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L'anomalia polacca all'insegna di omofobia e anti-abortismo


Aky_86

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Continua l'offensiva polacca contro i gay (Io propongo di spostare il Vaticano in Polonia):Da Gaynews:Varsavia, 13 mar. - Il Ministero dell'Istruzione polacco sta mettendo a punto un disegno di legge per punire severamente "chi propaganda l'omosessualità e altre deviazioni sessuali". Lo ha confermato il viceministro Miroslaw Orzechowski, che non ha risparmiato commenti su tale argomento."Provo nei confronti dell'omosessualità il più profondo disgusto. L'omosessualità è solamente uno spicchio di una sfera più ampia delle perversioni sessuali - ha affermato il viceministro polacco - Sono convinto che l'uomo debba superare le proprie debolezze dall'interno, come si fa per il fumo".Il disegno di legge prevede il licenziamento in tronco per quei presidi che permettono l'introduzione delle organizzazioni omosessuali nelle scuole."Chi propaganderà nei luoghi d'istruzione, l'omosessualità o altre perversioni sessuali, sarà punito", ha spiegato risoluto Orzechowski.Il disegno di legge dovrebbe arrivare in parlamento fra circa un mese.

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Non si è obbligati a stare nell'unione europea. Chi non vuole i principi Laici nella costituzione o li leva con la forza dei numeri in parlamento oppure se ne và tranquillamente

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infatti, che se ne vadano sti polacchi, ma che nn vengano a rompere sulla costituzione europea. x il 50esimo anniversario mi aspetto dalla merkel un bel tassativo agli stati membri per il riconoscimento dei diritti civili.quindi, considerando la situazione dei diritti civili, secondo me per ora fuori dall'eu ci dovrebbero essere buona parte degli stati menbri, italia compresa.

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  • 1 month later...

letto sul corriere della sera di oggi....... edizione cartacea pagina 15eccolo:ILREPORTAGELustracja e omofobia, le crociate del governoGli insegnanti gay fuori dalle scuole. Scaduti i termini per confessare l’appartenenza al regimeDAL NOSTRO INVIATOSandro ScabelloVARSAVIA — Dopo aver ordinato ai provveditorati di eseguire il censimento «a fini statistici» delle ragazze incinte nelle scuole e di essersi battuto per inserire nella costituzione la messa al bando — bocciata in parlamento — dell’aborto, l’ultracattolico ed omofobo ministro dell’istruzione Roman Gyertich scende in guerra contro gli omosessuali. Se passerà la legge che approderà presto alle aule parlamentari, gli insegnanti che confesseranno di essere gay o «qualsiasi altra deviazione sessuale» rischiano una dura sanzione, il licenziamento o addirittura la prigione.Vicepremier, Gyertich è il leader della Lega delle famiglie polacche, una formazione ultranazionalista e xenofoba, in rovinosa caduta di consensi, che Jaroslaw Kaczynski mantiene nell’esecutivo, assieme al populista Lepper, perché non ha altri alleati con cui governare. Il padre, Maciej, europarlamentare, ha pubblicato un pamphlet antisemita che ha scatenato una paio di mesi fa le ire di Bruxelles. La Lega ha lanciato la sua crociata morale: evangelizzare l’Europa a colpi d’intolleranza. Il suo braccio giovanile, la Gioventù Polacca, quando scende in piazza urla: «Eutanasia per i gay, camere a gas per le lesbiche». Il bello è che Gyertich, quando incontra i colleghi europei, chiede comprensione e solidarietà per le sue iniziative. Lo ha fatto anche per il nuovo progetto che vieta ogni discussione e propaganda dell’omosessualità nelle scuole, condannato aspramente dalle organizzazioni internazionali dei diritti umani. Un’ennesimo atto di discriminazione, che va ad integrare la lustracja (verifica del passato comunista) in corso in Polonia. Ieri, domenica 15 aprile, sono scaduti i termini per la consegna dei formulari a docenti universitari, avvocati, giornalisti, diplomatici, presidi nati prima del 1972, in cui si dovrà dichiarare, entro il 15 maggio, se si è collaborato o meno col vecchio regime comunista. Chi ammetterà di aver lavorato per la polizia segreta non dovrebbe subire conseguenze, mentre è previsto il licenziamento e la sospensione dalla professione per dieci anni per coloro che forniranno informazioni non veritiere o risponderanno picche alla richiesta del governo.Il mondo dei media è in fermento, le redazioni divise. I quotidiani vicini al governo — Rzeczpospolita, Dziennik, Fakt — sono a favore della lustracja e accusano quanti si oppongono o hanno deciso di boicottarla di «avere qualcosa da nascondere». Il sospetto è che la manovra punti a mettere il bavaglio ai media ostili al governo, soprattutto Gazeta Wyborcza, il maggior quotidiano del paese, e la rete televisiva TVN-24 che molti preferiscono all’imbalsamata televisione di stato.Gazeta, diretta dall’ex dissidente Adam Michnik, ha sempre avuto un atteggiamento fortemente critico nei confronti della lustracja, tranne i casi di persone che si sono macchiate di gravi colpe e reati, ed è divenuta il fulcro della resistenza ad una misura che, secondo l’opposizione, si è trasformata in uno strumento di lotta politica.Ewa Milewicz, opinionista di Gazeta, con alle spalle una lunga militanza nell’opposizione anticomunista, rispedirà al mittente il modulo: «Questa legge è una caricatura. Perché lo stato deve chiedermi se ho ucciso o rubato? Spetta a lui trovare le prove. E poi nessuno può proibire a una persona di scrivere».È difficile immaginare che Ewa Milewicz e i giornalisti disobbedienti vengano licenziati dai loro editori. Già i rettori delle principali università del paese hanno fatto sapere che non metteranno alla porta i docenti che non si adegueranno alla direttiva. È una situazione a dir poco assurda per un paese su sui è abbattuta per mezzo secolo la mannaia della censura e a cui potrebbe porre rimedio, sono in molti ad augurarselo, la Corte costituzionale che si pronuncerà nelle prossime settimane sulla costituzionalità della leggeBisogna agire contro questa immondizia omofoba scrivendo al Ministro Frattini una lettera come questa:Egr. Vicepresidente Frattini,le scrivo come cittadino europeo, vivamente preoccupato dai recenti sviluppi in uno dei paesi dell´Unione, la Polonia, in cui è in preparazione un disegno di legge che punisce con il licenziamento docenti di ogni ordine e grado dichiaratamente omosessuali, come pure di parlare o di "propangandare" l´omosessualità.Tale legge rappresenta di fatto una pesante discriminazione, incitando all´odio sociale contro una minoranza.Come cittadino italiano, europeo e contribuente, ritengo che una tale legge sia del tutto incompatibile con i diritti fondamentali della persona ed un atto gravemente contrario ai valori che fondano l´Unione Europea. Le scrivo quindi per chiederLe:1- di vigilare rispetto a questo abuso, raccogliendo tutte le informazioni del caso (cosa che sono certo sta gia facendo nel migliore dei modi!);2- di sollevare in ogni organo deputato il problema della compatibilità di una tale legge con i diritti fondamentali dell´uomo;3- di essere informato, laddove possibile, delle iniziative prese in ambito europeo circa questa questione;La ringrazio anticipatamente e le auguro buon lavoro

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Verrebbe voglia di invocare la quarta spartizione.............Questo paese è stato alfiere dell'integralismo.....interessato.Negli anni 80, quando la cortina di ferro era impenetrabile, i polacchi avevano agevolazioni per venire in Italia, e ricevevano da enti legati al Vaticano una somma giornaliera.Li trovavi a frotte: in Vaticano a pregare, alla chiesa polacca in via delle botteghe oscure a ritirare pacchi dono di abbigliamento, e qualcuno lo beccavi pure a monte Caprino :look: :DDurante il pontificato di GPII verso la Polonia partirono flussi ingenti di quattrini, sia per attività illegali (dove finirono i soldi dell IOR? e che relazione aveva con essi Solidarnosc?)sia per investimenti ed aiuti. Interessante notare che la Polonia non ha autostrade, se non un tratto di poco piu di 100 km da Varsavia fino a poche decine di km dal confine tedesco, ma forse le autostrade non servono allo sviluppo.La Polonia durante l'ultima guerra si distinse per l'antisemitismo (sebbene detessare i tedeschi), invito a farsi un giro in rete e scoprire un paio di cosine su padre Kolbe, che negli anni 20 creò un forte movimento politico-religioso di stampo integralista e antisemita.

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  • 3 months later...

[Modbreak=NorwegianWood]Cambio il titolo da L'anomalia polacca: l'immonda omofobia del paese di Wojtila a L'anomalia polacca all'insegna dell'omofobia, per rendere (almeno quello) neutrale.[/Modbreak]ESSERE GAY AL TEMPO DEI KACZYNSKILa crociata del governo contro «i pervertiti», l'isolamento delle associazioni. «Una campagna d'odio per annientarci. E dall'Ue solo sostegno spirituale»martedì 31 luglio 2007 , di il Corriere della Serazoom A A A Scrivi a Gaynews Invia ad un amico Stampadi Sandro ScabelloVARSAVIA — Succede di tutto ai gay in Polonia. Anche di vedersi consigliare il veterinario per un controllo medic o. Racconta Lech Wojtewski, 23 anni: «Ho appuntamento dal dermatologo. Mi degna appena di uno sguardo e mi congeda suggerendomi uno specialista adatto a "gente come me". Mi reco al nuovo indirizzo e scopro che ospita l'ambulatorio di un veterinario. Richiamo il medico che mi apostrofa seccato: sei un animale, cosa ti aspettavi?». Marta Abramowicz aveva tutte le carte in regola per fare l'assistente alla facoltà di Psicologia all'Università di Varsavia: «Finché non hanno scoperto che ero impegnata nella campagna contro l'omofobia e mi hanno sbattuto la porta in faccia. Succede a Varsavia, immaginatevi in periferia. Sono pochissimi coloro che rivelano la loro omosessualità. Se lo fai rischi di perdere il posto di lavoro, di essere cacciata di casa ed esclusa dall'eredità».Perseguitati, discriminati nel lavoro, vittime di un clima di odio e intolleranza, i gay lasciano la Polonia del governo omofobo dei gemelli Kaczynski. Robert Biedron, presidente della Fondazione polacca contro l'omofobia, calcola che negli ultimi anni quasi centomila fra gay e lesbiche hanno lasciato il Paese. «Se ne vanno in Gran Bretagna e Olanda per legalizzare le loro unioni, ma soprattutto — dice — perché qui l'aria si è fatta irrespirabile, specie dopoLech: «Il medico mi mandò dal veterinario»l'ascesa al potere dei gemelli Kaczynski. Quando l'odio viene instillato giorno dopo giorno e i gay presentati come nemici della famiglia e un pericolo per la società, è chiaro che la situazione non può che peggiorare ». Anche se quest'anno i gay hanno potuto organizzare la loro parata — «una specie di corteo funebre, non certo le carnevalate che si vedono da voi» — per le strade della capitale, grazie alla decisione della Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo che ha vanificato gli sforzi di chi (ed erano in molti, compreso il nuovo sindaco di Varsavia, l'ex governatore della Banca nazionale Hanna Gronkiewicz-Waltz) intendeva bloccarla.Aggressioni, umiliazioni, pestaggi, intimidazioni: dai dossier che la Fondazione contro l'omofobia ha trasmesso all'Unione Europea e ad Amnesty International emerge un quadro da Medioevo. Dalle violenze fisiche su cui la polizia non indaga perché chi le ha subite ha «paura del ridicolo » e non le denuncia, ai libri di testo nelle scuole in cui l'omosessualità viene descritta come una deviazione che può causare malattie mentali. Dai libelli diffusi dall'ultradestra cattolica che bollano gli omosessuali come «inviati del demonio con l'obiettivo di distruggere la Chiesa», alle assoluzioni negate in confessionale a «peccatori bisognosi di cure mediche».E il governo non fa nulla per combattere abusi e pregiudizi. Anzi. Per il presidente Lech Kaczyns ki, mostrarsi tolleranti con i gay significherebbe «aiutare la civiltà a disgregarsi». Ma è la Lega delle famiglie polacche, il partito dei cattolici radicali e antisemiti, a guidare la crociata contro i «pervertiti».La comanda Roman Gyertich, il vicepremier nonché ministro della Cultura che vorrebbe bandire dalle scuole Kafka, Dostoevskij, Goethe e Witold Gombrowicz (quest'ultimo per «istigazione alla pederastia ») e che si sta battendo per far passare una legge che vieta la propaganda dell'omosessualità nelle scuole e prevede pesanti sanzioni, compreso il licenziamento, per gli insegnanti che confessano di essere gay. A lui si deve la massima «se diamo i diritti ai gay fra non molto dovremo riconoscerli anche alle scimmie». Un suo stretto collaboratore, Wojciech Wierzejski, ha esortato ad usare le maniere forti: «Verranno dei politici tedeschi alla marcia dei gay? Vuol dire che sono gay anche loro. E allora picchiateli con un bastonesulla testa e vedrete che non torneranno più. I finocchi, si sa, sono vigliacchi per natura». «Se diamo i diritti ai gay, allora anche alle scimmie»Pare che il ministero della Sanità abbia intenzione di monitorare il numero dei gay nel Paese e di far pubblicare una sorta di manuale per famiglie e insegnanti che aiuti a riconoscere i comportamenti omosessuali. «Siamo alle schedature o poco ci manca — insorge Biedron —, andrebbero a completare quelle fatte a metà degli anni 70 dai comunisti e di cui il potere si serve ancor oggi per ricatti ed epurazioni. Passo dopo passo arriveranno anche a proibire ai gay l'esercizio di certe professioni. Ne ha già accennato un esponente del governo mettendo in cima alla lista tutte le attività che comportano un contatto con il pubblico ».A Biedron, 27 anni, una laurea in Scienze politiche, continuano ad arrivare e-mail gonfie di livore e insulti, quasi tutte firmate, pochi oramai si nascondono dietro l'anonimato, e dal contenuto offensivo pressoché identico: «Ehi sporco frocio, come ti va? Hai un marito e un bambino? Dovrebbero castrarti maiale. È uno scandalo che la tua organizzazione esista. Animali della tua risma andrebbero rinchiusi in un ospedale psichiatrico ».Dall'ingresso dei Paesi post-comunisti nell'Unione Europea i gay dell'Est si aspettavano la fine dell'emarginazione e della clandestinità a cui li aveva condannati la dittatura. Di tanto in tanto da Strasburgo arrivano reprimende e moniti indirizzati a Varsavia, ma non basta. «Bruxelles per il momento ci offre soltanto un sostegno spirituale — afferma il leader della campagna contro l'omofobia —, quando senti il primo ministro dire che l'omosessualità va curata, magari con la forza, ti corrono i brividi per la schiena. I gemelli Kaczynski vorrebbero esportare la loro rivoluzione morale in Europa rinchiudendoci nella civiltà della morte che Papa Wojtyla contrapponeva alla civiltà dell'amore. L'Unione Europea può far molto, ma prima devono cambiare il clima e la mentalità all'interno del Paese e deve essere debellata l'ignoranza che raffigura i gay come malati da curare e guarire».http://www.queerblog.it/post/1905/omofobia-il-consiglio-deuropa-richiama-la-poloniaAlla fine è arrivato il richiamo ufficiale per la Polonia, rea di diffondere l’omofobia e non tutelare a sufficienza le persone omosessuali e transgender. L’atto di accusa si trova nel Memorandum al governo polacco presentato dal Consiglio d’Europa, l’organismo sovranazionaleche riunisce 47 paesi membri e si occupa di tutelare i diritti dell’uomo e la democrazia pluralista e garantire il primato del diritto; favorire e incoraggiare la consapevolezza dell’identità culturale europea e della sua diversità Il commissario del Consiglio d’Europa per i Diritti umaniIo sarei per l'ESPULSIONE della Polonia dall'UE. L'omofobia istigata dai due infami gemelli polacchi non ha nulla da invidiare a quella nazista, cui si rifanno i cortei di criminali naziskin contro gli innocenti omosessuali polacchi.POLONIA, VERGOGNA!!!

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Guest Lover_Of_Darkness

che pena...gente che si comporta in modo cosi infantile...e in modo cosi ottuso...ti quoto comunque....fosse per me la polonia la butterei fuori dall'UE

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Guest equalmarriage

In Polonia è in atto l'inizio di una persecuzione in piena regola.Occorre mobilitarci veramente. In tutti i modi possibili.Per scongiurare il rischio dell'inizio di una persecuzione nel vero senso della parola, e far tornare la Polonia quella del dicembre 2004, quando il Senato nazionale approvò una proposta di legge sulle unioni registrate anche gay con tanto di comunione dei beni e diritto di successione.-

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Per anni la Polonia ha goduto di ingenti flussi di danaro.Ricordiamoci che lo scandalo IOR-Ambrosiano riguardava fondi stornati e destinati al sindacato clerico-fascista Solidarnosc, che successivamente ricevera' anche soldi dalla CIA quando mostro' la propria capacita' di minare la Repubblica Popolare e Socialista.Fino ad allora la Polonia era un paese laico, nessuno dei gruppi politici (affianco al POUP) rivendicava un ruolo speciale per la religione.La forza del danaro compro' le teste delle persone, e quel danaro e' arrivato per decenni (tutto il periodo di Woitila).Ovviamente i preti non si limitano a comperare le azioni, ma vogliono anche le teste.Ecco i risultati.

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Ci spostiamo sempre in quell'area, ma queste tendenze sono presenti in Europa orientale e anche in occidente.Se durante la guerra i polacchi furono campioni di antisemitismo (un gruppo di ebrei nel 42 per sottrarsi al linciaggio si rifugiò.........in una caserma di SS), i baltici fornirono volontari alle waffen SS e i carcerieri del lager in grossa parte erano di quelle parti (principalmente lettoni) oppure ucraini (seguaci del nazional-fascista Bandura).Purtroppo nel marzo 1953 qualcuno che sapeva come si trattano fascisti e simili è morto prima del tempo.Purtroppo il grosso non tiene conto del revisionismo e del negazionismo storico.Nelle scuole estoni il libro "Hilter il liberatore" --------------------------------------------------------------------------------Estonia, allarme xenofobia a scuola 15 giugno 2007ROMA - Un libro in lingua estone rischia di diventare un caso diplomatico tra Estonia e Russia. "Adolf Hitler il liberatore", questo il titolo del testo, è una ristampa aggiornata di una pubblicazione nazista del 1941. Il libro ha come oggetto le forze militari tedesche che, sotto il comando di Hitler, liberarono l'Estonia dal controllo della Russia Sovietica e dai traditori locali. Il problema principale è però quello che il libro, destinato a una lettura libera e già cult per neonazisti e ultranazionalisti locali, è stato concepito come strumento didattico per le scuole tra le letture consigliate. Il timore di Mosca è quello che il testo possa creare odio nei confronti della numerosa comunità russa, che conta 300mila persone sul territorio su una popolazione di un milione e 300mila abitanti. A chi ha chiesto spiegazioni sull'infelice scelta (soprattutto gli organi di stampa russi) il ministero della Pubblica Istruzione estone ha candidamente risposto che nessuno tra gli insegnati viene obbligato a ricorrere al testo. Il problema però è che nessuno glielo vieti. Dal canto suo il presidente Putin si è detto preoccupato per l'intensificarsi dei fenomeni xenofobi nella vicina repubblica sottolineando come le autorità non facciano molto per perseguirle.

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Che schifo...Comunque non scandaliziamoci troppo, è così anche in Italia come ben sapete, meno enfatizzato e più mascherato, ma è così...

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NorwegianWood
Racconta Lech Wojtewski, 23 anni: «Ho appuntamento dal dermatologo. Mi degna appena di uno sguardo e mi congeda suggerendomi uno specialista adatto a "gente come me". Mi reco al nuovo indirizzo e scopro che ospita l'ambulatorio di un veterinario. Richiamo il medico che mi apostrofa seccato: sei un animale, cosa ti aspettavi?».
A Roman Gyertich si deve la massima «se diamo i diritti ai gay fra non molto dovremo riconoscerli anche alle scimmie».
A Biedron, 27 anni, una laurea in Scienze politiche, continuano ad arrivare e-mail gonfie di livore e insulti, quasi tutte firmate, pochi oramai si nascondono dietro l'anonimato, e dal contenuto offensivo pressoché identico: «Ehi sporco frocio, come ti va? Hai un marito e un bambino? Dovrebbero castrarti maiale. È uno scandalo che la tua organizzazione esista. Animali della tua risma andrebbero rinchiusi in un ospedale psichiatrico».
Io li denuncerei al WWF... una così scarsa considerazione per il mondo animale cui noi tutti apparteniamo dai microbi ai pinguini. Tzè... :sisi: Più diritti alle scimmie! Istituiamo un comitato!
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in Italia siamo ancora lontani, anche se vi sono segnali preoccupanti.Penso a certi discorsi che hanno trovato da qualche anno ascolto (e comprensione) presso l'opinione pubblica:- equiparazione vittime partigiane e carnefici RSI e tedeschi- menata delle foibe (ma che volevano aspettarsi, dopo che per due anni gli italiani di Roatta avevano stuprato e massacrato?)- altri episodi minori (triangolo della "morte", "eccidio" di Schio, e altre amenita' simili).Il tutto finalizzato a portare avanti il discorso che culmina con la negazione dell'Olocausto e una rivalutazione del nazifascismo.

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