Jump to content

E se per i gay fosse meglio Berlusconi?


calvin

Recommended Posts

E' una provocazione ovviamente, ma non tanto lontana dalla realtà.

Siamo sicuri che per i gay la cultura della sinistra italiana sia meglio del berlusconismo? Siamo sicuri che programmi che rappresentano il puro berlusconismo come "Pomeriggio Cinque" di Canale 5 non siano meglio di programmi come "L'Infedele" di Gad Lerner, programma simbolo dell sinistra italiana e che detiene il record di aver mandato in onda il dibattito televisivo più omofobo di tutti i tempi (nel 2006 con Buttiglione e Siti)? Siamo sicuri che non sia meglio "Striscia la notizia" rispetto alla Dandini (altra icona della sinistra) con in studio Elio e le Storie Tese che cantano ritornelli transfobici fra le risate del pubblico? Non era forse la base della sinistra a lamentarsi del fatto che il governo Prodi si occupava solo di <<froci e zingari>>? Ed in fine non è forse vero che l'unico provvedimento a favore dei gay (il peraltro pessimo spot contro l'omofobia) è stato realizzato da una berlusconista DOC, mentre tutte le ministre di sinistra non hanno mai fatto NULLA?

Link to comment
Share on other sites

Di certo Berlusconi non darà mai nessun diritto agli omosessuali

 

Poi io personalmente da liberale e liberista, sono più che convinto che non sia necessario essere di Sinistra per un gay, anzi, riteno che la sinistra italiana sia del tutto disinteressata a noi omosessuali come persone e trovo rivoltante che il tema dei nostri diritti vengano spesso mischiata a slogan terzomondisti

 

Certo che se uno è gay è comunista, ovvio che si troverà meglio in mezzo alla sinistra, ma penso si illuda se spera ti contribuire al bene della comunità LGBT

Link to comment
Share on other sites

Ma di che parlate?

 

Il PD si autodefinisce partito riformista, si colloca fra il Partito Popolare ed il Partito Socialista

Europeo e può convenzionalmente definirsi "Sinistra" come l'Italia dei Valori, solo perchè

esiste in Italia una Destra e quindi Sinistra è ciò che sta dall'altra parte dell'emiciclo del

Parlamento.

 

L'altra sinistra è extraparlamentare

 

Gad Lerner è noto come Prodiano di Ferro, appoggiò la Bindi contro Veltroni

e ora Franceschini contro Bersani, è stato di sinistra ma ha cessato di esserlo

ormai quantomeno dal 1996

Link to comment
Share on other sites

Temo che questa domanda sia "antica".

 

Intendo dire che, allo stato, non è possibile pensare che diritti glbt di un minimo spessore

vengano da nessuna delle due parti. Bersani ha dichiarato da circa una settimana che sulle

«questioni etiche di frontiera» (cazzo!) il Pd non richiede alcuna unità interna ai suoi

parlamentari, ognuno è libero di pensarla come vuole: e la Binetti si è detta soddisfatta.

Ciò significa che anche una minima proposta straccio sulle unioni civili avanzata da un

parlamentare Pd non sarebbe impegnativa per il Pd stesso.

D'altra parte Vendola rientra nel Pd e si candida con esso alle prossime regionali. Le

future alleanze del Pd coinvolgeranno UdC, che è un partito che esiste per l'unico scopo di

avversare le unioni omosessuali, e questa alleanza sarà fatta sulla pelle dei diritti civili

e dei diritti glbt in particolare. Anche se si recupererà un partitino di sinistra al traino di

questa alleanza esso starà lì in condizioni di inferiorità assolute.

 

D'altra parte quei pochi gatti che nel cdx potrebbero far sperare qualcosa di più, sono

troppo pochi, e il sistema elettorale attuale non potrebbe essere più disastroso per noi:

perché ormai sei alla mercè dei grandi partiti, per poter essere eletto.

 

Sinceramente a parte le direttive europee, che sono sempre più a rischio, non vedo niente

che possa far mutare la mia sensazione che non è possibile aspettarsi niente, in assoluto,

soprattutto con questo sistema elettorale.

Link to comment
Share on other sites

A quel che so io i Socialisti in Toscana, in cambio di un assessorato

e di una quota di consiglieri in lista PD han deciso di appoggiare uno

sbarramento alle regionali al 4%

 

Col chè ovviamente Radicali e ciò che rimane di Sinistra e Libertà son

già fregati. Forse ce la può fare, ma giusto in Toscana il PRC di Ferrero

 

Non mi meraviglia quindi che Vendola cerchi di salvarsi...per conto suo.

 

La Sinistra, con tutti i suoi limiti, che abbiamo conosciuto dal 1994 ad oggi

probabilmente non esisterà più

Link to comment
Share on other sites

Una provocazione che nasconde un fondo di verità: il centro-sinistra al governo tra il '96 e il 2001 non ha fatto molto di più per la comunità LGBT di quanto abbia fatto Berlusconi tra il 2001 e il 2006, o di quanto stia facendo oggi. Qualcosa di più il 'povero' Prodi forse aveva anche tentato di farla durante la sua ultima presidenza, ma con Mastella e le varie Binetti nella coalizione era impresa piuttosto ardua...

 

Il punto mi sembra quindi il seguente: Berlusconi non è 'meglio per i gay' (come da oggetto del topic) del centro-sinistra, ma piuttosto 'non è poi tanto peggio'.

 

Ma perchè l'Italia è l'unico fra i grandi paesi europei a non aver adottato nessuna legge a tutela delle coppie gay (come mostra la tua mappa, Calvin)? La risposta non può che essere: perche il Vaticano ha un'influenza fortissima sulla politica italiana. Senza il suo appoggio (o almeno senza la sua 'neutralità') appare difficile ipotizzare che un partito o una coalizione possa vincere le elezioni (vi risulta che dalla nascita della Repubblica sia mai andata al governo una coalizione apertamente osteggiata dal Vaticano, come accaduto invece in altri paesi europei, a partire dalla Spagna? A me no). Ergo: è improbabile che si formi un governo disposto a inimicarsi il Vaticano approvando una legge che riconosce diritti a coppie dello stesso sesso. E quindi la situazione può migliorare ben poco, dal punto di vista legislativo (le leggi si fanno con le maggioranze parlamentari, non con le minoranze d'opposizione).

 

Che fare allora? Credo che la prima cosa sia cercare di ridimensionare l'influenza del Vaticano sulla politica italiana. Come? Vedo due 'armi': la prima è quella economica (8xmille in primis, ma anche privilegi sull'ici, bollette non pagate al comune di Roma e chi più ne ha, più ne metta); la seconda è più strettamente 'culturale', e consiste nello spingere i credenti a ragionare con la propria testa, piuttosto che 'obbedire' al Vaticano a prescindere dal contenuto delle 'omelie' (non so quanto questo sia possibile, in realtà, dato che la religione è come l'ideologia, si accetta per quello che è, non si può, per definizione, criticare o mettere in discussione, pena la sua fine).

 

Mi pongo un'altra domanda (prometto che è l'ultima): quale partito politico appoggiare, allora? Personalmente opto per i Radicali. E allo stesso tempo per una 'radicalizzazione' (passatemi il termine) del PD, unica via per poter aspirare concretamente al governo del paese. E quindi a leggi che tutelino anche i cittadini LGBT (riconoscimento delle coppie, lotta all'omofobia, etc.)

Link to comment
Share on other sites

Qui a Padova e credo anche in Toscana,

ovunque i poteri locali siano alla Sinistra

è stato fatto praticamente tutto

quanto era in potere all'amministrazione.

 

Registri delle unioni civili,

sponsorizzazione di eventi culturali,

leggi anti-discriminazioni...

Per quel che valgono, per quanto si potesse,

ovviamente

 

Per un omosessuale tra vivere a Padova o a Treviso,

tra vivere in Emilia o in Lombardia;

la differenza tra Sinistra e Destra

è assolutamente evidente.

 

L'argomento PD-UDC è un argomento circolare:

noi non votiamo il PD perché non è abbastanza laico

e il PD deve allearci con l'UDC per governare...

In ogni caso i numeri sono numeri.

Partiti dichiaratamente a nostro favore ce ne sono stati,

ma nessuno di questi ha superato il quattro per cento.

Link to comment
Share on other sites

Mah.

 

Se il paragone tra sinistra europea e sinistra italiana é alquanto deludente, non  é da meno quello tra destra europea e destra berlusconiana.

 

Tanto piu che ormai il berlusconismo, nella sua fase calante e decadente, é sempre piu definito culturalmente e politicamente dalla lega e da un conservatorismo reazionario e becero.

 

La sinistra delude. Ma la destra esprime persone alla gentilini che parlano pubblicamente di pulizia etnica per i culattoni.

 

Non arriviamo a tagliarci il pisello solo per fare un dispetto alla moglie.

Link to comment
Share on other sites

Il problema Almadel è che quelle riforme locali sono state fatte

dalla sinistra che non c'è più e a macchia di leopardo, a seconda

dei contesti politici e dei rapporti di forza locali.

 

C'è Firenze e la Toscana e c'è la Roma di Veltroni...dove si boccia

l'istituzione di un registro sulle coppie di fatto.

 

E' chiaro comunque che la sinistra come area politica autonoma

rischia di cessare di esistere in modo abbastanza concreto.

 

Perse le politiche e annullato il relativo successo alle Europee dallo

sbarramento al 4%, alle prossime regionali c'è la possibilità di una

ulteriore certificazione di non esistenza politica in vita. Il PD certamente

farà di tutto perchè così avvenga.

 

D'altronde il pluralismo interno al PD è quello che le primarie hanno misurato.

 

Forse non ci resta che sperare che la scomparsa politica di Berlusconi possa

un giorno sparigliare le carte, dando luogo ad esiti meno ostili.

Link to comment
Share on other sites

Mi pongo un'altra domanda (prometto che è l'ultima): quale partito politico appoggiare, allora? Personalmente opto per i Radicali. E allo stesso tempo per una 'radicalizzazione' (passatemi il termine) del PD, unica via per poter aspirare concretamente al governo del paese. E quindi a leggi che tutelino anche i cittadini LGBT (riconoscimento delle coppie, lotta all'omofobia, etc.)

 

Bravo bravo, anche io per ora mi adeguo così :D

 

Nel PD c'è poco da radicalizzare, d'altronde hanno pur sempre una storia che affonda le sue radici nel comunismo, quindi spero piuttosto in un ascesa del partito radicale in autonomia

Link to comment
Share on other sites

Guardate che il problema delle radici comuniste della sinistra italiana rischia di essere

una rappresentazione molto parziale del problema, ma veramente molto parziale.

 

Significa ignorare che il Patto Gentiloni lo fece Giolitti, che Spadolini già nel 1968

scriveva della necessità di avvicinare le due sponde del Tevere, che Scalfari fu

l'uomo del dialogo con De Mita ed il più convinto sostenitore dell'intesa con la

sinistra democristiana...e poi con Martinazzoli e Segni, questo solo per citare alcune

eminenti personalità laiche italiane che comuniste non sono mai state.

 

Che la divisione laici-cattolici fosse superata dalla storia e che quindi le obiezioni

laiche fossero "laiciste" ovvero in senso spregiativo "ideologiche" e non politiche

io l'ho sentito dire da Fassino e Veltroni, ma l'ho pure sentito dire da Amato e letto

sul Corriere della Sera. Per non parlare di Berlusconi che in nome dell'anticomunismo

e certo con tutta l'approssimazione del personaggio si è detto erede di Sturzo e De

Gasperi ( che peraltro rappresenterebbero due visioni opposte del cattolicesimo politico )

e contemporaneamente del socialismo liberale etc. etc.

Link to comment
Share on other sites

In realtà la discussione è andata parecchio fuori tema rispetto a come la intendevo io. Non intendevo tanto fare un paragone fra centro-sinistra e centro-destra, ma esaminare la questione da un punto di vista culturale, soprattutto fuori dal parlamento. Soprattuto fare una riflessione sul mondo dell'informazione della sinistra: Ballarò, Repubblica, Lerner, Dandini ecc. D'altra parte in nessun paese al mondo la destra ha guidato il cambiamento sui diritti civili, è sempre stata la sinistra, e come ha detto eddie in Italia non è successo. Credo che il motivo, la "diversità italiana", non sia però da imputare all'avvento In italia di Berlusconi, ma alla stessa matrice culturale della sinistra.

Link to comment
Share on other sites

Non esiste un problema Destra-sinistra in Italia figuriamoci tra la popolazione omosessuale. Esiste un problema culturale su come l'italiano medio vive la vita pubblica del Paese e cioè nel disinteresse più totale: non si scandalizza più di niente e lascia fare alla politica qualsiasi cosa (basta citare come esempio la legge elettorale "porcata" che in qualsiasi altro paese avrebbe provocato rivolte popolari)

 

I Gay secondo me sono liberali e quindi appartengono tendenzialmente alla destra storica di Cavour che in Italia non riesce più ad esprimersi se non nella sinistra moderata.

 

Per esperienza personale posso dire che i Gay Berlusconiani sono piccoli imprenditori che votano Pdl per la vana (mai mantenuta e non mantenibile) promessa degli sgravi fiscali oppure ragazzetti senza cultura che votano Pdl perchè D&G votanto Pdl (anche se nessuno ha il buon gusto di ammetterlo)

Link to comment
Share on other sites

E' certo che la sinistra italiana non ha guidato il cambiamento sui diritti civili, né del resto lo ha mai fatto (il referendum sul divorzio, il primo, il Pci non lo voleva fare, furono i Radicali che raccolsero le firme, e le raccolsero, individuando nello strumento referendario il punto di volta per far cambiare il sistema, proprio perché dai partiti politici della sinistra non veniva nessuna richiesta legislativa del divorzio), perché la matrice culturale della sinistra è comunista, dal cui dna il valore dei diritti civili è del tutto assente. Scomparsi i socialisti, che fino alla segreteria De Martino erano un partito marxista, poi non lo sono più stati a partire da Craxi, i quali avrebbero potuto forse affiancarsi ai Radicali su questo tema, e comunque sarebbero stati spinti a ciò dai Socialisti europei, sono mancate proprio le condizioni di realtà basilari. Aggiungi che la sinistra è ormai inestricabilmente avvinta al Vaticano e al cattolicesimo, e paradossalmente, più viva nella forma cattocomunista che in quella comunista pura e semplice, la quale contemplava l'accordo con i democristiani ma non in forma assolutamente condivisa.

 

Hinzelmann, tu hai mai capito di che partito sia Scalfari? Fascista, votò Monarchia al referendum Monarchia/Repubblica. E fu fascista fino al 1945 (non fino al 1943, quando cadde il fascismo). Si avvicinò al Mondo per cui scrisse 2 articoli insignificanti, salvo poi scrivere un libro vanitoso (quando tutti i liberalsocialisti erano morti, o quasi) per costruirsi una vanitosa appartenenza al gruppo, che nessuno gli riconosceva, e che non aveva avuto. Infine, è noto a tutti che per entrare come giornalisti a Repubblica bisognava firmare una dichiarazione in cui ci si impegnava a trattare come partito di riferimento il PCI. Spadolini poi non c'entra molto: il suo era un dialogo da laico con la sponda del Vaticano meno retriva, e questo se permetti non ha niente a che vedere con il modo in cui i comunisti e i post-comunisti hanno inteso l'avvicinamento, fondandolo sulla distruzione della laicità. Infine è Togliatti, che, contro Nenni, ha messo nella Costituzione i Patti Lateranensi,  e addirittura sancito che le modifiche ai Patti Lateranensi non richiedono revisione costituzionale, ma basta siano concordate tra loro tra stato e chiesa.

Link to comment
Share on other sites

Il Referendum sul divorzio fu promosso da Gabrio Lombardi e dall'Azione Cattolica...importante fu il

pressing del PR e della Lega per il divorzio sul PCI e sui partiti laici incerti perchè si andasse allo scontro

referendario invece di cercare un compromesso parlamentare. Tuttavia i due referendum su divorzio

e aborto, ricordiamocelo, nascono da una iniziativa cattolica. Il fatto che poi i cattolici abbiano perso

non cancella storicamente il fatto che lo scontro fu cercato da loro.

 

A quel che so io Scalfari ha dichiarato di votare per lungo tempo PRI...

 

La tua lettura mi pare a dir poco ideologica: i laici sono buoni, quindi chi fa cose cattive non è laico

 

Spadolini ha dedicato larga parte della sua attività scientifica a saggi dedicati all'opposizione cattolica

al Risorgimento ha anche aderito alla RSI come Scalfari, ma questo mi pare un argomento specioso

entrambi mi paiono rappresentare la cultura politica laica italiana: quella reale, storica; non quella

desiderata o ideale

Link to comment
Share on other sites

E' certo che il referendum del 1974 fu promosso dai cattolici. Ma l'azione dei Radicali non si è certo limitata a quella, pur importantissima, di esercitare un pressing perché si andasse al referendum, contro il parere del PCI che voleva il solito compromesso con la DC, ma  è stata tutto un rincorrersi di iniziative durate almeno un decennio, con fondazioni di movimenti, manifestazioni, arresti, autodenunce, azioni di disobbedienza civile, raccolta di firme per referendum migliorativi, che hanno fatto dell'aborto, e del dramma dell'aborto clandestino, un grande tema nazionale e civile, forse il solo o uno dei pochi della nostra storia laica. Le iniziative radicali a favore della liberalizzazione dell'aborto cominciano nel 1970 e durano fino almeno al 1981, e sono come al solito volte  in duplice direzione: a coinvolgere la società civile con autodenunce in massa, e ad esercitare pressioni sul Parlamento perché si arrivasse alla formulazione di una proposta di legge sull'aborto che arrivò con la Loris Fortuna (radicale e socialista). Ed è a questa legge che si oppone Fanfani col referendum del 1974. Nel 1973 Adele Faccio costituisce il CISA (Centro informazione Sterilizzazione e Aborto) che si federa al Partito Radicale come precedentemente il FUORI si era federato al Partito Radicale, il quale aveva messo a disposizione dei gay organizzati le sue sedi in un periodo in cui essere "froci" in Italia era piuttosto difficile: appena 17 anni prima Pier Paolo Pasolini era stato radiato dal PCI perché omosessuale. Questi sono fatti e sono Storia, e, incidentalmente, mi fanno pensare che i Laici, almeno quelli degni di questo nome, cioè i Radicali, siano certamente migliori sia dei cattolici sia dei non-laici, cosa che tu trovi "ideologica". Di certo Gianfranco Spadaccia, Adele Faccio, Emma Bonino sono andati in prigione per azioni di disobbedienza civile legate alla richiesta della liberalizzazione dell'aborto.

 

Ma, benché la cosa non sia molto nota, è lo stesso strumento referendario, in sé, che in origine fu caldeggiato soprattutto da parte cattolica, la quale lo volle nella Costituzione perché pensava di riservarsi una sorta di appello al "Paese reale", che si supponeva essere, e in effetti 60 anni fa era, ben più vicino di oggi alla chiesa e al suo insegnamento ufficiale. Fu invece il Partito radicale che comprese che questo "Paese reale" era mutato, non era più lo stesso e gli si doveva dare fiducia, e che capì inoltre che il referendum abrogativo poteva essere utilizzato per porre un freno al dilagare pervasivo del potere dei partiti, per portare avanti battaglie di civiltà laiche e riformiste del tutto eluse dai partiti, e anche per bilanciare i limiti e i ritardi degli istituti della democrazia rappresentativa, con una forma di "democrazia diretta". Questa azione coraggiosa e lucida, poi, mentre l'istituto referendario, da quando è stato introdotto nella Costituzione, è stato oggetto di una serie di interpretazioni restrittive, in sede giuridica, volte a limitarne in ogni modo l'uso.  

 

Per il resto, non so per chi votasse Scalfari, lui è uno di quelli che a Roma si chiamano "sugheri", destinati a galleggiare sempre qual sia il vento che soffi. Certo la sua fisionomia politico-culturale non ha niente a che vedere con quella di un Repubblicano, questa è cosa evidente.

 

Spadolini avrà tutti i limiti che vuoi e che per primo io gli riconosco, ma merita una difesa rispetto a quello che mi sembra tu dica: egli non era un Veltroni, o un Rutelli, o altri esponenti di quell'accordo odioso con i cattolici che ha portato e continua a portare la laicità a zero in questo Paese.

Link to comment
Share on other sites

La vostra ignoranza televisiva vi ha mandato OT. :D

 

La domanda è sulla cultura nazional-popolare.

E' più gay-friendly "Striscia la Notizia" o "Parla con me"?

Santoro o Emilio Fede?

Vattimo da Fazio o Malgioglio da Licia Colò?

 

Sono più omofobi "Elio e le Storie Tese" o Iva Zanicchi?

 

Estenderlo alla carta stampata è già troppo.

Tra "Il Giornale" e "La Repubblica" non c'è storia.

Link to comment
Share on other sites

Per carità anche la cultura televisiva ha il suo peso, qui il dissenso tra me

e Isher è interpretativo. La mia idea è che nella sostanza ritenere la cultura

laica monda da colpe, come se l'Italia di oggi fosse il frutto del compromesso

storico DC-PCI del 1946-1948, è una lettura ideologica. Ovviamente so benissimo

di non convincere un militante radicale...ma essendone convinto, lo dico.

 

Per  quanto riguarda la TV mi pare di intravedere un progressivo appiattimento

ma i programmi popolari che fanno opinione non sono certo Santoro o Fazio, credo

siano Pomeriggio sul Due, Buona Domenica, queste cose qui,no?

 

E' legittimo distinguere il Nazional-popolare in Destra e Sinistra? Non è una categoria

che nasce proprio coll'intendimento di essere una melassa sovrapolitica?

Link to comment
Share on other sites

Non so se sia ideologico, ma è certamente improprio ridurre la mia tesi,

che tu stesso avevi precedentemente identificato

in questi termini: «i laici sono migliori dei non-laici», in questa forma:

 

ritenere la cultura laica monda da colpe, come se l'Italia di oggi fosse il frutto del compromesso

storico DC-PCI del 1946-1948, è una lettura ideologica.

 

 

A parte il fatto che il compromesso 46/48 è continuato nella Prima repubblica, a fasi alterne,

è vero, ma in forme marcatissime. E che io non parlo dei laici da salotto, né li difendo in blocco,

anzi ho ben presenti i loro limiti, che si potrebbero, volendo, dettagliare per ciascuno dei partiti

appartenenti a quel gruppo. Gruppo che non sono riusciti a formare mai, nel suo insieme, per cui

è toccato ai Radicali farsi carico di una vera rappresentanza laico-liberale,

anche con atteggiamenti "eccessivi", ma l'unico modo di rappresentare in un Paese come il nostro

radicali istanze liberali è questo, tutta la nostra storia ce lo dice.

Se qualcuno poi trova meglio, beh lo faccia!

 

Comunque ha ragione Almadel, Hinzelmann, siamo OT e inoltre...questo argomento è un ulteriore OT

:D

Link to comment
Share on other sites

Paradossalmente per un ligure la cosa migliore sarebbe votare >>>LEGA NORD<<< alle politiche e sinistra alle amministrative, cosi se andasse in porto la famigerata riforma federale e si creassero 20 staterelli federati con varie autonomie stile USA, anche se in realtà non si vorrebbe arrivare a tanto, noi finalmente potremmo sposarci, visto che la nostra regione è molto aperta di mentalità e ha emanato una legge contro l'omofobia seconda solo alla toscana :D  :D

 

E' un paradosso che rischia di essere drammaticamente vero

Link to comment
Share on other sites

Io penso che un governo debba essere scelto per la sua interezza di riforme e non per un singolo tema, se no si fa come per gli evasori fiscali che votano a destra perchè sanno che prima o poi il condono arriva non pensando alle conseguenze per il paese.

 

Purtroppo il problema è che siamo un paese con le braghe di tela e manca tutto, non solo la riforma per l'omosessualità. Inoltre manca una società capace di uscire dai pregiudizi e accettare il diverso. Se il paese fosse ricco e pieno di posti di lavoro, secondo voi la gente tirerebbe fuori la storia: "Gli extracomunitari ci portano via il lavoro?", se ci fosse una vera giustizia che riuscisse a processare i criminali e delle prigioni che riuscissero a contenerli non credete che la gente vivrebbe meno nella paura del diverso?

Ora parlando dell'omosessualità, ovviamente i casi che ho scritto sopra non c'entrano direttamente, ma se la gente stesse bene ed imparasse ad accettare gli extracomunitari (e quindi possibili unioni tra italiani e extra) ci sarebbe più possibilità di accettare anche l'omosessualità... insomma, tutto dipende anche da un'evoluzione della massa (e della Chiesa), se no si rischia che magari un governo approva le unioni omosessuali e poi la gente inizia a fare manifestazioni in piazza contro e ad invocare un referendum abrogativo. Quindi secondo me prima la società va preparata.

 

Comunque la destra di Berlu, purtroppo anche per gli elettori di destra, non è una vera destra, cioè, fanno tutto tranne che politiche serie di destra (cioè ora ad esempio le piccole imprese scoppiano come brufoli, durante la crisi, mentre B. pensa ai ca..i suoi), come anche la sinistra del PD effettivamente non rende ancora come temi perchè ci sono ancora troppi cervelli diversi al suo interno che vogliono fare di testa loro (da Berlu questo non si pone perchè quelli vanno su solo per la poltrona e la maggior parte sono indagati o condannati e quindi le leggi ad personam di Berlu gli vanno bene).

 

Quindi ricapitolando secondo me non esiste ancora una classe politica seria e la società italiana è ancora, per la maggior parte, una massa di capre ignoranti (rispetto a questi temi).

Link to comment
Share on other sites

Berlusconi non credo farà mai niente per i diritti gay...più che altro perchè è legato a doppio filo col Vaticano..dell'attuale destra forse solo Fini è quello che potrebbe smarcarsi un po' dal clero...per quanto riguarda la sinistra...quando provarono a fare i DICO cadde il governo, sempre per le solite infiltrazioni del Vaticano (vedi Mastella)...sono arrivata a pensare che nessuno dei due schieramenti possa fare nulla,perchè il potere del Vaticano è enorme nella politica italiana..

Link to comment
Share on other sites

Il Nano farebbe qualcosa per i diritti dei gay solo se una di queste notti, stando nel lettone di putin con la prostituta d'ordinanza, avesse una fulminazione sulla via della f--a,  e si convertisse improvvisamente a migliori gusti.

 

Non succederà.

Link to comment
Share on other sites

Allora, è bene non generalizzare ed andare nel particolare.

 

1. Fare battute sui gay non significa per forza essere omofobici. Gli stessi gay fanno battute su se stessi. Peraltro fare trasmissioni in cui vengono espresse tutte le posizioni possibili non significa essere omofobici, significa essere democratici. Diverso invece è aizzare la polemica gratuitamente (come ama fare Pomeriggio 5 o Domenica 5) per fare sensazione oppure fare uno spot video inutile (come ha fatto la carfagna) e togliere dal sito del ministero ogni riferimento al mondo omosessuale.

 

2. Non tutta la sinistra è gay-friendly bisogna ricordarlo. Se il PSI è sempre stato (assieme poi ai Radicali anni 70) in prima fila per tutti i diritti, il PCI anni 50-70 era omofobico come la DC (basta vedere il trattamento riservato a Pasolini ad esempio).

 

3. Berlusconi è un gretto maschilista che non puo neanche lontanamente immaginare cosa sia la sensibilità e cosa possano provare persone private di diritti fondamentali o prese in giro per il solo essere "diverse". Che nel suo governo ci siano invece persone "laiche" sul tema come Prestigiacomo, Fini ed altri.. è un dato di fatto. Ma questa corrente è altamente minoritaria nel cdx. Mentre nel csx oramai anche gli omofobi si son piegati alla "ragion di stato" della Sinistra Socialista.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...