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Letteratura Young Adult (che libri leggevate da piccoli?)


Sweet

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i miei primi libri

Favole al telefono di Gianni Rodari

I ragazzi della via Pal di Ferenc Molnar

I tre moschettieri di Dumas

Marcovaldo di Calvino

...

ma una volta mia madre mi beccò mentre leggevo un suo libro  :salut:

Paura di volare di Erica Jong

quello era davvero interessante  ;)

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WistonSmith

Il primo libro letto è stato, casualmente, Romeo e Giulietta.

In una notte insonne è stata la prima cosa trovata sottomano. Ovviamente a 12 anni è stato un po' complicato, e l'ho ripreso successivamente potendo apprezzare maggiormente la tragedia.

Poi per quasi tutta l'adolescenza ho letto quasi esclusivamente libri di storia, egiziana in particolar modo.

Come letture 'davvero' adatte all'età poche cose; qualche racconto di piccoli brividi(e devo dire che alcune storie mi sono rimaste in testa tutt'oggi.)

E poi fantasy; le varie saghe di Shannara di Terry Brooks, che ho continuato a leggere fino a qualche annetto fa.

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Frugale978

Il primo libro letto  in vita mia:

Tartarino di Tarascona di Daudet Alphonse

 

Poi seguirono tanti altri...

 

Tipo

 

Favole al telefono di Gianni Rodari

La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Dino Buzzati

 

e tanti tanti altri...  :lol:

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toraepantote

Scopro solo adesso questo topic! Rievocare le letture degli anni '80/'90 non è cosa semplice...

Nel mio paese non c'era (e non c'è tutt'ora) una libreria dove poter spulciare i volumi quindi quasi tutti i libri che leggevo provenivano dalla biblioteca comunale. Gli stessi libri ce li scambiavamo tra amiche.

Mi piaceva molto leggere e quando non avevo un libro mi intrattenevo con le etichette dei detersivi!

 

Velocemente mi vengono in mente:

Il diario di Anna Frank,  L'amico ritrovato, di Fred Uhlman, Poirot sul Nilo di Agatha Christie ed un paio di altri suoi romanzi dei quali non ricordo più i titoli, il classicissimo Siddharta di H. Hesse, tre uomini in barca di Jerome K. Jerome, Piccole donne, diversi libri (ignoti ai più) che trovavo per casa comprati da mia madre in giovane età e che si caratterizzavano per quell'odore "remoto" tipico della carta d'annata.

 

Alle scuole medie la mia insegnante di Italiano indisse una gara di lettura (quando terminavamo di leggere un libro dovevamo commmentare in classe contenuto ed impressioni) ed in quell'occasione lessi Cime tempestose di E. Bronte (allora non molto digeribile), Le novelle di Pirandello, ed altri classici che dovrei fare lo sforzo di ricordare...

 

Altri li trovavo in edicola nelle edizioni tascabili a poche lire... Lettera ad un bambino mai nato di O. Fallaci. Poi, non so per quale motivo (forse erano finiti i detersivi in casa) sempre in edicola comprai e lessi (dovevo essere proprio disperata) Le uova fatali di Isaac Asimov, questo titolo è entrato nella mia memoria permanente, non mi piacque, non ricordo più la trama ma continuo a rievocarlo. Ed altri titoli della stessa casa editrice che decidevo di comprare attraverso la consultazione dell'indice della collana posta alla fine del libro.

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  • 4 weeks later...

Anche nel mio paese non c'era e non c'è una libreria, i miei primi libri li ho scelti nella piccola biblioteca di casa.

Ricordo di aver letto verso i 10 anni Robin Hood il proscritto di Dumas, Frankenstein di Mary Shelley, il Diario di Anna Frank, la Signora delle Camelie di Dumas. Poi, quando mi capitava di uscire con i miei, compravo qualcosa della collana Piccoli Brividi. Il mio libro preferito fino ai 14-15 anni è stato Il Signore dei Vampiri di Davidson :ghgh:

Devo ricomprarlo per rileggerlo, visto che lo persi  ^_^:look:

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Ricordo che il fumetto è letteratura ^_^

 

Se dovessi listare tutti i fumetti che hanno accompagnato la mia prima adolescenza, non finirei più. Di nota è uno dei più grandi servizi che il giornalismo italiano mi abbia personalmente fatto: la collana dei Classici del Fumetto uscita con Venerdì di Repubblica, su cui mio padre ha investito per me. Avevo dodici anni, sono tutt'ora forzieri di diversi pezzetti del mio cuore e del mio cervello curioso di conoscere l'arte e l'Olimpo di cui volevo fare parte. Di nota, L'Eternauta, fumetto assolutamente angosciante che, come La Metamorfosi di Kafka, forse avrei dovuto leggere molto più avanti.

 

Per quanto riguarda la letteratura non disegnata, e mirata alla mia età di allora, anche per me il Battello a Vapore è stato importantissimo, e con lui Gli Istrici. Questo perché compravo tantissimi libri usati, o mi venivano passati da cugine o amiche più grandi. Ho sempre amato i libri più vissuti a quelli nuovi, per questa ragione.

Dahl è stato un pilastro. Ancora adesso ogni tanto il pensiero va a Matilda e a quanto sia un romanzo importantissimo per me, mia sorella, e per i miei futuri figli sicuramente. Le Streghe è un altro suo libro di nota, mi commuove sempre. L'immaginifico mondo di Fabbrica di Cioccolato e Ascensore di Cristallo, oso dire mi abbiano formata.

Pennac, seppure 'imposto' dalla scuola (alle elementari, forse baro includendolo, ma li trovai godibili anche più in là e tuttora), l'ho amato, con Abbaiare Stanca e soprattutto L'Occhio del Lupo, un altro viaggio di colori e mondi e sentimenti. Lo illustrai, nelle ore di alternativa, il pensiero mi fa sorridere.

 

Anch'io lessi qualcosa della serie delle Babysitter, ma onestamente ricordo poco. Le Witch (tanto per tornare ai fumetti) avevano preso il mio cuore, e nessuno me le tocchi perché nei primi tempi, quelli di Barbucci e Canepa, erano genio.

 

Bianca Pitzorno si conquistò un posto speciale grazie alle illustrazioni già amate di Quentin Blake, Ascolta il mio Cuore e lo sconosciuto Manuale del Giovane Scrittore, che mi prese tantissimo e fu responsabile di tante mediocri poesie e, più tardi, fanfiction  :look:

 

Poi vennero Anne Rice, e in epoca pre-Twilight scoprii i vampiri, e Marion Zimmer Bradley, che con i suoi libri chilometrici ai quali non ero abituata mi fece fare le cinque di mattina più di una volta; e dalla volontà di leggere di cose più oscure e impegnative mi avvicinai ai libri dei miei e non saprei quali contare come libri per ragazzi quali no, lì. Narciso e Boccadoro, forse.

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Purtroppo non leggevo molto da bambino, ricordo solo qualche libro del Battello A Vapore, ma ad oggi mi dedico molto di più alla letteratura per bambini e ragazzi... forse proprio perché ne ho sentito un po' la mancanza :ghgh:. Roald Dahl, già citato da Ariel, piace molto anche a me, lo trovo divertente, sarcastico, cattivo quanto basta, originale. Tra l'altro i suoi racconti sono sempre accompagnati dalle illustrazioni di Quentin Blake, un mio mito personale, uno che con pochi tratti e due pennellate di acquerello sa descrivere perfettamente la scena, il carattere dei personaggi e della storia. Peccato che tutti i libri di Dahl in Italia siano pubblicati in bianco e nero, con un formato piccolo e carta di pessima qualità, di certo non il miglior modo per godere delle illustrazioni. Un altro autore che mi piace molto è Dr Seuss, scrive versi divertenti e molto musicali, anche questi illustrati (dallo stesso Seuss). Consiglio di leggerli i suoi libri in lingua originale, i miei preferiti sono The Butter Battle Book e Horton Hears A Who. Anche Edward Gorey merita, e l'Ospite Equivoco (The Doubtful Guest) è uno dei miei libri preferiti e nonostante la forte sintesi (o forse proprio grazie a quella) sa essere molto comunicativo, profondo, e squisitamente... aristocratico. I libri di Gorey sono pregni dello stesso carattere dell'autore, un intelligente misantropo ^_^. Anche lui è un illustratore, e i suoi disegni sono splendidi, così ricchi di texture, di tratteggi, e anche un po' gotiche.

 

E poi andrei sul prevedibile citando Il Mago Di Oz, Alice Nel Paese Delle Meraviglie, Peter Pan, o le fiabe di Oscar Wilde (Il Fantasma Di Canterville in particolare :look:). In questi casi, mi piace molto andare alla ricerca delle differenti versioni illustrate, anche per notare come diversi autori sono riusciti ad interpretare il medesimo testo. Alice poi è stato illustrato da chiunque nel corso degli anni, da Tenniel a Rackham alla Zwerger... a me medesimo (XD XD), è bello che sia ancora una "materia" così viva.

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  • 7 months later...

Il primo è stato I Ragazzi di via Paal..che ho letto e riletto, poi ho letto "il paziente Odisseo" e "Novelle Pirandelliane", gli utlimi due erano i testi di narrativa delle scuole medie, ma mi hanno aperto al mondo della letteratura!

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  • 2 weeks later...
Random Blinking Light

Anch'io mi unisco ai fans di Dahl, Rodari e Pitzorno (Ascolta il mio cuore letto e riletto ma mi piaceva tanto anche Polissena del porcello, storia di una bimba che scappava di casa per trovare i suoi veri genitori e alla fine si scopriva che.......).

 

Come classici, ricordo che mi piacevano tantissimo i libri di Mary Poppins (sono 4 o 5 volumi, perché Mary Poppins ritorna e poi fa svariate altre cose; il film della Disney condensa gli episodi salienti), tra l'altro li ho letti in una edizione parecchio retrò che era stata di mia mamma da piccola, e ho rovinato tutte le illustrazioni in bianco e nero colorandole  :(

 

Quando abbiamo svuotato il garage a casa di mia nonna c'era una cassapanca PIENA di libri mondadori junior, soprattutto gialli. Mia mamma storceva un po' il naso (suppongo li ritenesse troppo poco impegnati e un po' trash, ahimè) ma praticamente me li aveva comprati tutti, piano piano. Di quella serie mi ricordo soprattutto due o tre romanzi che avevano per protagonisti una coppia di gemelli telepatici. Ho anche letto qualcosa della collana horror, ma in realtà due libri che mi hanno terrorizzato erano nella collana Gaia junior, il già citato La figlia della luna di Margaret Mahy e un altro che si chiamava L'altra Isabel, una roba di questa ragazza che aveva un doppio cattivo che usciva dallo specchio, mi sa che mi fa ancora paura.

 

Da grande ho letto e amato Harry Potter, pur non avendo particolare simpatia per il fantasy e per le saghe.

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Rohal Dahl é stato lo scrittore di cui ho letto il rpimo libro da sola -il GGG- e lo adoro tutt'ora!

Poi fra i sette e i dieci anni mi sono divorata parecchi classici, dall'Odissea nella traduzione della Rosa Calzecchi Onesti, a Robin Hood, I tre moschettieri e Vent'anni dopo (ed in generale tutto Dumas), tutto Verne, poi Il Diario di Anna Frank, L'amico ritrovato,... e se dovessi fare l'elenco non la smetterei più. Mi piaceva moltissimo la collana degli `Istrici' della Salani, credo di avere quasi tutti quelli usciti durante la mia infanzia.

Poi verso i dodici anni ho scoperto la passione per `zio' Oscar Wilde e ho cominciato a leggere libri più da `adulti'.

 

Ma qualcuno se le ricoda le `Avventure di Vampiretto'?

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Io!! Li avevo tutti :( Uno dei miei preferiti, quando ho iniziato ne erano usciti 7 e li ho divorati e da li' in poi l'attesa dei successivi e' stata una tortura...

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