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Il Pride romano 2010


Frattaglia

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Allora vai al Pride e contesta la Concia,

stare a casa non serve proprio.

 

Io mi sono fatto vari Pride che non condividevo

e l'ho fatto sapere e ho scritto una piattaforma diversa.

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Guest bettytrans

l'ho detto in ogni salsa,ma non credo di aver modo di farlo sapere a chi siede comodamente su scranni parlamentari facendosi allegramente i cazzi propri come la concia che si è andata a sposare all'estero  o la luxuria che all'improvviso è diventata disforica ed ha deciso di cambiare sesso....bene...ma non mi vengano a parlare dei diritti di chi se la deve sfangare ogni giorno da posizioni molto più scomode e sicuramente con stipendi "normali"....insomma non credo mi cagherebbero e se anche fosse gli entrerebbe da un orecchio per uscirne dall'altro...

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Roma è diventata troppo caotica per i Pride. I Pride organizzati nelle altre città sono molto meglio. Secondo me è giusto organizzare eventi nazionali a turno in varie città del Paese!

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Non sono potuto andare al Pride, ma dai reportage dei miei amici presenti mi è sembrata chiara l'intenzione di chi c'era di appoggiare la causa nella sua totalità e nelle sue rivendicazioni comuni, non un'organizzazione specifica. Mi sembra l'unico atteggiamento costruttivo possibile in una scena associazionistica come quella romana che è, per usare un eufemismo, frantumata.

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Roma è diventata troppo caotica per i Pride. I Pride organizzati nelle altre città sono molto meglio.

 

I Pride organizzati "nelle altre città" sono esattamente uguali a quelli di Roma.

 

Però, sono d'accordo sul fatto che vadano organizzati Pride nazionali a turno nelle varie città (...cosa che di fatto già avviene...).

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Guest Count Vertigo

I Pride organizzati "nelle altre città" sono esattamente uguali a quelli di Roma.

 

Non penso sia così, anzi nelle altre città c'è più libertà di movimento, migliore organizzazione, e non c'è il Papa che tuona ogni volta che il percorso viene indicato.

 

L'anno scorso venne detto che la parata non poteva passare accanto alla Basilica di San Giovanni, perché si svolge un incontro clericale molto importante, e fu chiesto esplicitamente di creare un percorso alternativo, e tutto per evitare che si creassero problemi.

 

Quindi, non diciamo che il Pride di Roma è uguale a quello delle altre città perché non mi sembra sia così. Anzi, più che favorevole a trasferire il Gay Pride in altra sede, e cancellare la capitale, ed evitare i vari cincischiamenti delle associazioni romane che non riescono a mettersi d'accordo tra di loro, e stanno sempre a fare a gara per chi ce l'ha più lungo.

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Non penso sia così, anzi nelle altre città c'è più libertà di movimento, migliore organizzazione, e non c'è il Papa che tuona ogni volta che il percorso viene indicato.

 

L'anno scorso venne detto che la parata non poteva passare accanto alla Basilica di San Giovanni, perché si svolge un incontro clericale molto importante, e fu chiesto esplicitamente di creare un percorso alternativo, e tutto per evitare che si creassero problemi.

 

Quindi, non diciamo che il Pride di Roma è uguale a quello delle altre città perché non mi sembra sia così. Anzi, più che favorevole a trasferire il Gay Pride in altra sede, e cancellare la capitale,

 

Quindi, visto che c'è il Papa, saremmo NOI quelli a dover andare da un altra parte? Bel ragionamento.

 

A MAGGIOR RAGIONE il Pride andrebbe fatto a Roma, visto che acquisterebbe anche molteplici significati politici.

 

Posso essere d'accordo sulla mobilità o sull'organizzazione, ma la sostanza dei Pride è la stessa.

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A Roma il Pride dovrà sempre esserci, è assiomatico: il Pride si tiene nelle

capitali, perché noi dovremmo fare eccezione? Ovviamente il Pride nazionale si può fare

ovunque, ed è giusto che sia così. Ma già l'Euro Pride, nel 2011, si farà qui, come del

resto il World Pride nel 2000.

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... evitare i vari cincischiamenti delle associazioni romane che non riescono a mettersi d'accordo tra di loro, e stanno sempre a fare a gara per chi ce l'ha più lungo.

 

Premettendo che mi pare il pride romano sia tutt'altro che mal congegnato... non perfetto, magari... lasciamo la perfezione ad altri e concentriamoci sulla sostanza...

Di queste questioni ne parlavo proprio ieri con un esponente PDL : il vero problema non sta nel fare o non fare, nel come, nel dove, nel quando... come mi diceva lui sarebbe ora di farla finita con "'ste stronzate delle associazioni gay di destra e di sinistra che giocano al tiro alla fune su problemi comuni e continuiamo a non spostarci di un mm in avanti mentre i nostri ragazzi continuano ad essere feriti e nei casi peggiori, a morire" [cit.].

Riflettiamoci...  :afraid:

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Count il Pride a Roma avrà sempre l'egemonia perchè c'è troppa speculazione sopra, in barba alla qualità che si può trovare in quelli delle altre maggiori città italiane. Ma del resto, chi non approva non partecipa, sopratutto in quest'aria di federalismo. :afraid:

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Quello che fa o non fa il successo del Pride di Roma è la quantità.

Tre anni fa eravamo oltre 500.000 (fu detto un milione per giusta ritorsione

contro il milione "truccato" del Family Day).

Se fossimo sempre a queste cifre, i governi, i partiti, l'opinione pubblica, la stessa città,

avrebbero una percezione diversa della significatività della presenza glbt, delle nostre

richieste.

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simply_dreamer

Premettendo che mi pare il pride romano sia tutt'altro che mal congegnato... non perfetto, magari... lasciamo la perfezione ad altri e concentriamoci sulla sostanza...

Di queste questioni ne parlavo proprio ieri con un esponente PDL : il vero problema non sta nel fare o non fare, nel come, nel dove, nel quando... come mi diceva lui sarebbe ora di farla finita con "'ste stronzate delle associazioni gay di destra e di sinistra che giocano al tiro alla fune su problemi comuni e continuiamo a non spostarci di un mm in avanti mentre i nostri ragazzi continuano ad essere feriti e nei casi peggiori, a morire" [cit.].

Riflettiamoci...  :salut:

 

il problema è quello infatti. il disinteresse al dunque. quando si doveva e poteva fare qualcosa ( mi riferisco alla carfagna & company) non si è fatto nulla. attualmente non ci sono leggi specifiche che tutelino i diritti e che salvaguardino la sicurezza delle persone lgbt. e già la dice lunga. il resto non conta. contano i fatti, non le associazioni o i pride, fini a se stessi, se chi è al governo, se ne frega altamente, ogni sforzo o lotta, rimarrà tale. senza risultati. per questo spero che qualcuno, da lassù, si svegli, prima o poi  :afraid:

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Credo di non essermi spiegato: l'elemento proprio del Pride di Roma deve essere la quantità.

Non si tratta di preferire la quantità alla qualità. A Roma si deve cercare di essere in 300.000, o in

500.000. Il Torino Pride dura tutto l'anno e ha un'alta qualità. Ma qui a Roma è richiesto, innanzitutto,

raggiungere una partecipazione molto alta, il più alta possibile.

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La qualità del Pride di quest'anno, come delle edizioni consuete, non è bassa.

E' stata una manifestazione serena, partecipata, senza grande spessore politico (diritti gay),

e senza grande creatività, con giovani, persone di tutte le età, nella cornice del percorso che

va dalla Piramide a Piazza Venezia, che è niente male, e sui Fori Imperiali diventa splendido.

Un Pride come tanti altri, molto simile a quello dell'anno scorso e a quello dell'anno

ancora precedente.

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Guest Count Vertigo

"'ste stronzate delle associazioni gay di destra e di sinistra che giocano al tiro alla fune su problemi comuni e continuiamo a non spostarci di un mm in avanti mentre i nostri ragazzi continuano ad essere feriti e nei casi peggiori, a morire" [cit.].

Riflettiamoci...  :afraid:

 

Certo, possiamo anche rifletterci. Ma a forza di riflettere, mi sembra che si sia fatta notte inoltrata: la sinistra ormai è completamente frammentata, mentre la destra non perde occasione per darci contro, e/o per dimostrare quanto sia bigotta.

 

Quanto al mio post sullo spostamento del Pride di Roma in altra sede mi sembra che non ci sarebbe niente di male: la capitale è troppo roccaforte del Vaticano per pensare di poter rompere il muro che lo circonda.

 

La mia idea era e rimane sempre quella di farsi le ossa e farsi sentire in altre zone d'Italia, acquisire una coesione determinante nelle associazioni LGBT, e poi sferrare l'attacco al Vaticano e al Governo.

 

@Hunter:

cosa vuoi che ti dica: c'hai ragione! Di elementi politici significativi ne puoi trovare fino a sfinirmi, ma con le chiacchiere stiamo a zero, credo.

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Guardate che sono tutti i distinguo che fate

l'origine di ogni divisione.

 

Ve ne state (quasi) tutti seduti al PC

ed è un miracolo se qualche associazioni

(di destra? di sinistra? Quello che volete)

ha mai visto la vostra faccia.

 

Meglio due militanti che litigano

che un forumista che dice "voglio unità".

 

La Sinistra è frammentata? Non su questo.

Dopo la nostra aggressione il Sindaco PD ha voluto incontrarci,

Rifondazione mi ha invitato alla presentazione di "Brotherhood"

Sinistra e Libertà, IDV, CGIL, ArciGay e CertiDiritti hanno fatto una manifestazione,

il Centro Sociale Pedro ha organizzato un "flash mob"

e il Centro Sociale Gramigna ha distribuito un volantino.

 

Il Pride è un giorno all'anno. Importante, ma uno.

Ci sono così tante cose da fare che mi viene l'ansia.

 

Non è la Sinistra che non ci caga, siamo noi che ce ne freghiamo di lei.

Basta un gay incazzato in una sezione di partito e vedete come sgambettano.

Siete di Destra? Prima di dire che ci accettano o ci odiano,

prendete la tessera del PDL, dichiaratevi e raccontateci cosa succede.

 

Fate qualcosa - per Dio! - anche una cazzata, ma fatela!

A ventitrè anni leggevano i miei comunicati dal palco del Pride di Milano

e perché? Per il semplice motivo che li avevo scritti!

 

Il tempo dell'autocritica è finito.

Progetti, azione e visibilità.

O vi scegliete un leader o lo fate in prima persona.

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Guest Count Vertigo

Almadel, e ti parlo a titolo personale, il Mario Mieli conosce il mio viso perché per 3 anni l'ho frequentato, ho partecipato alle riunioni del giornale AUT e anche al gruppo di volontari che il Sabato organizzavano gli incontri per i nuovi arrivati.

 

Me ne sono andato:

 

- quando ho visto che i vari responsabili litigavano e si parlavano alle spalle tra di loro;

- quando ho visto che mi si chiedeva di chiedere un'offerta in denaro, che sarebbe dovuta essere libera, dopo l'ennesimo furto dei pc al circolo, ai vari ragazzi che entravano anche per la prima volta in visita;

- quando ho notato che l'interesse di certa gente era dettata dal fatto di poter trovare un lasciapassare per il Venerdì sera del Mucca Assassina.

 

Schifato, ho preso baracca e burattini, e non c'ho più messo piede. Se tuttora nutro un astio nei confronti di questa e di varie associazioni, e sono pieno di rabbia, e perchè ho notato come a certi responsabili di altre associazioni non frega un emerito cazzo del movimento LGBT e cercano solo di portare avanti il proprio tornaconto.

 

Magari il mio atteggiamento è stato ed è estremo, e l'unico cosa a distanza di anni che mi dispiace molto è stato il dover lasciare alcuni cari amici del Circolo per questo motivo.

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FireSpirit

Io posso dire che, da novellino assoluto in materia, mi sono divertito un mondo. Mi ha fatto davvero piacere vedere persone di tutti i colori camminare e ballare per strada (e farsi i gavettoni :asd: ) e penso che debba essere questa l'essenza di un Pride, no? Aldilà delle sovrastrutture politiche e dell'ingordigia (vera o presunta) delle associazioni.

Ora voglio l'EuroPride 2011!

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Hinzelmann

Chi va al Pride tiene separato il giudizio sulle associazioni dalla parata

e secondo me, ovviamente, fa bene...eh sì, io credo che sia sano

divertirsi ed essere consonanti al clima della manifestazione, soprattutto

quando si partecipa ai primi pride, è anche una catarsi rispetto a tante

paure o timori adolescenziali.

 

Guardate in che bel filmato mi sono imbattuto:

http://www.youtube.com/watch?v=_lECPH5hSNs

 

Esserci comunque e curare un filmato così, nonostante tutto

( sei tu Orfeo? ) poi possiamo dire che la sola presenza è un

atto politico, ma c'è chiaramente un di più...che si può esprimere

in varie forme, anche creative.

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Io ci sono andato, infischiandomene delle lotte tra le associazioni, mi sono pure annoiato (era piú divertente la Germania che si mangiava Maradona a mo' di Pacman) , ma almeno ci stato stato.  :asd:

Qualcuno ha la Repubblica (o forse il Messaggero) del 4 Luglio? Mi hanno detto che sono comparso su uno di questi giornali. Sono il ragazzo asiatico con in mano un cartello... se ce l'avete mandatemi la foto per favore. :)

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perché non ti sei aggregato al gruppo del forum?

Forse ti saresti annoiato di meno...

In effetti non sarebbe stata una cattiva idea. Tra l'altro era una buona occasione per vedere qualcuno dal vivo. :asd: Piú che altro non sapevo ci fosse un gruppo del forum, anche se potevo immaginarmelo.
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