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160 Caratteri - Il mio lavoro


Chrys

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Ciao a tutti raga! Voglio usare questa sezione del forum per farvi leggere (in anteprima! fa tanto scrittore famoso dirlo ihihihihi) il libro (se un giorno mai lo sarà) che sto scrivendo da un po di tempo, che altro non è che il racconto della mia vita, con tutti gli avvenimenti più o meno importanti. Posterò un pezzetto per volta quindi potreste leggere quello che è successo il primo giorno, dopo un pezzo di questi ultimi giorni, e poi dinuovo un pezzo piu vecchio, perchè aggiungero i pezzi ogni volta che una musica, un profumo o un ricordo mi faranno tornare in mente quel momento così da scriverlo in piena crisi emotiva! Spero vi piaccia e possiate trovarlo interessante!

 

-Capitolo- ??? -

 

Ti vedevo li... Davanti a me... Finalmente... Sentivo il cuore esplodere, non capivo cosa fosse bello o brutto

non capivo cosa fosse giusto o sbagliato... Capivo solo una cosa... Finalmente riuscivo a vedere te, la persona

più importante della mia vita. Era come se, davanti al Check Out di questo aeroporto, non ci fosse nessuno

tranne me e te, tutte le urla della gente che non fa altro che aspettare qualcuno, tutti gli schiamazzi e il

casino sparivano, si dissolvevano e davano vita ad un silenzio presente solo nella mia mente e nel mio cuore,

ma non un silenzio negativo, un senso di pace... Finalmente, abbandonato questo stato di semi incoscienza,

mi decisi a camminare, a spostarmi dall'uscita, forse anche perchè la gente dietro di me a momenti mi avrebbe

ucciso per essermi piantato come una bandiera in mezzo alla stanza! Gli occhi subito lucidi. il cuore a mille.. E

tu li... Non bello, non brutto, non basso, non alto, non magro, non grasso... Niente se non tu. Sono sempre

stato uno che si accontenta facilmente se la persona che gli sta davanti è quella che ama.. Mi ripresi e ti venni

vicino, impacciato, un sorriso sulle labbra a piu di duemila denti, felice e sereno. Le mie braccia intorno al tuo collo

e le tue intorno al mio, le strinsi forte forte... Avrei voluto fermare quell'attimo perchè durasse un eternità..

Ma tutto svanì nel giro di qualche secondo, ripresi coscienza di dove mi trovavo, ti trovavi, ci trovavamo, e così

ripresa la mia sempreverde allegria, esclamai

-Eh beh! Allora? Non mi dici niente?!-

Adoro i complimenti, e non aspettavo altro, lui mi guardò, passandosi una mano fra i capelli dietro la testa,

sorridendo, impacciato, confuso e rosso in viso, non disse nulla ma mi strinse nuovamente facendomi capire

quel che avrei voluto capire, era lo stesso ragazzo che amavo da sempre. Mi prese il bagaglio dicendo che

sicuramente il viaggio mi aveva un po' spossato, e quindi era meglio se il bagaglio me lo portasse lui. Io ero

cotto e felice, non capivo nemmeno quello che mi diceva, mi limitavo ad annuire e a dire si a qualsiasi

cosa lui mi dicesse. Percorrevamo i corridoi dell'aeroporto, io non guardavo lui, lui non guardava me, quando

per un attimo i nostri sguardi si incrociavano, ridevamo, arrossivamo e nuovamente lo distoglievamo.

Dopo qualche minuto eravamo fuori dall'aeroporto, in cerca della sua macchina.

-E' andato bene il viaggio?-

Mi disse mentre cercavamo la macchina

-Si tutto ok, in aereo ci metto un oretta ad arrivare, non come dicevi tu in treno! Avrei perso una settimana-

Dissi ridendo, e lui fece lo stesso. Finalmente dopo qualche minuto riuscì a trovare la sua macchina. Aprì

il bagagliaio e mise dentro la mia valigia, poi mi fece cenno di salire, e così feci. Appoggiai la schiena al

sedile, ero più teso di quanto possa esserlo una corda di violino, ed ero imabarazzatissimo. Io e la persona per

cui non dormivo la notte ormai da mesi e mesi eravamo finalmente vicini, nella stessa auto, nello stesso posto..

Non mi sembrava vero... Iniziò a guidare per voler raggiungere un centro commerciale dove poter passare un

po' di tempo. Non staccava una parola, e io neppure, però così non saremmo andati avanti per troppo, quindi,

imposi a me stesso di attivarsi e di iniziare a parlare. Domande banali, sul tempo, su cosa avesse fatto il giorno

prima o stamattina stesso, cosa pensava, qualche battutina, finchè lui non disse

-Ma dopo tutto questo tempo... Un bacino non me lo dai?-

Io rimasi pietrificato dalle sue parole, non perchè mi aveva spaventato, ma perchè l'idea di poterlo baciare,

l'idea di poter avvicinare le mie labbra alle sue, l'idea di poter fare quello che desideravo da tempo, era

finalmente una realtà, e forse fra pochi secondi l'avrei compiuta..

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