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Norah Jones


Phylolaches

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Premetto che i miei gusti musicali sono molto particolari, e nel panorama attuale mi piacciono ben pochi artisti :asd: Quella che ascolto più volentieri tra essi è di certo Norah Jones.

 

Norah+Jones.jpg

 

Figlia di Ravi Shankar, un grande della musica indipendente americana, Norah si affaccia al mondo della musica nel 2001, con la pubblicazione del meraviglioso Come Away With Me. In esso, sorprendentemente per i tempi, venivano recuperate le sonorità vintage di un genere quasi dimenticato o relegato all'élite musicale, il jazz, reso accessibile grazie a un'ottima miscela con il pop e il soul di ottima fattura.

 

L'anno dopo il successo viene bissato con Feels Like Home, il secondo album, grazie al quale Norah riceve massima visibilità. Celebre è la canzone Sunrise, di cui molti ricorderanno il dolcissimo video. Grazie alla ribalta di questa cantante dalla voce sussurrante e amorevole, il jazz conosce una nuova giovinezza: dopo di lei arriveranno tutte le altre esponenti del Pop-Jazz, tra le quali Amy Winehouse, Duffy e compagnia.

 

Nel 2007 esce Not Too Late, il terzo album, il più sperimentale, nel quale Norah lasciava per la prima volta il posto a musicalità più ricercate. Questo sarà l'ultimo album prodotto dal suo storico fidanzato Lee Alexander, con il quel interromperà la relazione poco dopo la fine del tour di promozione. Anche i rapporti con la Handsome Band, che la aveva accompagnata per tutti e tre gli album, si interrompono, anche se in modo del tutto amichevole.

 

E dopo due anni di silenzio, a novembre la nostra Norah torna nel mondo della musica, con l'album THE FALL! Il quarto disco della Jones uscirà il 17 novembre, e, come detto dalla stessa artista, a canzoni più tradizionali si misceleranno atmosfere da independent rock e groove old-fashioned.

 

Ecco la copertina:

0,,12641~7089954,00.jpg

 

E il bellissimo video del primo singolo, CHASING PIRATES:

 

http://www.youtube.com/watch?v=V36v1dPP4vk

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Figlia di Ravi Shankar, un grande della musica indipendente americana,

 

io conosco un po' della musica di entrambi, quando ho saputo che sono padre e figlia mi ha davvero sorpreso! perchè in realtà ravi shankar è un importantissimo musicista tradizionale dell'india e suonatore di sitar, una musica completamente diversa da quella di norah...

di norah conosco qualche canzone che trovo carina, ma mi annoia presto

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Non l'ho mai seguita assiduamente, conosco solo qualche canzone, ma anche se non son tantissime mi piacciono tutte :asd: Ha una voce incredibile. E anche lei non è mica male :asd:

Chasing Pirates mi piace tantissimo, infatti credo che mi procurerò l'album quando esce :asd:

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A me invece il nuovo singolo non piace affatto :lol:

Al contrario, nulla si può dire riguardo la sua voce, che trovo calda e sensuale al limite del sopportabile! :lol:

La mia preferita è senz'altro "Don't know why"!

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la conosco poco, diciamo che ogni tanto ascolto qualche suo brano, ma la trovo divina!

La sua voce è rilassante, calda e dolce *.*

devo ancora ascoltare il nuovo :lol:

Lfn :lol:

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Chasing Pirates, almeno all'inizio, mi ha dato delle sensazioni piuttosto ambigue.

Se da un lato mi ha rincuorato dalla mia preoccupazione che il cambio di sound fosse controproducente, dall'altro mi è sembrata una canzone ben più "debole" di altri singoli come Sunrise o Don't Know Why, che erano decisamente più studiati e complessi.

Però al terzo-quarto ascolto mi aveva già conquistato: è una canzone fresca e sognante, la ascolto molto volentieri e di continuo... e molto spesso riesce a strapparmi un sorriso :lol: Alla fine è nella naturale linea evolutiva di Norah, specie alla luce del fatto che abbia cambiato completamente band e produttori... se ragioniamo da quest'ottica, direi che il nuovo sound sia davvero grandioso :lol:

Comunque Chasing Pirates acquista moltissimo in live... guardate :ok:

 

http://www.youtube.com/watch?v=_CoYGexR5Rk

 

Al seguente link, invece, potete ascoltare l'intero nuovo album in streaming:

http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=120013389

 

Io non voglio rovinarmi il primo ascolto del cd, così ho sentito solo le canzoni che già conoscevo perché Norah le aveva cantate live in precedenza: oltre a Chasing Pirates, It's gonna be, Back to Manhattan, Young Blood e Man of the Hour. Bene, solo nel primo e nel terzo caso trovo che si sia allontanata con decisione dal suo sound tradizionale... per il resto è sempre la cara vecchia Norah jazz-soul, con qualche strumento in più e la stessa, solita dolce voce :D

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  • 2 weeks later...

The Fall è uscito oggi (bellissimo regalo di compleanno :D) :D Sono arrivato al terzo ascolto... lascio parlare la mia recensione, sperando che faccia comodo a qualcuno.

 

Devo confessarlo: quando ho sentito che Norah avrebbe cambiato sound, e, in parte, dopo aver sentito il primo singolo Chasing Pirates, temevo che la sua "svolta" avrebbe coinciso con l'adeguarsi ad un sound attualmente inflazionato, l'elettro-pop, che avrebbe messo in ombra l'unicità che ha sempre contraddistinto la cantante. Al primo ascolto questo dubbio è stato fugato: ancora una volta Norah non si è adeguata alle mode e ai sound predominanti, ma ha saputo reinventare un genere tutto suo, costruito attorno alla sua voce e alla sua capacità di cantautrice, lasciando comunque un piede nel passato.

 

Gli elementi di distacco tra quest'album e i precedenti in effetti ci sono: l'aver cambiato band e strumentazione ha comportato sicuramente un cambio di sound piuttosto drastico. Le chitarre acustiche, il pianoforte e gli archi, usati massicciamente specialmente nel terzo album Not Too Late, hanno lasciato quasi ovunque il posto a strumenti più rock quali la chitarra elettrica, le tastiere e la batteria. Ma le premesse per un album eccessivamente electro-pop-rock si esauriscono qui: il sound è così ben studiato che la protagonista di tutte le canzoni è sempre e comunque la splendida voce di Norah, sempre più soffice ed elegante. Solo in un paio di canzoni essa viene un po' messa in ombra dall'uso del synthesizer, ed in effetti si tratta delle canzoni più deboli dell'album (come ad esempio Light as a Feather)... ma sono più che altro casi isolati che non pregiudicano la qualità dell'album.

E il cambio di sound consente alla cantante di osare, cosa della quale si sentiva la mancanza nei precedenti album. Le canzoni più "rivoluzionarie" (It's gonna be, Stuck) sono quelle in cui Norah spinge la sua voce in giochi, vocalizzi e acuti che mai aveva fatto prima d'ora. Niente di forzato, niente di volgare: semplicemente la cantante ci dimostra altri lati del suo talento artistico rispetto a quelli cui ci aveva abituati. E ci riesce alla grande.

 

Non mancano poi gli elementi di continuità con i suoi lavori precedenti: a parte le ballad, che potrebbero essere tranquillamente state estratte dai primi tre cd (le bellissime Back to Manhattan e December), la cosa che stupisce è come la Jones sia sempre riconoscibile, anche nelle canzoni che più si allontanano dal suo sound usuale. Questo perché The Fall NON rappresenta una rivoluzione radicale e forzata: la fusione di ritmi che Norah ha sperimentato con quest'album è infatti solo l'ultima parte di un'evoluzione che dura dal suo primo lavoro. Il suo jazz è stato sempre contaminato, studiato, sperimentato, sempre con risultati eccezionali. E il quarto album non fa eccezione.

Il sound di The Fall potrebbe definirsi una sorta "jazz metropolitano", appena sporcato con rock e blues; giusto per dare qualche direttiva, si potrebbe dire che somiglia ad alcuni dei migliori lavori degli Shivaree, di Tom Waits o di Bryan Ferry.

 

Se a questo aggiungete che l'atmosfera intimistica cui Norah ci ha abituati è sempre presente (in canzoni come I wouldn't need you è necessario chiudere gli occhi), che i testi sono come sempre meravigliosi (Man of the Hour, dedicata al suo cane, è probabilmente uno dei suoi testi più straordinari) e che alcuni pezzi sono tra le migliori produzioni della cantante (Young Blood, You've ruined me e Waiting), converrete che The Fall è un album solido, vario, ben studiato e soprattutto ben prodotto, che rasenta sempre più la perfezione artistica cui Norah Jones, artista con la A maiuscola, aspira sin dal primo album.

 

VOTO: 9/10

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Mike in the Breeze

A me piace Not too late, ma neanche troppo.

Ci sono alcune canzoni davvero buone ma alla lunga mi stufa.

negli album mancano quei guizzi di originalità e intensità che, solitamente, me li fanno piacere.

(ovviamente da parte mia)

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A me è sempre parsa neutra. Ci sono quelle quattro o cinque canzoni piacevoli da ascoltare, ma nessuna è un capolavoro, secondo me; non mi trasmettono niente di che durante l'ascolto. Forse l'unica degna di nota è Sunrise.

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Fresca di giornata questa bellissima performance live della canzone che chiude The Fall, Man of the Hour :asd: Io la adoro, ha un testo meraviglioso (dedicato ad un cane) e lei la canta benissimo :)

 

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Prometto che non conosco l'ultimo album. Lei l'apprezzo molto come artista e anche molto come timbro. Ma un album intero non riesco proprio a reggerlo!

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