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Progetto I: il girone dei truffatori.


D.

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Forum, richiedo per qualche rado attimo l'attenzione dei prestanti fornitori di inattesa (lo ammetto) formidabile prosa. Da qualche tempo mi balugina in testa l'idea di un esperimento, una tentazione letteraria irrinunciabile. Occorrono solamente un manipolo di consensi, dacché per spiccare le ali di progetto ben congegnato, la partecipazione di penne differenti è essenziale.

 

Per chi fosse interessato alle atmosfere allucinate di Carroll, nel suo Alice, ai problemi della ricorsività della logica formale (non abbiate paura di questo :uhsi:), ai paradossi pirandelliani con annessi flussi di coscienza magistrali à la Joyce, questo è un invito a nozze. Anelli non richiusi, contraddizioni dentro e fuori con circolarità di senso, al punto da chiedersi dove stia di casa la verità. Pensavo inoltre di mettere su, tanto per sottolineare il senso di perdita del lettore tra i vari livelli del romanzo, un ibrido anche col metaromanzo, ovvero una interazione a tre, tra autore, testo e personaggio.

Vediamo più o meno le condizioni di partenza, sempre modificabili, sia chiaro. Nessuna trama prespecificata, nessuna teleologia del team di scrittori, solo flussi di coscienza sparpagliati qua e là per i post, con personaggi inventati all'occorrenza o mutuati dai partecipanti precedenti. Vige l'obbligo di una cucitura marginale, un filo esile che dia unità organica al tutto. Per il resto, ben venga l'assurdo, il senso di smarrimento tra vero e falso, tra realtà e finzione. Sono ammesse, ed ampiamente acclamate, ricorsioni ulteriori all'interno della storia, dunque storie entro storie e quant'altro. Insomma, dovremo essere capaci di creare una enorme farragine a suo modo ordinata. Chi se la sente di replicare il Big Bang?

 

L'argenteo fatino di Nettuno è partecipe, Silver è con noi.

 

Altre adesioni?

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Il vostro progetto mi sembra molto bello :uhsi: Purtroppo in questo periodo non ho più proprio la testa per scrivere, ma vi seguo molto volentieri :)

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- D.

- Silver;

- Shinbo.

 

Direi un altro, od altri due partecipanti, e si potrebbe già mettere mano ad un abbozzo generale dell'opera.

Sono sempre più curioso di cosa sortirà fuori.  :uhsi:

 

E poi, shinbo, un tu ha di' te un ti vogliamo. :)

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Silverselfer

Mi sa che se aspettiamo altre adesioni ci facciamo la muffa... secondo me tre è il numero perfetto, e poi possiamo sempre lasciare aperta l'iscrizione anche a lavoro iniziato.

 

Insomma, almeno cerchiamo di capire come avviare la storia, chi da il "La"? Messere D. illuminaci con qualche dettaglio in più.

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Mi hai convinto Silver, partiamo pure.

 

Per quanto riguarda la trama in sé presa, è cosa tutta da decidersi, di quale storia debba svolgersi tra le nostre righe; direi anzi sia il caso di farne argomento di discussione da subito. Un bel dramma? Una rapina? Una passeggiata? Ai fini delle direttive date, non fa alcuna differenza, godiamo della massima arbitrarietà. Io per me sarei tentato, come bell'anello che non si chiude, dall'utilizzo del realismo magico, in modo da poter condurre tutto il lavoro sul crinale tra il vero e il falso, la realtà e l'illusione.

Come formare poi il metaromanzo? Tutta la storia raccontata dovrà essere costruita gradualmente nel testo, in qualche forma che esamineremo insieme; un romanzo ulteriore, una opera lirica, un testo teatrale: importante è che i livelli narrativi siano sempre sovrapponibili. Meditavo addirittura di infilare noi stessi, scrittori in solido, come personaggi di un nostro maggior autore, purché questo non trascini con sé fantasticherie metafisiche. Un bel complesso di scatole cinesi, in modo che il lettore, a capitolo finito, si chieda dove cavolo è finito. Fino a capitolo successivo, ove si riprenda e sviluppi la trama, secondo  i migliori dettami della teoria del caos: scrivendo, possiamo davvero scatenare una tempesta partendo dal battito d'ali di un gabbiano.

 

Ora vi chiedo: che sovrastruttura vorreste? V'aggrada l'adozione del realismo magico quale tecnica narrativa?

 

Cominciamo pure ad organizzare le idee, sono sempre più curioso.

 

L'ordine di postatura possiamo deciderlo qui e subito, abbiamo a disposizione l'ordine cronologico, vogliamo rispettare quello? O vogliamo darne un altro meno generico?

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Silverselfer

Uh, Uh, Uh ... progettino ambizioso. Vediamo un po' come si può tenere insieme una struttura disgiunta da qualsiasi trama predefinita.

 

Siamo 3 scrittori che s'incontrano in un luogo virtuale per scrivere qualcosa insieme... nella non realtà del web i protagonisti di una storia hanno la stessa consistenza di chi li inventa... degli avatar che generano altri avatar...

 

mmm... vediamo un po' ...

 

3 scrittori che comunicano tra loro attraverso i loro personaggi. Il titolo del racconto diventa il topic in cui questi avatar discutono tra loro, si raccontano e si confrontano.

 

mmm ... nessun ordine predefinito degli interventi. Uno di noi, D per esempio, scrive il primo post con il primo dei suoi personaggi, si presenta e motiva il senso del suo intervento...

 

faccio un esempio pratico di possibile inizio:

 

ScarletDiva - Salve a tutti quelli che erroneamente sono finiti per sfiorare con lo sguardo queste mie inutili parole. Graffiti fatti con unghie laccate di nero su una lavagna telematica della stesa consistenza dell'acqua. Qualche flusso elettromagnetico che si disperderà come "lacrime nella pioggia". Chi sei, misteriosa entità, che potresti impedire tutto questo, salvando le mie parole raccogliendole con il pensiero e dando loro ricovero nella tua mente, dando loro speranza di sopravvivere in un possibile ricordo?

 

e bla bla bla ... la risposta spetta ad un altro personaggio. Naturalmente bisogna definire caratteri diversi, uomini donne o trans o qualsiasi cosa volete, anche fantasmi, basta che abbiano credibilità e si distinguano bene tra loro.

 

Il flusso di coscienza qui diventerebbe un flusso di pensiero che racconta ogni possibile fatto in analessi, tipo:

 

ScalretDiva - Ho appena fatto l'amore con lei, era ubriaca e forse domani mattina non si ricorderà nemmeno di come sono stata capace di farla godere. Sono una troia se penso che solo ieri mi sono fatta scopare dal marito solo per farle dispetto.

 

eccetera... l'ambientazione è di per sé metaromanzo, l'onirico, invece, starebbe nelle atmosfere evocate dai caratteri dei singoli avatar. Molto sarebbe lasciato allo stile letterario che si decide di fargli usare, nel senso che ognuno di loro può intervenire sia in versi sia in prosa, sia in ibridi stravaganti. Non solo, in un certo senso tutto il contesto assumerebbe le caratteristiche d una partitura teatrale, anche se i personaggi qui sono immobili su un proscenio senza dislivello con la platea.

 

Naturalmente è solo una proposta. Però l'impianto semplice e lo sviluppo istintivo  delle dinamiche renderebbero tutto molto gradevole e leggero da scrivere, con risultati davvero imprevedibili.... immaginate i nostri personaggi che si odiano o si invaghiscono l'uno dell'altro, sfuggendo lentamente al nostro controllo, prendendo vita e forma a seguito dell'intreccio casuale dei post che si susseguono. Sta cosa mi fa già prudere i polpastrelli delle dita :D

 

Beh, che ne pensate? ScarleDiva è una tipa piuttosto impulsiva e potrebbe commettere qualche sciocchezza moooolto grave... perché voi non lo sapete ma lei...  :rotfl:

 

oibò, se non vi piace l'idea sparate a zero, non fatevi scrupoli. So che è una robina molto d'avanguardia. Penso solo a chi ci si potrebbe imbattere senza sapere l'intento del progetto!

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Silver, considerato il contesto entro cui ci troviamo a scrivere, direi che la tua idea è, senza troppi fronzoli lessicali, semplicemente perfetta. Potremo dare vita ad un teatro dell'assurdo in piena regola costruito con mano di romanziere, un teatro svolgentesi all'interno del farsi narrativo, ed è già libidine. Certo, non arretrerò di un millimetro sull'inserimento di paradossi a tutto spiano, situazioni limite e ricorsività; ma tutto questo può essere ampiamente ottenuto da un solo personaggio o, il che è ancora più eccitante, dalle interazioni del tutto casuali tra noi, scrittori reali a metà, ed i personaggi portanti in avanscoperta. Potremmo decidere, in modo gidiano, di lasciare sempre un margine di segreto ai nostri pupilli della finzione, uno psicologismo incompiuto, che sarebbe poi il costituirsi dell'intera storia.

 

Li immagino già imbattersi in squisite liti da nulla od in interminabili rompicapo esistenziali, ed è frenesia.

 

La tua idea è superba.

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Silverselfer

D. perché non prendi in considerazione la partecipazione a "Storia a turni" lanciata (e abbandonata) da Alamadel? La storia ha preso una piega che ti dovrebbe piacere, e io mi sa che sono rimasto solo a portarla avanti, quindi potresti salvare il progetto dal fallimento.

 

Riguardo al nostro progetto, che aspettiamo?

 

Io direi di trovare il nome al Topic da aprire. Trovato il nome sarà necessario scrivere un post ad introdurre quello che stiamo facendo, altrimenti è capace che qualcuno crede che sia una normale discussione cui intervenire "a cazzo". Dobbiamo spiegare che se si vuole partecipare bisogna farlo con un personaggio da calare nella commedia della vita che stiamo rappresentando (Balsac, sì, sì, sì).

 

Prima di tutto il nome: Uno nessuno centomila? Dieci piccoli avatar? Sono pessimo a trovare titoli, urge pronto intervento creativo. Ops, mi sono appena accorto che "il girone dei truffatori" potrebbe già andare...

 

Allora scriviamo il post introduttivo?

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D. perché non prendi in considerazione la partecipazione a "Storia a turni" lanciata (e abbandonata) da Alamadel? La storia ha preso una piega che ti dovrebbe piacere, e io mi sa che sono rimasto solo a portarla avanti, quindi potresti salvare il progetto dal fallimento.

 

Richiederà molto tempo, ma perché non provarci?

 

Io direi di trovare il nome al Topic da aprire.

Prima di tutto il nome: Uno nessuno centomila? Dieci piccoli avatar? Sono pessimo a trovare titoli, urge pronto intervento creativo. Ops, mi sono appena accorto che "il girone dei truffatori" potrebbe già andare...

 

Formae mentis? Eadem mutata resurgo? Ibi deficit orbis?

 

Allora scriviamo il post introduttivo?

è capace che qualcuno crede che sia una normale discussione cui intervenire "a cazzo". Dobbiamo spiegare che se si vuole partecipare bisogna farlo con un personaggio da calare nella commedia della vita che stiamo rappresentando (Balsac, sì, sì, sì).

 

A questo punto, mi chiedo: è proprio necessario porre delle avvertenze? Non sarebbe forse assai eccitante l'idea di un grande bacino di mescenze tra realtà e finzione? Pensa agli utenti incosanpevoli che dovessero interagire con personaggi fittizi, oddio: divino.  :salut: Ma dubito le regole del forum ci consentano tanto libertà.. anche se l'artista è autonomo, perdio! [Croce docet..] Qu'est-ce qu'on doit faire?

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Silverselfer

Pulvis et umbra sumus - dalle Odi di Orazio. Che ne pensi? Forse sei più bravo di me e ti ricordi un analogo passo in greco  di Pindaro: L'uomo è sogno d'ombra. Oppure ce ne freghiamo altamente di apparire estremamente colti e ci teniamo il contenuto chiamando il nostro progetto: << L'UOMO è SOGNO D'OMBRA >> - oppure parafrasiamo Orazio e lo titoliamo << frammenti logaritmici e ombra siamo >> o ancora << proiezioni illusorie di ombre logaritmiche >> che fa anche molto teatro delle ombre thai "Nang Yai"

 

In ogni modo sono propenso più per un titolo in volgare italico.

 

Bisogna anche scrivere il cappello al topic, che te ne pare di una robina così:

 

work in progress :salut:

 

Ce l'ho!

 

<< A quanti si apprestano tra le righe di questo lido sappiano che non v'è immagine alcuna di concreta esistenza terrena. Codeste ombre sono il riflesso di combinazioni binarie scaturite dalle suggestioni umane di chi le crea. Spogliatevi dunque della maschera di creta impostavi dal mondo prima di unirvi al teatro dell'ombra, in cui gli attori sono riflessi cangianti di quanto siete e non apparite nello sguardo altrui. Su questo proscenio non v'è alcun gradino tra chi declama la partitura dell'esistenza e la platea di chi recita se stesso. La menzogna è l'ombra di ciò che desideriamo essere riflessa nello sguardo di chi ci vede solo come il vettore risultante scaturito da un insieme congetturale di logaritmi socialmente riconosciuti come regola. Noi avversiamo la regola. Siate liberi e scrivete quanto non sapevate neanche di conoscere ascoltando quelle menzogne che tacciono da troppo tempo dentro voi stessi. Date loro un volto e una voce attraverso la parola scritta, fatele diventare un bagliore concreto nel baluginare di questo lido di falsità. Quanti giunti a questo punto si sono persi affogando tra i flutti dell'umano comprendonio, demordano dall'intento al fine di salvare se stessi perché perdersi è virtù solo per quanti hanno facoltà di ritrovarsi >>.

 

A questo punto il titolo non può che essere: << L'UOMO è SOGNO D'OMBRA >>

 

A me piace, e credo che il monito fungerebbe anche da filtro. Scritto così da anche un senso nuovo al progetto letterario. Si usa la letteratura per dare voce a un'autoanalisi, quasi si fosse in un gruppo d'ascolto deleterio, invece di salvarci ci vogliamo perdere in quanto viene riconosciuto come follia... dai, dai, iniziamo a spandere le spore della follia!

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Ragazzi scusate se interagisco poco, ma sono sempre di fretta nei miei collegamenti :P

Silver, che fiume di parole!  :salut:

Il volgare italico credo sia in assoluto la scelta più appropriata, altrimenti potrebbe sembrare un topic assolutamente pretenzioso e con la mierda sotto al naso :P

Beh ma poi per il resto follia e flussi di coscienza!XD

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Che noiosi che siete  :salut: che avrà di sbagliato il latino?

Ma va beh, oramai l'è fatta.

 

Silver, fammi sapere cosa te ne è parso dell'avvio, mi sono preso qualche lieve libertà.

Considera la mia prossocché incapacità nello scrivere, essendo io un umanista, ma non un letterato. :P

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Silverselfer

Carissimo D. prima di ogni cosa devi concedermi un nome almeno monosillabico con cui riferirmi alla tua persona. Scusami ma sono come i cani e non riesco a concretare un noumeno associandolo a qualcosa di più piccolo di un bisillabico.  :D

 

Ho appena letto il tuo intervento introduttivo e temo di doverlo leggere di nuovo perché mi sono appena accorto di non riuscire ad afferrare più il ricordo di esso. Mr D. la tua prosa è davvero pesante! Ora me la vado a rileggere ....

 

Eh ma qui si gioca a fare i piccoli Proust! Scrivere con periodi così lunghi nell'era di internet, in internet, è folle! Ma io ho un debole per i folli :D Un milione di anni fa collaboravo a uno studio per identificare una metrica per migliorare la fruibilità degli E-books. Venni a conoscenza di dati veramente scoraggianti, del tipo che davanti a uno schermo non si riesce a mantenere focalizzata la concentrazione su un oggetto per più di trenta secondi. Questo significa che un pensiero si deve aprire e chiudere in meno di un minuto, altrimenti il lettore perde il filo dl discorso o, comunque, la lettura diventa pesante per il lettore. Con questo non voglio certo dirti di cambiare modo di scrivere! Si fa per dire, del resto quello fu l'ultimo lavoro che feci in ambito letterario e manco mi pagarono per l'impegno profuso. Però mi ha aiutato molto e dopo non ho scritto più come prima, e anch'io "prima" scrivevo con periodi complessi, usando persino la punteggiatura come partitura teatrale alla Wolf per intenderci. Ho destrutturato il discorso cercando di procedere sempre per segmenti simmetrici, come si trattasse di un componimento poetico suddiviso in stanze, il cui numero di versi corrispondono ai periodi subordinati alla reggente, ma non sto parlando di un'impostazione ipotattica o paratattica, entrambi sarebbero possibili. Più che altro si tratta di un'organizzazione in sequenze narrative capaci alla fine di tenersi insieme per immagini più che per concetti. Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ti sto menando uno di quei pistolotti :P La pianto subito.

 

Tornando a noi, il primo paragrafo è troppo astruso. Le prime righe hanno il compito di ammagliare per catturare l'attenzione. La mia parte va messa in corsivo e non lo dico perché sono dannatamente geloso di ciò che scrivo, ma perché è una citazione e si deve distinguere dal resto, quindi bisogna virgolettare. Il paragrafo conclusivo mi piace perché è più letterario. Ho anche imparato cos'è la nictalopia! Secondo me è questo il registro che avresti dovuto usare anche per il paragrafo introduttivo: parlare di questo misterioso canovaccio rinvenuto in chissà quali inquietanti circostanze, che ti ha spinto a iniziare il pericoloso gioco.

 

Mi sono spiegato, phua! sarebbe come chiedere ad una puzzola di farle profumate :D Sarebbe il caso di ascoltare anche cosa ne pensi del nostro co-socio fondatore... ma al limite, se non si potesse più modificare... ma va bene anche così!

 

Inizio a pensare il mio intervento....

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Vedi, Silver, a me i nuovi modi di lettura interessano assai poco. Questa nostra non è una scelta dettata dal mondo dell'editoria, non abbiamo a che fare con gusti di masse od élite, non è frutto malato del capitalismo. Non abbiamo un prodotto da vendere, è solo un passatempo, un hobby. Una passione. E le passioni vanno coltivate al meglio possibile, con la serietà dovuta a qualcosa di così importante da essere perfettamente ed addirittura inutile. Quanto a me, insomma, ho le idee chiare: non mi interessa affatto arrivare a tutti. L'unico obiettivo è la creazione di qualcosa di buono, indipendentemente dal chi. Poi, il vostro parere sarà sempre ascoltato.

 

Quanto all'astrusità del primo paragrafo, è volutamente posta, dacché mi piaceva l'idea di una citazione (insieme al tuo intervento) non come istruzione unidirezionale dall'autore al lettore, ma contenuta in qualche testo indefinito, ovvero come punto di snodo (a questo punto chi legge assume ruolo attivo). Il primo dislivello tra realtà e finzione, un avvertimento autentico, tra uomini, incluso come opera d'intelletto nel primo abbozzo dell'opera. Il terzo paragrafo non appartiene a D, è di un qualche utente-embrione che ha ancora da prender forma e consistenza. Egli lesse quelle righe in un tempo sconosciuto, per il lettore possono contenere una indicazione sull' esperimento, oppure possono esserne parte. Io propendo per questa seconda opzione, tanto per confondere già da subito le acque. Certo, volendo potremmo metterle tra virgolette, in modo che si capisca siano una citazione, ma si perderebbe l'effetto ambiguità. Oppure si potrebbe porre il tuo scritto come monito, e come citazione soltanto il mio primo paragrafo. Perbacco, Silver, vogliamo confonderli questi lettori, oppure no?  :D

 

Resta intesa sempre la modificabilità; bisognerà solo mettersi d'accordo sulle priorità.

 

Dimmi che ne pensi - per il resto, chiamami e sarò

 

Daniele

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Silverselfer

Va bien :D

 

Daniele ... troppo lungo per la mia memoria canina, scegli tra Dani e Lele  :D

 

Ma come si prosegue? Ho un dubbio sul come introdurre il personaggio: deve presentarsi o entra direttamente nel discorso? Se non si presenta poi si fa confusione con gli altri personaggi cui darò voce, oppure si può parlare solo con un solo alter-ego?

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Lele?  :D

 

Tenderei ad espandere la visuale, un solo alter ego sarebbe troppo poco materiale per la costruzione, e comunque risulterebbe una scelta poco proficua verso i nostri scopi. Sul frangente dell'introduzione, potremmo lasciarli intervenire direttamente. Ma a questo punto servirebbe un nome distintivo. In realtà, per realizzare quanto ho in testa io, dovremmo servirci di molteplici account, se non fosse giustamente vietato. Dobbiamo arrangiarci. E' forse meglio una breve presentazione, che dici? Altrimenti dovremmo distinguerli tramite altro: costruzioni sintattiche, conoscenze grammaticali, ortografia (uno scrivente in latino ed un altro in stile K), temi ricorrenti quali le ideologie o professioni religiose (maledetti comunisti!) od emozioni e sentimenti, un leitmotiv insomma. Certo, questa scelta non consentirebbe un buon confronto tra personaggi di pari posizione, il dialogo tenderebbe a divenire monologo. Ma sono convinto qualcosa di buono si possa pur trarre. Che dici?

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Silverselfer

Mio caro Dani, ho già preso in considerazione ogni cosa che scrivi convergendo sulle stesse conclusioni. Forse basterà scrivere in testa all'intervento il nickname dell'avatar che interviene: semplice, ovvio e inequivocabilmente scontato, ma che rende chiaro anche quello che sta succedendo. Insomma, bisogna iniziare a far ballare il tip tap ai nostri polpastrelli.

 

vediamo un po' cosa succede...

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Certo, Silver, non ti manca il gusto per il dissesto mentale. :bah:

Sai cosa mi è subito sembrato incongruo nel tuo intervento? Una sciocca quindicenne innamorata e dagli ormoni pronti a muovere guerra non utilizza una forma così corretta, in genere non ha idea della punteggiatura a cosa serva, e soprattutto difetta delle comuni nozioni grammaticali; certo, abbiamo evidenti segni di gioventù (=abbondanza di punteggiatura nelle esclamazioni, anglicismi, abbreviazioni costanti), ma la sintassi non è corrotta da impeto o ignoranza. Si intravede il carattere, la fissazione dei pensieri in frasi brevi e sconnesse è davvero perfetta, ma non usa le k. Una ragazzina del genere priva di vizi nell'elaborazione di un pensiero scritto, non è credibile. Rimango comunque complimentoso sul versante della costruzione psicologica, un ottimo lavoro.

 

Che rispondere alla focosa misskitty? Il balzo di questa palla dovrebbe essere appannaggio di Shinbo.

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Silverselfer

Dan ho ben ponderato anche la possibilità di utilizzare abbreviazioni da sms o sgrammaticature, ma siccome non volevo scadere nel moccia manierismo di certa letteratura ggiovane e in quanto avverso le sgrammaticature pianificate, ho realizzato che MissKitty è sì un'adolescente "postmoderna", ma frequenta comunque il Mamiani, cioè uno dei più importanti licei classici della capitale quindi, non sia che per mera induzione, il ginnasio le deve pur lasciare qualcosa!

 

La risposta? Ma non è doverosa, credo che bisogni lasciare alla voglia individuale d'intervenire, il se farlo. I personaggi si propongono e stop, se poi non avranno risposte pazienza, continueranno ad esistere fin quando non esauriranno le loro storie e scompariranno nel contesto.

 

Ho faticato molto ad individuare la giusta apertura, proprio perché non volevo lanciare la palla per aprire un dibattito. L'ho vista così, come un microfono aperto dove qualcuno inizia a parlare. Si aggiungeranno voci, alcune dialogheranno, altre monologheranno, molte scompariranno, certo è che dovranno conoscersi prima di comunicare.

 

Insomma, se dobbiamo liberare i personaggi da ogni sorta di trama precostituita, bisognerà lasciarli fare. MissKitty per ora è sola e racconta di sé, ma se ascoltasse altre voci magari troverebbe da ridire su qualche altra questione...

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Colto il punto; solita saggezza dei ferrati nel mestiere. ;)

 

Mi ritiro cogitabondo; il silenzio dell'anacoreta qualche cosa suggerirà.  :bah:

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Silverselfer

Se il mestiere è quello che ci da da mangiare, allora temo che la letteratura non sia il mio che per campare faccio l'elettricista  :rotfl:

 

Le sole cose che ho pubblicato risalgono a una decina di anni fa per una casa editrice indipendente specializzata in edizioni per gli italiani all'estero, insomma, non proprio la Feltrinelli. Poi mi sono perso, ho quasi vinto il concorso letterario Ibiskos, una cocente delusione soprattutto perché mi ha dato modo di conoscere quanto poco letterario sia lo scopo che anima il business. Da allora la letteratura è rimasta la mia stella polare, ma invece di guidarmi continua a farmi perdere perché dovrei, dovrei, iniziare ad avere un'idea della vita un po' più pratica. Faccio l'elettricista solo perchè il mio povero padre abbandonando questa valle di lacrime, mi ha lasciato in eredità la propria ditta che, prima o poi manderò in malora. Sto lavorando da anni ad un romanzo cui non giungo mai alla fine e che mi si sta portando via un sacco di tempo che potrei impiegare in modo sicuramente più logico al fine di un profitto concreto...

 

Ti racconto questo Dan, solo perché non vorrei che ti facessi un'idea sbagliata e siccome non mi piace appuntarmi galloni che non mi appartengono... tutto qua. Mi sa che questo intervento non ci starebbe male nel tuo progetto :rotfl: alla prox

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Ti racconto questo Dan, solo perché non vorrei che ti facessi un'idea sbagliata

 

Non mi sono affatto dato una idea sbagliata; anzi ne riconfermi lo stampo.

Tra i miei scarsi pregi v'è una memoria praticamente di ferro: ben ricordo il tuo mestiere nel mondo dei profitti - o quello reale, o per quello si spaccia o si tale si vuole credere, talora. Io, per parte mia, ho solo una buona ventina d'anni meno di te, ma direi le stesse caratteristiche, benché io non lavori ad alcun romanzo; lo dicevo prima, non sono un letterato. Delle volte pare davvero arrivare l'ora di scegliere tra una esistenza della praxis o il nodo scorsoio: ti dirò, ho sempre rinviato, temendo di poter scegliere la prima opzione. Sarebbe di gran lunga più penosa del suicidio. Probabilmente inserirò anche D. tra i tipi umani del nostro caleidoscopio, chi sarà il vero ed il falso là in mezzo, nessuno davvero - nemmeno chi scrive - lo saprà.

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  • 2 weeks later...

Ho trovato finalmente il tempo per leggere i vostri primi due pezzi e li trovo fantastici :) Complimenti a entrambi. :)

Una curiosità: la citazione iniziale (perché se ho capito bene è una citazione) da dove viene? Ha un non-so-che di familiare ma non saprei assolutamente dove avrei potuto averla letta...  :)

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Intanto che Silver scorazza appresso a chissà quali fusti estivi, probabilmente in ferie, io ancora rimugino su chi sottrarre dal ventaglio dei possibili candidati.

Ed intanto ricordo l'apertura a tutti del progetto, e dunque la gradita partecipazione di chi fosse interessato. :sisi:

 

Quanto alla citazione iniziale, è stata una mia cattiveria, a quanto pare perfettamente riuscita.

Non è affatto una citazione, è mio pugno. :ok:

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Quanto alla citazione iniziale, è stata una mia cattiveria, a quanto pare perfettamente riuscita.

Non è affatto una citazione, è mio pugno. :no:

 

Ok, allora sappi che mi hai dato un gran senso di deja-vù :ok:

 

Io non mi candido perchè... beh, non mi vedo all'altezza, senza contare che ora come ora seguo già altri progetti miei (tipo imparare a disegnare/dipingere bene).

 

Almadel: il topic è qua http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic,21102.0.html :sisi:

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  • 2 weeks later...
Silverselfer

In teoria dovrebbe apparire come il comune intervento in un forum, non deve avere una struttura letteraria. E' molto importante delineare il profilo psicologico del personaggio. Secondo me con una piccola dose di schizofrenia dovrebbe venire persino naturale.

 

Provateci ... giusto due righe. Fate il verso ai soggetti che incontrate ogni giorno, sperimentate il loro ordine di idee su una situazione qualsiasi.

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