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Out TV su Amazon Prime Video


netny

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Un paio di sere fa, nell’iperframmentazione delle piattaforme on demand, soprattutto di Amazon, ho scoperto OUT Tv partita il primo marzo.
 

Copio e incollo:

 

Il catalogo dei titoli di OUTtv include una vasta selezione di film d'arte LGBTQI+, documentari, serie TV, spettacoli televisivi e produzioni originali, conosciute come OUT Originals. OUTtv celebra la sua presenza su Amazon Prime in Italia, Germania, Austria, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Regno Unito, Polonia e Belgio, con l'obiettivo di espandersi in altri paesi europei più avanti quest'anno.


Prova gratuita di una settimana, poi (mi pare) 5 euro al mese. Data una veloce occhiata al catalogo, purtroppo, non ho trovato nulla di davvero troppo interessante. A chi interessano contenuti LGBT alcune serie TV, film o documentari sono già noti e reperiti in altri lidi perché datati. Altri contenuti non rientrano nei miei gusti. Rispetto ai cataloghi che ho visto in altri paesi, mi pare il nostro sia il più povero e non completo rispetto alle altre nazioni in cui è presente questo servizio. Infine non mi pare di aver visto nessun titolo davvero memorabile.

Dal punto di vista tecnico evidenti errori nei sottotitoli (non sincronizzati, o peggio ancora tradotti come farebbe Google translate).

Nonostante questa sequenza di stroncature, che invoglierà pochi a questa piattaforma 😅, mi sono gustato in due serate una serie TV di cui non avevo mai sentito parlare, forse nemmeno citata qui sul forum, All You Need.

Mi ha ricordato un po’ Looking in salsa berlinese. Qualche altro titolo forse varrà la pena provarlo, sperando  questa (sub)piattaforma abbia la possibilità di crescere e migliorare.

 

 

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Posted (edited)

@Krad77 non saprei. Primo perché ho vaghi ricordi di Looking nello sviluppo della trama e delle sottotrame; è vero però che le similitudini, almeno iniziali, sono evidenti.

Poi perché non ho visto nei titoli se ci fosse una dicitura tipo “basato, ispirato…”. È stato comunque prodotto dalla TV di stato tedesca.

L’ho trovato comunque un prodotto piacevole. Peccato abbia solo due stagioni e le singole puntate abbiano poco minutaggio.


Più in generale sulla piattaforma outTV, sono rimasto un po’ deluso dalla pochezza del catalogo. In giro per il mondo ci sono quintalate di film o serie Tv che non sono mai state distribuite o hanno avuto una distribuzione estremamente limitata (al netto poi della qualità, a volte lodevole molte volte meno). 
 

Mi aspettavo di trovare qualcosa in più… magari è solo questione di tempo.

Edited by netny
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freedog
1 hour ago, netny said:

sulla piattaforma outTV, sono rimasto un po’ deluso dalla pochezza del catalogo. In giro per il mondo ci sono quintalate di film o serie Tv che non sono mai state distribuite o hanno avuto una distribuzione estremamente limitata (al netto poi della qualità, a volte lodevole molte volte meno). 
 

Mi aspettavo di trovare qualcosa in più… magari è solo questione di tempo.

o forse, più prosaicamente, il problema sono i diritti. Che costano

la differenza colla Rete è che nel web c'è tutta sta zona grigia in cui prosperano i siti che sottotitolano i boy love asiatici, oppure i dramas latino americani o i primi amori degli adolescenti scandinavi. quindi ci trovi letteralmente di tutto & molto di più, cosa impossibile per un canale tv o una piattaforma

ovvio che in sto modo l'offerta web è immensa ed imparagonabile a qsi canale o sito o piattaforma; se ci aggiungi anche tutti i corti lgbt su youtube, ci si posson metter su delle rassegne per le scuole, e non sarebbero nè noiose nè melodrammoni strappacore, anzi: ce ne sono molti solari, allegri, divertenti e  divertiti)

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5 minutes ago, freedog said:

o forse, più prosaicamente, il problema sono i diritti. Che costano

Certo che poi alla fine è un fatto di… bilanci. Comprensibile.

Nel momento in cui esiste però una piattaforma che si definisce 

On 4/21/2024 at 11:22 AM, netny said:

Il catalogo dei titoli di OUTtv include una vasta selezione di film d'arte LGBTQI+, documentari, serie TV, spettacoli televisivi e produzioni originali, conosciute come OUT Originals. OUTtv celebra la sua presenza su Amazon Prime in Italia, Germania, Austria, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Regno Unito, Polonia e Belgio, con l'obiettivo di espandersi in altri paesi europei più avanti quest'anno.

Ecco… io invece di fare tanti strani giri nel web per trovare il contenuto X, i relativi sottotitoli ecc… pagherei volentieri i 5 euro al mese.
 

A patto di trovare però quei contenuti più difficili da recuperare o che non conosco perché di nicchia.

Quando poi vedo il catalogo… rimango perplesso (anche se in altri paesi mi pare di aver visto cose migliori).

Tra l’altro mi domando… ma se certi prodotti non sono mai stati distribuiti, passati solo in rassegne, o nella migliore delle ipotesi hanno avuto una mini distribuzione… non credo che l’acquisto di quei diritti costerebbero valangate di euro o dollari (domanda).

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freedog
9 hours ago, netny said:

se certi prodotti non sono mai stati distribuiti, passati solo in rassegne, o nella migliore delle ipotesi hanno avuto una mini distribuzione… non credo che l’acquisto di quei diritti costerebbero valangate di euro o dollari

Discorso molto complesso, questo.

Dipende molto dalle produzioni: per esempio,  spesso i corti sono amatoriali o poco più e, sempre per il discorso budget, non curano molto questa voce, quando non la ignorano del tutto.

Nelle fiere o rassegne per i buyer poi trovi la qsi, e farsi notare, se non hai il nome di grido o qsa che faccia parlare della tua opera, emergere è  complicatissimo 

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1 hour ago, freedog said:

Discorso molto complesso, questo.

Immagino. E proprio perché non conosco nulla di come funzioni questo “mondo”, cercavo di capirne qualcosa in più.

Diciamo che di contenuti gay o LGBT decenti, o buoni, esistono. Magari sono rimasti confinati a piccole rassegne o distribuiti solo nel paese di produzione.

Se non fosse stato per gli appassionati di cinema/ serie TV di questo forum, oppure ad alcuni blog italiani o esteri, tantissimi titoli non li avrei mai scoperti. 
 

Mi ero fatto l’idea (o l’illusione) da una “out Tv”, che il loro obbiettivo fosse proprio quello di portare ad una facile fruibilità alcuni contenuti di nicchia che pochi conoscono e/o sono quasi introvabili. Cosa che, nella mia ignoranza sul tema, ho immaginato non richiedesse investimenti milionari. 

Così come mi sono messo nei panni di chi ha realizzato e/o prodotto certi contenuti, non mainstream, anche solo per un discorso di visibilità, fosse ben contento di poter espandersi in mercati che in passato non avrebbero mai potuto raggiungere. 
 

In un certo senso, ho immaginato in piccolo, un “qualcosa” alla Netflix, che ha acquistato diritti di alcuni prodotti (non necessariamente LGBT) che per anni sono rimasti confinati dentro alla nazione di produzione o conosciuti solo da chi del settore o dagli appassionati. Oppure è intervenuta direttamente mettendoci parte del denaro che serviva per realizzare il prodotto X o Y.

Ma appunto, essendo un discorso complesso e molto più articolato, mi sono fatto idee errate io, nate dalla mia ignoranza di come funziona il settore.

Poi, come ho già scritto, la piattaforma è appena sbarcata in Italia. All’estero mi pare che il catalogo sia più vasto e “decente”. Magari è solo questione di tempo (se regge).

Edited by netny
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11 hours ago, netny said:

Tra l’altro mi domando… ma se certi prodotti non sono mai stati distribuiti, passati solo in rassegne, o nella migliore delle ipotesi hanno avuto una mini distribuzione… non credo che l’acquisto di quei diritti costerebbero valangate di euro o dollari (domanda).

Forse però si immagina che quei contenuti non avrebbero mercato...sennò qualcuno li comprerebbe, no?

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@schopy certo, condivido. 

Semplicemente, per contro, ho immaginato che se mi chiedi e decido di pagar(ti) 5 euro mese per una piattaforma di prodotti di nicchia, questi devono esserci. Magari anche con sottotitoli sincronizzati e revisionati non da google translate 😅

Così, come ho scritto nel mio ultimo messaggio, ho immaginato anche un effetto traino come è successo per alcuni contenuti Netflix che se non fossero stati acquistati dalla nota piattaforma, sarebbero rimasti confinati nel semi anonimato o avrebbero avuto “successo” solo tra gli addetti al lavoro, tra gli appassionati o nella nazione di produzione-distribuzione.

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6 minutes ago, netny said:

@schopy certo, condivido. 

Semplicemente, per contro, ho immaginato che se mi chiedi e decido di pagar(ti) 5 euro mese per una piattaforma di prodotti di nicchia, questi devono esserci. Magari anche con sottotitoli sincronizzati e revisionati non da google translate 😅

Siamo tutti uguali, oggi ci scandalizziamo di quanto poco siano pagati i *lavoratori dello spettacolo*, domani sbuffiamo perché 5 euro al mese per un canale televisivo con una programmazione pensata solo per un pugno di finocchi ci sembrano troppi... 

Io non sento l'esigenza di un canale televisivo LGBTQIA, ce ne sono già a bizzeffe; poi, se davvero questa OUT TV proporrà buoni contenuti allora qualcuno se ne accorgerà e l'impresa avrà successo 🙂 

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2 minutes ago, schopy said:

domani sbuffiamo perché 5 euro al mese per un canale televisivo con una programmazione pensata solo per un pugno di finocchi ci sembrano troppi... 

Non mi lamento per i 5 euro. Fossero anche 10. Come ho già scritto eviterei volentieri di girare per siti vari o programmi di scambio file… barattando qualche euro per avere una fruibilità di certi contenuti “da tutto il mondo” più semplice e immediata.

Mi spiace constatare, per motivi che posso immaginare ma sostanzialmente ignoti in quanto non conosco le regole e il funzionamento di questo  “settore”, che qui sul forum, oppure in determinati  blog, ci siano persone che per passione hanno fatto un “lavoro” simile di “selezione” e “tecnico” migliore rispetto ad una piattaforma che si pone questo obbiettivo. 

Poi sulla qualità e quantità del catalogo, come faceva notare @freedog il discorso si fa più articolato. 
 

12 minutes ago, schopy said:

Io non sento l'esigenza di un canale televisivo LGBTQIA, ce ne sono già a bizzeffe


Non è una domanda retorica. Dove sono questi canali LGBT a bizzeffe?

13 minutes ago, schopy said:

se davvero questa OUT TV proporrà buoni contenuti allora qualcuno se ne accorgerà e l'impresa avrà successo 🙂 

Forse dovrebbero prendere come consulenti alcuni utenti di questo forum 😀. Aldilà delle battute, me lo auguro.

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freedog
1 hour ago, schopy said:

Forse però si immagina che quei contenuti non avrebbero mercato...sennò qualcuno li comprerebbe, no?

e non è mica detto, sai?

pensa solo al Queer As Folk americano, che la7 aveva comprato 20 anni fa insieme a L world (che invece hanno trasmesso, con ascolti bassi, perchè s'aspettavano chissà quali pruderie morbosette), ha fatto doppiare, editare eccetera e da allora l'ha lasciato marcire in magazzino senza mai trasmetterlo.

Capita anche coi film: dal distributore tocca acquistare un set che comprende oltre al blockbuster col nome di grido che farà sicuramente incassi (o pubblico), altri minori che non è detto verranno mai proiettati, o trasmessi.

colle piattaforme un po' è diverso, perchè caricano per generi e tendono ad accumulare nel portfolio quanto più possibile

32 minutes ago, netny said:

Forse dovrebbero prendere come consulenti alcuni utenti di questo forum

ghost, schopy & kraddino sarebbero indicati al ruolo

(senza fare nomi, eh)

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Posted (edited)
15 minutes ago, freedog said:

e non è mica detto, sai?

 


Era infatti l’interrogativo che mi ponevo. Se da una parte capisco il ragionamento di Schopy che ha una sua ferrea logica, per contro ho scoperto alcuni contenuti solo grazie alle note piattaforme.
 

Neumatt, facendo un altro esempio, serie TV piacevole prodotta dalla TV di stato svizzera, non propriamente una serie gay, ma il cui protagonista è omo, probabilmente non l’avrei mai vista. Netflix ne ha acquistato la distribuzione internazionale e il riscontro di pubblico c’è stato. Forse prima dell’avvento delle piattaforme sarebbe rimasta una serie TV trasmessa in Svizzera e basta. 
Lo stesso vale per altri contenuti che ho scoperto qui sul forum o su “blog specializzati”. 
 

Immaginavo che il “core business” di out TV fosse appunto questo, chiaramente con numeri e prodotti differenti, ancora più di nicchia. Per una questione di potenziale pubblico interessato e/o questioni di budget. Invece, a parte la serie della TV di stato tedesca All you need, che non avevo mai letto da nessuna parte, non ho trovato nessuna grande sorpresa.
 

15 minutes ago, freedog said:

ghost, schopy & kraddino sarebbero indicati al ruolo


E @freedog😝

Edited by netny
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1 hour ago, freedog said:

ghost, schopy & kraddino sarebbero indicati al ruolo

(senza fare nomi, eh)

Ma che gentile! Vogliamo pure te nel board :D io voglio occuparmi della programmazione d'essai

1 hour ago, netny said:

Se da una parte capisco il ragionamento di Schopy che ha una sua ferrea logica, per contro ho scoperto alcuni contenuti solo grazie alle note piattaforme.

Io so solo che oggi l'offerta è molto vasta, con o senza OUT tv, che ogni giorno le piattaforme vengono inondate di contenuti, e che sono così sprezzante e capriccioso che i film e le serie tv che vorrei vedere io su Netflix o Prime non si trovano quasi mai (credo sia proprio un mio difetto, se un film è più difficile da recuperare lo trovo più interessante; da ragazzino appassionato di cinema, negli anni '90 e primi duemila, anche solo per vedere un vecchio film a volte dovevo prendere l'autobus per raggiungere la videoteca di una città abbastanza grande, oppure svegliarmi alle 4 e mezza del mattino per registrare su VHS la puntata di Fuori Orario...)

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35 minutes ago, schopy said:

Io so solo che oggi l'offerta è molto vasta, con o senza OUT tv, che ogni giorno le piattaforme vengono inondate di contenuti, e che sono così sprezzante e capriccioso che i film e le serie tv che vorrei vedere io su Netflix o Prime non si trovano quasi mai

Vero sul fatto che le varie piattaforme sono inondante quasi quotidianamente di contenuti. 

Io non sono sprezzante o capriccioso, nel senso che tendenzialmente sono di bocca buona. C’è la serata o il periodo in cui apprezzo di più un film d’essai, ma non disdegno per nulla, anzi mi piacciono, anche film o serie TV assolutamente disimpegnate e dalle qualità artistiche…molto meh. O i teen drama😅. Quei contenuti che io definisco da “brain stop”.

Ciò nonostante se guardo al panorama internazionale di contenuti gay leggendo qui sul forum o da siti/blog che si occupano di contenuti gay, anche di piccole produzioni, come affermi anche tu (forse facendo un’analisi più generale non esclusivamente sui contenuti LGBT), capita sovente che molti contenuti gay non arrivino mai o arrivino molto in ritardo. Di fatto, appunto citandoti, non si trovano. 
 

Da qui, leggendo cosa si propone out TV, (un po’ come MUBI in senso differente) immaginavo-speravo volessero colmare queste lacune. Ovviamente non immaginavo chissà  quali titoli di grido. Credevo recuperassero in giro per il mondo quei film e/o serie TV più o meno recenti, che non sono mai arrivate da noi (o sono passate una volta) che non avremmo potuto vedere se non usando quelle zone grigie del web che consociamo. 
 

Al momento così non è. Ma come affermava freedog il discorso acquisti diritti è articolato. Poi vabbè, che in due mesi non abbiano corretto sottotitoli errati o non sincronizzati è abbastanza inaccettabile. 
 

Comunque non volevo fare il polemico con out TV eh…probabilmente mi aspettavo cose differenti che non è detto non possano arrivare in futuro. 

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freedog
On 4/23/2024 at 12:10 PM, netny said:

leggendo cosa si propone out TV

beh, non è una proposta così scarsa, dai.

per esempio, questa 

 

mi sembra una sitcom scritta ed editata discretamente bene; buttaci un occhio e dimmi

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@freedog non è disponibile nel nostro paese.

Infatti, come ho già scritto, in altre nazioni il catalogo è più vario e ho visto qualche titolo soggettivamente più “qualitativo”.

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freedog
27 minutes ago, netny said:

non è disponibile nel nostro paese.

strano, l'hanno prodotto loro.

magari lo inseriranno nel carnet più avanti

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@freedog forse Google translate deve ancora terminare la traduzione dei sottotitoli all’italiano 😜

Sì, probabilmente arriverà in futuro.

Tra le altre cose ci sono contenuti dove sono presenti solo alcune stagioni nonostante siano state rilasciate già nuove stagioni. 


 

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On 4/23/2024 at 9:45 AM, freedog said:

pensa solo al Queer As Folk americano, che la7 aveva comprato 20 anni fa insieme a L world (che invece hanno trasmesso, con ascolti bassi, perchè s'aspettavano chissà quali pruderie morbosette), ha fatto doppiare, editare eccetera e da allora l'ha lasciato marcire in magazzino senza mai trasmetterlo

Sbagliato, ancora una volta :D non ce la puoi fare proprio a scrivere qualcosa di esatto su questo argomento
La7 comprò, senza mai trasmetterla, QAF UK, ovvero la serie originale, non quella americana 🤷‍♂️

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freedog
4 hours ago, Krad77 said:

La7 comprò, senza mai trasmetterla, QAF UK

no no, era quella usa.

ne son certo

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è certo che ti sbagli XD

http://forum.corriere.it/televisioni/24-09-2001/la7_censura_il_telefilm_gay-19384.html

Per ciò he riguarda OutTV, il discorso è abbastanza complesso. Diciamo che la strada proponibile sarebbe quella di Mubi, ovvero proporre film in originale con disponibilità di sottotitoli, per abbattere i costi. Poi per le serie tv non so bene come funziona. Sicuramente se si riescono a fare accordi con TLA Video e Wolfe, due società con cataloghi lgbtq ricchi, si parte benissimo. Poi chiaramente bisogna districarsi con la selva dei diritti dei vari paesi. Diciamo che ai prodotti originali difficilmente si avrà accesso. Serie come Young Royals di Netflix o Prisma di Prime, che sono originali delle rispettive piattaforme, probabilmente non verranno mai cedute. Quantomeno Netflix non cede mai nulla praticamente. 


È anche possibile che una piattaforma come OutTV faccia acquisti sulla base degli abbonamenti. Cioè se per esempio hanno un 80% di abbonati degli US, chiaramente avranno interesse a proporre un catalogo ricco negli Stati Uniti ma magari l’interesse ad avere un catalogo buono in tutti gli altri paesi non è una priorità. 

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freedog
1 hour ago, Krad77 said:

è certo che ti sbagli XD

nein!!

e c'è un perchè: una decina d'anni fa, su youtube c'erano tutte e due le serie e tutte le stagioni di QaF, addirittura col doppiaggio in italiano bello, perfetto, preciso.

se guardi ora, trovi SOLO quello inglese, e sai perchè?

perchè la7 ha ancora i diritti di trasmissione della versione USA (li prestò una ventina d'anni fa alla fu gay.tv, che la trasmise poco e male saltando episodi, zompando da una stagione all'altra.. insomma, un mezzo macello) e con ordinanza del magistrato fece eliminare su youtube la versione italiana di tutti gli episodi e le stagioni ambientati a Pittsburgh.

di essi infatti adesso restano pochi spezzoni, e nemmeno tutti in italiano.

come avrebbero potuto far sparire qsa di non loro, lasciando invece quel che è di loro proprietà?

-e sì, ricordo bene pure che una quindicina d'anni fa lo trasmisero a notte fonda su Iris, che è di mediaset; ma a quell'epoca il digitale non ce l'aveva nessuno, ancora le reti tv erano tutte sull'analogico-

Edited by freedog
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Ricapitolando la questione

1- La7 comprò i diritti e fece il doppiaggio di QAF UK senza mai trasmetterla, non soltanto perché me lo ricordo bene, ma anche perché è testimoniato da tutti gli articoli di quel periodo, come quello di corriere.it che ti ho linkato precedentemente 

2-QAF UK fu poi mandato in onda su satellite da gay.tv. Se La7 prestò i diritti o se gay.tv li comprò da Channel 4 non lo so, anche perché non era notizia pubblica 

3- QAF UK esce poi in versione integrale per il mercato dvd italiano- e qui si chiude la storia di QAF UK in Italia

5- QAF USA va in onda, non integrale, su gay.tv sottotitolata. In seguito va in onda integrale, doppiata, su Jimmy, canale di Sky.

6- Dopo Jimmy va in onda su Iris, e dopo Iris, va anche in onda su Mediaset Premium Stories

7- Non esistono notizie pubbliche su un acquisto di La7 di QAF USA. Non avrebbe neanche avuto senso che la comprassero d’altronde, visto che avevano già comprato, nonché affrontato ulteriori spese per doppiarla, la versione originale UK - che poi non avevano nemmeno avuto il coraggio di mettere in onda, di fatto compiendo una censura. Perché avrebbero dovuto comprare il remake di una cosa che in versione originale avevano censurato?

8- Ciò che viene caricato in via non ufficiale su YouTube non conta nulla. Chi non ha i diritti non può legalmente pubblicare nulla. Oggi se trovi video su YT, che non appartengono a canali ufficiali che ne hanno i diritti, stai semplicemente guardando delle pubblicazioni pirata. 

Edited by Krad77
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12 hours ago, Krad77 said:

Per ciò he riguarda OutTV, il discorso è abbastanza complesso. Diciamo che la strada proponibile sarebbe quella di Mubi, ovvero proporre film in originale con disponibilità di sottotitoli, per abbattere i costi.

Ed è esattamente l’idea che mi ero fatto, e che poi si è rivelata essere così. Anche se non scherzo quando affermo che la qualità dei sottotitoli è di Google translate, oltre ai molti errori di sincronizzazione. 
 

Il problema rimane la pochezza del catalogo (anche rispetto alle controparti outTV di altre nazioni). Però sono solo due mesi che è sbarcato in Italia, ha tempo di crescere e migliorare nonché sondare l’interesse del pubblico. 

 

12 hours ago, Krad77 said:

Diciamo che ai prodotti originali difficilmente si avrà accesso. Serie come Young Royals di Netflix o Prisma di Prime, che sono originali delle rispettive piattaforme, probabilmente non verranno mai cedute. Quantomeno Netflix non cede mai nulla praticamente.

Sì certo, questi prodotti rimarranno in saccoccia alle rispettive piattaforme. 

12 hours ago, Krad77 said:

È anche possibile che una piattaforma come OutTV faccia acquisti sulla base degli abbonamenti. Cioè se per esempio hanno un 80% di abbonati degli US, chiaramente avranno interesse a proporre un catalogo ricco negli Stati Uniti ma magari l’interesse ad avere un catalogo buono in tutti gli altri paesi non è una priorità.

Questo non va a confliggere con le tue precedenti ipotesi. Sicuramente investiranno di più dove avranno più riscontro di pubblico. È del tutto naturale. Se però hai interesse a catturare l’attenzione (e l’abbonamento) in più nazioni, forse dovresti fare uno sforzo iniziale migliore rispetto a quanto ho visto. 
 

 

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