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[TheOtherSide] Il mio primo CO che è stato con un ragazzo etero!


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Ok, direi che è arrivato il mio turno!

 

Devo fare prima una piccola premessa : mi sono letto qualche paginata di CO e devo dire che mi sento un tantino spaesato.

Ho notato che la quasi totalità di voi riferisce di primi CO avvenuti o con familiari (genitori, fratelli/sorelle/cugini) o amichE. Il che, in effettti, è abbastanza normale.

Io vado invece  un pò contro corrente, il mio primo CO - qualche mese fa - è stato con un amicO e per giunta eterissimo.

 

Tanto per inquadrare un po’ il contesto : frequentando abitualmente un gruppo di compagni  “di studi’ all’università ormai da 5 anni, sono entrato in perfetta sintonia con molti di loro, li considero come amici di lunga data. Un affiatamento e un’intesa perfetta : ci si trova solitamente insieme prima, durante e dopo le lezioni all’università. Regolarmente si organizzano aperitivi o anche serate con cadenza settimanale, o in periodi più impegnativi, almeno mensilmente. Giochiamo a calcetto sempre con regolarità, e di tanto in tanto si organizzano pure alcuni viaggetti in Italia e all’estero. Esperienze magnifiche!

 

Andiamo al dunque. Devo dire che, pur consapevole di essere omosessuale sin dai primi anni del liceo,  non ho mai avuto la necessità, l’esigenza di palesare questo mio orientamento con amici, compagni di scuola e men che meno in famiglia. Ho sempre occultato questa cosa vivendo tutto sommato bene, senza turbe mentali o disagi particolari. Ero riuscito a scindere perfettamente quella che era la mia vita con gli amici  “pubblica” dalle relazioni per così dire “private” di altro tipo. E lo stesso stavo facendo all’università. Almeno pensavo avrei continuato così chissà ancora per quanto tempo, ma nell’ultimo anno sentivo crescere dentro me un’inquietudine. Mi sentivo per certi versi falso, almeno nei confronti delle persone a cui tenevo di più e a cui volevo bene. E sicuramente Alessandro era ed è una di quelle. Tra le altre cose mi era sempre stato particolarmente vicino, soprattutto negli ultimi due anni che sono stati per me i più difficili per disparati motivi.

Negli ultimi mesi così maturai l’idea di rivelare questo mio aspetto a lui che in apparenza poteva sembrare la persona meno indicata e appropriata. Ale è un tipo solare, sempre con il sorriso sulle labbra e pronto a scherzare, mi ha sempre spronato nelle situazioni più difficoltose. Avevo raggiunto con lui un livello di confidenza tale che mi raccontava pure i dettagli dei suoi incontri sessuali (vabbè non scendo nei particolari….).  Non ho mai avvertito omofobia in lui, nonostante però le battute soft sui gay fossero quasi il suo pane  quotidiano. Io in verità non mi ero mai infastidito perché veramente le percepivo solo come una leggera goliardia e senza alcuna cattiveria di fondo. Date queste premesse, effettivamente potrebbe sembrare abbastanza originale la mia scelta di cominciare con lui i miei CO però in quel momento era la persona con cui più avevo affinità e intesa.

 

L’occasione circa 3 mesi fa venne da sé, non avevo pensato a una data precisa né mi ero mai preparato una sorta di ‘discorso’. Una sera ci ritrovammo seduti a un tavolino di uno dei soliti locali milanesi da ‘aperitivo’, aspettando però che ci raggiungessero altri compagni un’ora più tardi. Non volevo sprecare l’occasione di essere da soli, ormai mi ero convinto a fare questo passo dopo qualche mese di riflessione profonda. Certo lì per lì poi non è facile intavolare un discorso simile, soprattutto per parlare di qualcosa che il tuo interlocutore ignora completamente. Ma dopo l’impaccio e qualche titubanza  iniziale tutto mi usciva più naturale e piuttosto disinvolto.

Questo il dialogo che seguì, vado a memoria..

Io : “Hey Ale tutto ok sta settimana? Caspita martedì poi è saltato calcetto, dobbiamo fare assolutamente settimana prossima, sono già due settimane che salta”

Ale : “Eh sì infatti, Andrea e Francesco sono un po’ presi ultimamente, comunque credo che martedì ce le faremo a organizzare”.

Io :  “Bene dai. Per il resto?”

Ale : “Sì, come al solito”.

(….) Poi si è un po’ parlato per una ventina di minuti di altre cose, delle solite cose di vita universitaria perlopiù…evito di soffermarmi su questi passaggi irrilevanti.

Poi in un momento di ‘pausa’ nel discorso decido di ‘affondare’ e andare sull’argomento.

Io : “Senti Ale, cambiando un po’ argomento……..c’è una questione di cui vorrei parlarti. A dire il vero è da un po’ che te ne volevo parlare ma poi non si è mai presenta l’occasione giusta. Adesso che siamo da soli…..”

Ale - faccia, sguardo stranito……forse pensava volessi riferirgli di qualche cotta per qualche ragazza, come tra l’altro mi era capitato in passato (eh sì, mi ero innamorato di una compagna di corso…. !!)

Io : “Ehm, non so come dirlo. Diciamo che è soprattutto un mia esigenza psicologica, un atto di maggior onestà mia che sento nei tuoi confronti.”

Ale - sempre più stranito

Io : “Dunque…..la persona che conosci da ormai  un po’ di anni a questa parte sono esattamente io, né più né meno, ma c’è un aspetto di cui non sai.

Vabbè……..senza girarci troppo intorno, sono omosessuale.”

Ale - faccia indescrivibile, un mezzo sorriso ebete che tradisce soprattutto gran stupore misto a imbarazzo. Grande sbigottimento.

Ale : “TU? gay?

Io : “Già, proprio così.”

Qualche secondo di intontimento

Ale : “Ma dai, non ci posso credere. Cioè mi sembra impossibile, non avevi mai fatto presagire nulla! Anzi, si è sempre parlato tranquillamente di ragazze, sesso, non ti sei mai tirato indietro a giocare a calcio, insomma non ti sei mai tradito….”

Io : “Beh capisco la tua confusione. Purtroppo, sai, dal punto di vista etero si è portati a pensare che i gay siano solo quelli stereotipati in tanga mezzi nudi con piume, con accentuazione e ostentazione del lato femminile….. che si vedono magari su un carro del gay pride. Sono i media che tendono a far questo, perché probabilmente così passa un’immagine più rassicurante per gli stessi etero, che si sentono quindi ‘distanti’ dall’icona gay – mezza donna.  

In realtà ce ne sono molti, forse anche la maggior parte, che hanno sembianze, movenze, atteggiamenti e interessi prettamente maschili…..ma allo stesso tempo provano un’attrazione fisica (ma non solo) verso altri maschi. Credo di rientrare in questa categoria”.

 

Ale allora percepisce ormai che la mia non può essere solo una battuta di spirito o un tentato pesce d’aprile in ritardo (erano passati pochi giorni…). Prima di tutto mi rassicura, saranno magari anche frasi di circostanza ma le vedevo sincere. Mi dice che lui certo adesso si sente un attimino spiazzato e confuso proprio perché a suo dire non preventivava e non prevedeva una cosa del genere da parte mia, ma che non è assolutamente un problema, continuerà a essere mio amico, un amico con cui confidarsi anche di ragazzi se capiterà l'occasione…..

Subito dopo realizza le sue gaffe passate e mi chiede profondamente scusa per tutte le battute che lui suole fare sui gay, e si rende conto di averne fatte tante anche in mia presenza. Gli dico che non me l'ero mai presa a male perché percepivo che non c'era cattiveria dietro.

Poi il discorso ovviamente si sposta su come, quando me ne fossi reso conto....etc etc

Quando poi arrivano gli altri compagni si discute come se nulla fosse di altro.

A fine serata, facendo la stessa strada per andare in stazione, abbiamo ancora modo di tornare un pò sull'argomento. Mi dice di non vergognarmi di nulla, che non è una malattia e che non ha mai pensato che lo fosse. Anzi si rende conto di quanto anche battute apparentemente innocue e leggere come le sue potessero anche avermi fatto male. E che io per non tradirmi stavo in qualche modo al gioco accennando un sorriso. Questa la cosa che forse l'ha scosso di più, lo vedevo davvero dispiaciuto perché continuava a pensarci e a ripensarci.

 

Mi piacerebbe sapere quanti di voi hanno fatto il loro primo CO con un amico (maschio) etero e in apparenza poco gay friendly.

 

 

 

That's all folks

Ciao

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The_dreamer

Beh, proprio primo CO no perchè quello è successo con il mio migliore amico gay, che si è rivelato per la prima a volta a me nello stesso momento. Comunque racconto lo stesso la situazione, dato che per me è stato come la prima "prova" di aprirmi a qualcuno con cui avrei rischiato veramente. Allora, il mio amico (Giorgio), c'è da dire, è cattolicissimo e da sempre frequenta gruppi di chiesa, oltre che ad andare regolarmente a messa. Questo è stato ( dopo, ho realizzato, molto stupidamente) ciò che mi ha fermato maggiormente dal dirglielo in tutti gli anni che l'ho conosciuto, specialmente quando la mia accettazione mi imponeva quasi di fare questo passo. Un giorno, per fare compere, siamo usciti io, lui e il mio amico gay (Gabriele). Gabriele sapeva benissimo di questo mio bisogno, e per tutta la giornata mi ha spinto a farmi forza e ad aprirmi con lui. Ciò che alla fine mi ha convinto è stata una frase che mi ha fatto molto riflettere, più o meno diceva così: " Non importa quanto tempo aspetti per convincerti, se una persona ti vuole bene ti accetta adesso o tra 20 anni per ciò che sei, ma aspettando sei tu che tradisci il tuo amico, sei tu che lo illudi mostrandoti per qualcuno che non sei veramente". Insomma, il punto del discorso era: se vuoi bene ad una persona devi permetterle di conoscerti, fidarti sel suo affetto per te. Così mi sono deciso a riverarmi a Giorgio, davanti ad una pizzeria, con tutta la gente che passava, come se niente fosse. Non ricordo bene come andò il discorso, ricordo solo che dall'agitazione ridevo veramente come un deficiente <.< Comunque, alla fine, è andato tutto bene ( Apparte il fatto che alla fine amche Gabriele gli aveva detto di essere gay, e lui ci ha chiesto se eravamo fidanzati xD ... forse la tattica due piccioni con una fava non era proprio la scelta migliore  :love:) La cosa che, devo dire, mi è piaciuta di più è stata la sua non-reazione alla notizia, come se gli avessi detto che mi piaceva il pop invece che il rock... è stato bello perchè mi ha fatto capire come veramente per lui non cambiasse niente che io fossi gay. Poi ha detto che devo smetterla di chiamarmi "frocio" perche si dice Gay ed è assolutamente normale esserlo  :D . Consiglio a tutti di fare CO con le persone a cui si tiene di più, perchè il rapporto cambia in una maniera indescrivibile... è come essere tutt'uno con una persona e non dover nasconderle assolutamente niente di te, è una sensazione bellissima  :D

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TheOtherSide

Beh, proprio primo CO no perché quello è successo con il mio migliore amico gay, che si è rivelato per la prima a volta a me nello stesso momento. Comunque racconto lo stesso la situazione, dato che per me è stato come la prima "prova" di aprirmi a qualcuno con cui avrei rischiato veramente. Allora, il mio amico (Giorgio), c'è da dire, è cattolicissimo e da sempre frequenta gruppi di chiesa, oltre che ad andare regolarmente a messa. Questo è stato ( dopo, ho realizzato, molto stupidamente) ciò che mi ha fermato maggiormente dal dirglielo in tutti gli anni che l'ho conosciuto, specialmente quando la mia accettazione mi imponeva quasi di fare questo passo. Un giorno, per fare compere, siamo usciti io, lui e il mio amico gay (Gabriele). Gabriele sapeva benissimo di questo mio bisogno, e per tutta la giornata mi ha spinto a farmi forza e ad aprirmi con lui. Ciò che alla fine mi ha convinto è stata una frase che mi ha fatto molto riflettere, più o meno diceva così: " Non importa quanto tempo aspetti per convincerti, se una persona ti vuole bene ti accetta adesso o tra 20 anni per ciò che sei, ma aspettando sei tu che tradisci il tuo amico, sei tu che lo illudi mostrandoti per qualcuno che non sei veramente". Insomma, il punto del discorso era: se vuoi bene ad una persona devi permetterle di conoscerti, fidarti sel suo affetto per te. Così mi sono deciso a riverarmi a Giorgio, davanti ad una pizzeria, con tutta la gente che passava, come se niente fosse. Non ricordo bene come andò il discorso, ricordo solo che dall'agitazione ridevo veramente come un deficiente <.< Comunque, alla fine, è andato tutto bene ( Apparte il fatto che alla fine amche Gabriele gli aveva detto di essere gay, e lui ci ha chiesto se eravamo fidanzati xD ... forse la tattica due piccioni con una fava non era proprio la scelta migliore  :love:) La cosa che, devo dire, mi è piaciuta di più è stata la sua non-reazione alla notizia, come se gli avessi detto che mi piaceva il pop invece che il rock... è stato bello perché mi ha fatto capire come veramente per lui non cambiasse niente che io fossi gay. Poi ha detto che devo smetterla di chiamarmi "frocio" perche si dice Gay ed è assolutamente normale esserlo  :D . Consiglio a tutti di fare CO con le persone a cui si tiene di più, perché il rapporto cambia in una maniera indescrivibile... è come essere tutt'uno con una persona e non dover nasconderle assolutamente niente di te, è una sensazione bellissima  :D

No dai "frocio" non mi piace come termine per definirmi :D

 

Comunque il percorso vedo che è stato analogo. Anch'io alla fine ho valutato di dirlo a una persona a cui tenevo particolarmente e a cui volevo bene (come amico si intende). Ero convinto che avrebbe reagito bene, certo dopo lo stupore iniziale inevitabile...

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TheOtherSide

Ah comunque il martedì successivo alla 'rivellazione' siamo andati a giocare a calcetto come di consueto.

Beh sotto le docce un pochettino d'imbarazzo sia io che Ale ce l'avevamo, ma solo per la situazione o prospettiva 'nuova'.  :D

L'abbiamo presa ridendo comunque, già dalla seconda volta in poi non ci si faceva quasi più caso..

E poi gli altri non sapevano nulla, quindi tutto doveva sembrare come prima  :P :asd:

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The_dreamer

Ah capirai io sto nella stessa squadra di pallavolo con il mio amico etero, con quello gay fino a poco tempo fa e con un'altra persona che sa di me. Era tutto un gioco di sguardi, sorrisi e battutine xD Imbarazzo: 0

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Guest JackSkellington

Consiglio a tutti di fare CO con le persone a cui si tiene di più, perché il rapporto cambia in una maniera indescrivibile... è come essere tutt'uno con una persona e non dover nasconderle assolutamente niente di te, è una sensazione bellissima  :P

 

Condivido e sottoscrivo!

Io la primissima volta che ho detto di essere gay l'ho detto al mio migliore amico alle medie, è stato un po' strano gli ho detto insieme che ero gay e che mi piaceva, e lui, dopo avermi detto apertamente che corrispondeva i miei "sentimenti", ha smesso di parlarmi dal giorno dopo :asd::D

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The_dreamer

Ma no poverinoooo xD beh è facile da capire, sicuramente il tuo amico non si era ancora accettato per quello che era, e il tuo rivelarsi l'ha fatto spaventare e scappare dall'ammettere la propria omosessualità. Non c'è niente da fare, prima di farci accettare dagli altri dobbiamo SEMPRE accettarci noi stessi in primis.

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Beh, dai... non mi pare sia andata male.. anzi!!! Leggiti i miei CO, tutti andati a buon fine, anche quelli con amici maschi ed etero.

Con quello che ritengo essere il mio migliore amico (vabbè, con alcuni limiti... ma è un discorso lungo) ho fatto un CO improvvisatissimo, quando capita non maschero o contengo la mia natura (quindi commento e parlo con naturalezza di ragazzi, ecc ecc) e frequentiamo pure la stessa palestra.

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