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Stuprato con un compressore, orrore a Troina


useramon

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Anche io come molti di voi sono rimasta senza parole.. E' uno schifo, non mi capacito di come certa gente possa essere così violenta e cattiva.. Hanno fatto una cosa terribile

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Metamorphoseon90

Sono basito, sconcertato e schifato... immagino le risate di scherno e divertimento dei tre...

Solidarietà al ragazzo, ma vorrei vedere cosa dicono in paese, o cosa mormorano, chissà quanti penseranno che in fondo se l'è meritata

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Immagino la vergogna. La rabbia. La voglia di scappare. Il dolore.

:awk:

 

Diverse settimane fa è successa una cosa orribile a Troina… Dei giovani hanno burlato un amico che lavorava assieme a loro in un’officina, e scherzando tra loro lo hanno preso con forza e gli hanno infilato nel fondoschiena una pistola ad aria compressa…

(qui il resto) http://silvmary.wordpress.com/2010/11/09/siete-lo-schifo-delle-persone/

 

Se le cose stanno come raccontato da silvmary, allora questo non è che l'ultimo tragico atto di un lungo calvario consumato nel silenzio e nella "terribile insanabile colpa di non essere abbastanza maschio"  :roll:

:D

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E' evidente che ai loro occhi si tratti di uno scherzo finito male, soprattutto per l'età dei partecipanti e per la tipologia del gesto. E' però un atto di pura violenza, anche se il compressore non avesse provocato danni sarebbe stato assolutamente da condannarsi penalmente.

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Sono stupito anche io del fatto che questa notizia non abbia avuto risalto sui media nazionali (che generalmente nelle peggiori nefandezze rimescolano a volontà)

 

 

Sui media nazionali "culo" è l'unica parola censurata

e la "sodomia" è l'unico agormento tabù.

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Questo episodio mi ha ricordato una ragazzina che alle elementari nessuno voleva accanto perché dicevano tutti che puzzava, ma non puzzava affatto, era solo un po' sciatta o, meglio, non brillava in vestitini e fiocchetti come le altre compagne; era una "diversa". Beh, quella poveretta non riusciva mai a prendere lo scuolabus perché tutti la spingevano fuori, e ricordo come adesso che i bulli (chiamiamoli così ma erano ragazzini come gli altri), le sputavano in testa dai finestrini dell'autobus tra le risa e l'acclamazione generale. La ragazzina si faceva quindi ogni giorno almeno un paio di chilometri a piedi per tornare a casa, senza che nessuno dicesse una parola ... nemmeno io, anche se non ridevo però avevo paura, molta paura che una cosa del genere potesse capitare anche a me.

 

Il branco è una condizione complessa e difficile da analizzare. Da quello che ho letto qui quanto è accaduto è ancora tutto da chiarire. Fa un certo effetto però vedere una giustizia che aspetta il referto medico per formulare l'accusa, come le assicurazioni sulla vita che valutano i rimborsi del povero disgraziato in base all'età e al mestiere che faceva. Qui pare che bisogni contare i centimetri d'intestino asportato per valutare il reato da comminare.

Dovrebbe far riflettere questo modo di pensare alla giustizia legata sostanzialmente alla causa ed effetto. A Roma se l'infermiera romena aggredita con un pugno nella stazione metro di Anagnina non fosse morta, il ragazzo che tutto il quartiere ha continuato ad applaudire anche quando è stato portato in carcere, non sarebbe stato accusato di omicidio e se la sarebbe cavata con la condizionale ... eppure il cazzotto che ha inferto alla malcapitata sarebbe stato comunque lo stesso ...

 

Provo tanta compassione per questo ragazzo che non solo è stato vittima di una violenza fisica, ma che ora si dovrà sentire additato per il resto dei suoi giorni come quello che gli hanno gasato il culo. Sai quante risa sommesse nei bar, ma anche in famiglia quando ascolterà quel silenzio imbarazzato quando entra in una stanza e il brusio che salirà appena volgerà le spalle. Quanto bene gli vogliono quelli che in questo momento gli stanno sicuramente dicendo che è meglio starsene zitti e aspettare che il tempo lavi via un po' di quell'onta che gli rimarrà appiccicata addosso?

 

La sacralità del culo di un uomo è un dogma inviolabile, il massimo sfregio che gli si possa infliggere, l'umiliazione più grande perché lo si rende diverso, come noi per intenderci. E non lo so mica se sia giusto definire questa pratica "omofobia", non ci ravvedo nessuna paura se immagino al vanto dell'improvvisa popolarità che quegli imbecilli ora si staranno godendo nel paese. La paura è di quanti se ne stanno zitti perché non vogliono essere accomunati con il più debole.

 

infine io rimango più confuso e sconsolato che mai perché ogni giorno accadono questi episodi che non diventano fatti di cronaca solo perché lo sbuffo di un compressore non ha leso in modo grave il malcapitato, il quale tace, abbozza per non finire sulla graticola del pettegolezzo e perdere quel poco di dignità che gli è rimasta.

 

IL silenzio degli innocenti ...

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Riporto un post letto su Riverblog che ha dell'agghiacciante, non mi sembra i media nazionali ne abbiamo fatto cenno..

 

"Non so se definire quella che segue una storia di violenza omofoba. A me ha colpito per la crudezza. Per la stupefacente disumanità dei suoi protagonisti.

 

Siamo a Troina (Enna). Immagino i quattro gatti che ci vivono (per l’esattezza 9.822). Le logiche da paesino. La competizione. Le dicerie. La maldicenze. L’ossessione della reputazione. Qua c’è un gruppo di tre amici che prende costantemente di mira un coetaneo. Hanno fra i 20 e i 30 anni. Neanche bulletti delle superiori. La vittima ha 22 anni. Da mesi viene preso di mira dal branco. Cerca di ribellarsi. Ma per punirlo, in tre lo hanno preso, rinchiuso in un’officina e stuprato con il tubo di un compressore. Gli hanno voluto dare una lezione, umiliandolo. Riesco a sentire le parole che gli avranno urlato contro. I ragazzi glielo hanno infilato nell’ano, aprendo l’aria a forte pressione che gli ha distrutto parte dell’intestino. Ha rischiato di morire. La storia finisce inizialmente su un blog (“Silvmary’s blog“), che si stupisce del perché nessuno abbia scritto nulla. E’ il 9 novembre. Il tutto sarebbe successo a ottobre. Le voci stanno circolando nel Paese, che è diviso. Tutti sapevano, ma nessuno ha fatto niente. I medici gli hanno dovuto tagliare una parte dell’intestino. Oggi ne hanno iniziato a scrivere alcuni siti siciliani (alcuni, in realtà, parlano di Nicosia). I carabinieri, citati da uno di questi siti, confermano: i membri del branco sono stati denunciati per lesioni gravissime dai genitori del giovane.

 

Immagino la vergogna. La rabbia. La voglia di scappare. Il dolore.

 

Il passo per diventare delle bestie è breve."

 

per questo colleziono balestre e fucili a pompa e mi alleno con i pesi da 10 anni... quanto sarei voluto essere li a dargli una mano a questo poveraccio. Queste notizie mi fanno scattare una violenza inaudita.

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