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[WistonSmith]


WistonSmith

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Di certo, questa, non è stata un'estate sonnolenta per me.

Quasi tutte le persone a me più vicine, chi in un modo, chi in un altro, hanno saputo della mia bisessualità.

 

Il primo e vero  coming out (chi mi ha conosciuto in questi ultimi anni non ha avuto bisogno di una "rivelazione" tanto diretta da parte mia, poiché presto ben poca attenzione nel nascondermi.)  risale a circa 2 mesi fa, o giù di lì, con un amico  "storico".

Conosco G. da circa 14/15 anni. Stesso buco di paese. Stessa combriccola. Per tutto il periodo scolastico, medie e superiori, abbiamo sempre trascorso il tempo insieme, alla mattina nelle stesse scuole, al pomeriggio nella stessa strada, o a casa di uno, o a casa dell'altro.

Lui, rispetto a tutti gl'altri del gruppo, è rimasto anche dopo. Quando bisogna mettere da parte il gioco e cominciare seriamente a pensare al proprio futuro; c'è chi è partito, chi ha inseguito l'amore, chi invece si è più semplicemente allontanato e basta.

Io e G., nonostante il mio trasferimento in città, e in un'altra città successivamente, per l'università, nonostante i percorsi diversi intrapresi, e gli amori, non ci siamo mai persi di vista. Certo, ormai ci si vede molto raramente, a volte dopo mesi.

 

Come avviene ormai da due anni, quando uno dei due è in città, si fa sentire, se l'altro è pure nei paraggi, e se gl'impegni permettono ci si vede. Così è stato. Solito giro in vespa per la città, rispondo ad un paio di sms, lui lo nota e comincia a tempestarmi di domande, poiché l'ultimo "aggiornamento" risale alla rottura con la mia ex.

"è lei? Siete tornati insieme?"

"No..."

"Ah! Un'altra?! Dai... chi è?"

Prima di quel momento non avevo preso in considerezione l'idea di dirgli di me. Ma alle sue insistenze tentennai un po'. Mi sentivo un imbecille perché non sapevo neanche cosa dire, come cominciare. Oltre per incapacità ad esprimermi come avrei voluto, tentennavo perché con lui significava fare un salto nel vuoto:  non avevo la minima idea su quale fosse il suo pensiero in merito all'omosessualità, potevo solo supporlo, conoscendo lui e la sua famiglia -abbastanza cattolica, alle volte velatamente uno stereotipo della famiglia "sicula" dell'immaginario collettivo- ma cosa più importante, rivelarmi a lui era un grosso rischio, poiché è un po' troppo chiacchierone, senza cattiveria, ma lo è. Precedenti episodi me ne hanno dato prova.

"È... ti devo dire una cosa, però appena ci fermiamo. Andiamo a bere qualcosa e ne parliamo." Il tono mi tradisce.

"Cosa mi devi dire? è una cosa seria?"

"Beh... credo di sì!"

"è successo qualcosa? è grave?" Fermandosi al semaforo.

"No, non è successo nulla, e non c'è niente di grave, ma ne parliamo dopo.".

Finito di rispondere all'ultimo sms, alzo lo sguardo e noto che mi osserva e ride: "Non vorrai dirmi che sei diventato gay??"

Mi prende contropiede, lo conosco abbastanza bene per sapere che non poteva aver alcun sospetto, e che la domanda, con quel tono, voleva essere una presa in giro, il semaforo passa al verde e colgo l'occasione per prendere un po' di tempo.

"è verde, muoviti, fermati a piazza P. e parliamo lì"

Lui per nulla intenzionato ad attendere continua a tempestarmi di domande, a raffica. "Allora chi è? Di dov'è? Com'è? Come si chiama? E cosa mi devi dire? Non è successo niente sicuro?"

Lui insiste e io perdo la pazienza: "Riproponi la domanda che hai fatto al semaforo..."

Per un po' prova a fare il finto tonto, ci gira attorno, ed io l'aiuto iniziando la domanda: "Non vorrai dirmi che sei..."

"Sei diventato frocio?!?" A quel punto capisco che ha smesso di scherzare e di giocare.  

"Sì. Sono frocio a metà."  Rimango in silenzio, limitandomi ad osservare il suo profilo, per cercare di cogliere una reazione.

"Ora mi fermo e parliamo meglio..."

Arrivati al centro posteggia la vespa, io vado a prendere le birre, lui le sigarette, incontrandoci poi su una scalinata.

"Che vuol dire sei frocio a metà? A me questa cosa sembra troppo strana."

"Significa che sono bisessuale. Mi piacciono gl'uomini e le donne, allo stesso modo."

"No, non è possibile...è troppo strana come cosa, non capisco."

"Cosa non è possibile? Perché? Prova a spiegarti."

"Perché ti conosco da troppo tempo, e mi pare impossibile che tu possa uscirtene così."

"Ah, sì, questo posso capirlo. Ma è così, è una cosa che anch'io ho dovuto realizzare, e poi ci è voluto dell'altro tempo per dirlo."

"Secondo me è solo un periodo"

"Un periodo lungo una vita?"

"Puo' essere che dopo due storie andate male, tu abbia reagito così, alla fine sei stato parecchio tempo con la tua ex."

"Mi dispiace dirtelo così, ma anche lei sapeva di me, già da prima di metterci insieme."

Anche se ricordo bene il dialogo salto un po', anche perché abbiamo passato almeno 2 ore a ribadire gli stessi concetti, poiché lui continuava imperterrito a trovare possibili "giustificazioni". Ma è proprio così di carattere. Difficilmente si schioda da un pensiero, quindi, di buona lena, e cercando di trattenermi quando si faceva troppo insistente, ho risposto alle sue domande, e chiarito certi dubbi riguardo l'omosessualità più in generale. Via via si ammorbidiva, e le mie parole prendevano maggiore importanza. Dopo alcune ore, e tanta birra, torniamo sotto casa mia, e prima di andarsene torniamo sull'argomento -anzi, a dir il vero, non l'abbiamo mai interrotto -.

"Posso chiederti ancora una cosa?" E io annuisco. "Sono solo fantasie oppure...?"

"No, non sono più fantasie."

"Ah. E com'è stato?"

"La prima volta bellissima, la seconda ancora di più."

"Per me l'importante è che tu sia felice. È così?"

"Non sono felice, sono solo me stesso. Sereno nell'essere ciò che sono. Dubito che tu sia felice per il solo fatto che ti attizzi quando vedi una donna."

Finisce lì la serata, e per un giorno nutro qualche timore, ma l'indomani è lui a farsi sentire per invitarmi in campagna, a inaugurare la piscina, e quelle paure si dissolvono.

 

 

Il secondo coming out è stato un po' squallido nella forma, me ne rendo conto, ma il colpo era già in canna ed io troppo teso per impedire la rivelazione telematica rimandando il discorso, ad un faccia a faccia. Era fine luglio, mi trovavo a bordo piscina di un villaggio turistico, quando è cominciata una conversazione con mia sorella tramite sms. Lei è sposata, e vive per i fatti suoi a casa propria. Non ci vediamo proprio spessissimo ma ci sentiamo quotidianamente. Ha parecchi anni più di me, per la precisione 10, fino quando coabitavamo sotto lo stesso tetto, non c'ero nessun rapporto, addirittura non ho proprio ricordi, tanta è grande la differenza fra noi, solo da quando è andata a vivere per conto suo, abbiamo legato parecchio.

Premesso anche che già da qualche settimana aveva intuito che fossi preso per qualcunA - ci sono cose che difficilmente riesco a nascondere- e lì ad avanzare ipotesi: "è una collega? è un amica? la conosco? Qualunque cosa... ma non mi dire che è un ritorno di fiamma!"  La mia ex non le piaceva, ancora meno a mia nipote, che è gelosissima, d'altro canto si puo' dire che siamo cresciuti insieme.

Tornando a quel pomeriggio, il penultimo giorno di vacanza; continua a tempestarmi di sms (quando si ci mette è davvero logorroica, mi tiene anche ore al telefono per dirmi... niente!), e parlando scopro che lei ed una nostra amica in comune -la quale è a conoscenza della mia bisessualità- confabulano, più che altro è mia sorella ad indagare su questo presunto nuovo flirt, sperando di strapparle qualche notizia, ma T. era costretta mentire, e stando al gioco continuava a dirle di non sapere nulla e insieme ipotizzavano. Non ne sapevo nulla di tutto ciò prima di quel pomeriggio, e la cosa ha cominciato a darmi fastidio, non che parlassero di me, ma perché avevo, involontariamente, costretto T. a mentire con una persona amica quanto lo sia io per lei. Non ricordo bene cosa scrissi a mia sorella con esattezza, ma era una qualche allusione, cosa non rara, perché a casa ho sempre "scherzato" -secondo loro-, e altre volte, in chat tutt'e tre - T. vive lontano- venivanoo spesso e volentieri fuori dialoghi per nulla ambigui, nient'affatto velati, ma nonostante ciò, mia sorella non ha mai capito nulla - o non voleva capire? Me lo chiedevo in continuazione-.

Mi telefona, continuiamo a parlare un po', e mi scappa di bocca una domanda: "Chi dice che sia una ragazza? E se fosse un ragazzo?" Al che, sembra venirle il dubbio, ma rimane tutto in sospeso, in altri casi questo già basterebbe per rivelarsi, ma ormai mia sorella a discorsi simili era fin troppo abituata, tra il fatto che parlo spesso di omosessualità -lo facevo anche per tastare il terreno - tra le mie partecipazioni alle conferenze pre-gay pride, continuava a credere che stessi scherzando.

D'altronde, ho avuto delle ragazze, e l'idea che io possa essere bisessuale non l'aveva mai sfiorata.

Due giorni dopo torno in città, mi decido ad andare a casa da lei, nel paese in cui stavo prima anch'io, ma disgraziatamente quel giorno resto a piedi, perciò alla sera tornammo a parlare al telefono, quale fu tutta la conversazione proprio non me lo ricordo, tranne il fatto che continuavo a fare allusioni, perché d'altronde, lei già aveva tutte le informazioni necessarie, finalmente una lampadina le s'illumina e mi chiede: "Cosa stai cercando di dirmi? Sei diventato gay?".

E lì pensai che fosse davvero il caso di prepararsi un discorso prestampato con il quale rispondere alle domande, sempre le stesse. Le rispondo, e le dico tutto ciò che era necessario dire e ciò che mi sentivo di dirle, lei nel mentre beve limoncello, e a fine conversazione mi comunica di essere un po' troppo brilla. Ma sbronza a parte prende la notizia molto bene, tanto che si finisce con lo scherzare "Così, almeno, tua nipote non avrà più motivo d'essere gelosa.". :sisi: . Nei giorni successivi evitavo di prendere il discorso, però lei era tranquilla, dopo qualche giorno ancora facevo le stesse battutacce a sfondo sessuale che mi permettevo di fare con la nostra amica, anche in sua "presenza"  :).  Ora, per certe cose, è una confidente.

 

(la parte più "faticosa" quando troverò il tempo.)

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Caspita... che papiro!!!  :gha:

E' una bella cosa che tu abbia voluto condividere con tutti noi il percorso che ha portato a compimento questi due importanti CO!  :gha:

E altrettanto bello è che dopo tanto penare tu ti sia accorto di avere portato con te, nella tua età "adulta", almeno due persone che sanno accettarti per quello che sei, indipendentemente dal fatto che tu possa essere attratto anche dal tuo stesso sesso. E questo non è poco...

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Grazie a tutti  :sisi:

Ahimé lo so, sono inutilmente prolisso.

 

E altrettanto bello è che dopo tanto penare tu ti sia accorto di avere portato con te, nella tua età "adulta", almeno due persone che sanno accettarti per quello che sei, indipendentemente dal fatto che tu possa essere attratto anche dal tuo stesso sesso. E questo non è poco...

 

Non so se è moralmente "giusto" o "sbagliato" ( e neanche m'interessa saperlo, in tutta onestà), ma devo confessare che, ciò che mi ha spinto forse maggiormente, a parlare di me al mio amico, è dovuto probabilmente al fatto che non avevo alcuna idea su quale poteva essere la sua reazione. Ero consapevole; più che un CO, era un test sia per me (era la prima volta, sarei stato determinato come credevo di essere? e non parlo di "sicurezza", non ero in cerca di conferme sulla mia bisessualità, ma sulla mia personalità -forse-.) e in secondo luogo un test per la nostra amiciza. E' brutto dirlo, senza dubbio. Ma io e lui tiravamo avanti con le "solite cose", mai discorsi seri fra noi, nessuna confidenza personale, e l'uscire insieme alle volte sembra quasi un abitudine.   

 

O.o

 

Facciamo così...lo stampo, lo organizzo in capitoli e poi lo leggo... :cool:

 

Nessuno ti obbliga a leggerlo.  :ok:

 

Potresti fare lo scrittore  :)

 

Ma anche no!

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Mother Fucker

Ma che ti prenda una paralisi delle mani,quanti scrivi!!! ahahhaha

 

comunque figo il CO con tua sorella..

quello con il tuo amico mi ha ricordato l'ultima con una mia amica stretta che per mezz'ora ha continuato a dirmi ''non ci credo,mi stai prendendo per il culo,ma dai pensavo che ti piacessi anche'' ahahhaha

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  • 3 months later...

Vediamo di aggiornare. In questi ultimi mesi ne ho fatti parecchi, quasi fossero all'ordine del giorno, ma riallacciandomi a quelli già descritti;

 

L'ho detto alla ragazza del mio (ex?) migliore amico.

Eravamo in auto, io e lei, ad aspettare G.

Io: "Sai, sto con un ragazzO"

Lei, in lieve imbarazzo: "Ah, lo sapevo già."

Io: "te l'avrà detto G."

Lei: "no, sua sorella"

Rimango sbalordito, se lo sa la sorella di G., ormai lo sa tutto il paese, ma non è per questo che rimango sbalordito, ma per il fatto che G. l'abbia detto a "tutti" (dirlo a sua sorella, è come dirlo ad un intero paese). Ma d'altronde me lo potevo pure aspettare. Quando è tornato G. in macchina ho chiesto spiegazioni e, cosa peggiore, non solo non ha confessato, cosa ormai evidente, ma ha pure aggiunto che ad averlo detto a sua sorella è stata mia sorella. Cosa del tutto impossibile. E' sempre stato un suo vizio dire minchiate e, cosa peggiore, raccontarle anche male.

Nonostante la cazzata che ha fatto sono comunque rimasto impassibile, poco m'importa, ma da quel giorno ho preso le distanze.

 

 

Restando in famiglia; due settimane fa,circa, l'ho detto alla cugina di G., mia amica di infanzia, e intima amica di mia sorella.

Mia sorella mi accennò ad alcune sue battute che c'avevano fatto sospettare che potesse aver intuito qualcosa, dopo alcuni mesi che non ci vediamo organizziamo un uscita, durante la quale lei disse qualcosa tipo; "sarebbe fantastico avere un migliore amico gay!", colsi l'occasione e le dissi tutto.

Io: "E se non fosse gay, ma bisessuale?"

Lei: "Andrebbe bene uguale!"

Io: "Allora ce l'hai già!"

Lei: non capisce.

Io: "Sono mezzo frocio!!"

Lei: "Che prio" (Tradotto; "Che piacere!")

Reazione più insolita che ho mai visto dopo un CO  :roll: Alla fine, però, si è capito che non aveva intuito nulla, e quindi giù con le spiegazioni.

 

 

Domenica scorsa, invece, è stata la volta di una amica mia e di mia sorella, che vediamo ormai solo durante le feste, perché vive al nord.

Guardavamo su Facebook le foto di un mio amico gay.

Lei: "Tutti i gay che conosco sono gnocchi, che spreco!"

Io: "Dipende dai punti di vista, eh"

Mia sorella: "Mio fratello, secondo te, è carino?"

Lei: "Che c'entra?"

Io: Rido.

C.O. più semplice mai fatto; è stata l'unica a non porre neanche le solite domande. Chiuso subito lì.

 

 

Sempre prima delle vacanze di natale, un doppio CO, con due mie cugine, sorelle, alla festa di laurea di una di loro.

Parlando con la più grande, tornata da una lunga permanenza all'estero:

Cugina 1: "E con la ragazza?"

Io: "No, ci siamo lasciati, ma tempo fa!"

Nello stesso tempo risponde mia sorella: "Una?"

Cugina 1: "Ah, ora sono tante?" Fraintendendo la battuta di mia sorella.

Io: "no, mia sorella alludeva al genere." E vedendola confusa spiego: "UnO, non unA, intendeva questo."

Cugina 1: "Non me l'aspettavo proprio, sono abituata a questo genere di rivelazioni con gente di cui bene o male immaginavo. Vabbé, che sia uomo o donna, l'importante è che sia uno, o una, alla volta."

Arriva la sorella, la festeggiata, in quel momento.

Cugina 1: "Fatti dire la novità!"

Cugina 2: "Qual è la novità?"

Io: "niente di che, sto con un ragazzo."

Dopo un po' di silenzio, non imbarazzante, ma di chi è stato preso contropiede.

Cugina 2:" Ma non eri fidanzato con una ragazza?"

Io: "Sì, lo ero. Sono bisessuale!"

E anche  in questo caso è andata come mi aspettavo, anche se in realtà non me l'ero pensata, ha praticamente dato il via mia sorella, per la seconda volta.  :afraid:

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Io: "Sono mezzo frocio!!"

Lei: "Che prio" (Tradotto; "Che piacere!")

 

Ahahah immagino la scena, bellissima!

 

Complimenti per i vari CO, e anche per la sorella che ti spiana la strada  :afraid:

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Grazie Kev!

 

Sì, mia sorella, tra l'altro, lo fa senza neanche pensarci, le escono le parole di bocca con estrema spontaneità e naturalezza.

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No, beh, non direi. Sapeva già che a queste persone l'avrei detto, o comunque erano tutte circostanze adatte per il co, altrimenti non credo avrebbe detto ciò che ha detto. Ma in generale sì, spesso tende a non farsi mai i cazzi propri.  :afraid:

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Carine le varie esperienze di coming out che hai raccontato, così spontanee e simpatiche.

 

Io: "Sono mezzo frocio!!"

 

Secondo me invece sei mezzo etero :afraid:

 

Scherzo :roll:

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No, impossibile. Volendo anche dubitare sul fatto che mia sorella possa "chiacchierare" un po' troppo, è inverosimile che l'abbia detto proprio a sua sorella; non si sentono praticamente mai, questa ragazza cerca mia sorella quando gli fa comodo, e mia sorella è già da un po' di tempo che l'ha in antipatia. Se avesse voluto parlare, l'avrebbe detto alla loro cugina, cioé la ragazza del secondo CO che ho raccontato, che è molto più intima come amica.

Quindi è impossibile che la sorella è a conoscenza del fatto che io stia con un ragazzo e la cugina no, a causa di mia sorella.

 

Questo mio amico ha sempre avuto il pessimo vizio di raccontare qualunque cosa in famiglia, io, dal mio canto, conoscendolo da una vita (almeno 14 anni), ho sempre fatto finta di nulla, tutt'al più evitavo di raccontargli cose troppo personali.

Nel fare coming out con lui sapevo benissimo che rischi avrei corso , le conseguenze non m'importano, la causa sì, mi è dispiaciuto al quanto.

Ora, di sicuro, tutti i miei amici di infanzia che ormai vedo rarissimamente, sapranno già tutto.  :afraid:

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