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Veste grafica


quint

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* EDIT del MODERATORE. Questo topic è una divisione da "Il Codice Da Vinci":

http://www.gayforum.tv/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=1396&start=30

_____________________________________________

 

 

Scusa, SaintJust: quali sarebbero gli errori grafici di Angeli e Demoni? :uhm:

 

Dopo 5 anni a studiare grafica, mi peserebbe non essermene accorto... :P

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SaintJust

parlo del lavoro del grafico impaginatore...

[piccolo OT per tutti ma spero si fermi qui]

 

I capoversi per esempio. Non è una regola che esistano i rientri di prima linea (del paragrafo), e in angeli e demoni son proprio inutili visti i periodi brevissimi che scrive Brown. Piu' che aiutare la lettura finiscono per disturbarla (seriamente, alcune pagine sembrano allineate a bandiera destra)

Idem per i capitoli. Sono cortissimi e hanno (stranamente) scelto di farli iniziare independentemente a pagina dispari o pari, mentre regola comune vuole (sempre per facilitare la lettura) che inizino sempre a pagina dispari (e qui mi chiedo se sia un semplice motivo di risparmi carta, anche se, parlando della mondadori, mi sembra vagamente assurdo).

Poi mi sembra che il centro ottico delle pagine non sia stato calcolato bene, ma non ho modo di controllare (sul codice invece è giusto).

Sono piccolissime cose, che pero' alla lunga si notano, soprattutto se, come me, si tende a leggere un libro tutto d'un fiato... corre il rischio di diventare stancante.

 

[fine OT]

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Saint Just, fai pure tutto l'OT che vuoi. Se la discussione prende piede - come mi auguro - la divido e apro un altro topic su questioni di grafica e impaginazione.

 

A proposito delle questioni che poni, hai raffrontato diverse edizioni? Io ormai vedo in giro tante edizioni del "Codice" (dalla supereconomica a quella di lusso rilegata in pelle umana) che ho perso il conto.

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SaintJust

Guarda... del codice ho la prima edizione... quella mondadori cartonata. Di angeli e demoni ho visto sempre la mondadori cartonata, per le altre dovrei vedere in libreria appena ci capito (sperando di non trovare qualche zelante libraio che si lamenti perchè sfoglio troppo i libri :P ).

Per quanto riguarda le diverse edizioni... solitamente nelle edizioni non cartonate non si rifà l'impaginazione, cabia solo l'allestimento... se invece si parla delle edizioni superlusso (quella con le note critiche, quella con le immagini delle opere etc) la cosa cambiano; mi pare di ricordare che l'edizione di lusso con illustrazioni del codice sia stampata su carta bianca (e non giallina) patinata, come un qualsiasi altro libro d'arte, il che aiuta tantissimo la definizione delle immagini, ma disturba alquanto la lettura... comunque sia era l'unica scelta plausibile volendo inserire le immagini, anche se da a tutto il volume una valenza di testo quasi scolastico.

 

a chi interessasse... son riuscita a controllare angeli e demoni... il centro ottico delle pagine è effettivamente un pochino sballato. La prima frase dei capitoli dovrebbe iniziare almeno due righe piu' in alto (ma, alla fine, chi lo nota?)

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Annunciazione, annunciazione: mio padre ieri mi ha portato "La verità del ghiaccio" (non l'ha comprato, glielo ha regalato qualcuno, o forse lo ha semplicemente rubato, non ho capito :D ).

Non vedo l'ora di farmi 4 sane grosse risate. :D

 

Ringrazio SaintJust delle illuminazioni grafiche. Ci tengo però a precisare che se i capitoli di Angeli e Demoni devono iniziare due righe prima, allora lo devono fare anche quelli del Codice da Vinci e della Verità del ghiaccio, perchè stanno esattamente alla stessa altezza! :P

E anche in questi altri due i capitoli iniziano indipendentemente su pagina pari o dispari (che, detto per inciso, preferisco rispetto a farli iniziare solo sulle dispari; mi hanno sempre urtato particolarmente, tutte quelle pagine bianche :P ).

Poi, insomma, non ero un genio sull'impaginazione, a scuola, ero più portato per altri "campi". :)

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Ringrazio SaintJust delle illuminazioni grafiche. Ci tengo però a precisare che se i capitoli di Angeli e Demoni devono iniziare due righe prima' date=' allora lo devono fare anche quelli del Codice da Vinci e della Verità del ghiaccio, perchè stanno esattamente alla stessa altezza! :P [/quote']

 

 

ma prego :P

ah si? nella mia copia del codice non sembra... avro' fatto male un paio di calcoli, ma comunque è un errore su cui si puo' anche soprassedere, capita molto piu' facilmente di quello che si pensi, anche a seconda del programma che si usa, poichè una volta che in tipografia vengono tagliati i 32esimi (o 64esimi) le misure un po' sballano.

 

E anche in questi altri due i capitoli iniziano indipendentemente su pagina pari o dispari (che' date=' detto per inciso, preferisco rispetto a farli iniziare solo sulle dispari; mi hanno sempre urtato particolarmente, tutte quelle pagine bianche :D ).

Poi, insomma, non ero un genio sull'impaginazione, a scuola, ero più portato per altri "campi". :)[/quote']

 

Purtroppo questa è una cosa su cui invece non si dovrebbe soprassedere... qualche pagina bianca in piu' non fa salire cosi' tanto i costi (soprattutto se si tratta della mondadori) ed è una 'regola' che esiste proprio per facilitare la fruibilità al lettore, oltre che per un semplice motivo culturale... la prima pagina che noi occidentali guardiamo di una rivista o di un libro, aprendolo è proprio la pagina dispari.

Tra l'altro insegnano che piu' bianco c'è in un libro piu' il prodotto sembra di 'classe'.

 

A me invece l'impaginazione piace parecchio, molto piu' di altre cose... sarà che adoro i libri, e che se potessi li vorrei perfetti, sotto ogni punto di vista...

ad esempio... alcuni errori (virgole staccate dalla parola, accenti strani, punteggiatura improbabili) non son colpa del correttore di bozze, ma del grafico che impagina, poichè è (quasi sempre) compito suoi il controllo della struttura del testo, non puo' cambiare mezza frase, ma deve assolutamente contare gli spazi tra le parole, tra la punteggiatura, il numero di battute a riga etc etc.

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ma prego :D

ah si? nella mia copia del codice non sembra... avro' fatto male un paio di calcoli' date=' ma comunque è un errore su cui si puo' anche soprassedere, capita molto piu' facilmente di quello che si pensi, anche a seconda del programma che si usa, poichè una volta che in tipografia vengono tagliati i 32esimi (o 64esimi) le misure un po' sballano.[/quote']

Le tipografie sono la rovina dei grafici. Uno sta settimane e settimane a calcolare dove mettere ogni singola lettera e poi le pagine vengono tagliate sistematicamente storte. :P

 

Purtroppo questa è una cosa su cui invece non si dovrebbe soprassedere... qualche pagina bianca in piu' non fa salire cosi' tanto i costi (soprattutto se si tratta della mondadori) ed è una 'regola' che esiste proprio per facilitare la fruibilità al lettore' date=' oltre che per un semplice motivo culturale... la prima pagina che noi occidentali guardiamo di una rivista o di un libro, aprendolo è proprio la pagina dispari.

Tra l'altro insegnano che piu' bianco c'è in un libro piu' il prodotto sembra di 'classe'.[/quote']

Non so cosa insegnino riguardo a queste cose (ripeto che non ne ho fatta molta, di impaginazione a scuola :P ) ma quello a cui mi riferivo io era solo gusto personale. A me non piacciono i libri con tutto quello spreco di pagine (e bada che non sono certo un ambientalista); se insegnano il contrario non posso che prenderne dolorosamente atto. :D

 

A me invece l'impaginazione piace parecchio' date=' molto piu' di altre cose... sarà che adoro i libri, e che se potessi li vorrei perfetti, sotto ogni punto di vista...

ad esempio... alcuni errori (virgole staccate dalla parola, accenti strani, punteggiatura improbabili) non son colpa del correttore di bozze, ma del grafico che impagina, poichè è (quasi sempre) compito suoi il controllo della struttura del testo, non puo' cambiare mezza frase, ma deve assolutamente contare gli spazi tra le parole, tra la punteggiatura, il numero di battute a riga etc etc.[/quote']

Io invece a scuola, in quelle rare occasioni di impaginazione, rivestivo tutti e due i ruoli (grafico & correttore di bozze): ricordo che dovevamo impaginare delle ricerche su artisti vari della durata media di 2 pagine, quando arrivò il mio prof con una ricerca su Le Corbusier di circa 15 pagine... Gliela tagliai tutta e la prof di progettazione fu orgogliosa di me! :D

 

Tornando a Dan Brown, sono arrivato a pag. 20 della Verità del Ghiaccio e ho già contato due errori di battitura di cui uno è un in che svanisce nel nulla e un altro è nientepopodimenochè nel risvolto (o come cavolo si chiama :D ) di copertina, dov'è scritta la trama! :D

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Le tipografie sono la rovina dei grafici. Uno sta settimane e settimane a calcolare dove mettere ogni singola lettera e poi le pagine vengono tagliate sistematicamente storte. :P

 

In effetti per quello toccherebbe sempre andare allegramente fino alla tipografia a parlare col tipografo' date=' accertrsi come lavora e quanto spazio prendono realmente le loro pinze e cose cosi'... un tantino tragica, anche perchè per quanti calcoli si vogliano fare (e sono infiniti) quei due, tre millimitreti almeno di differenza li trovi.

 

 

Non so cosa insegnino riguardo a queste cose (ripeto che non ne ho fatta molta' date=' di impaginazione a scuola :P ) ma quello a cui mi riferivo io era solo gusto personale. A me non piacciono i libri con tutto quello spreco di pagine (e bada che non sono certo un ambientalista); se insegnano il contrario non posso che prenderne dolorosamente atto. :D [/quote']

 

è solo un uso. tra l'altro parlando con qualche grafico siamo giunti alla conclusione che è fastidioso, ma per il tipo di libri che scrive Brown (e per il modo in cui scrive) ci puo' anche stare, visto che è tutto molto 'affettato' e veloce.

 

 

 

Io invece a scuola' date=' in quelle rare occasioni di impaginazione, rivestivo tutti e due i ruoli (grafico & correttore di bozze): ricordo che dovevamo impaginare delle ricerche su artisti vari della durata media di 2 pagine, quando arrivò il mio prof con una ricerca su Le Corbusier di circa 15 pagine... Gliela tagliai tutta e la prof di progettazione fu orgogliosa di me! :D[/quote']

 

in realtà, a volte, il ruolo puo' combaciare... anche se di solito passa sempre per un correttore di bozze (almeno per il libri tradotti) che si occupa di verificarne la leggibilità, poi a noi sta far le pulci ai testi per le punteggiature e simili (tra l'altro la cosa è molto variabile, a seconda di con chi lavori e cose cosi')

 

Tornando a Dan Brown' date=' sono arrivato a pag. 20 della Verità del Ghiaccio e ho già contato due errori di battitura di cui uno è un [i']in[/i] che svanisce nel nulla e un altro è nientepopodimenochè nel risvolto (o come cavolo si chiama :D ) di copertina, dov'è scritta la trama! :D

 

Ma LOL! :D

 

Yrian... forse è il caso di staccare la discussione.... :D

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In effetti per quello toccherebbe sempre andare allegramente fino alla tipografia a parlare col tipografo' date=' accertrsi come lavora e quanto spazio prendono realmente le loro pinze e cose cosi'... un tantino tragica, anche perchè per quanti calcoli si vogliano fare (e sono infiniti) quei due, tre millimitreti almeno di differenza li trovi.[/quote']

Però i tipografi mi fanno una pena. Poverini, loro ce la mettono tutta; in fondo è un lavoro difficile. Se penso a quanto tempo c'abbiamo messo io e la prof solo per far combaciare bianca e volta di un volantino con una stampante ribelle all'esame di maturità... :cry:

 

è solo un uso. tra l'altro parlando con qualche grafico siamo giunti alla conclusione che è fastidioso' date=' ma per il tipo di libri che scrive Brown (e per il modo in cui scrive) ci puo' anche stare, visto che è tutto molto 'affettato' e veloce.[/quote']

Secondo me, per questo genere di libri così "rapidi" è meglio mettere i capitoli indefferentemente su pagine pari o dispari; l'assenza di pagine bianche sarebbe un po' come riempire il vuoto lasciato da una narrazione basata sull'azione e non sulla poetica (senza offesa, però... :gha: ). Un libro che abbia una certa "profondità" (Pirandello? Hugo? Wilde?) direi che quasi necessita di pagine bianche, come un respiro fra un capitolo e l'altro.

 

in realtà' date=' a volte, il ruolo puo' combaciare... anche se di solito passa sempre per un correttore di bozze (almeno per il libri tradotti) che si occupa di verificarne la leggibilità, poi a noi sta far le pulci ai testi per le punteggiature e simili (tra l'altro la cosa è molto variabile, a seconda di con chi lavori e cose cosi')[/quote']

Bè, nella mia classe, modestamente, ero l'unico a conoscere l'italiano, sicché non correggevo i segni di punteggiatura, ma intere frasi :D . Tanto alla fine lo sapevano tutti, che dopo la virgola va lo spazio... Il problema sono i congiuntivi! :look:

 

Yrian... forse è il caso di staccare la discussione.... :cry:

:ah:

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Però i tipografi mi fanno una pena. Poverini' date=' loro ce la mettono tutta; in fondo è un lavoro difficile. Se penso a quanto tempo c'abbiamo messo io e la prof solo per far combaciare bianca e volta di un volantino con una stampante ribelle all'esame di maturità... :cry: [/quote']

 

In effetti è un lavoraccio, sopratutto lo era fino a qualche anno fa, adesso un po' di lavori che si dovevano far per forza manualmente alcune tipografie gli hanno tolti, con i nuovi macchinari...

 

 

Secondo me' date=' per questo genere di libri così "rapidi" è meglio mettere i capitoli indefferentemente su pagine pari o dispari; l'assenza di pagine bianche sarebbe un po' come riempire il vuoto lasciato da una narrazione basata sull'azione e non sulla poetica (senza offesa, però... :gha: ). Un libro che abbia una certa "profondità" (Pirandello? Hugo? Wilde?) direi che quasi [u']necessita[/u] di pagine bianche, come un respiro fra un capitolo e l'altro.

 

c'è anche quello si, ma in fondo trovo che il respiro sia una cosa che serva anche ad altri autori (io ho trovato pagine bianche in alcuni libri di king, o in arancia meccanica, e ci stavano pure bene).

Semmai alcuni autori, come dici tu, lo esigono. Proprio perchè nel nostro inconscio noi sappiamo che la carta è un bene, e vederne uno "spreco" (perchè non sono le 20 pagine in piu' che fan la differenza ormai) ci fa sembrare che l'edizione sia piu' curata, piu' costosa, piu' di classe...

Tra l'altro gli editori normalmente ci prestano moltissima attenzione, in parte perchè molti amano il loro lavoro in maniera quasi spaventosa, in parte perchè l'unico modo di continuare a pubblicare è vendere bene, e per vendere bene devi giocare anche su queste cose che il non addetto ai lavori non nota consciamente.

 

 

 

Bè' date=' nella mia classe, modestamente, ero l'unico a conoscere l'italiano, sicché non correggevo i segni di punteggiatura, ma intere frasi :D . Tanto alla fine lo sapevano tutti, che dopo la virgola va lo spazio... Il problema sono i congiuntivi! :look: [/quote']

 

Ma beato te... ad alcune persone (25/28 anni, mica giovincelli) han dovuto fare una capa tanta su virgole, parentesi, accenti ecc ecc... spaventoso...

 

Yrian... forse è il caso di staccare la discussione.... :cry:

:ah:

 

 

 

:D

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In effetti è un lavoraccio' date=' sopratutto lo era fino a qualche anno fa, adesso un po' di lavori che si dovevano far per forza manualmente alcune tipografie gli hanno tolti, con i nuovi macchinari...[/quote']

Secondo me certe cose è meglio farle a mano. Una macchina non può sostituire in toto un essere umano. :shock:

 

c'è anche quello si' date=' ma in fondo trovo che il respiro sia una cosa che serva anche ad altri autori (io ho trovato pagine bianche in alcuni libri di king, o in arancia meccanica, e ci stavano pure bene).

Semmai alcuni autori, come dici tu, lo esigono. Proprio perchè nel nostro inconscio noi sappiamo che la carta è un bene, e vederne uno "spreco" (perchè non sono le 20 pagine in piu' che fan la differenza ormai) ci fa sembrare che l'edizione sia piu' curata, piu' costosa, piu' di classe...

Tra l'altro gli editori normalmente ci prestano moltissima attenzione, in parte perchè molti amano il loro lavoro in maniera quasi spaventosa, in parte perchè l'unico modo di continuare a pubblicare è vendere bene, e per vendere bene devi giocare anche su queste cose che il non addetto ai lavori non nota consciamente.[/quote']

Già, in fondo non ci avevo pensato: noi stiamo qua a discutere di quanto è importante risparmiare la carta contro quanto è importante che un libro sembri una lettura "di classe"... Ma effettivamente il 90% dei lettori abituali il problema non se lo pone. E probabilmente se vai a chiedere loro a che pagina cominciano i paragrafi, neanche se ne sono mai accorti. Anzi, è ancora più probabile che non sappiano neanche se le pagine dispari stanno a sinistra o a destra. :P E' incredibile come si possano prendere per i fondelli milioni di persone solo calcolando bene il centro ottico.

Credo che un libro brutto impaginato bene alla fine per molti possa risultare più scorrevole di un buon libro con tutti gli allineamenti sballati.

Per non parlare di certe partiture... :shock:

 

Ma beato te... ad alcune persone (25/28 anni' date=' mica giovincelli) han dovuto fare una capa tanta su virgole, parentesi, accenti ecc ecc... spaventoso...[/quote']

Sapere che queste persone impagineranno, che ne so, Pirandello, mi addolora. :sbav:

 

P.S.: Io però per il topic avrei trovato più azzeccato il titolo "SaintJust, quint e le Divina Proporzione"! :sbav:

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In effetti è un lavoraccio' date=' sopratutto lo era fino a qualche anno fa' date=' adesso un po' di lavori che si dovevano far per forza manualmente alcune tipografie gli hanno tolti, con i nuovi macchinari...[/quote'']

Secondo me certe cose è meglio farle a mano. Una macchina non può sostituire in toto un essere umano. :shock:

 

Aspetta... se si tratta di saltare la fase: attacco on le manine sante tutte le pellicole sulla carta per poi farmi creare la vera lastra da cui stampero', passando direttamente alla lastra già bella e finita... quello si che è un grande aiuto (anche perchè il rischio degli spostamenti minime delle lastre è praticamente ridotto ad un numero tendente lo zero)... certo è che il tipografo, comunque, come figura non morirà mai, ci sono cose che solo lui puo' fare.

 

 

Già' date=' in fondo non ci avevo pensato: noi stiamo qua a discutere di [i']quanto è importante risparmiare la carta[/i] contro quanto è importante che un libro sembri una lettura "di classe"... Ma effettivamente il 90% dei lettori abituali il problema non se lo pone. E probabilmente se vai a chiedere loro a che pagina cominciano i paragrafi, neanche se ne sono mai accorti. Anzi, è ancora più probabile che non sappiano neanche se le pagine dispari stanno a sinistra o a destra. :sbav: E' incredibile come si possano prendere per i fondelli milioni di persone solo calcolando bene il centro ottico.

Credo che un libro brutto impaginato bene alla fine per molti possa risultare più scorrevole di un buon libro con tutti gli allineamenti sballati.

Per non parlare di certe partiture... :shock:

 

Infatti. La mente umana è quasi divertente sotto questo punto di vista, perchè, alla fine, pur sapendo queste cose quando leggo mi ci fregano lo stesso. Chi non ha fatto studi "specifici" difficilmente capisce cosa c'è di diverso da un libro all'altro, pero', inconsciamente se ne rende conto ugualmente... Tra l'altro su una cosa fondamentalmente un po' empirica. Si sa che il centro ottico li risulta gradevole, cosi' come i fogli in formato uni o le cose costruite secondo le proporzioni auree, ma, alla fine, perchè il nostro cervello le percepisce come armoniche, gradevoli e belle già solo per questo non lo si sa con precisione... è quasi spaventoso :sbav:

 

 

Ma beato te... ad alcune persone (25/28 anni' date=' mica giovincelli) han dovuto fare una capa tanta su virgole' date=' parentesi, accenti ecc ecc... spaventoso...[/quote'']

Sapere che queste persone impagineranno, che ne so, Pirandello, mi addolora. :P

 

non credo impagineranno mai nulla nella loro vita, o almeno mai nulla di serio. Al massimo le istruzioni del tuo forno a microonde... (e li, una virgola in piu' o in meno non cambia molto)

 

P.S.: Io però per il topic avrei trovato più azzeccato il titolo "SaintJust' date=' quint e le Divina Proporzione"! :look:[/quote']

 

Ahhh siii cambiatelo!! cambiatelo!!! :sbav: :P :D

Comunque ci sarebbe stato bene... se poi la divina proporzione ci venisse a trovare per parlarne anche lei... :P

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certo è che il tipografo' date=' comunque, come figura non morirà mai, ci sono cose che solo lui puo' fare.[/quote']

Eh, non ci sono più i tipografi di una volta, signora mia... :D:sbav:

 

Infatti. La mente umana è quasi divertente sotto questo punto di vista' date=' perchè, alla fine, pur sapendo queste cose quando leggo mi ci fregano lo stesso. Chi non ha fatto studi "specifici" difficilmente capisce cosa c'è di diverso da un libro all'altro, pero', inconsciamente se ne rende conto ugualmente... Tra l'altro su una cosa fondamentalmente un po' empirica. Si sa che il centro ottico li risulta gradevole, cosi' come i fogli in formato uni o le cose costruite secondo le proporzioni auree, ma, alla fine, perchè il nostro cervello le percepisce come armoniche, gradevoli e belle già solo per questo non lo si sa con precisione... è quasi spaventoso :look:[/quote']

Questo è il brutto di aver studiato grafica: sappiamo i trucchi ma ci caschiamo lo stesso. :sbav: Ennesima dimostrazione, casomai ce ne fosse bisogno, che gli esseri umani hanno una certa tendenza a farsi prendere per i fondelli. L'ultima frase che hai scritto, poi, mi ha riportato alla mente lunghe diatribe musicali da me condotte, con disperazione, altrove nel web...

A parte ciò, ci hai mai pensato? Tutti questi valori di proporzioni, leggibilità, ecc valgono solo nella cultura occidentale: gli Arabi scrivono da sinistra a destra (e via a ribaltare le proporzioni!), gli Orientali pure, ma pure dall'alto verso il basso (e ri-ribaltiamo!). A questo punto, tutte le "certezze" che ci insegnavano come indiscutibili leggi non valgono più al di là degli Urali e al di sotto di Lampedusa. :P

 

non credo impagineranno mai nulla nella loro vita' date=' o almeno mai nulla di serio. Al massimo le istruzioni del tuo forno a microonde... (e li, una virgola in piu' o in meno non cambia molto)[/quote']

Mai come adesso sono stato felice di non avere un forno a microonde! :P

 

Ahhh siii cambiatelo!! cambiatelo!!! :sbav: :P :D

Comunque ci sarebbe stato bene... se poi la divina proporzione ci venisse a trovare per parlarne anche lei... :D

Ma se il primo post del topic è mio... Potrei cambiarlo direttamente io??? :uhm:

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Eh' date=' non ci sono più i tipografi di una volta, signora mia... :asd: :) [/quote']

 

LOL :D

 

 

A parte ciò' date=' ci hai mai pensato? Tutti questi valori di proporzioni, leggibilità, ecc valgono solo nella cultura occidentale: gli Arabi scrivono da sinistra a destra (e via a ribaltare le proporzioni!), gli Orientali pure, ma pure dall'alto verso il basso (e ri-ribaltiamo!). A questo punto, tutte le "certezze" che ci insegnavano come indiscutibili leggi non valgono più al di là degli Urali e al di sotto di Lampedusa. :asd: [/quote']

 

Uhmmmm si e no... non so dire per gli arabi, ma per i giappi cambia praticamente nulla. Il centro ottico sempre quello è, semplicemente pagina dispari è la sinistra invece che la destra. non ribalti le proporzioni, ribalti solo il senso di lettura. Visto che le proporzioni esistenti in una pagina sempre quelle sono, la gabbia sempre li sta ecc ecc :D

 

 

Ahhh siii cambiatelo!! cambiatelo!!! :) :gha: :)

Comunque ci sarebbe stato bene... se poi la divina proporzione ci venisse a trovare per parlarne anche lei... :)

Ma se il primo post del topic è mio... Potrei cambiarlo direttamente io??? :uhm:

 

ah... bo'... :uhm:

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Uhmmmm si e no... non so dire per gli arabi' date=' ma per i giappi cambia praticamente nulla. Il centro ottico sempre quello è, semplicemente pagina dispari è la sinistra invece che la destra. non ribalti le proporzioni, ribalti solo il senso di lettura. Visto che le proporzioni esistenti in una pagina sempre quelle sono, la gabbia sempre li sta ecc ecc :) [/quote']

Ma è anche una questione di caratteri. Quelli occidentali hanno una struttura tale da rendere una frase e quindi un intero paragrafo più bianco che nero. La scrittura araba o gli ideogrammi sono indubbiamente più "pieni", più omogenei; sono molto più complessi dei nostri caratteri. Ok che appartenendo io ad un'altra cultura non so distinguerli e rimango attonito, ma non credo che di fronte ad una tale diversità nella struttutra dei singoli elementi della scrittura non corrisponda anche una diversa impostazione delle pagine. Pensa solo al fatto che non posso scrivere una parola mettendo tutte le lettere una sopra all'altra senza fare una pecionata, mentre nei paesi arabi queste cose sono la norma (vedasi marchio di Al-Jazeera). Tra l'altro, dubito che al di fuori dell'Europa vengano usati gli stessi formati delle pagine, quindi anche il discorso delle gabbie è completamente stravolto.

 

P.S.: ho controllato, potrei cambiare il nome del topic, ma l'egocentrismo di "SaintJust, quint e la Divina Proporzione" ci procurerebbe guai coi moderatori. :)

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No, la faccenda dei caratteri non c'entra una cippa, prendi un libro o un giornale giapponese e la sensazione di "pienezza" è sempre quella, basta fare anche un confronto con qualche libretto delle istruzioni multilingue. I caratteri arabi poi sono ancora più "vuoti" degli occidentali, visto che sono basicamente punti e linee. Il fatto che questi caratteri si possano usare in verticale è solo perché l'uso lo consente, mica altro.

I formati di stampa poi a quello che ne so sono uguali in tutto il mondo, in Giappone perlomeno si usano gli stessi. Poi che magari sia più diffuso il formato B5 (mi pare... quello che si usa per i tankobon) rispetto all'A4 o che so io è un altro discorso.

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uhmmm... lum... intanto... i libri non sono mai in a4 o a qualcosa... è solo il foglio di partenza quello. Il fatto che poi si usi un formato uni B o uni A non cambia molto la questione, visto che nell'impaginazione tieni conto della gabbia interna e dei margini, e quelli sono molto molto variabili.

I formati piu' o meno son sempre quelli (anche alcuni nostri libri in formato tascabile si avvicinano ad un uni :sisi: per l'impaginazione poi la storia è comunque la stgessa, la gabbia ha sempre uno spazio considerato nello stesso modo, il track deve sempre esser un numero pluausibile. Unica differenza è lo scrivere in verticale, ma questo, dal punto di vista meramente impaginatorio, è relativo. Esistono libri con raccolte di Haiku che presentano in pagina la doppia impaginazione (orientale, quindi verticale) e orizzontale con trauzione... e rendono quasi da dio.

 

(quanto vorrei esser nata coreana....)

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Ah, ok. :ah: Il fatto è che non ne ho visti tantissimi, di giornali/libri orientali... Qualcuno sì, ovviamente, sennò neanche parlavo. :sisi:

Evidentemente dovrò farmi una maggiore cultura orientale, prima di supporre le loro regole di impaginazione; o, in alternativa, evitare direttamente di supporre. :uhm:

Chissà se il Codice da Vinci è impaginato male pure in Corea! :)

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ahahah non credo... i coreani son bravi loro :)

E hanno una fortuna non da poco... (e non solo quella) grazie alla lingua.

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ahahah non credo... i coreani son bravi loro :D

E hanno una fortuna non da poco... (e non solo quella) grazie alla lingua.

Perchè? :uhm:

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perchè gli ideogrammi coreani sono tra quelli che graficamente rendono meglio, proprio per il tipo di forme che hanno. Prova a prendere una scritta qualsiasi in coreano e montarci un biglietto da visita, la copertina di un libro o cose cosi'... è come se venissero bene di loro, senza il tuo aiuto :D

L'altra fortuna è che è praticamente l'unica lingua al mondo che gode di una scrittura creata appositamente per lei, non si è evoluta da altre scritture col tempo, ma è proprio stata creata a tavolino (e neanche tantissimo tempo fa, forse il secolo scorso, o giù di li, ma sulla data non son sicura, dovrei guardare); quindi la scrittura si adtta perfettamente alle esigenze della lingua, non come nell'inglese che è un gran papocchio... :D

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