare tale messaggio.

 

Inoltre c'è da considerare che finchè non si è conseguito il titolo ufficiale, le persone ci riconoscono principalmente per quello che siamo: studenti o apprendisti; Questo avviene soprattutto quando le richieste provengono da amici e colleghi. E' difficile, in generale, godere di un riconoscimento professionale prima di aver conseguito il titolo; con gli amici poi (poco attenti), il problema si può ripresentare anche dopo ma anche in questo caso, come si dice dalle mie parti: "Megliu 'na vota arrussicari ca centu voti aggiarniari", cioè meglio mettere le cose in chiaro da subito, a costo di metterci in imbarazzo, che avvilirsi ogni volta.

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Io sono praticamente quattro anni che faccio prestazioni gratuite; il mio primo concerto in cui guadagnerò qualcosa è fra un mese.

Da quando sono entrato in Conservatorio, ho sempre scritto gratis. Il che è ovvio per i concerti all'interno dell'istituto stesso, ma qualche volta mi è stato chiesto anche di dare una mano per cose "esterne" e mi sono sempre offerto gratuitamente. Chiaramente mi trovo nella situazione che diceva toraepantote: essendo studente, è lecito chiedermi favori non retribuiti, visto che non ho ancora conseguito un titolo di studio. Certo, quella volta che m'hanno fatto fare il copista per un lavoro abnorme con l'orchestra, almeno i soldi per andare a stampare in A3 e rilegare in copisteria, me li potevano dare... :lol:

In linea generale, sono una persona fin troppo disponibile, a volte ho quasi il timore che gli altri possano approfittarsene. Capisco che aiutare quello, dare una mano a quell'altro, spiegare una cosa a quell'altra, accompagnare quest'altro... ecco, alla lunga potrebbe portarmi via un bel po' di tempo, però non resisto: a meno che non sia letalmente impegnato, finisco sempre col dire di sì a tutti. Però ora che l'ho detto non ve ne approfittate (ammesso e non concesso che in questo topic ci sia qualcuno a cui possono interessare i miei servigi XD).

Ma la triste verità è che mi comporto così perché tanto i musicisti sono abituati a fare la fame, quindi mi sto solo abituando al mio futuro. Sono circondato da gente che suona/canta/scrive gratis, non vedo perché dovrei fare il prezioso.

 

Ma forse appartengo a una categoria che non dovrebbe proprio presentarsi in questo topic. :salut:

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Metamorphoseon90

(ammesso e non concesso che in questo topic ci sia qualcuno a cui possono interessare i miei servigi XD).Ma la triste verità è che mi comporto così perché tanto i musicisti sono abituati a fare la fame, quindi mi sto solo abituando al mio futuro. Sono circondato da gente che suona/canta/scrive gratis, non vedo perché dovrei fare il prezioso.

Certo che c'è!!!! :lol:

 

Parlo anch'io per il campo musicale: fino a poco fa non ho mai recepito nulla, quando mi chiedevano di suonare lo facevo senza ricevere denaro ("Guai a chiederlo, brutto impertinente"), poi mi sono successe cose che mi hanno fatto girare qualcosa grosso modo sferoidale posto da qualche parte che ben sapete e, se devo suonare, chiedo un rimborso spese che comprende benzina e tempo (e interessi :salut:). Se si tratta di aiutare una volta ok, sistematicamente no.... piuttosto che perderci tempo e soldi (perché non me li danno), preferisco non essere pagato, ma nemmeno perdere il mio tempo. Questo è il "campo accompagnamento". Ho messo le mani avanti subito spiegando le mie spese e le mie esigenze... c'è da dire che il direttore pure mi ha sostenuto. Ho parlato chiaro, senza arroganza o altro. Se l'interlocutore vuol capire funziona, se tergiversa (è capitato) ci penso e dopo qualche giorno mi faccio vivo io declinando.

Invece il "campo favori" lo gestisco in maniera diversa: dipende a chi. Decido io in base al tempo, simpatia, voglia etc. a chi farli e a chi no... qui non sono imparziale, ovviamente.

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  • 4 weeks later...

Ah ah, bel problema.

 

Vedendo in casa e tra amici questo tipo di atteggiamento (a te non costa niente) in continuazione ho cercato di trovare a lungo una buona giustificazione e alla fine ho concluso che ci sono sostanzialmente due tipi di lavori/abilità: quelli del fare e quelli del pensare. Il primo paga in base alla precisione, alla velocità d'esecuzione, alla quantità e altre caratteristiche tipiche del prodotto/prestazione che può essere offerta da molti "abili". Il secondo invece paga l'idea e le conoscenze che sono alla base per averla.

A me chiedono spesso di scrivere/suggerire idee. A me non costa niente, mi metto alla scrivania e dopo un tot ho buttato giù qualcosa. Come anche rimettere a posto le directories del computer di mia madre in modo che lei non ci possa mai mai mai più mettere le mani. A me non costa niente, uso il cervello che ho in dotazione, è una cosa normale. Però quello che non si capisce è che costa tempo, che ho nella loro stessa misura, cioè 24 ore al giorno, quindi al massimo si può dire "ho da fare".

Del resto, non si può chiedere di essere pagati per un'idea, posso solo farmi fare un buono-favori.

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l'esperienza e la qualità abbiano un ovvio valore in denaro, ma quanto la gente se ne renda conto solo per quanto riguarda certe professioni, e invece per altre no.

 

Questa cosa è successa spesso anche a me: "Mi fai un disegno per l'anniversario mio e del mio ragazzo?" "Mi disegni il logo per la mia band?", un favore tira l'altro e in una classe di venti persone sketch dopo sketch...

 

Nessuno chiederebbe come 'favore' a un panettiere di regalarci il pane che impasta la mattina alle 5 con fatica. Perché le persone non valutano certe professioni per quello che sono? Qual è la differenza che scatta nella loro testa tra un lavoro e un altro, e soprattutto, se vi è capitato di avere uno di questi mestieri presi 'alla leggera', come avete fatto a far capire alla gente che la vostra esperienza aveva un valore non insignificante senza sembrare arroganti, o per meglio dire 'che ve la tirate'?

 

Parto dalla tua ultima riflessione perché riguarda anche me che come te disegno.

L'arte non ha un valore, per la modernità, tranne quando parliamo di grandi autrici/autori allora si, per quanto attiene la professionalità di noi artiste/i emergenti, è considerato un hobby, ovviamente parlo in maniera sommaria, non vale per tutte/i questo giudizio, ma è abbastanza diffuso comunque.

Secondo punto di riflessione che analizzi l'esperienza e la professionalità, argomento che rientra anche nelle tue ultime parole, ma concentrato principalmente all'inizio del thread.

Sull'arte e su come viene considerata (decorazione utile al grande meccanismo del mercato del produci----->consuma------>IMPERATIVO ASSOLUTO: NON RICICLARE! quindi butta via, anche quando è un ricordo nascondilo), ho già detto tutto, mentre per la professionalità all'inverso faccio l'avvocatessa del diavolo...

Se in un luogo di lavoro la persona più brava, più preparata e più capace non si armonizza con il gruppo le sue qualità contano meno di zero, invece vengono esaltate da chi magari come finalità ha la vendita, quindi parlo del mercato del lavoro concepito capitalistico, se questa persona nota tale comportamento di valorizzazione nei suoi confronti, adotta il "sistema di scarto" con le/i sue/suoi colleghe/ghi, ed è sbagliato perché alcuni lavori devono essere di squadra, certo è anche che il gruppo deve lavorare in sinergia secondo me sul lavoro si dovrebbe premiare questa capacità, e non tanto la singola capacità individuale magari a scapito di una piccola comunità, com'è quella dei gruppi.

Avendo fatto la parte dell'avvocatessa del diavolo e avanzato questa prospettiva dalla quale guardare mi ricollego alla tua prospettiva di osservazione e ribadisco che alcune professionalità non vengono affatto calcolate, sembra che debbano esistere in quanto tali ma non meritino alcuna valorizzazione ne alcun rispetto, nello specifico sono quelle che non creano profitto, e come disse Pasolini "il poeta è scandaloso già di per se, perché costringe a vedere da un altra prospettiva" credo si riferisse al fatto che l'arte (nel suo caso parlava specificatamente di poesia, ma io estendo le sue parole all'arte in generale) non fa "utile" non come altre professionalità, e comunque anche se lo facesse (prendiamo il caso fiat se si blocca la manodopera marchionne va a raccogliere margherite per i prati....) non meriterebbe attenzione e valorizzazione come chi (da amministratore delegato) viene insignito del "grado" di cavaliere del lavoro, questa è la società contemporanea chi fa morire la gente sul lavoro, chi l'avvelena inquinando le falde acquifere, chi causa malattie etc... è considerato un cavaliere, chi produce estetica, bellezza, e strumenti per la quotidianità non è calcolato affatto.

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Al di fuori del ragionamento molto interessante di Ecate è vero che i lavori anche al di fuori dell'estetica (es. ingegniere informatico) ma che appaiono apparentemente semplici e/o veloci da un profano come può essere persino un consiglio, vanno nel consumismo attribuiti di un valore commerciale. Per quanto penso che chiunque capisca che un fotografo anche se è tuo intimo amico vada pagato se ti fa un servizio fotografico, anche un consulente va pagato dato che l'esperienza dalla quale si va ad attingere è frutto di una fatica spesso non indifferente. Esempio: chiedere svariati consigli ad un amico dietologo riguardo ad una corretta alimentazione, non è praticamente uguale a chiedergli un appuntamento gratuito?

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Al di fuori del ragionamento molto interessante di Ecate è vero che i lavori anche al di fuori dell'estetica (es. ingegniere informatico) ma che appaiono apparentemente semplici e/o veloci da un profano come può essere persino un consiglio, vanno nel consumismo attribuiti di un valore commerciale. Per quanto penso che chiunque capisca che un fotografo anche se è tuo intimo amico vada pagato se ti fa un servizio fotografico, anche un consulente va pagato dato che l'esperienza dalla quale si va ad attingere è frutto di una fatica spesso non indifferente. Esempio: chiedere svariati consigli ad un amico dietologo riguardo ad una corretta alimentazione, non è praticamente uguale a chiedergli un appuntamento gratuito?

 

Concordo pienamente su questo tuo ragionamento, ma l'arte finisce quando il lucro supera la scelta individuale sul cosa imprimere nel supporto utilizzato, e questo lo dico per sintetizzare su un discorso che altrimenti diventerebbe lungo assai... quindi non me ne vogliano coloro che amano l'arte e la praticano (infatti io non mi detesto pur facendo tale discorso :sisi:).

Comunque non è molto al di fuori... anzi lo amplia fornendo validissimi spunti di riflessione dreamer sia a me che ad Ariel che l'ha iniziato.

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