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Perché non riesco a dirglielo?


Phylolaches

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Premetto che non ho mai avuto problemi con il coming out; negli scorsi anni per me era indispensabile, appena un rapporto cominciava a diventare più profondo di una semplice conoscenza, far presente alla persona in questione di me, con tutti gli annessi positivi e negativi.

Da un paio d'anni, da quando cioè ho cambiato facoltà, ho sentito l'esigenza di tenere un profilo più basso. Ciò è dovuto a vari motivi: Innanzitutto, tra i miei compagni di corso c'è un prete, e nonostante me ne sia sempre piuttosto fregato della morale cattolica, mi darebbe fastidio se lui sapesse di me; poi, quando ancora frequentavo la vecchia facoltà, ho avuto delle pesantissime delusioni da persone di cui mi ero fidato, che alla prima occasione mi hanno sputtanato con chiunque capitasse a tiro, a volte anche per una stupida ripicca. Infine, penso che anche il fatto che nel frattempo io abbia costruito un bellissimo rapporto col mio ragazzo mi abbia portato a pensare di più alle responsabilità di un coming-out, che in effetti adesso mi irretisce un po' di più.

Con i miei compagni di corso ho quindi un rapporto tutto sommato discreto: chiacchieriamo, scherziamo, a volte usciamo insieme... ma io ho preferito mantenermi sul vago, senza rimorsi.

 

Solo per una ragazza del mio corso, da qualche tempo, sto provando un affetto che va oltre la semplice conoscenza universitaria: complice un lavoro insieme, ci siamo avvicinati moltissimo, tanto che oggi ci vediamo e sentiamo regolarmente. Nutro per lei una grandissima stima, e mi sta decisamente simpatica; inoltre mi ha fatto diverse confidenze, che ho ricambiato con alcune mie importanti... ma sempre rimanendo sul vago.

E' una ragazza molto open-minded, dai suoi discorsi traspare una grande sensibilità: abbiamo parlato spesso dell'omosessualità e si è rivelata decisamente aperta.

Eppure non riesco a dirle di me.

 

Un paio di volte io e il mio ragazzo siamo usciti con lei, senza dirle nulla di noi (e lei non ha sospettato nulla); anche il mio ragazzo la trova molto simpatica e vorrebbe che le dicessi di noi... eppure... non lo so, è una sensazione stranissima: mi sento sospeso tra la voglia (se non il bisogno) di dirglielo e l'essere irretito, quasi spaventato dal coming-out, cosa che non avevo mai provato prima.

E intanto il tempo passa e mi sento sempre più in colpa nei suoi confronti: lei è la prima persona dopo tanti anni che sento meritevole di sapere tutto di me... al contrario di altre persone con le quali ho decisamente sbagliato. Allora perché sono così bloccato?

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Se oggi sei tornato allo stadio " nessuno sa di me" , il bisogno si accrescerà sempre più! fino a diventare una necessità inderogabile, un desiderio di aprirsi nuovamente ad una amicizia sincera. che forse è la cosa che più ti manca, la sincerità nel rapporto, il non dover indossare una "maschera", soprattutto se ci esci insieme al tuo ragazzo.

 

Le vicende passate incidono nella misura in cui ti senti di averle superate e nell'importanza che gli dai, nella possibilità di ripetersi!

Se riesci ad essere sicuro di lei, e fin da principio le fai capire che vuoi che resti una cosa riservata, se lei è una ragazza riservata, non dovrebbero esserci problemi, nel caso fosse una pettegola... :D  :D

 

Cmq non avere fretta, sono sicuro che arriverà il momento adatto per dirglielo! e se il rapporto è oltre che solo confidenziale, puoi renderla partecipe della tua vita facendogli presente che sei già capitato in certe situazioni e te ne guardi bene dal ricaderci!

 

In effetti bisogna essere certi delle persone e quindi anche scrupolosi... ma è vero anche che bisogna un po lasciarsi andare per rendere un rapporto autentico!!!

 

Spero tu capisca presto cosa ti blocchi e riesca a trovare una soluzione... e la forza per dirglielo!

 

Buon cammino...

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In effetti è questa la mia paura: non ho mai voluto avere la maschera del finto etero con le persone a cui tengo, perché mi sembrerebbe di ingannarle... Non sono tornato allo stadio "nessuno sa di me" perché comunque continuo a frequentare grandi amici etero che sanno di me e del mio ragazzo, ma questa difficoltà a trovarne di nuovi... non so, mi frena. E mi rendo conto che anche con questa mia amica, con la quale potrei stare tranquillissimo, finisco per non essere me stesso.

 

Comunque sì, penso che dovrò aspettare ancora un po' il momento giusto per dirglielo... sperando che a quel punto non abbia aspettato tanto da causare danni irreparabili.

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Secondo me ti blocca il fatto che la conosci da poco e nonostante questo avete instaurato un ottimo rapporto... rapporto che si deteriorerebbe qualora lei dovesse deluderti, nonostante tutti i suoi discorsi aperti... quindi hai paura di correre il rischio. Di solito piu' passa il tempo, piu' uno rimanda quindi se vuoi farlo di consiglio di levarti sto dente prima piuttosto che dopo...

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Guest JackSkellington

Anche secondo me il fatto che è poco che vi conoscete pesa....verrà da se il momento...pensa che io è settimane che cerco di dirlo alla mia amca (che conosco ormail da 5 anni) e non riesco anche se so che non avrà problemi ad accettarmi....ti faccio un enorme in bocca al lupo,e su col morale vedrai che tutto si sistemerà.....non sei obbligato a dirle tutto subito,magari inizia a spianare il terreno,oppure cerca di dirglielo insieme al tuo ragazzo in modo da avere un sostegno

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Hum, Sweet ti quoto in parte: in effetti a me capita spesso il contrario, cioè di temere di deludere le persone, più che di esserne deluso... e in effetti è quello che temo: ho paura che, essendo stato troppo vago con lei, mi prenda per un bugiardo... certo, in quel caso vorrebbe dire che mi ero sbagliato di grosso su di lei, ma per come sono io sarei capace di sentirmene in colpa :D

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Phylolaches, devi invece fare questo CO e farlo subito, sdrammatizzando il tema delle esperienze passate, che vanno messe in conto. Senza contare che qualcosa del tuo CO fatto con H trapelerà, magari in minima parte, anche a Z e forse anche a Y. Lo devi mettere in conto.

 

Quanto al CO in sé, tu puoi anche partire con il desiderio di dirlo a una persona e a quella persona soltanto. Ma nel venire fuori c'è una carica più generale, c'è un bisogno di chiarezza ben più assoluto, e il fatto che uno lo dica a una persona e solo a quella persona è solo un venire a patti (cosa entro certi limiti ragionevole e in certi frangenti e contesti anche necessaria) con la realtà circostante. Infine un CO, almeno per me, non è solo determinato dal fatto che ho bisogno di dire: guardate sono gay; è anche l'opposto: che mi dite, che mi rispondete, cosa mi dimostrate voi di essere, ora che lo sapete?

Il CO ti dà anche risposte sulle persone son le quali lo hai fatto.

 

Quanto al fatto di temere di deluderla per avere aspettato troppo, basta che tu parta proprio da questo,

naturalmente con un filo di ironia e con un sorriso, potrebbe essere proprio l'inizio del tuo CO con lei.

 

Il tuo Super-Io al fondo è scontento di te. Temi di deludere, perché stai un po' deludendo te stesso. Quindi spezza questa situazione, sdrammatizza, e trova anche una cornice gioiosa e gradevole per questo CO: un bel posto, un magnifico caffè- gelato, o quel che ti sembra meglio.

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Guest JackSkellington

Condivido Isher......e poi non è detto che lei si arrabbi,non è che poteva pretendere che tu ti prestassi "piacere sono gay"...penso capirà le tue difficoltà,le ragazze in genere hanno più buon senso....dai sono con te e ti sostengo... :D

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E' da un po' di tempo che ho maturato l'idea di fare Coming Out con una mia compagnia di università, con cui ho stretto un buon rapporto. Parliamo e discutiamo di molti argomenti, facciamo spesso insieme il viaggio in treno e a volte ci diamo un mano con gli appunti e lo studio.

 

Non so che cosa mi blocchi, ho motivo di credere che mi accetterà per come sono, ma rimane sempre un po' il dubbio.

 

Quindi Phylolaches, capisco bene la tua situazione e come te non riesco ben a capire questo "blocco" che non mi permette di fare CO.

 

Forse, ci vuole ancora un po' di tempo e la giusta "atmosfera", un momento di calma e solitudine: in effetti pensavo d'invitarla a pranzo a casa mia e di confessarle il mio orientamento in quell'occasione.

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A mio avviso le cose stanno più o meno così:

 

Quando eri solo ( non in coppia ) e lo dicevi a persone poco conosciute

si trattava di dire: sono gay. Certo loro potevano fare gossip e fare outing

a catena con terze persone, facendoti diventare "Il Gay " della situazione,

ma di fatto è un rischio che avevi messo nel conto, a parte questo avevi

poco altro da dire.

 

Una volta però in coppia, con una persona con cui sei in confidenza e che

ti ha detto cose intime di sè, non si tratta più di dire: sono gay e basta.

Si tratta di rendere l'omosessualità un argomento confidenziale.

 

D'altronde più aspetti più diventa difficile smontare l'apparente confidenza

che si è creata sul silenzio sul punto.

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l'indecisione c'è sempre, la paura di essere delusi anche, ma credo che prima lo farai, minori saranno i rischi che il rapporto si rovini.

o magari non ti senti di fare co perchè nel profondo sai che le cose non sarebbero + le stesse.

ma scusa diglielo, non è tua sorella, e se il rapporto si rovina chi se ne frega! sarò un po cinico ma non credo che tu muoia senza questa ragazza, no?

se va bene evviva, altrimenti amen! :sisi:

bo forse sta sera ho un po la luna storta xDDD

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  • 3 weeks later...

Sono riuscita a fare Coming Out con la ragazza di cui ho parlato qualche post sopra.

 

Ormai eravamo arrivate ad un buon livello di confidenza che non parlarle di questo aspetta della mia vita mi sembrava quasi un' "offesa" nei suoi confronti.

 

 

Tutto è andato per il meglio, credevo che mi ponesse chissà quali domande e invece ha detto che non c'è nessunissimo problema. Abbiamo iniziato a parlare di ragazze come niente fosse  :)

 

 

Sono felice per come si è sviluppata la mia situazione, spero che anche la tua abbia lo stesso finale  :lol:

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Mia quieta opinione, Phylolaches, e' che a prescindere dalla tipologia di cause che hanno portato a questo status di mancata voglia di CO, piu' il tempo passa e piu' potresti scoprire questa persona, e trovarla sempre piu' affine a te, e con questo anche l'accrescersi del dubbio "Glie lo dico o no?".  Credo che la scelta diverrebbe sempre piu' ardua, e se tu stesso ragionando a mente lucida sei convinto che possa essere un bene renderla partecipe(un bene per te o per lei, non ha importanza), forse potresti parlargliene e levarti questa pietra dall'anima :lol:

 

 

 

P.S. scusate se ero sparito, mi era morto il pc per la seconda volta  :) :lol:

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