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Nazismo Omosessuale


Ainelif

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Skinhead anarchici, teste rasate rosse contro l'omofobia, naziskin gay in cerca di degradazione, feticismo sessuale. Viaggio nella controcultura skinhead attraverso un vicolo buio.

La controcultura skinhead nasce negli anni '70, nelle periferie di Londra e nell'Inghilterra del Nord, quella che si spaccava la schiena nelle cave e che non ascoltava John Lennon. Nasce dalla fusione del movimento degli Hard Mod (working class inglese, fieramente apolitica, da cui gli skinhead ereditano il look) e dei Rude Boy, gli immigrati giamaicani di prima o seconda generazione. Due stirpi di poveracci, insomma, che attraversano l'Oceano per mischiare le proprie miserie, i propri miti e la propria musica. Reggae, ska, R&B. Il punk arriva subito dopo. Gli skinhead original ereditano dai Mod la loro natura apolitica; ma gli anni '80 avanzano, c'è poco lavoro, i sindacati entrano in crisi, i minatori scioperano e a Manchester e a Newcastle la working class muore letteralmente di fame. Difficile non darsi un colore, in tempi come quelli. Mentre il movimento si diffonde in USA e nel nord Europa, esso si radicalizza. Nascono i naziskin, gli skin88, skinhead neonazisti contornati dal mito della razza e dal retaggio del Terzo Reich. Quelli che escono dalla ricerca su Google, quelli a cui pensano tutti.

Ma accanto ai naziskin, che hanno guadagnato una lugubre ribalta nelle rappresentazioni di tutto il mondo, esistono altri universi. Gli SHARP: skinhead against racial prejudice, nascono negli USA per reazione alla deriva nazifascista e per riaffermare il purismo apolitico degli originals. Poi ci sono i RASH, red and anarchist skinhead, di forte connotazione politica. Analizzando questi movimenti a livello generale, è possibile notare una certa diffidenza nei confronti dell'omosessualità ereditata dalla cultura raggae. Ma RASH e SHARP si trovano lontane dall'omofobia dei nazi e dalle forme di odio e emarginazione basate su etnia e orientamento sessuale.

Torniamo alla sceneggiatura di quel brutto film. Cosa succede se un gay incontra uno Sharp o un Rash in un vicolo buio? Beh, è altamente improbabile che venga ammazzato di botte. A meno che lo Sharp o il Rash in questione non siano dei bastardi. Ma questo prescinde dall'essere skinhead, rientrando, piuttosto, nelle variabili accidentali dell'essere umano.

We fight against jews and streight guys, Hitler was homosexual! Comrad! All problems you have caused by black and jew! And women too!

 

GASH Manifest

 

GASH: Gay Arian Skinheads. La deriva neonazista della frangia gay della cultura skinhead è, fortunatamente, piuttosto ristretta. Oltre all'ovvia etichetta politica di estrema destra, essa è fortemente caratterizzata dall'aspetto sessuale. Nell'immaginario erotico omosessuale (ma non solo, basti pensare alla diabolica Liliana Cavani e al maestro del queer punk Bruce LaBruce) esiste una certa fascinazione per la simbologia nazista. Fascinazione pericolosa, a un passo dalla perversione. E' proprio tale immaginario sessuale e feticista, spesso più che l'aderenza politica vera e propria, che fornisce un background al "movimento" nazi-gay.

Un blog italiano nel 2008 ha rintracciato una delle più grandi community di naziskin gay finalizzata agli incontri di natura sessuale. Lo stesso blog ha intervistato l'amministratore del sito (di origini ebree).

 

Lei è uno dei fondatori e dei gestori della community dedicata al feticismo gay del nazismo.

Sì. Sono passivo e mi piacciono gli uomini attivi. Mi piacciono gli uomini nazisti. Io sono ebreo.

Apprezza le idee naziste?

Politicamente non sono nazista. E' solo sesso.

Apprezza i simboli nazisti?

Sì, li amo. Cerco uomini che vogliano fare sesso con quei simboli. Uomini gay, omosessuali. Cerco sesso, non odio.

(intervista completa QUI)

 

Non sempre l'aspetto sessuale è così predominante rispetto all'ideologia politica, come nel caso di questo utente della community, anch'egli intervistato dal blog.

 

Al di là del sentimento comune, quindi, come si definirebbe?

 

Dal punto di vista strettamente politico, credo che le definizioni di fascista e di nazista si adattino a me. Ma senza implicazioni religiose.

(...)

E come concilia la sua omosessualità con le sue idee vicine al nazismo?

 

Le due cose non sono in contrasto. Si dice che il partito nazista fosse contro i gay perché non contribuivano alla continuità della razza ariana, ma in realtà puoi contribuire servendo la comunità in altri modi e quello è il tuo valore. Per questo vorrei separare la dimensione politica del nazismo da quella religiosa, perché qui negli Usa la maggior parte dei gruppi nazisti hanno ideali cristiani e non posso accedervi. Comunque, sarei disposto ad accettare tutto pur di vivere in uno stato nazionalista e fascista.

Come giudica dunque gli altri gay?

 

Sono pedine per la costruzione della società comunista globale. Il governo ha ottenuto il loro appoggio su questo dandogli in cambio alcune cose, come il diritto a sposarsi.

 

E come giudica i gay effeminati?

 

C'è posto anche per loro, ma non accanto a me. Non capisco perché vogliano tradire la propria virilità. Si pensa che i gay debbano comportarsi come donne, ma non è così.

(...)

Usa simboli nazisti mentre fa sesso?

 

Mi è capitato di farlo. E la svastica, la runa delle SS e le uniformi naziste mi hanno dato un senso incredibile di dominazione sessuale. Ma sarebbe stupido usare quei simboli solo per piacere sessuale, se non rappresentassero i miei ideali.

 

 

 

Esiste anche una frangia della controcultura skinhead peculiarmente omosessuale: sono i gayskin, gli skinhead gay. La maggior parte di loro si riconosce nell'EGSA (European Gay Skinhead Association), il movimento apolitico più vicino agli originals con derive RASH.

Ma ci sono anche gli altri. Quelli disturbanti, quelli della dicotomia irriducibile; quelli nazifascisti. I naziskin gay. Ossimoro, collisione e scontro.

Fin qui abbiamo esplorato i modi migliori in cui l'omosessualità trova spazio nella contrucultura skinhead. Poi ci sono i modi peggiori, quelli distorti, quelli malati. Quelli del GASH.

 

Manca la fonte

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secondo la mia ottica questi stanno de fuori... minchia se stanno di fuori... ma è stato interessante leggere non avrei mai pensato potessero esistere dei gruppi così.

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:D :D :D

Muahahahahahahaahaha oddio... vorrei proprio conoscere uno che la pensa in questo modo... :) :D :D :D :D :D

 

Mi sembrano tanto sciocchezze...

e poi dicono a me che c'ho il cervello marcio... bah...

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@Anilef: Ma dove hai trovato questo articolo  :D ?

Comunque soggetti del genere (se esistono al di fuori dei fumetti porno giapponesi, si intende  :D ) mi pare vivano su due piani mentali talmente distinti, da farmi chiedere se non si possa parlare di qualche sdoppiamento di personalità /percezione..

 

 

P.S. Tra le altre cose, visto che la categoria è citata nell'articolo, personalmente conosco uno skinhead omosessuale (nulla a che vedere con questo delirio dei GASH); se "esternamente" può sembrare qualcosa di "strano", è semplicemente un red skin, politicamente orientato a sinistra, che segue "stile" e "cultura" skin (che, per quanto nell'immaginario dell'uomo medio, coincidono con quelli dei nazi-skin, in realtà abbracciano un campo molto più vasto)

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I simboli adottati dai nazisti sono simboli di ben altra natura. La svastica è buddhista, rappresenta il cosmo in movimento. Per me queste persone o sono attratte dalla natura potente di questi simboli oppure hanno posto in essi le immagini del nazismo, giudicate da loro seducenti. Comunque, come accade spesso, la gente non impara dagli eventi trascorsi, manipolando a proprio piacimento elementi che non potrebbero essere assimilabili a loro. In questo caso è il nazismo ma ci sono altri esempi come il comunismo e gli omosessuali.

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Ma no, a livello sessuale il simbolismo è ovvio...comunque

certo che esistono. Credo anche che esistano altri topic

sull'argomento.

 

Cosa c'è di più "perverso" in senso sadomaso che

farsi dominare da chi ti vorrebbe morto, il chè ovviamente

diventa spaventosamente evocativo se il partner si veste

da SS e tu oltre ad essere gay hai avuto parenti uccisi

dai nazisti ( il gay ebreo ) e sai che il tuo partner non soltanto

veste come loro, ma pensa come loro...

 

Questo tipo passa direttamente in Sesso.

 

Il gay che invece è, si comporta e pensa come un nazista

aderisce ad una costruzione ipervirile dell' identità maschile

( il gay effeminato è un "traditore" una donna mancata, il

simbolo nazista gli dà una forte carica di dominazione sessuale

e non certo per il buddismo che è antierotico.... :D )

questo secondo tipo è a forte rischio di distonia o risoluzione

parziale di una distonia.

 

Questo meccanismo psicologico col comunismo non può realizzarsi.

Tu puoi immaginare di essere al servizio della Rivoluzione invece di

essere al servizio della Comunità Nazionale e sono due meccanismi

di sublimazione comparabili ( non uguali, perché i neonazisti sono

antiomosessuali, mentre i neocomunisti al più possono essere omofobi

il sacrificio inconscio nel primo caso è incomparabilmente più alto )

 

Poi il senso di superiorità che ti può dare una adesione al comunismo

è solo di tipo intellettuale-morale, può essere stato diverso per chi

avendo vissuto nella Russia Staliniana ha creduto di essere l'Uomo

Nuovo del Regime. Ha vissuto il totalitarismo comunista, in atto e ha

creduto di incarnarlo. Il Nazista o il Neonazista invece incarna per

definizione e nascita la Razza Padrona, il Superuomo.

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I simboli adottati dai nazisti sono simboli di ben altra natura. La svastica è buddhista, rappresenta il cosmo in movimento.

 

esco un poco OT solo per indicarvi, se foste interessati a questi argomenti, un libro del prof. Giorgio Galli (politologo di una certa fama)

che si intitola: Hitler e il nazismo magico

il libro analizza da un punto di vista storico gli influssi di certe correnti esoteriche, soprattutto britanniche, sulla genesi del nazismo e dei suoi simboli

argomento scomodo e che è stato abbondantemente sotterrato dagli Inglesi sia prima che dopo la guerra  :D

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Completo l'OT andando in scia a Conrad (bellissimo libro quello di Galli) per suggerire a quel proposito anche "Le origini occulte del Nazismo", che approfondisce anche la matrice simbolica celtica e pre-cristiana

 

argomento scomodo (ma estremamente affascinante) che è stato sotterrato non solo in Inghilterra, tenuto conto che fino al 1970 circa, anche in Italia e Francia sono stati molto pochi gli studiosi che hanno potuto affrontarlo senza finire additati come "ciarlatani" :-)

[Fine OT]

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