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Campi estivi per ragazzi LGBT


calvin

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personalmente sarei stato parecchio felice un paio d'anni fa (e non escludo tutt'ora) se qualcuno mi avesse parlato dell'esistenza di un qualcosa di simile qui in italia, anche meramente per conoscere un paio di ghei in piu'.  E con questo non intendo certo per scoparci  :salut: .

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  • Isher

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  • Napulitan

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  • Almadel

    9

  • Hinzelmann

    9

 

Poi una domanda. Hai letto i libri della collana High School della «Playground», ad esempio

quelli di Brent Hartinger?

No Isher,non ho letto quei libri,non so neanche di cosa stai parlando!

Per quanto riguarda il resto...vedi io sono molto schietto e chiaro,mi dispiace se cosi sto offendendo la sensibilità di qualcuno,ma amo essere sincero sempre e comunque. Adesso stiamo parlando dei campus gay americani e va bene,ma sappi che io sono contrario anche semplicemente al fatto che esistano discoteche gay,locali gay,circoli privati gay ecc....i gay contro cosa combattono sempre? Sulla normalità,giusto? Sull'essere trattati uguali a tutti,con gli stessi diritti e gli stessi obblighi. Bene,allora via alla chiusura di tutti i campus gay,alle disco gay,i circoli,e via di seguito. Io sono bsx (e gia essere definito bsx mi da fastidio,io sono Alfredo,punto e basta), sono normale,come i miei amici etero,e come tale non frequento nessun tipo di locale gay,disco gay o circolo gay. Perchè,per me,nel momento in cui decidessi di iscrivermi ad una associazione gay,o di far parte di un locale gay,significherebbe "estraniarmi" da quella normalità tanto ricercata e voluta dai gay.

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Beh Napulitan, posso dire che apprezzo almeno la sincerità, le cose che scrivi

ovviamente io le avevo tutte già pensate, sia qui che in bisessualità.

 

Beninteso io non mi stupisco nè mi offendo, son cose arcinote. Personalmente

io non ricerco la normalità perchè non mi sento anormale, anzi credo che per la

millesima volta preciserò a tutti che noi siamo e resteremo sempre una minoranza

e si tratta solo di farsene una ragione.

 

Perchè scrivi sul gay forum? Se lo fai perchè sei alla ricerca di un fidanzato

dillo pure, non c'è niente di male. Se lo fai perchè facendolo qui ti eviti di

andare nei locali ( sei qui per non stare altrove ) anche.

 

Però il forum gay come luogo dell'invisibilità e del contatto a distanza per me

è sempre una sconfitta, la dimostrazione di come può essere usato male ed in

chiave antimilitante uno strumento potenzialmente prezioso.

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Che dirti, le tue posizioni sono opposte alle mie e, per me, intollerabili.

 

Vuoi chiudere tutti i locali e la associazioni gay? Sei uno spirito totalitario, e siccome hai 28 anni, e non sei

un ragazzino, ispiri francamente paura.

 

Tu sei bisessuale e sei normale? ma anche gli omosessuali sono normali. Mettitelo in testa.

 

Nel momento in cui tu decidessi di iscriverti a una associazione gay ti sentiresti estraniato dalla normalità?

Allora perché ti sei iscritto al Gay-Forum? Ti contraddici clamorosamente.

 

Tu sei solo Alfredo? Non vuoi nemmeno assumerti la tua bisessualità come tua caratteristica? Mi dispiace

per te, ma il mondo è pieno di persone che non sono così egocentriche, ma sono desiderose di

impegnarsi per difendere i diritti di una minoranza discriminata, o per diffondere

la cultura gay e lesbica, o per creare luoghi di aggregazione: tu stesso sei qui perché ci sono state e ci

sono un mucchio di persone che pensano e agiscono all'opposto di te.

 

Vorrei anche dirti che tu commetti un errore concettuale: tu non sei normale come i tuoi amici etero;

tu sei normale al pari dei tuoi amici (o non amici, suppongo) etero e al pari dei tuoi amici o

non-amici gay. C'è una bella differenza. Ed è la differenza tra chi, come te, assume un concetto di normalità

totalitario e discriminante, per cui solo gli etero sono normali, e chi assume un concetto di normalità

inclusivo, esteso a tutti, direi anche ispirato a un senso di fraternità tra gli esseri umani.

 

Ultima cosa: quando tu ti trasferissi in un Paese dove c'è la pena di morte per gli omosessuali, vallo a dire a

quelli che ti impiccano che tu sei normale come gli etero. Che tu sei Alfredo punto e basta. Che tu non ti vuoi definire.

Ma a te non te ne frega niente che nel mondo ci siano posti del genere, non hai

mai fatto una manifestazione per i gay in Iran, non firmerai mai una petizione internazionale per salvare un gay o

una lesbica dall'esecuzione capitale. Tu sei Alfredo punto e basta.

 

Quella normalità a cui alludi alla fine del tuo post non è quella «tanto ricercata e voluta dai gay» (che chiedono

semmai diritti e protezione) ma quella «tanto desiderata da te».

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i gay contro cosa combattono sempre? Sulla normalità,giusto?

 

normalità significa anche poter conoscere "l'amore della vita" andando in un locale e prendendo qualcosa con gli amici, perchè così è la "norma" e ciò lo puoi fare se sai già che le altre persone presenti sono gay. normalità significa avere una rete di amici, persone con cui condividere qualcosa, ed essendo appunto una minoranza statistica è di fatto più difficile costruire qualcosa, anche se l'omosessualità fosse del tutto accettata.

se poi con "normale" si intende fingere di essere etero allora proprio non ci siamo...

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Io sono bsx (e gia essere definito bsx mi da fastidio,io sono Alfredo,punto e basta), sono normale,come i miei amici etero,e come tale non frequento nessun tipo di locale gay,disco gay o circolo gay. Perchè,per me,nel momento in cui decidessi di iscrivermi ad una associazione gay,o di far parte di un locale gay,significherebbe "estraniarmi" da quella normalità tanto ricercata e voluta dai gay.

 

Forse non te ne rendi neanche conto, ma tu stai rispondendo alla tipica logica del branco di ragazzini. Tu vuoi far parte di un gruppo sociale che ha le sue regole, eterosessiste, per cui qualsiasi manifestazione di omosessualità va celata per evitare l'esclusione. Questo gruppo, da te definito normale e non ghettizzante, è tale solamente perché è quello in cui sei cresciuto ed è quello maggioritario.

Mi chiedo con quale groviglio logico affermi che tu sei Alfredo e nessun altro. Non ti accorgi che per compiacere i tuoi compagni di branco stai mortificando Alfredo e mettendo a tacere la sua personalità? Non ti rendi conto che, terrorizzato dall'idea di vederti appiccicare l'etichetta "bisex", stai facendo i salti mortali pur di poterti applicare l'etichetta "normale"? D'altronde è evidente dal tuo modo d'esprimerti che quella di non frequentare ambienti gay non è una tua scelta libera, in quanto è stata fatta con il preciso obiettivo di poterti contare all'interno del gruppo dei normali.

 

Come al solito la parola "normale" è all'origine di questi drammi psicologici.

La normalità la possiamo interpretare i due modi. Se ammettiamo che la normalità è essere eterosessuali, allora tu non sarai mai normale, puoi anche rassegnarti fin da subito. Mimare i tuoi compari etero ti aiuterà solamente a evitare conflitti con la società, ma certo non ti renderà uguale a loro.

Interpretando in un altro modo il concetto di normalità, invece, potremmo arrivare alla conclusione che se per i tuoi amici etero è normale andare a caccia di topa, allora tu, attraverso il tuo autoimposto isolamento, stai attuando un comportamento anormale.

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Che dirti, le tue posizioni sono opposte alle mie e, per me, intollerabili.

 

Vuoi chiudere tutti i locali e la associazioni gay? Sei uno spirito totalitario, e siccome hai 28 anni, e non sei

un ragazzino, ispiri francamente paura.

 

Tu sei bisessuale e sei normale? ma anche gli omosessuali sono normali. Mettitelo in testa.

 

Nel momento in cui tu decidessi di iscriverti a una associazione gay ti sentiresti estraniato dalla normalità?

Allora perché ti sei iscritto al Gay-Forum? Ti contraddici clamorosamente.

 

Tu sei solo Alfredo? Non vuoi nemmeno assumerti la tua bisessualità come tua caratteristica? Mi dispiace

per te, ma il mondo è pieno di persone che non sono così egocentriche, ma sono desiderose di

impegnarsi per difendere i diritti di una minoranza discriminata, o per diffondere

la cultura gay e lesbica, o per creare luoghi di aggregazione: tu stesso sei qui perché ci sono state e ci

sono un mucchio di persone che pensano e agiscono all'opposto di te.

 

Vorrei anche dirti che tu commetti un errore concettuale: tu non sei normale come i tuoi amici etero;

tu sei normale al pari dei tuoi amici (o non amici, suppongo) etero e al pari dei tuoi amici o

non-amici gay. C'è una bella differenza. Ed è la differenza tra chi, come te, assume un concetto di normalità

totalitario e discriminante, per cui solo gli etero sono normali, e chi assume un concetto di normalità

inclusivo, esteso a tutti, direi anche ispirato a un senso di fraternità tra gli esseri umani.

 

Ultima cosa: quando tu ti trasferissi in un Paese dove c'è la pena di morte per gli omosessuali, vallo a dire a

quelli che ti impiccano che tu sei normale come gli etero. Che tu sei Alfredo punto e basta. Che tu non ti vuoi definire.

Ma a te non te ne frega niente che nel mondo ci siano posti del genere, non hai

mai fatto una manifestazione per i gay in Iran, non firmerai mai una petizione internazionale per salvare un gay o

una lesbica dall'esecuzione capitale. Tu sei Alfredo punto e basta.

 

Quella normalità a cui alludi alla fine del tuo post non è quella «tanto ricercata e voluta dai gay» (che chiedono

semmai diritti e protezione) ma quella «tanto desiderata da te».

No Isher,non ci siamo. Non hai capito il senso del mio messaggio...che gli omosessuali sono persone normali te lo sto dicendo io a te da parecchio,e proprio perchè sono persone normali,non vedo perchè crearsi dei luoghi di ritrovo solo per loro. Non è forse questo un volersi isolare da soli,voler per forza appartenere ad una determinata condizione? Invece di creare locali gay,discoteche gay,circoli gay...si mischiassero insieme agli etero e a tutti gli altri neii locali pubblici,nelle discoteche "normali". La discriminazione nasce semmai proprio nel momento in cui qualcuno decide di aprire un "bar gay" o una "discoteca gay" o in questo caso "dei campi gay".

Si,io chiuderei tutti i locali,le discoteche,i circoli,le saune e via di seguito gay. Ma non per i motivi che stai pensando tu,

ma proprio per far si che non ci siano "luoghi di ritrovo gay" e spronare tutto il popolo lgbt a "mescolarsi" con il resto del mondo,senza cosi isolarsi da soli.

Ultima cosa,se un giorno mi trovassi nei paesi da te citati,dove magari c'è la pena di morte per gli omosessuali,io dormirei sonni tranquilli,perchè non ho certo bisogno di andarmene in giro a sbandierare la mia bisessualità. Io ho un lavoro,ho degli hobby,ho amici e amiche,ho la mia famiglia. La mia giornata è identica e precisa a quella della maggior parte dei miei coetanei. Con la differenza che però magari la notte,a letto con me c'è un ragazzo invece che una ragazza. Ma di questo non gliene deve importare niente a nessuno,e a me comunque non interessa urlarlo ai quattro venti. Cosa dovrei urlare,la mia normalità? No. Ma nel momento in cui mi iscrivo ad un circolo gay...allora ecco che mi sto "ghettizzando" da solo....

Mi dispiace che tu non sia daccordo con tutto questo,ma questa è la mia visione delle cose,questa è la mia normalità. Come un Un etero non  ha bisogno di dimostrare la sua eterosessualità.cosi anche io non ho nulla da dimostrare. Chiudo qui il mio intervento,mi dispiace se ho offeso la sensibilità di qualcuno di voi,ma questo è il mio parere personale e spero lo accettiate pur non condividendolo.

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Sicuramente è vero che un etero non ha bisogno di dimostrare la sua sessualità (per forza, è data per scontato), cionondimeno è anche vero che gli etero non fanno altro. Non so che genere di discorsi facciano i tuoi coetanei "normali", ma coi miei si passa metà del tempo a parlare di ragazze. Quelle che si vorrebbero fare, quelle che hanno avuto, quelle che gli piacciono, quelle che li arrappano, eccetera. Direi che la maggior parte dei miei coetanei non dà adito a dubbi su quale sia la loro sponda.

Tu d'altronde non stai non urlando ai quattro venti con chi vai a letto, lo stai attivamente nascondendo, in quanto se fossi etero tutti i tuoi amici lo saprebbero nell'arco di una giornata.

 

Inoltre ti sembra sfuggire il fatto che per noi gay è necessario conoscere e parlare con altri gay, non solo per ovvie ragioni di carattere sessuale, ma anche per poterci sentire noi stessi. Certi discorsi possiamo farli solo con altri gay, così come certi discorsi un ragazzo etero li va a fare solo con i suoi amici maschi. Abbiamo bisogno di amici che possano davvero comprenderci e non solo tollerarci.

 

D'altronde non si è ancora capito come mai per te iscriverti al gay-forum non è stato un atto autoghettizzante. Oppure, se una comunità gay è ghettizzante, non è una coppia gay un ghetto in miniatura? Cosa le distingue, semplicemente il numero dei membri? Non mi venire a dire che quando si è in coppia si ha relazioni anche con altre persone fuori dalla coppia, in quanto lo stesso vale anche per le comunità. Tant'è vero che molti appartengono a più di una: frequentare un gruppo gay non ti impedisce di entrare nel circolo del bridge locale.

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Napulitan, tu non hai offeso la mia sensibilità, semmai offendi la logica.

 

Un solo esempio. Tu dormiresti sonni tranquilli in Iran? Perché non vai a sbandierare la tua omosessualità in giro?

Possibile che tu sia così ingenuo? Non c'è bisogno che tu sbandieri niente, basta che la polizia faccia irruzione

in casa tua e ti trovi con il tuo famoso uomo nel letto e sei pronto per l'impiccagione.

 

Questa affermazione peraltro mi conferma nel giudizio morale che avevo formulato su di te: a te non importa niente

che altri siano ammazzati o perseguitati o anche solo discriminati o infine semplicemente limitati nei loro diritti.

Tu di fronte a questo spettacolo di sofferenza nel mondo, e ingiustizia, dormi sonni tranquilli.

Beh, hai detto tutto.  

 

Quanto allo sbandierare, non credo che tu sia neppure in questo offensivo, ma solo patetico: tu,

come ti ha dimostrato Loup-garou, cerchi di mimetizzarti con gli etero e solo per questo interpreti come

uno «sbandierare» (in cui non ci sarebbe nulla di male, peraltro)

ogni affermazione della propria identità e della storia che c'è dietro a ogni identità.

 

Credi poi che gli omosessuali non vivano nel mondo e non si mescolino col mondo in ogni istante della

propria vita?  Scusa ma segui una logica quando parli o usi parole in libertà? Ti invito a riflettere, viceversa,

sul fatto che un omosessuale con un minimo di apertura non dirò militante ma partecipante è assai

più mescolato, embricato, unito allo società, di quanto lo sia tu che ti nascondi, e che quindi rinunci a

mille forme di partecipazione e di confronto con la società e con i tuoi simili (compresi i tuoi simili gay).

 

 

 

 

 

 

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State buonini, dai!

 

Napulitan usa internet, quindi i locali gay per lui non sono una necessità.

Se per lui non sono una necessità, pensa di poterli giudicarei male.

Non è l'unico internettiano a fare questo ragionamento.

 

Sono certo che i suoi amici etero non andrebbero mai in un locale

in cui non ci fossero donne o fosse pericoloso/strano provarci con loro.

Allo stesso modo fanno gli omosessuali: evitano i locali in cui non ci sono gay

o in cui fosse pericoloso o strano provarci con un ragazzo che ti piace.

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ma poi non è nemmeno vero che gli omosessuali vanno solo nei locali gay, per qualcuno è vero, ma per la maggior parte decisamente no.

io mi chiederei da dove nasce quest'idea della ghettizzazione

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Ultima cosa,se un giorno mi trovassi nei paesi da te citati,dove magari c'è la pena di morte per gli omosessuali,io dormirei sonni tranquilli,perchè non ho certo bisogno di andarmene in giro a sbandierare la mia bisessualità.

Volevo replicare ancora, ma dopo aver letto questa frase mi sembra inutile tentare di ragionare con te.

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No Isher,non ci siamo. Non hai capito il senso del mio messaggio...che gli omosessuali sono persone normali te lo sto dicendo io a te da parecchio,e proprio perchè sono persone normali,non vedo perchè crearsi dei luoghi di ritrovo solo per loro. Non è forse questo un volersi isolare da soli,voler per forza appartenere ad una determinata condizione? Invece di creare locali gay,discoteche gay,circoli gay...si mischiassero insieme agli etero e a tutti gli altri neii locali pubblici,nelle discoteche "normali". La discriminazione nasce semmai proprio nel momento in cui qualcuno decide di aprire un "bar gay" o una "discoteca gay" o in questo caso "dei campi gay".

Si,io chiuderei tutti i locali,le discoteche,i circoli,le saune e via di seguito gay. Ma non per i motivi che stai pensando tu,

ma proprio per far si che non ci siano "luoghi di ritrovo gay" e spronare tutto il popolo lgbt a "mescolarsi" con il resto del mondo,senza cosi isolarsi da soli.

Allora, poniamo che a me piacciano le moto.

Siccome mi piacciono le moto, io vado ai motoraduni, per conoscere altre persone come me e parlare delle cose che piacciono a me, anche perchè non a tutti piacciono le moto quindi lì almeno sono sicuro di poter parlare in tranquillità di moto senza annoiare nessuno. Non ci vedrei nulla di anormale, a fare così.

Il discorso è simile. A me piacciono gli uomini, vado in un locale gay e sono sicuro che se ci provo con un ragazzo non vengo massacrato di botte oppure posso parlare di cose per cui, se parlassi con una persona "normale", potrei ricevere occhiate strane.

Il discorso secondo me è lo stesso.

 

Allora, in entrambi i casi io guarderei con un po' di sospetto uno che avesse solo quell'hobby nella vita (es, andare ai motoraduni, o ai locali gay, e non avere NESSUN altro tipo di interesse), ma se così non fosse che male ci sarebbe?

Nel caso specifico, esistono (almeno li ho visti in qualche film comico americano) delle persone che, per scelta, frequentano SOLO locali gay, feste gay, scuole gay, qualsiasi cosa di gay possa esistere. Ecco, quelle persone le troverei molto inquietanti, essere gay è una parte della nostra identità ma non può certo essere tutto.

Ma se così non fosse, e io trovassi una persona che ha anche altri interessi ma ogni tanto va a una festa gay, non ci trovo assolutamente nulla di male.

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Isher, posso fare un breve OT?

Un mio amico iraniano troverebbe il discorso sui "sonni tranquilli" leggermente irritante:

anche da etero "non si dorme bene" in Iran, se i gay subiscono retate in casa...

La tutela dei nostri diritti non è patrimonio della sola nostra comunità.

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Il fatto che Napulitan faccia dei discorsi sbagliati condivisi da molti, non li

rende meno sbagliati, li rende solo oggettivamente più dannosi. E' proprio

perchè la questione non è personale che vale la pena di discuterne e la

questione in discussione è se la socialità gay possa non ridursi al minimo

necessario ( necessità=rimorchio e fidanzamento )

 

Prescindiamo da Napulitan, ma non dalle posizioni che ha avuto il merito

di dire e che molti pensano o dicono a pezzi e bocconi.

 

La tutela dei nostri diritti non sarà patrimonio della sola nostra comunità,

ma se non iniziamo noi e per farlo ci deve essere una ragione specifica da

ravvisare a partire dalla propria situazione di omosessuali, difficilmente lo faranno

altri. Il punto quindi è il livello di autocensura preventiva degli omosessuali italiani

perchè se la socialità si riduce a quelle due sole cosine, che da noi al contrario che

in Iran non costano alcun rischio e quindi sono gratuite, passi avanti difficilmente ne

faremo.

 

Sotto questo profilo l'esempio di Isher  funziona, perchè comportandosi Napulitan e i

tanti che ragionano come lui di fatto come "un Iraniano in Italia"  possono essere messi

in discussione in due modi:

 

O gli dici che il loro modo di praticare l'omosessualità è da paese arretrato, o cerchi

di fargli capire che nei paesi arretrati quel che da noi è la via facile può diventare pericoloso

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Allora, poniamo che a me piacciano le moto.

Siccome mi piacciono le moto, io vado ai motoraduni, per conoscere altre persone come me e parlare delle cose che piacciono a me, anche perchè non a tutti piacciono le moto quindi lì almeno sono sicuro di poter parlare in tranquillità di moto senza annoiare nessuno. Non ci vedrei nulla di anormale, a fare così.

Il discorso è simile. A me piacciono gli uomini, vado in un locale gay e sono sicuro che se ci provo con un ragazzo non vengo massacrato di botte oppure posso parlare di cose per cui, se parlassi con una persona "normale", potrei ricevere occhiate strane.

Il discorso secondo me è lo stesso.

 

 

 

Esempio perfetto ed ineccepibile.

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Napulitan, tu non hai offeso la mia sensibilità, semmai offendi la logica.

 

Un solo esempio. Tu dormiresti sonni tranquilli in Iran? Perché non vai a sbandierare la tua omosessualità in giro?

Possibile che tu sia così ingenuo? Non c'è bisogno che tu sbandieri niente, basta che la polizia faccia irruzione

in casa tua e ti trovi con il tuo famoso uomo nel letto e sei pronto per l'impiccagione.

 

 

Esatto...basterebbe una semplice sofiata da parte di un ex

 

Questa affermazione peraltro mi conferma nel giudizio morale che avevo formulato su di te: a te non importa niente

che altri siano ammazzati o perseguitati o anche solo discriminati o infine semplicemente limitati nei loro diritti.

Tu di fronte a questo spettacolo di sofferenza nel mondo, e ingiustizia, dormi sonni tranquilli.

Beh, hai detto tutto.  

 

Chiamasi menefreghismo.

La persona si qualifica da sola, facendo certi discorsi.

 

 

Quanto allo sbandierare, non credo che tu sia neppure in questo offensivo, ma solo patetico: tu,

come ti ha dimostrato Loup-garou, cerchi di mimetizzarti con gli etero e solo per questo interpreti come

uno «sbandierare» (in cui non ci sarebbe nulla di male, peraltro)

ogni affermazione della propria identità e della storia che c'è dietro a ogni identità.  

 

Questo chiamasi essere repressi.

 

 

Credi poi che gli omosessuali non vivano nel mondo e non si mescolino col mondo in ogni istante della

propria vita?  Scusa ma segui una logica quando parli o usi parole in libertà? Ti invito a riflettere, viceversa,

sul fatto che un omosessuale con un minimo di apertura non dirò militante ma partecipante è assai

più mescolato, embricato, unito allo società, di quanto lo sia tu che ti nascondi, e che quindi rinunci a

mille forme di partecipazione e di confronto con la società e con i tuoi simili (compresi i tuoi simili gay).

 

 

Quoto, e faccio notare che non esiste praticamente nessun gay che non partecipi alla "vita etero" di tutti i giorni.

 

Comunque ragazzi, certi discorsi mi sanno tanto di trollata (e mi auguro che sia così, altrimenti sarebbero di una superficilità e di un menefreghismo vergognoso), se ci mettiamo che provengono da un utente iscritto "ieri" e con 20 messaggi all'attivo... fate 2+2  :salut:

 

 

 

 

 

 

 

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Non è che Mattia89 o JackSkellington o White non abbiano in fondo detto

cose simili...le hanno dette solo in modo meno provocatorio e a volte le

provocazioni servono per chiarire il punto effettivo del discorso, che altrimenti

può rimanere inespresso :salut:

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Ecco, perfetto.

Allora prescindiamo da Napulitan

che - anche volendo - non potrebbe rispondere

al fuoco incrociato che tutti metteremmo in campo.

Analizziamo il fenomeno ed escogitiamo una strategia,

per me è inutile affannarsi sul caso personale.

 

Detto brutalmente: è un discorso talmente vecchio

che non credo che Napulitan stesso possa aggiungere molto.

 

C'è la questione dell'Esibizionismo:

La (omo)sessualità è una questione privata

Se ne parla - nel caso - solo con chi divide i nostri stessi gusti.

 

E c'è la questione della Ghettizzazione:

I Gay sbagliano a incontrarsi in luoghi dedicati;

dovrebbero vivere la loro omosessualità in mezzo agli etero

 

Mi sbaglio? Ho sintetizzato abbastanza bene?

 

A questo punto tutti dovremmo vederci un bel paradosso, no?

Perché se rimorchio in un locale etero, sono esibizionista

E se rimorchio in un locale gay, mi sono ghettizzato.

 

Io credo che solo grazie a Internet il paradosso sembri invisibile.

Se rimorchio sulla chat "BisexAllupati" posso sentirmi meno ghettizzato,

rispetto ad andare a prendere un caffè al bar "Rainbow".

Per quanto sia ovvio che un annuncio in Internet,

abbia lo stesso valore di un numero di telefono nel cesso in stazione...

 

Ciò non toglie che il paradosso esista, Hinzelmann :salut:

Dico solo che è diffuso e invisibile.

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Ho scritto che non sarei andato oltre,ma visto che mi si accusa di essere menefreghista,represso,un troll allora continuiamo pure con una polemica inutile e sterile quale questa è.

Innanzitutto pregherei di non scendere in giudizi tanto brutti,visto che non ci conosciamo affatto.

Non mi reputo menefreghista,Isher cerca di comprendere,che io,al contrario di molti gay,NON SENTO il bisogno di dimostrare nulla della mia sessualità,proprio per il semplice fatto,che TRA ME E UN ETEROSESSUALE non c'è nessuna differenza,sono un ragazzo 28enne come tanti,con i miei pregi e i miei difetti. C'è la piccola questione del sesso. Ma cosa cambia? L'essere bsx mi rende diverso da un eterosessuale,al punto da dovermi dichiarare pubblicamente,frequentare locali gay,iscrivermi a circoli gay e partecipare a manifestazioni pro gay? Io non lo penso proprio. Sto benissimo cosi,ho una vita tranquilla e serena,come qualcuno ha scritto,sbagliando,non reprimo niente di me,ma vivo liberamente senza nessun condizionamento. Perdonate la franchezza,ma io credo che,non tutti,ma moltissimi gay in realtà facciano troppo vittimismo. E le risposte di alcuni qui me lo confermano. Ripeto: un ragazzo gay,è un ragazzo normale? E allora non c'è niente da dimostrare e da sbandierare. Un ragazzo gay è uguale ad un ragazzo etero? (perchè,con chi la sera si va a letto,questo non è affar di nessuno) e allora frequentasse gli stessi luoghi degli etero. Ma visto che ormai abbiamo discoteche gay,circoli gay,saune gay,bar gay e chi piu ne ha piu ne metta,chi ha il coraggio di dire che questo non è un crearsi un mondo a parte,un estraniarsi dal resto della società? Suvvia ragazzi,un pò di obbiettività.

 

 

Aggiungo infine,che anche se sono iscritto qui da pochi giorni,questo non significa che io non possa intervenire ed esprimere le mie opinioni personali. Se purtroppo queste sono contrarie alle vostre,mi dispiace ma non ci posso fare nulla. Se poi non lo accettate,allora mi sa che è il caso di farsi un pò un esame di coscienza...e di non chiedere sempre e solo agli altri certe aperture mentali.

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Perdonami, ma a 28 anni non cominci a vedere tuoi coetanei etero sposarsi, convivere, forse persino avere figli?

Tu non solo non potresti fare queste cose legalmente con un uomo, ma se anche potessi, secondo il tuo ragionamento, non lo faresti. Perchè avere una relazione importante con una persona significa condividire aspetti della propria vita con quella persona che riguardano altre persone, quindi dovresti dichiararti.

Dal tuo discorso, appare che tu abbia un rapporto con la tua bisessualità esclusivamente sessuale, che tu non consideri proprio altre componenti oltre a quella privatissima: non va oltre al tuo letto.

Mi dispiace, ma io questa la chiamo repressione della componente emotiva e sentimentale del rapporto omosessuale. Dimmi tu come può essere interpretata diversamente.

 

 

In Topic: Aprezzo moltissimo quest'iniziativa, soprattutto per quanto riguarda i figli di coppie LGBT.

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Napulitan, perché non provi a rispondere almeno a qualcuna delle domande che ti sono state fatte?

 

- Perché ti sei iscritto a questo forum gay così ghettizzante?

- Che differenza c'è tra una comunità gay e una comunità dedicata a qualsiasi altra cosa, come un hobby?

- Che differenza c'è tra una comunità gay (formata da tanti gay) e una coppia gay (formata da 2 gay)? Perché l'una è ghettizzante e l'altra no?

- Perché, se ti senti normale, nascondi il fatto di essere gay? Perché non c'è bisogno di "sbandierarlo", se ti comportassi come gli etero sarebbe inevitabile che parlando di te stesso prima o poi l'argomento salti fuori.

- Come si risolve il paradosso di Almadel? Se mostrare che si è gay lo condanni e frequentare locali gay pure, come si fa a non rimanere vergine tutta la vita?

- Perché trovarti con un gruppo di tuoi simili via Internet non ti ghettizza, mentre incontrarli in carne ed ossa sì?

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Perdonami, ma a 28 anni non cominci a vedere tuoi coetanei etero sposarsi, convivere, forse persino avere figli?

 

beh immagino che probabilmente si troverà un ragazza ed avrà un vita "da etero"

 

comunque, l'errore di fondo è semplice: se un gay o bisex vivesse esattamente come un etero (perchè tanto siamo come tutti gli altri, no?) allora farebbe le stesse che fa un etero, compreso il non nascondersi nel dimostrare il suo affetto nei confronti del compagno (perchè una cosa non è "normale" se la fanno gli etero e uno sbandieramento se la fanno i gay) ma di fatto in questo modo si dichiara agli altri.

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Napulitan, perché non provi a rispondere almeno a qualcuna delle domande che ti sono state fatte?

 

- Perché ti sei iscritto a questo forum gay così ghettizzante?

- Che differenza c'è tra una comunità gay e una comunità dedicata a qualsiasi altra cosa, come un hobby?

- Che differenza c'è tra una comunità gay (formata da tanti gay) e una coppia gay (formata da 2 gay)? Perché l'una è ghettizzante e l'altra no?

- Perché, se ti senti normale, nascondi il fatto di essere gay? Perché non c'è bisogno di "sbandierarlo", se ti comportassi come gli etero sarebbe inevitabile che parlando di te stesso prima o poi l'argomento salti fuori.

- Come si risolve il paradosso di Almadel? Se mostrare che si è gay lo condanni e frequentare locali gay pure, come si fa a non rimanere vergine tutta la vita?

- Perché trovarti con un gruppo di tuoi simili via Internet non ti ghettizza, mentre incontrarli in carne ed ossa sì?

Certo che ti rispondo,in ordine:

 

Mi sono iscritto qui proprio per confrontare le mie opinioni con quelle vostre,sebbene io sia consapevole che sono in pochi a pensarla come me.

 

La differenza tra una comunità gay e quella di qualsiasi altro genere sta nel fatto che il gay vuole "dimostrare",essere accettato a tutti i costi,richiedendo gli stessi diritti degli etero. Non mi risulta invece,ad esempio,che un amante della musica rock protesti e sbandieri la proria passione per un determinato genere musicale.

 

La differenza tra una comunità gay e una coppia gay di fatto,sta che nella prima questa si costituisce per un qualche cosa,per protestare,per dare modo ai suoi membri di stare insieme a chi vive la stessa situazione. Mentre una coppia gay,come lo sono stato anche io,può vivere la propria vita in modo del tutto anonimo,come ho fatto io,senza doverlo per forza far sapere a tutto il mondo. Che bisogno c'è?

 

Io non nascondo la mia bisessualità,e anzi la vivo apertamente. Non ho interesse ne bisogno di gridarlo ai quattro venti. Quando trovo un ragazzo e comincio una relazione,non mi interessa il parere di nessuno. Se capita di parlarne lo confesso,sennò amen. Nè mi nascondo,nè metto in piazza un qualcosa che riguarda solo ed esclusivamente me e il mio privato.

 

Non sono iscritto su nessun sito particolare che tratti di tematiche lgbt,mi sono iscritto su questo forum solo per fare 4 chiacchiere,per capire come altri vivono la propria sessualità,e lasciamelo dire,da quello che leggo,sono in molti qui ad essere frustrati e repressi sessualmente.

 

Spero di averti accontentato.

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Perchè l'unico modo che i gay hanno per divertirsi e fare

esperienze tra di loro implica il sesso?

 

Ma quindi presupponiamo che i gay siano diversi dagli altri? Che esperienze può fare un ragazzino omosessuale con i gay che non può fare anche con gli etero? La risposta è il sesso direi  :salut:

Non possono neppure confrontarsi, come può un ragazzino di quell'età metabolizzare l'omosessualità e riconoscerla come definitiva, come parte di se stesso?

 

Bah, la vedo come una cosa assolutamente ridicola, badate bene, non sbagliata, ma ridicola.

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Un ragazzo gay è uguale ad un ragazzo etero? (perchè,con chi la sera si va a letto,questo non è affar di nessuno) e allora frequentasse gli stessi luoghi degli etero.

Ti dimentichi una cosa fondamentale, hai pensato mica che gli etero, e specialmente gli etero in un paese come l'Italia, i gay in quei locali non ce li vogliono??

Il gay può frequentare quello che vuole. Ma non è benvenuto dappertutto.

 

Per il resto le cose che dici sono totalmente contraddittorie, e te l'hanno già fatto notare in tanti.

"Io vivo la mia bisessualità apertamente" e poi dire che non la sbandieri e se necessario LO CONFESSI (il verbo scelto indica senso di colpa, si confessa una cosa sbagliata non una cosa che si vive apertamente...) è una contraddizione palese a tutti... stai chiedendo che la gente accetti come pensi e rispetti il tuo pensiero, sarebbe forse più facile se il tuo pensiero fosse univoco ma di fatto a ogni nuovo post stai dicendo tutto e il contrario di tutto.

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L'essere bsx mi rende diverso da un eterosessuale, al punto da dovermi dichiarare pubblicamente

 

Tu sei bisex e il discorso che sto per fare potrebbe non essere troppo importante per te, per i gay lo è di più.

Il problema è che la nostra società (e credo la società occidentale in generale) per progredita che sia rimane terribilmente eterocentrica... al punto che l'eterosessualità viene data quasi per scontata. E ciò è estremamente sminuente ed irritante! Non si tratta di voler sbandierare ai quattro venti il proprio orientamento sessuale solo per il gusto di farlo... ma semplicemente perchè se non lo fai ti trattano da etero (obv se non si vede troppo che sei gay ^^'). Ed essere trattato come qualcosa che non sei, non so a te, ma a me avvilisce parecchio.

 

Mi viene in mente un episodio che mi è capitato l'anno scorso, ero a Tolosa e stavo facendo lo stage di laurea. C'era un tizio che lavorava nel mio stesso laboratorio che aveva la lingua dannatamente lunga e un'innata attitudine verso le pagliacciate. Un giorno a mensa non mi ricordo come mai ma è andato a finire che mi ha chiesto se preferivo le fancesi o le italiane, così, davanti a tutti. Ecco, tu cos'avresti fatto al mio posto? Avresti trovato fuori luogo ed esibizionistico puntualizzare alla tavolata che le donne non ti interessano? Io non ho avuto le palle di farlo... ho ribattuto una cazzata e dentro di me ci son rimasto male una volta volta di più.

 

Ed è questa la quotidianità in cui ci si trova dentro: sarebbe ben facile se tutti ti chiedessero se sei gay o no... ma nessuno lo fa, e quasi tutti danno invece per scontato che sei etero. E lo rivelano nei modi più sottili e a tratti insistenti e non c'è quasi mai un momento in cui il discorso venga preso di punta e tu ti senta "obbligato" a dirlo. Senza contare i tratti più volgari e offensivi della cosa ovvero tutte le volte in cui si adottano atteggiamenti più o meno apertamente irrisori o, appunto, offensivi nei confronti dei gay (uso della parola "gay" o "frocio" come insulto o presa in giro ecc ecc).  Nel momento in cui queste brutte abitudini saranno estinte (brutte abitudini che poi non sono altro che omofobia più o meno interiorizzata) allora sì che si potrà applicare il discorso "etero e gay tutti ugualmente riservati". Se mi sai proporre un metodo per "correggere" la nostra società da questi comportamenti che non sia il mettersi in campo in prima persona e costringere la gente a riflettere un po' di più su quello che esce dalla loro bocca e sul loro modo di porsi negli altrui confronti beh... sono tutt'orecchi.

 

Riguardo ai campi estivi per ragazzi gay... beh... se dei genitori sono talmente avanti da non aver nessun problema con l'orientamento sessuale dei figli e addirittura da mandarli in colonie estive di questo tipo... mi sa che il ragazzino o la ragazzina in questione potrebbe a momenti non averne neppure bisogno XD. Al contrario ne avrebbero strabisogno i giovani che vivono in contesti famigliari o sociali ostili... ma questi non avranno nessuna opportunità di parteciparvi no? Insomma, li reputo una iniziativa interessante e formativa ma non credo serva per tirar fuori dalla merda gli adolescenti che nella merda sono.

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Non mi reputo menefreghista,Isher cerca di comprendere,che io,al contrario di molti gay,NON SENTO il bisogno di dimostrare nulla

 

Lo capisco, Napulitan, e penso che tu sei libero di vivere come vuoi. Io mi sono fatto espressione di un altro punto di vista,

e ho cercato di spiegarti qual è. Il problema è che tu vai molto oltre il dire « io vivo così, pensando a me,

nascondendo la mia identità sessuale, perché così mi va di fare ». Tu fin dall'inizio dici cose molto gravi,

che sono espressione di un totalitarismo di cui io ti accuso: vuoi chiudere i locali gay, vuoi chiudere i campeggi gay

(ti ho ricordato che nel 1979 è stato fatto in Italia il primo campeggio gay, che quasi segna la nascita del secondo momento

del movimento omosessuale italiano, e non è una cosa da poco), le Associazioni gay, i luoghi di incontro che sono espressione della cultura e dei modi di vita gay e lesbici. E queste enormità tu le dici dando l'impressione di non renderti conto che sono enormità e - non ti offendere: perché uno ha pure il diritto di dire con franchezza ciò che pensa - di avere una enorme ignoranza circa le forme d'espressione dell'omosessualità contemporanea, della letteratura e della cultura che ci sono dietro: in breve, di un mondo di cose.

 

Ma allora tu dovresti fare un discorso molto più umile, molto più circoscritto e accorto, e limitarti a dire: io non mi interesso

di lotte politiche e rivendicazioni identitarie, non mi interessa di come vivono gli altri omosessuali nel mondo, non pongo in rapporto me stesso con queste situazioni, ma lascio a voi, naturalmente, tutto lo spazio e il diritto di agire e costruire a vostra identità

diversamente. Renditi conto almeno di questo, Napulitan.

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Un ragazzo gay è uguale ad un ragazzo etero? (perchè,con chi la sera si va a letto,questo non è affar di nessuno) e allora frequentasse gli stessi luoghi degli etero.

 

 

 

Ragionamento semplicistico, riduci il tutto ad un mero discorso sessuale...per te sarà così, se cerchi solo quello non discuto i tuoi gusti, ma per tantissimi altri l'essere omosessuali non è solo sesso, il loro orientamento non è solo sinonimo di scopare con altri uomini come lo è per te, ma è anche confrontarsi e condividere una cultura, esigenze, ed interessi in comune, esattamente come lo è per appassionati che so, di musica metal o per qualunque altro gruppo di persone con interessi condivisi.

Ora, rifatto notare ciò per l'ennesima volta, non vedo perchè nessuno lamenti ghettizzazioni quando si parla ad esempio di locali per pariolini e locali per alternativi (perchè il discorso che fai tu, ovvero andiamo tutti nello stesso locale anche se abbiamo interessi ed esigenze diverse, è pura utopia e lo sai anche se fai lo gnorri), mentre se si parla di attività e ritrovi per persone che condividono un aspetto importantissimo della loro personalità, quale è l'orientamento sessuale, esce sempre il represso di turno che schifa certi posti cianciando di presunte ghettizzazioni, salvo però quando gli fa comodo ricorrere a punti di incontro virtuali per gay al solo scopo di portarsi qualcuno a letto...se realmente aborri il "mondo gay" renditi conto che ti stai contraddicendo, visto che ammetti di usufruire di servizi, seppur virtuali, dedicati però solo a maschi che cercano altri maschi.

 

 

Un ragazzo gay è uguale ad un ragazzo etero? (perchè,con chi la sera si va a letto,questo non è affar di nessuno) e allora frequentasse gli stessi luoghi degli etero. Ma visto che ormai abbiamo discoteche gay,circoli gay,saune gay,bar gay e chi piu ne ha piu ne metta,chi ha il coraggio di dire che questo non è un crearsi un mondo a parte,un estraniarsi dal resto della società? Suvvia ragazzi,un pò di obbiettività.

 

 

Ripetiamo (sembra di essere in loop): a parte che non ho mai visto nessuno frequentare solo posti gay,  qualunque gay nella sua vita frequenta e ha frequentato strutture e locali etero.

Detto questo, come ti è stato fatto notare anche da Sweet, forse nel tuo Mondo fatato un gay può andare in un locale etero e tenersi per mano col proprio ragazzo, oppure sorridere ad un tizio che gli piace.

Non so dove tu viva: nel nostro Mondo reale, ovvero nella nostra repubblica delle banane, attuare anche solo comportamenti tranquilli e naturali, come quelli sopra descritti, in un locale etero, significherebbero, se andasse bene, subire sfottò o, se andasse male, essere cacciati e/o aggrediti.

Da qui l'esigenza di frequentare anche locali gay o almeno gay friendly.

 

p.s.

 

ghettizzare significa essere discriminati ed esclusi dagli altri

se gli omosessuali decidono di crearsi un ambiente dove vivere serenamente e pacificamente non stanno subendo una discriminazione, anzi, fanno qualcosa di positivo per vivere meglio.

 

 

L'importante differenza tra "ghetto" e "giudecca", spiegata da ben due utenti, ma non recepita/ignorata dall'utente nuovo arrivato...

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