Meekahel Posted February 14 Share Posted February 14 (edited) Ciao a tutti, mi chiamo Michele, ho 22 anni, vivo in Calabria ed ho bisogno del vostro aiuto. Sono in una situazione a dir poco sgradevole ormai da anni e non ho nessun altro con cui mi sento libero di parlarne se non con degli sconosciuti su internet. Non so da dove iniziare, quindi vi elencherò in ordine cronologico gli eventi che personalmente penso mi abbiano fatto arrivare a questo punto Partiamo dal fatto che sono nato in una famiglia di criminalità organizzata, tra i ricordi d'infanzia più memorabili ci sono ispezioni di polizia e carabinieri nel cuore della notte, viaggi verso innumerevoli carceri italiane e sentire e leggere di omicidi, arresti, avvocati ed essere confuso sulla moralità della mia famiglia. Se questo non bastasse per disturbare la mente di un bambino, è il caso che sono nato gay e di conseguenza sento involontariamente un innato senso di vergogna, di colpa e la necessita di nascondermi dalle persone che mi circondano Fino agli anni del liceo ho gestito la situazione con autolesionismo, erba, alcol, tabacco, videogiochi e pornografia e anche se oggettivamente non conducevo una vita sana avevo degli amici accanto e con loro riuscivo a divertirmi e a non pensare a tutto quello che avevo dentro. Tutto inizia a declinare dopo la tipica sbandata per il compagno di classe etero, che mi manda in una spirale di depressione ed isolamento che allontana lentamente quei pochi amici che mi ero fatto fino a non averne nemmeno uno Compio 18 anni e mi trasferisco a Milano per studiare, ma la cosa non dura molto dato che scopro ben presto che non riesco ad avere nessuno interesse per il corso che avevo scelto o per lo studio in generale, la mia mente era occupata con altro e non riuscivo a concentrarmi su nulla, avevo anche fatto conoscenza con alcuni compagni del corso ma sentivo lo stesso una distantza ed assenza disarmante. Saltavo le lezioni, non finivo progetti e ritornavo a casa piangendo senza neanche sapere perché Con la scusa del COVID torno giù in Calabria ma abbandono gli studi poco dopo Ritento a riprendere la mia vita in mano qualche anno dopo trasferendomi a Roma da alcune mie cugine che mi ospitano mentre cerco lavoro e una sistemazione, ma inutile dire che dopo mesi di ricerca giornaliera non ho trovato nulla con il mio misero diploma, non un lavoro che mi permettesse di pagarmi la vita a Roma e nè una stanza che rientrasse nel mio budget Sconfitto ritorno nuovamente in Calabria. Pessima mossa, lo so, ma davvero non avevo idea di cosa poter fare Ora mi trovo al punto di partenza, ma in condizioni peggiori. La mia salute mentale non fa altro che deteriorare. Impiego tutte le mie energie a restare a galla, faccio uno sforzo tremendo ogni giorno per non cadere nella disperazione e nell'autodistruzione ma lo stress e la solitudine a volte prendono il sopravvento. Oggi dopo aver parlato con mia madre di alcune offerte di lavoro la sento dall'altra stanza proporre scherzosamente a mia sorella quell'offerte, e mio fratello fa "ah ora stai cercando lavoro anche a lei" e mia madre "eh sì, così non finisce nella stessa situazione di suo fratello" non so perchè ma sentirla dire quella frase mi ha fatto crollare completamente, sarà stato lo stress accumulato, emozione represse, rabbia, delusione in me stesso, non so cosa, ma son finito chiuso in bagno con una crisi di pianto e dopo anni che non lo facevo ho preso la lama di un rasoio ed ho avuto una ricaduta Me ne pento, so che è sbagliato e che non è il modo giusto di gestire queste emozioni ma sono davvero arrivato al capolinea Non so cosa fare, sto perdendo speranza che la situazione possa mai migliorare, che io riesca ad uscirne in qualche modo. Avevo pensato di riprovare con l'università più vicino a casa, ma ho paura di fallire ancora una volta e mollare tutto Vorrei tanto andare in terapia, ho fatto una seduta a 17 anni ma è finita con la psicoterapeuta che mi consigliava delle pillole e a mia madre non è piaciuta la cosa e di conseguenza non ci sono più andato La vita mi ha dato troppo da gestire, ho un casino in testa e non so come risolverlo da solo Non so cosa mi aspetto da voi, forse questo è più uno sfogo che una richiesta di consigli su cosa fare ma devo comunque parlarne con qualcuno, non riesco più a tenermi tutto dentro Edited February 14 by Meekahel Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted February 14 Share Posted February 14 La psicoterapia è sicuramente la scelta giusta. Nel frattempo cerca di capire se vuoi riprendere gli studi (e quali). Non sei più minorenne e non serve che dici a tua madre di eventuali pillole 🙂 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted February 14 Share Posted February 14 7 hours ago, Meekahel said: forse questo è più uno sfogo che una richiesta di consigli su cosa fare beh, a 23 anni partirei dal costruirmi una vita autonoma, non necessariamente con l'approvazione di mammà: se appena ti blocchi la prima cosa che fai è tornare da lei, non so quando riuscirai a farlo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giorgiog Posted February 14 Share Posted February 14 Grazie per esserti aperto e confidato sulla tua situazione, essenzialmente non hai fondi per fare psicoterapia in modo autonomo, hai un background pesante e ti senti spaesato, bella bomba insomma. Cerca di trovare un lavoro per tamponare per poterti permettere uno psicologo, continua a tenerci aggiornato. Ricorda sempre una cosa, non sei solo, qualcuno dall' altro lato, anche se non ti potrà abbracciare dal vivo, c'è. Ti vogliamo bene Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted February 14 Share Posted February 14 Devi pensare che ti trovi nella situazione che sei non per colpa tua ma per le circostanze in cui sei cresciuto. Io non sono italiano e non abito in italia. Per cercare di uscire da quella situazione devi avvalerti di un professionista. Da solo e' un'impresa troppo difficile. non so se il sistema sanitario italiano ti offre delle opportunita' di cura o se devi affidarti a dei privati coi costi che comportano. suppongo che tu abiti con tua madre. Spero che non frequenti piu' la criminalita' organizzata dove sei cresciuto perche' ritengo ti porterebbe solo problemi supplementari nella tua vita. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luketto Posted February 14 Share Posted February 14 Ciao Michele Mi spiace molto per la tua situazione. Dici di avere un casino in testa, però trovo la descrizione della situazione e di ciò che provi molto precisa e minuziosa. Dici di non sapere “cosa” fare. Io credo invece che dentro di te tu lo sappia perfettamente, lo dico per come scrivi, per l’analisi chiara che dai di te stesso e delle tue esperienze; semmai il problema è che ora non sai “come” fare. Ma anche questo lo troverai dentro di te. A volte, quando si è schiacciati dagli eventi, per arrivare a fare luce qui potrebbe servire un aiuto. Potrebbe essere un medico, una pillola, ma anche soltanto un consiglio o una parola di uno sconosciuto. Un abbraccio, ti vogliamo bene 🙂 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted February 15 Share Posted February 15 Riscoprite i classici e troverete le risposte che cercate... Per esempio, una canzone di 50 anni fa sa essere perfetta per questa situazione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Meekahel Posted February 17 Author Share Posted February 17 Rieccomi, scusate per il ritardo ma la connessione Wi-Fi non funzionava in questi giorni Ringrazio per le risposte e le parole di conforto 🫶🏻 sono contento di dirvi che ho parlato con mia madre e che a Marzo ritornerò dalla psicoterapeuta di anni fa per iniziare di nuovo con la terapia (spero in maniera seria e duratura questa volta) Per quanto riguarda i costi delle sessioni non c'è problema dato che rientro nei requisiti del bonus psicologo, ma se dovesse prescrivermi dei farmaci non sono sicuro al 100% che mia madre sarebbe disposta a coprire le spese On 2/14/2024 at 10:06 AM, freedog said: beh, a 23 anni partirei dal costruirmi una vita autonoma, non necessariamente con l'approvazione di mammà: se appena ti blocchi la prima cosa che fai è tornare da lei, non so quando riuscirai a farlo È da quando avevo 14 anni che ho in mente di andare via da qui e costruire una vita autonoma e migliore per me stesso. L'indipendenza da questo posto e da queste persone è tutto quello che desidero, sarei un folle a pensare di poter stare bene qui. Ogni volta che ho fatto dei passi indietro è stato perché non ero nelle condizioni mentali di affrontare quello che avevo davanti e perseverare, non perché mi piace così tanto fare il mantenuto e sguazzare nell'isolamento e nella depressione da prendere al volo ogni occasione per ritornare a casa On 2/14/2024 at 4:29 PM, Giorgiog said: Grazie per esserti aperto e confidato sulla tua situazione, essenzialmente non hai fondi per fare psicoterapia in modo autonomo, hai un background pesante e ti senti spaesato, bella bomba insomma. Cerca di trovare un lavoro per tamponare per poterti permettere uno psicologo, continua a tenerci aggiornato. Ricorda sempre una cosa, non sei solo, qualcuno dall' altro lato, anche se non ti potrà abbracciare dal vivo, c'è. Ti vogliamo bene Ti ringrazio ❤️ sto mandando CV ovunque ma non sto ricevendo neanche una chiamata purtroppo 😔 On 2/14/2024 at 5:47 PM, marco7 said: Devi pensare che ti trovi nella situazione che sei non per colpa tua ma per le circostanze in cui sei cresciuto. Io non sono italiano e non abito in italia. Per cercare di uscire da quella situazione devi avvalerti di un professionista. Da solo e' un'impresa troppo difficile. non so se il sistema sanitario italiano ti offre delle opportunita' di cura o se devi affidarti a dei privati coi costi che comportano. suppongo che tu abiti con tua madre. Spero che non frequenti piu' la criminalita' organizzata dove sei cresciuto perche' ritengo ti porterebbe solo problemi supplementari nella tua vita. La criminalità organizzata fa parte della mia famiglia 😅 un po' impossibile evitarli completamente, comunque non sono mai stato indottrinato o costretto a fare cose che non volevo fare. È una dinamica un po' difficile da spiegare a chi non c'è dentro On 2/14/2024 at 11:17 PM, Luketto said: Ciao Michele Mi spiace molto per la tua situazione. Dici di avere un casino in testa, però trovo la descrizione della situazione e di ciò che provi molto precisa e minuziosa. Dici di non sapere “cosa” fare. Io credo invece che dentro di te tu lo sappia perfettamente, lo dico per come scrivi, per l’analisi chiara che dai di te stesso e delle tue esperienze; semmai il problema è che ora non sai “come” fare. Ma anche questo lo troverai dentro di te. A volte, quando si è schiacciati dagli eventi, per arrivare a fare luce qui potrebbe servire un aiuto. Potrebbe essere un medico, una pillola, ma anche soltanto un consiglio o una parola di uno sconosciuto. Un abbraccio, ti vogliamo bene 🙂 Grazie mille ❤️ il casino c'è, te lo assicuro, è che ne ho avuto a che fare per così tanto tempo che sono diventato bravo ad organizzarlo e a scriverlo 😅 On 2/15/2024 at 1:20 AM, freedog said: Riscoprite i classici e troverete le risposte che cercate... Per esempio, una canzone di 50 anni fa sa essere perfetta per questa situazione Mi dispiace ma Claudio Baglioni proprio non mi piace... 😐 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted February 17 Share Posted February 17 nel caso il terapeuta volesse prescriverti dei medicamenti perché li ritiene utili per te e tua madre non volesse partecipare forse potresti portare tua madre a parlare col tuo terapeuta. se tu avessi il diabete tua madre non ti pagherebbe i medicamenti per il diabete ? se avessi un cancro non contribuirebbe alle cure farmacologiche contro il cancro ? dovrebbe capire che non c'è differenza tra un medicamento per una patologia e quello per un'altra patologia e per questo forse una figura professionale potrebbe aiutarla a farglielo capire. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giorgiog Posted February 17 Share Posted February 17 Marco, il discorso psicofarmaci è abbastanza complesso, perché in alcuni casi non sono per forza necessari, quindi dipende da caso a caso. Anyway, caro Michele, forse il SSN te li passa alcuni farmaci, ma non credo che un terapeuta psicologo sia portato per le pastiglie, noi siamo qui. Per uno sfogo o un aggiornamento ci siamo. Abbraccione, ti vogliamo bene Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Meekahel Posted February 17 Author Share Posted February 17 1 minute ago, marco7 said: nel caso il terapeuta volesse prescriverti dei medicamenti perché li ritiene utili per te e tua madre non volesse partecipare forse potresti portare tua madre a parlare col tuo terapeuta. se tu avessi il diabete tua madre non ti pagherebbe i medicamenti per il diabete ? se avessi un cancro non contribuirebbe alle cure farmacologiche contro il cancro ? dovrebbe capire che non c'è differenza tra un medicamento per una patologia e quello per un'altra patologia e per questo forse una figura professionale potrebbe aiutarla a farglielo capire. È successo esattamente quello che hai scritto la prima volta che ci sono andato La psicoterapeuta voleva prescrivermi un farmaco per l'ansia, ma dato che ero minorenne ne ha voluto parlare prima con mia madre che era nella sala d'attesa ma lei era impassibile sulla cosa perché mia nonna (sua madre) soffre di depressione, prende farmaci da decenni e diciamo che non è nelle migliori delle condizioni Non sono d'accordo con la sua visione dei farmaci, ma capisco perché è restia sulla questione C'è anche da dire che mia nonna, per quanto io sappia, non ha mai fatto sedute di terapia, le hanno semplicemente prescritto dei farmaci ed è stata abbandonata a se stessa su quel punto di vista 16 minutes ago, Giorgiog said: Marco, il discorso psicofarmaci è abbastanza complesso, perché in alcuni casi non sono per forza necessari, quindi dipende da caso a caso. Anyway, caro Michele, forse il SSN te li passa alcuni farmaci, ma non credo che un terapeuta psicologo sia portato per le pastiglie, noi siamo qui. Per uno sfogo o un aggiornamento ci siamo. Abbraccione, ti vogliamo bene Grazie mille 🥹 cercherò di tenervi aggiornati su tutto il più presto possibile Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted February 17 Share Posted February 17 bisogna anche chiedersi se tua nonna non avesse preso farmaci in che situazione si troverebbe ora ? meglio o peggio o uguale a come è la sua attuale situazione ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Meekahel Posted April 12 Author Share Posted April 12 Ciao ragazzi, un piccolo aggiornamento... Sto ancora aspettando che esca la graduatoria del bonus psicologo, che dovrebbe uscire a fine mese, nel frattempo la situazione rimane più o meno la stessa se non con qualche peggioramento Uno delle poche cose che mi tiene a galla in questo periodo è la palestra, ci vado regolarmente 3 volte a settimana da 3 anni ormai e quando mi alleno riesco a sfogarmi, a rimanere concentrato e a non pensare a quello che mi gira per la testa e alla mia situazione Beh, tutto bello se non fosse per il fatto che mia sorella ha deciso di iscriversi anche lei perché ha un'amica che frequenta la mia stessa palestra e ovviamente io dovrei accompagnarla... Io non voglio impedire a mia sorella di fare quello che vuole, è libera di volersi allenare ed andare dove vuole per farlo ma quelle poche volte che esco di casa ed ho un paio di ore per me stesso, lontano dalla mia famiglia è quando vado in palestra ed ora non avrò neanche più quello Mi sento di troppo in questa vita, so che sono io il problema, devo esserlo perché gli altri non hanno tutti questi problemi Sono stanco di resistere, chiedo aiuto e nessuno fa nulla Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted April 12 Share Posted April 12 3 hours ago, Meekahel said: non voglio impedire a mia sorella di fare quello che vuole, è libera di volersi allenare ed andare dove vuole per farlo ma quelle poche volte che esco di casa ed ho un paio di ore per me stesso, lontano dalla mia famiglia è quando vado in palestra ed ora non avrò neanche più quello chi ti vieta di dirle che non la vuoi tra i coglioni quando ti vai ad allenare, scusa? mica sei il suo zerbino!!! lei ci andasse con le sue amiche in altri giorni od orari e tante care cose Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Meekahel Posted April 12 Author Share Posted April 12 48 minutes ago, freedog said: chi ti vieta di dirle che non la vuoi tra i coglioni quando ti vai ad allenare, scusa? mica sei il suo zerbino!!! lei ci andasse con le sue amiche in altri giorni od orari e tante care cose Il fatto è che ancora non ha l'età per poter guidare e andarci da sola, e i mezzi pubblici non ci sono nell'ora in cui apre la palestra Comunque qualche ora fa mia madre mi ha chiesto del costo dell'abbonamento perché ne stava parlando con lei e le ho spiegato che preferirei andarci da solo per tutti i motivi che ho scritto e penso glielo abbia riferito... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted April 12 Share Posted April 12 3 hours ago, Meekahel said: Il fatto è che ancora non ha l'età per poter guidare e andarci da sola guarda che un cinquantino a 4 ruote (di solito col motore truccato) lo portano pure i 15enni, col patentino apposito (che gli vale pure per l'esame di teoria quando saranno maggiorenni), 3 hours ago, Meekahel said: i mezzi pubblici non ci sono nell'ora in cui apre la palestra una palestra aperta dalle 4 di mattina non credo esista (usually gli autobus fanno le prime corse alle 5, sia nelle metropoli che in provincia), a meno che non faccia h24 (che io sappia, succede solo in quelle degli alberghi) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sabrinaT Posted April 12 Share Posted April 12 On 2/17/2024 at 7:48 PM, Meekahel said: mia nonna, per quanto io sappia, non ha mai fatto sedute di terapia, le hanno semplicemente prescritto dei farmaci ed è stata abbandonata a se stessa beh agli anziani si danno spesso psicofarmaci (per esempio Rivoltril etc..) per trattare i sintomi di insonnia, alzheimer o demenza senile... e la terapia psicologica associata a 80 anni è inutile. A meno che non stai dicendo che li ha presi da giovane. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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