Jump to content

Peter Cameron [moderato spoiler]


Isher

Recommended Posts

Quel principio non vale per i libri.

E se il tuo rimuginare si basa su zero pagine lette di quell'autore, non

si tratta di rimuginare, non farmi dire di che si tratta.

Poi beninteso fai come ti pare...

 

Sapere aude! (Immanuel Kant)

 

(Abbi il coraggio di usare la tua testa!)

Link to comment
Share on other sites

Un giorno questo dolore ti sarà utile è un libro che consiglierei sempre e

comunque. Parla di omosessualità? Non sono sicuro. L'omosessualità del

protagonista è appena accennata. Forse ne parla indirettamente, il tema

del romanzo è il passaqgio fra l'adolescenza e l'età adulta, momento fondamentale

per chi è omosessuale, ma il grande successo del romanzo dimostra come questo libro

parli a tutti.

Per quanto riguarda la tecnica scrittoria Isher è sicuramente più adatto di me

a commenterla, anche se quando un libro viene tradotto...

Se non temessi di suonare ridicolo direi che ho trovato questo libro soave e

profondo, soave nella scrittura e profondo in quel che racconta.

Uno dei migliori romanzi contemporanei che io abbia letto.

Link to comment
Share on other sites

Un giorno questo dolore ti sarà utile è un libro che consiglierei sempre e

comunque. Parla di omosessualità? Non sono sicuro. L'omosessualità del

protagonista è appena accennata. Forse ne parla indirettamente, il tema

del romanzo è il passaqgio fra l'adolescenza e l'età adulta, momento fondamentale

per chi è omosessuale, ma il grande successo del romanzo dimostra come questo libro

parli a tutti.

 

 

Non resisto alla tentazione di citarti, Calvin, perché la tua è un'analisi molto lucida.

Hai detto benissimo. Forse in quel soave e profondo che è altrettanto perfetto

si cela anche la spiegazione del fatto che l'omosessualità del protagonista sia appena

accennata ma non per questo appaia meno chiara. Non è romanzo che abbia bisogno

di usare tinte forti, tanto le linee sono limpide. Verissimo comunque che parla

indirettamente, e lo fa a partire da quell'età di passaggio tra adolescenza e età adulta, che è il

vero centro mentale, affettivo, umorale del romanzo. Anche per me uno dei migliori che

abbia letto.

Link to comment
Share on other sites

  • 4 months later...

Dal'ultima foto l'attore sembra ben scelto, e appropriato al ruolo. Nelle altre mi sembrava,

almeno come prima impressione, un tantino troppo riduttivamente "carino". Ma forse

neppure questo è vero. E' senz'altro un ragazzo molto interessante: bisognerà vedere

invece che sceneggiatura hanno realizzato.

Grazie, Calvin!

Link to comment
Share on other sites

A me a vederlo così piace, so che ha recitato negli ultimi due film di Harry Potter

ma non li ho visti. Per quanto riguarda la sceneggiatura mi pare di ricordare che

Cameron dovesse partecipare personalmente alla stesura... vedremo!

Comunque in generale è un ottimo cast.

Prego, Isher!

Link to comment
Share on other sites

Direi che sia simile a come mi immaginavo il protagonista del romanzo.

Il film a prescindere dal risultato finale, si impone all'attenzione per la

singolarità stessa dell'acquisto dei diritti, produzione e regia italiana di

un soggetto newyorkese, cioè internazionale per default. Non è cosa

da tutti i giorni...diciamo che al di là delle aspettative di chi ha amato il

romanzo il film è un evento in sè, anche per chi segue il cinema italiano.

 

Vedo però pochi interventi in questo topic, il chè è singolare se solo

si pensa al fatto che stiamo parlando di un romanzo che parla essenzialmente

di un vostro quasi coetaneo, gay, che vive lo snodo essenziale del passaggio

dall'adolescenza alla giovinezza, ovvero il periodo della paura di vivere.

 

Oserei dire un tema che dovrebbe toccarvi molto da vicino.

 

Forse vi fate condizionare dal titolo? Guardate che non è un libro

"valle di lacrime", anzi essenzialmente è un libro umoristico, di grande

leggerezza stilistica ( io l'ho letto in treno in un Firenze-Milano a/r )

Link to comment
Share on other sites

Diciamo che la singolarità della produzione italiana del film si spiega

in parte che questo libro ha avuto in Italia un successo molto superiore

che negli altri paesi (esclusi gli USA). Curiosamente questa è una cosa

che è accaduta anche con altri romanzi con tematiche gay...

Comunque, sebbene avrei preferito una produzione americana, sono

contento che il cast sia tutto straniero e di ottimo livello. Quando ho letto

per la prima volta che il film sarebbe stato prodotto dalla rai temevo che

ci avrebbero inserito un Gassman come padre del protagonista, una Canalis

come sorella e magari nella parte del protagonista stesso un Muccino junior!

Link to comment
Share on other sites

Beh, ma consideriamo che i diritti di Quella sera dorata se li è presi Ivory.

 

Comunque è una coproduzione RAI, molto probabilmente una forma di

finanziamento indiretto, dovuto per lo più al fatto di garantire la regia

italiana ( oltre a costumi, colonna sonora fotografia etc. ma in queste cose

noi Italiani in genere siamo bravi ) Il punto critico sono ovviamente la regia

e la sceneggiatura, ma la scelta cast americano e staff tecnico italiano mi

pare giusta, appropriata.

 

Voi dite che questo romanzo di Cameron ha avuto successo in Italia per la

tematica gay? A parte il fatto che in Italia, c'è una tradizione ricettiva nei cfr.

della letteratura americana ( fra i paesi non anglofili ) io crederei possa aver

giovato al relativo successo italiano il fatto che in Italia il parco lettori è più

ristretto rispetto ad altri paesi ( il chè aiuta quando si tratti di romanzi di

fatto costruiti su una atmosfera, più che su una trama ben definita )

Link to comment
Share on other sites

Sto a quello che dice Calvin, quanto al fatto che anche altri romanzi aventi tematiche

gay hanno avuto successo in Italia. Secondo me (ma si tratta di un'impressione),

nel caso di Cameron, e di questo romanzo in particolare, ciò è dovuto anche al fatto che

la tematica gay è inserita in un più ampio insieme, talché essa non è né unica né

prepotente. Anche se io credo che la sua centralità si esprime, a un livello più

profondo, nella costellazioni di determinazioni, particolari psicologici, modi di reagire

e di vedere il mondo, del protagonista.

Link to comment
Share on other sites

Ma io in realtà penso che l'omosessualità del protagonista

sia sostanzialmente un dettaglio. Motivo per cui quando

appresi che la rai comprava i diritti del romanzo temetti

(e in parte temo ancora) che l'omosessualità sarebbe

stata eliminata.

 

PS Ho scritto che l'omosessualità è un dettaglio nel senso

che credo il libro non parli solo degli adolescenti gay ma in

generale di tutti gli adolescenti. Nonostante questo è un

dettaglio importantissimo per me. Credo che il futuro della

letteratura LGBT sia un po' questo: romanzi con protagonisti gay

dove però non è l'omosessualità al centro della narrazione. Ma

come si dice questa è un'altra storia...

Link to comment
Share on other sites

Diciamo la stessa cosa con due lessici differenti: ma proprio per questo non diciamo

proprio la stessa cosa, Calvin, perché io non direi mai che l'omosessualità del protagonista

sia un dettaglio insignificante. E' assorbita in un più ampio insieme, è quasi in sottordine, ma è

la molla decisiva, per me, e tanto più in quanto è leggermente nascosta dal protagonista stesso,

cioè dall'autore. E quindi hai ragione quando dici che è questa la via che seguirà la letteratura

GLBT. Si è già formato e sempre più si formerà un consensus su questo punto, e tu sai

perfettamente che la parola d'ordine è andare "oltre" la letteratura gay.

 

Scusa ancora la puntualizzazione, quasi il puntiglio: sei sicuro della tua inferenza, che siccome

il libro parla a tutti gli adolescenti, allora non è l'omosessualità del protagonista la cosa essenziale?

 

E se l'omosessualità avesse il potere di parlare all'uomo in generale? Tu lo escludi, con questa

asserzione: io no.

Link to comment
Share on other sites

Quindi agli Italiani sarebbe piaciuto, nella sostanza

perchè non l'hanno capito?

 

Cioè al lettore "medioeterosessuale" italiano sarebbe piaciuto

perchè in fondo l'omosessualità non è ingombrante

è un dettaglio insignificante ; mentre si potrebbe dire

che in un paese in cui i genitori, quelli del libro, chiedono

direttamente al figlio: "sei gay?" - e dove il dialogo vero si instaura

con la nonna senza che questa pronunci mai la parola gay,

perchè non ce n'è bisogno - in quel paese l'omosessualità emerge

nella forma della narrazione indiretta?

 

E' questo che vorreste dire?

Link to comment
Share on other sites

Diciamo la stessa cosa con due lessici differenti: ma proprio per questo non diciamo

proprio la stessa cosa, Calvin, perché io non direi mai che l'omosessualità del protagonista

sia un dettaglio insignificante. E' assorbita in un più ampio insieme, è quasi in sottordine, ma è

la molla decisiva, per me, e tanto più in quanto è leggermente nascosta dal protagonista stesso,

cioè dall'autore. E quindi hai ragione quando dici che è questa la via che seguirà la letteratura

GLBT. Si è già formato e sempre più si formerà un consensus su questo punto, e tu sai

perfettamente che la parola d'ordine è andare "oltre" la letteratura gay.

 

Scusa ancora la puntualizzazione, quasi il puntiglio: sei sicuro della tua inferenza, che siccome

il libro parla a tutti gli adolescenti, allora non è l'omosessualità del protagonista la cosa essenziale?

 

E se l'omosessualità avesse il potere di parlare all'uomo in generale? Tu lo escludi, con questa

asserzione: io no.

 

 

Non dico che è "insignificante", certamente non per me, dico che se l'autore avesse cambiato

la sessualità del protagonista dopo aver terminato il libro avrebbe funzionato lo stesso, perchè sono

convinto che il tema non sia l'omosessualità.

L'omosessualità ha senz'altro il potere di parlare a tutti, ma non è questo il caso. Non intendo dire che

il lettore eterosessuale (ma non sarà più probabilmente una lettrice?) in qualche modo riesca ad ignorare

la sessualità del protagonista, credo che se il libro è piaciuto allora il lettore etero si affeziona veramente a

questo personaggio gay, che è molto simile a lui ma il caso vuole sia gay, un dettaglio appunto. Ma più

in generale non è forse questo il messaggio del movimento gay contemporaneo?

Link to comment
Share on other sites

Lo so che per te non è insignificante, Calvin. Ecco, tu dici che il libro

avrebbe funzionato ugualmente; sì, ma non nella stessa maniera,

forse: è una questione di bemolli, niente di più, ma anche niente di meno.

Un bemolle si sente.

 

Certo, qui bisognerebbe aggiungere: chi lo sente? Un gay, appunto. E forse,

come acutamente tu dici, una lettrice, non qualunque s'intende, quantunque io

pensi che anche un ragazzo etero lo può sentire. E probabilmente lo sentiranno

esattamente nei termini che hai detto tu

quando parli del messaggio del movimento gay contemporaneo.

Link to comment
Share on other sites

  • 4 weeks later...

Estremamente affascinato da questo topic, mi sento in dovere con me stesso di parteciparvi: almeno per dimostrare quanto una discussione così ricca sia piacevole da leggere.

 

E ne approfitto per chiedere un'opinione intorno al comportamento di James, nel "giochetto" tirato a John, il gestore della galleria, quando si finge un anonimo interessato ad un appuntamento. Trovo difficile razionalizzare le impressioni che ho avuto -anche perché sono ormai dell'anno scorso- ma sono propenso a considerare l'atto come un tentativo di James d'avvicinarsi a John, uomo col quale ha in fondo elementi in comune, non perché spinto da particolari pretese: il suo gesto è dettato da una necessità di movimento, un movimento un po' cieco d'un corpo che vuole provare a muoversi, perché sente di farlo. Nemmeno lui sa bene perché -se la memoria non m'inganna-, così il gesto s'investe d'irrazionalità e spontaneità, ingenuità, genuinità. Voi cosa ne pensate? =)

Link to comment
Share on other sites

E' una interpretazione molto fine. E' una interpretazione minimalista ma che dà un senso, un signficato, all'elemento

minimo che identifichi: bisogno di muoversi, tentativo di muoversi e di creare un movimento verso qualcosa o qualcuno,

bisogno del corpo.

 

A partire da qui si può dare all'episodio un significato un po' più spesso: John è gay, come James, e James conduce

un approccio avvertitissimo sul piano del codice delle comunicazioni virtuali: profilo, risposte, descrizioni, e tutte

le operazione connesse. Lo fa però in modo in-conscio, meccanico, senza corpo (nel senso di: senza spessore del corpo),

perché non ha ancora conquistato una sua vera intenzionalità.

Link to comment
Share on other sites

  • 8 months later...

Purtroppo come molti avevano temuto pare che la versione cinematografica

di "Un giorno questo dolore ti sarà utile" verrà epurata delle parti gay...

Non per niente Faenza è il regista di uno dei film più omofobi della storia

del cinema: Copkiller.

 

Da una intervista al regista

 

Il film è fedele, forse nel libro è più forte la presenza gay, io ho scelto di sottolineare le incertezze sull’identità sessuale tipiche dell’età

 

http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/il-film-americano-di-roberto-faenza/408522

 

Inutile commentare sull'idiozia di Faenza.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...