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Perché vogliono far togliere il manifesto del GayVillage a Porta Furba!


Silverselfer

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Ecco la foto con il cartello nel suo contesto:

 

-6.jpg

 

Ditemi voi... La cosa più assurda è che non si riesce a capire il motiv per cui dovrebbe essere ritenuto provocatorio: ci sono un ragazzo e una ragazza di cui si vede solo la faccia, e poi la scritta GAYvillage. Non è omofobia, èomofollia.

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è palese che al di là dell'immagine del cartello, quello che non accetta la chiesa è che venga pubblicizzato un luogo dove si propone un comportamento non consono con la loro dottrina.

se ci fosse un gay village per 1/10 delle chiese presenti a Roma non basterebbe tutto il territorio della provincia per allestirli.

W il rispetto

Anch'io da ex studente a scuola ero molto disturbato dall'ora di religione che ha scosso molto profondamente la mia sensibilità...

vabbè lasciamo stare, farei molta retorica.  :kiss:

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Forse ne fanno un discorso d'altezze, dato che il cartello è protratto verso il cielo più della chiesa :kiss:. Bah, hanno superato veramente il limite nel richiedere la rimozione di un cartello tanto innocuo, è qui che si "scoprono" gli altari e gli altarini...

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"E’ stata una scelta quantomeno di pessimo gusto mettere il cartellone sul palazzo dinanzi al convento delle suore Figlie della divina provvidenza, con annessa scuola per l’infanzia..."

 

"...appena usciti dalla chiesa, alzare gli occhi e vedere quella pubblicità..."

Alla luce della foto appena pubblicata, mi sembra abbastanza evidente che per vedere il cartello appena usciti dalla chiesa bisogna andarselo a cercare (sembra coperto dal palazzo a fianco). Il cartellone non è davanti alla chiesa, è praticamente sopra. Se l'annesso istituto con scuola dell'infanzia è il palazzo accanto, è fisicamente impossibile che un bambino di 5 anni (ammesso e non concesso che sappia leggere la parola GAY) riesca a vedere quel manifesto.

Correggetemi se sbaglio, se qualcuno ci è passato e ha una visuale prospettica migliore di quella che si può dedurre dalla foto può confermare o smentire.

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Qual è la fonte della notizia?

 

Perchè dà un po' l'idea di un giornalista che chiedendo ai fedeli e ai genitori

di fatto crea la notizia da poter eventualmente pubblicare ( ed allora non è escluso

vi sia anche una selezione delle risposte...)

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E' un cartellone che non ha nulla di sessuale come immagini o rimandi, due persone, un ragazzo e una ragazza, è la parola che li inquieta. Ah, Orfeo, non sapevo che anche tu venissi dall'Augusto, fertile terra di ricchioni! :kiss: In che sezione stavi?

 

Nella C. Ma forse non ci siamo mai incrociato perché sono arrivato in 5 ginnasio e mi sa che tu ti eri appena diplomato :asd:

 

Quanto al Cartello vi assicuro che  fra l'altro non è, come si vede benissimo fra l'altro dalla foto che infatti è stata fatta molto più da lontano, davanti alla chiesa né è visibile alzando gli occhi perchè il palazzo è altissimo è la chiesa è appena due isolati prima.

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Silverselfer

La notizia proviene dalla sezione locale della free press LEGGO. In realtà è il solo giornale che ha trattato la notizia in modo rilevante. Il Messaggero e il Il Tempo riportavano solo un trafiletto, preferendo dare spazio al gay sfrattato di casa.

 

Quello che mi ha colpito di questa vicenda è l'assurdità di quelle interviste, che pure ho trovato estremamente famigliari, comuni, già sentite centinaia di volte.

 

Soprattutto l'ipocrisia di chi dice "io li rispetto e non ho nulla contro i Gay, ma anche loro devono rispettare me" - io rimango cortocircuitato da questo ragionamento.

 

Perché l'eterosessuale ha il timore di essere offeso dall'omosessuale?

 

Si è forse mai sentito di un omosessuale che offende un etero? Non esiste neanche un termine gergale a tale scopo.

 

C'è di fondo il pensiero strisciante della tolleranza che è ben diverso dalla convivenza. Loro ci concedono di esistere solo se rispettiamo le regole: rimanere confinati in quel ghetto i cui confini sono la discrezione e il buon gusto di non farci vedere.

 

Viviamo in Italia, oggi più di ieri, in una democrazia percepita come la dittatura dei molti sui pochi. Non sono i “diversi” che si etichettano come tali, e quando dico diverso non cado nel tranello di chi far coincidere questo termine con l’omosessuale. La cronaca è piena di esempi di violenza contro i portatori di handicap, e l’omosessualità viene “tollerata” al pari di un handicap fisico, con l’aggravante che è ritenuta un vizio deprecabile. La chiesa, nonostante cerchi di nasconderlo ipocritamente, ritiene l’omosessualità un peccato mortale in cui la carne incede. Per loro quel cartellone equivale alla propaganda di un delitto.

 

Una società che usa definirsi civile deve fondarsi sulla convivenza che è condivisione dello spazio vitale. Nessuno ha la patente divina di individuare le virtù col solo scopo di escludere chi non è conforme alla propria visione di normalità. Ed è ora di piantarla di propagandare la famiglia eterosessuale come unico modello sociale su cui si possa tenere in piedi una società civile. I peggiori delitti si consumano proprio tra le mura domestiche, e non parlo solo delle violenze fisiche. Il modello culturale cattolico di convivenza forzata tra individui che pure non si amano più, costringe la maggioranza delle persone a darsi la morte civile o fingere una normalità che finisce per essere alimentata con l’odio per quanti, invece, decidono di esistere e vivere ispirandosi ai sentimenti evocati dal proprio cuore.

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Loro parlano di rispetto? Ma si tappassero la bocca! Credo che la stupidità non abbia davvero confini. Ma come possono parlare di "provocazione"? E' evidente che certe persone trovano qualsiasi scusa per accusare i gay. Diciamo pure che l'Italia è piena di chiese, ce ne sono almeno 3 o 4 per quartiere, dove andrebbero messi i cartelloni pubblicitari?

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Soprattutto l'ipocrisia di chi dice "io li rispetto e non ho nulla contro i Gay, ma anche loro devono rispettare me" - io rimango cortocircuitato da questo ragionamento.

 

Perché l'eterosessuale ha il timore di essere offeso dall'omosessuale?

 

Si è forse mai sentito di un omosessuale che offende un etero? Non esiste neanche un termine gergale a tale scopo.

 

 

l'omosessuale per alcuni costituisce un'offesa ontologica

ovvero per il solo fatto di esistere, offende

per cui temo non ci sia niente da fare

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Orfeo, se hai 23 anni, sì abbiamo 4 anni di differenza, quindi mi sa che io ero appena uscito.. e comunque, anch'io, come Fergal, ero in C.. la sezione rainbow della scuola, insomma!

 

Per il resto, penso abbiate detto veramente tutto.. una polemica talmente pretestuosa e di insita omofobia che il ragionamento "prendono qualunque motivo per spalare merda sui gay" copre tutto l'argomento.

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