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Tutti psicologi?


Mary_s

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Ciao ragazzi!!ho aperto questo topic per discutere delle tematiche riguardanti il mondo degli studenti in facoltà di psicologia XD sono iscritta al secondo anno e devo ammettere che è interessante come corso di studi...ma ho scoperto che siamo tantissimi, milioni di psicologi che ogni anno escono dalle università...e le prospettive lavorative non sono delle migliori...voi cosa ne pensate? avete idea di cosa riserverà il futuro "post lauream"?

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io frequento l'università a chieti, non è un centro di eccellenza ma non posso lamentarmi più di tanto...il problema però lo intendevo un tantino più esteso, perchè prospettive future (che te esca dalla facoltà di cagliari, di chieti o di pavia) non son rosee...e mi chiedevo cosa fare dopo la laurea, lavorare o specialistica?e che specialistica si può prendere tenendo conto dell'importanza che poi ha nel panorama lavorativo?

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Guarda che non è nemmeno in questione se fermarsi o continuare con la Laurea specialistica.

Il termine laurea" applicato al corso di studio triennale è una truffa. Non esiste in nessun Paese del mondo un

corso di laurea, o quale che sia il nome che esso abbia negli ordinamenti stranieri, di durata triennale.

Capito questo, capirai che sei obbligata a fare la Laurea specialistica, oggi Laurea magistrale, che corrisponde

alla Laurea Vecchio ordinamento e che è la unica che conferisce il titolo di Dottore

(ovviamente la "laurea" triennale non conferisce alcun titolo accademico). Se consegui il titolo finale

di Laurea, potresti orientarti a cercare di entrare in un Ospedale, come Psicologo clinico. Altrimenti, visto che

sei ancora all'inizio, e non credo che Psicologia offra moltissimo,

potresti dirottare su Scienze infermieristiche che offre buone possibilità di lavoro.

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In effetti ci avevo pensato,ma un secondo cambio mi pare esagerato XD so benissimo che con una laurea triennale non è possibile andare da nessuna parte, fermarsi sarebbe inopportuno...io intendevo fermarsi e accontentarsi di un lavoro non necessariamente collegato alla professione di psicologo...

il mio sogno sarebbe continuare gli studi in psicologia criminale, ma sono consapevole che è una strada lunga e che non porterà a soddisfazioni immediate ne' certe...e mi chiedevo se era una mia impressione o una realtà...

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Io ho una forte intenzione di iscrivermi a psicologia e, ben sapendo che sarà molto difficile trovare lavoro, avevo in mente di trasferirmi in un paese di lingua tedesca o inglese, lingue che studio appunto.

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Secondo me dovresti trovarti un campo della psicologia che ti appassioni particolarmente e concentrarti su quello.

Iniziare facoltà come psicologia è rischioso proprio per il grandissimo numero di persone che ogni anno si iscrivono. Ma devi anche tenere conto che almeno la metà delle persone iscritte la fanno tanto per farla. Danno gli esami senza pensare troppo a cosa vogliono fare dopo. Lo scopo non è solo l'esame. Lo scopo e fare gli esami per laurearsi con l'idea di quello che dopo si vorrebbe fare e incominciare già a mettersi su quella strada mentre si studia. Non arrivare in fondo eppoi dirsi: bene! E ora che cavolo faccio?

 

Mi pare di aver capito che un'idea già ce l'hai. Come dicevo secondo me è molto importante in un campo così vasto concentrarsi su uno specifico argomento. Fai ricerche su cosa puoi fare, quali corsi o stage frequentare, per poter diventare psicologa criminale. Fai ricerche nel mondo del lavoro per capire quali sono le figure professionali più richieste nel campo della psicologia e cerca di incamminarti verso quella strada. Fai ricerche su internet, per esempio nel sito dell'esercito, della polizia o dei carabinieri per farti un'idea dei bandi che fanno uscire ogni anno e per capire se gli psicologi sono richiesti e se si con quali specializzazioni.

Poi un altro consiglio e di vedere anche la richiesta all'estero, se sei una disposta a muoversi.

 

A psicologia siete tanti è vero e non tutti poi riescono a trovare lavoro nel loro campo, ma qualcuno si: i più motivati (e non sto parlando di quelli che prendono tutti 30, ma di quelli che sanno di voler fare un determinato lavoro e studiano per poterlo fare).

In fondo viviamo in un'epoca in cui di psicologi c'è grande richiesta.:muro:

 

In bocca al lupo..

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  • 1 month later...

Ciao ragazzi!!ho aperto questo topic per discutere delle tematiche riguardanti il mondo degli studenti in facoltà di psicologia XD sono iscritta al secondo anno e devo ammettere che è interessante come corso di studi...ma ho scoperto che siamo tantissimi, milioni di psicologi che ogni anno escono dalle università...e le prospettive lavorative non sono delle migliori...voi cosa ne pensate? avete idea di cosa riserverà il futuro "post lauream"?

 

ne conosco non troppe di psicologhe... però per farti un esempio una fa la segretaria per un università e l'altra laureanda forse finirà come assicuratrice... quindi il mio consiglio è: SCAPPAAAAAAAA! . Ciaoooooo  :rotfl:

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Io sono iscritto a Scienze e TEcniche Psicologiche in Bicocca...Non sono una cima come studente e intanto sto lavorando part time..

Se mai finirò la triennale  :rotfl: farò la specialistica in psicologia del lavoro e delle organizzazioni che è l'ambito che preferisco e che penso mi possa dare le maggiori soddisfazioni  :rotfl:

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  • 1 month later...

non è una strada facile...la mia ex si è laureata in psicologia (vecchio ordinamento) e poi si è iscritta alla scuola di specializzazione per diventare psicoterapeuta (altri 4 anni) nel frattempo sta collaborando con un'associazione e ha uno studio privato...

altre mie amiche psicologhe si sono fermate alla laurea quinquennale perchè non avevano più voglia di studiare e fanno lavori che centrano ben poco con la psicologia vera e propria...per cui il mio consiglio è quello di specializzarsi il più possibile e non fermarsi al titolo "base"

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  • 2 weeks later...
KingFantasy

Io sono iscritto alla facolta di psciologia a Palermo... è un delirio, non ci si capisce nulla, ti trattano come un animale, ti spostano orari e date di esami senza scrivere nulla sul sito, per non parlare delle lezioni.

 

I programmi non sono proporzionati ne ai CFU ne alle ore di corso e i docenti, proprio perchè sono psicologi anche loro, ti fanno marcire all'università perchè ti vedono come possibili "rivali" lavorati... una giungla!

 

Io sono iscritto al primo anno fuori corso e ti devo dire che siamo in tantissimi... del mio anno accademico (2006) si sono laureati, forse il 3.

Ho notato che siamo molti e che, ovviamente, le opportunità di lavoro sono un po ridotte, ma alla fine, dopo tutto l'iter universitario, contando anche l'esame di abilitazione, questa laurea ci permette di poter fare di tutto un po... la figura dello psicologo è come un jolly, può essere messa un po ovunque ed è slegata da qualsiasi istituzione (per questo anche temuta), da la possibilità di poterci occupare un po di tutti campi relativi alla vita dell'uomo... dall'istruzione al lavoro, dalla nascita alla morte.

 

Non ti scoraggiare, vai avanti per la tua strada, studia, terminati i tuoi studi vedi un po verso quale campo puoi orientarti :sisi:

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  • 6 months later...

Ogni anno alla facoltà di psicologia si iscrive un sacco di gente. Nonostante ci siano i test di ingresso per la triennale a mio avviso ci sono fin troppi posti. Per me è assurdo mettere un test di ingresso e poi mettere a disposizione 4OO posti, tanto per fare un esempio  :beer: Così succede che tanti ragazzi ci provano, e tanti ragazzi entrano. Ogni anno, quindi, alle triennali c'è un afflusso tremendo.

Questo però non significa che tutti si laureano..infatti se i test di ingresso sono un mezzo sbarramento, lo sbarramento vero e proprio è quello che poi si trova alla triennale. Non tutti ce la fanno, molti abbandonano per un motivo o per un altro.

Come se non bastasse, chi arriva alla specialistica deve sostenere un altro test di ingresso, e qui i posti a disposizione non sono più trecento quattrocento e cinquecento.

Bisogna anche dire che la facoltà di psicologia in sé è già un bel casino, diciamo che è un po' particolare..

 

Quello che voglio dire per rispondere al primo utente, è che non è vero che le prospettive lavorative sono pessime e non escono milioni di psicologi ogni anno dalle università. Semmai escono molti laureati triennali..ed è un azzardo dirlo, perché non è propriamente così.

Gli psicologi che diventano psicologi, ovvero che fanno un esame di Stato, che si specializzano etc, non sono tutti questi milioni, purtroppo o per fortuna :eek:

E' vero che ci sono molti problemi, a psicologia come possono esserci anche altrove, ma sarebbe meglio non farsi troppo condizionare da ciò che si dice in giro.

Conosco persone che scoraggiate dal test di ingresso e da tutto ciò che si dice sulla difficoltà degli studi e sui problemi interni alle facoltà di psicologia, hanno scelto altre facoltà pretendendo poi di fare gli "psicologi". Quanti scienze della formazione, dell'educazione, del non-so-che, escono dalle loro facoltà convinti di avere competenze psicologiche..e qualcuno gli da anche un posto di lavoro perché altrimenti lo psicologo dovrebbero pagarlo di più.

 

Tanto per fare un altro esempio, una mia amica che frequentava psicologia mollò e andò ad iscriversi a scienze infermieristiche, dicendo alla fine che anche loro studiano psicologia e quindi il rapporto col paziente possono gestirselo benissimo da soli..e non c'è bisogno dello psicologo.

Questo è molto male, malissimo, e non bisogna incoraggiare questi meccanismi, altrimenti poi è ovvio che la situazione va allo sfascio.

Chi vuole fare lo psicologo si armi di forza e coraggio e faccia psicologia, senza farsi venire strani grilli per la testa; altrimenti è meglio cambiare facoltà e fare un altro mestiere. Il percorso è lungo e con la triennale non vai a fare lo psicologo, ma questo non significa che la facoltà faccia schifo..semplicemente è richiesto un percorso più lungo, che piaccia o no.

Ci sono già altri che svalutano questo universo, non contribuiamo.

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Mike in the Breeze

Arrivo anche io!

Sono al III anno della facoltà di psicologia della Cattolica di Milano.

 

Devo dire che io mi trovo molto bene, a parte le rate da salasso, i corsi sono strutturati bene, non ci sono particolari intoppi universitari.

Al III anno ho scelto psicologia dei processi cognitivi e della comunicazione (va molto in america)

Per quanto riguarda le prospettive future, tieni conto di questo.. In italia gli psicologi, al momento, lavorano QUASI SOLO a progetto.

Quindi, una volta laureato, aspettati di lavorare per una decina d'anni qui e là, senza un posto fisso.

Motivo per cui sto per inviare una mail di richiesta d'ammissione all'università di Stoccolma, per fare la specialistica là e cercare un'occupazione ben pagata nel mio ambito e non aspettare i 40 anni per fare la scuola di specializzazione (salassante come le rate della cattolica) in psicoterapia per poi aprire uno studio privato. Per quanto mi riguarda mi piacciono molto le scienze cognitive e la neuropsicologia, e in Italia siamo indietrissimo, dato che questi lavori vengono affidati a Neurologi/Psichiatri che ben poco hanno di formazione psicologica, quindi sbagliano completamente le interpretazioni dei test.

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Io ho un'amica più grande di me che si è laureata in psicologia ancora col vecchio ordinamento.

Ha trovato tantissimi problemi a trovare un lavoro serio che non fosse in quelle cooperative che collaborano con le scuole e pagano pochissimo con contratti precari a progetto e cose così anche presso altri enti.

Adesso si è iscritta e sta frequentando infermieristica... :eek:

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Mike in the Breeze

Se qualcuno volesse fare lo psicoterapeuta consiglio comunque di iscriversi... Poi magari fare Psicologia del lavoro e organizzazioni, che è sicuramente piu' riciclabile della Clinica in ambito aziendale, nel settore della formazione del personale. Tanto per la scuola di specializzazione in psicoterapia c'è sempre tempo, più avanti, di frequentarla e aprire un proprio studio.

E' una facoltà che, se fatta con passione, apre la mente ed è davvero bella.

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  • 10 months later...

Io ho studiato Psicologia Clinica alla Sapienza di Roma...

Il problema non sta soltanto nell'assenza di lavoro dopo, ma nell'ambiguità che in Italia continua a ricoprire la figura professionale dello psicologo. Innanzitutto, come dimostrano alcuni studi dell'Eurisko e dell'Istat, nel nostro Paese esiste un numero spropositato di terapisti vari, superiore al fabbisogno della popolazione. Ragion per cui io non continuerò, almeno nei prossimi anni, con la scuola di specializzazione. In secondo luogo, la formazione psicologica italiana risente di molte lacune. Non veniamo istruiti bene a ''spendere'' le nostre competenze come psicologi dopo i cinque anni di studio ed è questa mancanza che ci porta a non saperci inserire sul mercato, che è già disastroso di suo per noi.

Purtroppo lo psicologo non è previsto in pianta organica nelle strutture pubbliche, ma sono le istituzioni in base a regolamentazioni interne o a specifiche leggi quadro della regione di appartenenza a decidere sulle assunzioni (in genere a contratto, come consulenti).

I concorsi, d'altro canto, sono un capitolo sempre più nero, quindi se si aspetta che la manna scenda dal cielo, possiamo anche morire di fame.

La cosa migliore, a mio avviso, sarebbe iniziare a fare il maggior numero di eseperienze formative già dentro l'università, partecipando a seminari, tirocini, convegni e prendendoli sul serio! Perchè senza un pensiero sulla formazione (cosa a cui siamo chiamati noi che trattiamo il mondo delle relazioni) dopo non saremo mai in grado di proporci di nostra iniziativa a scuole, ospedali, carceri, istituzioni varie, presentando progetti, ricerche e quant'altro. Inoltre, ragazzi, ci vuole fantasia. La crisi si sconfigge con quella. Nuovi ambiti di applicazione aspettano solo di essere scoperti anche da parte degli psicologi. La questione immigrazione, ad esempio, merita molta attenzione al giorno d'oggi, soprattutto perchè è qualcosa di cui poche volte si occupano persone all'altezza di gestirla. Io mi sto orientando in quella direzione e non è affatto facile, ma ne vale la pena.

Non ci sono altri utenti che studiano o hanno studiato Psicologia? la discussione era un po' vecchiotta effettivamente -.-°

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ovviamente la "laurea" triennale non conferisce alcun titolo accademico

 

non è vero, isher....

la laurea triennale ti da' comunque il titolo di dottore...

 

io sono stata proclamamta dottoressa sia alla triennale che alla specialistica.

 

poi se è una cosa che negli altri paesi non accade questo non te lo dire...

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mi sa che devi fare prima psicologia e poi specializzarti proprio in sessuologia.

comunque anche se fai psicologia clinica fai molti esami sulla sessualità, almeno una mia amica ne faceva...

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Fra, completa gli studi e poi informati presso qualche docente su come accedere a dottorati o specializzazioni specifiche in sessuologia. Ci saranno sicuramente delle scuole di formazione ad hoc dopo la magistrale. Nel frattempo potresti anche fare quei seminari o master brevi che durano sei mesi o un anno e ai quali si può accedere anche senza una laurea. Sono a pagamento ovviamente, ma ti iniziano a dare un'infarinatura e qualche attestato in materia. ;)

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  • 6 months later...
Psicologo83

non esiste in italia un vero e proprio riconoscimento in sessuologia. ci sono scuole di formazione della durata biennale, triennale o addirittura quadriennale che ti formano in sessuologia, ma a questo punto non conviene fare una scuola in psicoterapia?

 

io sono iscritto al terzo anno della triennale di psicologia a bergamo e quasi sicuramente finirò fuori corso di un anno (4 esami lasciati indietro e lavoro full-time). l'università di bergamo è molto ben organizzata, non ho avuto finora grossi problemi con corsi, date, ecc.. l'orientamento purtroppo è troppo poco dinamico e clinico secondo me. cmq sicuramente mi iscriverò alla specialistica, perché le prospettive solo con la triennale è nelle migliore delle ipotesi fare l'educatore sottopagato (con tutto il rispetto per gli educatori). meglio specializzarsi il più possibile e fare esperienze. quindi secondo me la specialistica e l'esame di stato sono d'obbligo. poi a seconda del settore di interesse ci sono decine e decine di scuole di psicoterapia o master di II livello, ma le scuole di sessuologia le sconsiglio, in quanto "sulla carta" non ti consentono di fare psicoterapie, solo per questo motivo.

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non è vero, isher....

la laurea triennale ti da' comunque il titolo di dottore...

 

Hai ragione, ma è così solo da alcuni anni. Per l'esattezza, attualmente la triennale conferisce il titolo di dottore, la laurea magistrale il titolo di dottore magistrale (sic). All'inizio, quando fu introdotto il 3+2, la triennale non conferiva alcun titolo, ed è stato cammin facendo che si è arrivati a questo assurdo.

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E' sempre stato il mio sogno fare la psicologa, ma complici gli anni di ritardo con la quale sono arrivata al diploma e le poche opportunità lavorative, ho preferito iscrivermi ad un corso di laurea che consente più opportunità lavorative, seppur sempre a rischio in questo periodo: scienze della formazione primaria. Mi sono sempre ripromessa di laurearmi in psicologia quando andrò in pensione, giusto per non morire con il rimpianto.

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5 Anni. Vecchio ordinamento. Poi due anni di tirocinio che mi ha dissanguato il portafogli. Poi ho scelto di aderire al Save Children in Irlanda per cui i 4 anni di specializzazione in terapia di gruppo l'ho messa momentaneamente in standby anche perchè mi sono reso conto, strada facendo, che in Italia la psicologià è bisfrattata, denigrata e sottovalutata per cui semmai impegherò del tempo sarà per renderla equipollente all'estero..

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Psicologo83

@@Alex anche io la pensavo così, mi sono iscritto all'uni a 26 anni con scienze dell'educazione, sperando di lavorare. Ma il mio sogno era psicologia. Poi il fatto che era una formazione lunga mi aveva demoralizzato. Al primo anno di scienze dell'educazione ho fatto il passaggio a psicologia ed ora sono più che felice. Magari lavorerò come psicologo a 35 anni, ma in fondo meglio tardi che mai...

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Mi sono sempre ripromessa di laurearmi in psicologia quando andrò in pensione, giusto per non morire con il rimpianto.

 

anche io, @@Alex , cerchiamo di non morire con il rimpianto tutt'e due ;)

 

Io in realtà vorrei prendere anche una laurea in studi orientali, come quella di @@Quistis , magari avendo già la laurea in antropologia mi riconoscerebbero anche dei crediti...

 

Purtroppo ora non me lo posso permettere ma un domani mi piacerebbe tanto conseguire anche queste due lauree, anche perchè io in primis volevo fare la psicologa ma sai, a 18 anni pensavo che non avrei mai avuto un carattere così forte da accollarmi le sofferenze altrui. Con gli anni però ho cambiato idea anche se sono felicissima di aver fatto antropologia.

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Cari ragazzi,io sono all'ultimo anno della magistrale e durante il mio percorso ho avuto molto ripensamenti per via dell'occupazione lavorativa ma nonostante tutto ho continuato. Non so ancora come sarà il modo lì fuori ma mi piace ancora credere che i nostri sforzi verranno ricompensati perché se così non fosse sperimenterò sulla mia pelle di vivere in una paese che mina le aspettative dei giovani,creando una popolazione di studenti disillusi. Il problema non è solo della facoltà di psicologia, bensì di quasi tutte le facoltà,nulla ormai è più sicuro,poveri noi... !!!!

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Ragazzi io sono un fuori corso della triennale (di un paio di anni, mi consola che ho un impiego fisso) e ho seguito un laboratorio dove sono venuti a parlarci psicologi già affermati in tutti i campi...Ebbene...è un disastro...

 

Per fare un esempio una neuropsicologa che comunque ha in mano la vita di persone prende sui 1200 1300, senza un contratto a tempo indeterminato...Molti alla fine lavorano sotto partita iva (tipo psicologo del lavoro o delle organizzazioni) e prendono qualcosina in più, denominatore comune in ogni caso è il fatto che siano bistrattati in particolar modo dai medici..

La psicologa clinica (abbastanza anziana e quindi unica di tutte le testimonianze a tempo indeterminato) ci ha raccontato cose agghiaccianti...

 

Poveri noi...

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in ogni caso il mio SOGNO è lavorare per le risorse umane della mia azienda ma la vedo davvero grigia :D

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Psicologo83

Già, l'aria non è delle migliori per noi futuri laureati in psicologia. Io credo che l'unico modo davvero proficuo sia l'attività privata. Questo significa aprirsi uno studio privato (in proprio o in affitto), farsi un nome nell'ambiente, collaborare con medici (anche se il più delle volte ci snobbano), psichiatri, pediatri (se si lavora nell'infanzia), ecc.. Per questo ci vogliono 4 anni minimo di scuola di psicoterapia, con tirocinio quasi sempre non pagato, supervisioni da pagare, e ovviamente una propria psicoterapia in corso (da pagare). Insomma un vero massacro! Sarò un ingenuo ma io spero di riuscire in questo percorso. Già parto svantaggiato che ho iniziato sei anni più tardi l'università, ma almeno in questi anni mi sono trovato un lavoro fisso per mantenermi gli studi... Sarò ottimista, ma in mezzo a tutta questa precarietà, sono convinto che se ci impegniamo davvero c'è un futuro anche per noi.

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