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Amore intergenerazionale


Marco87

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Anche io ho un piccolo problema 'intergenerazionale'... Mi sono assuefatto del ragazzo che mi fa scuola guida (L'ho copnosciuto a Settembre), è carinissimo, cuccioloso e molto intelligente... Quando faccio guida solo io e lui, faccio di tutto perchè mi 'corregga' le posizioni delle mani così posso sentire le sue dolci mani! Il 'problema' è che ha 31 anni e (da quel poco che ho capito) è già fidanzato con unA.

 

Che dirvi... Ci soffro, anche abbastanza, ma non voglio rovinare (subito) l'amicizia che sta nascendo...

 

 

Un saluto!

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Sono stato due anni con un ragazzo di 17 anni più grande di me (io 22, lui 38, fino ai suoi 40 e i miei 24). Che dire, il gap si sentiva solo quando eravamo noi a dargli importanza. Banalmente. Per certi versi era molto più ''piccolo'' di me. Non in senso negativo, ma per ho rappresentato tante prime volte e non mi riferisco ovviamente alla sfera sessuale. Sono stato, senza rischio di peccare di presunzione, la sua prima storia completa, la sua prima volta mano nella mano e la sua prima vera ''famiglia scelta''.

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AndrejMolov89

Io di solito frequento persone aventi 10-12 anni in più di me. Di solito rovino io perché mi faccio pare sull'età, con la paura del giudizio altrui.

Credo di non aver mai frequentato un ragazzo vagamente coetaneo per più di un giorno.

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Io ho notato che con i coetanei mi annoio forte.. forse sono stato sfortunato e ho trovato coetanei monotoni e prolissi, ma sta di fatto che mi veniva la "susta" quando uscivo con loro.

 

Poi ho pensato che visto che eravamo theenager forse io in quel periodo avevo bisogno di stimoli diversi, quindi ho riprovato ad uscire con queste persone a distanza di anni... ma niente da fare.. mi sono rotto di noia per l'n-sima volta..

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Hinzelmann... ma è scontato questo... non ci si può non innamorare di me....  :eek:

 

Comunque le frequesntazioni tra coetanei e non sono soggettive... io per esempio faccio differenze dal punto di vista socio-culturale in base al mondo che vivi... la differenza tra i coetanei che conosco qui a Roma e quelli che conosco guù al paese è abbissale!!!

 

Le persone mature... ne conosco qualcuna... ma non per forza sono molto più grandi di me!!!!

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io credo che trovarsi bene o no con i coetanei non voglia dire niente... ognuno ha un carattere differente e non per questo vuol dire che tutti quelli della propria età sono noiosi (parlo in generale)... ognuno sviluppa interessi diversi, modi di esprimersi diversi e lati caratteriali diversi...

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Certamente Paolo.

Certamente anche purospirito, non è da sottovalutare la componente città-paesino.

Sembra assurdo che a 7 chilometri di distanza dalla città siano così marcate le differenze

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Caro Marco,

 

credo di poter dire la mia avendo vissuto una storia per più di un anno con un ragazzo 15 anni più grande di me,quando io ne avevo appena 18!

Ti dico subito che la questione, almeno per quel che mi riguarda, è molto più complessa di quanto si possa immaginare. Con questo ragazzo, oggi quasi quarantenne e con il quale ancora oggi c'è un ottimo rapporto, indubbiamente ho vissuto momenti piacevoli, intensi, carichi di ogni sentimento ma quel che mi ero accorto era che, secondo me, il suo era diventato più un amore paterno che altro! Qualsiasi cosa potessi desiderare era sempre soddisfatta, qualsiasi tanto che non c'è dubbio che un altro genere di ragazzo,al mio posto,ne avrebbe potuto sicuramente approfittare. Sicuramente non si può fare un cammino parallelo come può avvenire in un rapporto di coppia costituito da 2 coetanei. Tuttavia, non posso non riconoscere alcuni aspetti positivi a questo rapporto. Infatti, devo riconoscere che costui aveva un'estrema comprensione nei miei confronti e una grande pazienza, tentando sempre di evitare qualsiasi litigio e facendomi notare con modo i miei limiti...Questo aspetto devo puntualizzarlo perché nell'unica relazione che ho avuto con un coetaneo i miei difetti divenivano spesso motivo di vera crocifissione per me, eppure erano sempre quelli sia nella prima che nella seconda relazione. In conclusione, mi sento di dire questo: ogni storia rappresenta sicuramente un caso a sé! Magari oggi, a distanza di quasi 5 anni dalla vicenda descritta, riuscirei a gestire diveramente la situazione,ma non posso negare che le situazioni più dolorose e massacranti sono state sempre quelle legate a un coetaneo!

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Il problema dell'amore intergenerazionale (Secondo me) è, alle volte, la grande differenze di vedute del mondo e degli affeti... Un ragazzo più grande, cercherà si di proteggere il ragazzo più piccolo... Ma nello stesso tempo, ha bisogno che l'altro sia 'alla sua pari' in molto campi (Amicizie, parlata, interessi)...

 

 

Un saluto, Dolcy!

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Io sono piuttosto corteggiato dai più grandi. Ma non riesco ad accettare la loro corte. Un po' per un motivo pratico, e cioè che mi piacciono i corpi giovani. Un po' per un motivo psicologico... io desidero l'approvazione e l'inclusione che non ho mai avuto da parte dei miei coetanei, per sentirmi a posto con me stesso. Sento il bisogno di diventare importante per qualcuno della mia età o più giovane. Sì, mi serve per l'autostima, e sì, è un problema mentale, immagino...

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E non ti viene in mente che forse è proprio questo desiderio di approvazione

e di inclusione da parte dei coetanei, che sabota la possibilità di una amore con

loro? Se io fossi un tuo coetaneo certamente sarei disturbato dalla sensazione

che tu mi frequentassi "per sentirti a posto con te stesso" ( cioè se me ne accorgessi

ti scaricherei immediatamente, perchè mi sentirei poco apprezzato )

 

E' quindi questo "bisogno" che deve esssere smontato, come?

 

Riconoscendo che il problema mentale è unico, sia nel rifiuto del corteggiamento

di una persona più grande, sia nell'ossessiva ricerca di un coetaneo a cui imporsi

agisce la medesima componente isterica.

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credo che fin quando non lo vivi non puoi capirlo...

anche io mi sono fatto pippe mentali se era giusto o sbagliato o se me ne sarei pentito più in là...

alla fine queste paure sono svanite da sole, perché sto troppo bene come sto

 

Quoto

 

a una conoscenza non vedo perché dire di no... se alla conoscenza può seguire qualcosa di un po' più serio, dipende dai soggetti coinvolti. Si può essere in grado di vivere una relazione seria a 19 anni ed essere cretini a 35, o viceversa. Una risposta netta non può esserci, in nessun caso.

 

Quoto

 

E ora, integro: come molte altre volte, stiamo (state) cercando la "ricetta unica" per una cosa che (come tutte le relazioni interpersonali, siano esse di semplice amicizia o amorose) ha profonde implicazioni dettate dalla personalità, dal carattere, dall'emotività di ognuno di noi e quindi, di riflesso, dei due partner.

E' vero ci sono differenze fra un un diciottenne e un trentenne, ma come scriveva Bluelake (e mi accodo a Wolf con una rappresentazione statistica :D ), ci sono 18enni più maturi che sono ai bordi della gaussiana della cojoneria della loro generazione e stessa cosa può accadere per trentenni che hanno una vita sociale che magari non avevano a 20 anni.

 

Poi possiamo andare ad indagare sul tipo di rapporto che si instaura, ma in fondo esistono VERAMENTE differenti amori? Secondo me, come ho letto qualche risposta indietro, è riduttivo tentare di aggettivare l'amore che una persona prova per un'altra. Chi scriveva diceva di essersi accorto che il partner provava un amore "paterno", ma in fondo cosa ci sarebbe stato di male? Essere in coppia in fondo non è sostenersi a vicenda, essere uno un po' parte dell'altro? Boh, io ho ancora questa visione romantica della cosa... per il momento me la tengo, ok?  :ok:

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Se io fossi un tuo coetaneo certamente sarei disturbato dalla sensazione

che tu mi frequentassi "per sentirti a posto con te stesso" ( cioè se me ne accorgessi

ti scaricherei immediatamente, perché mi sentirei poco apprezzato )

Nessuno mi ha mai dato l'impressione di essersene accorto...
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Beh ma se piaci ai coetanei perchè porsi problemi?

 

Se invece non piaci ma per altri motivi ( tipo: sono brutto )

perchè aggiungere problemi inutili?

 

Se invece il tuo discorso è tutto mentale, cioè non trova

corrispondenza in fatti e comportamenti di altre persone

a che ti serve? Smontalo...

 

PS sei così sicuro che i tuoi coetanei siano corpi giovani

che capiscono poco? Credi veramente che nessuno intuisca

un approccio così poco empatico?

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Non so rispondere con certezza a nessuna delle tue domande... Forse sono solo costruzioni mie. In realtà quando rifiuto la corte di uomini più maturi di solito è fondamentalmente perché non mi piacciono fisicamente. Ma c'è qualcosa in più... c'è quel grande sogno che occupa tutte le mie fantasie di far innamorare uno... "come me". Un pari. È credo sia un sogno troppo importante per me per pensare di rinunciarvi.

Perché non piaccio... non lo so. Di approcci ne ho provati tanti diversi. Se è come dici tu, vuol dire che mi leggono davvero nel pensiero. Forse è più semplice, forse lo sono, brutto. Però ai più grandi piaccio. Forse si accontentano, perché sono giovane. È così? I più grandi si accontentano?

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trentenni che hanno una vita sociale che magari non avevano a 20 anni.

c'entri l'esempio del mio ragazzo.

 

Chi scriveva diceva di essersi accorto che il partner provava un amore "paterno", ma in fondo cosa ci sarebbe stato di male? Essere in coppia in fondo non è sostenersi a vicenda, essere uno un po' parte dell'altro? Boh, io ho ancora questa visione romantica della cosa...

Per fare il mio esempio, a noi piace proteggerci a vicenda, il pensiero che abbiamo età molto differenti non ci viene in mente neanche per l'anticamera del cervello

E' proprio questa visione romantica che tu dici che è così vera e forte in noi! ed è troppo bella :ok::look:

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