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Allarme bomba sulla Torre Eiffel


FleurDeLys

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Già non siamo nella sezione giusta per questo dibattito, già stiamo andando abbondantemente OT , ci manca che rispondi solo con una stupida foto senza nessun commento ed sbbiamo fatto tombola... O strike, come vuoi

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orodeglistupidi

Ma di tuo sai scrivere qualcosa o sai solo postare immagini ironiche?

 

E pensa: riesco pure a leggere i post altrui, prima di intervenire a sproposito in una discussione.

 

Già non siamo nella sezione giusta per questo dibattito, già stiamo andando abbondantemente OT , ci manca che rispondi solo con una stupida foto senza nessun commento ed sbbiamo fatto tombola... O strike, come vuoi

 

I tuoi interventi, sempre più rabbiosi e spacconi, si commentano anche da soli; offri poco spazio per ribattere.

 

Scegliere di essere una puttana non è una scelta quando la società non ti offre alternative.

 

Imporre alla donna il nudo integrale o l'invisibilità completa sono due modi simmetrici di azzerare l'identità femminile.

 

Per il resto, le tue opinioni, in particolare quelle sui Rom, ti dipingono xenofobo e fascista.

 

Da opinioni analoghe alle tue, se non coincidenti, in un passato non troppo lontano si è diffusa la convinzione che, tutto sommato, la pulizia etnica fosse cosa buona e dovuta: e allora via gli ebrei, via gli zingari, via i froci...

 

 

Discriminare altri esseri umani non ti risarcirà dall'essere stato discriminato in quanto omosessuale, se questo è il problema.

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Imporre alla donna il nudo integrale o l'invisibilità completa sono due modi simmetrici di azzerare l'identità femminile.

 

Vorrei porre l'accento su questa parte del tuo intervento, perché vi ravviso un punto di vista non corretto (secondo me).

Nelle società occidentali alla donna è CONCESSO di potersi denudare ma nessuno la OBBLIGA.

Per quanto riguarda il velo, in certe società parliamo invece di OBBLIGO di indossarlo.

Poi che il corpo (femminile ma anche maschile) sia ormai "mercificato", è un dato di fatto... di cui godiamo (anche io e te, senza ipocrisia) ogni volta che vediamo una pubblicità di intimo, di profumi, ecc.

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Estero - Dopo l'allarme il monumento più visitato al mondo è nuovamente preso d'assalto

 

 

Passata la paura per l'allerta bomba, il monumento simbolo di Parigi torna ad essere preso d'assalto dai turisti

 

Guest_room_F_1.jpgbisetour.jpg

 

 

PARIGI - lla Tour Eiffel non si rinuncia. Rientrato l'allarme bomba e, passata la notte della paura, migliaia di visitatori si sono messi pazientemente in coda per salire sul monumento simbolo di Parigi. Hanno accettato senza polemiche di sottoporsi a controlli più rigidi rispetto a quelli abituali.

 

"Abbiamo deciso di venire lo stesso - afferma una turista inglese - era nei nostri programmi di oggi. E' il mio compleanno e non c'è modo migliore per festeggiarlo. Siamo al corrente di cio' che è successo ma crediamo che non ci siano rischi".  "Non volevo dirlo ai bambini - afferma una turista australiana - io non avevo paura, comunque. Non è niente di speciale, niente di che". 

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Casper, e' esattamente quello che ho detto io ... E per questo sono stato chiamato razzista . Mi spiace, c e' già abbastanza feccia tra noi italiani ( ed europei in genere) e non c e' spazio per gente non civilizzata. O si abituano alle NOSTRE leggi o ... TELARE !!

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orodeglistupidi

è CONCESSO di potersi denudare ma nessuno la OBBLIGA.

 

In occidente, per essere riconosciuta la donna è indotta a spogliarsi, a consegnare l'intimità del proprio corpo al pubblico pagante o al potente di turno.

 

E' più libera la donna resa irriconoscibile dal burqa o la donna riconoscibile perché nuda?

 

Cambia poco, è sempre il maschio a disporre della sua libertà; la donna resta sottomessa, non ha voce in capitolo.

 

 

Il burqa resta una cosa spregevole, ma sono le donne che lo portano che devono gridare a gran voce che non lo accetteranno mai più.

 

La presa di coscienza non può e non deve essere imposta dall'esterno.

 

Altrimenti, per l'ennesima volta, saranno altri a decidere al posto della donna.

 

Ha perfettamente ragione DarKoiria: il cambiamento deve essere culturale, non legislativo.

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Ok, ora ho capito il tuo punto di vista!  :ok:

Sulle tue conclusioni non posso che concordare, ma allo stato attuale è molto difficile che una categoria sottomessa alzi la testa, ribellandosi, se il "modello" di vita che gli è prospettato è unico, seppur radicato su tradizioni anacronistiche.

Però sull'onda di pressioni esterne (estere) questa categoria potrebbe prendere coscienza che un diverso modo di vivere esiste, e che non è poi così male. No?

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Casper, e' esattamente quello che ho detto io ... E per questo sono stato chiamato razzista . Mi spiace, c e' già abbastanza feccia tra noi italiani ( ed europei in genere) e non c e' spazio per gente non civilizzata. O si abituano alle NOSTRE leggi o ... TELARE !!

Oh me medesima! Ma le leggi le cose che scrivi? E in base a quali principi, di grazia, stabilisci cosa è e cosa non è ''civiltà''?

O forse sono più civili i preti pedofili e i dittatori d'occidente?

Sia chiaro: l'idea che una donna sia costretta dal marito ad indossare un velo che la renda irriconoscibile, o che in certi stati sia riconosciuta la pena di morte per reati ASSURDI, non piace neanche a me. Ma di certo non è con la forza che si impone un cambiamento così profondo... Allora che facciamo? Li rimandiamo a casa alla frontiera, magari sparandogli addosso?

Andiamo... secondo te come cavolo può svilupparsi una coscienza di una ''condizione migliore'', se le donne di quel luogo rimangono confinati lì?

Della parola ''civiltà'' si sono riempiti la bocca in tanti di solito associato ad un ''andiamo a portare civiltà e democrazia''. Si è portato solo morte e miseria, mi pare di ricordare. E per quanto non ci piaccia, per quanto sembri crudele, è normale che la rivoluzione debba nascere nell'animo dei diretti interessati, non si può certo calarla dall'alto e condirci un paese a piacimento. Senza una coscienza collettiva, la storia insegna, nessuna rivoluzione approda mai a niente.

Certo è che si può cercare di "aiutare" questi popoli a prendere consapevolezza dell'esistenza di modelli alternativi al loro, ma non per importarli così come sono: ogni paese ha bisogno di un proprio modello che ben si adatti alla culturà ed alla civiltà LOCALI. E' la stessa cosa per i sistemi economici...

 

Al di là di ciò, resto comunque concorde con orodeglistupidi... Anche sotto sembianze diverse, è sempre un'imposizione, che sia palese o latente.

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Ti assicuro che ho letto molto attentamente ogni parola che hai scritto... e il risultato è sempre quello.

Ma rispondi almeno alla mia domanda

 

E in base a quali principi, di grazia, stabilisci cosa è e cosa non è ''civiltà''?

 

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Quello che avevo da dire l ho detto già ed e' di una semplicità estrema . Tu vivi qui ? TI ADATTI ! Se no TELARE!!!

E lo dirò fino alla nausea! Se vuoi fare i cazzi che vuoi te ne vai nel tuo paese!

E' talmente elementare che non vale nemmeno la pena perdere del tempo per scrivere.

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Ma certo... chiediamo agli extracomunitari di rispettare le NOSTRE leggi mentre, dall'altro lato, cerchiamo un modo furbo per fottere lo stato.

Ho già detto come la penso in merito... è l'ipocrisia che proprio mi urta.  :ok:

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Includere il velo nel reato di travisamento significa affermare che un "motivo religioso" non è un "giustificato motivo".

Giustissimo, ma mi sembra difficile da dire in Italia senza fare distinzioni fra religioni.

 

Quello che avevo da dire l ho detto già ed e' di una semplicità estrema . Tu vivi qui ? TI ADATTI ! Se no TELARE!!!

E lo dirò fino alla nausea! Se vuoi fare i cazzi che vuoi te ne vai nel tuo paese!

Questa del "paese in cui se ne dovrebbero andare" ho notato che è un elemento fisso nei discorsi di chiunque sostenga la tua tesi.

Mi manca sempre un pezzo: di che paese si sta parlando? Il paese di nascita? E se ci vivono già?

Quello dei loro avi di prima, seconda, terza, quarta... generazione? Secondo che criterio?

O uno stato islamico qualsiasi?

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E se pe il burka si adottasse una soluzione intermedia? Invece del divieto assoluto, si fanno fare i documenti con una chiara foto del viso. Poi possono andare in giro anche con il burka, ma se ualcuno della polizia gli chiede di essere riconosciuta dovrebbe comunue mostrargli il viso.

 

Poi per la sistuuazione stranieri anche io sono d'accordo che chi delinque deve essere buttato fuori, ma chi ha un lavoro regolare no. Da noi le stalle sono piene di extracomunitari perchè agli italiani non gliene và di spalare sterco. E questo è solo un esempio.

 

Per i rom non vorrei fare di tutta l'erba un fascio, ma tra quelli che conosco io tramite il mio lavoro, sinceramente quasi tutti sono stati in carcere o non si sà come vanno vanti...

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Purtroppo , prendere una persona alla volta e studiare il suo stile di vita e' impossibile. Fare di tutta l Erba un fascio , talvolta, e' necessario se no si corre il rischio di avere troppa feccia in Italia o km Francia come se già non ce ne fosse abbastanza!

Tutto il mio discorso pero' NON Riguarda gli extracomunitari che da generazioni vivono in Francia o in Italia ! Ci mancherebbe ! La maggior parte dei bleu sono extracomunitari di origine ( come zidane d altronde ) e nessuno gli verrebbe in mente di dire che non siano francesi... I loro genitori ( o nonni dipende) sono venuti in Europa , si sono ADATTATI alle nostre leggi e sono perciò scesi a essenziali compromessi ( trovo assolutamente aberrante che i lavoratori mussulmani chiedano particolari orari di lavoro per il ramadan!!!) la Francia e' un paese LAICO , anche noi dovremmo esserlo .. Quindi via OGNI simbolo religioso via veli , burka ed ogni segno di sottomissione .. Siamo esseri liberi! Ma dobbiamo tutto rispettare delle regole. Negli accampamenti rom RUBARE per loro e' un LAVORO ! per non parlare delle condizioni igieniche orribili in cui vengono cresciuti i bambini!( che impareranno presto il mestiere dei genitori!) ad un rom che chiedava l elemosina ogni giorno nel mio negozio una volta gli ho proposto 15 euro per lavarmi la vetrina .. Secondo voi ha accettato? Chi glilo fa fare se rubando si porta a casa 100 euro al giono come minimo?

Ecco.. E se on. Un campo rom c e' una persona che la pensa diversamente, non ruba e cerca lavoro beh... Mi dispiace sinceramente per lui ma e' grazie al resto della sua gente se nessuno si fidera' di lui e verra rimandato a casa.

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Non vedo l'aberrazione nel chiedere orari diversi per il Ramadan, del resto anche nella laicissima Francia Natale è festa, e non si lavora la domenica, eppure mi pare evidente che queste usanze derivino da precetti religiosi.

Qui vicino a dove abito io c'è una grossa concentrazione ebraica (penso la più alta dopo il ghetto), e diversi esercizi sono chiusi il sabato e aperti la domenica. Idem per i negozi di ortofrutta gestiti da egiziani, sono chiusi il venerdì e aperti la domenica. E' anche comodo per certi versi... Ci vuole un po' di elasticità al mondo.

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Con un attività in propri. Fai quello che vuoi .. Pure io al sabato pom chiudo a me da fastidio la pretesa dei dipendenti ..io ho sempre lavorato quando ero dipendente a Natale ... E non sono morto ...

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Veramente Lum il Natale non deriva certo dalla religione cristiana cattolica ,ma bensì dalla festa del Sol Invictus (25 Dicembre). Che poi la religione cattolica per lavare il cervello delle persone abbia spostate la nascita del fantomatico Gesù al 25 Dicembre da Aprile è un altro discorso. Poi la parola stessa 'Natale' ai tempi romani era usata un sacco di volte durante l'anno. E se parliamo di Babbo Natale è tutt'altra festa che con la religione non ci azzecca nulla , a parte il fatto che l'arrivo dei doni fù spostato dal 20 Dicembre al 25. E' pratica comune per la religione cattolica tentare di estinguere le feste pagane , pensiamo ad 'Ogni Santi' e quella che oggi chiamiamo 'Halloween', una festa vecchia di 4000 anni e penso l'unica festa che veramente accomuna tutto il popolo europeo. Ricordate a come sua maestà teutonica in Vaticano si scatena contro questa festa!?!??!?!  :D :D :D Festa del diavolo e del male, chiediamoci il perchè????  :ok: :ok: :ok:

Noi in Francia non dobbiamo proprio nulla alla Chiesa Cattolica.  :ok:

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Noi in Francia non dobbiamo proprio nulla alla Chiesa Cattolica.  :ok:

La domenica rimane il giorno di riposo anche in Francia. Buona parte della nostra cultura ha radici cristiane, volenti o nolenti.

 

Poi certo, ormai tutto questo è diventato indipendente dalla religione cristiana, ma di fatto i cristiani sono "avvantaggiati" (passatemi il termine) rispetto ad altre confessioni religiose.

A questo proposito vorrei far notare che per Stato Laico si intende:

quello che riconosce l’eguaglianza di tutte le confessioni religiose, senza concedere particolari privilegi o riconoscimento ad alcuna di esse, e che riafferma la propria autonomia rispetto al potere ecclesiastico.

Alla luce di ciò, non si proprio come si possa considerare la richiesta di avere orari di lavoro differenti un "privilegio", anche perché dubito che al datore di lavoro sia negata la possibilità di respingere la richiesta.

 

Mi dispiace sinceramente per lui ma e' grazie al resto della sua gente se nessuno si fidera' di lui e verra rimandato a casa.

Come ha fatto notare Rbert, a casa dove?

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Hai saltato completamente il Natale, riguardo la Domenica come giorno di riposo fù sempre la scelta di un imperatore romano che spostò il giorno di riposo da Sabato a Domenica facendo ovviamente riferimento al cristianesimo per giustificare questa scelta , ma non è stata una scelta dell'ordine religioso di cui parli che in definitiva ha semplicemente assecondato la cosa.  :ok:

 

permettimi di riportare le parole di Costantino :

 

«Ci pare assai sconveniente che il Giorno del Sole (Dies Solis), celebrato per la sua venerazione, sia occupato da contrasti legali e da controversie fastidiose di parti in contrasto, così appare conveniente che le questioni di maggiore interesse vengano ultimate in quel giorno. Pertanto tutti abbiano il diritto di emancipare e di manomettere nel giorno festivo e non siano vietate le operazioni giuridiche relative a tali atti ».

 

3 luglio 321

 

fù in realtà un modo per mettere fine alle ostilità  :ok:

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Fleur, non arrampicarti sugli specchi: lo so benissimo da dove deriva il Natale, ma mi pare che sui calendari francesi sul 25 dicembre ci sia scritto Noël e non "festa del Sole Invitto", in qualunque modo si dica in francese.

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Appunto!

 

Natale =Il termine deriva dal latino natalis, che significa "relativo alla nascita". Il nome completo della festa precedente al Natale che intendi tu era 'dies Natalis Solis Invicti'. il termine 'Natale' era molto usato ancora da molto prima che Gesù facesse la sua comparsa sulla scena mondiale.

 

Questo è sintetico ,ma spiega abbastanza bene :

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Natale_romano

 

Poi l'albero di Natale che c'entra con la religione cristiana? Nemmeno il presepe hanno inventato ,ma hanno scambiato gli antenati delle famiglie con il bue ,l'asino ,Gesù ,Madonna e Giuseppe...

 

Se vuoi possiamo approfondire anche la datazione della nascita di Gesù , ammesso che quest'ultimo sia mai esistito, secondo me no, ma questo è un altro discorso

 

!

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Premetto di essere ateo, nonostante la mia famiglia abbia radicate origini ebraiche.

Detto questo, mi ha colpito tantissimo il concetto, spesso tanto "gonfiato", che si ha di Stato Laico.

Vivere in uno Stato Laico non è uguale al vivere in uno Stato multietnico, nè nella mancanza di comprensione e di effettiva uguaglianza delle diverse culture e, di riflesso, religioni. Posto che il velo deriva prima da questioni culturali e dopo religiose, vietarlo non ha la stessa valenza del "considerarne l'uguaglianza con altre religioni" così come la definizione di Stato Laico lascia intendere.

 

Sulla "donna occidentale" sono relativamente d'accordo con chi afferma che l'esibizione del corpo sia solo una forma antitetica alla concezione femminile dei Paesi musulmani (posto che una ragazza Afghana che conosco ha sempre sostenuto di VOLER  portare il velo. Riporto questa cosa solo per dovere di cronaca, non perché mi ci senta in accordo :kiss:), ma è anche vero che il "riconoscimento" della figura femminile ha tantissime sfumature, diverse perfino nei passaggi familiari e generazionali.

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Ammetto di essere completamente ignorante e disinteressato circa la provenienza del Natale e il suo senso.. Resta ben inteso pero' che da non ateo , io adoro il natale per quello che rappresenta per me :kiss: ovvero un occasione per restare in famiglia, e l apprezzamento di essa . E' vero, lo si può fare sempre... Ma il Natale e' un occasione per me speciale. Non penso a Gesù Giuseppe o Maria perché non siamo cristiani e non apparteniamo a nessuna religione ... Penso solo alla mia famiglia e ai miei valori. Per quanto riguarda il velo .. Io non ho nulla contro il velo così come non ho

nulla contro chi va on giro con anelli nei capezzoli ( :D ) qui si sta parlando del burka ... Che non rende riconoscibili le persone

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Sulla vicenda zingari, il conflitto vede uno stato nazionale contro la Reding, ovvero la

commissaria europea che si è impegnata pure sul fronte dei diritti dei gay.... :kiss:

 

Questo significa che una sua sconfitta su questo punto, metterebbe la parola fine

pure alla possibilità di imporre la libera circolazione dei gay in Europa...

 

Non fosse altro che per opportunità, noi dobbiamo stare dalla parte dell'Europa

e dei diritti delle minoranze, osteggiate dai governi nazionali.

 

D'altronde nel momento in cui l'Unione Europea ha deciso di dilatare i propri

confini, non poteva certo dire...ci prendiamo la Romania, ma non i suoi zingari

etc. etc. e lo smantellamento selettivo dei campi nomadi abusivi in base al

criterio etnico, è palesemente discriminatorio ( un errore imperdonabile per la

pubblica amministrazione francese, certe cose si fanno...semmai MA senza scriverle

anzi scrivendo il contrario )

 

Di fronte alle esigenze di ordine pubblico ogni campo abusivo e ogni persona senza

fissa dimora deve essere trattata in modo uguale E noi questo non lo possiamo ignorare,

nel momento in cui il governo francese agisce in modo così ingenuo.

 

Avremmo potuto far finta di non vederlo e saperlo se almeno avessero mascherato la

vicenda ( dimensioni del campo, valutazioni igieniche ) ma a questo punto si impone

l'obbligo di stare dalla parte dell'uguaglianza davanti alla legge.

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Posto che il velo deriva prima da questioni culturali e dopo religiose, vietarlo non ha la stessa valenza del "considerarne l'uguaglianza con altre religioni" così come la definizione di Stato Laico lascia intendere.

 

 

bisogna ovviamente distinguere tra il velo che copre giusto i capelli (altrimenti pure le suore e le vecchiette...) e il burqa che copre tutto.

 

per il natale: ovviamente in italia, francia e altrove viene festeggiato in quanto nascita di cristo.

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@Hinzelmann: Concordo con il tuo pensiero, ma non mi sento "obbligato" a stare dalla parte delle minoranze per via della situazione attuale, coscientemente so di doverlo (e volerlo) essere.

Comunque i rom non sono rumeni, quindi mi piacerebbe sapere dove intende mandarli il governo francese.

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